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biografie dei salesiani defunti - Don Bosco

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<strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> - Biografie <strong>dei</strong> Salesiani <strong>defunti</strong> negli anni 1883 e 1884<br />

Torino si diede per guarito e volle aver da' Superiori un impiego. Fu messo assistente degli<br />

studenti prima, poscia {69 [77]} degli artigiani, ma al volere mancò la possa, ed ecco che il<br />

nostro Giovanni dovette ben presto lasciar ogni cosa e mettersi nuovamente sotto cura - Egli che<br />

non poteva resistere di stare inoperoso in mezzo a' confratelli oppressi dal lavoro, temendo di<br />

riuscire di troppo aggravio alla Congregazione avrebbe voluto ritirarsi in casa dello zio; ma<br />

rassicurato da' Superiori si rassegnò al volere divino, pronto a fare quanto si chiedesse da lui.<br />

Avuta quindi l'obbedienza di recarsi per cagione della sanità che andava ogni giorno<br />

deteriorando, alla colonia agricola di Navarra in Francia v'andò con molta tranquillità e pace,<br />

quantunque prevedesse che non sarebbe più tornato. - Ed in vero i pochi mesi passati soffrendo<br />

con rassegnazione veramente cristiana e facendo del bene in mezzo a quei buoni campagnuoli gli<br />

servirono di vera preparazione alla morte.<br />

Fortunato lui! giacchè il Signore, come per prepararlo meglio, gli lasciò ancora fare gli<br />

esercizi spirituali; dopo i quali trovandosi in Marsiglia, assistito dagli amici e da' confratelli,<br />

ricevuti tutti i conforti della religione volava alla patria celeste in età d'anni venti. Un confratello<br />

di Marsiglia, dando la notizia della sua morte scriveva: « Fauda è volato al cielo ad accrescere il<br />

numero de' Santi; alle 6 e mezzo pomeridiane rendeva la sua bell'anima a Dio coi dolci nomi di<br />

Gesù e di Maria sul labbro e nel cuore; è sabato, giorno consacrato alla Vergine; è il 1°<br />

Novembre festa d'Ognissanti: è l'antivigilia del giorno consacrato alla ricordanza <strong>dei</strong> <strong>defunti</strong>.<br />

Non che compiangerlo, l'invidiamo; abbiamo perduto un confratello, abbiamo un protettore di<br />

più in {70 [78]} Cielo - Ed ora che felice già godi della visione beatifica del Sommo Bene, tu<br />

che col soffrire e tacere in brevi giorni ti meritasti corona di gloria immarcescibile, perdona se<br />

alcuna volta ti fui d'impedimento nella via della perfezione! E rivolto al buon Gesù ed a Maria,<br />

ricorda sovente che hai in questa valle di pianto, tanti fratelli che pregano e sperano di<br />

raggiungerti un giorno in Paradiso.<br />

Il ch. Salvatore Carra<br />

Il chierico Carra Salvatore nacque in Cà del Sasso, comune di Morbegno, presso il lago<br />

di Como, il di 8 Luglio 1864. Dalla religiosissima madre ricevette quella pia e cristiana<br />

educazione che è sorgente di ogni bene per tutta la vita. Sotto questa tutela prese a frequentare le<br />

scuole del paese ed in esse segnalavasi e per istudio e per contegno. Ben presto fu ammesso alla<br />

prima Comunione e Dio solo sa quante grazie in lui trasfuse in quel fortunato giorno. Il buon<br />

Parroco del paese, osservando quanto prometteva la sua a bilità nello studio e la sua pietà e virtù,<br />

e vedendo in lui ancora chiari segni di vocazione allo stato ecclesiastico parlò alla pia sua madre<br />

perchè gli facesse continuare gli studi. Essa tutta contenta acconsentiva, movendo solo la<br />

difficoltà {71 [79]} della spesa da farsi, a cui era affatto impossibilitata. Allora il buon Sacerdote<br />

scrisse all'Oratorio Salesiano di Torino e ottenne un posto pel suo raccomandato. Siccome però<br />

non furono trovati sufficienti gli studii fatti al paese nativo per entrare in ginnasio si mandò un<br />

anno nel nostro Collegio di S. Filippo in Lanzo e l'anno seguente poi incominciò all'Oratorio la<br />

prima ginnasiale.<br />

Appena giunse, cominciò a fare camminare la pietà a pari passo colla scienza ed andava<br />

tutti i giorni istruendosi e facendosi virtuoso; di modo che durante il ginnasio venne considerato<br />

tra i primi della classe e tra i più buoni. Era ascritto alle varie piccole compagnie in vigore nei<br />

nostri collegi e godeva nel prendere parte al piccolo clero facendo così corona in veste e cotta a<br />

Gesù nelle Sacre funzioni. Oltre alle pratiche comuni, non mai lasciava di fare frequenti visite a<br />

Gesù Sacramentato, a Maria SS. ed a S. Giuseppe. Il suo fervore raddoppiava poi nei bei mesi<br />

consacrati a questi celesti patroni, che con tanto slancio si solennizzano nella Chiesa di Maria<br />

SS. Ausiliatrice.<br />

Finiti gli studii rettorici, dopo alcuni giorni di esercizi spirituali fatti in S. Benigno, dopo<br />

mature riflessioni, e dopo d'essersi consultato diligentemente col direttore dell'anima sua,<br />

www.donboscosanto.eu 27/48

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