Vita nelle Sezioni - Associazione Nazionale Finanzieri d'Italia
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Fiamme Gialle<br />
PERIODICO MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA - A.N.F.I<br />
Anno XXVI - Aprile/Maggio 2011 www.assofinanzieri.it - E Mail: fiammegialle@assofinanzieri.it<br />
Giovanni Paolo II<br />
Giovanni Paolo II<br />
IL PAPA DEI GIOVANI
IN COPERTINA<br />
Città del Vaticano, 1° Maggio 2011 Beatificazione di Papa Giovanni<br />
Paolo II<br />
La beatificazione del S. Padre Giovanni Paolo II, celebrata a Roma il 1° maggio<br />
2011, ha certamente costituito un avvenimento eccezionale, come tutte le<br />
manifestazioni alle quali ha presieduto in vita il defunto Pontefice. I fedeli accorsi,<br />
le Autorità presenti, l'oceanica partecipazione e la commozione..........<br />
“Fiamme Gialle” - Proprietario ed Editore:<br />
ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA<br />
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Sommario<br />
...pag. 3<br />
Aprile/Maggio 2011<br />
Aprile/Maggio 2011<br />
3<br />
7<br />
36<br />
GIOVANNI PAOLO II<br />
Sua Santità e l’ ANFI<br />
di Giovanni Verdicchio e Umberto Fava<br />
11 CERIMONIE<br />
- L’AQUILA<br />
Giuramento degli Allievi Ispettori dell’82° Corso.....<br />
di Angelo Maenza<br />
- ROMA<br />
Premiati gli Atleti delle Fiamme Gialle.......<br />
di Angelo Maenza<br />
17 TACCUINO<br />
di Giuseppe Giuliani<br />
23 CONFERENZE<br />
L’A.N.F.I. alla Scuola Nautica di Gaeta<br />
di Umberto Fava<br />
24 L’ANGOLO DELLA SALUTE<br />
L’insufficienza Renale Cronica<br />
di Gaspare Elios Russo<br />
29<br />
37 TRISTIA<br />
CELEBRAZIONI<br />
150° Anniversario dell’Unità d’Italia<br />
di Umberto Fava<br />
10 PRECETTO PASQUALE<br />
di Berardo Evangelista<br />
15 ASSOARMA A TORINO<br />
Apertura dei festeggiamenti...<br />
La Marcia per l’Unità d’Italia<br />
di Tito Marini<br />
19 XVIII RADUNO NAZIONALE A.N.F.I.<br />
Barletta - Andria - Trani<br />
29 Settembre - 02 Ottobre 2011<br />
26 L’ ANGOLO DEL DIRITTO<br />
Le Successioni: Cenni<br />
Avv. Alessandra Carra<br />
28 SOLIDARIETÀ<br />
...Per la piccola Alice Panaro<br />
MINI RADUNI<br />
1° Raduno <strong>Finanzieri</strong> del Mar Ligure<br />
di Antonio Marino<br />
VITA NELLE SEZIONI<br />
35 ATTESTATI DI BENEMERENZA<br />
NELLA NOSTRA FAMIGLIA<br />
NEWS
GIOVANNI GIOVANNI PAOLO II<br />
Sua SANTITA’ e l’A.N.F.I.<br />
di Giovanni Verdicchio e Umberto Fava<br />
a beatificazione del S. Padre Giovanni<br />
Paolo II, celebrata a Roma il<br />
L1° maggio 2011, ha certamente<br />
costituito un avvenimento eccezionale,<br />
come tutte le manifestazioni alle quali<br />
ha presieduto in vita il defunto Pontefice.<br />
I fedeli accorsi, le Autorità presenti,<br />
l'oceanica partecipazione e la commozione<br />
degli intervenuti hanno fatto da<br />
“cornice” ad un desiderio e ad una<br />
volontà, costantemente anelati dal<br />
popolo cristiano che ha voluto, ancora<br />
una volta, manifestare i sentimenti<br />
d'amore e di riconoscenza verso un<br />
Papa che ha segnato la storia di tante<br />
nazioni, ponendosi con la Sua figura,<br />
come terminale di pace, di valori e di<br />
indirizzo, soprattutto per i giovani.<br />
Altri hanno scritto e scriveranno sulla<br />
figura di S.S. Giovanni Paolo II.<br />
Fiamme Gialle vuol prendere lo spunto<br />
dall'avvenimento per sottolineare e rievocare<br />
i “momenti” d'incontro che il Pontefice<br />
ha avuto con l'A.N.F.I.. Ed allora il<br />
ricordo non può che andare al 28 ottobre<br />
1998; una data significativa che ha<br />
registrato e trasmesso alla storia<br />
l'udienza papale, concessa alla Guardia<br />
di Finanza ed ai soci A.N.F.I..<br />
Una giornata ricca di avvenimenti e di<br />
foto (alla quale anche chi scrive ha<br />
FiammeGialle - Aprile/Maggio 2011<br />
avuto l'onore di partecipare), di significato<br />
profondo, di espressione<br />
dell'unione dei finanzieri in servizio ed<br />
in congedo, di ricerca e di conferma di<br />
ideali che hanno trovato la loro sintesi<br />
nell'omaggio, reso ad un Pontefice che<br />
è stato e rimarrà nel cuore di ognuno di<br />
noi e di tutti i cristiani per il fascino,<br />
l'autorevolezza e l'amore che la Sua<br />
figura emanava.<br />
La beatificazione di S.S. Giovanni<br />
Paolo II, però, per quanto prima evidenziato,<br />
non può essere “archiviata” sic e<br />
simpliciter – appare doveroso, pertanto,<br />
continuare a “vivificare”, attraverso<br />
la sintesi della cerimonia, un sentimento<br />
indelebile di affetto e di devozione<br />
che tutti i finanzieri in congedo custodiscono<br />
gelosamente nel proprio animo.<br />
Una folla immensa, proveniente da<br />
tutto il mondo alla quale vanno aggiunti<br />
gli oltre due miliardi di spettatori che<br />
hanno voluto, dalle loro case, essere<br />
idealmente presenti alla Beatificazione<br />
di Sua Santità Giovanni Paolo II, che ha<br />
avuto inizio con l'intervento di S.E. Cardinale<br />
Agostino Vallini, Vicario Generale<br />
di S.S. per la Diocesi di Roma, nel<br />
quale è racchiuso la vita di S.S. Giovanni<br />
Paolo II:<br />
"Beatissimo Padre, il Vicario Generale<br />
di Vostra Santità per la Diocesi di Roma<br />
domanda umilmente alla Santità Vostra<br />
di voler iscrivere nel numero dei Beati il<br />
Venerabile Servo di Dio Giovanni Paolo<br />
II, Papa".<br />
Karol Józef Wojtyła, divenuto Giovanni<br />
Paolo II con la sua elezione alla Sede<br />
Apostolica il 16 ottobre 1978, nacque a<br />
Wadowice, città a 50 km da Kraków (Polonia),<br />
il 18 maggio 1920. Era l'ultimo<br />
dei tre figli di Karol Wojtyła e di Emilia<br />
Kaczorowska, che morì nel 1929. Suo<br />
fratello maggiore Edmund, medico,<br />
morì nel 1932 e suo padre, sottufficiale<br />
dell'esercito, nel 1941. La sorella, Olga,<br />
era morta prima che lui nascesse.<br />
Fu battezzato il 20 giugno 1920 nella<br />
Chiesa parrocchiale di Wadowice dal<br />
sacerdote Franciszek Zak; a 9 anni ricevette<br />
la Prima Comunione e a 18 anni il<br />
sacramento della Cresima. Terminati gli<br />
studi nella scuola superiore Marcin<br />
Wadowita di Wadowice, nel 1938 si<br />
iscrisse all'Università Jagellónica di Cracovia.<br />
Quando le forze di occupazione naziste<br />
chiusero l'Università nel 1939, il giovane<br />
Karol lavorò (1940-1944) in una<br />
cava ed, in seguito, nella fabbrica chimica<br />
Solvay per potersi guadagnare da<br />
vivere ed evitare la deportazione in Germania.<br />
A partire dal 1942, sentendosi chiamato<br />
al sacerdozio, frequentò i corsi di formazione<br />
del seminario maggiore cland<br />
e s t i n o d i C r a c o v i a , d i r e t t o<br />
dall'Arcivescovo di Cracovia, il Cardina<br />
3
Roma, 28 ottobre 1998 - Papa Giovanni Paolo II con i vertici della Guardia di Finanza e dell’A.N.F.I. in occasione del XIV Raduno <strong>Nazionale</strong><br />
le Adam Stefan Sapieha. Nel contempo,<br />
fu uno dei promotori del "Teatro Rapsodico",<br />
anch'esso clandestino.<br />
Dopo la guerra, continuò i suoi studi nel<br />
seminario maggiore di Cracovia, nuovamente<br />
aperto, e nella Facoltà di Teologia<br />
dell'Università Jagellónica, fino<br />
alla sua ordinazione sacerdotale avvenuta<br />
a Cracovia il 1° novembre 1946,<br />
per le mani dell'Arcivescovo Sapieha.<br />
Successivamente fu inviato a Roma,<br />
dove, sotto la guida del domenicano<br />
francese P. Garrigou-Lagrange, conseguì<br />
nel 1948 il dottorato in teologia, con<br />
una tesi sul tema della fede <strong>nelle</strong> opere<br />
di San Giovanni della Croce (Doctrina<br />
de fide apud Sanctum Ioannem a Cruce).<br />
In quel periodo, durante le sue vacanze,<br />
esercitò il ministero pastorale tra gli<br />
emigranti polacchi in Francia, Belgio e<br />
Olanda.<br />
Nel 1948 ritornò in Polonia e fu coadiutore<br />
dapprima nella parrocchia di Niegowić,<br />
vicino a Cracovia, e poi in quella<br />
di San Floriano, in città. Fu cappellano<br />
degli universitari fino al 1951, quando<br />
riprese i suoi studi filosofici e teologici.<br />
Nel 1953 presentò all'Università cattolica<br />
di Lublino la tesi: "Valutazione della<br />
possibilità di fondare un'etica cristiana a<br />
partire dal sistema etico di Max Scheler".<br />
Più tardi, divenne professore di Teologia<br />
Morale ed Etica nel seminario<br />
maggiore di Cracovia e nella Facoltà di<br />
Teologia di Lublino.<br />
Il 4 luglio 1958, il Papa Pio XII lo nominò<br />
Vescovo titolare di Ombi e Ausiliare di<br />
Cracovia. Ricevette l'ordinazione episcopale<br />
il 28 settembre 1958 nella cattedrale<br />
del Wawel (Cracovia), dalle<br />
mani dell'Arcivescovo Eugeniusz<br />
Baziak.<br />
Il 13 gennaio 1964 fu nominato Arcivescovo<br />
di Cracovia da Papa Paolo VI,<br />
che lo creò e pubblicò Cardinale nel<br />
Concistoro del 26 giugno 1967, del Titolo<br />
di S. Cesareo in Palatio, Diaconia elevata<br />
pro illa vice a Titolo Presbiterale.<br />
Partecipò al Concilio Vaticano II (1962-<br />
1965) con un contributo importante<br />
nell'elaborazione della costituzione<br />
Gaudium et spes. Il Cardinale Wojtyła<br />
prese parte anche alle 5 assemblee del<br />
Sinodo dei Vescovi anteriori al suo Pontificato.<br />
I Cardinali, riuniti in Conclave, lo elessero<br />
Papa il 16 ottobre 1978. Prese il<br />
nome di Giovanni Paolo II e il 22 ottobre<br />
iniziò solennemente il ministero Petrin<br />
o , q u a l e 2 6 3 ° s u c c e s s o r e<br />
dell'Apostolo. Il suo pontificato è stato<br />
uno dei più lunghi della storia della Chiesa<br />
ed è durato quasi 27 anni.<br />
Giovanni Paolo II ha esercitato il suo<br />
ministero con instancabile spirito missionario,<br />
dedicando tutte le sue energie<br />
sospinto dalla sollecitudine pastorale<br />
per tutte le Chiese e dalla carità aperta<br />
all'umanità intera. I suoi viaggi apostolici<br />
nel mondo sono stati 104. In Italia ha<br />
compiuto 146 visite pastorali. Come<br />
Vescovo di Roma, ha visitato 317 parrocchie<br />
(su un totale di 333).<br />
Più di ogni Predecessore ha incontrato<br />
il Popolo di Dio e i Responsabili delle<br />
Nazioni: alle Udienze Generali del mercoledì<br />
(1166 nel corso del Pontificato)<br />
hanno partecipato più di 17 milioni e<br />
600 mila pellegrini, senza contare tutte<br />
le altre udienze speciali e le cerimonie<br />
religiose [più di 8 milioni di pellegrini<br />
solo nel corso del Grande Giubileo<br />
dell'anno 2000], nonché i milioni di fedeli<br />
incontrati nel corso delle visite pastorali<br />
in Italia e nel mondo. Numerose<br />
anche le personalità governative ricevute<br />
in udienza: basti ricordare le 38 visite<br />
ufficiali e le altre 738 udienze o incontri<br />
con Capi di Stato, come pure le 246<br />
udienze e incontri con Primi Ministri.<br />
Il suo amore per i giovani lo ha spinto ad<br />
iniziare, nel 1985, le Giornate Mondiali<br />
della Gioventù. Le 19 edizioni della<br />
GMG che si sono tenute nel corso del<br />
suo Pontificato hanno visto riuniti milioni<br />
di giovani in varie parti del mondo.<br />
Allo stesso modo la sua attenzione per<br />
la famiglia si è espressa con gli Incontri<br />
mondiali delle Famiglie da lui iniziati a<br />
partire dal 1994.<br />
Giovanni Paolo II ha promosso con successo<br />
il dialogo con gli ebrei e con i rappresentati<br />
delle altre religioni, convocandoli<br />
in diversi Incontri di Preghiera<br />
per la Pace, specialmente in Assisi.<br />
Sotto la sua guida la Chiesa si è avvicinata<br />
al terzo millennio e ha celebrato il<br />
Grande Giubileo del 2000, secondo le<br />
linee indicate con la Lettera apostolica<br />
Tertio millennio adveniente. Essa poi si<br />
è affacciata al nuovo evo, ricevendone<br />
indicazioni nella Lettera apostolica<br />
Novo millennio ineunte, nella quale si<br />
4 FiammeGialle - Aprile/Maggio 2011
mostrava ai fedeli il cammino del tempo<br />
futuro.<br />
Con l'Anno della Redenzione, l'Anno<br />
Mariano e l'Anno dell'Eucaristia, Giovanni<br />
Paolo II ha promosso il rinnovamento<br />
spirituale della Chiesa.<br />
Ha dato un impulso straordinario alle<br />
canonizzazioni e beatificazioni, per<br />
mostrare innumerevoli esempi della<br />
santità di oggi, che fossero di incitamento<br />
agli uomini del nostro tempo: ha<br />
celebrato 147 cerimonie di beatificazione<br />
- <strong>nelle</strong> quali ha proclamato 1338<br />
beati - e 51 canonizzazioni, per un totale<br />
di 482 santi. Ha proclamato Dottore<br />
della Chiesa santa Teresa di Gesù Bambino.<br />
Ha notevolmente allargato il Collegio<br />
dei Cardinali, creandone 231 in 9 Concistori<br />
(più 1 in pectore, che però non è<br />
stato pubblicato prima della sua morte).<br />
Ha convocato anche 6 riunioni plenarie<br />
del Collegio Cardinalizio.<br />
Ha presieduto 15 assemblee del Sinodo<br />
dei Vescovi: 6 generali ordinarie<br />
(1980, 1983, 1987, 1990; 1994 e 2001),<br />
1 assemblea generale straordinaria<br />
(1985) e 8 assemblee speciali (1980,<br />
1991, 1994, 1995, 1997, 1998 [2] e<br />
1999).<br />
Tra i suoi documenti principali si annoverano<br />
14 Lettere encicliche, 15 Esortazioni<br />
apostoliche, 11 Costituzioni apostoliche<br />
e 45 Lettere apostoliche.<br />
Ha promulgato il Catechismo della Chiesa<br />
cattolica, alla luce della Tradizione,<br />
autorevolmente interpretata dal Concilio<br />
Vaticano II. Ha riformato i Codici di<br />
diritto Canonico Occidentale e Orientale,<br />
ha creato nuove Istituzioni e riordinato<br />
la Curia Romana.<br />
FiammeGialle - Aprile/Maggio 2011<br />
I Soci dell’A.N.F.I. in Piazza San Pietro a Roma, durante l’Udienza Papale del 28 ottobre 1998<br />
A Papa Giovanni Paolo II, come privato<br />
Dottore, si ascrivono anche 5 libri: “Varcare<br />
la soglia della speranza” (ottobre<br />
1994); "Dono e mistero: nel cinquantesimo<br />
anniversario del mio sacerdozio"<br />
(novembre 1996); “Trittico romano”,<br />
meditazioni in forma di poesia (marzo<br />
2003); “Alzatevi, andiamo!” (maggio<br />
2004) e “Memoria e Identità” (febbraio<br />
2005).<br />
Giovanni Paolo II è morto in Vaticano il 2<br />
aprile 2005, alle ore 21.37, mentre volgeva<br />
al termine il sabato e si era già<br />
entrati nel giorno del Signore, Ottava di<br />
Pasqua e Domenica della Divina Misericordia.<br />
Da quella sera e fino all'8 aprile, quando<br />
hanno avuto luogo le Esequie del<br />
defunto Pontefice, più di tre milioni di<br />
pellegrini sono confluiti a Roma per rendere<br />
omaggio alla salma del Papa,<br />
attendendo in fila anche fino a 24 ore<br />
per poter accedere alla Basilica di San<br />
Pietro.<br />
Il 28 aprile successivo, il Santo Padre<br />
Benedetto XVI ha concesso la dispensa<br />
dal tempo di cinque anni di attesa<br />
dopo la morte, per l'inizio della Causa di<br />
beatificazione e canonizzazione di Giovanni<br />
Paolo II. La Causa è stata aperta<br />
ufficialmente il 28 giugno 2005 dal Cardinale<br />
Camillo Ruini, Vicario Generale<br />
per la diocesi di Roma.<br />
Ed ecco alcuni stralci dell'omelia pronunciata<br />
da Benedetto XVI:<br />
"Il giorno atteso è arrivato; è arrivato presto,<br />
perché così è piaciuto al Signore:<br />
Giovanni Paolo II è beato!". Così ha<br />
esordito Benedetto XVI nella sua omelia.<br />
"Sei anni or sono ci trovavamo in<br />
questa piazza per celebrare i funerali<br />
del Papa Giovanni Paolo II. Profondo<br />
era il dolore per la perdita, ma più grande<br />
ancora era il senso di una immensa<br />
grazia che avvolgeva Roma e il mondo<br />
intero: la grazia che era come il frutto<br />
dell'intera vita del mio amato predecessore,<br />
e specialmente della sua testimonianza<br />
nella sofferenza. Già in quel giorno<br />
noi sentivamo aleggiare il profumo<br />
della sua santità, e il popolo di Dio ha<br />
manifestato in molti modi la sua venerazione<br />
per Lui. Per questo ho voluto che,<br />
nel doveroso rispetto della normativa<br />
della Chiesa, la sua causa di beatificazione<br />
potesse procedere con discreta<br />
celerità".<br />
"Oggi, risplende ai nostri occhi la figura<br />
amata e venerata di Giovanni Paolo II",<br />
ha proseguito Benedetto XVI: "Oggi, il<br />
suo nome si aggiunge alla schiera di<br />
Santi e Beati che egli ha proclamato<br />
durante i quasi 27 anni di pontificato,<br />
ricordando con forza la vocazione universale<br />
alla misura alta della vita cristia<br />
5
na, alla santità, come afferma la Costituzione<br />
conciliare Lumen gentium sulla<br />
Chiesa".<br />
“Tutti i membri del Popolo di Dio –<br />
Vescovi, sacerdoti, diaconi, fedeli laici,<br />
religiosi, religiose – siamo in cammino<br />
verso la patria celeste, dove ci ha preceduto<br />
la Vergine Maria", ha detto il<br />
Papa ricordando la profonda devozione<br />
che legava Giovanni Paolo II a Maria,<br />
"immagine e modello di santità per ogni<br />
cristiano e per la Chiesa intera". Una<br />
teologia che il beato Giovanni Paolo II<br />
"ha scoperto da giovane e ha poi conservato<br />
e approfondito per tutta la vita",<br />
ed è raffigurata nello stemma episcopale<br />
e poi papale di Karol Wojtyla: "Totus<br />
tuus".<br />
"Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate<br />
le porte a Cristo!". È questa la<br />
causa che Giovanni Paolo II ha servito,<br />
fin da quel suo primo giorno da pontefice.<br />
"Quello che il neo-eletto Papa chiedeva<br />
a tutti egli stesso lo ha fatto per primo:<br />
ha aperto a Cristo la società, la cultura,<br />
i sistemi politici ed economici,<br />
invertendo con la forza di un gigante –<br />
forza che gli veniva da Dio – una tendenza<br />
che poteva sembrare irreversibile".<br />
Benedetto XVI ha sottolineato la gratitudine<br />
espressa da Giovanni Paolo II<br />
per il Concilio, di cui egli si sentiva debitore.<br />
Così scriveva Giovanni Paolo II nel suo<br />
testamento e così ha citato per intero<br />
nell'omelia Benedetto XVI:<br />
"Sono convinto che ancora a lungo sarà<br />
dato alle nuove generazioni di attingere<br />
alle ricchezze che questo Concilio del<br />
XX secolo ci ha elargito. Come vescovo<br />
che ha partecipato all'evento conciliare<br />
dal primo all'ultimo giorno, desidero affidare<br />
questo grande patrimonio a tutti<br />
coloro che sono e saranno in futuro chiamati<br />
a realizzarlo".<br />
"Con la sua testimonianza di fede, di<br />
amore e di coraggio apostolico, accompagnata<br />
da una grande carica umana –<br />
ha detto poi Benedetto XVI in polacco,<br />
ai circa 80 mila pellegrini arrivati dalla<br />
Polonia - questo esemplare figlio della<br />
nazione polacca ha aiutato i cristiani di<br />
tutto il mondo a non avere paura di dirsi<br />
cristiani, di appartenere alla Chiesa, di<br />
parlare del Vangelo.<br />
In una parola: ci ha aiutato a non avere<br />
paura della verità, perché la verità è<br />
garanzia di libertà" "Ancora più in sintesi",<br />
ha proseguito il Papa in italiano, "ci<br />
ha ridato la forza di credere in Cristo,<br />
perché Cristo è Redemptor hominis,<br />
Redentore dell'uomo: il tema della sua<br />
prima Enciclica e il filo conduttore di<br />
tutte le altre".<br />
"L'uomo è la via della Chiesa": questo<br />
l'insegnamento di Karol Wojtyla, che<br />
"salì al soglio di Pietro portando con sé<br />
la sua profonda riflessione sul confronto<br />
tra il marxismo e il cristianesimo,<br />
incentrato sull'uomo".<br />
"Con questo messaggio, che è la grande<br />
eredità del Concilio Vaticano II e del<br />
suo 'timoniere' il Servo di Dio Papa<br />
Paolo VI , Giovanni Paolo II ha guidato il<br />
Popolo di Dio a varcare la soglia del<br />
Terzo Millennio".<br />
"Attraverso il lungo cammino di preparazione<br />
al Grande Giubileo", Giovanni<br />
Paolo II "ha dato al cristianesimo un rinnovato<br />
orientamento al futuro, il futuro<br />
di Dio, trascendente rispetto alla storia,<br />
ma che pure incide sulla storia". "Quella<br />
carica di speranza che era stata ceduta<br />
in qualche modo al marxismo e<br />
all'ideologia del progresso egli l'ha legittimamente<br />
rivendicata al cristianesimo,<br />
restituendole la fisionomia autentica<br />
della speranza, da vivere nella storia<br />
con uno spirito di 'avvento', in<br />
un'esistenza personale e comunitaria<br />
orientata a Cristo, pienezza dell'uomo e<br />
compimento delle sue attese di giustizia<br />
e di pace".<br />
Benedetto XVI ha concluso la sua omelia<br />
con delle affettuose note personali:<br />
"Vorrei infine rendere grazie a Dio per la<br />
personale esperienza che mi ha concesso,<br />
di collaborare a lungo con il<br />
beato Papa Giovanni Paolo II".<br />
"Già prima – ha rivelato il Santo Padre -<br />
avevo avuto modo di conoscerlo e di<br />
stimarlo, ma dal 1982, quando mi<br />
chiamò a Roma come Prefetto della<br />
Congregazione per la Dottrina della<br />
Fede, per 23 anni ho potuto stargli vicino<br />
e venerare sempre più la sua persona.<br />
Il mio servizio è stato sostenuto<br />
dalla sua profondità spirituale, dalla ricchezza<br />
delle sue intuizioni. L'esempio<br />
della sua preghiera mi ha sempre colpito<br />
ed edificato: egli si immergeva<br />
nell'incontro con Dio, pur in mezzo alle<br />
molteplici incombenze del suo ministero".<br />
E poi la sua testimonianza nella sofferenza:<br />
"Il Signore lo ha spogliato pian<br />
piano di tutto, ma egli è rimasto sempre<br />
una 'roccia', come Cristo lo ha voluto.<br />
La sua profonda umiltà, radicata<br />
nell'intima unione con Cristo, gli ha permesso<br />
di continuare a guidare la Chiesa<br />
e a dare al mondo un messaggio<br />
ancora più eloquente proprio nel tempo<br />
in cui le forze fisiche gli venivano<br />
meno". Giovanni Paolo II "ha realizzato<br />
in modo straordinario la vocazione di<br />
ogni sacerdote e vescovo: diventare un<br />
tutt'uno con quel Gesù, che quotidianamente<br />
riceve e offre nella Chiesa.<br />
Beato te, amato Papa Giovanni Paolo<br />
II, perché hai creduto! Continua – ti preghiamo<br />
– a sostenere dal Cielo la fede<br />
del Popolo di Dio".<br />
6 FiammeGialle - Aprile/Maggio 2011
CELEBRAZIONI<br />
di Umberto Fava<br />
Il 25 aprile, 66° anniversario della Liberazione,<br />
si colloca quest'anno nella scia<br />
delle celebrazioni del centocinquantenario<br />
dell'Unità <strong>d'Italia</strong>.<br />
Il Presidente della Repubblica, Giorgio<br />
Napolitano, ha deposto una corona<br />
d'alloro all'Altare della Patria ed ha consegnato<br />
la Medaglia d'Oro al Merito<br />
Civile agli eredi del Sig. Mario Pucci,<br />
ucciso dai fascisti nel 1938.<br />
Numerose le Autorità presenti<br />
all'evento tra le quali: il Presidente del<br />
Senato, Sen. Renato Schifani, il Vice<br />
Presidente della Camera dei Deputati,<br />
On. Rocco Buttiglione, il Presidente<br />
della Corte Costituzionale, il Ministro<br />
della Difesa, On. Ignazio La Russa ed il<br />
Ministro dell'Interno, On. Roberto Maroni.<br />
Presenti, inoltre, i Labari e Medaglieri<br />
delle Associazioni Combattentistiche<br />
e d'Arma, con i relativi Presidenti<br />
Nazionali. Per l'A.NF.I. ha partecipato il<br />
Gen. B. Angelo Maenza.<br />
Il Presidente della Repubblica nel suo<br />
intervento ha, tra l'altro, sottolineato:<br />
“Nel richiamare entrambi gli anniversari<br />
(Festa della Liberazione e 150° Anniversario<br />
dell'Unità <strong>d'Italia</strong>) i punti di contatto<br />
appaiono evidenti. Nonostante la<br />
distanza e la diversità dei periodi e degli<br />
eventi storici, ritroviamo le forze migliori<br />
della nazione impegnate a perseguire<br />
FiammeGialle - Aprile/Maggio 2011<br />
150° Anniversario dell’Unità d’Italia<br />
gli stessi grandi obbiettivi ideali: libertà,<br />
indipendenza, unità. Perché quei valori<br />
già affermatisi attraverso il moto risorgimentale<br />
e sanciti con la nascita dello<br />
Stato nazionale italiano, dovettero essere<br />
a caro prezzo recuperati fra l'8 settembre<br />
1943 e il 25 aprile 1945. Fu<br />
necessario riconquistare con le nostre<br />
forze - cooperando con gli eserciti alleati,<br />
senza attenderne passivamente i<br />
decisivi successi - le libertà negate dal<br />
fascismo, l'indipendenza violata<br />
dall'occupazione e dal dominio nazista,<br />
l'unità di un'Italia divisa in due.<br />
E ci si riuscì grazie ai militari delle Forze<br />
Armate, primi ad iniziare la lotta di Liberazione<br />
- come ha sottolineato il ministro<br />
La Russa - già all'indomani del fatale<br />
8 settembre del '43; ci si riuscì grazie<br />
al confluire di tante forti e giovani energie<br />
<strong>nelle</strong> formazioni partigiane e nel<br />
Corpo Italiano di Liberazione; ci si riuscì<br />
grazie a quella partecipazione, in molteplici<br />
forme - che il ministro Maroni ha<br />
richiamato e valorizzato - della popolazione,<br />
e grazie, dovunque e comunque,<br />
al coraggio di uomini liberi, quale<br />
mostrò di essere, sacrificando la propria<br />
vita per non cedere al ricatto e alla<br />
violenza dei suoi aguzzini il signor<br />
Mario Pucci di Firenze, che qui oggi onoriamo.<br />
La nostra storia comune deve nutrirsi di<br />
questi esempi di coerenza e fierezza<br />
morale, di rinato, limpido amor di patria;<br />
e deve fondarsi anche sulle vicende vissute<br />
in tanti luoghi, in tanti piccoli Comuni<br />
che continuano a ricevere dalla<br />
Repubblica sia pur tardivi riconoscimenti<br />
per aver dato apporti preziosi alla<br />
causa della Liberazione. (…)<br />
Nel parlare - il 17 marzo scorso a Montecitorio<br />
- delle ardue prove superate<br />
nel corso della nostra storia di 150 anni,<br />
mi sono ovviamente riferito anche e in<br />
particolare all'esperienza rigeneratrice<br />
della Resistenza come risposta a colpi<br />
durissimi e a rischi estremi vissuti dalla<br />
nazione. Dalla memoria e dalla viva consapevolezza<br />
di prove come quella possiamo<br />
trarre - voglio ripeterlo - la fiducia<br />
indispensabile per affrontare le sfide di<br />
oggi e del futuro.<br />
La complessità di queste sfide e delle<br />
incognite che vi si accompagnano, la<br />
difficoltà dei problemi che già ci si pongono<br />
e ci incalzano, richiedono un<br />
nuovo senso di responsabilità nazionale,<br />
una rinnovata capacità di coesione,<br />
nel libero confronto delle posizioni e<br />
delle idee, e insieme nella ricerca di<br />
ogni possibile terreno di convergenza.<br />
E' questa consapevolezza, è questa<br />
sollecitazione che abbiamo sentito<br />
esprimersi <strong>nelle</strong> celebrazioni del centocinquantenario<br />
lo scorso marzo. (…)<br />
Rendiamo così omaggio a coloro che<br />
combatterono e caddero sognando<br />
un'Italia libera, prospera e solidale, non<br />
più fatalmente lacerata, capace di rinnovare<br />
e rafforzare le basi della sua unità”.<br />
Il successivo giorno 26, il Presidente<br />
della Repubblica, Capo delle Forze<br />
Armate e rappresentante dell'intera<br />
Nazione, ha presieduto ad un incontro<br />
con gli esponenti delle Associazioni<br />
Combattentistiche e Partigiane e le<br />
Associazioni d'Arma.<br />
Una cerimonia, svoltasi presso la sede<br />
dell'<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> Mutilati ed<br />
Invalidi di Guerra, sobria, ma densa di<br />
significato, già per il luogo prescelto, nel<br />
corso della quale gli ideali, i valori, le<br />
testimonianze e le gesta dei militari,<br />
s o p r a t t u t t o d i q u e l l i C a d u t i<br />
nell'adempimento del dovere, hanno<br />
7
Il Presidente Giorgio Napolitano nel corso del suo intervento, in occasione dell'incontro con gli esponenti delle Associazioni Combattentistiche e Partigiane e le<br />
Associazioni d'Arma, alla Casa madre del Mutilato di Guerra<br />
costituito il leit motivo degli interventi di<br />
tutti gli oratori. Un breve, gradevole prologo:<br />
l'Inno <strong>Nazionale</strong>, quello di Garibaldi<br />
ed un brano dell'Ernani di Verdi<br />
hanno riscaldato i cuori e contribuito a<br />
rendere ancora più suggestiva e palpitante<br />
l'atmosfera.<br />
Il Presidente della Confederazione,<br />
Sen. Gerardo Agostini, dopo un richiamo<br />
alle varie vicende che hanno caratterizzato<br />
l'evoluzione dell'Unità <strong>d'Italia</strong>,<br />
ha sottolineato il ruolo che i militari e le<br />
donne hanno svolto, segnalando, in particolare,<br />
il contributo che quest'ultime<br />
hanno dato sia rifornendo i combattenti<br />
dopo aver attraversato, clandestinamente,<br />
le trincee sia portando notizie a<br />
coloro che vivevano sulle montagne<br />
durante la guerra di liberazione. Ha ringraziato,<br />
poi, il Capo dello Stato per la<br />
sua presenza e, soprattutto, per il sussulto<br />
di italianità che ha suscitato<br />
durante il suo intervento, davanti alle<br />
Camere riunite, nel corso delle celebrazioni<br />
del 150° Anniversario, che ha<br />
indotto molti connazionali ad esporre la<br />
Bandiera Tricolore, nella quale sono racchiusi<br />
valori indelebili.<br />
Il Presidente di Assoarma, Gen. C.A.<br />
Mario Buscemi, ha anch'Egli rivolto<br />
parole di ringraziamento al Capo dello<br />
Stato ed ha ricordato come la sala,<br />
nella quale si è svolta la cerimonia, con-<br />
sente di cogliere il significato della partecipazione<br />
di tutti i combattenti<br />
all'Unità <strong>d'Italia</strong> e la solidarietà fra tutte<br />
le Associazioni d'Arma.<br />
Ha preso, poi, la parola il Ministro della<br />
Difesa, On. Ignazio La Russa, che,<br />
dopo aver espresso al Presidente della<br />
Repubblica profondi sentimenti di gratitudine<br />
per la sua calorosa, costante ed<br />
affettuosa vicinanza alle FF.AA., ha sottolineato<br />
il ruolo di primo piano che<br />
Esse hanno avuto durante i conflitti bellici<br />
e che, ora, svolgono nell'ambito<br />
delle missioni internazionali. Un contributo,<br />
ha proseguito, che costituisce<br />
espressione dell'amore verso la Patria,<br />
di un sacrificio accettato nel solo interesse<br />
dell'Italia, di valori che le Associazioni<br />
d'Arma custodiscono, mantengono<br />
e vivificano con il costante ricordo<br />
delle gesta dei Caduti in guerra ed in servizio.<br />
Il Presidente della Repubblica ha, cosi,<br />
concluso la cerimonia: “”Ho accolto ben<br />
volentieri l'invito del Sen. Agostini a rinnovare<br />
quest'anno il tradizionale incontro<br />
con le Associazioni Combattentistiche,<br />
Partigiane e d'Arma in occasione<br />
delle celebrazioni del 25 aprile nella<br />
Casa Madre dell'<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong><br />
fra Mutilati ed Invalidi di Guerra<br />
anziché, come di consueto, al Quirinale.<br />
Ancora oggi, ad ormai 66 anni di<br />
distanza da quella giornata storica, la<br />
Festa della Liberazione richiama alla<br />
nostra mente l'idea del compimento di<br />
un'opera, del termine di un percorso : la<br />
riconquista - per l'Italia - della libertà,<br />
dell'indipendenza e dell'unità, a fondamento<br />
della rinascita della democrazia.<br />
Ma sul significato nazionale di questa<br />
ricorrenza a centocinquantanni<br />
dall'Unità <strong>d'Italia</strong> ho parlato ieri all'Altare<br />
della Patria e non ritornerò anche perché<br />
i drammatici eventi che accadono<br />
oltre le nostre frontiere, ma intorno a<br />
noi, e le profonde ripercussioni che essi<br />
hanno sul nostro stesso paese e presumibilmente<br />
ancor più avranno sul suo<br />
futuro, ci inducono a guardare al 25 aprile<br />
1945 in una prospettiva più ampia ed<br />
attuale.<br />
Siamo dinanzi a un nuovo prorompere<br />
delle istanze di libertà e di giustizia in<br />
regioni a noi vicine e comunque importanti<br />
per le sorti della comunità internazionale<br />
: dall'Africa al Medio Oriente.<br />
Sono improvvisamente insorti, e tendono<br />
a svilupparsi, moti di ribellione contro<br />
regimi oppressivi e dittature personali,<br />
con il loro contorno di privilegi e corruzione.<br />
Si rivendica in sostanza, anche<br />
sfidando sanguinose repressioni, il<br />
rispetto di quei diritti che le Nazioni<br />
Unite sancirono come universali nella<br />
solenne Dichiarazione del 1948 e che<br />
8 FiammeGialle - Aprile/Maggio 2011
anche nel mondo diviso in blocchi si riuscì<br />
a riaffermare nell'Atto di Helsinki del<br />
1975, destinato a divenire una delle<br />
leve essenziali per l'esplodere delle rivoluzioni<br />
democratiche nei paesi<br />
dell'Europa centro-orientale.<br />
Oggi ci interroghiamo, in Europa e in<br />
tutto l'Occidente, sulla possibilità di rivoluzioni<br />
o evoluzioni democratiche nel<br />
mondo arabo, fatto senza precedenti e<br />
carico di potenzialità straordinarie. E le<br />
previsioni non sono facili ; né è semplice<br />
il compito che può spettare a paesi<br />
come il nostro. Ma ciò non toglie che<br />
sentiamo - in particolare noi italiani nel<br />
ricordo delle lotte di liberazione e del 25<br />
aprile - di non poter restare indifferenti<br />
di fronte al rischio che vengano brutalmente<br />
soffocati movimenti comunque<br />
caratterizzati da una profonda carica<br />
liberatoria. Non potevamo restare indifferenti<br />
alla sanguinaria reazione del<br />
colonnello Gheddafi in Libia : di qui<br />
l'adesione dell'Italia al giudizio e alle<br />
indicazioni del Consiglio di Sicurezza<br />
delle Nazioni Unite e quindi al piano di<br />
interventi della coalizione postasi sotto<br />
la guida della NATO. L'ulteriore impegno<br />
dell'Italia in Libia - annunciato ieri<br />
sera dal Presidente del Consiglio Berlusconi<br />
- costituisce il naturale sviluppo<br />
della scelta compiuta dall'Italia a metà<br />
marzo, secondo la linea fissata nel Consiglio<br />
Supremo di Difesa da me presieduto<br />
e quindi confortata da ampio consenso<br />
in Parlamento. Ancora una volta i<br />
Comandi e varii comparti delle nostre<br />
Forze Armate sono chiamati a fare la<br />
loro parte con la professionalità e la<br />
dedizione che li distinguono.<br />
Naturalmente sappiamo bene come ai<br />
problemi di fondo che si pongono nei<br />
paesi dell'area africana e mediorientale<br />
lo strumento militare non può dare<br />
l'insieme delle risposte necessarie. Si<br />
richiede - da parte delle organizzazioni<br />
internazionali, dei paesi più avanzati e<br />
in modo particolare dall'Europa - uno<br />
sforzo consapevole, concreto e conseguente<br />
per concorrere alla crescita economica<br />
e al riscatto sociale cui aspirano<br />
i popoli dell'intera regione mediterranea.<br />
Occorre in questo senso davvero<br />
una svolta, mancando la quale non<br />
potrebbero consolidarsi le prospettive<br />
di evoluzione nella libertà e verso forme<br />
di governo democratico nei paesi investiti<br />
dai recenti sollevamenti popolari, e<br />
finirebbero inoltre per subire gravi contraccolpi<br />
paesi dell'Unione Europea<br />
come l'Italia.<br />
La risposta di fondo anche al rischio di<br />
flussi migratori disperati e convulsi<br />
FiammeGialle - Aprile/Maggio 2011<br />
Il Presidente Giorgio Napolitano durante l'esecuzione dell'Inno <strong>Nazionale</strong> alla Casa Madre del Mutilato di<br />
Guerra in occasione dell'incontro con gli esponenti delle Associazioni Combattentistiche e Partigiane e le<br />
Associazioni d'Arma<br />
verso le nostre sponde, sta in un fattivo,<br />
forte impegno di cooperazione allo sviluppo<br />
dei paesi delle sponde Sud ed Est<br />
del Mediterraneo. Dobbiamo portarci<br />
all'altezza delle nostre responsabilità<br />
come mondo più sviluppato e ricco,<br />
mostrare lungimirante generosità, essere<br />
non solo coerenti con principi e valori<br />
di solidarietà, ma capaci di comprendere<br />
quale sia il nostro stesso interesse<br />
guardando a un futuro che è già cominciato.<br />
Nulla sarebbe più miope, meschino<br />
e perdente, del ripiegamento su sé<br />
stesso di ciascuno dei paesi membri<br />
dell'Unione Europea. Ciascuno dei<br />
nostri paesi ha un avvenire solo se<br />
scommette sull'unità dell'Europa, e<br />
sull'assunzione delle responsabilità<br />
che ci competono in un mondo così fortemente<br />
cambiato e in via di cambiamento.<br />
E questo è in realtà l'autentico<br />
significato della partecipazione<br />
dell'Italia e delle sue Forze Armate alle<br />
missioni internazionali <strong>nelle</strong> aree di crisi,<br />
nel nome della sicurezza comune e<br />
della pace, contro la minaccia e le<br />
trame destabilizzanti del terrorismo, e<br />
contro negazioni sistematiche dei diritti<br />
umani. Il contributo alle missioni<br />
dell'ONU, della NATO, dell'Unione Europea<br />
ha posto in luce l'alta sensibilità e la<br />
qualità operativa - insieme con lo spirito<br />
di sacrificio, cui rinnovo il mio omaggio -<br />
dei nostri militari, ha dato nuovi titoli di<br />
credito all'Italia nella comunità internazionale,<br />
e va perciò valorizzato e sostenuto.<br />
Questo impegno delle Forze<br />
Armate è parte di una più generale<br />
visione che l'Italia è chiamata a coltivare,<br />
attraverso la sua collocazione euro-<br />
pea e la sua politica estera, e attraverso<br />
tutte le forme della sua presenza nel<br />
mondo: una visione che rifiuta ogni pericoloso<br />
ripiegamento su ristretti, anacronistici<br />
orizzonti e approcci nazionali.<br />
E per diffondere <strong>nelle</strong> nuove generazioni<br />
e tra tutti i cittadini il riconoscimento<br />
del ruolo delle Forze Armate e dello strumento<br />
militare, quale oggi si configura a<br />
150 anni dalla fondazione del nostro<br />
Stato unitario - e in pari tempo per rendere<br />
evidente e condivisa quella visione<br />
generale dell'interesse nazionale e<br />
dell'interesse europeo, ormai tra loro<br />
inscindibili, che ispira, che non può non<br />
inspirare le scelte dell'Italia - facciamo<br />
affidamento, lasciatemelo dire,<br />
sull'opera vostra, sull'opera appassionata<br />
delle Associazioni combattentistiche,<br />
partigiane e d'arma qui riunite per<br />
celebrare il 25 aprile, il grande giorno<br />
della Liberazione del nostro paese.<br />
Viva la Resistenza,<br />
Viva le Forze Armate,<br />
Viva l'Italia””.<br />
Il dono al Capo dello Stato, da parte del<br />
Sen. Agostini, del libro, “Il nonno racconta”<br />
- 100 testimonianze raccolte da<br />
Ulderico e Alessandra Piernoli - ha<br />
posto fine alla cerimonia alla quale<br />
hanno partecipato, anche, il Presidente<br />
della Corte Costituzionale, il Sottosegretario<br />
alla Presidenza del Consiglio<br />
dei Ministri, Dott. Gianni Letta, i Capi di<br />
Stato Maggiore della Difesa,<br />
d e l l ' E s e r c i t o , d e l l a M a r i n a e<br />
dell'Aeronautica, il Comandante Generale<br />
dei Carabinieri e, per l'A.N.F.I., il<br />
Vice Presidente <strong>Nazionale</strong> Vicario,<br />
Gen. C.A. Umberto Fava.<br />
9
PRECETTO PASQUALE<br />
di Berardo Evangelista<br />
NELLA CASERMA “GEN. SANTE LARIA”<br />
Il 19 aprile 2011, nel “Salone d'Onore”<br />
della Caserma “Gen. Sante Laria”, in<br />
Roma, è stato celebrato il Precetto di<br />
Pasqua.<br />
Ha presieduto la solenne cerimonia<br />
Eucaristica Mons. Franco Sarzi Sartori,<br />
Cappellano del Quirinale e Capo Servizio<br />
10^ Zona Pastorale Cappellani<br />
Interforze del Lazio, Umbria e L'Aquila,<br />
coadiuvato da Mons. Pietro Campominosi,<br />
Ispettore per l'assistenza spirituale<br />
del Comando Generale del Corpo<br />
della Guardia di Finanza e dal Diacono<br />
M.A. Ciro Oliviero. I momenti salienti<br />
dell'evento sono stati animati da una<br />
rappresentanza ridotta della Banda<br />
Musicale del Corpo, diretta dal Maestro<br />
T. Col. Laserra Ingrosso.<br />
Erano presenti la Consorte del Comandante<br />
Generale, Gen. C.A. Nino Di Paolo,<br />
temporaneamente impossibilitato a<br />
partecipare alla celebrazione, il<br />
Comandante in Seconda, Gen. C.A. Virgilio<br />
Elio Cicciò, il Capo di Stato Maggiore<br />
del Comando Generale, Gen. D.<br />
Michele Adinolfi, il Presidente del<br />
Museo Storico del Corpo, Gen. C. A.<br />
Luciano Luciani, il Vicepresidente<br />
<strong>Nazionale</strong> Vicario dell' ANFI, Gen. C. A.<br />
Umberto Fava, accompagnato dal Gen.<br />
B. Angelo Maenza e numerosi altri ufficiali<br />
generali, superiori e inferiori, ispettori,<br />
sovrintendenti, appuntati e finanzieri<br />
in servizio presso il Comando<br />
Generale, nonché una rappresentanza<br />
del Consiglio <strong>Nazionale</strong> dell'ANFI e<br />
delle <strong>Sezioni</strong> della Capitale con rispettiva<br />
bandiera. Nel corso dell'evento celebrativo,<br />
Mons. Sartori ha manifestato a<br />
tutto il personale del Corpo sentimenti<br />
di auguri per l'avvento della S. Pasqua,<br />
successivamente ricambiati da Mons.<br />
Campominosi con gratitudine, per la<br />
Sua presenza.<br />
Dopo la lettura della Preghiera del<br />
Finanziere, da parte di un ufficiale superiore,<br />
nel prosieguo della cerimonia è<br />
intervenuto il Comandante in Seconda,<br />
Gen. C. A. Virgilio Elio Cicciò:<br />
“È questo un tradizionale momento in<br />
cui il Comandante Generale formula gli<br />
auguri al personale del Comando Generale.<br />
Come oramai sapete, un incidente,<br />
banale nella dinamica, ma che<br />
avrebbe potuto avere ben altre conseguenze,<br />
non consente al nostro<br />
Comandante di essere qui con noi… E<br />
mi ha chiesto di farmi interprete dei suoi<br />
sentimenti di vicinanza in questa celebrazione<br />
di preparazione alla Santa<br />
Pasqua, formulando tramite me gli<br />
auguri più fervidi per la più importante<br />
delle festività religiose. Augurio che<br />
ricambio, che ricambiamo di vero cuore<br />
al Generale Di Paolo, per il tramite della<br />
sua gentile Signora, di un rapido recupero<br />
della forma fisica e di un “necessitato”<br />
trascorrere pacato e sereno della<br />
Santa Pasqua. L'augurio per le festività<br />
che rivolgo a mia volta a tutti voi perché<br />
possiate vivere appieno il senso religioso<br />
della ricorrenza, unendolo al piacere<br />
di condividere con i vostri familiari, i<br />
vostri amici e le persone che vi sono più<br />
care momenti di serena gioia dello stare<br />
insieme. Nella nostra cultura, il Natale e<br />
la Pasqua conservano un fascino del<br />
tutto particolare: quello dei bambini,<br />
della loro spontaneità, della gioia di vivere<br />
il momento di festa, con i loro doni,<br />
con i loro giochi. Chi ha bambini, figli o<br />
nipoti in tenera età, potrà rievocare questa<br />
atmosfera, chi non ha questa opportunità,<br />
potrà tornare nel ricordo degli<br />
anni dell'infanzia, per rievocare quei<br />
momenti di gioia”.<br />
Il Comandante Cicciò ha, poi, concluso<br />
rivolgendo un sentito ringraziamento a<br />
Monsignor Sartori - già Ispettore per<br />
l'assistenza spirituale del Corpo - per<br />
aver celebrato la Santa Messa e per la<br />
vicinanza e l'affetto che testimonia<br />
verso la Guardia di Finanza, nonché al<br />
concelebrante Padre Pietro Monsignor<br />
Campominosi, agli altri officianti ed ai<br />
componenti della Banda, che hanno<br />
reso più gioiosi alcuni momenti<br />
dell'evento.<br />
Nelle Foto: due momenti dell’Omelia di Mons. Franco Sarzi Sartori, Cappellano del Quirinale, davanti alle<br />
Autorità ed alle rappresentanze dell’A.N.F.I.<br />
10 FiammeGialle - Aprile/Maggio 2011
di Angelo Maenza<br />
Il sette Aprile u.s., presso la Caserma<br />
della Scuola Ispettori e Sovrintendenti<br />
di L'Aquila, intitolata al “ Mar. Magg. M.<br />
O. V. M. Vincenzo Giudice”,ha avuto<br />
luogo il Giuramento di fedeltà alla<br />
Repubblica degli Allievi Marescialli dell'<br />
82° Corso “ Val Sugana I I ”, che frequenteranno<br />
i corsi formativi per tre<br />
anni .<br />
Il Giuramento per i componenti delle<br />
FF.AA. e dei Corpi di Polizia, a ordinamento<br />
militare, è l'atto solenne con il<br />
quale il militare consacra tutte le sue<br />
energie alla difesa della Patria. Egli, pertanto,<br />
deve avere elevato il senso<br />
dell'onore militare che costituisce il<br />
bene più prezioso del patrimonio ideale<br />
delle Forze Armate.<br />
La solennità dell'evento è stata evidente.<br />
All'ora prevista sulla Piazza d'Armi,<br />
denominata 6 Aprile 2009, ha preso<br />
posizione la Fanfara della Legione<br />
Allievi e a seguire le drappelle dei corsi<br />
presenti nell'Istituto e tre battaglioni<br />
che costituivano il dispositivo di formazione.<br />
I 415 allievi che hanno prestato<br />
Giuramento, articolati su tre compagnie<br />
in uniforme storica, formavano il battaglione<br />
centrale. Assunto il comando del<br />
FiammeGialle - Aprile/Maggio 2011<br />
CERIMONIE<br />
L’AQUILA<br />
Giuramento degli Allievi Ispettori<br />
dell’82° Corso “Val Sugana II”<br />
Reggimento da parte del Comandante<br />
dei Corsi, Col. Teodoro Gallone, sono<br />
stati resi gli onori di rito ai Labari delle<br />
Associazioni combattentistiche e<br />
d'Arma, ai Gonfaloni della Regione<br />
Abruzzo, della Provincia e del Comune<br />
di L'Aquila, al Medagliere dell'A.N.F.I. e<br />
alla Bandiera dell'Istituto.<br />
La cerimonia è stata presieduta dal<br />
Comandante in Seconda, Gen. C.A. Virgilio<br />
Elio Cicciò, che, accompagnato dal<br />
Comandante della Scuola, Gen. B. Carmine<br />
Lopez, ha passato in rassegna il<br />
Reparto.<br />
Erano presenti il Prefetto di L'Aquila,<br />
D.ssa Giovanna Maria Iurato, il Vicesindaco<br />
Dott. Gianpaolo Arduini, il Presidente<br />
del Consiglio Regionale,Dott.<br />
Nazario Pagano, il Vicepresidente della<br />
Provincia, D.ssa Antonella Di Nino, il<br />
Vescovo ausiliare, Mons. Giovanni<br />
D'Ercole, la Presidente del Comitato<br />
Regionale della C.R.I.,Prof.ssa Maria<br />
Teresa Letta, il Comandante della Scuola<br />
di Polizia Tributaria. Gen. D. Giorgio<br />
Toschi. dell'Accademia, Gen.D. Rosario<br />
Lorusso, della Legione Allievi, Gen.<br />
B. Giorgio Bartoletti, il Viceispettore per<br />
gli Istituti d'Istruzione, Gen. B. Raffaele<br />
Romano, il Comandante del Centro di<br />
Reclutamento, Gen. B. Angelo Antonio<br />
Quarato, il Generale addetto, Gen. B.<br />
Giuseppe Labianca, numerose altre<br />
Autorità civili, militari e religiose, le Rappresentanze<br />
delle Scuole paritetiche<br />
delle FF. e Corpi AA. e migliaia di genitori,<br />
parenti e amici dei giuranti, che<br />
hanno seguito con visibile emozione<br />
l'evolversi della cerimonia.<br />
Il Presidente del Gruppo M.O.V.M.,<br />
Gen. D. CC. M.O.V.M. Umberto Rocca,<br />
ha fatto pervenire il messaggio Augurale.<br />
Per l'A.N.F.I. erano presenti il Presidente<br />
<strong>Nazionale</strong>, Gen. C. A. Giovanni<br />
Verdicchio, il Gen. B. Angelo Maenza,<br />
addetto alla Redazione del Periodico<br />
“Fiamme Gialle” ed una rappresentanza<br />
con bandiera della Sezione di<br />
l'Aquila.<br />
Il Generale Lopez, nella sua qualità di<br />
Comandante di Corpo, ha evidenziato,<br />
tra l'altro, l'importanza ed i valori insiti<br />
nell'atto che gli allievi a breve sarebbero<br />
stati chiamati a compiere; ringraziando,<br />
nel contempo, i loro genitori per la fiducia<br />
riposta nel Corpo della Guardia di<br />
Finanza e per aver guidato la scelta dei<br />
ragazzi di farne parte. Ha, quindi, chiamato<br />
a se la Bandiera nella posizione di<br />
fronte allo schieramento, ed ha pronunciato<br />
la formula del Giuramento prevista<br />
dall'articolo 2 della legge 11 luglio<br />
1978,n. 382, unica per tutti i cittadini<br />
11
Il Com.te della Scuola Ispettori e Sovrintendenti, Gen. B. Carmine Lopez, legge la formula del Giuramento<br />
italiani che rivestono lo status di militare,<br />
ottenendo il consueto grido “Lo Giuro”<br />
accompagnato dal gesto con la<br />
mano destra, dall'inno nazionale intonato<br />
dalla fanfara e dal fragoroso<br />
applauso da parte di tutti i presenti.<br />
E' seguito un sentito intervento del<br />
Gen. C.A. Virgilio Elio Cicciò, il quale,<br />
tra l'altro, ha portato il saluto da parte<br />
del Comandante Generale, Gen. C.A.<br />
Nino Di Paolo, temporaneamente<br />
impossibilitato a presenziare la cerimonia<br />
ed ha ringraziato tutti gli intervenuti<br />
per aver contribuito con la loro presenza<br />
a dare maggiore solennità all'evento.<br />
La cerimonia si è conclusa con lo sfilamento<br />
in parata del Reggimento e la<br />
resa degli onori finali all'Autorità, alla<br />
Bandiera, al Medagliere, ai Gonfaloni<br />
ed ai Labari.<br />
ROMA<br />
Premiati gli Atleti delle Fiamme Gialle per<br />
le imprese compiute nella stagione agonistica 2010-2011<br />
di Angelo Maenza<br />
' 8 maggio 2011, presso lo splendido<br />
Centro Logistico della Guar-<br />
Ldia di Finanza “Villa Spada” in<br />
Roma, si è svolta la cerimonia ufficiale<br />
di premiazione, un giusto momento di<br />
riconoscimento per gli eccezionali successi,<br />
degli atleti dei Gruppi Sportivi<br />
Fiamme Gialle che hanno ottenuto<br />
risultati di prestigio, spesso da consegnare<br />
alla storia dello sport gialloverde,<br />
nella stagione agonistica 2010-2011.<br />
Presenziavano al tavolo della premiazione,<br />
il Comandante in seconda della<br />
Guardia di Finanza, Gen. C.A. Virgilio<br />
Elio Cicciò, il Sottosegretario alla Presidenza<br />
del Consiglio con delega allo<br />
sport, On. Rocco Crimi, il Presidente<br />
del Coni, Dott. Gianni Petrucci e il<br />
Comandante del Centro Sportivo della<br />
Guardia di Finanza, Gen. B. Domenico<br />
Campione.<br />
Presenti, inoltre, tutti i Presidenti delle<br />
Federazioni Sportive, il Gen. D. Gianni<br />
Gola – prestigioso protagonista e testimone<br />
per circa 45 anni della storia dello<br />
sport non solo in gialloverde -, il Capo<br />
di Stato Maggiore del Comando Generale,<br />
Gen. D. Michele Adinolfi, accompagnato<br />
dal Sottocapo di Stato Maggiore,<br />
Gen. D. Edoardo Valente e da altri<br />
ufficiali Generali, il Comandante Regionale<br />
Lazio, Gen. D. Filippo Ritondale, il<br />
Comandante della Legione Allievi, Gen.<br />
B. Giorgio Bartoletti, i Comandanti dei<br />
cinque Nuclei Sportivi delle Fiamme<br />
Gialle: Atletica, Judo, Karate, Nuoto e<br />
Tiro, Canoa e Canottaggio, Vela, Sci;<br />
Comandanti e Presidenti di paritetici<br />
altri Centri Sportivi militari, nonché Autorità<br />
civili, militari e religiose e molti gior-<br />
12 FiammeGialle - Aprile/Maggio 2011
Alcune delle Autorità presenti, tra le quali, il Presidente <strong>Nazionale</strong> dell’A.N.F.I., Gen. C.A. Giovanni Verdicchio<br />
nalisti Sportivi, fotografi e operatori<br />
media.<br />
Per l'A.N.F.I. erano presenti il Presidente<br />
<strong>Nazionale</strong>, Gen. C. A. Giovanni Verdicchio,<br />
accompagnato dal Gen. B.<br />
Angelo Maenza, e il Presidente della<br />
Sezione A.N.F.I. Atleti Fiamme Gialle,<br />
M. a. Paolo Grecucci, con una rappresentanza<br />
di Soci.<br />
Il Generale Campione nel suo discorso<br />
di saluto e di ringraziamento alle Autorità,<br />
agli Ospiti e agli Atleti ha, tra l'altro,<br />
ricordato di essere onorato di aver<br />
assunto il Comando del Centro sportivo<br />
e con esso di aver ereditato un “Patrimonio”<br />
di capacità e professionalità<br />
tecnico agonistiche, che costituisce un<br />
valore nella continuità e <strong>nelle</strong> tradizioni,<br />
che si dovrà proiettare con determinazione<br />
e con impegno verso il futuro.<br />
Il Comandante in Seconda, Generale<br />
Cicciò, è intervenuto come segue: “Autorità,<br />
gentili ospiti, atleti, finanzieri tutti,<br />
questa cerimonia di premiazione doveva<br />
svolgersi alla presenza del Comandante<br />
Generale della Guardia di Finanza.<br />
Senonché, un impedimento temporaneo<br />
non consente al nostro Comandante,<br />
il Gen. C.A. Nino Di Paolo, di<br />
FiammeGialle - Aprile/Maggio 2011<br />
essere qui con noi questa mattina. Pur<br />
tuttavia egli si è raccomandato di farmi<br />
interprete dei suoi sentimenti di sentita<br />
vicinanza:<br />
- agli Atleti del Centro Sportivo, che con<br />
il loro impegno e con i risultati che<br />
sanno raggiungere danno lustro al Corpo;<br />
- ai Comandanti, Dirigenti ed allenatori<br />
che sanno interpretare al meglio il prestigioso<br />
ruolo di Società Sportiva militare<br />
più antica al mondo.<br />
Nel farmene interprete, e nel testimoniare<br />
a voi tutti la mia intima condivisione<br />
di questi sentimenti, rivolgo il mio<br />
saluto più cordiale a tutti i presenti, ed in<br />
particolare al:<br />
- Signor Sottosegretario alla Presidenza<br />
del Consiglio dei Ministri con delega<br />
allo sport, On. Rocco Crimi;<br />
- Presidente del CONI, Dott. Gianni<br />
Petrucci;<br />
- Presidenti delle Federazioni sportive,<br />
con il sentito ringraziamento per essere<br />
intervenuti a questa premiazione per la<br />
loro presenza che altamente ci onora.<br />
Premiamo i nostri finanzieri, protagonisti<br />
dei prestigiosi risultati ottenuti nel<br />
2010 e nella stagione invernale<br />
2010/2011: successi che rifulgono non<br />
solo per il Corpo, ma per lo sport azzurro<br />
in nazionale, a livello europeo e mondiale.<br />
Il Comandante del Centro Sportivo<br />
ne ha dato la sintesi, delineando il<br />
contesto di riferimento, per ricordare a<br />
tutti noi quello che rappresenta lo sport<br />
per la Guardia di Finanza. Ne siamo<br />
orgogliosi.<br />
Siamo orgogliosi di questo nostro essere<br />
sportivi senza altri fini se non quello<br />
di poter sostenere l'attività delle Federazioni,<br />
mettendo a disposizione delle<br />
Squadre Nazionali un numero sempre<br />
crescente di atleti ed atlete, capaci di<br />
risultati di eccellenza internazionale:<br />
- orgogliosi per le sinergie create tra<br />
Fiamme Gialle e Federazioni, a carattere<br />
tecnico e dirigenziale;<br />
- orgogliosi per le strutture sportive, logistiche,<br />
organizzative, fisioterapiche che<br />
il Corpo ha saputo realizzare;<br />
- orgogliosi per la promozione<br />
dell'attività sportiva giovanile sia attraverso<br />
le apposite sezioni fondate 50<br />
anni fa e frequentate da centinaia di<br />
ragazzi in varie discipline sportive, sia<br />
attraverso un sempre più stretto rapporto<br />
con gli Istituti scolastici;<br />
13
- orgogliosi per il rapporto che si è creato<br />
con gli amici della stampa e della<br />
comunicazione tutta e per il rapporto<br />
che si è instaurato con gli sponsor, grazie<br />
ai quali le Fiamme Gialle, senza<br />
intaccare la loro identità, hanno potuto<br />
in questi anni realizzare importanti iniziative<br />
e migliorare l'assistenza ai propri<br />
atleti, in un momento di forte contrazione<br />
degli stanziamenti di bilancio;<br />
- orgogliosi degli strumenti di comunicazione<br />
che ci siamo dati: dalla rivista “Traguardo”<br />
(da 35 anni), il sito internet, la<br />
linea diretta con le Fiamme Gialle, il partenariato<br />
con radio e televisioni a larga<br />
diffusione.<br />
Di tutto ciò, il plauso va ai nostri Comandanti,<br />
dirigenti e tecnici che hanno saputo<br />
interpretare al meglio questo ruolo.<br />
Chiudiamo con questa stagione i 100<br />
anni dello sport della Guardia di Finanza,<br />
festeggeremo in altra sede i nostri<br />
100 anni, ai quali abbiamo dedicato il<br />
calendario storico del Corpo.<br />
Oggi, per questa stagione che si conclude,<br />
grazie a voi tutti, a cominciare dai<br />
due Comandanti che si sono alternati: il<br />
Gen. Gianni Gola, che di questi 100<br />
anni ha l'altissimo merito organizzativo<br />
degli ultimi 45!, il Gen. Domenico Campione<br />
che ha l'onore e la responsabilità<br />
di iniziare il nuovo secolo.<br />
Ma grazie a voi atleti delle Fiamme Gialle,<br />
voi che vincete salendo sul podio più<br />
alto a vedere sventolare la bandiera<br />
dell'Italia, voi che partecipate con forte<br />
determinazione alle competizioni:<br />
anche quando non salite sul podio, sappiamo<br />
che siete il meglio che la Guardia<br />
di Finanza e lo sport nazionale sa espri-<br />
mere, e ne dovete essere orgogliosi.<br />
Grazie per il messaggio che date ai giovani,<br />
ai finanzieri tutti, che vedendo i<br />
vostri successi, rinnovano in sé<br />
l'orgoglio di essere finanzieri.<br />
Continuate a credere in questa nostra<br />
Istituzione, che oggi vi consente di<br />
affermare il vostro talento offrendovi le<br />
migliori condizioni per prepararvi e<br />
gareggiare e domani vi darà una concreta<br />
prospettiva di vita, sempre indossando<br />
le Fiamme Gialle.”<br />
Il Presidente del Coni, Dott. Gianni<br />
Petrucci, nel rivolgere il suo saluto ha,<br />
tra l'altro, elogiato e ringraziato il Corpo<br />
della Guardia di Finanza, per il rilevantissimo<br />
apporto che gli atleti con le<br />
Nella foto alcuni degli atleti premiati con il Gen. D. Gianni Gola e il Gen. B. Angelo Maenza<br />
Alcune delle atlete del Gruppo Sportivo Fiamme Gialle in una foto ricordo con le Autorità<br />
Fiamme Gialle hanno dato e continuano<br />
a dare allo Sport Italiano e al Paese.<br />
L'apprezzamento di tale notevole contributo,<br />
in termini di partecipazione e di<br />
risultati conseguiti, è testimoniato oggi<br />
dalla presenza a questo evento di tutti i<br />
Presidenti delle Federazioni Nazionali.<br />
Infine, è intervenuto il Sottosegretario<br />
On. Crimi, ringraziando la Guardia di<br />
Finanza, anche a nome del Governo,<br />
per l'operato anche verso l'attività sportiva<br />
nazionale e internazionale con la<br />
più alta partecipazione di atleti e conquista<br />
di medaglie olimpiche e mondiali<br />
<strong>nelle</strong> discipline praticate nel sodalizio<br />
sportivo.<br />
Si è proseguito, quindi, con la ”pressante”<br />
presenza dei foto cineoperatori, ai<br />
compiacimenti e alle ovazioni per l'<br />
altissimo livello agonistico e per gli eccezionali<br />
risultati conseguiti dai seguenti<br />
protagonisti premiati <strong>nelle</strong> varie discipline<br />
sportive: Simone Collio, Simona La<br />
Mantia, Nicola Vizzoni (atletica leggera);<br />
Luca Agamennoni, Vincenzo Di Palma,<br />
Laura Milani, Simone Raineri, Elisabetta<br />
Sancassani, Matteo Stefanini,<br />
Simone Venier (canottaggio); Assunta<br />
Galeone, Edwige Gwend, Jennifer Pitzanti,<br />
Giulia Quintavalle (judo); Michele<br />
Giuliani, Salvatore Loria, Stefano Maniscalco,<br />
Lucio Maurino, Luca Valdesi,<br />
(karate); Arianna Fontana, Martina Valcepina<br />
(pattinaggio su ghiaccio); Valerio<br />
Aspromonte, Luigi Samele, Irene<br />
Vecchi (scherma); Christof Innerhofer,<br />
Manfred Moelgg, Elena Runggaldier,<br />
Dorothea Wierer (sport invernali),<br />
Marco De Nicolo (tiro a segno); Tania<br />
Cagnotto (tuffi).<br />
14 FiammeGialle - Aprile/Maggio 2011
ASSOARMA A TORINO<br />
di Tito Marini<br />
...PER IL 150° ANNIVERSARIO<br />
DELL’UNITÀ D’ITALIA ED IL 3°<br />
RADUNO NAZIONALE<br />
FiammeGialle - Aprile/Maggio 2011<br />
Foto 1<br />
opo un periodo preparatorio<br />
caratterizzato da riunioni, incon-<br />
Dtri, confronti di idee ed attività di<br />
realizzo con gli esponenti di Assoarma<br />
ed in particolare con il coordinatore<br />
dell'apposito comitato, da parte del presidente<br />
della sezione ANFI di Torino e<br />
del consigliere nazionale delegato, il 9<br />
marzo 2011, hanno avuto formale inizio,<br />
a Torino, i festeggiamenti celebrativi<br />
del 150° anniversario dell'unità<br />
<strong>d'Italia</strong>.<br />
Qui di seguito le prime cerimonie.<br />
Mercoledì 9 marzo<br />
Nella sede della Regione Piemonte è<br />
stato presentato il fitto programma dei<br />
Raduni 2011, una conferenza stampa<br />
ed una mostra ad hoc (v. foto n.1) per<br />
questo evento che regalerà festa per le<br />
strade di Torino da aprile fino ad ottobre.<br />
Si svolgeranno in città dieci raduni,<br />
coordinati dalla Regione Piemonte e<br />
dalla Città di Torino, che faranno affluire<br />
<strong>nelle</strong> vie e <strong>nelle</strong> piazze centinaia di<br />
migliaia di persone da tutta la Penisola<br />
e anche dall'estero.<br />
Aprirà la serie l'<strong>Associazione</strong> d'Arma<br />
dei Granatieri. Dal 15 al 17 aprile si<br />
sono ritrovati a Torino per il loro trentesimo<br />
Raduno nazionale. La domenica è<br />
stato il giorno della sfilata lungo l'asse<br />
piazza Castello – via Roma – piazza<br />
San Carlo – piazza Carlo Felice.<br />
Un evento militare di grande importanza,<br />
ma al di fuori del programma dei<br />
Apertura dei Festeggiamenti...<br />
Raduni, è la Festa dell'Esercito che si è<br />
svolta il 4 maggio in piazza Castello, in<br />
onore del decreto che l'allora Ministro<br />
Fanti firmò il 4 maggio 1861, nel Palazzo<br />
che attualmente è la sede della Prefettura,<br />
e che segnò la nascita<br />
dell'Esercito Italiano.<br />
Tornando ai Raduni, il secondo appuntamento<br />
è stato quello dell'Adunata<br />
degli Alpini, in programma il 6, 7 e 8 maggio.<br />
Si è trattato della sfilata più numerosa,<br />
con oltre 80 mila radunisti pronti a<br />
marciare per le strade di Torino.<br />
L'affluenza è stata di circa 500 mila persone.<br />
Dal 20 al 22 maggio sarà il turno<br />
dell'<strong>Associazione</strong> d'Arma di Cavalleria,<br />
con 1300 partecipanti, fra radunisti e<br />
militari e ben 200 cavalli. Il programma<br />
prevede una serie di eventi: il “Concorso<br />
di Salti” Città di Torino,il “Villaggio<br />
della Cavalleria” e la mostra su bronzi,<br />
dipinti, cimeli, oggetti.<br />
Il 10 e 11 giugno toccherà agli “aviatori”.<br />
Per la prima volta congiuntamente<br />
l ' A s s o c i a z i o n e d e l l ' A r m a<br />
dell'Aeronautica e quella dell'Aviazione<br />
dell'Esercito sfileranno insieme.<br />
Le giornate dei Bersaglieri, dal 15 al 19<br />
giugno, entreranno nel vivo giovedì 15<br />
a Biella per poi trasferirsi a Torino dove<br />
domenica, il giorno della sfilata, circa<br />
80mila Bersaglieri invaderanno le strade<br />
della città.<br />
Dal 24 al 26 giugno sarà di scena il XXI<br />
Raduno dell'<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong><br />
Carabinieri. Giungeranno in città i Carabinieri<br />
in congedo da tutt'Italia e anche<br />
dall'estero (Europa, America, Africa,<br />
Australia).<br />
Dal 1° al 3 luglio sfilerà nel centro<br />
città Assoarma che comprende 34<br />
Associazioni d'Arma e che rappresenta<br />
circa un milione di iscritti di<br />
tutte le Forze Armate e Corpi Armati<br />
dello Stato. La manifestazione finale<br />
di sabato 2 e domenica 3 luglio raccoglierà<br />
a Torino 20 mila rappresentanti<br />
delle 34 Associazioni con i loro<br />
familiari, che tingeranno le vie e le<br />
piazze della città dei variopinti colori<br />
delle loro mostrine e delle divise di<br />
tutte le armi e specializzazioni di<br />
Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri,<br />
Guardia di Finanza, Polizia e<br />
di tutte le realtà associative militari<br />
di categoria.<br />
Dal 10 all'11 settembre è in programma<br />
il XVIII° Raduno dell'<strong>Associazione</strong><br />
<strong>Nazionale</strong> Vigili del Fuoco del Corpo<br />
<strong>Nazionale</strong>. Il clou del Raduno avverrà in<br />
una giornata simbolica e tragica, a livello<br />
mondiale, per i pompieri:<br />
l'anniversario del crollo delle Torri<br />
Gemelle di New York.<br />
Dal 16 al 18 settembre si svolgerà il VII°<br />
Raduno dell'<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong><br />
della Sanità Militare Italiana, con manifestazioni<br />
a carattere istituzionale,<br />
intervallate da momenti di approfondimento<br />
storico e culturale.<br />
Il 1° e il 2 ottobre si terrà l'ultimo dei<br />
Raduni 2011, organizzato dall'I.P.A.<br />
(International Police Association).<br />
15
La Marcia per L’Unità d’Italia<br />
Foto 2 - il Maratoneta, Michele Maddalena, si è intrattenuto con i soci della Sezione ANFI di Torino<br />
Torino, 16/17 marzo 2011<br />
Nella mattinata del 16 marzo, presso la<br />
sede della Sezione ANFI di Torino sita<br />
nella caserma sede del Comando<br />
regionale Piemonte, è stato ricevuto il<br />
maratoneta Michele Maddalena, giunto<br />
a Torino dopo aver percorso il “giro”<br />
<strong>d'Italia</strong> camminando in tutte le regioni<br />
ed in particolare facendo firmare a tutti i<br />
presidenti (o loro delegati) degli stessi<br />
enti territoriali una pergamena che poi<br />
presenterà al Capo dello Stato.<br />
L'ex “Fiamma Gialla”, già in servizio<br />
presso la Scuola Nautica di Gaeta negli<br />
anni 1961/1962, era partita da Trieste il<br />
3 novembre 2010, arrivando appunto il<br />
16 marzo a Torino, prima capitale<br />
dell'Italia unita, dopo aver camminato<br />
per 4.215 chilometri.<br />
Alle ore 12, del 16 il consigliere nazionale<br />
per il Piemonte e Valle dì'Aosta,<br />
Cap. Tito Marini, unitamente al presidente<br />
della Sezione di Torino, Gen. Gennaro<br />
Pisanti, oltre una nutrita rappresentanza<br />
di soci, hanno ricevuto presso<br />
la Caserma del Comando Regionale<br />
Piemonte della Guardia di Finanza, ove<br />
ha sede la sezione A.N.F.I. di Torino, il<br />
maratoneta Michele Maddalena, il<br />
quale ha così concluso il suo giro <strong>d'Italia</strong><br />
a piedi.<br />
Nella sede della Sezione, il nostro marciatore,<br />
che era accompagnato da una<br />
rappresentanza del “Nastro Azzurro”,<br />
Istituto che lo ha seguito e sostenuto<br />
nell'originale impresa, ha conversato<br />
con i presenti, sottolineando il suo affet-<br />
to per le Fiamme Gialle (vds foto n. 2).<br />
Ha fatto seguito un buffè appositamente<br />
programmato al circolo unificato<br />
della caserma ove hanno avuto corso i<br />
rituali convenevoli bene auguranti ed il<br />
brindisi conclusivo ha esaurito il breve<br />
tempo disponibile di una giornata<br />
cadenzata da una serie d'impegni per<br />
tutti.<br />
Alle ore 21, hanno avuto inizio i festeggiamenti<br />
con il pubblico. Tutto il centro<br />
della Città si è affollato di gente. Ogni<br />
provincia del Piemonte aveva una piazza<br />
dedicata per le proprie esibizioni;<br />
bande e fanfare civili e militari in quasi<br />
tutti gli angoli delle vie oltre che <strong>nelle</strong><br />
piazze; sfilata simbolica delle varie<br />
Associazioni riconducibili ad Assoarma<br />
(compresa una rappresentanza<br />
dell'ANFI), dopo che il Sindaco di Torino<br />
aveva ricevuto il nostro marciatore.<br />
Le varie manifestazioni si sono protratte<br />
sino alle sei del mattino seguente.<br />
Michelle Maddalena, ex Fiamma Gialla, partito da<br />
Trieste il 3 novembre 2010 e arrivato a Torino il 16<br />
marzo, dopo aver percorso 4.215 Km<br />
Il Consigliere <strong>Nazionale</strong>, Cap. Tito Marini, con il Presidente della Sezione Gen. Pisanti ed alcuni soci<br />
16 FiammeGialle - Aprile/Maggio 2011
TACCUINO<br />
di Giuseppe Giuliani<br />
Lo scandalo dei petroli<br />
Correva l'anno 1980 quando le cronache<br />
radiotelevisive e giornalistiche vennero<br />
letteralmente “invase” da un caso<br />
giudiziario di estrema gravità, definito<br />
“Lo scandalo dei petroli”. Erano stati<br />
arrestati alcuni alti ufficiali della Guardia<br />
di finanza, tra i quali il comandante<br />
generale dell'epoca, per presunte collusioni<br />
con petrolieri. Ricordo ancora quei<br />
giorni con angoscia, perché, soprattutto<br />
per opera di certa stampa che vive di<br />
scandali, noi finanzieri sembravamo Foto 1<br />
diventati tutti mariuoli. Andavo in ufficio<br />
con la macchina di servizio, vestendo<br />
l'uniforme, e ricordo gli sguardi degli<br />
automobilisti che, ai semafori, si voltavano<br />
verso di me, ovviamente silenti,<br />
ma con lo sguardo scrutatore, come per<br />
chiedersi se appartenessi anch'io alla<br />
cricca dei malfattori.<br />
Confesso che vivevo un profondo disagio,<br />
perché non sono amante delle<br />
generalizzazioni. Non le ho mai praticate<br />
nei confronti degli altri e quindi soffrivo<br />
nel vederla praticata nei confronti di<br />
tutte le fiamme gialle. Le mele marce,<br />
purtroppo, ci sono dappertutto, ma non<br />
è logico né morale fare di tutte le erbe<br />
un fascio, come viceversa accadeva<br />
con la stampa. Basti dire che un famoso<br />
settimanale uscì con un servizio di<br />
copertina, riferito a tutta la Guardia di<br />
finanza, che aveva per titolo: “Nei secoli<br />
infedele”. Fui dunque molto determinato<br />
quando il comandante generale<br />
dell'epoca, Orazio Giannini, mi commissionò<br />
due articoli: uno per “il finanziere”,<br />
un altro per il “Corriere della<br />
Sera”. Quello per il nostro periodico<br />
venne pubblicato sul numero di novembre<br />
1980 sotto il titolo: “Lo scandalo dei<br />
petroli”. Mi fu poi comunicato che anche<br />
quello scritto per il “Corriere della Sera”<br />
sarebbe stato invece pubblicato su “il<br />
finanziere”. Non chiesi il perché ma<br />
posso immaginare che il quotidiano<br />
milanese – che non sempre è stato<br />
all'altezza della sua lunga tradizione di<br />
indipendenza e di imparzialità – avesse<br />
FiammeGialle - Aprile/Maggio<br />
2011<br />
scelto di seguire una linea morbida ed<br />
attendista di fronte alla marea di fango<br />
che saliva. Il secondo articolo venne<br />
dunque ugualmente pubblicato su “il<br />
finanziere” del dicembre 1980 sotto il<br />
titolo: “La Costituzione calpestata”. Con<br />
diretto ed esplicito riferimento alla ingenerosa<br />
ed illogica generalizzazione<br />
adottata dal settimanale, così concludevo:<br />
“Sarebbe come se, avendo<br />
appreso che la madre di uno dei redattori<br />
della citata Rivista si prostituisce,<br />
noi ne deducessimo che i redattori di<br />
quella testata – e magari anche i tipografi,<br />
gli impiegati amministrativi, gli<br />
uscieri e fors'anche gli strilloni – ed i loro<br />
rispettivi antenati, sono tutti figli di puttana”.<br />
Tra gli ufficiali coinvolti nello “scandalo<br />
dei petroli” c'era il generale Donato<br />
Loprete, verso il quale io ho avuto, da<br />
sempre, un atteggiamento di deferente<br />
rispetto e di simpatia. Loprete era<br />
tenente istruttore in Accademia quando<br />
io vi entrai e, in uno dei primissimi giorni<br />
- allorquando mi chiedevo se, tra adunate,<br />
cose fatte di corsa, cromatina spalmata<br />
sui piedi in ore notturne dagli “anziani”<br />
e cazziatoni più o meno gratuiti,<br />
non fossi capitato al manicomio - nel<br />
mentre eravamo in fila non so per che<br />
cosa, lui si rivolse a me con quel suo<br />
vocione: “Lei come si chiama?”. Declinai<br />
come da regolamento. “Lei ha una<br />
faccia intelligente”, fu la sua risposta.<br />
Come dimenticare un episodio del genere<br />
anche ad oltre sessant'anni di distanza?<br />
Ma poi io Loprete l'ho incontrato infinite<br />
volte, in mille occasioni, l'ultima<br />
delle quali allorquando, essendo stato<br />
chiamato, nel 1976, ad istituire il<br />
Nucleo speciale di polizia valutaria, fui<br />
da lui, Capo di Stato Maggiore del<br />
Comando generale, aiutato e sorretto in<br />
maniera determinante a superare le<br />
mille difficoltà che incontravo. Sicché,<br />
quando appresi del suo coinvolgimento<br />
nello “scandalo”, restai profondamente<br />
turbato e scosso.<br />
Mi sentii spinto dunque a scrivere un<br />
articolo per una rubrica che curo, sin dal<br />
1983, per il “Bollettino tributario<br />
d'informazioni”, a cui detti il semplice<br />
titolo di “Il generale Loprete”. Dopo aver<br />
riepilogato i fatti e descritto la personali-<br />
tà dell'ufficiale, mi dicevo incredulo<br />
dell'accusa ma auspicavo, ove si fosse<br />
dimostrata fondata, tuoni e fulmini proprio<br />
per il crollo di credibilità che ne<br />
sarebbe derivato e che avrei vissuto<br />
come un tradimento. Posso confessare,<br />
senza ambasce, che la scrittura di<br />
quell'articolo fu accompagnata da molte,<br />
ma davvero molte lacrime.<br />
Passarono gli anni e il 3 ottobre 1986,<br />
quando ero già in congedo, un sottufficiale<br />
del Nucleo regionale pt Napoli mi<br />
notificò un invito a comparire, quale<br />
teste, presso la VI Sezione penale del<br />
Tribunale di Torino, per le ore 9 del 21<br />
ottobre, per audizione nel procedimento<br />
penale a carico di Muselli Bruno +<br />
161. Si trattava proprio dello “scandalo<br />
dei petroli”. Quella lenza di mio figlio,<br />
alla vigilia della partenza, mi suggerì di<br />
portare con me il pigiama, lo spazzolino<br />
e quant'altro mi potesse occorrere in<br />
carcere, visto che gli ordini di cattura si<br />
erano susseguiti senza soste.<br />
Andai in aereo a Torino il giorno prima<br />
dell'udienza, la sera cercai di mangiare<br />
al ristorante frequentato a suo tempo da<br />
Cavour, ma senza esito, perché sarebbe<br />
occorsa la prenotazione.<br />
La mattina del 21 ottobre, puntuale, ero<br />
nell'anticamera dei testimoni, quando<br />
sopraggiunse Loprete. Ci abbracciammo<br />
in lacrime. Lui mi disse di aver letto il<br />
mio articolo sul “Bollettino”, di essersi<br />
molto emozionato e che si riprometteva<br />
di rispondere. Poi mi chiese che cosa<br />
facessi lì. Gli dissi della citazione e lui<br />
ipotizzò che si trattasse di qualcosa che<br />
riguardava il periodo in cui avevo<br />
comandato il Nucleo speciale di polizia<br />
valutaria, in relazione al quale, peraltro,<br />
non c'era nulla che potesse interessare<br />
il processo in corso.<br />
Attesi tutta la mattinata, fino a quando il<br />
presidente sospese l'udienza per motivi<br />
tecnici. In un bar adiacente, ci ritrovammo<br />
tutti per un panino. Alla ripresa<br />
dell'udienza, fui subito chiamato. Appena<br />
seduto sulla sedia dei testimoni, si<br />
avviò un duetto esilarante. Presidente:<br />
Dica. Io: Dica lei. Presidente: Lei è venuto<br />
per testimoniare in questo processo.<br />
Io: Così dice la citazione. Presidente:<br />
Lei ha compiuto atti in relazione a questo<br />
processo? Io: no. Ha prestato servi-<br />
17
zio in una delle città interessate a questo<br />
processo? (e le elencò). No. Ma,<br />
allora che cosa è venuto a fare? E' quello<br />
che vorrei sapere.<br />
A questo punto, i giudici a latere andarono<br />
in camera di consiglio, che stava<br />
alle spalle del collegio, piuttosto visibile<br />
dal luogo dov'ero seduto, e consultarono<br />
convulsamente alcuni schedari. Tornarono<br />
e mi chiesero se il mio nome di<br />
battesimo fosse (mi pare) Nicola.<br />
Ovviamente, no. Mi chiesero se avessi<br />
prestato servizio (mi pare) a Piacenza.<br />
Risposi di no. A quel punto, i tre membri<br />
del Tribunale si guardarono tutti in faccia:<br />
avevano sbagliato soggetto.<br />
Il presidente mi chiese perché mai non<br />
avessi telefonato per chiedere l'oggetto<br />
della testimonianza. Ma io non ebbi esitazioni<br />
a rispondere che, con quel clima<br />
di caccia alle streghe che si era creato,<br />
avrei rischiato di sentirmi dire da un<br />
impiegato di terza categoria: “Venga al<br />
processo e conoscerà i motivi della citazione”.<br />
Il presidente non potette che<br />
concordare con me. Poi mi chiese scusa,<br />
a nome del Tribunale, del fastidio<br />
che mi era stato arrecato. Attingendo<br />
alle vette del mio (inesistente) savoir<br />
faire gli risposi: “E' stato un piacere<br />
venire a conoscerla”.<br />
Ma torniamo a Loprete. Ne ho perso le<br />
tracce per decenni fino a quando, qualche<br />
mese fa, un mio amico, solitamente<br />
bene informato, mi ha fatto avere il suo<br />
numero di telefono. Gli ho telefonato<br />
con comprensibile emozione ma ho<br />
avuto la sensazione di parlare con una<br />
persona diversa. Pur essendo stato scagionato<br />
da tutte le accuse, la terribile<br />
esperienza giudiziaria deve aver lasciato<br />
in lui tracce oramai indelebili. Non<br />
sono sceso ovviamente nei particolari<br />
ma la sedia a rotelle sulla quale vive<br />
penso sia stata una conseguenza diretta<br />
delle sofferenze patite. Spero proprio<br />
che lui sia credente, perché soltanto la<br />
fede in Dio – dandoci la certezza che un<br />
giorno capiremo tante cose che in vita<br />
appaiono incomprensibili – può evitarci<br />
la disperazione.<br />
Supersenior<br />
Una sera del luglio 2003 assistevo alla<br />
proiezione di un film in bianco e nero su<br />
Rai 3. Ad un certo punto, sulla parte<br />
bassa dello schermo, venne fatto passare<br />
un messaggio: “Se hai compiuto<br />
sessant'anni e non sai cosa farai da<br />
grande, partecipa al nostro spettacolo”.<br />
Una volta, due volte, tre volte. Ad un<br />
certo punto, mi incuriosii e presi nota<br />
dei numeri di telefono e di fax che bisognava<br />
contattare. Poiché il telefono<br />
risultava sempre occupato, inviai un fax<br />
e non ci pensai più. Ma, dopo una decina<br />
di giorni, mi telefonò un regista.<br />
Appresi così che la Rai stava selezionando<br />
dodici ultrasessantenni, sei<br />
maschietti e sei femminucce, definiti<br />
“Supersenior”, che sarebbero stati ospitati<br />
in un castello della Sabina per cento<br />
giorni, durante i quali avrebbero dovuto<br />
scrivere un copione teatrale, che essi<br />
stessi avrebbero poi rappresentato in<br />
un teatro romano.<br />
A questo punto, mi sovvennero le mie<br />
due esperienze teatrali, tutte antiche<br />
perché collocabili la prima nell'infanzia,<br />
e la seconda nella prima giovinezza. La<br />
prima si svolse al “Carro di Tespi”, una<br />
organizzazione voluta, fondata e diretta<br />
da Ester Valdes, un'artista argentina<br />
degli anni quaranta, autrice e cantautrice,<br />
molto nota anche alla radio. Ogni<br />
anno Valdes scriveva una nuova commedia<br />
musicale che poi veniva rappresentata<br />
nei principali teatri napoletani e,<br />
d'estate, <strong>nelle</strong> colonie della G.I.L. (Gioventù<br />
Italiana del Littorio). Appresi<br />
dell'esistenza della compagnia a scuola,<br />
un giorno che un incaricato venne<br />
ad offrire l'acquisto dei biglietti dello<br />
spettacolo. Mia madre disse subito di sì<br />
e, alla fine della rappresentazione, mi<br />
condusse sul palcoscenico e comunicò<br />
ad Ester Valdes il desiderio che io<br />
facessi parte della compagnia. Ester mi<br />
convocò a casa sua, sopra Piazza del<br />
Plebiscito a Napoli, mi fece un provino,<br />
mi accolse.<br />
Fu la stessa Ester Valdes che mi<br />
segnalò a Sergio Tofano – attore, regista,<br />
disegnatore e scrittore, indimenticato<br />
papà del Signor Bonaventura del<br />
“Corriere dei piccoli” – il quale aveva<br />
intenzione di portare sullo schermo “Il<br />
piccolo scrivano fiorentino”, dal libro<br />
“Cuore”. Anche Tofano mi fece un provino,<br />
del quale conservo ancora – nella<br />
mia casciaforte, insieme con i copioni<br />
del “Carro di Tespi” – alcune foto. Papà<br />
era in procinto di andare a Roma per la<br />
firma del contratto, quando – era il 1942<br />
– la guerra si incattivì e tutto andò a monte.<br />
La seconda esperienza si svolse, a<br />
guerra già finita, in una filodrammatica<br />
parrocchiale. Io ho avuto la fortuna di<br />
conoscere un parroco, già professore di<br />
liceo, versatile, moderno, mi verrebbe<br />
da dire “laico”. Concertava e dirigeva il<br />
coro della parrocchia, ci faceva da regi-<br />
sta. Sollecitava noi giovani fino al punto<br />
da farci parlare in pubblico tutte le<br />
volte che se ne presentava l'occasione<br />
e, soprattutto, durante la “Via Crucis”<br />
del venerdì santo.<br />
Ogni anno, a Natale, andava in scena<br />
“La cantata dei pastori”, che è un classico<br />
del teatro napoletano. Io interpretavo<br />
la parte dell'Angelo, che però passò<br />
a mia sorella Ortensia e poi a mio fratello<br />
Antonio, più piccoli di me. La mia<br />
voce, con la pubertà e con la prima giovinezza,<br />
non aveva più niente di angelico.<br />
Ero quindi passato al ruolo di San<br />
Giuseppe, con tanto di barba e bastone.<br />
Ma il parroco ci faceva recitare<br />
anche altri testi. Ricordo, per esempio,<br />
“Ali spezzate”, in cui facevo la parte del<br />
cattivo che poi impazzisce proprio a<br />
causa della sua cattiveria, ed esce di<br />
scena con la risata del pazzo. Un uragano<br />
di applausi.<br />
E “Supersenior”? Avete ragione, ma<br />
non c'è più spazio sufficiente per le<br />
cose da raccontare e quindi ne parleremo<br />
la prossima volta.<br />
Lessico giuridico. Il “reato penale”<br />
Una delle cose che mi fanno perdere le<br />
staffe è l'uso improprio di termini giuridici,<br />
soprattutto se fatto non da un quidam<br />
de populo ma da chi avrebbe il dovere<br />
di sapere che cosa dice o scrive.<br />
Le violazioni di norme giuridiche possono<br />
essere punite con sanzioni appartenenti<br />
ad una delle seguenti categorie.<br />
Sanzioni civili: restituzione e risarcimento<br />
del danno. Sanzioni penali:<br />
esclusivamente quelle previste dal codice<br />
penale, cioè ergastolo, reclusione,<br />
arresto, multa, ammenda. Sanzioni<br />
amministrative: tutte le altre, come, per<br />
esempio, il pagamento di una somma di<br />
denaro per divieto di sosta,<br />
l'abbattimento di costruzioni abusive<br />
eccetera.<br />
La violazione punibile con una delle sanzioni<br />
penali viene definita reato dallo<br />
stesso codice. Se dunque io dico “reato<br />
penale” commetto una tautologia, ossia<br />
una ripetizione dello stesso concetto,<br />
come se dicessi “quadrupedi a quattro<br />
zampe”. Oltre che un peccato contro la<br />
lingua italiana ed il diritto, è una sciocchezza.<br />
Ma se potessi avere un solo<br />
euro per tutte le volte che questa sciocchezza<br />
viene scritta sulla carta stampata<br />
e pronunziata in programmi televisivi,<br />
ivi compresi i telegiornali, potrei mettere<br />
da parte un bel gruzzolo.<br />
18 FiammeGialle - Aprile/Maggio<br />
2011
XVIII<br />
RADUNO<br />
NAZIONALE<br />
A.N.F.I.<br />
DAL 29/09 AL 02/10/2011<br />
Margherita di Savoia<br />
ANDRIA<br />
BARLETTA<br />
PROVINCIA DI BAT BARLETTA ANDRIA TRANI<br />
Barletta - Castello Svevo<br />
Andria - Castel del Monte<br />
Trani - Castello Svevo<br />
TRANI<br />
Bisceglie<br />
CON IL PATROCINIO<br />
REGIONE PUGLIA
GIOVEDÌ, 29 SETTEMBRE<br />
ANDRIA<br />
ore 09,00/10,30 - Incontro del Consiglio <strong>Nazionale</strong> con le Autorità istituzionali<br />
e presentazione del Raduno agli Organi di stampa e della TV.<br />
BARLETTA<br />
ore 11,00 - Alzabandiera e deposizione Corona al Monumento ai Caduti<br />
della Città e della Guardia di Finanza;<br />
ore 11,30 - Castello Svevo: Inaugurazione ed apertura al pubblico della<br />
Mostra Storica della Guardia di Finanza;<br />
a seguire: Inaugurazione ed apertura al Pubblico del Concorso di Pittura<br />
“A.N.F.I. - 150° Anniversario dell’Unità d’Italia”.<br />
BISCEGLIE<br />
ore 16,00 - Deposizione Corona al Monumento ai Caduti della Città;<br />
ore 17,00 - Esibizione pubblica di Unità Cinofile della Guardia di Finanza<br />
(Centro Città);<br />
a seguire: esibizione pubblica della Fanfara della Legione Allievi della<br />
Guardia di Finanza di Bari.<br />
VENERDÌ, 30 SETTEMBRE<br />
ANDRIA<br />
ore 08,30/12,30 - 15,00/18,00 - Apertura Ufficio Postale mobile per<br />
annullo speciale del Raduno.<br />
BARLETTA (Castello Svevo)<br />
ore 08,30/19,00 - Apertura al Pubblico della Mostra Storica della Guardia<br />
di Finanza e Concorso di Pittura “A.N.F.I. - 150° Anniversario dell’Unità<br />
d’Italia”.<br />
ANDRIA (Monumento ai Caduti)<br />
ore 08,30 - Deposizione Corona d’alloro.<br />
TRANI (Monumento ai Caduti)<br />
ore 09,30 - Deposizione Corona d’alloro;<br />
ore 10,00/12,00 - 15,00/18,00 - Castello Svevo: Riunione del Consiglio<br />
<strong>Nazionale</strong> ;<br />
ore 18,00/19,00 - Esibizione pubblica della Fanfara della Legione Allievi<br />
della Guardia di Finanza (Centro Città).<br />
ANDRIA (Palazzo dello Sport)<br />
ore 20,30/23,30 - Serata danzante con esibizione Gruppi folcloristici<br />
pugliesi e degustazione prodotti tipici locali (Radunisti A.N.F.I.).<br />
SABATO, 1° OTTOBRE<br />
TRANI<br />
ore 08,30/12,30 - 15,00/18,00 - Apertura Ufficio Postale mobile per annullo<br />
speciale del Raduno.<br />
BARLETTA (Castello Svevo)<br />
ore 08,30/19,00 - Apertura al Pubblico della Mostra Storica della Guardia<br />
di Finanza;<br />
ore 08,30/12,30 - 14/17,00 - Apertura al Pubblico del<br />
Concorso di Pittura “A.N.F.I. - 150° Anniversario dell’Unità<br />
d’Italia”.<br />
BISCEGLIE<br />
ore 08,30/10,00 - Incontro del Consiglio <strong>Nazionale</strong> con i<br />
Presidenti delle <strong>Sezioni</strong> A.N.F.I..<br />
TRANI (Aula Magna Università LUM)<br />
ore 11,00/13,00 - Convegno pubblico su: “Contributo della<br />
Guardia di Finanza all’Unità d’Italia” e presentazione del<br />
libro “L’A.N.F.I. ed i 150 anni dell’Unità d’Italia”;<br />
TRANI (Cattedrale)<br />
ore 17,30/18,30 - Celebrazione S. Messa.<br />
BARLETTA<br />
ore 17,30/18,30 - Esibizione pubblica della Fanfara della Legione Allievi<br />
della Guardia di Finanza.<br />
ANDRIA<br />
ore 21,00/23,00 - Concerto della Banda Musicale della Guardia di<br />
Finanza.<br />
DOMENICA, 2 OTTOBRE<br />
BARLETTA<br />
ore 08,30/14,00 - Apertura Ufficio Postale mobile per annullo speciale del<br />
Raduno;<br />
ore 09,15/10,15 - Schieramento dei Reparti della Guardia di<br />
Finanza e dei Radunisti A.N.F.I.;<br />
Ore 10,30 - Arrivo delle Massime Autorità;<br />
a seguire:<br />
- Onori alla Massima Autorità e rassegna dello schieramento;<br />
- allocuzioni;<br />
- premiazione dei vincitori del Concorso di Pittura e del Concorso<br />
Letterario;<br />
- sfilata dei Reparti della Guardia di Finanza e dei Radunisti;<br />
- onori alla Massima Autorità;<br />
- ammainabandiera.<br />
20 FiammeGialle - Aprile/Maggio 2011
Per notizia di tutti gli Associati, si comunica che è in avanzata fase di organizzazione il XVIII Raduno <strong>Nazionale</strong> dell'A.N.F.I.,<br />
dal 29 settembre al 2 ottobre 2011, alla sede della neoprovincia di Barletta - Andria – Trani (BT). Considerati i tempi molto<br />
ristretti per la relativa organizzazione, tutti i Soci e loro familiari sono invitati a contattare la propria Sezione, o visitare il sito<br />
internet: www.assofinanzieri.it, per ogni notizia di dettaglio.<br />
La Provincia di B.A.T.<br />
La provincia di Barletta-Andria-Trani è la sesta della Puglia dopo quelle di Bari,<br />
Taranto, Foggia, Lecce e Brindisi ed è una provincia della Puglia settentrionale, istituita<br />
nel 2004.<br />
Il capoluogo è congiunto fra le città di Barletta, Andria e Trani.<br />
Confina a nord-ovest con la Provincia di Foggia, a nord-est con il Mare Adriatico, a<br />
sud-est con la Provincia di Bari, a sud con la Provincia di Potenza (Basilicata).<br />
È attraversata dal fiume Ofanto e comprende, inoltre, la Murgia di Nord-ovest (la<br />
più alta): la massima altitudine è raggiunta dal Monte Caccia (686 metri s.l.m.).<br />
Le tre città che costituiscono il capoluogo congiunto sono centri molto popolosi appartenenti<br />
originariamente alla Provincia di Bari: il maggior numero di abitanti è in<br />
Andria (98.000 ca.), seguita da Barletta (94.000 ca.) e Trani (53.000 ca.).<br />
Il territorio presenta numerosi e notevoli monumenti ed uno dei suoi capoluoghi, Barletta,<br />
è stato dichiarato nel 2006 città d'arte. La città di Barletta conserva il "Colosso",<br />
enorme statua del V secolo che si crede rappresenti un imperatore romano: Teodosio<br />
II (nella foto a lato). Da visitare sono la cattedrale romanico-gotica di Santa<br />
Maria Maggiore, la Basilica del Santo Sepolcro (costruita dai crociati) e<br />
l'imponente castello svevo-angioino. Inoltre in città è presente la nota Cantina<br />
della Disfida e la pinacoteca che contiene i quadri del pittore barlettano Giuseppe<br />
De Nittis, sita nel Palazzo della Marra.<br />
Emblema di Andria è Castel del Monte, castello costruito da Federico II di Svevia,<br />
situato su una collina. Il castello presenta otto meravigliose torri ed è locato in uno dei<br />
più bei luoghi della Murgia.<br />
La città di Trani, "perla dell'Adriatico", città del mare e del diritto con i suoi "Ordinamenta<br />
maris", il Castello Federiciano, il Porto Naturale e Turistico, la "Villa Comunale",<br />
raro esempio di giardino sul mare, e il suo splendido lungomare la rendono unica e imperdibile. Ma è soprattutto conosciuta<br />
per la sua Cattedrale, dedicata al santo patrono S. Nicola Pellegrino, edificata vicino al mare, in cui riflette la sua<br />
magnifica architettura romanico pugliese. Con una tale posizione scenografica, la Cattedrale di Trani è una delle chiese e<br />
dei luoghi più suggestivi <strong>d'Italia</strong>.<br />
Molto piacevoli sono, inoltre, i centri murgiani (molto caratteristici) ed il centro di Bisceglie, comune noto per i suoi dolmen.<br />
Parte del territorio della nuova provincia (nei comuni di Andria, Minervino Murge e Spinazzola) rientra nel Parco nazionale<br />
dell'Alta Murgia.<br />
Si rammenta che il raduno rappresenta, per l'A.N.F.I. ed i suoi soci, un momento d'incontro tra le “Fiamme Gialle” in servizio ed in<br />
congedo con la popolazione locale, che, in tali occasioni, non manca mai di accoglierci con spontanea simpatia e tantissimo<br />
calore.<br />
La Presidenza <strong>Nazionale</strong>, considerati i tempi molto ristretti per la relativa organizzazione, invita tutti gli associati e loro familiari a<br />
comunicare, sin da ora, la propria partecipazione di massima, da confermare, nei tempi brevi, alla rispettiva Sezione di appartenenza<br />
che, a sua volta, relazionerà la Presidenza <strong>Nazionale</strong> secondo le modalità che saranno comunicate a parte.<br />
Per l’occasione è stata stipulata un’apposita convenzione con il seguente Tour Operator, a condizioni vantaggiose per gli associati<br />
e familiari, con particolare riferimento alla sistemazione alberghiera ed alle eventuali visite turistiche-culturali da effettuare<br />
in loco: MA.PO. TRAVEL, Via Duca D’Aosta, 26 - 70127 BARI, tel. 0805305658 - e-mail: info@mapotravel.it, oppure, mauro@mapotravel.it.<br />
Nei giorni dal 29 settembre 2011 al 1° ottobre 2011, presso l’Hotel dei Cavalieri in Barletta, Via Foggia, 40, <strong>nelle</strong> ore 08,30/12,30 -<br />
15,30/18,30, sarà aperto il Posto Tappa della Presidenza <strong>Nazionale</strong> per servizio informazioni e forniture sociali per i Radunisti.<br />
FiammeGialle - Aprile/Maggio 2011<br />
21
XVIII RADUNO NAZIONALE A.N.F.I.<br />
BARLETTA-ANDRIA-TRANI 29.9/2.10.2011<br />
CONCORSO DI PITTURA “A.N.F.I. - 150° Anniversario dell’Unità d’Italia”<br />
La Presidenza <strong>Nazionale</strong> dell'<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong> <strong>d'Italia</strong>, in occasione del suo XVIII Raduno<br />
<strong>Nazionale</strong>, di previsto svolgimento a Barletta-Andria-Trani, dal 29 settembre al 1° ottobre 2011, ha indetto un Concorso<br />
di Pittura, a tema libero, intitolato “A.N.F.I. - 150° Anniversario dell’Unità d’Italia”.<br />
REGOLAMENTO DI PARTECIPAZIONE<br />
1. Il Concorso, distinto in due settori, riservati, rispettivamente, a tutti i soci A.N.F.I. (onorari, benemeriti, ordinari e simpatizzanti) ed ai militari<br />
di qualsiasi grado in servizio nella Guardia di Finanza, sarà realizzato all'interno del Castello Svevo di Barletta e aperto al pubblico dopo la<br />
cerimonia d'inaugurazione, prevista per le ore 12,00 circa del 29 settembre, sino alle ore17,00 del successivo 1° ottobre 2011.<br />
2.Gli Autori potranno partecipare con un massimo di tre opere, di dimensioni non superiori a cm.70 x100, decorosamente incorniciate e<br />
munite di attaccaglia, indicando sul cartellino da incollare sul retro di ciascuna opera, rispettivamente, il cognome e nome dell'autore, il titolo<br />
dell'opera, la tecnica usata, l'indirizzo completo di numero telefonico, e la Sezione ANFI o Reparto di appartenenza (se militare in servizio).<br />
3. Le opere da presentare al Concorso dovranno essere accuratamente imballate e fatte pervenire, dal 12 al 22 settembre 2011, al<br />
seguente indirizzo: Concorso di Pittura “A.N.F.I. - 150° Anniversario dell’Unità d’Italia” c/o Comando Gruppo Guardia di Finanza -<br />
Piazza Marina s.n. (76121) BARLETTA.<br />
4. Per facilitare l'allestimento della Mostra, gli Autori dovranno compilare la relativa “SCHEDA DI PARTECIPAZIONE”, come da modello<br />
in calce, e farla pervenire al seguente indirizzo, entro il 5 settembre 2011: A. N. F. I. - Presidenza <strong>Nazionale</strong> - Via Alberto Caroncini<br />
n. 19 (00197) ROMA (Tel. 06 8084270 - Fax 06 8084280 - e-mail presidenza@assofinanzieri.it).<br />
5. Le spese per la spedizione delle opere sono a carico degli Autori, i quali dovranno provvedere al ritiro delle stesse esclusivamente sul<br />
posto, alla chiusura del Concorso previsto per le ore 17,00 del 1°ottobre 2011 (il personale incaricato all'allestimento della Mostra curerà,<br />
ove possibile, di conservare i relativi imballaggi per il loro eventuale riutilizzo all'atto del ritiro, che dovrà comunque essere effettuato dallo<br />
stesso autore o da suo delegato munito di una copia della predetta “SCHEDA DI PARTECIPAZIONE” completa delle generalità della persona<br />
delegata).<br />
6. L'organizzazione, pur assicurando la massima sorveglianza, non assume alcuna responsabilità per gli eventuali danni che potrebbero<br />
verificarsi alle opere durante la manifestazione, poiché è facoltà degli Autori di assicurarle preventivamente.<br />
7. Una Giuria di Esperti nominata dalla Presidenza <strong>Nazionale</strong> dell'ANFI, la cui composizione sarà resa nota dopo l'assegnazione dei premi,<br />
a suo insindacabile giudizio, valuterà le opere e assegnerà i premi in palio.<br />
8. La cerimonia di premiazione avverrà in occasione della sfilata dei radunisti, in programma, per le ore 10,30 circa del 2 ottobre 2011, a Barletta.<br />
Agli Autori primi tre classificati dei due settori sarà assegnata una TARGA D'ARGENTO, oltre al DIPLOMA DI PARTECIPAZIONE<br />
che sarà successivamente spedito agli altri Autori delle opere esposte.<br />
XVIII RADUNO NAZIONALE A.N.F.I.<br />
Barletta-Andria-Trani 29/09 - 02/10/2011<br />
CONCORSO DI PITTURA “A.N.F.I. - 150° Anniversario dell’Unità d’Italia”<br />
SCHEDA DI PARTECIPAZIONE<br />
Il/La sottoscritto/a___________________________________residente a__________________________________ ( ),<br />
in Via ______________________________(CAP)_______, telefono__________________, Socio/a della Sezione ANFI<br />
di___________________________oppure in servizio presso il Comando_____________________________G. di F.<br />
di___________________________________, chiede di partecipare al Concorso di pittura in intestazione<br />
con le seguenti opere:<br />
1. Titolo _______________________________, dimensioni ___________, tecnica______________________;<br />
2. Titolo _______________________________, dimensioni ___________, tecnica______________________;<br />
3. Titolo _______________________________, dimensioni ___________, tecnica______________________.<br />
(Firma dell’autore)___________________________<br />
Generalità della persona eventualmente delegata al ritiro delle opere:_________________________________________<br />
________________________________________________________________________________________________<br />
N.B. Scheda da compilare a stampatello e far pervenire alla Presidenza <strong>Nazionale</strong> ANFI entro il 5 settembre 2011.
CONFERENZE<br />
di Umberto Fava<br />
'obiettivo di far conoscere, ai neo<br />
arruolati nella Guardia di Finanza,<br />
Lle vecchie “Fiamme Gialle” e la<br />
loro <strong>Associazione</strong> continua ad essere<br />
perseguito con impegno e sollecitudine.<br />
E non solo. La partecipazione, a<br />
tale incontro, del Presidente <strong>Nazionale</strong>,<br />
Gen. C.A. Giovanni Verdicchio, di per<br />
sé, costituisce una concreta manifestazione<br />
della volontà di cementare<br />
l'unione, il senso di cameratismo ed i<br />
collegamenti con le giovani leve della<br />
Guardia di Finanza. Una presenza che,<br />
superando la contingenza dell'evento,<br />
assume connotazione e significati<br />
Foto<br />
più<br />
1<br />
profondi: ricordare, vivificare e trasmettere<br />
i valori etici che hanno costituito le<br />
fondamenta della storia del Corpo, di<br />
cui l'A.N.F.I. è gelosa custode.<br />
Il 5 aprile 2011, in attuazione delle decisioni<br />
del Consiglio <strong>Nazionale</strong>, il Vice<br />
Presidente <strong>Nazionale</strong> Vicario, Gen.<br />
C.A. Umberto Fava, ha tenuto presso la<br />
Scuola Nautica di Gaeta la conferenza<br />
finalizzata a rendere edotti gli Allievi<br />
<strong>Finanzieri</strong> dell'XI Corso “Brig. mare<br />
M.A.V.M. Francesco Mazzei”, della storia,<br />
delle finalità, dell'attività<br />
dell'A.N.F.I..<br />
Il “ritorno” a Gaeta è sempre piacevole:<br />
non solo per l'incantevole collocazione<br />
della sede della Scuola Nautica e per lo<br />
splendido panorama che può godersi,<br />
ma anche per l'affettuosa, sentita ed<br />
apprezzata accoglienza del Col. Marcello<br />
Marzocca che, ancora una volta,<br />
ha voluto sottolineare, con espressioni<br />
convinte e partecipi, il forte legame che<br />
unisce le Fiamme Gialle di ieri e di oggi.<br />
E non solo. L'illustrazione del suo impegno<br />
per la realizzazione del Museo<br />
Navale del Corpo e l'attività che svolge<br />
per “ricostruire” le pagine di storia<br />
dell'assedio di Gaeta hanno concluso<br />
una giornata davvero interessante. La<br />
visione, poi, di alcuni documenti storici<br />
originali, relativi al citato assedio, è<br />
stata la classica “ciliegina” di una “torta”<br />
culturale, veramente significativa.<br />
La conferenza, alla quale hanno partecipato<br />
anche il Ten. Col. De Vito, il Presidente<br />
della locale Sezione A.N.F.I.,<br />
M.A. mare Calogero Gambino ed i Soci<br />
FiammeGialle - Aprile/Maggio 2011<br />
L’A.N.F.I.<br />
alla Scuola Nautica di Gaeta<br />
Il Presidente <strong>Nazionale</strong>, Gen. C.A. Giovanni Verdicchio, Il Vice Presidente <strong>Nazionale</strong> Vicario, Gen. C.A.<br />
Umberto Fava, il Comandante della Scuola Nautica di Gaeta, Col. Marcello Marzocca, il Presidente della<br />
Sezione di Gaeta M.A. mare Calogero Gambino con alcuni degli AA.FF. dell’XI Corso “Brig. Mare M.A.V.M.<br />
Francesco Mazzei”<br />
Lgt. Leonardantonio Zizzi e M.A. mare<br />
Mario Cano, è stata seguita dagli Allievi<br />
<strong>Finanzieri</strong> con grande curiosità ed interesse,<br />
soprattutto per le iniziative che<br />
l'<strong>Associazione</strong> pone in essere a favore<br />
dei suoi appartenenti, nonché per<br />
l'attività che svolge a favore della collettività<br />
e delle Istituzioni.<br />
23
Gaspare Elios Russo, Professore Aggregato di<br />
Nefrologia Prima Facoltà di Medicina - Sapienza Università<br />
di Roma Resp. U.O.S. Dialisi Peritoneale -<br />
D.A.I. Nefrologia Urologia Az. Policlinico Umberto I -<br />
Roma - Consulente nefrologo del Poliambulatorio FAF<br />
di Roma, diretto dal Dott. Riccardo Piccinni.<br />
L’Insufficienza<br />
Renale Cronica<br />
La Dialisi Peritoneale (DP) rappresenta<br />
la metodica intracorporea per il<br />
trattamento sostitutivo dell'insufficienza<br />
renale cronica, tale da consentire, a<br />
coloro che ne sono affetti, di<br />
sopravvivere mantenendo una buona<br />
qualità di vita.<br />
Il principio fisico su cui si basa è lo<br />
stesso dell'emodialisi, ovvero quello di<br />
mettere indirettamente a contatto il<br />
sangue del paziente con una soluzione<br />
a composizione nota, mediante<br />
l'interposizione di una membrana<br />
semipermeabile (filtro) che nel caso<br />
della dialisi peritoneale risulta essere il<br />
peritoneo. La dialisi peritoneale si<br />
effettua con l'introduzione della<br />
soluzione dializzante nella cavità<br />
peritoneale, dove staziona, per un<br />
tempo sufficientemente lungo da<br />
consentire gli scambi con il sangue. La<br />
ricerca della modalità più efficace di<br />
accesso al peritoneo ha costituito per<br />
molti anni un grave problema che<br />
limitava l'esecuzione routinaria della<br />
dialisi peritoneale; solo negli anni 60<br />
sono state proposte soluzioni di facile<br />
attuazione ripetibili nel tempo e sicure<br />
per il paziente.Fondamentale è il<br />
posizionamento chirurgico di un<br />
catetere peritoneale a permanenza<br />
24<br />
“L’angolo della salute” in questo numero è a cura di G. Elios Russo<br />
L’Angolo della SALUTE<br />
(catetere di Tenckhoff). Il catetere<br />
peritoneale è il punto debole della dialisi<br />
peritoneale; le complicanze correlate al<br />
posizionamento del catetere, infezioni<br />
dell'ostio cutaneo (exite-site) e del<br />
tunnel, peritoniti, ernie e perdite di<br />
liquido (leakage), sono le cause più<br />
frequenti di insuccesso della tecnica<br />
che impongono, talvolta, il passaggio<br />
all'emodialisi.<br />
Le soluzioni dializzanti per dialisi<br />
peritoneale hanno una composizione<br />
che si rifà ampiamente a quelle<br />
impiegate in emodialisi. Come queste<br />
infatti esse devono consentire la<br />
rimozione delle tossine accumulate ed<br />
il riequilibrio degli elettroliti; devono<br />
cedere tamponi per ottenere un<br />
adeguato riequilibrio acido-base; avere<br />
caratteristiche osmotiche tali da<br />
consentire un effetto di ultrafiltrazione;<br />
essere sterili, apirogene e non irritanti<br />
per il peritoneo. Particolare importanza<br />
va data alle sostanze osmoticamente<br />
attive, che risultano essere le vere<br />
protagoniste dell'ultrafiltrazione. A<br />
tutt'oggi, l'unica sostanza utilizzata a<br />
tale scopo è il glucosio. La sua<br />
concentrazione oscilla da 1,36 g/dl a<br />
4,5 g/dl, a seconda che si voglia una<br />
soluzione dializzante isotonica o<br />
ipertonica rispetto al plasma. Con le<br />
soluzioni ipertoniche rispetto al plasma<br />
si ottiene l'effetto di ultrafiltrazione.<br />
Recentemente, vi sono stati molti studi<br />
riguardanti l'uso dell'icodestrina come<br />
sostanza osmoticamente attiva che<br />
sembra dare risultati soddisfacenti<br />
nell'ultrafiltrazione. Disponiamo<br />
attualmente di numerose tecniche di<br />
dialisi peritoneale che possono<br />
rispondere alle esigenze cliniche e<br />
riabilitative dei pazienti. Una prima<br />
distinzione è operabile tra le metodiche<br />
manuali e quelle automatizzate.<br />
(CAPD e APD)<br />
Metodiche manuali (CAPD) - Si tratta di<br />
tecniche che non prevedono l'impiego<br />
di apparecchiature e che sono<br />
effettuate dal paziente, nell'arco<br />
dell'intera giornata, mediante scambi<br />
manuali. La Dialisi Peritoneale<br />
Ambulante (consente al paziente di<br />
muoversi e lavorare mentre il peritoneo<br />
dializza) Continua (CAPD) è una<br />
metodica cosidetta “continua” in quanto<br />
depura il sangue 24 ore al giorno anche<br />
durante le normali attività quotidiane<br />
(lavoro etc.); prevede la permanenza<br />
del liquido di dialisi nella cavità<br />
peritoneale per 15/18 ore al giorno con<br />
periodiche sostituzioni dello stesso<br />
(soste di circa 6 ore). La procedura<br />
dello scambio richiede, in media 30<br />
FiammeGialle - Aprile/Maggio 2011
il catetere peritoneale<br />
minuti e sono, in genere, necessari 3/4<br />
scambi distribuiti equamente durante la<br />
giornata. Mentre il liquido è<br />
nell'addome, come detto, si è liberi di<br />
dedicarsi alle abituali attività della vita<br />
quotidiana.<br />
Metodiche Automatizzate (APD): la<br />
Dialisi Peritoneale Automatizzata<br />
(APD) utilizza una macchina<br />
automatica (cycler) per eseguire gli<br />
scambi durante la notte (in media 8 ore)<br />
con vari vantaggi: l'impiego di una<br />
macchina semiautomatica denominata<br />
Cycler, che effettui tutte le manovre di<br />
scambio limita gli interventi operativi del<br />
paziente a due sole operazioni per ogni<br />
seduta; l'effettuazione delle sedute<br />
durante la notte consente al paziente<br />
ed al partner la libertà diurna; il<br />
mantenimento dell'addome vuoto,<br />
senza soluzione dializzante, durante il<br />
giorno, riduce le problematiche legate<br />
a l l ' a u m e n t o d e l l a p r e s s i o n e<br />
intraperitoneale ed all'attività diurna del<br />
paziente; una migliore efficienza<br />
dialitica e tolleranza fisica e psicologica<br />
del trattamento; la possibilità di<br />
utilizzare questa terapia <strong>nelle</strong><br />
“Residenze per anziani”, in quei<br />
soggetti con irc e con scarsa<br />
autonomia. Un solo infermiere può<br />
essere in grado di gestire 6/10 pazienti<br />
durante la notte con notevole<br />
contenimento della spesa sanitaria.<br />
La dialisi peritoneale, se ben eseguita,<br />
è una metodica che offre ottimi risultati<br />
FiammeGialle - Aprile/Maggio 2011<br />
clinici ed al tempo stesso lascia alla<br />
persona che la esegue una vita sociale<br />
e/o lavorativa ottimale. Peculiarità della<br />
DP è quella, come detto, di essere<br />
effettuata dallo stesso paziente al<br />
proprio domicilio, a differenza<br />
dell'emodialisi extracorporea (HD) che<br />
costringe, invece, il soggetto a recarsi 3<br />
volte alla settimana presso una<br />
struttura ospedaliera per effettuare la<br />
propria terapia dialitica.<br />
Da un punto di vista puramente generale<br />
la dialisi peritoneale risulta molto più<br />
fisiologica consentendo una depurazione<br />
continua <strong>nelle</strong> 24 ore alla stregua<br />
della funzione renale. Nella dialisi peritoneale<br />
i vantaggi per il paziente possono<br />
essere molteplici ed andare dal maggior<br />
benessere fisico, senza stress car-<br />
diologico, ad una più facile gestione<br />
della propria giornata anche attraverso<br />
una dieta più libera ed un normale introito<br />
di liquidi. Vi è, in D.P., una migliore<br />
stabilità idroelettrolitica e un mantenimento<br />
costante dei parametri bioumorali,<br />
un miglioramento dell'anemia, un<br />
miglior controllo dell'ipertensione arteriosa,<br />
una maggiore libertà di spostamento<br />
(ferie/lavoro, etc.,) grazie<br />
all'indipendenza del soggetto dal Centro<br />
Dialisi. Vi sono, però, anche alcuni<br />
svantaggi quali la possibilità di infezioni<br />
del peritoneo o del punto di emergenza<br />
cutanea del catetere (exit-site);<br />
dislocazione del catetere; possibilità di<br />
formazione di ernie addominali.<br />
L'addestramento dei pazienti ad eseguire<br />
la dialisi peritoneale avviene presso<br />
il centro di riferimento che provvederà<br />
ad insegnare correttamente tutta la<br />
procedura, valutando insieme al soggetto<br />
i vari aspetti del trattamento. E'<br />
anche possibile addestrare contemporaneamente<br />
il coniuge o un familiare,che<br />
potrà aiutare e/o essere di supporto<br />
per eseguire il trattamento.Nel corso<br />
dell'anno vengono eseguiti controlli<br />
mensili clinici ed ematochimici e tests<br />
specifici per il controllo della quantità<br />
ed efficienza dialitica. Eseguire la dialisi<br />
secondo la prescrizione del medico,<br />
assumere correttamente i farmaci ed<br />
una equilibrata nutrizione sono requisiti<br />
fondamentali per rimanere in buona<br />
salute, mantenersi in forma e proiettarsi<br />
al raggiungimento “di una qualità di<br />
vita”.<br />
Noi siamo fermamente convinti che la<br />
dialisi peritoneale può essere una<br />
buona opzione di scelta terapeutica per<br />
la cura dell'I.R.C. se si vuole una vita<br />
con meno limitazioni, perché lascia<br />
molta più libertà a persone che viaggiano,<br />
lavorano o vanno a scuola; si vive a<br />
grande distanza da un Centro Dialisi.<br />
La Dialisi Peritoneale notturna automatizzata (APD)<br />
Fig. 2<br />
25
Avv. Alessandra Carra<br />
Le successioni: cenni<br />
1. PRINCIPI GENERALI<br />
La morte di un soggetto (il “de cuius”)<br />
incide sui diritti strettamente inerenti<br />
alla persona (quali ad es.: il diritto alla<br />
libertà e all'integrità personale) e su<br />
quelli familiari (ad es: potestà genitoriale),<br />
che si estinguono. I rapporti patrimoniali<br />
(crediti, proprietà di beni immobili<br />
o mobili, contratti in corso di esecuzione,<br />
eccetto quelli “intuitu personae”)<br />
si trasmettono ad altri soggetti, in base<br />
ad un complesso di regole che prende il<br />
nome di diritto successorio.<br />
Il procedimento, e cioè l'apertura della<br />
successione, ha inizio al momento della<br />
morte del de cuius, nel luogo in cui questi<br />
aveva l'ultimo domicilio (art. 456<br />
c.c.), con l'individuazione delle persone<br />
alle quali spettano il patrimonio ereditario<br />
o i singoli beni (c.d. delazione<br />
dell'eredità, cioè offerta dell'eredità ad<br />
una persona che può decidere o meno<br />
di accettarla).<br />
La delazione o designazione del successibile<br />
può avvenire in due modi: per<br />
testamento o per legge (successione<br />
legittima). La successione testamentaria<br />
da luogo alla divisione della massa<br />
ereditaria secondo il volere del de<br />
cuius, a condizione che sia rispettato<br />
l'interesse degli stretti congiunti a non<br />
essere diseredati o lesi (successione<br />
necessaria).<br />
Le norme sulla successione legittima si<br />
applicano, invece, nel caso in cui non vi<br />
sia un testamento idoneo a produrre<br />
effetti giuridici.<br />
In entrambi i casi, l'erede subentra in<br />
tutti i rapporti giuridici che fanno capo al<br />
de cuius, sia per quanto riguarda i crediti,<br />
sia per quanto riguarda le passività,<br />
ma non esiste alcun obbligo di diventare<br />
erede. Il chiamato all'eredità è, infatti,<br />
libero di decidere: potrebbe non avere<br />
un interesse morale, oppure potrebbe<br />
non avere un interesse economico nel<br />
diventare erede, a causa dell'esistenza<br />
di debiti ereditari.<br />
L’Angolo del Diritto<br />
L’Angolo del Diritto<br />
La specifica normativa, quindi, fa dipendere<br />
l'acquisto dell'eredità da una decisione<br />
del chiamato, definita “accettazione<br />
dell'eredità” (art. 459 c.c.), che<br />
può avvenire con modalità differenti e<br />
cioè espressa, tacita , presunta.<br />
a. accettazione espressa.<br />
L'accettazione espressa può essere<br />
pura e semplice o con beneficio<br />
d'inventario; la prima si concretizza<br />
quando è espressa “in un atto pubblico<br />
o in una scrittura privata” ed il chiamato<br />
all'eredità dichiara di accettarla ovvero<br />
assume “il titolo di erede”(art. 475,<br />
comma 1 c.c.).<br />
La conseguenza che ne deriva è la confusione<br />
tra il patrimonio del defunto e<br />
quello dell'erede, che diventano, così,<br />
un patrimonio solo. In tal caso l'erede<br />
succede sia nell'attivo che nel passivo<br />
ed è tenuto al pagamento degli eventuali<br />
debiti del de cuius, anche se essi<br />
dovessero superare l'attivo che gli perviene<br />
dall'eredità.<br />
Se, invece, il chiamato all'eredità accetta<br />
con beneficio d'inventario (scelta<br />
che la legge, peraltro, impone nei casi<br />
in cui il chiamato necessiti di particolare<br />
tutela, come in ipotesi di minori, interdetti<br />
o inabilitati ovvero nel caso di eredità<br />
devoluta ad associazioni, fondazioni<br />
ed enti non riconosciuti) non si produce<br />
la confusione dei patrimoni. Ne consegue,<br />
secondo quanto dispone l'art.<br />
490 c.c., tra l'altro, che l'erede non è<br />
tenuto al pagamento dei debiti ereditari<br />
(e dei legati) che oltrepassino il valore<br />
dei beni a lui pervenuti.<br />
Nel caso “de quo”, l'accettazione deve<br />
essere fatta mediante “dichiarazione<br />
ricevuta da un notaio o dal cancelliere<br />
del tribunale del circondario in cui si è<br />
aperta la successione” (art. 484 c.c.) e<br />
sottoposta ad un regime particolare di<br />
pubblicità. La dichiarazione deve essere<br />
inserita nel registro delle successioni,<br />
conservato presso il tribunale, e trascritta,<br />
entro un mese, presso l'ufficio<br />
dei registri immobiliari, preceduta o<br />
seguita dall'inventario.<br />
b. accettazione tacita.<br />
L'art. 476 c.c. prevede che l' accettazione<br />
è tacita “quando il chiamato<br />
all'eredità compie un atto che presuppone<br />
necessariamente la sua volontà di<br />
accettare e che non avrebbe il diritto di<br />
fare se non nella qualità di erede” (si<br />
pensi ad esempio ad una eventuale vendita<br />
o donazione dei diritti di successione<br />
ad un terzo o ad un altro chiamato).<br />
c. accettazione presunta.<br />
L'accettazione presunta dell'eredità<br />
avviene, automaticamente, in forza<br />
della legge (ad es. per l'art. 527 c.c. si<br />
considerano eredi puri e semplici i chiamati<br />
all'eredità che hanno sottratto o<br />
nascosto beni ereditari) o per il solo<br />
fatto che non sono stati compiuti alcuni<br />
specifici atti, di seguito indicati.<br />
In particolare, il chiamato all'eredità che<br />
si trovi nel possesso dei beni ereditari<br />
(art. 485 c.c.) deve fare l'inventario<br />
entro 3 mesi dall'apertura della successione<br />
o dalla notizia della devoluzione<br />
dell'eredità ed entro i 40 giorni successivi,<br />
se non lo ha già fatto prima, deliberare<br />
se accetta o rinuncia all'eredità. Il<br />
primo termine può essere prorogato dal<br />
Tribunale. Trascorso il termine di tre<br />
mesi (o quello eventualmente prorogato)<br />
senza aver compiuto o portato a termine<br />
l'inventario, o quello dei 40 giorni<br />
successivi senza che abbia deliberato<br />
se accettare (con o senza beneficio<br />
d'inventario) o rinunciare all'eredità, il<br />
chiamato è considerato erede puro e<br />
semplice (per accettazione presunta).<br />
Se il chiamato all'eredità non si trova nel<br />
possesso dei beni (art. 487 c.c.) può<br />
fare la dichiarazione di accettare con<br />
beneficio d'inventario, finché il diritto di<br />
accettare non si sia prescritto (dieci<br />
anni dal giorno dell'apertura della successione).<br />
Fatta la dichiarazione,<br />
l'inventario dei beni deve essere compiuto<br />
nei successivi tre mesi; in mancanza,<br />
il chiamato è considerato erede<br />
puro e semplice (ulteriore ipotesi di<br />
accettazione presunta). Quando<br />
l'inventario è stato redatto prima della<br />
dichiarazione di accettazione,<br />
quest'ultima deve essere fatta nei successivi<br />
quaranta giorni, pena la perdita<br />
del diritto di accettare l'eredità.<br />
Il chiamato all'eredità ha, comunque, la<br />
facoltà di rinunciarvi mediante un atto<br />
formale che deve essere presentato e<br />
26 FiammeGialle - Aprile/Maggio 2011
icevuto o da un notaio o dal cancelliere<br />
del tribunale in cui si trova il domicilio<br />
del de cuius. L'atto di rinuncia deve, poi,<br />
essere iscritto nel registro delle successioni<br />
e trascritto nei registri immobiliari.<br />
L'accettazione dell'eredità, quando<br />
determini l'acquisto dei diritti relativi agli<br />
atti enunciati nei nn. 1, 2 e 4 dell'art.<br />
2643 c.c., o liberazione dai medesimi, è<br />
soggetta a trascrizione(art. 2648 c.c.),<br />
che, nel caso di quella tacita, avviene<br />
sulla base dell'atto sottostante, qualora<br />
esso risulti da una sentenza, da un atto<br />
pubblico o da una scrittura privata<br />
autenticata (per es. l'erede vende un<br />
bene immobile ereditario dichiarando,<br />
nell'atto di vendita, di aver titolo ad alienare<br />
il bene in quanto erede).<br />
Il diritto di accettare l'eredità si prescrive<br />
in dieci anni; se il chiamato muore,<br />
senza aver manifestato la sua volontà,<br />
si trasmette ai suoi eredi (art. 479 c.c.).<br />
2. LA SUCCESSIONE LEGITTIMA<br />
L'ordinamento giuridico consente al singolo<br />
di disporre dei propri beni, per il<br />
tempo in cui avrà cessato di vivere,<br />
mediante il testamento.<br />
Se il soggetto muore senza aver disposto<br />
dei suoi beni, le disposizioni sulla<br />
successione legittima indicano come<br />
essi devono essere assegnati e distribuiti.<br />
Qualora il de cuius abbia disposto, con<br />
il testamento, soltanto di alcuni dei suoi<br />
beni, i criteri di assegnazione<br />
dell'eredità, previsti dalla legge, si limiteranno<br />
a quei beni di cui il testatore<br />
non abbia disposto.<br />
Nella successione legittima l'eredità<br />
può devolversi al coniuge, ai discendenti<br />
legittimi e naturali, agli ascendenti<br />
legittimi, ai collaterali, ai genitori del<br />
figlio naturale (art. 578 c.c.), agli altri<br />
parenti e allo Stato (art. 565 c.c.),<br />
secondo un ordine e regole ben precise,<br />
schematizzate nel prospetto a lato.<br />
Se nessuno dei soggetti interessati è<br />
vivente e non esiste un testamento,<br />
l'eredità è devoluta allo Stato<br />
3. SINTESI<br />
La tabella va letta tenendo conto anche<br />
dell'istituto della rappresentazione (art.<br />
467 e ss. c.c.), secondo cui, al posto dei<br />
figli o fratelli del de cuius (qualora non<br />
vogliano o non possano accettare<br />
l'eredità ad es. perché premorti) subentrano<br />
i loro discendenti (nipoti del nonno<br />
o nipoti dello zio, o i loro discendenti),<br />
che succedono per stirpi (cioè nella<br />
FiammeGialle - Aprile/Maggio 2011<br />
EREDI SUPERSTITI<br />
1) Solo il coniuge (in mancanza di figli,<br />
genitori, nonni o bisnonni, fratelli/sorelle)<br />
2) Coniuge ed un solo figlio (anche se<br />
viventi fratelli e ascendenti)<br />
3) Coniuge e 2 o più figli (anche se<br />
viventi fratelli e ascendenti)<br />
4) Coniuge e fratelli/sorelle (senza figli,<br />
genitori, nonni, bisnonni)<br />
5) Coniuge e genitori, (senza figli, fratelli/sorelle)<br />
6) Coniuge, fratelli, genitori<br />
7) Solo figli<br />
8) Solo genitori (senza figli e fratelli)<br />
9) Solo fratelli/sorelle (senza figli e<br />
ascendenti)<br />
10) Solo genitori e fratelli/sorelle<br />
11) Solo ascendenti (senza figli e fratelli)<br />
12) Solo ascendenti e fratelli<br />
PROSPETTO SUCCESSIONE LEGITTIMA<br />
13) Solo altri parenti (entro il 6°grado)<br />
parte che sarebbe toccata al figlio oppure<br />
al fratello del de cuius). In definitiva la<br />
presenza di figli esclude ogni altro<br />
parente, ad eccezione del coniuge; in<br />
QUOTA DI EREDITA’<br />
Intera eredità<br />
1/2 al coniuge<br />
1/2 al figlio<br />
1/3 al coniuge<br />
2/3 ai figli (da dividere tra loro in parti<br />
uguali)<br />
2/3 al coniuge<br />
1/3 ai fratelli/sorelle (da dividere tra<br />
loro in parti uguali)<br />
2/3 al coniuge<br />
1/3 ai genitori (da dividere tra loro in<br />
parti uguali)<br />
2/3 al coniuge (cioè 66,6%<br />
dell'eredità)<br />
1/3 a genitori e fratelli (salvo in ogni<br />
caso il diritto dei genitori ad ¼<br />
dell'intera eredità) In percentuale al<br />
coniuge spetta il 66,6%, ai 2 genitori o<br />
ad uno solo di essi il 25% dell'eredità,<br />
ai fratelli, in parti uguali tra loro, il rimanente<br />
8,4%).<br />
Divisione dell'eredità in parti uguali<br />
Divisione dell'eredità in parti uguali<br />
Divisione dell'eredità in parti uguali<br />
Divisione dell'eredità in quote uguali,<br />
purché la quota dei due genitori o di<br />
uno di essi non sia inferiore alla metà<br />
dell'eredità.<br />
Quelli più prossimi escludono quelli di<br />
grado più remoto. Se sono di pari<br />
grado<br />
1/2 agli ascendenti (quelli più prossimi<br />
escludono quelli di grado più remoto.<br />
Se sono di pari grado succedono per<br />
metà gli ascendenti della linea paterna<br />
e per metà quelli della linea materna.<br />
½ ai fratelli da dividere in parti uguali<br />
I parenti di grado prossimo escludono<br />
quelli di grado più remoto, mentre se<br />
sono di pari grado concorrono per<br />
quote uguali, senza divisione per linee<br />
paterne o materne<br />
mancanza, quest'ultimo concorre<br />
anche con gli ascendenti legittimi (genitori,<br />
nonni, bisnonni), fratelli e sorelle<br />
del defunto.<br />
27
SOLIDARIETA’<br />
.... PER LA PICCOLA ALICE PANARO<br />
Gli appartenenti all'A.N.F.I. ancora una volta hanno<br />
espresso, concretamente, la loro generosità.<br />
La raccolta di fondi (Fiamme Gialle nr. 11-12 del2010) ha<br />
consentito di raggiungere la somma di €. 7.500,00<br />
consegnata, con assegno circolare, in data 15 aprile 2011,<br />
al Papà di Alice presso la Presidenza <strong>Nazionale</strong>, nel corso<br />
di un incontro semplice, ma denso di significati per i valori<br />
ad esso sottesi.<br />
Il Signor Marco Panaro, particolarmente commosso, ha<br />
espresso la Sua profonda gratitudine al Presidente<br />
<strong>Nazionale</strong>, Gen. C.A. Giovanni Verdicchio, ed a tutti i Soci<br />
A.N.F.I..<br />
Fiamme Gialle, nell'augurare alla piccola Alice una completa<br />
guarigione, auspica che possa tornare, al più presto, a<br />
sorridere e vivere la quotidianità con la spensieratezza e la gioia<br />
dei suoi anni.<br />
1° Raduno <strong>Finanzieri</strong><br />
del Mar Ligure<br />
Il 2 aprile 2011, nel Comune di Celle<br />
Ligure (SV), oltre 150 <strong>Finanzieri</strong> in servizio<br />
ed in congedo, di cui 85 iscritti<br />
all'A.N.F.I., si sono ritrovati, alcuni,<br />
dopo molti anni.<br />
Il Raduno è stato organizzato dal Lgt.<br />
Oriano Alfieri, Comandante la Sezione<br />
Operativa Navale di Savona, portavoce<br />
del gruppo, costituito su “Facebook”, tra<br />
gli appartenenti al Corpo, denominato<br />
“<strong>Finanzieri</strong> del Mar Ligure”, esteso successivamente<br />
anche a quelli non facenti<br />
parte del citato gruppo. Detto incontro<br />
è stato effettuato anche per ricordare i<br />
colleghi defunti in questi ultimi anni, con<br />
la celebrazione di una funzione religiosa,<br />
officiata da Mons. Giovanni Denegri,<br />
2° Cappellano Militare Capo del<br />
Comando Regionale Liguria della Guardia<br />
di Finanza.<br />
Tra i 150 radunisti erano presenti, oltre<br />
al Consigliere <strong>Nazionale</strong> ANFI per la<br />
Liguria, Ten. Col. Antonio Marino ed<br />
all'organizzatore, anche diversi Ufficiali<br />
e Sottufficiali nei vari gradi, Appuntati e<br />
<strong>Finanzieri</strong>, con la partecipazione, quale<br />
28<br />
di Antonio Marino<br />
gradito ospite, del Dott. Vincenzo Scolastico,<br />
già Allievo Ufficiale del Corpo<br />
del 1961 corso “Cefalonia-Corfù”,<br />
attuale Procuratore Distrettuale Antimafia<br />
del Tribunale di Genova e fino al<br />
2005 Procuratore Capo del Tribunale di<br />
Savona.<br />
Mini-RADUNI<br />
Al termine dell'incontro i radunisti si<br />
sono ritrovati in un noto ristorante dove,<br />
a cura dell'Organizzatore, è stata raccolta<br />
una somma di denaro che è stata<br />
d e v o l u t a a l l ' I s t i t u t o T u m o r i<br />
dell'Ospedale Pediatrico “Gaslini” di<br />
Genova.<br />
FiammeGialle - Aprile/Maggio<br />
2011
Il 13 marzo 2011, organizzata dal Presidente della Sezione,<br />
M.M.A Cav. Uff. Roberto Sciascia, in collaborazione con il<br />
Direttivo, ha avuto luogo, presso i locali siti in Rovereto, via<br />
Cartiera, 15, la cerimonia di inaugurazione della nuova sede<br />
della Sezione A.N.F.I..<br />
La manifestazione ha visto un notevole afflusso di soci e<br />
simpatizzanti nonché la presenza di Autorità civili, militari e<br />
religiose tra cui il Comandante della Compagnia di<br />
Rovereto, Cap. Emiliana Roselli. Presenti, inoltre le<br />
rappresentanze delle Associazioni Combattentistiche e<br />
d'Arma della città.<br />
Mons. Mario Mucci, Cappellano militare della Regione<br />
Trentino Alto Adige, ha provveduto alla benedizione dei<br />
nuovi locali adibiti a sede della Sezione. Erano presenti<br />
anche rappresentanze delle <strong>Sezioni</strong> ANFI di Trento, Borgo<br />
Valsugana e Biacesa.<br />
<strong>Vita</strong> <strong>nelle</strong> <strong>Sezioni</strong><br />
Sezione di Rovereto<br />
Nella foto: il folto gruppo dei partecipanti alla Manifestazione davanti all'ingresso della nuova sede della Sezione.<br />
Il Gen. B. Nunzio Antonio Ferla, Comandante Regionale<br />
Abruzzo, ha incontrato i soci ordinari della Sezione, Rocco<br />
Cipollone, Nicola Di Bartolomeo, Ermando Parete e Emilio<br />
Santilli, insigniti di Medaglia d'Onore, concessa dal Presidente<br />
della Repubblica ai cittadini italiani, militari e civili,<br />
deportati ed internati nei lager nazisti.<br />
All'incontro erano presenti il Comandante Provinciale di<br />
Pescara ed il Presidente della Sezione, S.Ten. Gregorio<br />
Totaro.<br />
Al termine dell'incontro il Generale Ferla ha avuto parole di<br />
elogio per i nostri soci facendo loro omaggio di una pregiata<br />
ceramica di Castelli con l'effige di un finanziere. Il S.Ten.<br />
Totaro nel ringraziare il Gen. Ferla per la calorosa accoglienza<br />
gli ha offerto il Crest della Sezione.<br />
Nella foto: al centro il Gen. Ferla con i partecipanti<br />
all'incontro.<br />
FiammeGialle - Aprile/Maggio<br />
2011<br />
Sezione di Gioia Tauro<br />
Alla Sezione ANFI di Gioia Tauro, Presieduta dal Comm.<br />
Anselmo Giusti, Consigliere <strong>Nazionale</strong> dell'A.N.F.I. per la<br />
Calabria, è stato assegnato un locale nella nuova Caserma,<br />
sede del Comando Gruppo della Guardia di Finanza di<br />
Gioia Tauro.<br />
I soci della Sezione, unitamente al loro Presidente,<br />
desiderano far giungere al Comandante Provinciale di<br />
Reggio Calabria, Col. Alberto Reda ed al Comandante di<br />
Gioia Tauro, Cap. Luca Barbara i più sentiti ringraziamenti<br />
per la disponibilità dimostrata.<br />
Nella foto il Comm. Anselmo Giusti, con alcuni componenti il<br />
Direttivo della Sezione, durante la prima riunione svoltasi<br />
nei nuovi locali si congratula con un appartenente al locale<br />
Comando Gruppo.<br />
Sezione di Pescara<br />
29
Il 15 aprile 2011, sua Eccellenza il Vescovo Monsignor<br />
Carlo Ciattini ed il Cappellano Militare della Guardia<br />
di Finanza Padre Gabriele hanno concelebrato<br />
l'annuale Precetto Pasquale per i dipendenti del<br />
Comando Provinciale Guardia di Finanza di Livorno.<br />
Quest'anno il Precetto,che solitamente si svolge presso<br />
il Santuario della Madonna di Montenero,è stato<br />
celebrato a Portoferraio in occasione della Benedizione<br />
della Cappella dedicata a San Matteo recentemente<br />
restaurata dai dipendenti della Locale Compagnia<br />
della Guardia di Finanza di Portoferraio comandata<br />
dal Ten. Davide Di Giovanni. Hanno presenziato<br />
il Comandante Provinciale Col. Benedetto Lipari, e il<br />
Comandante del Reparto Aeronavale Ten. Col. Luca<br />
De Paolis.<br />
Ha partecipato, inoltre, il Sindaco di Portoferraio Dott.<br />
Roberto Peria ed altre Autorità civili e militari oltre ai<br />
numerosi <strong>Finanzieri</strong> in congedo appartenenti alle<br />
<strong>Sezioni</strong> ANFI di Livorno, Piombino e Portoferraio con le loro Bandiere ed i loro caratteristici cappelli alpini.<br />
Nella ricorrenza del 150° Anniversario<br />
dell'Unità <strong>d'Italia</strong>, una delegazione della<br />
Sezione, guidata dal Presidente, App. s.<br />
UPG Sante Cellamare, unitamente alle altre<br />
Associazioni d'Arma, ha partecipato alle<br />
celebrazioni organizzate dal Comune.<br />
Alla manifestazione hanno partecipato<br />
numerose Autorità civili, militari e religiose,<br />
tra cui il Sindaco di Sciacca, Dott. Vito Bono<br />
e il Comandante della Compagnia della<br />
Guardia di Finanza, Ten. Elisabetta Falso.<br />
Nella foto la delegazione della Sezione<br />
davanti al Monumento ai Caduti della Città.<br />
<strong>Vita</strong> <strong>nelle</strong> <strong>Sezioni</strong><br />
<strong>Sezioni</strong> di Piombino e Portoferraio<br />
Sezione di Sciacca<br />
Su invito del Comando Regionale Sicilia della Guardia di Finanza, il Comune<br />
di Palermo e l'<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> “Le Vittime del Dovere <strong>d'Italia</strong>”, la<br />
Sezione ha partecipato alla cerimonia di intitolazione della via Cosimo Aleo<br />
– Tenente della Guardia di Finanza – Vittima del dovere.<br />
Al Ten. Cosimo Aleo, nato a Sciacca (AG) nel 1947, deceduto in servizio nel<br />
1970, è intitolata la locale Sezione ANFI. Alla cerimonia erano presenti il<br />
Sindaco di Palermo, Dott. Cammarata, il Comandante Interregionale della<br />
Guardia di Finanza, Gen. C.A. Saverio Capolupo e numerose altre Autorità<br />
cittadine.<br />
Il Generale Capolupo nel suo intervento ha sottolineato il valore della<br />
testimonianza del Tenente Aleo in favore della lealtà verso lo Stato e del<br />
diritto.<br />
Nella foto: il Gen. Antonino Rametta, il Presidente della Sezione, Sante<br />
Cellamare, il fratello del Ten. Cosimo Aleo, Dott. Antonino Aleo e il M.M.<br />
Vincenzo Cucchiara.<br />
30 FiammeGialle - Aprile/Maggio<br />
2011
Scambio di Crest tra l'A.N.F.I. Liguria e l'A.N.M.I., Gruppo di Genova il 16 marzo<br />
2011 nei locali del Circolo Unificato Esercito di Genova. Al centro il Ten. Col. Antonio<br />
Marino, Consigliere <strong>Nazionale</strong> per la Liguria con, alla sua destra, il Cap. di Vascello<br />
Mauro croce, attorniati da due soci e dal Lgt. Roberto Ghiglia, Consigliere della<br />
Sezione ANFI di Genova.<br />
Sezione di L’Aquila<br />
Alla cerimonia del Giuramento dell'82° Corso “Val Sugana II” il Gruppo Stendardo<br />
della Sezione, guidato dal Presidente della Sezione M.A. Domenico Del Pinto, ha<br />
partecipato all'evento unitamente alle rappresentanze delle Associazioni d'Arma<br />
della Città.<br />
<strong>Vita</strong> <strong>nelle</strong> <strong>Sezioni</strong><br />
Consegnato al Col. t.ST. Pietro Calabrese, Comandante Provinciale della Guardia<br />
di Finanza, il diploma di socio benemerito dell'<strong>Associazione</strong>. Presente alla cerimonia,<br />
oltre al Presidente di Sezione, Brig. Canio Di Pierro e al Presidente Onorario,<br />
M.A. Cav. Salvatore Incrivaglia, il Consigliere <strong>Nazionale</strong> ANFI per la Sicilia, S.Ten.<br />
Giuseppe Culò.<br />
Sezione di Sannicandro di Bari<br />
L' 8 gennaio 2011 la Sezione A.N.F.I. ha voluto ricordare, con la celebrazione di una<br />
Santa Messa, il trigesimo della morte del Gen. D. Rocco Maffei, avvenuta l' 8 dicembre<br />
2010 in Bergamo. La liturgia è stata celebrata da Don Francesco Occhiogrosso<br />
alla presenza di numerosi soci guidati dal Presidente, Brig. Carlo Soranno.<br />
Sezione di Aprilia Sezione di Leverano<br />
Il Comune di Aprilia ha inaugurato un monumento dedicato ai Caduti della seconda<br />
guerra mondiale, in località Campo di Carne. I rappresentanti della Sezione, da sinistra<br />
Brig. Francesco Sanna, M.M. Antonio Cuccu, App. sc UPG Salvatore Quinto,<br />
App. sc UPG Loreto Romani, M.A. Romano Campanelli e M. Luigi Aprea.<br />
FiammeGialle - Aprile/Maggio<br />
2011<br />
Sezione di Genova<br />
Sezione di Trapani<br />
Cerimonia di consegna del diploma di Socio Benemerito dell'<strong>Associazione</strong> al Dott.<br />
Rocchino Durante a cura del Sindaco di Leverano, Dott. Cosimo Durante (anch'egli<br />
socio benemerito A.N.F.I.). Presente all'evento il Presidente della Sezione A.NF.I.,<br />
Brig. Elio Leo.<br />
31
Sezione di Macerata<br />
Il 17 marzo 2011, in occasione del 150° Anniversario dell'Unità <strong>d'Italia</strong>, una rappresentanza<br />
della Sezione, guidata dal Presidente, Brig. Cav. Uff. Dr. Enea Di Censo,<br />
si è recata a Recanati per visitare la mostra carto-fotografica su Giuseppe Garibaldi<br />
curata dal Fin. Beniamino Carlà, Sindaco della Sezione.<br />
<strong>Vita</strong> <strong>nelle</strong> <strong>Sezioni</strong><br />
Sezione di Monfalcone<br />
Una delegazione della Sezione, con il Presidente S.Ten. Comm. Giorgio Miccoli, ha<br />
partecipato alla cerimonia, organizzata dall'Amministrazione Comunale in collaborazione<br />
con Assoarma, per i 150 Anni dell'Unità <strong>d'Italia</strong>.<br />
Sezione di Gela Sezione di Monza<br />
Il 17 marzo 2011, la Sezione A.N.F.I. di Gela è stata invitata a partecipare alla cerimonia<br />
per il 150° Anniversario dell'Unità <strong>d'Italia</strong> presso il Comune. La rappresentativa<br />
era guidata dal Presidente, M.O. Rosario Nicastro. Presenti anche militari in servizio<br />
coordinati dal Cap. Alessio Casablanca.<br />
L'8 aprile 2011, su invito del Comandante del Gruppo di Monza, una rappresentanza,<br />
con bandiera, della Sezione ha partecipato alla celebrazione eucaristica del<br />
Precetto Pasquale.<br />
Sezione di Tarvisio Sezione di Polignano a Mare<br />
Il 7 aprile 2011, presso la Chiesa Parrocchiale SS. Pietro e Paolo di Tarvisio ha<br />
avuto luogo la cerimonia del Precetto Pasquale. Una rappresentanza della<br />
Sezione, presieduta dal M.C. Federico Marchioro, ha partecipato all'evento, con<br />
loro, i militari in servizio alla sede.<br />
Festa di Beneficenza, organizzata dalla Sig.ra Giuseppina Bovino, consorte del<br />
Sig. Giuseppe Mancini, socio simpatizzante della Sezione. La somma raccolta,<br />
circa €.3.700,00, è stata trasformata in derrate alimentari e consegnate alle tre<br />
Parrocchie di Polignano a Mare per la distribuzione ai bisognosi.<br />
32 FiammeGialle - Aprile/Maggio<br />
2011
Sezione di Biella<br />
Una rappresentanza della Sezione ANFI di Biella, su invito del Sindaco della città, il<br />
17 marzo 2011, ha partecipato alla solenne “Festa <strong>Nazionale</strong> del 150° Anniversario<br />
dell'Unità <strong>d'Italia</strong>”.<br />
Una rappresentanza della Sezione ha partecipato, il 17 marzo 2011, alla sfilata organizzata<br />
per le vie di Mondovì in occasione della celebrazione del 150° Anniversario<br />
dell'Unità <strong>d'Italia</strong>. Numeroso il pubblico presente alla Manifestazione.<br />
Sezione di Ischia<br />
Il 16 marzo 2011, presso la S.M.S. “G.Scotti” di Ischia, si è svolta la cerimonia di<br />
apertura delle celebrazioni dei 150 Anni dell'Unità <strong>d'Italia</strong>. Ha partecipato una delegazione<br />
della Sezione, guidata dal Presidente, Brig. C. Rocco Di Costanzo.<br />
Il 16 marzo 2011, la Sezione ANFI ha partecipato, con una rappresentanza, alla cerimonia<br />
indetta dal Comune di San Miniato (PI) nella stupenda “Rocca di Federico II”<br />
in occasione delle celebrazioni del 150° Anniversario dell'Unità <strong>d'Italia</strong>.<br />
Sezione di Seravezza Sezione di Ivrea<br />
Una rappresentanza della Sezione ha partecipato alle celebrazioni del 150°<br />
Anniversario dell'Unità <strong>d'Italia</strong>: da sinistra, Brig. Tarabella, App. Cav. Uff. Maggi,<br />
Presidente Sezione, Dott. Neri, Sindaco di Seravezza, Brig. Sacchelli, App.<br />
Angelini, App. Palagi, App. Paolicchi, M.O. Granata, Vice Presidente.<br />
FiammeGialle - Aprile/Maggio<br />
2011<br />
<strong>Vita</strong> <strong>nelle</strong> <strong>Sezioni</strong><br />
Sezione di Mondovì Sezione di San Miniato<br />
Il Generale dello Storico Carnevale di Ivrea ha visitato la Sezione A.N.F.I., alla sede,<br />
ricevuto dal Presidente della Sezione, Lgt. Giuseppe Romano, e da alcuni soci.<br />
Nell'occasione il Presidente ha donato all'ospite il Crest dell'<strong>Associazione</strong> con dedica.<br />
33
Consegnato l'attestato di socio benemerito al Fin. Costantino Bonaventura.<br />
Presenti, oltre al Presidente di Sezione, M.M.A. cs Cav. Remo Morone, il Com.te<br />
Provinciale di Isernia, Col. Giacomo d'Apollonio, il V. Presidente <strong>Nazionale</strong>, Dott.<br />
Antonio Zampelli e il Consigliere <strong>Nazionale</strong>, Lgt. Nicola De Marco.<br />
<strong>Vita</strong> <strong>nelle</strong> <strong>Sezioni</strong><br />
Sezione di di Isernia Sezione Sezione di Ancona di Ancona<br />
Il 13 novembre 2010, il Prefetto di Udine, dott. Ivo Salemme, ha consegnato al Brig.<br />
Andrea Martignon socio della Sezione di Udine, la Medaglia d'Onore concessagli<br />
con Decreto dal presidente della Repubblica per il “Sacrificio subito a causa della<br />
deportazione ed internamento nei Lager nazisti durante l'ultimo conflitto mondiale”.<br />
il Sig. Prefetto di Ancona, dr. Paolo Orrei, ha consegnato, a 53 ex deportati nei<br />
campi di concentramento tedeschi, le Medaglie d'Onore concesse dal Presidente<br />
della Repubblica. Tra gli insigniti vi erano due soci della Sezione A.N.F.I. di Ancona<br />
e precisamente il V.Brig. Camillo Malizia (nella foto) ed il Brig. Marino Coacci.<br />
Sezione di Isernia di Udine Sezione di Sezione Novi Ligure di Ancona<br />
Il Sig. Carmine Summa, socio della Sezione, ha ricevuto, dalle mani del<br />
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dott. Gianni Letta, la<br />
medaglia commemorativa ed il relativo attestato, alla memoria del nonno Donato,<br />
internato nei Lager nazisti.<br />
Sezione di San Ferdinando di Puglia Sezione di Salò<br />
Il Gruppo delle Socie Benemerite della Sezione, in collaborazione con il Presidente,<br />
M.M. Emanuele Piazzolla e del Direttivo di Sezione, ha organizzato, in un noto ristorante<br />
della cittadina, una serata dedicata alla Festa della Donna.<br />
Un gruppo di soci e familiari della Sezione, accompagnati dal Presidente, M.M.A<br />
Gaetano Compagnone, ha effettuato una gita socio-culturale in Toscana. La foto<br />
ritrae il gruppo dei gitanti davanti al Duomo di Siena.<br />
34 FiammeGialle - Aprile/Maggio<br />
2011
ATTESTATI DI BENEMERENZA<br />
FiammeGialle - Aprile/Maggio 2011<br />
Sezione di Roma-1/Nord<br />
Il Presidente <strong>Nazionale</strong> dell'A.N.F.I., nonché Presidente onorario della Sezione,<br />
Gen. C.A. Giovanni Verdicchio, ha consegnato al Magg. Piero Pieroni, Vice<br />
Presidente della Sezione, l'attestato di benemerenza per l'ottantesimo compleanno.<br />
Presenti, tra gli altri, il Presidente della Sezione, Gen. B. Bernardo Musumeci.<br />
Sezione di Cormons<br />
Consegnato, a cura del Consigliere <strong>Nazionale</strong> per il Friuli Venezia Giulia, Ten. Col.<br />
Vincenzo d'Amato, al V.Brig. Cav. Francesco La Porta, l'attestato di benemerenza<br />
concesso dal Presidente <strong>Nazionale</strong>. Presenti il Presidente della Sezione, Brig. C.<br />
Quirino Spanedda e il Vice Presidente App. Giacomino Neglia.<br />
Consegnato l'attestato di benemerenza, rilasciato dal Presidente <strong>Nazionale</strong>, al Brig.<br />
Gianfranco Iotti, a cura del Comandante della locale Compagnia, Cap. Gianluca<br />
D'Alessandro, unitamente al Presidente della Sezione M.A. Enrico Accialini.<br />
Sezione di Novara<br />
Il Presidente della Sezione, Brig. C. Cav. Vittorio Giancola, ha consegnato al Brig.<br />
Pasquale Laudonia, l'attestato di benemerenza concesso dal Presidente<br />
<strong>Nazionale</strong>. Presenti il Presidente Onorario di Sezione, già Consigliere <strong>Nazionale</strong><br />
ANFI, Ten. Comm. Francesco Antonini e la Sig.ra Caterina consorte del festeggiato.<br />
Sezione di Rimini<br />
Cerimonia di consegna, a cura del Presidente della Sezione, M.A. Cav. Orlando<br />
Pagliari, all'App. Mario <strong>Vita</strong>le dell'attestato di benemerenza concesso dal<br />
Presidente <strong>Nazionale</strong>. Ha presenziato alla consegna il figlio, Ten. Col. t. ST<br />
Francesco <strong>Vita</strong>le, in servizio presso il Comando Generale.<br />
Sezione di Carpi Sezione di Fano<br />
Consegnato, dal Presidente Gianni Spigarelli, l'attestato di benemerenza al M.M.<br />
Giuseppe Alimenti, concesso dal Presidente <strong>Nazionale</strong>, Gen. C.A. Giovanni<br />
Verdicchio. All'incontro era presente il Ten. Francesco Mancini, Comandante la<br />
Tenenza di Fano e numerosi Soci e familiari.<br />
35
Fin Alpidio BALBO<br />
Il 31 marzo 2011, il Fin. Alpidio Balbo, uno dei<br />
soci fondatori della Sezione A.N.F.I. di Merano<br />
(1958), ha compiuto 80 anni. Da oltre 40<br />
anni il Fin. Balbo, con il suo “Gruppo Missionario<br />
di Merano (G.M.M.), da lui fondato nel<br />
1971, opera in Africa e precisamente nel<br />
Benin e Togo.<br />
In queste poche righe riassumiamo, brevemente,<br />
i risultati dell'opera svolta<br />
dall’<strong>Associazione</strong>: ha creato cinque missioni,<br />
tre ospedali, 57 scuole, 26 dispensari, 50<br />
laghetti artificiali per il recupero dell'acqua e<br />
ben 800 pozzi scavati nel terreno sub sahariano<br />
nel territorio che comprende il Benin, il<br />
Togo, il Niger e il Ghana; e ancora, 100 adozioni<br />
a distanza.<br />
Il gruppo missionario di Merano è sostenuto<br />
principalmente da donazioni di privati ed<br />
alcuni Enti pubblici.<br />
NOZZE D’ORO<br />
I seguenti soci hanno festeggiato il<br />
loro 50° anniversario di matrimonio:<br />
Brig. Francesco Ballotti, socio della<br />
Sezione di Modena, e consorte Sig.ra<br />
Lina Parascenzo;<br />
M.M.m. Giuseppe Fuscia, socio della<br />
Sezione di Falconara M.ma, e consorte<br />
Sig.ra Giuseppina Cosentino;<br />
M.M.A.c.s. Ezio Gianferi, socio della<br />
Sezione di Modena, e consorte Sig.ra<br />
Gianna Tomasetti;<br />
Brig.C. Pietro Romano, socio della Sezione<br />
di Roma 3/Est, e consorte Sig.ra<br />
Assunta Rulli;<br />
Brig. Cesari Tomasi, socio della Sezione<br />
di Verona, e consorte Sig.ra Mirella Parisi.<br />
Sono nati:<br />
Nella nostra famiglia<br />
CULLE<br />
Alessandro, nipote del M.O. Cosimo<br />
SOCI CHE SI FANNO ONORE<br />
Alpidio Balbo con un bambino del Niger.<br />
Coloro che volessero approfondire l'opera del gruppo possono visitare il sito internet: www.gruppomissionariomerano.it oppure scrivere all'e-mail:<br />
info@gruppomissionariomerano.it<br />
Nasole e del Fin. Alessandro Nasole, soci<br />
della Sezione di Verona;<br />
Alessandro, nipote dell'App. UPG Cav.<br />
Antonio D'Antuono, Vice Presidente della<br />
Sezione di Pescara, e della consorte<br />
Sig.ra Anna Michetti;<br />
Alessandro e Luca, gemelli, nipoti<br />
dell'App.sc. Luigi Larghetti, socio della<br />
Sezione di Torino;<br />
Alessia, nipote del M.llo Lorito Ignazio,<br />
socio della Sezione di Alcamo;<br />
Alice, nipote dell'App.sc. Giuseppe<br />
Cantale, Consigliere della Sezione di<br />
Catania;<br />
Andrea, nipote del V.Brig. Giancarlo<br />
Fantazzini, socio della Sezione di<br />
Bologna, e della consorte Sig.ra Maria<br />
Pirazzini;<br />
Asia, nipote dell'App. Leonardo<br />
Cavalletti, socio della Sezione di Ancona;<br />
Chiara e Sofia, nipoti del M.O. Gennaro<br />
Pisapia, Sindaco della Sezione di<br />
Palermo;<br />
Cosmo Damiano, nipote del Brig.C.<br />
Antonio Mastrapasqua, Vice Presidente<br />
della Sezione di Cerignola, e della consorte<br />
Sig.ra Isabella Dipinto;<br />
Cristian, nipote del Brig.C. Antonio<br />
Sabato, socio della Sezione di Torino, e<br />
della consorte Sig.ra Sara Ficcabrino;<br />
Daniele, figlio del M.A. Alessandro<br />
Scibilia, in servizio nel Corpo, e nipote del<br />
Sig. Agatino Scibilia, socio simpatizzante<br />
della Sezione di Catania;<br />
Davide, nipote dell'App. Antonio Ursini e<br />
Sig.ra Silvia Valsecchi, soci della Sezione<br />
di Lecco;<br />
Flavia, nipote del Brig.m. Antonino<br />
Mangraviti, socio della Sezione di<br />
Menaggio, e della consorte Sig.ra<br />
Stefania Sancassani;<br />
Francesco, nipote del M.A. Cav.<br />
Francesco Morgese, socio della Sezione<br />
di Turi, e della consorte Sig.ra Angela<br />
Bianco;<br />
Gabriele, nipote del Fin. Claudio Forte,<br />
socio della Sezione di Alcamo;<br />
Giada, nipote del Brig.C. Valentino Verni,<br />
socio della Sezione di Luino, e della con-<br />
36 FiammeGialle - Aprile/Maggio 2011
sorte Sig.ra Lorenza Gavazzi;<br />
Giorgia, nipote del M.M.A.c.s. Cav. Uff.<br />
Vinicio Posarelli, Consigliere della<br />
Sezione di Verona, e della consorte Sig.ra<br />
Lina Valentini;<br />
Irene, nipote del M.C. Rocco Ciano,<br />
Sindaco della Sezione di Sanremo, e<br />
della consorte Sig.ra Inuccia Tarantino;<br />
Lara Angelica, nipote del Lgt. Francesco<br />
Paolo Borghi, socio della Sezione di<br />
Palermo, e della consorte Sig.ra Rosalia<br />
Ruggirello;<br />
Lorenzo, Nipote del Sig. Raffaele Costa,<br />
socio della Sezione di Como;<br />
Lorenzo, nipote del M.M. Oreste<br />
Serrecchia, socio della Sezione di<br />
Cassino, e della consorte Sig.ra Ines<br />
Maglione;<br />
Lorenzo, nipote del M.llo Giuseppe<br />
Sportelli, socio della Sezione di Messina,<br />
e della consorte Sig.ra Anna Giordano;<br />
Lorenzo, nipote del M.M. Leonardo<br />
Pisanu, socio della Sezione di Alghero;<br />
Ludovica, nipote del Brig. Linneo Duilio<br />
Palombi, in servizio nel Corpo, e socio<br />
della Sezione di Tirano, e della consorte<br />
Sig.ra Luisa Foglietta;<br />
Mattia, nipote dell'App. UPG Benedetto<br />
Saladino, socio della Sezione di Trapani,<br />
e della consorte Sig.ra Giovanna Marino;<br />
Pasquale, nipote del Lgt. Cav. Francesco<br />
Sforza, Presidente della Sezione di<br />
Cerignola, e della consorte Sig.ra<br />
Filomena Dangelo;<br />
Roberta, nipote del Brig.C. Vincenzo<br />
Astorino, socio della Sezione di Crotone,<br />
e della consorte Sig.ra Carmela<br />
Pagnotta;<br />
Sean, nipote dell'App. UPG Giovanni<br />
Piteo, socio della Sezione di Udine;<br />
Sofia Maria, nipote della Sig.ra Giovanna<br />
Barbera, socia della Sezione di Mazara<br />
del Vallo;<br />
Thomas, figlio del Fin. Matteo Collu, in servizio<br />
nel Corpo, nipote dell'App. UPG<br />
Sisinnio, socio della Sezione di Cagliari, e<br />
della consorte Sig.ra Teresina;<br />
Vincenzo Giuseppe, figlio dell'App.sc.<br />
Michele Tufarielli, in servizio nel Corpo,<br />
socio della Sezione di Bitetto.<br />
FiammeGialle - Aprile/Maggio 2011<br />
LAUREE<br />
Si sono laureati i seguenti soci o loro<br />
familiari:<br />
Sig.ra Daniela Agus, figlia del Brig. Antonio,<br />
socio della Sezione di Cagliari, in<br />
“Scienza della Formazione Primaria”;<br />
Sig.na Ilenia Piras, figlia del Brig. Raimondo,<br />
socio della Sezione di Cagliari, in<br />
“Scienze Infermieristiche ed Ostetriche”;<br />
Sig. Giovanni Accetta, figlio del M.A. Antonino,<br />
socio della Sezione di Bari, in “Ingegneria<br />
Automazione Magistrale”;<br />
Sig. Massimo Bertelli, nipote dell'App.<br />
Angelo Micheletto, Segretario della<br />
Sezione di Castelfranco Veneto, in<br />
“Scienze Politiche e Integrazione Europea”;<br />
Sig.na Ilaria Clelia Bracco, figlia del Fin.<br />
Cav. Rosario, socio della Sezione di Verona,<br />
in “Esperti in Processi Formativi”;<br />
Sig. Alessandro Cancemi, figlio del<br />
Brig.m. Vincenzo, socio della Sezione di<br />
Bologna, in “Scienze Matematiche, Fisiche<br />
e Naturali“;<br />
Sig.na Roberta Cardarelli, figlia dell'App.<br />
Franco, socio della Sezione di Luino, in<br />
“Giurisprudenza”;<br />
Sig. Tommaso Cieri, figlio dell'App.UPG<br />
Eleno, socio della Sezione di Lanciano, in<br />
“Ingegneria Termomeccanica”;<br />
Sig.na Angela Tiziana Duina, figlia del<br />
M.A. Giovanni, socio della Sezione di<br />
Catania, in “Fisica”;<br />
Sig.na Chiara Gentile, figlia del Gen.B.<br />
Giovanni, Presidente della Sezione di<br />
Messina, in “Magistrale in Civiltà Letteraria<br />
dell'Italia Medievale e Moderna”;<br />
Sig.na Marilena Giacalone, figlia del Rag.<br />
Nicolò, socio simpatizzante della Sezione<br />
di Marsala, in “Lingue e Culture Moderne;<br />
Sig.na Leonora Intrivici, figlia del Brig.C.<br />
Croce, Consigliere della Sezione di Roma<br />
3/Est, in “Economia e Management”;<br />
Sig. Ezio Latteri, figlio del Lgt. Luigi, socio<br />
della Sezione di Reggio Calabria, in “Lingue<br />
Straniere per la Comunicazione<br />
Internazionale”;<br />
Sig.na Maria Cristina Mirabello, nipote del<br />
V.Brig. Giovanni Tamborrino, Sindaco<br />
effettivo della Sezione di Vibo Valentia, in<br />
“Scienze Politiche e Giuridiche”;<br />
Sig. Salvatore Moretti, nipote del Brig.<br />
Pietro, socio della Sezione di San Donà di<br />
Piave, in “Medicina e Chirurgia”;<br />
Sig.na Simona Parisi, figlia del Brig.C.<br />
Gerlando, socio della Sezione di Mazara<br />
del Vallo, in “Scienze dell'Educazione”;<br />
Sig.na Antonella Pecoraro, figlia del M.A.<br />
Calogero, socio della Sezione di Crotone,<br />
in “Scienze dell'Attività Motoria Preventiva<br />
e Adattata”;<br />
Sig. Vincenzo Pellegrini, figlio del Brig.C.<br />
<strong>Vita</strong>ntonio, Presidente della Sezione di<br />
Polignano a Mare, in “Economia Aziendale”;<br />
Sig.na Emanuela Pennisi, figlia del<br />
Brig.C. Giuseppe, Segretario della Sezione<br />
di Monza, in “Grafica D'Arte”;<br />
Sig.na Elisa Piva, nipote della Sig.ra<br />
Mariangela Rusconi, socia della Sezione<br />
di Tirano, in “Scienze Politiche”;<br />
Sig.na Margherita Antonella Romagnino,<br />
figlia del Brig.C. Pasquale, socio della<br />
Sezione di Crotone, in “Scienze Infermieristiche”;<br />
M.llo Marilena Sciulla, figlia del Brig.C.<br />
Ernesto, socio della Sezione di Termoli, in<br />
“Scienze della Pubblica Amministrazione”;<br />
Sig. Lucio Sgrigna, nipote del Sig. Orlando<br />
Chiappafreddo, socio simpatizzante<br />
della Sezione di Terni, in “Ingegneria Meccanica”;<br />
Sig. Massimo Solinas, figlio del Brig.C.<br />
Tonino, Sindaco supplente della Sezione<br />
di Velletri, in “Economia Professioni Lavoro<br />
- Diritto Contributivo nel Sistema Previdenziale”;<br />
Sig. Antonino Daniele Tobia, nipote<br />
dell'App. Antonino Tobia, Sindaco supplente<br />
della Sezione di Angri, in “Ingegneria<br />
Elettronica”;<br />
Sig.ra Antonella Zito, figlia del Sig.<br />
Pasquale, socio simpatizzante della<br />
Sezione di Trapani, in “Letterature Straniere”<br />
.<br />
“Fiamme Gialle” formula ai coniugi che<br />
hanno festeggiato le nozze d'oro, ai neonati ed<br />
ai neo laureati, infiniti e fervidi auguri di tanta<br />
fortuna e serenità.<br />
37
TRISTIA...<br />
Sono deceduti i seguenti soci o loro<br />
familiari:<br />
Il 5 maggio 2011, ad un anno dalla scomparsa<br />
della Sig.ra Luisa FERRARI NASI, consorte<br />
del Gen. B. Nicola Morelli, già Vicepresidente<br />
<strong>Nazionale</strong> dell'A.N.F.I., la Direzione<br />
e Redazione del Periodico manifesta la sua<br />
vicinanza al Gen. Morelli per il grave lutto.<br />
Fin. Giuseppe ACHENZA, socio della<br />
Sezione di Lecco, il 31.7.2010;<br />
Sig.ra Genoveffa AGOSTO, sorella del<br />
Brig.C. Giuseppe, socio della Sezione di<br />
Livorno, il 23.8.2010;<br />
M.O. Domenico ALTAMURA, socio della<br />
Sezione di Bolzano, il 31.7.2010;<br />
M.M.A. Sidnej ANSINI, socio della Sezione<br />
di Roma 1/Nord, il 17.6.2010:<br />
App. Luigi ANTONELLI, socio della Sezione<br />
di Colleferro, il 12.7.2010;<br />
Sig. Luigi ARU, fratello del M.A. Efisio,<br />
socio della Sezione di Carbonia, il 3.2.2011;<br />
App. Flavio ASCANI, socio della Sezione<br />
di Rimini, il 25.2.2011;<br />
Brig. Dino BALLARIN, socio della Sezione<br />
di Padova, il 22.7.2010;<br />
V.Brig. Luigi BASTI, socio della Sezione di<br />
Pescara, il 20.3.2011;<br />
Brig. Giacomo BEDINI, socio della Sezione<br />
di Mestre, il 9.3.2011;<br />
Sig. Vincenzo BELARDO, padre del M.A.<br />
Nicola, ora Presidente della Sezione di Imola,<br />
il 20.7.2010;<br />
Fin. Giacomo Flaviano BERLATO, già<br />
Vice Presidente della Sezione di Ferrara, il<br />
21.7.2010;<br />
M.M. Nanlio BERLOFFA, socio della<br />
Sezione di Cuneo, il 21.3.2011;<br />
Sig.ra Sandrina CAFFERATA, consorte<br />
del Fin. Adriano Pescaglia, socio della<br />
Sezione di Sestri Levante, il 12.2.2011;<br />
Sig.ra Antonia CAPONIGRO, madre del<br />
Brig. Pancrazio Benevento, socio della<br />
Sezione di San Miniato, il 26.1.2011;<br />
Brig. Vito CAPUTO, socio della Sezione di<br />
Bari, il 12.3.2011;<br />
Sig. Giuseppe CARBONARA, socio simpatizzante<br />
della Sezione di Bitetto, il<br />
23.3.2011;<br />
App. Pietrino CARTA, socio della Sezione<br />
di Savona, il 23.7.2010;<br />
Fin. Eduardo CASA, socio della Sezione di<br />
Genova, il 25.7.2010;<br />
M.M.A. Gino CASCIANI, socio della Sezione<br />
di Savona, il 19.3.2011;<br />
Ten. Angelantonio CEGLIA, socio della<br />
Sezione di Livorno, il 7.3.2011;<br />
Sig. Giacomo CIANCIOTTA, fratello del<br />
Sig. Vito, socio simpatizzante della Sezione<br />
di Bitetto, il 17.1.2011;<br />
Sig. Domenico CIERVO, padre del V.Brig.<br />
Antonio, Consigliere della Sezione di Trento,<br />
il 15.3.2011;<br />
Sig. Romolo CIOLLI, padre del Brig. Lorenzo,<br />
socio della Sezione di Roma 3/Est, il<br />
14.3.2011;<br />
Sig. Francesco CONGIU, padre del Brig.<br />
Sebastiano, socio della Sezione di Roma<br />
2/Ovest, il 18.2.2011;<br />
Sig.ra Rosa CRISTELLI, consorte del Brig.<br />
Raffaele Puccio, socio della Sezione di Reggio<br />
Emilia, il 14.3.2011;<br />
S.Ten. Sergio CRISTOFOLI, socio della<br />
Sezione di Cervignano del Friuli,<br />
l'11.7.2010;<br />
Sig. Francesco D'AMORA, padre del M.C.<br />
Giuseppe, socio della Sezione di Velletri, il<br />
2.3.2011;<br />
M.O. Antonio DANISI, socio della Sezione<br />
di Sondrio, il 12.3.2011;<br />
Dott. Rocco DEFILIPPIS, socio simpatizzante<br />
della Sezione di Bitetto, il 31.12.2010;<br />
Sig.ra Loreta DEL SIGNORE, madre del<br />
Dott. Dante Leopardi, socio della Sezione di<br />
Fano, il 24.1.2011;<br />
Fin. Franco DE MARCO, fratello del Brig.C.<br />
Dario, socio della Sezione di Lanciano, il<br />
14.1.2011;<br />
S i g . r a D e l i a D E L O G U , m a d r e<br />
dell'App.UPG Renato, socio della Sezione<br />
di Ventimiglia, recentemente;<br />
M.C. Giuseppe DEMELAS, socio della<br />
Sezione di Genova, il 18.2.2011;<br />
App. Antonio D'EUSANIO, socio della<br />
Sezione di Lugo, l'1.3.2011;<br />
M.M. Luigi DI COSTANZO, socio della<br />
Sezione di Macerata, il 3.3.2011;<br />
Sig. Romeo DI FRANCESCO, fratello della<br />
Sig.ra Erminia, socia della Sezione di<br />
Pescara, e del Brig.C. Cristoforo, socio della<br />
Sezione di Carpi, il 27.3.2011;<br />
Fin. Cav. Uff. Ferdinando DI TOMMASO,<br />
socio della Sezione di Pescara, il 3.3.2011;<br />
Sig. Gabriele EVANGELISTA, padre dei<br />
Sigg.ri Massimo e Marco, soci simpatizzanti<br />
della Sezione di Pescara, il 16.3.2011;<br />
Fin.sc. Giovanni FRATANGELI, socio<br />
della Sezione di Roma 1/Nord, il 21.3.2011;<br />
Sig.ra Liliana FRESCHI, ved. Lai, socia<br />
della Sezione di San Miniato, il 21.2.2011;<br />
Sig.ra Elisabetta FRUCI, madre del Magg.<br />
Giovanni Froio, Presidente della Sezione di<br />
Milano, il 14.3.2011;<br />
Sig.ra Cinzia FURCHI', figlia dell'App. Antonio<br />
Presidente Emerito della Sezione di Grado,<br />
il 27.2.2011;<br />
Don Giuseppe FURCHI', fratello dell'App.<br />
Pasquale, socio della Sezione di Vibo<br />
Valentia, il 6.3.2011;<br />
Sig.ra Maria GARGANI ved. Gedda,<br />
madre del Cap. Giorgio, Vice Presidente<br />
della Sezione di Monza, il 22.1.2011;<br />
Sig.ra Anna GIACCONE, consorte<br />
dell'App. Mario Francese, socio della Sezione<br />
di Velletri, e madre del M.C. Carmine in<br />
servizio nel Corpo, il 12.3.2011;<br />
M.M.A. Luigi GIOVANNINI, socio della<br />
Sezione di Sondrio, il 27.7.2010;<br />
Sig.ra Pierina GONELLA, madre dell'App.<br />
Mario Ladone, socio della Sezione di Trento,<br />
il 14.3.2011;<br />
Brig.C. Raffaele LOMBARDO, socio della<br />
Sezione di Rimini, il 2.2.2011;<br />
Brig. Gino MARASSI, socio della Sezione<br />
di Muggia, il 2.3.2011;<br />
Sig.ra Lidia MARIANI, madre dell'App.<br />
Giorgio Santurbano, Segretario della Sezione<br />
di Rovereto, il 13.3.2011;<br />
Sig.ra Giuseppina MARRA, consorte del<br />
Brig.C. Francesco D'ambrosio, socio della<br />
Sezione di Angri, il 24.2.2011;<br />
Sig.ra Costantina MARTORELLA, madre<br />
del M.C. Franco Scafati, socio della Sezione<br />
di Avezzano, il 9.2.2011;<br />
V.Brig. Nicola MASCETRA, socio della<br />
Sezione di Forlì, il 13.7.2010;<br />
38 FiammeGialle - Aprile/Maggio 2011
Sig. Corrado MASSIMI, padre del M.M.A.<br />
Giovanni, in servizio nel Corpo, e socio della<br />
Sezione di Pisa, nel mese di febbraio 2011;<br />
Sig.ra Elvira MASTROPIETRO, madre del<br />
Fin. Giuseppe Pezzopane, socio della<br />
Sezione di L'Aquila, recentemente;<br />
Avv. Renzo MAZZELLA, figlio del defunto<br />
App. Luigi, e della Sig.ra Assunta Scotti,<br />
socia della Sezione di Ischia, il 30.3.2011;<br />
Sig. Marino MEDEI, padre dell'App. Nazzareno,<br />
socio della Sezione di Brunico, il<br />
2.3.2011;<br />
Dott. Carmelo MESSINA, fratello del Brig.<br />
Calogero, socio della Sezione di Palermo,<br />
l'1.2.2011;<br />
App. Giuseppe MILANO, socio della<br />
Sezione di San Miniato, nel mese di luglio<br />
2010;<br />
M.O. Fioravante MILONE, socio della<br />
Sezione di Lecco, il 14.3.2011;<br />
Fin. Nello MIGLIOSI, socio della Sezione di<br />
Foligno, il 5.12.2010;<br />
Sig. Orazio MILLAURO, padre del Brig.<br />
Sebastiano, Presidente della Sezione di<br />
Saronno, il 3.1.2011;<br />
M.C. Armando MOI, socio della Sezione di<br />
Cagliari, il 28.7.2010;<br />
App. Bruno MONDARDO, socio della<br />
Sezione di Vicenza, il 28.11.2010;<br />
App. Andrea MONTALDI, socio della<br />
Sezione di Savona, il 18.7.2010;<br />
App. Renzo MORELLI, socio della Sezione<br />
di Savona, il 13.2.2011;<br />
Brig. Lamberti MORICHELLI, di anni 81,<br />
socio della Sezione di Falconara M.ma, il<br />
14.12.2010;<br />
Brig. Norberto NEGRINI, socio della<br />
Sezione di Bologna, il 2.12.2010;<br />
App. Francesco NEROZZI, socio della<br />
Sezione di Modena, l'11.11.2010;<br />
Sig. Vincenzo NOLE', fratello del M.A. Antonio,<br />
Consigliere della Sezione di Potenza,<br />
l'8.2.2011;<br />
Sig.ra Ignazia ORRU, madre del M.O. Salvatore<br />
Pulisci, socio della Sezione di Predazzo,<br />
il 20.12.2010;<br />
Sig. Licio PACCO, socio della Sezione di<br />
Treviso, il 7.6.2010;<br />
M.M.A.c.s. Cav. Giovanni PAGNANO,<br />
socio della Sezione di Lodi, il 18.1.2011;<br />
FiammeGialle - Aprile/Maggio 2011<br />
Sig. Giuseppe PAMPINI, padre del Brig.<br />
Paolo, socio della Sezione di Bologna, il<br />
27.3.2011;<br />
Sig.ra Clelia PARODI, consorte del V.brig.<br />
Filippo Todaro, socio della Sezione di Torino,<br />
il 21.1.2011;<br />
Sig,ra Graziella PASQUALINI, consorte<br />
dell'App. Francesco Serra, socio della<br />
Sezione di Grado, il 12.12.2010;<br />
Sig.ra Flora PASTORE, consorte del Fin.<br />
Nicola Fiermonte, socio della Sezione di Torino,<br />
il 28.10.2010;<br />
Sig. Roberto PERIN, figlio dell'App. Franco,<br />
socio della Sezione di Predazzo, il<br />
23.2.2011;<br />
App. Salvatore PES, socio della Sezione di<br />
La Maddalena, l'8.12.2010;<br />
M.M.A. Rolando PESI, socio della Sezione<br />
di Modena, il 6.1.2011;<br />
App. Domenico PETRAGLIA, socio della<br />
Sezione di Livorno, il 12.7.2010;<br />
App. Giuseppe PINTO, socio della Sezione<br />
di Civitavecchia, il 5.3.2011;<br />
Fin. Pietro PITINO, Presidente Onorario<br />
della Sezione di Tirano, il 21.1.2011;<br />
M.C. Michele PONTICELLI, di anni 75,<br />
socio della sezione di Padova, il 10.3.2011;<br />
Sig.ra Carmela POTENZA, consorte del<br />
Sig. Leonardo Mecca, Socio simpatizzante<br />
della Sezione di Potenza, il 17.2.2011;<br />
Sig.ra Giovanna POZZI, madre del Sig. Ivo<br />
Valentini, socio simpatizzante della Sezione<br />
di Bologna, l'8.2.2011;<br />
Fin. Sebastiano PRIVITERA, socio della<br />
Sezione di Genova, il 17.7.2010;<br />
Sig. Carlo RESINELLI, padre del Fin. Luca,<br />
socio della Sezione di Lecco, il 4.3.2011;<br />
Sig.ra Francesca Angela RICCIU, di anni<br />
101, madre dell'App. Francesco Mura, socio<br />
della Sezione di Bosa, il 24.2.2011;<br />
Sig.ra Flora RIZZON, sorella del M.M.A.<br />
Cav. Luciano, Presidente della Sezione di<br />
Acqui Terme, il 22.12.2010;<br />
Fin. Luigi REVELLO, di anni 78, socio della<br />
Sezione di Chivasso, il 15.10.2010;<br />
Sig.ra Mirella ROMANIN, consorte<br />
dell'App. Mario Bondioli, socio della Sezione<br />
di Modena, il 15.3.2011;<br />
Sig. Paolo ROSA, padre del Brig.C. Antonio,<br />
socio della Sezione di Potenza, il<br />
19.2.2011;<br />
Brig. Grecorio ROSSI, socio della Sezione<br />
di Caserta, il 28.2.2011;<br />
Sig.ra Maria Francesca SANTORO,<br />
madre del Brig.C. Pasquale Perrotta, socio<br />
della Sezione di Udine, il 15.1.2011;<br />
Sig.ra Francesca SCAVUZZO, madre del<br />
Sig. Luigi, socio della Sezione di Sapri, il<br />
10.3.2011;<br />
Sig.ra Giovannangela SECCHI, madre del<br />
Lgt. Giovanni, socio della Sezione di Sassari,<br />
il 12.3.201;<br />
M.llo Giuseppe SIONIS, socio della Sezione<br />
di Genova, il 24.3.2011;<br />
App. Renato SPERA, Consigliere della<br />
Sezione di Avezzano, il 18.7.2010;<br />
Sig.ra Maria STEFANI, madre del M.M.A.<br />
Renzo Taffarello, socio della Sezione di Udine,<br />
il 14.2.2011;<br />
Sig.ra Ottorina STEFANINI, madre<br />
dell'App. UPG Giuseppe Sguazzi, socio<br />
della Sezione di Cremona, il 21.1.2011;<br />
Sig.ra Rosina STIGLIANO, madre del Sig.<br />
Carlo Guida, socio simpatizzante della<br />
Sezione di Policoro, il 25.3.2011;<br />
Brig. Antonio SUNDA, socio della Sezione<br />
di Cagliari, il 16.2.2011;<br />
Fin. Armando TOMMASI, socio della<br />
Sezione di Como, il 16.3.2011;<br />
Sig.ra Libera TROIANO, madre del M.C.<br />
Antonio Nista, sorella dell'App.CC. Leonardo,<br />
e suocera del Brig. Salvatore Parentignotti,<br />
tutti soci della Sezione di Lesina, il<br />
28.1.2011;<br />
Sig.ra Vittoria VECCHIO, ved. App. Tammaro,<br />
socia della Sezione di Nocera Inferiore,<br />
il 5.3.2011;<br />
V.Brig. Giuseppe VIETTO, socio della<br />
Sezione di Mondovì, il 4.3.2011;<br />
Sig. Giacomino VIVONA, padre<br />
dell'App.sc. Alessandro, socio della Sezione<br />
di Ischia, il 10.2.2011;<br />
V.Brig. Remo VOLPE, socio della Sezione<br />
di Chieti, il 27.3.2011;<br />
Sig.ra Giuseppina ZAPPINO, sorella<br />
dell'App. Illuminato. Socio della Sezione di<br />
Vibo Valentia, il 15.2.2011;<br />
Sig. Everardo ZOCCA, fratello del Brig. Luigi,<br />
socio della Sezione di Modena, il<br />
9.1.2011.<br />
Ai familiari degli Estinti il nostro<br />
sentito cordoglio<br />
39
PROVINCIA DI BAT<br />
Barletta - Castello Svevo<br />
Andria - Castel del Monte<br />
Trani - Castello Svevo<br />
BARLETTA<br />
ANDRIA<br />
TRANI<br />
NAZIONALE<br />
A.N.F.I.<br />
<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong> d’Italia<br />
DAL 29/09 AL 02/10/2011<br />
DAL 29/09 AL 02/10/2011