da La rappresentazione dello spazio - Artleo.it
da La rappresentazione dello spazio - Artleo.it
da La rappresentazione dello spazio - Artleo.it
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Luciano Bellosi <strong>La</strong> <strong>rappresentazione</strong> <strong>dello</strong> <strong>spazio</strong><br />
veduta di piazza della Signoria. Ma se queste due tavolette<br />
erano tutto ciò che rimaneva nella secon<strong>da</strong> metà del<br />
Quattrocento degli esperimenti prospettici brunelleschiani,<br />
ciò non toglie che essi iniziarono probabilmente<br />
molto prima di arrivare a questi complessi risultati,<br />
coinvolgendo anche il giovane Donatello. <strong>La</strong> consorteria<br />
di quest’ultimo col Brunelleschi in rapporto con esperimenti<br />
nel campo della scultura è documentata <strong>da</strong>i pagamenti<br />
fatti ad ambedue nel 1415 per un mo<strong>dello</strong> in<br />
marmo ricoperto di piombo dorato per una scultura <strong>da</strong><br />
porsi sugli «sproni» dell’abside del Duomo di Firenze 4 .<br />
Probabilmente anche la rinasc<strong>it</strong>a di una tecnica antica<br />
come quella della scultura in terracotta, scomparsa<br />
durante il Medioevo, si deve alle stesse sperimentazioni,<br />
<strong>da</strong>l momento che poco tempo prima, nel 1411, Donatello<br />
aveva esegu<strong>it</strong>o per gli stessi sproni una grande figura<br />
in terracotta 5 . Fatto sta che il rilievo che fa <strong>da</strong> predella<br />
al San Giorgio esegu<strong>it</strong>o <strong>da</strong> Donatello per uno dei<br />
Tabernacoli di Orsanmichele intorno al 1416 è direttamente<br />
implicato nella ricerca prospettica brunelleschiana<br />
e forse ne documenta una fase. Fortemente centralizzato,<br />
con la tana rocciosa del drago che fa <strong>da</strong> quinta<br />
irregolare sulla sinistra e una costruzione sulla destra con<br />
loggiato e pavimento a mattonelle quadrate le cui linee<br />
di fuga convergono verso un centro collocato sul dorso<br />
del cavaliere. esso può chiamarsi la prima costruzione<br />
scientificamente prospettica dopo l’antich<strong>it</strong>à. L’obiezione<br />
in contrario, basata sul fatto che le linee di fuga<br />
non concorrono in modo del tutto esatto verso il punto<br />
centrico, può venire solo <strong>da</strong> storici dell’arte dell’era atomica.<br />
Nemmeno i rilievi dell’altare del santo a Padova<br />
risultano del tutto soddisfacenti a questo riguardo, eppure<br />
rappresentano uno dei punti no<strong>da</strong>li nella storia della<br />
diffusione della visione prospettica in Italia. D’altra<br />
parte, basterà confrontare il rilievo di Orsanmichele<br />
con la produzione fiorentina contemporanea sia nel<br />
Storia dell’arte Einaudi 6