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vigilanza e delle funzioni visiva,<br />
u<strong>di</strong>tiva, gustativa, motoria corporea,<br />
motoria orale, della verbalizzazione<br />
e della comunicazione. Per<br />
ogni modalità esplorata sono previsti<br />
dei punteggi a seconda della presenza/assenza<br />
<strong>di</strong> risposta sia riflessa<br />
che intenzionale, della consistenza<br />
e della complessità funzionale<br />
delle risposta eventualmente<br />
fornita.<br />
Trattandosi della scala <strong>di</strong> valutazione<br />
oggi considerata <strong>di</strong> più semplice<br />
e <strong>di</strong> più sicura interpretazione <strong>di</strong>agnostica,<br />
riportiamo qui più in dettaglio<br />
la Coma Recovery Scale-<br />
Revised CRS-R <strong>di</strong> Giacino e collaboratori<br />
che è stata anche validata<br />
per la popolazione italiana ( Lombar<strong>di</strong><br />
et al., 2007, ve<strong>di</strong> Appen<strong>di</strong>ce).<br />
Anche questa, come le altre scale <strong>di</strong><br />
valutazione, si avvale <strong>di</strong> una osservazione<br />
clinica ripetuta e prevede<br />
delle sottoscale che analizzano le<br />
funzioni visiva, acustica, motoria,<br />
orale/verbale e comunicativa; i<br />
punteggi sono così attribuiti:<br />
1) Scala per la funzione u<strong>di</strong>tiva :<br />
punteggio da 0 a 4<br />
2) Scala per la funzione visiva :<br />
punteggio da 0 a 5<br />
3) Scala per la funzione motoria :<br />
punteggio da o a 6<br />
4) Scala per la funzione motoria<br />
orale/verbale : punteggio da 0 a 3<br />
5) Scala per la comunicazione:<br />
punteggio da 0 a 2<br />
6) Scala per la vigilanza : da 0 a 3<br />
Totale punteggio da 0 a 23<br />
Il contributo della neurofisiologia<br />
alla valutazione degli stati <strong>di</strong> coma,<br />
SVP e SMC è assai rilevante e, in<br />
associazione con l’osservazione<br />
clinica, consente <strong>di</strong> ridurre il modo<br />
consistente i sempre possibili errori<br />
<strong>di</strong>agnostici. Il suo utilizzo è incomprensibilmente<br />
insufficiente, nonostante<br />
la sua vali<strong>di</strong>tà <strong>di</strong>agnostica<br />
comprovata a livello scientifico e i<br />
suoi ridotti costi. Alla base <strong>di</strong> questa<br />
insolita situazione riteniamo vi<br />
sia un insufficiente coinvolgimento<br />
dei neurologi e soprattutto dei neurofisiologi<br />
nella <strong>di</strong>agnostica <strong>di</strong>fferenziale<br />
<strong>di</strong> questi casi.<br />
Le modalità neurofisiologiche con<br />
le quali è possibile valutare adeguatamente<br />
gli SV e <strong>di</strong> MC sono:<br />
Elettroencefalogramma (EEG) <strong>di</strong><br />
base, attraverso l’analisi delle<br />
variazioni del ritmo <strong>di</strong> fondo durante<br />
la stimolazione del paziente.<br />
Questa modalità semplice non raggiunge<br />
livelli <strong>di</strong> sicurezza <strong>di</strong>agnostica<br />
sufficienti, soprattutto in presenza<br />
<strong>di</strong> assenza <strong>di</strong> risposta (falsi<br />
negativi), mentre se viene eseguito<br />
un EEG con BIA (Bispectral Index<br />
Analysis), la sensibilità cresce al<br />
75%, e anche la specificità della<br />
risposta raggiunge il 75% . Maggiore<br />
vali<strong>di</strong>tà <strong>di</strong>agnostica rivestono<br />
i potenziali evocati (PEV) specie i<br />
Potenziali Evocati Somato-Sensoriali<br />
(SEPs) che possiedono un<br />
valore pre<strong>di</strong>ttivo elevatissimo:<br />
quando sono aboliti bilateralmente<br />
la certezza che ci si trovi <strong>di</strong> fronte<br />
ad uno SVP raggiunge il 98.5% nei<br />
traumatizzati cranici; e ben il 100%<br />
(cioè la certezza assoluta) nei<br />
pazienti post-anossici.<br />
Per quanto riguarda i Potenziali<br />
Evocati Acustici tronco encefalici,<br />
questi possiedono un valore pre<strong>di</strong>ttivo<br />
nei confronti dello SVP solo se<br />
RICERCA<br />
risultano anomali; mentre i potenziali<br />
acustici a latenza me<strong>di</strong>a che<br />
possiedono un valore pre<strong>di</strong>ttivo<br />
alto nei confronti dello SVP solo se<br />
aboliti.<br />
Per quanto riguarda i Potenziali<br />
Evocati Event-related (ERPs), possiamo<br />
affermare che: quelli Acustici<br />
tar<strong>di</strong>vi N100 possiedono una elevata<br />
pre<strong>di</strong>ttività prognostica: se<br />
sono conservati siamo certi che la<br />
persona non è in SVP; quelli<br />
Mismatch Negativity (MMN) se<br />
sono presenti escludono una evoluzione<br />
verso SVP. La risposta P300<br />
ai potenziali acustici è poco utilizzabile<br />
negli SVP perché richiede<br />
funzione attentiva, ma è utilissima<br />
nell’avvallare, a volte, una <strong>di</strong>agnosi<br />
<strong>di</strong> SMC e sempre una <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong><br />
locked-in syndrome.<br />
Il contributo del neuroimaging<br />
nella ricerca sugli SVP e SMC si<br />
basa essenzialmente sull’uso della<br />
Tomografia ad Emissione <strong>di</strong> Positroni<br />
(PET) nella quale si analizzano<br />
le variazioni del flusso ematico<br />
regionale e le variazioni del consumo<br />
<strong>di</strong> ossigeno o <strong>di</strong> glucosio; e sull’uso<br />
della Risonanza Magnetica<br />
Nucleare Funzionale (RMNf)<br />
durante l’esposizione del soggetto a<br />
vari stimoli. Ma non <strong>di</strong>mentichia-<br />
Figura 2: aspetto della PET in soggetti controllo consci (n=110), negli SVP (n=33), in casi<br />
<strong>di</strong> Locked-in syndrome (n=5) e <strong>di</strong> MCS (n=7)<br />
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