biografie dei salesiani defunti - Don Bosco
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<strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> - Biografie <strong>dei</strong> Salesiani <strong>defunti</strong> negli anni 1883 e 1884<br />
Figliuoli miei carissimi,<br />
L'usanza di pubblicare ogni anno le <strong>biografie</strong> <strong>dei</strong> nostri cari confratelli <strong>defunti</strong> si è<br />
interrotta l'anno scorso per varie circostanze non potute allora superare. Ora, ripresane la<br />
compilazione, vi presento qui con quelle dell'anno andato varie di anni antecedenti. Spero in<br />
altro fascicolo, che uscirà fra non molto tempo, presentandovi quelle <strong>dei</strong> <strong>defunti</strong> in questo<br />
medesimo anno, compire anche quelle che ancora mancano degli anni passati; anzi è mia ferma<br />
volontà di far redigere anche le <strong>biografie</strong> <strong>dei</strong> primi nostri confratelli, <strong>defunti</strong> quando non<br />
avevamo ancora la bella usanza di redigerle anno per anno e di presentarvele poco alla volta.<br />
Così nel termine di pochi anni si potran conoscere da tutti le loro opere e le loro virtù, e ci<br />
serviranno di esempio e di sprone al bene. Spero nella misericordia del Signore che per mezzo di<br />
quelle <strong>biografie</strong>, venendo a conoscere la vita e le usanze <strong>dei</strong> primi tempi dell'Oratorio, ci<br />
animeremo ad essere sempre più costanti nel genere di vita che abbiamo intrapreso. { [7]}<br />
Ricordiamoci sempre che le virtù degli altri devono servire di sprone al bene a noi,<br />
secondo quel detto di S. Agostino: si ille, cur non ego? Se tanti e tanti si santificarono essendo<br />
anch'essi di carne ed ossa, avendo anch'essi le medesime regole, le medesime usanze nostre,<br />
perchè noi potremo anche noi? Forse non avevano tante tentazioni? Ma sappiamo che molti ne<br />
ebbero delle terribili, certo più gravi che le nostre. Forse avevano un carattere non tanto perverso<br />
come il nostro? Ma noi sappiamo che varii ebbero da natura carattere ed inclinazioni più<br />
perverse che noi. Forse che ebbero più grazie da Dio? Ma Iddio si è protestato che le sue grazie<br />
le dà a chi prega e le dà con misura piena, abbondante, superaffluenter. Dunque animiamoci: si<br />
ille, cur non ego?<br />
Anche impariamo a rassegnarci facilmente quando vediamo qualcuno <strong>dei</strong> nostri<br />
confratelli chiamato da Dio all'eternità, specialmente quando fosse, come molte volte avviene,<br />
<strong>dei</strong> migliori: pensiamo che il Signore ce li toglie dalla vita corporea per darceli quali esemplari in<br />
terra perchè conoscendo meglio le loro virtù, che essi vivendo, per umiltà tenevano celate, ci<br />
servano a guida del nostro operare; e per darceli ancora protettori in cielo nei difficili tempi e<br />
nelle difficili prove per cui passa la nostra Congregazione.<br />
Torino, Giorno della Presentazione di M. V. al tempio.<br />
Il ch. Arata Giovanni<br />
In G. C. vostro Aff.mo<br />
Sac. GIOVANNI BOSCO { [8]}<br />
Se è già per una famiglia una grande benedizione il contare tra i suoi membri un figliuolo<br />
pio, docile e obbediente, più grande benedizione è per un collegio il poter annoverare tra i suoi<br />
alunni alcuni giovani che per pietà ed esemplare condotta siano il modello <strong>dei</strong> loro compagni;<br />
poichè, dal loro esempio attirati, più e più altri si mettono volonterosi a correre la via della virtù.<br />
Per una Congregazione religiosa poi l'avere alcuni di questi giovani esemplari è un vero tesoro;<br />
imperciocchè è constatato che il buon esempio il quale continuamente sta sotto gli occhi de'<br />
confratelli è come una non interrotta predica ed un perpetuo eccitamento al bene.<br />
Noi non esitiamo ad asserire che il chierico Giovanni Arata, decesso in Lanzo il giorno 3<br />
Febbraio 1878, fu uno di questi modelli mandati da Dio nei nostri collegi e nella nostra<br />
Congregazione perchè, santificando sè, servisse di buon esempio agli altri.<br />
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