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CASA DEI RISVEGLI LUCA DE NIGRIS<br />
Un percorso riflessivo con le famiglie dei pazienti al Santuario della Beata Vergine <strong>di</strong> San <strong>Luca</strong><br />
Camminando in consapevolezza<br />
scoprendo Bologna dal Monte della Guar<strong>di</strong>a<br />
<strong>di</strong><br />
Laura Trevisani<br />
Educatrice e Pedagogista Clinica<br />
Casa dei Risvegli <strong>Luca</strong> De Nigris<br />
Nella Casa dei Risvegli <strong>Luca</strong> De<br />
Nigris accompagno le famiglie<br />
ospitate in un percorso praticoesperienziale-riflessivo.Utilizzando<br />
il corpo come misura <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento,<br />
riflettiamo su alcuni<br />
aspetti salienti del cambiamento <strong>di</strong><br />
ruolo nel proprio nucleo familiare<br />
dopo l’evento doloroso e sul come<br />
agire e interagire, in concreto (“qui<br />
e ora”), nella relazione quoti<strong>di</strong>ana<br />
col proprio caro colpito dall’esperienza<br />
del coma.<br />
Attraverso il corpo, con il respiro,<br />
con lo sguardo, con il tatto, si conoscono<br />
nuove capacità comunicative<br />
e avvengono nuovi appren<strong>di</strong>menti,<br />
verso la creazione <strong>di</strong> un “tempo<br />
attivo” che favorisce la riflessione<br />
su <strong>di</strong> sé e la gestione dei propri processi<br />
emozionali interni, iniziando<br />
a delineare un tempo <strong>di</strong> cura <strong>di</strong> sè,<br />
non solo dell'altro. Impariamo a<br />
soffermarci sul proprio respiro, a<br />
fermarci ad osservare dove è, come<br />
è e impariamo a portare più consapevolezza<br />
nella propria vita.<br />
La consapevolezza è il risveglio<br />
della coscienza alla realtà del presente,<br />
attraverso essa recuperiamo<br />
energia e <strong>di</strong>ventiamo padroni <strong>di</strong><br />
noi stessi. Se siamo consapevoli,<br />
siamo attenti in ogni momento a<br />
ciò che accade o a ciò che facciamo<br />
e impe<strong>di</strong>amo alla nostra mente<br />
<strong>di</strong> attaccarsi a pensieri o a desideri<br />
che influenzerebbero negativamente<br />
la nostra vita e quella <strong>di</strong> chi<br />
vive accanto a noi e che ha bisogno<br />
<strong>di</strong> noi. Saper gestire i propri<br />
processi emozionali interni è un<br />
passo verso la riduzione dello<br />
stress e agire con consapevolezza<br />
ci può permettere <strong>di</strong> sfuggire allo<br />
stress (così elevato nelle famiglie<br />
ospitate – come potrebbe non<br />
esserlo?) perché, essendo concentrati<br />
sul “qui e ora”, sul momento<br />
presente, non pensiamo al sovraccarico<br />
<strong>di</strong> impegni e ai pensieri<br />
negativi e a metterci fretta e così<br />
<strong>di</strong>ventiamo più produttivi ed efficienti.<br />
Per la prima volta, dopo cinque<br />
anni <strong>di</strong> accompagnamento, ho proposto<br />
<strong>di</strong> sperimentare un momento<br />
del percorso in un contesto <strong>di</strong>verso,<br />
all’aria aperta, percorrendo il portico<br />
che porta al santuario <strong>di</strong> San<br />
<strong>Luca</strong> per una “camminata in consapevolezza”.<br />
Così il 23 maggio quattro mamme,<br />
una nonna e una moglie hanno scelto<br />
<strong>di</strong> uscire con me, per vedere<br />
anche la bellezza <strong>di</strong> Bologna, e <strong>di</strong><br />
“allontanarsi” un po’ dal contesto <strong>di</strong><br />
cura, ma ad una con<strong>di</strong>zione: «…che<br />
ci sia qualcuno nella mia assenza<br />
che faccia compagnia a mio figlio<br />
… a mio nipote … a mio marito…».<br />
Accetto la con<strong>di</strong>zione e grazie<br />
alla <strong>di</strong>sponibilità dei volontari<br />
de Gli amici <strong>di</strong> <strong>Luca</strong> (attivi anche <strong>di</strong><br />
Domenica!), riusciamo ad organizzare<br />
la camminata con una certa<br />
serenità d’animo e una <strong>di</strong>sposizione<br />
a mettere in gioco le proprie forze<br />
per affrontare il lungo tratto collina-<br />
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