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da La rappresentazione dello spazio - Artleo.it

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Luciano Bellosi <strong>La</strong> <strong>rappresentazione</strong> <strong>dello</strong> <strong>spazio</strong><br />

per una passione estremistica in un momento assai tardo<br />

del Quattrocento, è V<strong>it</strong>tore Carpaccio. Nelle sue opere<br />

tarde, esegu<strong>it</strong>e quando ormai Giorgione e il giovane<br />

Tiziano stavano proponendo ideali artistici ben diversamente<br />

orientati, la sua visione appare troppo radicale<br />

per trovare la forza di rinverdirsi, come accadeva al vecchio<br />

Bellini. Ma i dipinti esegu<strong>it</strong>i prima <strong>dello</strong> scadere del<br />

secolo, i primi teleri di Sant’Orsola, ad esempio, esprimono<br />

una convinzione prospettica impressionante. Le<br />

figure si dispongono negli spazi come solidi regolari su<br />

di una scacchiera rasa; si ricostruiscono lontananze<br />

incredibili ma perfettamente misurabili. Le scenografie<br />

arch<strong>it</strong>ettoniche ci rest<strong>it</strong>uiscono in modo spettacolare il<br />

senso delle vedute c<strong>it</strong>tadine della Venezia di fine Quattrocento.<br />

Negli anni settanta di quel grande secolo, il centro <strong>it</strong>aliano<br />

dove vengono condotte le sperimentazioni prospettiche<br />

piú avanzate è Urbino. <strong>La</strong> corte di Federico <strong>da</strong><br />

Montefeltro era stata uno dei punti di riferimento per<br />

l’attiv<strong>it</strong>à di Piero della Francesca. Là erano nate le bellissime<br />

tavole Barberini. A Urbino aveva fatto capo, quasi<br />

certamente, <strong>da</strong>lla vicina Forlí, Melozzo, il grande p<strong>it</strong>tore<br />

prospettico attivo poi a Roma. Vi insegnò Luca Pacioli,<br />

il teorico della prospettiva allievo di Piero della Francesca.<br />

Vi si producono le celebri vedute di pura prospettiva<br />

divise tra i musei di Baltimora, di Berlino e di Urbino.<br />

Qui Pedro Berruguete, venuto per collaborare con<br />

Giusto di Gand, rimarrà conquistato <strong>da</strong>lla prospettiva <strong>it</strong>aliana<br />

che introdurrà in Spagna; i risultati piú impressionanti<br />

della sua attiv<strong>it</strong>à urbinate sono <strong>da</strong> vedere nel doppio<br />

R<strong>it</strong>ratto di Federico e di Guidobaldo in Palazzo Ducale,<br />

nella Conferenza di Windsor Castle e nelle Allegorie<br />

delle Arti liberali divise tra i musei di Berlino e la National<br />

Gallery di Londra; nel loro accordo tra cultura fiamminga<br />

e prospettiva <strong>it</strong>aliana trovano un parallelo solo nel<br />

San Girolamo nello studio di Antonello.<br />

Storia dell’arte Einaudi 19

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