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12.06.2013 Views

commerciali ne esiste almeno una di pubblico dominio. Su Amiga, accan- to alla versione commerciale di TEX, denominata AmigaTEX, esistono di- verse versioni di pubblico dominio. In quest'ambito, uno dei primi port di TEX su Amiga apparve nei Fish Disk e, precisamente, nei numeri 606-61 1. Quel port era tuttavia privo di driver di stampa e previewer, il che ne limitava non poco le funzio- nalità. In seguito apparve PasTEX, un port di TEX scritto da Georg HeB- mann, che comprendeva driver di stampa e previewer. PasTEX è di- sponibile su Aminet e, in versione preinstallata, su numerose distribu- zioni di programmi PD su CD, tra cui i FreshFish, FreshFont, Meeting Pearls, ecc. L'ultima release di Pa- sTEX, la 1.4, è apparsa sui Meeting Pearls Il1 e sul CD di IPISA '95. Un ulteriore aggiornamento dovrebbe essere presente nel CD distribuito da Fred Fish e interamente dedicato a TeX. La versione "lite" di PasTEX contenuta nel CD Meeting Pearls III è disponibile su Aminet. L'archivio è in textltexlpt-14l.lha e occupa circa 9 Mb in formato .[ha, oltre 25 Mb de- compressi. Un esempio del previewer di Pa- sTEX (chiamato ShowDVI) è presen- te in figura 1. Si osservi come sup- porti le tipiche estensioni grafiche per includere figure PostScript o IFF all'interno di documenti TEX. Oltre a Fig. 1 - SShowDv~ ilpreviewer di PasTEX al lavoro. Calcoliamo il massima momento torrente agente sull'albero della ruota 3'. Si ha 173 .1'25 .lra M ,., = M $,. i = 3Flp,","R' = 3 ."+i 9' ,i.iil*> ,l,inni,s Georg HeBmann con PasTEX, altri autori hanno contribuito al port per Amiga di programmi affini al TEX, tra cui Andreas Scherer, con A- miWeb2C, che oltre a un ulteriore port di TEX, comprende MetaFont (un programma per generare font) e altre utility. L'ambiente multitasking di Amiga aiuta non poco la scrittura di un do- cumento per TEX. Esso rende possi- bile avviare contemporaneamente I'editor e il previewer, ed eseguire la compilazione del documento in mo- dalità asincrona. In questo modo, mentre TEX compila in background, si può continuare a scrivere il docu- mento con I'editor. Quando TEX a- vrà terminato la compilazione, lo schermo del previewer verrà portato automaticamente in primo piano e mostrerà il documento aggiornato. In questo modo non si dovrà atten- dere che TEX abbia terminato la fa- se di compilazione, prima di conti- nuare a lavorare sul documento. Tutto questo è un indubbio vantag- gio, soprattutto per le macchine do- tate di processori meno veloci, co- me il 68000. INSTALLAZIONE Descriveremo ora un esempio di in- stallazione di TEX a partire da alcuni file disponibili su Aminet. Non si trat- ta della release più aggiornata, ma è senz'altro la più accessibile. La configurazione minima richiesta dal- l'installazione è un Amiga dotato di processore 68000, 0s 2.1, almeno 4,1 Mb di spazio su hard disk e almeno 1 Mb di memoria li- bera, intesa co- me quantità di memoria neces- saria per lanciare TEX e non come memoria totale di cui è dotata la macchina. Per un'installazione "minima" sono sufficienti i se- guenti file, pre- senti su Aminet (e su Aminet CD Set 1 disco B) nella directory textltex: dove i numeri accanto al nome del file indicano la lunghezza in byte. L'installazione è basata su PasTEX 1.4beta6 e su METAFONT 2.71. Copiate anzitutto i file suddetti in u- na directory di lavoro, per esempio Work:tmp. A questo punto decom- primete I'archivio ATeXLib1 of3. Iha: CD Work:tmp LHA x ATeXLiblof3.lha otterrete il file ATeXLiblof3.dex. E un file autoscompattante. Da Shell lan- ciate ora il comando: e I'archivio verrà decompresso nel disco presente nel drive dfO: (potete anche usare RAD: al posto di DFO:). A questo punto possiamo anche ri- muovere i file inutili: delete ATeXLiblof3.lha delete ATeXLib-lof3.dex delete ReadMe.displayme Copiate ora il file df0:stdtex.lha nella directory di lavoro iniziale Work:tmp. Nella directory Work:tmp, dovremo avere i seguenti file: Per agevolare l'installazione, nel di- schetto allegato alla rivista è fornito lo script installa-tex.sh. Copiatelo in Work:tmp e poi da Shell lanciate il seguente comando: execute installatex.sh Work:tmp [Work:TeX CPU=68020 dove Work:tmp è la directory in cui sono presenti i file .[ha elencati pri- ma; Work:TeX è la directory in cui in-

stallare TEX. Il terzo argomento per- mette invece di scegliere la CPU. Se la vostra macchina è dotata di pro- cessare 68000, dovrete utilizzare il parametro CPU=68000. Una volta lanciato lo script in- stalla-texsh vi verrà richiesto se in- stallare o meno BigTeX. BigTEX è u- na versione di TEX in cui le dimen- sioni degli array interni sono state aumentate. E utile per processare documenti particolarmente comples- si, per la cui compilazione, la versio- ne "normale" di TEX si rivela talora in- sufficiente. Notare che per usare BigTEX sono necessari almeno 2,5 Mb di RAM libera, per cui se non di- sponete di questa quantità dovrete rispondere "n" a questa domanda. Al termine dell'installazione vi verrà ri- chiesto se aggiornare la User-Star- tup con le assegnazioni necessarie per il funzionamento di TEX. Le as- segnazioni sono: assign TeX: Work:TeX assign MF: TeX: path TeX:bin add setenv CALLMF [TeX:rexx/MakeTeXFont.rexx L'ultimo comando, Setenv, serve per impostare la modalità di generazione automatica dei font PK; se questa modalità è attivata, MetaFont verrà invocato automaticamente non ap- pena il driver di stampa o il pre- viewer hanno bisogno di un font che non è disponibile. In questa moda- lità, ossia per far funzionare contem- poraneamente il driver di stampa o il previewer e MetaFont, sono neces- sari almeno 2 Mb di RAM. Se non a- vete RAM sufficiente potete sostituire il comando: setenv CALLMF [TeX:rexx/MakeTeXFont.rexx con: setenv [TeX:rexx/MakeBatch.rexx In questo modo MetaFont non verrà invocato automaticamente dal driver di stampa o dal previewer, ma i font da generare saranno salvati nello script TeX:MakeTeXFont.sh, che po- trà essere lanciato da Shell in qua- lunque altro momento. Per rendere funzionale il tutto, fate un reset del sistema. UNA SEDUTA CON TEX La tipica procedura operativa che si deve seguire per processare un do- cumento TEX è la seguente: 1) Preparare in un file avente esten- sione .tex il documento da processa- re. 2) Dare il file preparato in ingresso a TEX. 3) Se non ci sono errori, in uscita si ottiene un file binario avente esten- sione .dvi (device indipendent). Se ci sono errori, sarà necessario cor- reggerli, e ricominciare dal punto 1). Si noti che i file .dvi, benché binari, si possono liberamente esportare verso altre piattaforme. 4) Dare il file .dvi in ingresso al pre- viewer o al driver di stampa. Vediamo qualche esempio concreto di semplice documento sorgente da processare con TEX. Scrivete con qualsiasi editor di testi quanto se- gue e salvatelo in un file chiamato e- sempio-l.tex (il file è presente an- che nel disco che accompagna la ri- vista): % esempio-l.tex Le vocali accentate sono: \'a \'e \'e \'{\i) \'o \'u.\par Fig. 2 - Ilprimo esempio con le macro standard Questa \'e una (\it formula): $$ \sinA2 x + \cosA2 x = 1 $$ e questa una frazione $$ {xA2\over y-l) \pm \beta $$ \bye Per processarlo con TEX lanciate da Shell il comando: virtex esempio-l otterrete il file esempio-l .dvi, che dovrebbe contenere quanto appare in figura 2. Per visualizzare il file .dvi ottenuto, lanciare, sempre da Shell, il previewer ShowDVI, tramite il co- mando: showdvi esempio-l - Le vocali accentate sono: à è é ì ò Ù. A questo punto vedrete apparire su schermo il documento impaginato. Per stamparlo occorre utilizzare un driver di stampa, nella fattispecie, DVIPrint. Per esempio, con: dviprint Printer=NECP6 dra=on [esempio-l otterremo la stampa del documento su NEC P6 a 180 dpi. Siccome DVI- Print, per massima efficienza non u- sa i driver indicati da Preferences, occorre specificare esattamente il ti- po di stampante. Per ottenere l'elenco delle stampanti supportate da DVIPrint, utilizzare il comando dviprint SHOWPRINTERS e sostituite la sigla che corrisponde alla vostra stampante a "NECP6". Questa è una formula: 1 2 sin x + cos2 x = 1 e questa una frazione l I SORGENTE Osserviamo che il sorgente è composto da molte paro- le precedute dal simbolo '9" (backslash). In TEX il caratte- re \ identifica l'inizio di un comando (o sequenza di controllo). Un comando defi- nisce un'azio-

stallare TEX. Il terzo argomento per-<br />

mette invece di scegliere la CPU. Se<br />

la vostra macchina è dotata di pro-<br />

cessare 68000, dovrete utilizzare il<br />

parametro CPU=68000.<br />

Una volta lanciato lo script in-<br />

stalla-texsh vi verrà richiesto se in-<br />

stallare o meno BigTeX. BigTEX è u-<br />

na versione di TEX in cui le dimen-<br />

sioni degli array interni sono state<br />

aumentate. E utile per processare<br />

documenti particolarmente comples-<br />

si, per la cui compilazione, la versio-<br />

ne "normale" di TEX si rivela talora in-<br />

sufficiente. Notare che per usare<br />

BigTEX sono necessari almeno 2,5<br />

Mb di RAM libera, per cui se non di-<br />

sponete di questa quantità dovrete<br />

rispondere "n" a questa domanda. Al<br />

termine dell'installazione vi verrà ri-<br />

chiesto se aggiornare la User-Star-<br />

tup con le assegnazioni necessarie<br />

per il funzionamento di TEX. Le as-<br />

segnazioni sono:<br />

assign TeX: Work:TeX<br />

assign MF: TeX:<br />

path TeX:bin add<br />

setenv CALLMF<br />

[TeX:rexx/MakeTeXFont.rexx<br />

L'ultimo comando, Setenv, serve per<br />

impostare la modalità di generazione<br />

automatica dei font PK; se questa<br />

modalità è attivata, MetaFont verrà<br />

invocato automaticamente non ap-<br />

pena il driver di stampa o il pre-<br />

viewer hanno bisogno di un font che<br />

non è disponibile. In questa moda-<br />

lità, ossia per far funzionare contem-<br />

poraneamente il driver di stampa o il<br />

previewer e MetaFont, sono neces-<br />

sari almeno 2 Mb di RAM. Se non a-<br />

vete RAM sufficiente potete sostituire<br />

il comando:<br />

setenv CALLMF<br />

[TeX:rexx/MakeTeXFont.rexx<br />

con:<br />

setenv<br />

[TeX:rexx/MakeBatch.rexx<br />

In questo modo MetaFont non verrà<br />

invocato automaticamente dal driver<br />

di stampa o dal previewer, ma i font<br />

da generare saranno salvati nello<br />

script TeX:MakeTeXFont.sh, che po-<br />

trà essere lanciato da Shell in qua-<br />

lunque altro momento. Per rendere<br />

funzionale il tutto, fate un reset del<br />

sistema.<br />

UNA SEDUTA CON TEX<br />

La tipica procedura operativa che si<br />

deve seguire per processare un do-<br />

cumento TEX è la seguente:<br />

1) Preparare in un file avente esten-<br />

sione .tex il documento da processa-<br />

re.<br />

2) Dare il file preparato in ingresso a<br />

TEX.<br />

3) Se non ci sono errori, in uscita si<br />

ottiene un file binario avente esten-<br />

sione .dvi (device indipendent). Se<br />

ci sono errori, sarà necessario cor-<br />

reggerli, e ricominciare dal punto 1).<br />

Si noti che i file .dvi, benché binari,<br />

si possono liberamente esportare<br />

verso altre piattaforme.<br />

4) Dare il file .dvi in ingresso al pre-<br />

viewer o al driver di stampa.<br />

Vediamo qualche esempio concreto<br />

di semplice documento sorgente da<br />

processare con TEX. Scrivete con<br />

qualsiasi editor di testi quanto se-<br />

gue e salvatelo in un file chiamato e-<br />

sempio-l.tex (il file è presente an-<br />

che nel disco che accompagna la ri-<br />

vista):<br />

% esempio-l.tex<br />

Le vocali accentate sono:<br />

\'a \'e \'e \'{\i) \'o \'u.\par<br />

Fig. 2 - Ilprimo esempio<br />

con le macro standard<br />

Questa \'e una (\it formula):<br />

$$ \sinA2 x + \cosA2 x = 1 $$<br />

e questa una frazione<br />

$$ {xA2\over y-l) \pm \beta $$<br />

\bye<br />

Per processarlo con TEX lanciate da<br />

Shell il comando:<br />

virtex esempio-l<br />

otterrete il file esempio-l .dvi, che<br />

dovrebbe contenere quanto appare<br />

in figura 2. Per visualizzare il file .dvi<br />

ottenuto, lanciare, sempre da Shell, il<br />

previewer ShowDVI, tramite il co-<br />

mando:<br />

showdvi esempio-l<br />

-<br />

Le vocali accentate sono: à è é ì ò Ù.<br />

A questo punto vedrete apparire su<br />

schermo il documento impaginato.<br />

Per stamparlo occorre utilizzare un<br />

driver di stampa, nella fattispecie,<br />

DVIPrint. Per esempio, con:<br />

dviprint Printer=NECP6 dra=on<br />

[esempio-l<br />

otterremo la stampa del documento<br />

su NEC P6 a 180 dpi. Siccome DVI-<br />

Print, per massima efficienza non u-<br />

sa i driver indicati da Preferences,<br />

occorre specificare esattamente il ti-<br />

po di stampante.<br />

Per ottenere l'elenco delle stampanti<br />

supportate da DVIPrint, utilizzare il<br />

comando dviprint SHOWPRINTERS<br />

e sostituite la sigla che corrisponde<br />

alla vostra stampante a "NECP6".<br />

Questa è una formula: 1<br />

2<br />

sin x + cos2 x = 1<br />

e questa una frazione<br />

l I<br />

SORGENTE<br />

Osserviamo<br />

che il sorgente<br />

è composto<br />

da molte paro-<br />

le precedute<br />

dal simbolo '9"<br />

(backslash). In<br />

TEX il caratte-<br />

re \ identifica<br />

l'inizio di un<br />

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