Dolomiti Belluno Numero 1

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ENOGASTRONOMIA
IL GELATO ZOLDANO,
una prelibatezza per
grandi e piccini
il gelato artigianale zoldano è oggi conosciuto in tutto
il mondo; forse non tutti sanno però che dietro alla
favola della valle dei gelati si nasconde una storia di
povertà, sofferenze ed emigrazione. Fu verso la fine
dell’800, quando l’industria del chiodo industriale iniziò
a soppiantare quella artigianale che costituiva la fonte
principale di sostentamento della valle, che gli Zoldani
dovettero “inventarsi” una nuova attività. Tentarono di
riciclarsi dapprima come venditori di ghiaccio, soprattutto
nei paesi dell’ex impero Austro Ungarico (in primis,
nelle città di vienna e Budapest).
Non si sa precisamente chi sia stato l’artefice del passaggio
da venditori di ghiaccio a maestri gelatieri, ma
sappiamo con certezza che già ai primi del ‘900 nelle
principali città dell’impero Austro Ungarico e dell’italia
Settentrionale si contavano numerose gelaterie Zoldane.
il lavoro era massacrante, poteva prolungarsi anche per
18- 20 ore al giorno. Spinti da spirito di emulazione,
molti Zoldani tentano la sorte di imprenditori del gelato:
una seconda ondata di emigranti si dirige dunque, alla
fine della seconda guerra mondiale, verso la Germania.
Negli anni le tecniche e gli strumenti per la produzione
del gelato si sono notevolmente modernizzati ed hanno
reso il lavoro meno disumano, ma sono rimaste intatte
la genuinità e la bontà del gelato zoldano che, a partire
da ingredienti genuini quali latte, panna, uova, burro e
zucchero, è mantecato scrupolosamente con motogelatiera
verticale e non contiene coloranti, additivi o
conservanti. Una tradizione sapiente, che si rinnova di
giorno in giorno nelle numerose gelaterie della val di
Zoldo.
Tania Ernesti
Massimo Mosena
Ufficio Informazioni turistiche Zoldo Alto – tel. 0437 789145 – zoldoalto@infodolomiti.it - Ufficio Informazioni turistiche Forno di Zoldo – tel. 0437 787349 – fornodizoldo@infodolomiti.it
MINESTRA DI FAGIOLI
È la regina indiscussa della tavola invernale e primaverile nel
bellunese, anzi nel feltrino dove il “Consorzio per la tutela
del fagiolo di Lamon” garantisce che i fagioli usati non siano
fagioli qualunque, ma proprio i celeberrimi fagioli di Lamon.
Un autentico piatto popolare, che anche la spiritualità feltrina
ha saputo onorare nella ricorrenza della distribuzione della
“menestra de San Dordi” (pag. 34-35); ma pur presentandosi
oggi in mille sfumature diverse, una per ogni cuciniere, la
minestra di fagioli possiede ancora basi comuni indiscutibili:
fagioli borlotti nelle varietà “spagnolit” o “caloneghe”,
condimento fatto solo di lardo, pancetta, cotenne, ossa e
carne di maiale, aromatizzati da cipolla, sedano e alloro, poca
pasta semplice non all’uovo. Lo smembramento di una parte
al passaverdura e la bollitura lenta dona alla minestra quella
cremosità vellutata, quella densità da cucchiaio in piedi, quell’equilibrio e quella
completezza di profumo-tatto-gusto che la fanno indimenticabile. va servita calda o
tiepida (ottima riscaldata), con qualche aggiunta di pepe e pane, senza aggiungere
olio, che servirebbe solo a mortificare le fragranze nobili del grasso di maiale nel suo
matrimonio d’amore con i fagioli di Lamon.
Corrado Bosco
BEAN SOUP
© Archivio Longarone Fiere
ZOLDO ICE CrEAM,
a treat for young and old
These days, Zoldo’s handmade ice-cream is famous throughout the world; but perhaps not everyone
is aware that behind the fairytale of the “valley of ice-cream” lies a sadder story of poverty, suffering
and emigration. Towards the end of the 19th century, the rise of industrial nail production began to
take over from the practice of making nails by hand, which until then had been the main economic
activity in the valley; so the people of Zoldo had to “invent” something else to make a living. initially
they tried selling ice, particularly in the countries of the former Austro-Hungarian empire (especially
in the cities of vienna and Budapest). We do not know exactly who came up with idea of moving
on from selling ice to becoming master ice-cream makers; what we do know for sure is that as
early as the beginning of the 20th century a large number of ice-cream makers from Zoldo had
set up business in the main cities of the Austro-Hungarian empire and in Northern italy. in these
ice-cream parlours, the people worked their fingers to the bone, for up to 18 or 20 hours a day.
The spirit of emulation led many others from the Zoldo valley to try their hand at the business, and
thus a second wave of emigrants headed for Germany at the end of the Second World War. Over the
years, the techniques and equipment used for making ice-cream have improved leaps and bounds,
thus rendering the work involved less arduous; but what has remained unchanged is the delicious,
authentic taste of Zoldo ice-cream, made from genuine ingredients such as milk, cream, eggs, butter
and sugar and meticulously whipped in a vertical electrical ice-cream making machine, without the
addition of artificial colourings, additives or preservatives. The traditional craft of ice-cream making is
recreated and improved upon daily in the numerous ice-cream parlours in the valley.
Tutti a tavola!
© Archivio Dolomiti Turismo - foto La fotografica di Dino Tommasella - San Donà di Piave - VE © Archivio Dolomiti Turismo
This dish reigns supreme on the menu in winter and spring in Belluno, or rather
in the Feltrino area, to be precise, where there is an “Agency for the protection
of the Lamon bean” to guarantee that the beans used are not just any old
beans, but the world-famous Lamon variety. Bean soup is a popular dish in
every sense of the word, and is even an expression of the spirituality of the
people of Feltre, who, every year, pay tribute to the bean by distributing the
traditional “menestra de San Dordi” to the poor (see pages 34-35). every cook
has his or her own individual, unique recipe, on which there are a huge number
of variations, but the basic ingredients of the soup are always the same: borlotti
beans (spagnolit or caloneghe varieties), seasoned with lard, bacon, rind,
pork meat and bones, aromatized with onions, celery and laurel, and a little
ordinary pasta (not made with eggs) added.
part of the mixture is puréed in a food mill, and the soup is then boiled slowly,
which gives it its characteristic velvety-smooth texture, renders it so thick you
can almost stand your spoon up in it and assures a full, rounded flavour; this
soup is an unforgettable experience for the senses. it should be served hot or
warm (it is delicious when re-heated), with the addition of a little pepper and
some bread. Oil should not be added to the soup, as this would only obscure
the noble fragrance of the pork fat which combines so tenderly with the Lamon
beans.
FOOD AND WINE
per gli appassionati del piacere enogastronomico si svolgeranno fino a maggio le rassegne gastronomiche D’inverno a tavola, AltoGusto la grande cucina
delle Dolomiti Bellunesi e, con un unico incontro, la Rassegna Gastronomica Agordina. Un invito a riscoprire i piatti della tradizione bellunese, lasciando
travolgere i propri sensi dai sapienti abbinamenti di sapore che caratterizzano le innovative proposte dei ristoratori locali.
È giunta oramai alle ultime tappe la Xvii edizione di D’inverno a tavola, la rassegna che, a partire dal 19 gennaio 2007, ha consentito agli amanti
della buona tavola di degustare le specialità di cinque noti ristoranti della provincia. L’appuntamento è alle ore 20.00 per le ultime due tappe:
Sabato 24 marzo - park Hotel Arnica a Falcade - tel. 0437 599523 – arnica@dolomiti.com
Mercoledì 28 marzo - Hotel ristorante monaco Sport Hotel a S.Stefano di Cadore – tel. 0435 420440 – info@monacosporthotel.com
Per informazioni sulla rassegna:
ASCOM – Associazione Commercio Turismo Servizi e Pmi della Provincia di Belluno
tel. 0437 215111 - ascom@ascombelluno.it
L’associazione di ristoratori AltoGusto – La grande cucina delle Dolomiti Bellunesi propone quest’anno un itinerario enogastronomico dedicato alla
selvaggina, otto appuntamenti in altrettanti ristoranti per gustare le innovative specialità proposte da chef di fama internazionale. Appuntamento
dunque alle ore 20.30 per le ultime quattro serate di degustazione:
Venerdì 23 marzo - ristorante Alle Codole – Canale d’Agordo – tel. 0437 590396
Venerdì 20 aprile – ristorante Al Borgo – Belluno – tel. 0437 926755
Venerdì 4 maggio - ristorante Laite – Sappada – 0435 469070
Venerdì 8 giugno - Locanda San Lorenzo – puos d’Alpago – tel. 0437 454048
Si svolgerà invece in un’unica tappa la tradizionale rassegna gastronomica dei piatti tipici della cucina agordina ospitata presso l’Istituto Alberghiero
di Stato di Falcade. L’appuntamento è fissato per venerdì 9 marzo, dalle ore 18.30 alle ore 20.30. La prenotazione è obbligatoria.
Per informazioni e prenotazioni:
Polo di Falcade - tel. 0437 507182 - www.polodifalcade.it
Gli chef vi attendono per trascorrere in loro compagnia un’intera primavera a tavola e vi augurano fin d’ora… buon appetito.
Dinner is served!
Food and wine buffs will find much to interest them until the end of may, during the series of gastronomic
demonstrations D’inverno a tavola (“Winter Fare”), AltoGusto: la grande cucina delle Dolomiti Bellunesi (“The Best
of the Belluno Dolomites’ Cuisine”) and the one-day Rassegna Gastronomica Agordina (“Agordo Gastronomic
Demonstration”). All three are an invitation to rediscover traditional local dishes, and let the talented local
restaurateurs tickle your tastebuds with innovative, tasty recipes.
This year sees the 17th edition of D’inverno a tavola, the series of demonstrations which, since it began
on the 17th of January, has given gourmets the opportunity to try out the specialities of five well-known
restaurants in the province. The final two encounters will take place at 8 p.m. on:
Saturday 24th March - park Hotel Arnica in Falcade - tel. 0437 599523 – arnica@dolomiti.com
Wednesday 28th March – Hotel-ristorante monaco Sport Hotel in S.Stefano di Cadore – tel. 0435 420440 – info@monacosporthotel.com
For information on the demonstrations:
ASCOM – Association for Trade, Tourism, Services and Small and Medium Businesses in the Province of Belluno
tel. 0437 215111 - ascom@ascombelluno.it
This year, the restaurateurs’ association AltoGusto – La grande cucina delle Dolomiti Bellunesi has planned a food and wine itinerary based around
game dishes, with eight encounters in eight different restaurants to taste the innovative specialities created by world-famous chefs. The final four
evening encounters will be held at 8.30 p.m. on:
Friday 23rd March – ristorante Alle Codole – Canale d’Agordo – tel. 0437 590396
Friday 20th April – ristorante Al Borgo – Belluno – tel. 0437 926755
Friday 4th May - ristorante Laite – Sappada – 0435 469070
Friday 8th June - Locanda San Lorenzo – puos d’Alpago – tel. 0437 454048
The traditional gastronomic demonstration of typical Agordo cuisine will be held in a single day
at the Istituto Alberghiero di Stato (Catering and Hotel vocational Training institute) in Falcade, on Friday
9th March, from 6.30 p.m. to 8.30 p.m. Advance booking is compulsory.
For information and bookings:
Polo di Falcade - tel. 0437 507182 - www.polodifalcade.it
Good food and good company await you as the local chefs look forward to bidding you welcome and
wishing you “buon appetito!”
© Archivio Dolomiti Turismo