biografie dei salesiani defunti - Don Bosco

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Don Bosco - Biografie dei Salesiani defunti negli anni 1883 e 1884 allegro e scherzevole con tutti andava dicendo: il morire è cosa gioconda: venga pure la morte, son preparato. Poi soggiungeva all'infermiere: non abbandonarmi, che presto morrò. Fece anche subito chiamar il Direttor della casa e volle confessarsi; e poi gli ripetè che aveva offerto la sua vita per quella di D. Bosco e che credeva proprio essere esaudito, che perciò era persuaso di avere la morte vicina. Il Direttore per distrarlo da quel pensiero della morte, sapendo che desiderava molto d'andare missionario gli disse: Tu non hai da morire: in Patagonia vi sono molte anime che aspettano la salute eterna e i Superiori hanno pochi da lasciare partire: preghiamo insieme la Madonna che ti faccia guarire e poi ti faccia diventare un buon missionario affinchè possa salvare molte anime; e la Madonna non può far a meno che ottenerci questa grazia. - Egli rispose che sarebbe partito volentieri per la Patagonia, anzi, soggiunse: « appena che i Superiori me lo dicessero partirei anche adesso ammalato come sono, ma sono persuaso che non arriverei fin colà. » L'ultima notte poi bisogna che qualche cosa di affatto sorprendente e miracoloso sia avvenuto in lui; poichè mentre il male era cresciuto in modo da non lasciargli più respiro, esso al mattino si mostrò tanto allegro e tranquillo che pareva venisse da nozze. Solo un momento alle ore 10 antim. {112 [120]} parve un poco pensoso, e soggiunse: « temo che mi debba toccare qualche tempo di purgatorio. Allora presentandogli un'immagine di Maria gli si disse: non avere timore: di' a questa nostra buona Madre che ti prenda essa per una mano e che ti tiri subito con sè in paradiso; attaccati a Lei, essa ti libererà certamente. A queste parole egli riprendendo tutta la sua allegrezza e festività di prima: « Già è vero, soggiunse, questa notte nostra Madre me l'ha detto che questa sera sarò con lei » e queste parole le disse con tutta franchezza e risoluzione tanto che ognuno restò maravigliato; ma non si giudicò bene in quel momento di scrutare più avanti le cose. Poco dopo, entrato un suo compagno ad assisterlo, avvenne il seguente dialogo che detto suo compagno scrive ed attesta di confermar volontieri con giuramento occorrendo. « Appena entrato in camera egli mi volse subito la parola - Ebbene, siete disposti che per stassera io mi trovi con nostra Madre? - Che dici? vorresti già correre al paradiso? No, no, è troppo presto: del resto vidi altri stare peggio di te e poi guarire. - Anche il sig. Direttore mi ha detto che non voleva che io morissi, ma lo ha detto per facezia, e voi vedrete che prima di sera io sono con nostra Madre. E che! vi rincresce forse? Dovreste invidiarmi. - Certo la morte del giusto è invidiabile; ma la volontà del Signore è da desiderarsi ancor di più. - Oh sì! Se fosse volontà del Signore che io guarissi, vorrei servirlo ben meglio di quel che ho fatto finora. Ma del resto, se voi mi coadiuvate colle vostre preghiere io prima di sera sono con nostra Madre. {113 [121]} - Noi preghiamo tutti di cuore per te; ma tu non devi metterti in mente una cosa che non può essere e dovresti desiderare di vivere di più per meglio prepararti all'eternità. - Oh! io son preparato e vorrei morir subito; ma al più tardi questa sera spero di essere con nostra Madre, Maria Ausiliatrice. Qui l'ammalato si fece a recitare con grande affetto varie giaculatorie, e dopo breve intervallo: - Son più contento dei due anni che ho passato in questa casa, che di tutto il resto di mia vita; e se il Signore mi concedesse di vivere, ma di vivere come prima, io gli direi: no; fatemi morir subito. Ma per questa sera sono con nostra Madre, vedrete. A questo punto essendo venuto l'infermiere col termometro apposito per misurargli i gradi della febbre, l'ammalato dopo un poco soggiunse: - Non basta ancora? Oh tu vuoi farmi vedere che non sono in fine; ma io lo so che per questa sera non ci sono più. L'infermiere: - sta un po' cheto: io ho quasi sempre visto che quelli che dicono tanto di morire sono quei che non muoiono. www.donboscosanto.eu 42/48

Don Bosco - Biografie dei Salesiani defunti negli anni 1883 e 1884 - Vedrai se questa sera io vi sarò ancora!... Oh mi sento tutto rallegrare... Mi sento ringiovanire... Voi siete ben contenti, non è vero?... ed intanto cominciò a recitare giaculatorie tenerissime e in quel momento entrò il medico che si era espressamente fatto venire da Torino per fare consulto. Dopo poco arrivarono anche due suoi fratelli a visitarlo; vedendo che il caso era grave, non poterono trattenersi dal piangere; ma egli tutto festevole, appena salutatili disse loro: « perchè piangete? {114 [122]} perchè v'addolorate? dovreste esser contenti perchè vado in paradiso. Sarebbe da addolorarsi se avessi ancor a star qui; ma dovete far festa, vado in Paradiso, la Madonna stanotte me l'ha detto. Usciti i suoi fratelli stette ad assisterlo un altro compagno il quale ci fa questa relazione anche pronto a confermarla con giuramento. « Circa un quarto d'ora prima che spirasse, trovandomi solo per alcuni minuti ad assisterlo, lo vidi sereno ed allegro più del solito. Recitava preghiere ed io gli dava a baciare il crocifisso e l'immagine di Maria Ausiliatrice, il che faceva con divozione straordinaria. Intanto si prese da sè e strinse tra le mani l'immagine di Maria Ausiliatrice. In quel momento lo vidi con sommo mio stupore alzarsi alquanto dal letto, alzare le sfinite braccia ed allargarle in atto di chi chiede qualche cosa, poi stringerle come si fa quando si abbraccia qualcuno. Nello stesso tempo lo vidi fissare gli occhi in alto verso quella parete a cui stendeva le braccia. Tutto questo fece in tal modo, con tanta gioia sul volto e negli sguardi, che io fui maravigliato e soprappreso da un'impressione tale che più non so che mi facessi per un momento; poi guardai e riguardai verso quel luogo ove egli fissava gli occhi, perchè secondo i gesti delle sue braccia e de' suoi sguardi a me sembrava senza dubbio che qualche cosa di straordinario dovessi veder ancor io; ma vidi nulla. Questo so, che in quei momenti la faccia e tutto il suo sembiante era tanto composto ad allegria e quasi splendente che io non lo vidi mai così. Dopo poco, ricompose le mani sul letto e chiuse quasi intieramente gli occhi continuando a muover le labbra: ma io non compresi più nessuna parola. » {115 [123]} Dopo un quarto d'ora spirava l'anima sua senza nessun segno di sofferenza, proprio come se si addormentasse. Cari confratelli: la conclusione che per ora dobbiamo trarre da questa biografia si è di ammirare la bontà di Dio il quale volle in questo caso farci toccar con mano, direi, la verità di quel detto: pretiosa in conspectu Domini mors sanctorum ejus » Gamerro fece proprio la morte del santo, e come è bella la morte di chi muore nel Signore! Non un momento d'agonia, non un angustia: non, quasi direi, un combattimento; parlava della morte come d'andare ad un festino, la mente ed il cuore insieme cogli occhi fissi al cielo. Altra conclusione che dobbiamo trarre si è che la cosa la quale più di tutte terrà consolata la nostra morte è l'essere stati divoti della Madonna. Oh! è proprio vero che la Madonna tiene preparato a' suoi divoti grandi consolazioni in punto di morte! O confratelli in Cristo carissimi, giova ripeterlo e vorrei che questa voce fosse udita per tutto il mondo: Ciò che ci renderà la morte così dolce e consolata sarà l'assistenza della nostra cara Madre, Maria SS. S. Alfonso è di parere che Maria Vergine o visibilmente, o con grazia speciale invisibilmente, compaia sempre a consolar in morte i suoi divoti. Maria Vergine Ausiliatrice fu sempre e ci sarà in eterno la nostra cara e buona mamma. Chi mai potè consolar gli ultimi giorni del nostro caro Luigi? Io credo dall'esposto non si possa dubitare ch'egli fu consolato miracolosamente da quella buona Mamma nostra celeste; poichè colui che l'ama e che non ha solo amor di parole, ma che è pronto aggiungervi il sacrifizio, oh costui è certo d'aver la sua protezione in vita e specialmente in punto di morte. {116 [124]} Il ch. Repetto Lorenzo www.donboscosanto.eu 43/48

<strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> - Biografie <strong>dei</strong> Salesiani <strong>defunti</strong> negli anni 1883 e 1884<br />

allegro e scherzevole con tutti andava dicendo: il morire è cosa gioconda: venga pure la morte,<br />

son preparato. Poi soggiungeva all'infermiere: non abbandonarmi, che presto morrò.<br />

Fece anche subito chiamar il Direttor della casa e volle confessarsi; e poi gli ripetè che<br />

aveva offerto la sua vita per quella di D. <strong>Bosco</strong> e che credeva proprio essere esaudito, che perciò<br />

era persuaso di avere la morte vicina. Il Direttore per distrarlo da quel pensiero della morte,<br />

sapendo che desiderava molto d'andare missionario gli disse: Tu non hai da morire: in Patagonia<br />

vi sono molte anime che aspettano la salute eterna e i Superiori hanno pochi da lasciare partire:<br />

preghiamo insieme la Madonna che ti faccia guarire e poi ti faccia diventare un buon missionario<br />

affinchè possa salvare molte anime; e la Madonna non può far a meno che ottenerci questa<br />

grazia. - Egli rispose che sarebbe partito volentieri per la Patagonia, anzi, soggiunse: « appena<br />

che i Superiori me lo dicessero partirei anche adesso ammalato come sono, ma sono persuaso<br />

che non arriverei fin colà. »<br />

L'ultima notte poi bisogna che qualche cosa di affatto sorprendente e miracoloso sia<br />

avvenuto in lui; poichè mentre il male era cresciuto in modo da non lasciargli più respiro, esso al<br />

mattino si mostrò tanto allegro e tranquillo che pareva venisse da nozze. Solo un momento alle<br />

ore 10 antim. {112 [120]} parve un poco pensoso, e soggiunse: « temo che mi debba toccare<br />

qualche tempo di purgatorio. Allora presentandogli un'immagine di Maria gli si disse: non avere<br />

timore: di' a questa nostra buona Madre che ti prenda essa per una mano e che ti tiri subito con sè<br />

in paradiso; attaccati a Lei, essa ti libererà certamente. A queste parole egli riprendendo tutta la<br />

sua allegrezza e festività di prima: « Già è vero, soggiunse, questa notte nostra Madre me l'ha<br />

detto che questa sera sarò con lei » e queste parole le disse con tutta franchezza e risoluzione<br />

tanto che ognuno restò maravigliato; ma non si giudicò bene in quel momento di scrutare più<br />

avanti le cose.<br />

Poco dopo, entrato un suo compagno ad assisterlo, avvenne il seguente dialogo che detto<br />

suo compagno scrive ed attesta di confermar volontieri con giuramento occorrendo.<br />

« Appena entrato in camera egli mi volse subito la parola - Ebbene, siete disposti che per<br />

stassera io mi trovi con nostra Madre?<br />

- Che dici? vorresti già correre al paradiso? No, no, è troppo presto: del resto vidi altri<br />

stare peggio di te e poi guarire.<br />

- Anche il sig. Direttore mi ha detto che non voleva che io morissi, ma lo ha detto per<br />

facezia, e voi vedrete che prima di sera io sono con nostra Madre. E che! vi rincresce forse?<br />

Dovreste invidiarmi.<br />

- Certo la morte del giusto è invidiabile; ma la volontà del Signore è da desiderarsi ancor<br />

di più.<br />

- Oh sì! Se fosse volontà del Signore che io guarissi, vorrei servirlo ben meglio di quel<br />

che ho fatto finora. Ma del resto, se voi mi coadiuvate colle vostre preghiere io prima di sera<br />

sono con nostra Madre. {113 [121]}<br />

- Noi preghiamo tutti di cuore per te; ma tu non devi metterti in mente una cosa che non<br />

può essere e dovresti desiderare di vivere di più per meglio prepararti all'eternità.<br />

- Oh! io son preparato e vorrei morir subito; ma al più tardi questa sera spero di essere<br />

con nostra Madre, Maria Ausiliatrice.<br />

Qui l'ammalato si fece a recitare con grande affetto varie giaculatorie, e dopo breve<br />

intervallo:<br />

- Son più contento <strong>dei</strong> due anni che ho passato in questa casa, che di tutto il resto di mia<br />

vita; e se il Signore mi concedesse di vivere, ma di vivere come prima, io gli direi: no; fatemi<br />

morir subito. Ma per questa sera sono con nostra Madre, vedrete.<br />

A questo punto essendo venuto l'infermiere col termometro apposito per misurargli i<br />

gradi della febbre, l'ammalato dopo un poco soggiunse:<br />

- Non basta ancora? Oh tu vuoi farmi vedere che non sono in fine; ma io lo so che per<br />

questa sera non ci sono più.<br />

L'infermiere: - sta un po' cheto: io ho quasi sempre visto che quelli che dicono tanto di<br />

morire sono quei che non muoiono.<br />

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