Dolomiti Belluno Numero 1

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12.06.2013 Views

1 escursioni tra arte e cultura PASSEGGIATE LETTErArIE nella Valmorel di Dino buzzati © Archivio Dolomiti Turismo - foto Carlo Quaglianello ITINERARIO ARCHEOLOGICO BELLUNESE Le testimonianze del passato ai piedi delle Dolomiti sono innumerevoli. Dal Feltrino al Cadore, passando per la val Belluna e l’Alpago il visitatore non ha che l’imbarazzo della scelta. Senza la pretesa di essere esaustivi, ecco alcuni spunti per cominciare a “scoprire” i tesori di una terra colonizzata dall’uomo fin dagli albori della civiltà. Necropoli paleoveneta e Museo Archeologico di Mel. Utilizzata in modo continuativo dai veneti antichi dall’viii al v secolo a.C., la necropoli accoglie circa 80 tombe disposte in modo irregolare e, a loro protezione, sette circoli formati da lastre di arenaria marnosa. il museo Civico Archeologico conserva corredi tombali provenienti dalla necropoli, materiali dell’abitato e reperti di collezioni private. Orari: sabato e domenica 9-12 e 15-18. ingresso gratuito. Per visite infra-settimanali: Associazione Fenice tel. 340 5557792 – 333 8535629 - (tutti i giorni, 9.30-13.00) © Archivio Dolomiti Turismo Giaon – Valpiana – Valmorel Lunghezza: 7 km Difficoltà: facile, ma tutto in salita (quota min. 350 m. – max. 860 m.) Tempo di percorrenza: a piedi 1 ora e 45 minuti È percorribile anche a cavallo e in mTB (fa parte del percorso n. 8 “Anello della valpiana” di difficoltà media) il sentiero Dino Buzzati è uno dei 16 percorsi naturalistici della Sinistra piave e congiunge Giaon, piccola frazione di Limana, con valpiana e valmorel. il tracciato prende il nome del famoso giornalista, scrittore e pittore di origini bellunesi. Buzzati infatti amava questi luoghi e qui ha ambientato il libro i miracoli di val morel. il percorso comincia dalla piazza di Giaon e si snoda lungo la via crucis della madonna di parè fino al santuario madonna di parè. Nelle vicinanze della chiesa, si può notare il villaggio fortificato. Si prosegue passando davanti al capitello di Laste per poi raggiungere San pietro in Tuba (ove sorgeva l’omonimo castello la cui origine risalirebbe al 550). Ancora qualche passo e si arriva al Capitello di Santa rita, dove finisce il sentiero. il capitello conserva la copia di un dipinto di Buzzati raffigurante la Santa. Da qui si prosegue fino all’abitato di L’Ecomuseo del Piave. Una piccola necropoli con sepolture ad inumazione d’età longobarda e, poco più a nord, i resti di un edificio –probabilmente dello stesso periodo: il sito archeologico di reveane è parte dell’ecomuseo dell’Oltrerai e rientra in un breve itinerario ad anello con partenza dalla frazione di paiane. Per informazioni e prenotazioni di visite guidate: URP Ponte nelle Alpi - tel. 0437 986724 urp@comune. pontenellealpi.bl.it Associazione Tandem – tel. 0437 99214 L’area archeologica di Feltre. Le testimonianze dell’antico municipio romano di Feltria sono ancor oggi visibili presso l’area archeologica di circa 1.000 mq, posta sotto piazza del Duomo. Oltre a resti di abitazioni private e botteghe, si conserva una porzione di un grande edificio con pavimenti in marmo e in mosaico, forse sede (schola) di associazioni professionali, una delle quali (dendrophori) legata al commercio del legname. Orari: sabato e domenica da marzo a ottobre (orario 10-13 e 15.30-18.30). Per informazioni sulle visite: Associazione Fondaco per Feltre tel. 0439-83879 (dal martedì al venerdì, 9.30-10.30) fondacofeltre@yahoo.it Le necropoli dell’Alpago. in località Staol sono state rinvenute tombe a incinerazione connotate da urne in ceramica, bronzo e vetro con rispettivi corredi (trattasi per lo più di fibule, monete, chiodi e punte di lancia). Tre urne cinerarie sono esposte al museo di Storia Naturale di Chies d’Alpago, mentre ulteriori sepolture ad incinerazione sono state portate alla luce in località pian de la Gnela: tra i reperti principali una situla bronzea istoriata a sbalzo, risalente al vi-v sec. a.C. Area archeologica e Museo a Pieve di Cadore. Una villa romana risalente al i-ii secolo d.C costituisce il fulcro dell’area archeologica che, protetta da una vetrata e dotata di illuminazione artificiale, è fruibile anche in notturna: da ammirare i bei pavimenti a mosaico ed il sistema di riscaldamento hipocaustrum (sotto il pavimento). La sezione archeologica del museo del Cadore, presso il palazzo della magnifica Comunità, conserva reperti preromani (500 a.C.) e romani. Informazioni: Museo del Cadore - tel. 0435 32262 www.magnificacomunitadicadore.it/Museo.htm. valmorel lungo la strada da cui si godono le colline verdi, dolce contrappunto alla maestosità delle Dolomiti che si ergono sul versante opposto del piave. Chi ama la natura e lo sport all’aria aperta, in valmorel non resterà deluso. Servizi di ristoro, agriturismo e B&B completano un’offerta turistica conviviale e genuina. Sandrine Perera © Archivio Dolomiti Turismo - foto Francesco Sovilla ARCHAEOLOGICAL ITINERARY IN THE BELLUNO AREA At the foot of the Dolomites, you can find innumerable traces of the area’s past. From the Feltre area to the Cadore, passing through the val Belluna and the Alpago, the visitor is truly spoilt for choice. Below are a few ideas (of course, the list is by no means exclusive) to begin exploring the treasures of an area which was colonized by man from the very earliest days of civilization. The Paleovenetian necropolis and the Archaelogical Museum in Mel. The necropolis was used continuously by the ancient venetians from the 8th to the 5th century B.C. The area contains around 80 tombs, laid out in an irregular shape, protected by seven circles formed by marly sandstone slabs. in the Civic Archaeological museum you can admire burial objects from the necropolis, material from the village and exhibits from private collections. Opening hours: Saturday and Sunday 9-12 and 15-18. Free entry. For weekday visits: Fenice Association – tel. 340 5557792 – 333 8535629 (every day from 9.30 to 13) Piave Ecomuseum. The archaeological site of reveane is part of the Oltrerai ecomuseum and lies within a brief circular shaped itinerary which starts out from the hamlet of paiane. Here you can admire a small necropolis with underground graves from the Longobard period, as well as the remains of a building, probably from the same period, found north of it. For information and to book guided tours: URP Ponte nelle Alpi - tel. 0437 986724 - urp@comune.pontenellealpi.bl.it Tandem Association– tel. 0437 99214 Archaeological area of Feltre. Traces of the roman settlement of Feltria are still visible today under piazza del Duomo, in an archaeological area of around a thousand square metres. As well as the remains of private houses and shops, you can see part of a large building with marble and mosaic flooring, which may have been the schola (headquarters) of trade associations of the period, among them the dendrophori, or tree-bearers, who worked in the timber trade. LITErAry WALkS in Dino buzzati’s Valmorel Ufficio Informazioni turistiche Belluno – tel. 0437 940083 – belluno@infodolomiti.it ITINERARIES ART AND CULTURE Giaon – Valpiana – Valmorel Length: 7 km Difficulty: easy, but all uphill (min.altitude 350 m. – max. altitude 860 m.) Time required: 1 hour 45 minutes on foot The route can also be followed on horseback or mountain bike (it forms part of the mountain bike itinerary n. 8 “Anello della valpiana”, medium difficulty level) The Dino Buzzati path is one of the 16 nature trails on the left bank of the piave, and goes from Giaon, a small hamlet near Limana, to valpiana and valmorel. The itinerary is named after the famous journalist, writer and painter, who was originally from Belluno. Buzzati, in fact, loved this area, and his book i miracoli di val morel was set here. The route sets out from the square in Giaon and wends its way along the via crucis (or “way of the cross”) of the madonna di parè until it reaches the sanctuary of the madonna di parè. Close to the church, you can spot the fortified village. Continue from here, passing by the shrine of Laste, on to San pietro in Tuba (where there used to be a castle of the same name, the origins of which are believed to date back as far as 550). A further few steps will take you to the little Shrine to Santa rita, where the path ends. inside the shrine is a copy of a painting of Santa rita by Buzzati. From here, go on to the village of valmorel, along a pleasant road with fine views of the green hills, a gentle counterpoint to the magnificent Dolomites which rise up on the opposite side of the river. Nature lovers and outdoor sports fans will not be disappointed in valmorel. Genuine, traditional food and welcoming accommodation are available from the local restaurants, farmhouses and B&Bs, ideal to round off your stay. Opening hours: Saturdays and Sundays from March to October (open 10-13 and 15.30-18.30). For information on visits: Fondaco per Feltre Association – tel. 0439-83879 (Tuesday – Friday 9.30 -10.30) fondacofeltre@ yahoo.it The necropolises of the Alpago area. in Staol, cremation tombs have been found containing ceramic, bronze and glass urns and burial objects, mainly buckles, coins, nails and spear tips. Three cremation urns are on display in the Natural History museum in Chies d’Alpago. A number of urns have also come to light in pian de la Gnela: the most important find is a bronze embossed situla (a sort of pale) from the 5th – 4th century B.C. Pieve di Cadore Archaeological area and Museum. A roman villa dating back to the 1st/2nd century A.D. can be admired in this archaeological area: protected under a modern pare of glass, its mosaic flooring and hipocaustrum (underfloor) heating system can also be visited at night, thanks to a system of artificial lighting. in the archaeology section of the Cadore museum, housed in the building of the magnificent Community of Cadore, you will find pre-roman (from 500 years B.C.) and roman objects. Information: Cadore Museum – tel. 0435 32262 – www.magnificacomunitadicadore.it/Museo.htm. © Archivio Dolomiti Turismo - foto Carlo Quaglianello 1

1<br />

escursioni tra arte e cultura<br />

PASSEGGIATE LETTErArIE<br />

nella Valmorel di Dino buzzati<br />

© Archivio <strong>Dolomiti</strong> Turismo - foto Carlo Quaglianello<br />

ITINERARIO<br />

ARCHEOLOGICO BELLUNESE<br />

Le testimonianze del passato ai piedi delle <strong>Dolomiti</strong> sono innumerevoli. Dal<br />

Feltrino al Cadore, passando per la val Belluna e l’Alpago il visitatore non ha<br />

che l’imbarazzo della scelta. Senza la pretesa di essere esaustivi, ecco alcuni<br />

spunti per cominciare a “scoprire” i tesori di una terra colonizzata dall’uomo<br />

fin dagli albori della civiltà.<br />

Necropoli paleoveneta e Museo Archeologico di Mel. Utilizzata in modo continuativo<br />

dai veneti antichi dall’viii al v secolo a.C., la necropoli accoglie circa 80<br />

tombe disposte in modo irregolare e, a loro protezione, sette circoli formati<br />

da lastre di arenaria marnosa. il museo Civico Archeologico conserva corredi<br />

tombali provenienti dalla necropoli, materiali dell’abitato e reperti di collezioni<br />

private. Orari: sabato e domenica 9-12 e 15-18. ingresso gratuito.<br />

Per visite infra-settimanali: Associazione Fenice tel. 340 5557792 – 333 8535629 - (tutti i giorni,<br />

9.30-13.00)<br />

© Archivio <strong>Dolomiti</strong> Turismo<br />

Giaon – Valpiana – Valmorel<br />

Lunghezza: 7 km<br />

Difficoltà: facile, ma tutto in salita<br />

(quota min. 350 m. – max. 860 m.)<br />

Tempo di percorrenza: a piedi 1 ora e 45 minuti<br />

È percorribile anche a cavallo e in mTB<br />

(fa parte del percorso n. 8<br />

“Anello della valpiana” di difficoltà media)<br />

il sentiero Dino Buzzati è uno dei 16 percorsi<br />

naturalistici della Sinistra piave e congiunge<br />

Giaon, piccola frazione di Limana, con valpiana<br />

e valmorel. il tracciato prende il nome del<br />

famoso giornalista, scrittore e pittore di origini<br />

bellunesi. Buzzati infatti amava questi luoghi e<br />

qui ha ambientato il libro i miracoli di val morel.<br />

il percorso comincia dalla piazza di Giaon e<br />

si snoda lungo la via crucis della madonna di<br />

parè fino al santuario madonna di parè. Nelle<br />

vicinanze della chiesa, si può notare il villaggio<br />

fortificato. Si prosegue passando davanti al<br />

capitello di Laste per poi raggiungere San pietro<br />

in Tuba (ove sorgeva l’omonimo castello la<br />

cui origine risalirebbe al 550). Ancora qualche<br />

passo e si arriva al Capitello di Santa rita,<br />

dove finisce il sentiero. il capitello conserva<br />

la copia di un dipinto di Buzzati raffigurante<br />

la Santa. Da qui si prosegue fino all’abitato di<br />

L’Ecomuseo del Piave. Una piccola necropoli con sepolture ad inumazione d’età<br />

longobarda e, poco più a nord, i resti di un edificio –probabilmente dello stesso<br />

periodo: il sito archeologico di reveane è parte dell’ecomuseo dell’Oltrerai e<br />

rientra in un breve itinerario ad anello con partenza dalla frazione di paiane.<br />

Per informazioni e prenotazioni di visite guidate: URP Ponte nelle Alpi - tel. 0437 986724 urp@comune.<br />

pontenellealpi.bl.it<br />

Associazione Tandem – tel. 0437 99214<br />

L’area archeologica di Feltre. Le testimonianze dell’antico municipio romano di<br />

Feltria sono ancor oggi visibili presso l’area archeologica di circa 1.000 mq,<br />

posta sotto piazza del Duomo. Oltre a resti di abitazioni private e botteghe,<br />

si conserva una porzione di un grande edificio con pavimenti in marmo e in<br />

mosaico, forse sede (schola) di associazioni professionali, una delle quali<br />

(dendrophori) legata al commercio del legname. Orari: sabato e domenica da<br />

marzo a ottobre (orario 10-13 e 15.30-18.30).<br />

Per informazioni sulle visite: Associazione Fondaco per Feltre<br />

tel. 0439-83879 (dal martedì al venerdì, 9.30-10.30)<br />

fondacofeltre@yahoo.it<br />

Le necropoli dell’Alpago. in località Staol sono state rinvenute tombe a<br />

incinerazione connotate da urne in ceramica, bronzo e vetro con rispettivi<br />

corredi (trattasi per lo più di fibule, monete, chiodi e punte di lancia). Tre urne<br />

cinerarie sono esposte al museo di Storia Naturale di Chies d’Alpago, mentre<br />

ulteriori sepolture ad incinerazione sono state portate alla luce in località<br />

pian de la Gnela: tra i reperti principali una situla bronzea istoriata a sbalzo,<br />

risalente al vi-v sec. a.C.<br />

Area archeologica e Museo a Pieve di Cadore. Una villa romana risalente al i-ii secolo<br />

d.C costituisce il fulcro dell’area archeologica che, protetta da una vetrata<br />

e dotata di illuminazione artificiale, è fruibile anche in notturna: da ammirare<br />

i bei pavimenti a mosaico ed il sistema di riscaldamento hipocaustrum (sotto<br />

il pavimento). La sezione archeologica del museo del Cadore, presso il palazzo<br />

della magnifica Comunità, conserva reperti preromani (500 a.C.) e romani.<br />

Informazioni: Museo del Cadore - tel. 0435 32262<br />

www.magnificacomunitadicadore.it/Museo.htm.<br />

valmorel lungo la strada da cui si godono le colline<br />

verdi, dolce contrappunto alla maestosità delle <strong>Dolomiti</strong><br />

che si ergono sul versante opposto del piave.<br />

Chi ama la natura e lo sport all’aria aperta, in valmorel<br />

non resterà deluso. Servizi di ristoro, agriturismo<br />

e B&B completano un’offerta turistica conviviale e<br />

genuina.<br />

Sandrine Perera<br />

© Archivio <strong>Dolomiti</strong> Turismo - foto Francesco Sovilla<br />

ARCHAEOLOGICAL<br />

ITINERARY IN THE BELLUNO<br />

AREA<br />

At the foot of the Dolomites, you can find innumerable traces of the area’s past.<br />

From the Feltre area to the Cadore, passing through the val Belluna and the<br />

Alpago, the visitor is truly spoilt for choice. Below are a few ideas (of course,<br />

the list is by no means exclusive) to begin exploring the treasures of an area<br />

which was colonized by man from the very earliest days of civilization.<br />

The Paleovenetian necropolis and the Archaelogical Museum in Mel. The necropolis<br />

was used continuously by the ancient venetians from the 8th to the 5th<br />

century B.C. The area contains around 80 tombs, laid out in an irregular shape,<br />

protected by seven circles formed by marly sandstone slabs. in the Civic Archaeological<br />

museum you can admire burial objects from the necropolis, material<br />

from the village and exhibits from private collections.<br />

Opening hours: Saturday and Sunday 9-12 and 15-18. Free entry. For weekday visits: Fenice Association – tel.<br />

340 5557792 – 333 8535629 (every day from 9.30 to 13)<br />

Piave Ecomuseum. The archaeological site of reveane is part of the Oltrerai ecomuseum<br />

and lies within a brief circular shaped itinerary which starts out from<br />

the hamlet of paiane. Here you can admire a small necropolis with underground<br />

graves from the Longobard period, as well as the remains of a building, probably<br />

from the same period, found north of it.<br />

For information and to book guided tours:<br />

URP Ponte nelle Alpi - tel. 0437 986724 - urp@comune.pontenellealpi.bl.it<br />

Tandem Association– tel. 0437 99214<br />

Archaeological area of Feltre. Traces of the roman settlement of Feltria are still<br />

visible today under piazza del Duomo, in an archaeological area of around a<br />

thousand square metres. As well as the remains of private houses and shops,<br />

you can see part of a large building with marble and mosaic flooring, which may<br />

have been the schola (headquarters) of trade associations of the period, among<br />

them the dendrophori, or tree-bearers, who worked in the timber trade.<br />

LITErAry WALkS<br />

in Dino buzzati’s Valmorel<br />

Ufficio Informazioni turistiche <strong>Belluno</strong> – tel. 0437 940083 – belluno@infodolomiti.it<br />

ITINERARIES ART AND CULTURE<br />

Giaon – Valpiana – Valmorel<br />

Length: 7 km<br />

Difficulty: easy, but all uphill (min.altitude 350 m. – max. altitude 860 m.)<br />

Time required: 1 hour 45 minutes on foot<br />

The route can also be followed on horseback or mountain bike<br />

(it forms part of the mountain bike itinerary n. 8 “Anello della valpiana”, medium difficulty level)<br />

The Dino Buzzati path is one of the 16 nature trails on the left bank of the piave, and goes from Giaon,<br />

a small hamlet near Limana, to valpiana and valmorel. The itinerary is named after the famous journalist,<br />

writer and painter, who was originally from <strong>Belluno</strong>. Buzzati, in fact, loved this area, and his book<br />

i miracoli di val morel was set here. The route sets out from the square in Giaon and wends its way<br />

along the via crucis (or “way of the cross”) of the madonna di parè until it reaches the sanctuary of the<br />

madonna di parè. Close to the church, you can spot the fortified village. Continue from here, passing by<br />

the shrine of Laste, on to San pietro in Tuba (where there used to be a castle of the same name, the<br />

origins of which are believed to date back as far as 550). A further few steps will take you to the little<br />

Shrine to Santa rita, where the path ends. inside the shrine is a copy of a painting of Santa rita by<br />

Buzzati. From here, go on to the village of valmorel, along a pleasant road with fine views of the green<br />

hills, a gentle counterpoint to the magnificent Dolomites which rise up on the opposite side of the river.<br />

Nature lovers and outdoor sports fans will not be disappointed in valmorel. Genuine, traditional food<br />

and welcoming accommodation are available from the local restaurants, farmhouses and B&Bs, ideal to<br />

round off your stay.<br />

Opening hours: Saturdays and Sundays from March to October (open 10-13 and 15.30-18.30). For information<br />

on visits: Fondaco per Feltre Association – tel. 0439-83879 (Tuesday – Friday 9.30 -10.30) fondacofeltre@<br />

yahoo.it<br />

The necropolises of the Alpago area. in Staol, cremation tombs have been found<br />

containing ceramic, bronze and glass urns and burial objects, mainly buckles,<br />

coins, nails and spear tips. Three cremation urns are on display in the Natural<br />

History museum in Chies d’Alpago. A number of urns have also come to light in<br />

pian de la Gnela: the most important find is a bronze embossed situla (a sort of<br />

pale) from the 5th – 4th century B.C.<br />

Pieve di Cadore Archaeological area and Museum. A roman villa dating back to the<br />

1st/2nd century A.D. can be admired in this archaeological area: protected under<br />

a modern pare of glass, its mosaic flooring and hipocaustrum (underfloor)<br />

heating system can also be visited at night, thanks to a system of artificial<br />

lighting. in the archaeology section of the Cadore museum, housed in the<br />

building of the magnificent Community of Cadore, you will find pre-roman (from<br />

500 years B.C.) and roman objects.<br />

Information: Cadore Museum – tel. 0435 32262 – www.magnificacomunitadicadore.it/Museo.htm.<br />

© Archivio <strong>Dolomiti</strong> Turismo - foto Carlo Quaglianello<br />

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