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biografie dei salesiani defunti - Don Bosco

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<strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> - Biografie <strong>dei</strong> Salesiani <strong>defunti</strong> negli anni 1883 e 1884<br />

Fu dal Signore chiamato beato quel servo che alla sua venuta fosse trovato vigilante;<br />

beatus vir quem cum venerit Dominus ejus invenerit vigilantem: i suoi combattimenti ed i suoi<br />

travagli saranno ricompensati con una corona di gloria eterna; avrà gli angeli per suoi compagni,<br />

per patria il cielo. Fra i Salesiani che furono certamente trovati dal Signore così vigilanti, e che<br />

quantunque morti, saranno pure sempre ricordati per gli esempi che ci lasciarono, non fra gli<br />

ultimi è da annoverarsi il chierico Repetto Lorenzo. Chiamato dal Signore ai gaudii eterni in sul<br />

mattino della sua vita, in così breve tempo speriamo avesse già preparato gran tesoro di meriti<br />

pel paradiso.<br />

Era egli nato nella città di Savona nel dicembre del 1864. Ancor bambino rimase orfano<br />

della madre. La bontà del Signore non permise che egli avesse a respirare a lungo l'aria pestifera<br />

del mondaccio corrotto. Una sua zia, donna di molta pietà, si prese presto cura della sua<br />

educazione, lo raccomandò insieme ad un altro suo fratello alla direzione del nostro Ospizio di S.<br />

Pier d'Arena; dove fu accettato non avendo compiuti ancora i 9 anni. In così tenera età già era<br />

capace di comprendere quanto fosse grave la disgrazia che aveva colpito la sua famiglia e più<br />

volte fu veduto piangere pensando allo stato di suo padre e dell'ultimo suo fratello. {117 [125]}<br />

La condotta del Lorenzino nell'Ospizio di San Vincenzo De-Paoli fa buona fin dai primi<br />

giorni; si adattò con molta facilità al vitto, sebbene fosse assuefatto a delicatezze per essere nato<br />

da famiglia agiata. Di natura molto vivace, pure per una continua violenza seppe fin d'allora<br />

occupare bene il tempo di studio e di scuola in modo che non meritò mai un voto scadente in<br />

condotta. In ricreazione giuocava con l'ardore proprio della sua età; ma ci assicurano i suoi<br />

assistenti che non una volta lo si vide contendere coi compagni e spesso fu udito ammonire egli<br />

stesso suo fratello che, sebbene maggiore di età; lasciava qualche cosa a desiderare nella sua<br />

condotta.<br />

Dopo pochi mesi fece la sua prima Comunione col massimo fervore e raccoglimento. Fin<br />

dai giorni antecedenti si era raccomandato alle preghiere de' suoi maestri e de' suoi compagni più<br />

buoni onde poter ricavare molto profitto da quella Comunione. Alla mattina del giorno a ciò<br />

destinato, purificata la sua anima nel Sacramento della Penitenza, con l'amore di un serafino del<br />

Paradiso si accostò a ricevere Gesù benedetto; si scrisse gli avvisi del Padre dell'anima sua e le<br />

buone ispirazioni avute in quel dì benaugurato e più non li dimenticò. Quel giorno ricordava<br />

spesso con gran piacere, specialmente che, per aver fatta la prima Comunione in una nostra casa,<br />

aveva potuto preparar tanto bene il suo cuore per quella grande azione. Nel desiderio di<br />

mantenere il fervore ed i propositi fatti in quel giorno, chiese d'appartenere alla Compagnia di S.<br />

Luigi ed a quella del SS. Sacramento, assoggettandosi così ad una specie d'obbligazione<br />

d'accostarsi ogni settimana {118 [126]} ai Sacramenti della Confessione e della Comunione, e<br />

passare giornalmente un po' di tempo della ricreazione in Chiesa ai piedi di Gesù Sacramentato e<br />

di Maria SS.<br />

Di bei modi e di vivace espressione nel suo dire venne quasi sempre scelto come attore<br />

nelle rappresentazioni teatrali che si davano in collegio e sosteneva la sua parte in modo da<br />

tirarsi l'applauso e la simpatia di tutti gli spettatori. Egli tuttavia non si lasciava vincer da questi<br />

applausi, che anzi avendo udito una volta alcune parole di elogio un po' esagerato sul conto suo<br />

ed accorgendosi che qualcuno cercava perciò d'accarezzarlo pregò i Superiori a volerlo togliere<br />

da quel pericolo.<br />

Altra volta si accorse che qualche compagno gli si era troppo affezionato. Sebbene tanto<br />

giovane comprese il pericolo in cui si trovava di contrarre amicizie particolari; svelò tutto al suo<br />

Direttore, fece quanto esso gli disse e così mise in guardia l'anima sua contro i lacci del demonio.<br />

Con queste precauzioni, terminate le scuole elementari proseguiva pel ginnasio sempre assiduo<br />

allo studio, attento alle lezioni, diligentissimo nell'eseguire i suoi lavori. Trovato degno fu messo<br />

decurione nelle tavole di studio e nei banchi della scuola e della Chiesa. I suoi maestri ricordano<br />

ancora la sollecitudine e l'umiltà con cui a loro si presentava per domandare schiarimento<br />

allorchè incontrava delle difficoltà nello studio. Era voce in collegio che Repetto fosse il più<br />

buon giovane della casa.<br />

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