Dolomiti Belluno Numero 1

NEVE SCI ALPINISMO E SCI ESCURSIONISMO
SCI ALPINISMO,
silenzio e sudore
ALL’OMBRA
DELLE NEVI ETERNE
Malga Ciapela – Malga Franzedaz - Forca Rossa (2490 m. slm.)
Dislivello: 950 m.
Tempo di percorrenza: circa 3 ore
Famoso e frequentato nell’ambito del gruppo della marmolada, questo itinerario
districato in un ambiente unico e suggestivo si presenta facile e sicuro, non
presenta rilevanti pericoli oggettivi né pendenze impegnative e richiede una
preparazione di livello medio scialpinistico. procedendo lungo la strada che da
malga Ciapela conduce al campeggio e proseguendo fino al parcheggio presso
l’agriturismo, è possibile imboccare il
sentiero (segnavia n. 610) che consente
di raggiungere a quota 1640
m. il bivio per la valle di Franzedaz.
Da qui si risale per la comoda carreggiata
fino ad arrivare all’omonima
malga a quota 1980 m.; tenendo
la sinistra orografica si percorrono
le ampie spianate, per poi risalire
in logica i ghiaioni che portano alla
Forca rossa (2490 m.).
© Gianni Miola
Ufficio Informazioni turistiche Rocca Pietore
tel. 0437 721319 – roccapietore@infodolomiti.it
SCI ESCURSIONISMO
IN ALPAGO
Gianni Miola
Vallorch – Taffarel – Casera Prese – Casera Pich – Piana del Cansiglio
Lunghezza: 18 km
Tempo di percorrenza: sette ore circa
Un respiro profondo, questo è il nome del tracciato sci escursionistico che
consente di attraversare parte della Foresta del Cansiglio e le sue riserve Naturali:
da vallorch (antico insediamento delle popolazioni cimbre) al Taffarel, da
Casera prese a Casera pich, alla piana, accarezzati dall’aria frizzantina si procede
in mezzo all’incanto della natura che profuma di pace e silenzio, con abeti e
faggi che sembra sussurrino un benvenuto ad ogni passante rispettoso. Un
percorso un pò impegnativo, adatto ai giovani ed a tutti gli amanti di questo
sport legato alla neve, ma anche itinerario meraviglioso da percorrere nelle
altre stagioni a piedi, in bicicletta o a cavallo.
Oriana Fullin
Ufficio Informazioni turistiche Tambre – tel. 0437 49277 – tambre@infodolomiti.it
© Francesco Piardi
Silenzio, neve fresca e sudore, tanto sudore. La lunga salita
con gli sci o a piedi con l’attrezzatura in spalla, il morso alla
tavoletta di cioccolata mentre lo sguardo spazia sulla maestosità
delle Dolomiti, quindi la crosta di neve crepata dalle lamine.
Chi pratica lo scialpinismo conosce bene gli ingredienti di una
disciplina tanto severa e impegnativa quanto suggestiva e spettacolare.
Le ore di cammino tra boschi e pareti di roccia sono
ampiamente ripagate dagli scenari unici che solo le Dolomiti
bellunesi sanno offrire. Sono faticose, certo, ma le vere difficoltà
cominciano dopo, quando è tempo di scendere. Bisogna “leggere”
la neve, capirne la consistenza e conoscere il terreno. La
sicurezza è una questione di dettagli a cui prestare attenzione
maniacale, soprattutto se le pendenze sono ripide.
Dalla marmolada all’Alpago, dall’Agordino al Cadore ed al Comelico,
sono decine i percorsi validi per tutte le gambe e per tutte
quelle persone che dalla montagna vogliono il meglio.
SCI ALPINISMO IN VALBOITE:
una giornAtA
indimenticabile
Villanova di Borca – Tiera – Pian de Madièr – Rifugio Venezia (1.947 mt. slm.) – Ciampe
de Naeron – Pian Palù – Casera de Ciauta – La Vares
La proposta di un amico di vivere una giornata completamente dedicata
allo sport, alla natura ed alla tranquillità, trova subito la mia complicità. e’
ancora buio quando ci lasciamo alle spalle l’abitato di villanova di Borca, ma
l’illuminazione quasi artificiale della luna facilita il nostro cammino lungo la
strada costruita un tempo dal Genio militare. procediamo sulla neve compatta,
protetti da due schiere di folte abetaie, accompagnati dal solo scricchiolio degli
scarponi sulla neve dura e lucente. in località Tiera ci apprestiamo a preparare
l’attrezzatura tecnica per affrontare un’ulteriore salita che, dopo un’ora, ci porta
al pascolo di pian de madièr. Siamo soli, sulla neve varie impronte, quasi timbri
perfetti, degli “inquilini” legittimi del bosco: lepri bianche, scoiattoli, cervi,
caprioli, volpi. Ci aspetta ancora un’ora per raggiungere la nostra meta, il rifugio
venezia a quota m. 1947, ai piedi del monte pelmo. Tra pini mughi “barance”,
rari cirmoli e larici, un ampio lenzuolo candido di neve ci accoglie nelle sue pieghe
e capricciose ondulazioni. ed ecco improvvisamente apparire la maestosa
sagoma del monte pelmo, illuminata da una luce di un magico rosa pastello,
la parete coperta da un meraviglioso ed abbondante zucchero a velo. Siamo
arrivati. Un ultimo riverente saluto al pelmo e via con gli sci lungo la discesa
di ritorno, attraverso Ciampe de Naeron, pian palù, Casera de Ciauta fino a
terminare alle estese pianure di La vares nella frazione di villanova di Borca.
Ufficio Informazioni San Vito di Cadore
tel. 0436 9119 – sanvito@infodolomiti.it
L’ALTA VIA BIANCA
DELLE DOLOMITI
Riccardo De Luca Valente
L’Alta via Bianca delle Dolomiti da Belluno-pian de Cajada a Braies, nata con il
proposito di ripercorrere il celebre percorso estivo in chiave scialpinistica, si
presta oggi ad essere apprezzata nella totalità del suo sviluppo o più spesso
nella bellezza delle singole tappe, da effettuare in uno o due giorni. Ne è
l’esempio più grandioso il primo lungo tratto, dal pian de Cajada a La valle Agordina
o al passo Duran: un alternarsi indimenticabile di scenari selvaggi, che da
solo ripaga il faticoso impegno di due lunghe ed intense giornate di cammino.
il prosieguo fino agli ameni abitati di Braies e villabassa è un interminabile
ed affascinante viaggio, punteggiato da pittoreschi rifugi, dove le maggiori
difficoltà sono sempre evitabili e numerose sono le possibilità di ripiego nei
paesi di fondovalle.
Gianpaolo Sani
IN THE SHADOW OF THE
EVERLASTING SNOW
Malga Ciapela – Malga Franzedaz
Forca Rossa (2,490 m above sea level)
Altitude difference: 950 m
Time required: about 3 hours
This itinerary, which runs through particularly enchanting scenery, is one of
the best-known and most popular in the marmolada group. it is easy and safe,
with no significant objective dangers or challenging slopes and is suitable for
skimountaineers with a medium level of training and experience.
if you go along the road from malga Ciapela to the campsite and continue on
to the carpark outside the farmhouse restaurant, you can then take the path
(marked 610) which will take you up to the fork for the Franzedaz valley at
an altitude of 1,640m. From here, go up the good carriage road until you come
to the Franzedaz mountain hut (malga) at 1,980 m; keep to the orographical
left and go up the scree which leads to Forca rossa (2,490 m).
Rocca Pietore Tourist Information Office
tel. 0437 721319 – roccapietore@infodolomiti.it
SKI TOURING
IN ALPAGO
Vallorch – Taffarel – Casera Prese – Casera Pich – Piana del Cansiglio
Length: 18 km
Time required: about seven hours
respiro profondo – a deep breath: this is the name given to this ski-touring
itinerary which crosses part of the Cansiglio Forest and its Nature reserves:
from vallorch (an ancient settlement of the Cimbran people) to Taffarel, from
Casera prese to the plain, caressed by the chilly breeze, through an enchanting
landscape redolent of peace and silence, amid fir and beech trees which seem
to whisper a welcome to the respectful visitor. The route is rather challenging,
suitable for young people and ski-touring enthusiasts, but it is also a wonderful
choice in other seasons of the year for walking, cycling or horse-riding.
Tambre d’Alpago Tourist Information Office
tel. 0437 49277 – tambre@infodolomiti.it
SNOW SKI MOUNTAINEERING AND SKI TOURING
SkI-MOuNTAINEErING, silence and sweat
Silence, fresh snow and sweat, sweat, sweat. The long climb up on skis, or on foot, with your equipment on your back, a bite at your chocolate bar as you gaze
out over the majestic Dolomites, and then the crust of snow cracking under the metal beneath your skis…
Ski-mountaineers know their sport; they know it can be a harsh, demanding discipline, but they also know how fascinating, how spectacular it can be at the
same time. The hours spent hiking through woodland and tackling rock faces are amply rewarded by the spectacular scenery that only the Belluno Dolomites
can offer. The way up is arduous, certainly, but the real difficulties begin once you reach the top and have to think about your descent. You have to be able to
“read” the snow, understand its consistency and be familiar with the terrain. Your safety depends on almost almost obsessive attention to details, especially if
the slopes are very steep. From the marmolada to Alpago, from the Agordino area to Cadore and Comelico, there are dozens of routes suitable for all levels, and
for all those who want the very best the mountains have to offer.
SKI MOUNTAINEERING
IN VALBOITE: an
unforgettAble dAy out
Villanova di Borca – Tiera – Pian de Madièr –Venezia Refuge (1,947 m above sea level)
Ciampe de Naeron – Pian Palù – Casera de Ciauta – La Vares
Any time a friend suggests dedicating a whole day to sport, nature and peace
and quiet, i’m always up for it. We set off from the hamlet of villanova di
Borca. it is still dark, but the almost irreal light of the moon guides us along
the road, which was built by military engineers. We proceed upon compact
snow, under the watchful eye of the thick fir trees that stand tall and stern
at either side of the road. The lonely silence is broken only by the crackling of
the hard, shimmering snow under our boots. By the time we reach Tiera, we
start getting our technical gear ready to tackle a further climb which, after
about an hour, will take us up to the pastureland of pian de madièr. We are all
alone, but on the snow we can see perfectly formed footprints which tell us
that the forest creatures are not far away: there are tracks of mountain hare,
squirrels, deer, roe deer and foxes. We have an hour to go yet before reaching
our destination: the venezia refuge at 1,947m, at the foot of monte pelmo.
Amid barance, or mugo pine trees, larch trees and the odd Swiss stone pine, a
spreading blanket of immaculate white snow beckons us into its rippling folds.
And there it is, all of a sudden, rising up before us in all its glory: the magnificent
silhouette of the pelmo, illuminated by a magic pale pink glow, the rock
face veiled by delicate, airy clouds which seem almost like candy floss. We’ve
made it. A final, deferential bow to the majestic pelmo, and we’re off again,
back down the return route on our skis, through Ciampe de Naeron, pian palù,
Casera de Ciauta and finally onto the spacious open plains of La vares in the
hamlet of villanova di Borca.
San Vito di Cadore Tourist Information Office - tel. 0436 9119 – sanvito@infodolomiti.it
“ALTA VIA BIANCA
DELLE DOLOMITI”
The Dolomites High
Altitude Trail on snow
The Alta via Bianca delle Dolomiti from Belluno-pian de Cajada to Braies was
created with the aim of re-interpreting the famous summer hiking route
in ski-mountaineering style. Today it is possible to undertake the whole
wonderful itinerary, or, as most people prefer, to tackle single stages of it,
which can be covered in one or two days. perhaps the finest of these stages
is the first, long stretch, from pian de Cajada to La valle Agordina or to the
Duran pass: an unforgettable succession of untamed, unspoilt scenery, which
is more than ample reward for the two long, intense, gruelling days’ journey.
This lengthy, enchanting itinerary continues on to the charming little villages
of Braies and villabassa with a number of picturesque refuges on the way.
The greatest difficulties along the route can always be avoided, and there are
many opportunities to go down to the villages at the bottom of the valley if
you so choose.
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