Dolomiti Belluno Numero 1

ITINERARI nella natura
PrIMAVErA ALLE POrTE… del Parco Nazionale Dolomiti bellunesi
SPrING IS AT THE GATES…
of the Dolomiti bellunesi National Park
Dolomiti Bellunesi National park: 32,000 hectares of unspoilt nature, easily
reachable from the cities of the veneto plain. The park occupies the most
southerly part of the Dolomites, the part lying amid Feltre, Belluno, Longarone,
the val di Zoldo and the Agordo basin. The vette Feltrine, Cimonega, pizzocco,
monti del Sole, Schiara and pramper are just a few of the massifs contained
inside the park; mountains which are still not very well-known among the
general public, but which offer the visitor extraordinary landscapes rich in a
range of animal and plant species unique to the area.
As spring unfolds, nature begins to stir in the Dolomiti Bellunesi National park.
Crocuses, primulas and narcissuses are the first to flower in this season, in
the lower altitude areas; over the next few months, they will be followed by
Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi - P.le Zancanaro, 1 - 32032 Feltre BL - Tel 0439.3328 - ente@dolomitipark.it - www.dolomitipark.it
VOGLIA DI NATURA, voglia di escursioni
parco Nazionale Dolomiti Bellunesi: 32.000 ettari di natura incontaminata a due passi
dalle città della pianura veneta. il parco occupa la parte più meridionale delle Dolomiti,
quella compresa tra Feltre, Belluno, Longarone, la val di Zoldo e la conca agordina.
vette Feltrine, Cimonega, pizzocco, monti del Sole, Schiara, pramper, sono solo alcuni
dei massicci montuosi compresi nel perimetro del parco. montagne ancora poco note al
grande pubblico, che offrono al visitatore paesaggi straordinari animati da una flora e
una fauna uniche al mondo. Con l’arrivo della primavera la natura si risveglia anche nel
parco Nazionale Dolomiti Bellunesi. in questa stagione iniziano, alle quote più basse, le
fioriture di crochi, primule e narcisi, che saranno seguite, nei prossimi mesi, dalle altre
1730 specie che compongono la straordinaria flora del parco.
Anche gli animali riprendono la loro attività. A primavera i boschi in quota risuonano
dei canti territoriali del gallo cedrone e dei “soffi” e “rugolii” emessi dai fagiani di monte
che combattono per contendersi le femmine. Con lo scioglimento della neve ricompaiono
in superficie anche le marmotte, che il parco ha reintrodotto nel proprio territorio
lo scorso anno e che hanno trascorso l’inverno nelle loro tane sotterranee. il disgelo
alimenta torrenti e cascate. per chi voglia effettuare una piacevole passeggiata primaverile
a fondo valle si consiglia un giro in val del mis per ammirare i cadini del Brenton,
splendide vasche naturali scavate dall’acqua, e la cascata della Soffia.
Gianni Poloniato
Enrico Vettorazzo
All’inizio della primavera, verso il mese di aprile, è spesso già possibile percorrere l’itinerario che porta alla chiesetta di San Giorgio (m. 1355), situata a nord di Belluno
nel territorio del parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Dal capoluogo si raggiunge in auto il paese di Tisoi (km 5 da Belluno), quindi, passata la latteria del paese, si
gira a sinistra e si prosegue per circa due chilometri, percorrendo una strada carrozzabile fino a Casera Zòppa, a quasi 900 metri di altitudine. Qui la carrozzabile finisce.
inizia dunque l’escursione tra radure e boschi misti di conifere e latifoglie (seguire le indicazioni per Forcella San Giorgio, sentiero n. 510). Dopo aver attraversato un
ruscello, si incrocia il sentiero proveniente da Barp: si tiene la destra, poi, passato un piccolo e simpatico arco, il percorso diventa più ripido ed il bosco tende a diradarsi
sempre più. La maggior fatica è comunque ricompensata da magnifici panorami sia verso la valbelluna che verso le selvagge vette poste a settentrione. poco prima della
chiesetta il sentiero si biforca: si prosegue a sinistra seguendo l’indicazione per il monte peron, lasciando alla propria destra il tracciato che conduce alla pala Alta. Dopo
circa un’ora di cammino dalla partenza, si giunge alla Chiesetta di San Giorgio, eretta nel 1500 dagli abitanti di Tisoi e Libano, i quali fin lì salivano nel mese di maggio per
invocare l’acqua dopo l’aratura dei campi.
Manuel Kuehl
Riferimenti cartografici / Map references:
1:25.000 Tabacco f.024;
1:30.000 Provincia di Belluno – Belluno Foglio Nord
© Manuel Kuehl
© Archivio PNDB
the remaining 1730 species which make up the extraordinary flora of the
park. The animals too spring back to life as the new season commences.
in spring the mountain woodlands resound with the territorial cries of the
capercaillie, and the “coos” and “pops” of the mating call of the black grouse as
they fight for females. As the snow melts, another resident of the park resurfaces:
the marmots, which were reintroduced into the park last year, and have
spent the winter in their underground burrows. As the ice melts, torrents and
waterfalls swell. For those who fancy a pleasant spring walk at the bottom
of the valley, we suggest the val del mis, where you can admire the Soffia
waterfall and the Cadini del Brenton potholes, splendid natural cavities in the
rock worn by the water.
FOR HIKING FANS and nature lovers
At the beginning of spring, towards mid-April, it is often already possible to embark upon the
hiking itinerary which leads to the little church of San Giorgio (1,355 m.), north of Belluno, in the
area of the Dolomiti Bellunesi National park. From the city of Belluno, drive to the village of Tisoi (5
km away); then, after the village dairy, turn left and continue for another two kilometres along a
carriage road until Casera Zòppa, at an altitude of almost 900 metres. The carriage road ends here,
and the hike begins, amid clearings and mixed broadleaf and conifer woodland (follow the signs for
Forcella San Giorgio, path no. 510). After crossing a stream, you meet the path which comes from
Barp; keep right, then, after a charming little arch, the route becomes steeper and the woodland
increasingly sparse. Your efforts will be rewarded, however, with the stunning views both out
towards the valbelluna and towards the wild peaks to the north. Just before the little church the
path forks; continue left, following the signs for monte peron, leaving the trail which leads to pala
Alta behind you on the right. After about an hour’s walk from the departure point, you reach the
little church of San Giorgio, built in 1500 by the people of Tisoi and Libano, who used to climb up
to it every year in may to pray for rain after the fields had been ploughed.
THE OSIERY OF CE LARDA:
a green lung just 10 minutes
out of the city
The natural oasis of the Osiery of
Cellarda lies just a few kilometres from
Feltre town centre, surrounded by
the hamlets of Cellarda, Nemeggio e
villapaiera. The main function of this
Animal and plant population Nature
reserve is to safeguard biodiversity,
and it also offers teaching, educational,
recreational and study activities. The
reserve is situated on alluvial terrain,
and the range of different natural environments
within it – from humid areas to pastureland
and grassland to spontaneous woodland – has
facilitated the development of a rich variety of
flora and fauna. Around 400 arboreus species
and some 50 nesting species are present in
the few dozen hectares which make up the
oasis: so many, in fact, that we can almost speak of “cohabitation” among
different species. A significant number of mammals can also be spotted
quite frequently in the reserve: roe deer, deer, fox, badger, weasel and
hedgehog, to name but a few.
There are numerous walking paths in the area; they present no particular
difficulties, and are thus accessible to everyone. inside the Osiery there
are also a riding ground and a riding school, open all year round and
particularly popular in the summer, where visitors to the reserve can try
their hand at horse riding.
© Archivio Ufficio Territoriale per la Biodiversità (UTB) - BL
© Archivio Ufficio Territoriale per la Biodiversità (UTB) - BL
Comando Stazione Forestale al Vincheto /
Osiery Forest Rangers’ Headquarters - tel. 0439 89520
Corpo Forestale dello Stato /
Italian State Forestry Corps - tel. 0437 944830 – ex_asfd.belluno@corpoforestale.it
ITINERARIES NATURE
IL VINCHETO DI CELLARDA:
un polmone verde a 10 minuti
dalla città
L’Oasi naturalistica del vincheto di Cellarda si trova a pochi chilometri dal centro
di Feltre, tra le frazioni di Cellarda, Nemeggio e villapaiera. Si tratta di una riserva
Naturale di popolamento Animale e vegetale che, oltre a presentare funzioni didattiche,
educative, ricreative e di studio, ha come principale compito la salvaguardia
della biodiversità. il terreno sul quale sorge la riserva è alluvionale e la diversificazione
degli ambienti naturali ivi presenti -da quello umido, a prati e pascoli, a boschi
spontanei- ha favorito lo sviluppo di una ricca varietà floro-faunistica: sono circa
400 le specie arboree e circa 50 le specie nidificanti che hanno trovato rifugio nelle
poche decine di ettari che costituiscono l’oasi, tanto che gli stanziamenti giungono
quasi alla “coabitazione” tra specie diverse. Anche la categoria dei mammiferi annovera
parecchie specie, tra le quali il capriolo, il cervo, la volpe, il tasso, la donnola, il
riccio, tutti animali avvistabili con una certa frequenza nell’Oasi.
Numerosi sono gli itinerari pedonali presenti nell’area: essi non presentano
particolari difficoltà di percorrenza e si rendono dunque accessibili a tutti. All’interno
del vincheto sono inoltre attivi una scuola di equitazione ed un maneggio, fruibili
nell’arco di tutto l’anno e soprattutto nel periodo estivo, che favoriscono l’avvicinamento
a questo sport da parte dei turisti che frequentano la riserva.
Daniela Cecchet
Una giornata nel bosco a Passo
Digola di Campolongo di Cadore
il bosco della Digola (m. 1009 -2586) si trova
al centro dell’anfiteatro dolomitico costituito
dalle Dolomiti pesarine: zona vincolata, il bosco
costituisce l’habitat naturale di numerose specie
ornitologiche, quali il Gufo reale ed il Gallo
Cedrone.
per coloro che desiderano avventurarsi alla
scoperta di questo splendido scenario naturale,
la Baita Digola propone una gita da effettuarsi in
pulmino (max. 9 posti) con sosta per il pranzo
© Hotel Villanova
tipico presso la baita. All’arrivo, nell’attesa del
pranzo, gli ospiti potranno effettuare una breve escursione al passo Digola, belvedere
d’eccezione che offre una meravigliosa veduta delle famose montagne
che circondano Cortina d’Ampezzo – il Cristallo, la Tofana, il passo Falzarego.
Nel pomeriggio è previsto il rientro a piedi lungo il facile sentiero, oppure in
pulmino.
Vanda Baldissarutti - Amelio Casanova
A day in the woods at the Digola
Pass, Campolongo di Cadore
The Digola wood (1,009 - 2,586m) is located in the centre of the dolomite
amphitheatre of the Dolomiti pesarine. The wood has a particular protected
status, with restrictions on the activities which can be carried out there, and
is the natural habitat of a large number of bird species, such as the eagle Owl
and the Capercaillie. For visitors who fancy venturing out into this splendid natural
landscape, the Baita Digola mountain hut offers a trip by minibus (max. 9
people), with a break for a typical lunch at the hut. On arrival, before lunch is
served, guests can go on a brief hike up to the Digola pass, from where there
are spectacular views to be had out over the famous mountains which encircle
Cortina d’Ampezzo (the Cristallo, the Tofana) and the Falzarego pass. in the
afternoon, visitors can take the minibus back to the departure point, or walk
back along the easy return path.
Hotel Villanova - tel. 393 5206343 – info@hotelvillanova.com
Ufficio Informazioni turistiche S. Stefano di Cadore - tel. 0435 62230 - santostefano@infodolomiti.it