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ga 500 era diventato un capiente CD-ROM nell'era dell'A-<br />
miga 600. Come sappiamo, invece, 1'<strong>Amiga</strong> 600 fu dotato<br />
di espansione PCMCIA e Commodore rimarcò in tutta<br />
fretta l'A690 in A570, destinandolo quindi nuovamente al<br />
"vecchio" <strong>Amiga</strong> 500. La sua diffusione non fu comunque<br />
delle più felici. Intanto, in maniera quasi inspiegabile,<br />
Commodore non annunciò nessun modello di CD-ROM<br />
compatibile 100% CDTV per gli <strong>Amiga</strong> di fascia alta<br />
(A2000 e A3000) e lasciò questo mercato ai produttori di<br />
costosi CD-ROM SCSI che potevano essere montati nei<br />
bay da 5,25" del primo. I risultati di questa dissennata<br />
politica si sentono a tutt'oggi, e la mancata introduzione<br />
di un CD-ROM di serie su <strong>Amiga</strong> 4000 non fece altro che<br />
confermare questa impostazione. <strong>Amiga</strong> cominciò a per-<br />
dere gradualmente il suo ruolo di macchina multimediale<br />
all'avanguardia (ricordiamo che l'hmiga 1000 era già mul-<br />
timediale prima che si inventasse e si comprendesse il<br />
reale significato di questa parola).<br />
Dobbiamo aspettare il 1993 per salutare quello che sarà<br />
l'ultima macchina progettata e prodotta dai ragazzi di<br />
West Chester: il CD32. Come sapete, le specifiche di que-<br />
sta console ricalcano fedelmente quelle di un <strong>Amiga</strong><br />
1200, e per questo lo rendono a tutt'oggi una piattaforma<br />
valida verso cui indirizzare lo sviluppo di prodotti. Prati-<br />
camente tutte le case che producono oggi videogiochi<br />
per <strong>Amiga</strong>, soprattutto se questi sono destinati ai sistemi<br />
AGA (A1200), pubblicano il titolo anche in formato<br />
CD32, visto che il parco macchine oggi esistente supera<br />
abbondantemente le 150.000 unità.<br />
Le direttive di sviluppo attuali di <strong>Amiga</strong> Technologies so-<br />
no abbastanza chiare in materia: il CD32 è un modello di<br />
<strong>Amiga</strong> che non verrà più prodotto, ma si tratta comun-<br />
que di un <strong>Amiga</strong> 1200 con CD. Di conseguenza si può ri-<br />
tenere che la linea di condotta più adatta sia quella di<br />
creare applicazioni su CD che siano compatibili (cioè in<br />
grado di fare il boot) su CD32 e comunque dotate di Ico-<br />
ne ed eventualmente di programma di installazione, per<br />
coloro che le utilizzano su un <strong>Amiga</strong> 1200 o 4000 con let-<br />
tore di CD.<br />
Non dimentichiamo infine che un numero non indiffe-<br />
rente di utenti <strong>Amiga</strong> ha collegato via Parnet un CDTV o<br />
un CD32 alla propria macchina (il transfer rate in questo<br />
caso è basso, ma i prodotti che non necessitano di acces-<br />
so al CD ad alta velocità, dovrebbero poter funzionare).<br />
Accediamo al CD-ROM<br />
Molti programmatori ritengono, a torto, che sia molto<br />
complesso scrivere del software che risieda su CD-ROM<br />
o che sfrutti appieno le caratteristiche peculiari di questo<br />
supporto. Al giorno d'oggi, stampare un proprio CD è al-<br />
la portata di tutti, sia per quel che riguarda i costi, sia per<br />
quel che riguarda la "tecnica".<br />
<strong>Amiga</strong> infatti, legge tranquillamente i CD stampati con un<br />
normale masterizzatore, sia che quest'ultimo sia collegato<br />
ad <strong>Amiga</strong> che a un PC, e non è difficile trovare qualcuno<br />
che sia dotato di questo genere di apparecchiatura e che,<br />
per una cifra piuttosto modesta, intorno alle 50.000 lire,<br />
possa stampare per voi un CD-ROM personalizzato. L'u-<br />
nica limitazione è che i dischi non possono fare il boot,<br />
perché l'inserimento del file di trademark (il file che<br />
CDTV e CD32 cercano quando si inserisce il CD dopo un<br />
reset) può essere fatto solo nel caso si disponga di una li-<br />
cenza di sviluppo CD concessa, a pagamento, solo da<br />
<strong>Amiga</strong> Technologies. Un'altra limitazione è costituita dalla<br />
lunghezza dei nomi dei file che saranno memorizzati sul<br />
CD. Bisogna infatti accertarsi che il software di masteriz-<br />
zazione supporti la codifica ISO-9660 Extended e che l'e-<br />
ventuale PC "ospitante" abbia una partizione adatta alla<br />
memorizzazione di file con nomi più lunghi di otto carat-<br />
teri. In caso contrario non sarà possibile memorizzare sul<br />
CD file con nomi troppo lunghi o "complessi", ma può<br />
essere sempre comodo "imbottire" un CD-ROM di archivi<br />
LHA che contengono file <strong>Amiga</strong>.<br />
Owiamente nessuno vieta, a chi abbia da investire qual-<br />
che lira in più, di dotare il proprio <strong>Amiga</strong> di masterizza-<br />
tore e software relativo, azzerando così i numerosi pro-<br />
blemi di trasporto dati e compatibilità.<br />
Un baco nel filesystem del CDW, fa sì che alcuni CD-<br />
ROM, stampati con parametri non perfettamente imposta-<br />
ti, provochino il crash della macchina una volta inseriti.<br />
Fate dunque una prova inserendo qualsiasi CD, stampato<br />
con il inasterizzatore e il software che si intende usare, in<br />
un CDTV e leggetene la directory, è un buon banco di<br />
prova. Owiamente questo problema non si presenta uti-<br />
lizzando gli stessi CD su un CD32 o un qualsiasi sistema<br />
<strong>Amiga</strong> con CD e Kickstart 2.0.<br />
Con l'introduzione del Workbench 3.1 (di serie su tutte le<br />
macchine vendute da <strong>Amiga</strong> Technologies) finalmente<br />
anche <strong>Amiga</strong> dispone di un supporto CD diretto. Questo<br />
è composta da due importanti file di sistema: un file sy-<br />
stem specifico per CD-ROM, il CDFileSystem, e il cd.devi-<br />
ce. Se il primo viene fornito con tutte le versioni del 3.1,<br />
anche per 1200 o 3000, il secondo tuttavia compare solo<br />
nella versione del 3.1 che accompagna il CD32.<br />
Quest'ultimo rappresenta di fatto la nuova interfaccia<br />
standard per i programmatori verso il mondo dei CD-<br />
ROM. Negli ultimi tempi della "vecchia" Commodore, in<br />
occasione del rilascio della versione del Kickstart 3.1 da<br />
inserire nel CD32, si decise di scrivere un cd.device che<br />
permettesse di sfruttare tutte le opportunità offerte dal<br />
controller custom del CD-ROM, "attorno" al quale era<br />
stata costruita I'<strong>Amiga</strong> Game System (CD32 e prima an-<br />
cora il CDTV). Fu quella l'occasione giusta per iniziare a<br />
costruire qualcosa che sarebbe dovuto diventare uno<br />
standard su tutti i sistemi <strong>Amiga</strong>CD prodotti da Commo-