12.06.2013 Views

da La rappresentazione dello spazio - Artleo.it

da La rappresentazione dello spazio - Artleo.it

da La rappresentazione dello spazio - Artleo.it

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Luciano Bellosi <strong>La</strong> <strong>rappresentazione</strong> <strong>dello</strong> <strong>spazio</strong><br />

campo della scultura che della p<strong>it</strong>tura per rendersi conto<br />

dell’assoluta nov<strong>it</strong>à che esso rappresenta in ordine al<br />

problema della <strong>rappresentazione</strong> <strong>dello</strong> <strong>spazio</strong>. In questo<br />

senso va considerato, d’altra parte, che nella predella di<br />

Orsanmichele la stessa concezione del rilievo si è modificata<br />

a tal punto <strong>da</strong> farlo diventare quasi una superficie<br />

piana. Questa tecnica, nota come «stiacciato», che<br />

forse ha trovato lo spunto nelle parti marginali dei rilievi<br />

ghibertiani per la Porta Nord del Battistero 6 , è usata<br />

<strong>da</strong> Donatello proprio in rapporto alla necess<strong>it</strong>à della<br />

costruzione prospettica, che aveva bisogno di una superficie<br />

piana per la sua realizzazione. Donatello può cosí<br />

<strong>da</strong>re l’impressione di uno <strong>spazio</strong> molto piú ampio rispetto<br />

a quello reale 7 : uno <strong>spazio</strong> nel quale entra una lontana<br />

fila di colline alberate e il cielo su cui passano le nubi.<br />

È questo un altro punto che pone il rilievo donatelliano<br />

di Orsanmichele in rapporto con gli esperimenti prospettici<br />

del Brunelleschi; il Manetti dice, infatti, che<br />

nella tavoletta con la veduta del Battistero: «... per<br />

quanto s’aveva a dimostrare di cielo, cioè che le muraglie<br />

del dipinto stanpassono nella aria, messo d’ariento<br />

brun<strong>it</strong>o, acciò che l’aria e cielj naturalj vi si specchiassono<br />

drento e cosí e nugolj, che si vegono in quello<br />

ariento essere menati <strong>da</strong>l vento, quande trae» 8 .<br />

Durante tutto il Trecento qualsiasi sperimentazione<br />

«<strong>spazio</strong>sa» aveva avuto come lim<strong>it</strong>e simbolico il fondo<br />

d’oro nei dipinti su tavola e il corrispondente fondo blu<br />

negli affreschi; anche la piú rigorosa costruzione di spazi<br />

era sempre ribaltata contro questo invalicabile lim<strong>it</strong>e<br />

trascendentale (unica eccezione, estremamente significativa,<br />

il cielo oltre le finestre dei finti «coretti» di<br />

Giotto a Padova). Con la prospettiva si riconquista<br />

totalmente lo <strong>spazio</strong> naturale e mon<strong>da</strong>no, privo di qualunque<br />

lim<strong>it</strong>e trascendentale e la ricomparsa del cielo<br />

atmosferico ne è uno dei segni caratterizzanti. Il fatto<br />

che in p<strong>it</strong>tura esso ricompaia per la prima volta nella pre-<br />

Storia dell’arte Einaudi 7

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!