rito delle esequie - (Domenicani) - Provincia San Domenico in Italia
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PROPRIO DELL’ORDINE DEI PREDICATORI<br />
DOCUMENTA<br />
III<br />
RITO DELLE ESEQUIE<br />
ROMA<br />
S. SABINA 2008
PRESENTAZIONE<br />
fr. Carlos A. AZPIROZ COSTA O.P.<br />
Maestro dell’Ord<strong>in</strong>e<br />
Con una lettera del 29 aprile 2001 (Prot. N° 66/01/593), il mio predecessore, fr.<br />
Timothy Radcliffe, promulgò l’Ordo Unctionis <strong>in</strong>firmorum eorumque spiritualis curae;<br />
<strong>in</strong> seguito, con una lettera <strong>in</strong> data 4 giugno 2001 (Prot. N° 66/01/1007) promulgò anche<br />
l’Odo Exsequiarum. Questi due volumi, sezioni del Rituale r<strong>in</strong>novato dell’Ord<strong>in</strong>e, sono<br />
frutto di diverse Commissioni e gruppi di frati e suore che, su richiesta dei successivi<br />
Maestri dell’Ord<strong>in</strong>e, hanno lavorato a <strong>in</strong>ventariare la nostra tradizione liturgica,<br />
collaborando con diverse Commissioni liturgiche domenicane di varie Prov<strong>in</strong>ce, al f<strong>in</strong>e<br />
di giungere ad un r<strong>in</strong>novamento dei nostri usi liturgici e regolari.<br />
Tra queste Commissioni occorre ricordare soprattutto la “piccola” Commissione<br />
(“speciale”) di Liturgia, presieduta da fr. A. D’Amato, che, nel 1973-1974, su richiesta<br />
del Maestro dell’Ord<strong>in</strong>e fr. Aniceto Fernandez, <strong>in</strong> vista del Capitolo Generale di<br />
Madonna dell’Arco (1974), preparò un <strong>in</strong>ventario degli elementi particolari della sua<br />
ricca tradizione liturgica che l’Ord<strong>in</strong>e desiderava conservare. Il Capitolo generale del<br />
1974 approvò, tra gli altri, il documento: “Adaptationes ad Ord<strong>in</strong>em Praedicatorum<br />
illarum partium Ritualis Romani quae vocantur «Ordo Unctionis <strong>in</strong>firmorum» et «Ordo<br />
Exsequiarum»”. Questo documento (Introduzione generale, sezioni rituali e testi<br />
specifici), presentato alla Congregazione per i Sacramenti e il Culto Div<strong>in</strong>o, ne ha<br />
ricevuto l’approvazione (lettera del 25 luglio 1977, Prot. CD 671/76: ASOP 1977, p.<br />
133). Secondo l’espressione del Card. Knox, Prefetto del Dicastero, questi elementi<br />
della liturgia dei malati e dei defunti, come quelli che provengono dai nostri libri<br />
tradizionali, <strong>in</strong> particolare il Messale e il Breviario, furono confermati “ad mentem<br />
pr<strong>in</strong>cipii de debito honore tribuendo Ritibus particularibus, a Concilio Vaticano II (SC<br />
4) sollemniter statuto”.<br />
Gli elementi riguardanti la liturgia dei malati e dei defunti, pubblicati su<br />
Analecta O.P. (vol. 43, 1977, pp.141-159), non si presentavano tuttavia come un Rituale<br />
organico. Per cui, diverse Prov<strong>in</strong>ce e Monasteri di monache O.P., chiesero che l’Ord<strong>in</strong>e<br />
preparasse una edizione <strong>in</strong> forma Rituale <strong>in</strong> senso stretto dove si trovassero, <strong>in</strong>sieme<br />
agli elementi o testi liturgici, anche degli orientamenti per la loro applicazione concreta<br />
nelle nostre comunità, tenuto conto <strong>delle</strong> esigenze e degli usi della nostra vita regolare.<br />
Questo lavoro di revisione, di preparazione e di edizione del nostro Rituale fu<br />
affidato dai Maestri dell’Ord<strong>in</strong>e, ffr. V. de Couesnongle, D. Byrne e T. Radcliffe, a una<br />
Commissione liturgica presieduta da fr. V<strong>in</strong>cenzo Romano, il quale conservò tale<br />
<strong>in</strong>carico f<strong>in</strong>o al novembre 2001. Questa Commissione, con l’aiuto di numerosi frati e<br />
suore, ha realizzato un lavoro importante di presentazione e di messa <strong>in</strong> forma rituale<br />
degli elementi della nostra della nostra liturgia tradizionale dei malati e dei defunti. In<br />
Appendice ai due volumi sono raccolti dei suggerimenti per aiutare le nostre comunità,<br />
nella loro diversità (frati, monache, suore, laici), a vivere <strong>in</strong> profondità e qualità queste<br />
realtà cristiane, sia nella liturgia, sia nella pratica pastorale verso i membri della<br />
Famiglia domenicana.<br />
Nel giugno 2001, la Curia Generalizia ha pensato opportuno, prima di mandarli<br />
<strong>in</strong> stampa, di trasmettere questi due volumi preparati dalla Commissione (<strong>in</strong> lat<strong>in</strong>o e <strong>in</strong><br />
italiano, con 10 anni di lavoro [1991-2001]) alla Congregazione per il Culto div<strong>in</strong>o e la<br />
discipl<strong>in</strong>a dei Sacramenti per un’ultima “recognitio”, benché la totalità dei testi fosse<br />
già stata confermata dal sopraddetto Dicastero nel 1976. Si era proceduto <strong>in</strong> maniera<br />
3
analoga per il r<strong>in</strong>novamento dei Riti del Proprium de Tempore che furono stampati nel<br />
Messale e Lezionario O.P. (edd. V. de Couesnongle e D. Byrne). In una risposta<br />
diligente a firma del card. Noè (Prot. CD 524/83), la Congregazione <strong>in</strong>coraggiava<br />
l’Ord<strong>in</strong>e nel r<strong>in</strong>novamento dei suoi riti e nel proposito di offrirli alle comunità<br />
domenicane. Ad oggi una conferma ufficiale ai nostri due rituali non è ancora giunta.<br />
Ciò è comprensibile considerando i tanti dossiers che questo Dicastero deve esam<strong>in</strong>are<br />
per l’<strong>in</strong>sieme della Chiesa e <strong>delle</strong> Conferenze episcopali, come pure degli Istituti di vita<br />
consacrata. Inoltre, malgrado i rapporti dettagliati di presentazione di questi lavori<br />
dest<strong>in</strong>ati alla Congregazione e redatti dalla Commissione domenicana nel 2001,<br />
sussistono ancora alcune difficoltà di <strong>in</strong>terpretazione. Queste provengono sia da un<br />
cambiamento di <strong>in</strong>terpretazione del senso da dare attualmente al term<strong>in</strong>e “recognitio”,<br />
ma anche dal fatto che gli <strong>in</strong>contri con gli esperti dell’Ord<strong>in</strong>e non siano avvenuti così<br />
rapidamente come la Congregazione forse avrebbe voluto.<br />
Tenuto conto di questa situazione abbiamo pensato di rendere disponibile da ora,<br />
alle nostre comunità, il lavoro preparato dalla Commissione liturgica, sulla base degli<br />
elementi liturgici approvati dall’Ord<strong>in</strong>e e confermati a suo tempo dalla Congregazione<br />
per il Culto Div<strong>in</strong>o. Questo lavoro è stato eseguito secondo le norme emanate dalla<br />
<strong>San</strong>ta Sede per la revisione dei libri liturgici e, <strong>in</strong> particolare, secondo il metodo già<br />
sperimentato dalla nostra Commissione per l’Ordo Professionis O.P. (ed. 1999). Data<br />
l’urgenza liturgica e pastorale per la Famiglia Domenicana di accedere, <strong>in</strong> modo<br />
coerente, alla nostra tradizione liturgica e regolare nell’ambito della liturgia dei malati e<br />
dei defunti, ho chiesto all’attuale Commissione liturgica di pubblicare questi due<br />
volumi, nella collana Documenta del Proprium O.P. Essi si presentano, anche da un<br />
punto di vista tipografico, non come Rituali veri e propri ma come “strumenti di<br />
lavoro”. Oltre gli elementi direttamente celebrativi, i presenti Rituali, come facevano i<br />
nostri libri tradizionali, soprattutto nelle “nota praevia” di ogni capitolo offrono anche<br />
degli orientamenti per l’applicazione comunitaria e regolare di questi riti.<br />
Ci tengo a ribadire che nella loro vita liturgica, ivi compresa la liturgia dei<br />
malati e dei defunti, le Comunità dell’Ord<strong>in</strong>e debbano seguire le direttive della Chiesa e<br />
della liturgia r<strong>in</strong>novata dal Concilio Vaticano II, e accogliere i libri liturgici <strong>delle</strong><br />
rispettive Conferenze episcopali. Quando la <strong>San</strong>ta Sede emanerà una nuova edizione<br />
tipica dell’Ordo Unctionis e dell’Ordo Exsequiarum, sarà premura dell’Ord<strong>in</strong>e fornire<br />
<strong>delle</strong> direttive all’<strong>in</strong>sieme della vita domenicana aff<strong>in</strong>ché la sua vita liturgica si ispiri<br />
sempre più alla liturgia r<strong>in</strong>novata della Chiesa lat<strong>in</strong>a nelle sue ultime tappe.<br />
Mi auguro che, da subito, le Prov<strong>in</strong>ce, i Monasteri, le Congregazioni e le<br />
Fraternite laiche di san <strong>Domenico</strong>, scoprano le ricchezze di questi volumi • . Per una<br />
traduzione, anche parziale, si terranno presenti gli orientamenti generali dati dalla <strong>San</strong>ta<br />
Sede, e richiamati anche nelle direttive specifiche dell’Ord<strong>in</strong>e. Si prenderanno <strong>in</strong><br />
considerazione anche le <strong>in</strong>dicazioni fornite nella istruzione Liturgiam authenticam, e <strong>in</strong><br />
altre direttive recenti.<br />
Fr. Christopher HOLZER, O.P. Fr. Carlos A. AZPIROZ COSTA O.P.<br />
Segretario Generale Maestro dell’Ord<strong>in</strong>e<br />
Prot. n. 66/08/27 Rituale degli <strong>in</strong>fermi<br />
14 settembre 2008, festa della Esaltazione della Croce.<br />
• Circa gli elementi propri dell’Ord<strong>in</strong>e il Card. Giacomo R. Knox nel decreto sopra citato scrisse: “si<br />
possono usare, a giudizio <strong>delle</strong> s<strong>in</strong>gole comunità, considerando il bene spirituale e il profitto pastorale sia<br />
della comunità stessa che dei fedeli che sono soliti frequentare le chiese dell’Ord<strong>in</strong>e”.<br />
4
LETTERA DI PROMULGAZIONE<br />
DEL RITO DELLE ESEQUIE<br />
fr. Timothy RADCLIFFE O.P. *<br />
Maestro dell’Ord<strong>in</strong>e<br />
1. ATTRAVERSO LA MORTE SI COMPIE L’ESODO di un fratello o di una sorella<br />
<strong>in</strong>contro al Padre, dopo essere stati uniti a noi mediante i v<strong>in</strong>coli della fraternità e<br />
dell’impegno apostolico; <strong>in</strong> tale evento si compie anche un passaggio del Signore, che<br />
offre un suo messaggio ai familiari del defunto, alla sua comunità, ai suoi amici.<br />
Sorge allora, di volta <strong>in</strong> volta, un <strong>in</strong>terrogativo nei nostri cuori e nella nostra<br />
memoria: abbiamo amato abbastanza questo fratello, questa sorella? abbiamo saputo<br />
percepire, con discrezione, la sua <strong>in</strong>teriorità? abbiamo <strong>in</strong>travvisto ciò che il fratello o la<br />
sorella sono stati per noi nella Famiglia Domenicana, 1 come autentico figlio o autentica<br />
figlia di <strong>Domenico</strong>, come ‘l’amico che Dio ci aveva dato’, secondo un’espressione<br />
attribuita a san Francesco d’Assisi? e <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, siamo andati a trovarlo o a trovarla<br />
abbastanza, quando stava <strong>in</strong> ospedale? 2<br />
2. Su questa base di comunione fraterna e apostolica occorre situare il senso<br />
profondo di questo Rito <strong>delle</strong> Esequie, radicato nella nostra tradizione liturgica ma<br />
profondamente r<strong>in</strong>novato secondo gli orientamenti del Concilio Vaticano Secondo, che<br />
ha voluto <strong>in</strong>trodurci nel mistero pasquale di Gesù, morto e risorto. 3<br />
Nel nostro camm<strong>in</strong>o di fede<br />
3. L’evento della morte apre alla vita, e noi siamo fatti per vivere: noi amiamo la<br />
vita per la sua bellezza, la sua attrattiva, il suo d<strong>in</strong>amismo, le amicizie, ma anche per la<br />
promozione dell’uomo e per il servizio ai nostri contemporanei, cui siamo <strong>in</strong> molti modi<br />
collegati. Vivere è nascere cont<strong>in</strong>uamente, e Gesù riceve dal Padre suo la potestà di<br />
<strong>in</strong>trodurre i credenti verso una vita più piena e verso la luce della risurrezione. 4<br />
4. Molti passi della Sacra Scrittura affermano che per colui che crede <strong>in</strong> Dio,<br />
nostra pace, 5 le difficoltà dell’esistenza, le angosce, e perf<strong>in</strong>o il peccato e la morte non<br />
possono prevalere contro la forza liberatrice dello Spi<strong>rito</strong>. 6 Non è nelle <strong>in</strong>tenzioni di Dio<br />
la rov<strong>in</strong>a della sua creazione, 7 opera mirabile del Verbo creatore, ma anzi la sua<br />
redenzione e il suo compimento. Pertanto, attraverso il mistero pasquale, «l’ultimo<br />
nemico ad essere annientato sarà la morte» e «Dio sarà tutto <strong>in</strong> tutti», 8 quando la nostra<br />
* Per le abbreviazioni e sigle vedi sotto, pp. 11-13.<br />
1 Cf. ACG 1998, n. 34.<br />
2 Cf Mt 25, 36.43.<br />
3 Cf. Rm 6, 3-4a.<br />
4 Cf. Io 5, 26-29; 6, 39-40.44.54; 11,25.<br />
5 Cf. Is 9,5; Eph 2,14.<br />
6 Cf. Rm 8, 2.11.<br />
7 Cf. Sap 1,13.<br />
8 Cf. 1 Cor 15, 27.28.<br />
5
fede sarà perfezionata dall’ultima epiclesi dello Spi<strong>rito</strong> <strong>San</strong>to cui allude l’Apocalisse:<br />
«Ecco, io faccio nuove tutte le cose», 9 come fiumi che <strong>rito</strong>rnano alla loro sorgente. 10<br />
5. I libri già pubblicati, nell’ambito della liturgia r<strong>in</strong>novata dell’Ord<strong>in</strong>e dei<br />
Predicatori, cioè il Messale e Lezionario, la Liturgia <strong>delle</strong> Ore e le sezioni del Rituale<br />
costituite dal Rito della professione e dal Rito dell’Unzione degli Infermi, sottol<strong>in</strong>eano<br />
come la nostra vita religiosa e apostolica debba essere vissuta nella prospettiva del<br />
mistero pasquale, <strong>in</strong> una dimensione eucaristica, <strong>in</strong> cui si coniugano la lode di Dio e il<br />
servizio agli uom<strong>in</strong>i e alla creazione.<br />
6. Pertanto questa sezione del Rituale, dopo il Rito dell’Unzione degli Infermi e<br />
loro cura spirituale, è stata r<strong>in</strong>novata secondo i grandi orientamenti dati alla Chiesa dal<br />
Concilio Vaticano Secondo, perché la nostra fede sia ravvivata dalla compassione di<br />
Cristo, autore della nostra salvezza, 11 perché la testimonianza evangelica sia riscoperta<br />
nella comunità, nella missione e nella preghiera, 12 e mediante una liturgia vera 13 siano<br />
santificati i diversi momenti che vanno dalla morte alla sepoltura.<br />
La morte, frattura nella nostra comunione fraterna<br />
7. La morte di un confratello, di una consorella o di un altro membro della<br />
Famiglia Domenicana produce una lacerazione nella comunità locale e prov<strong>in</strong>ciale,<br />
nella Congregazione o nella Fraternita, e anche nell’Ord<strong>in</strong>e.<br />
Anche quando il lutto, come oggi generalmente accade, <strong>in</strong>terviene dopo lunghi<br />
anni di vecchiaia o malattia, la separazione è sempre dolorosa. Una voce si spegne,<br />
rimane vuoto un posto nel coro e <strong>in</strong> refettorio, viene meno un sorriso nella comunità, un<br />
lavoro o una responsabilità rimane priva di chi lo compie, <strong>in</strong> un apostolato occorre<br />
provvedere una sostituzione, fra gli amici del convento o della casa o della fraternita si<br />
sente la mancanza di un dialogo con il fratello o la sorella che tutti avevano conosciuto<br />
nel quartiere o nel luogo di missione.<br />
8. Le famiglie, che talora con molto coraggio e con dolorosa r<strong>in</strong>uncia avevano<br />
affidato il loro figlio o figlia alla Famiglia Domenicana, sono anch’esse provate dal<br />
lutto e dalla nostalgia, domandandosi a chi <strong>in</strong> futuro, privi ormai di quel parente o di<br />
quella parente, potranno confidarsi come erano soliti fare, con la certezza di essere<br />
ascoltati e compresi, anche quando veniva loro trasmessa, con affettuosa delicatezza, la<br />
luce forte della Parola di Dio.<br />
9. La nostra esperienza cristiana ci dice che un certo dialogo e una forma perf<strong>in</strong>o<br />
di amicizia possono cont<strong>in</strong>uare, nella visione di fede di cui parla la Scrittura e che ci<br />
viene ricordata dalla tradizione ecclesiale e domenicana. Ogni defunto, avvolto dalla<br />
misericordia di Dio e dall’<strong>in</strong>tercessione della Chiesa, partecipa della Gerusalemme<br />
celeste e diventa membro del Regno di Dio. 14 La liturgia ci ricorda queste grandi realtà<br />
9 Ap 21,5.<br />
10 Tommaso d’Aqu<strong>in</strong>o, In III Sent., prol. ; cf. Summa c. gent. IV, 55.<br />
11 Hebr 2,10; cf. 5,9.<br />
12 Cf. ASOP 1977, p. 144, n. 5.<br />
13 Cf. Y. Congar, Sacerdoce et laïcat, Paris 1962, p. 166.<br />
14 Cf. CCC, n. 1682.<br />
6
e la preghiera ecclesiale, corroborata dallo Spi<strong>rito</strong> <strong>San</strong>to, ci unisce a quegli eccezionali<br />
testimoni che sono i santi e le sante, <strong>in</strong>sieme ai martiri del nostro tempo. 15 La nostra<br />
alleanza con la misericordia di Dio si trova confermata e r<strong>in</strong>vigorita dall’esempio di<br />
questi testimoni, nostri fratelli e sorelle <strong>in</strong> Cristo e <strong>in</strong> <strong>Domenico</strong>.<br />
Il Rituale dell’Ord<strong>in</strong>e<br />
10. Nelle Lettere di promulgazione <strong>delle</strong> altre sezioni del Rituale dell’Ord<strong>in</strong>e 16 si<br />
è avuta occasione di ricordare come occorre oggi situarci nei confronti della nostra<br />
tradizione liturgica; <strong>in</strong>oltre <strong>in</strong> questo stesso libro l’Introduzione generale offre alcune<br />
<strong>in</strong>dicazioni storiche e strutturali: 17 <strong>in</strong> quest’ultima parte della mia lettera desidero da<br />
parte mia sottol<strong>in</strong>eare alcuni aspetti più direttamente legati alla liturgia dei defunti.<br />
11. F<strong>in</strong>o al ventesimo secolo l’Ord<strong>in</strong>e dei Predicatori, come le altre Famiglie<br />
religiose, aveva conservato una liturgia degli <strong>in</strong>fermi e dei defunti la cui ricchezza e il<br />
cui valore sono stati spesso segnalati. 18 Un’attenzione di presenza e di preghiera<br />
fraterna accanto ai confratelli <strong>in</strong>fermi o defunti è stata sempre viva, sia negli<br />
orientamenti relativi allo svolgimento dei riti sia nelle norme emanate dall’Ord<strong>in</strong>e circa<br />
i suffragi per i defunti. 19<br />
12. Recentemente, seguendo le <strong>in</strong>dicazioni del Concilio Vaticano Secondo, il<br />
nostro Ord<strong>in</strong>e ha curato il r<strong>in</strong>novamento dei propri libri liturgici, desiderando<br />
conservare, nei testi e nei riti, gli elementi maggiormente propri. 20 Pertanto il Capitolo<br />
generale del 1974 approvò un repertorio di elementi della nostra tradizione relativa alla<br />
liturgia degli <strong>in</strong>fermi e dei defunti, 21 e affidò al Maestro dell’Ord<strong>in</strong>e l’<strong>in</strong>carico di far<br />
curare l’edizione di questi testi sotto forma di riti, 22 dopo la conferma della Sede<br />
Apostolica.<br />
In seguito a numerosi studi 23 e tenendo conto <strong>delle</strong> esperienze di Prov<strong>in</strong>ce,<br />
Monasteri e Congregazioni, 24 questo Rituale è stato preparato dalla Commissione<br />
liturgica dell’Ord<strong>in</strong>e, per mio <strong>in</strong>carico, e viene ora presentato all’Ord<strong>in</strong>e.<br />
13. Questa sezione del Rituale tratta dunque <strong>in</strong> particolare <strong>delle</strong> <strong>esequie</strong> e dei<br />
suffragi per i defunti prescritti all’<strong>in</strong>terno della Famiglia Domenicana. Di questo libro<br />
desidero qui mettere <strong>in</strong> evidenza alcuni aspetti specifici:<br />
a) il Rito <strong>delle</strong> Esequie del Rituale Romano raccomanda di santificare i diversi<br />
momenti che vanno dalla morte alla sepoltura; questo svolgimento, tradizionale nel<br />
15 Cf. TMA, n. 37; Martiri domenicani del secolo XX, IDI 389, genn. 2001, pp. 22-28.<br />
16 Proprium O.P., III: Rituale, Ordo <strong>in</strong> electionibus Superiorum servandus, Romæ 1992 (= ASOP<br />
1991, pp. 257-288); IV: Rituale, Professionis ritus, Romæ 1999 (= AOP 1999, n. 1); Documenta II: Ordo<br />
Unctionis <strong>in</strong>firmorum eorumque spiritualis curæ, Romæ 2008.<br />
17 Cf. sotto, «Intr. gen.», nn. 3-5.<br />
18 Cf. ASOP 1977, p. 143.<br />
19 Cf. LCO, nn. 9, 10, 11, 70-75; LCM, nn. 8-12, 16-21, 45/2°.<br />
20 Cf. SCSCD, Decr. 25 luglio 1977: LHOP, p. V.<br />
21 ASOP 1977, pp. 149-155.<br />
22 ACG 1974, n. 170.<br />
23 Vedi sotto, «Intr. gen.», n. 3, nota 4.<br />
24 Cf. V. Romano, IDI 221, febbr. 1985, p. 18; ibid. 233, marzo 1986, p. 36.<br />
7
nostro Processionale, è messo <strong>in</strong> risalto con il r<strong>in</strong>novamento di questo libro. Ciò<br />
dovrebbe consentire una partecipazione autentica dei confratelli e <strong>delle</strong> consorelle a<br />
questa liturgia, tenendo conto anche dei loro impegni apostolici;<br />
b) i suffragi richiesti dalle Costituzioni dei s<strong>in</strong>goli rami della Famiglia<br />
Domenicana si trovano opportunamente richiamati <strong>in</strong> un capitolo di questo Rituale, <strong>in</strong><br />
cui sono ripresi anche gli elementi offerti dal Libellus precum r<strong>in</strong>novato dall’Ord<strong>in</strong>e 25 .<br />
Questi suffragi sono meno sviluppati di quanto avvenisse <strong>in</strong> passato, nella storia<br />
dell’Ord<strong>in</strong>e: 26 perciò i membri della Famiglia Domenicana dovranno <strong>in</strong>terrogarsi sulla<br />
propria fedeltà, personale e comunitaria, a queste esigenze. La valorizzazione dei<br />
diversi ritmi di celebrazione sopra ricordati [cf. a)] potrà permettere a ciascuno di porsi<br />
<strong>in</strong> una situazione di maggiore verità <strong>in</strong> rapporto a quanto ci viene chiesto;<br />
c) la Messa esequiale, con il <strong>rito</strong> dell’ultimo addio, così come la partecipazione<br />
alla sepoltura, costituiscono i momenti culm<strong>in</strong>anti di questa liturgia. Le nostre comunità<br />
dovranno curare la preparazione e lo svolgimento di queste celebrazioni con la stessa<br />
attenzione per ciascuno dei loro confratelli o consorelle; la povertà con cui talora si<br />
svolge la sepoltura non deve <strong>in</strong> alcun modo ostacolare la verità liturgica e la trasparenza<br />
evangelica;<br />
d) più volte, <strong>in</strong> questo Rituale, sono ricordati i rapporti che ci legano alle famiglie<br />
e agli amici dei nostri confratelli o consorelle. Bisogna trovare un comportamento<br />
appropriato, ricordando la responsabilità dell’Ord<strong>in</strong>e verso ognuno dei suoi membri, ma<br />
rammentandosi anche del dovere di riconoscenza che dobbiamo avere verso le nostre<br />
famiglie, come opportunamente viene ricordato negli anniversari.<br />
14. Come per il Rito dell’Unzione degli Infermi, questa sezione del nostro Rituale<br />
offre, <strong>in</strong>sieme ai testi tradizionali r<strong>in</strong>novati, anche formulari e <strong>in</strong>dicazioni nuove. Sono<br />
suggeriti anche gli adattamenti che possono essere previsti dalle edizioni nelle s<strong>in</strong>gole<br />
l<strong>in</strong>gue.<br />
I frati, le monache, le suore e i membri <strong>delle</strong> Fraternite laicali dell’Ord<strong>in</strong>e sono<br />
<strong>in</strong>vitati a scoprire, attraverso un’opportuna presentazione, le ricchezze liturgiche e<br />
spirituali di questo libro. In particolare i giovani studenti siano istruiti sul Rituale<br />
Romano e su quello dell’Ord<strong>in</strong>e. La pastorale <strong>delle</strong> <strong>esequie</strong>, benché non sia che un<br />
aspetto del nostro m<strong>in</strong>istero, è spesso concreta occasione missionaria: anche qui <strong>in</strong>fatti<br />
la compassione del nostro Padre san <strong>Domenico</strong> e il carisma di santa Cater<strong>in</strong>a da Siena<br />
possono aiutarci a trovare le parole e i gesti appropriati.<br />
15. Come viene proclamato nel primo prefazio dei defunti, <strong>in</strong> Cristo «rifulge a<br />
noi la speranza della beata risurrezione». Al centro della nostra fede vi è appunto la<br />
risurrezione: 27 essa ci fa agire da uom<strong>in</strong>i liberi, sul camm<strong>in</strong>o <strong>in</strong>trapreso con la<br />
professione, per cui, già conformati a Cristo mediante il battesimo, cresciamo<br />
nell’obbedienza f<strong>in</strong>o alla morte.<br />
25 LHOP, pp. 764-773.<br />
26 Cf. M.-D. Chauv<strong>in</strong>, La Liturgie de la mort dans l’Ordre de Sa<strong>in</strong>t Dom<strong>in</strong>ique, Romæ 1920; H. R.<br />
Philippeau, La liturgie dom<strong>in</strong>ica<strong>in</strong>e des malades, des mourants et des morts, “Archives d’histoire<br />
dom<strong>in</strong>ica<strong>in</strong>e” I, Paris 1946, pp. 38-52; P. R., Pour l’histoire de l’Office des morts chez les Frères<br />
Prêcheurs, ibid., pp. 232-240; A. Dirks, De officio defunctorum <strong>in</strong> Ord<strong>in</strong>e Fratrum Prædicatorum, ASOP<br />
1953-1954, pp. 389-394; A. Redigonda, De hebdomadali Officii defunctorum recitatione apud FF.<br />
Prædicatores, ASOP 1955-1956, pp. 50-61.<br />
27 1 Cor 15,12-17.<br />
8
Promulgazione e traduzioni di questo Rito <strong>delle</strong> Esequie<br />
16. La presente edizione del Rito <strong>delle</strong> Esequie, parte del nostro Proprio,<br />
approvata dall’Ord<strong>in</strong>e e sottoposta alla revisione della Sede Apostolica, che l’aveva<br />
confermata quanto ai suoi elementi rituali, d’ora <strong>in</strong> poi sia considerata ‘tipica’ per tutti i<br />
membri della Famiglia Domenicana, secondo la regola di ciascuno.<br />
17. Di questo libro vengano preparate traduzioni nelle l<strong>in</strong>gue moderne ed<br />
eventualmente adattamenti, sotto la responsabilità dei <strong>Prov<strong>in</strong>cia</strong>li competenti. 28<br />
Nel provvedere alle traduzioni e agli adattamenti si tengano presenti le norme o<br />
gli orientamenti emanati dalla Sede Apostolica 29 e dalle Conferenze Episcopali, come<br />
pure le <strong>in</strong>dicazioni formulate per <strong>in</strong>carico del Maestro dell’Ord<strong>in</strong>e 30 e quelle contenute<br />
nell’Introduzione del Rituale Romano 31 o <strong>in</strong> questo libro. 32<br />
18. A noi tutti, che sentiamo il peso della sofferenza di fronte al mistero della<br />
morte, sia di aiuto il nostro padre <strong>Domenico</strong>, secondo la sua promessa, 33 <strong>in</strong> modo che la<br />
grande speranza di cui egli ci arricchisce possa espandersi sui nostri contemporanei.<br />
Roma, dalla nostra Curia generalizia, 4 giugno, memoria di san Pietro martire,<br />
nell’anno 2001.<br />
Prot. N° 66/01/1007<br />
Fr. Timothy RADCLIFFE, O.P.<br />
Maestro dell’Ord<strong>in</strong>e<br />
Fr. V<strong>in</strong>cenzo ROMANO, O.P.<br />
Presidente della Commissione liturgica dell’Ord<strong>in</strong>e<br />
28 Insieme al testo lat<strong>in</strong>o di questo Rito, sono state approvate dal Maestro dell’Ord<strong>in</strong>e anche una<br />
versione <strong>in</strong> l<strong>in</strong>gua italiana e francese.<br />
29 SCCD, Declar. De <strong>in</strong>terpretatione textuum liturgicorum, 15 sett. 1969: EDIL I, n. 1963, nota a, pp.<br />
623 s.; CCDDS, Instr. De usu l<strong>in</strong>guarum popularium <strong>in</strong> libris liturgiæ Romanæ edendis, 28 marzo 2001.<br />
30 Cf. V. Romano, Indicationes quædam pro adaptatione Proprii liturgici O.P. a Prov<strong>in</strong>ciis<br />
perficienda, 24 iun. 1978, ASOP 1979, pp. 13-30; Translationes Proprii O.P. l<strong>in</strong>guis vernaculis, <strong>in</strong><br />
LHOP, «Intr. gen.», nn. 72-79, pp. LX-LXIII.<br />
31 RE, nn. 21-25.<br />
32 «Intr. gen.», nn. 32-33.<br />
33 Cf. Acta canonizationis Bonon., nn. 7-8, MOPH 16, pp. 127-130.<br />
9
ABBREVIAZIONI E SIGLE<br />
AAS “Acta Apostolicæ sedis”, Romæ 1909 ss.<br />
ACG “Acta Capitulorum Generalium Ord<strong>in</strong>is Prædicatorum”.<br />
AG Antiphonarium S.O.P., ed. M. Gillet, Romæ 1933 [Add. 1948, 1949 e 1961].<br />
AJ Antiphonarium S. O. P., ed. V. Jandel, I, II, Suppl., Mechl<strong>in</strong>iæ 1862-1863.<br />
AOP “Analecta Ord<strong>in</strong>is Prædicatorum”, Romæ 1998 ss. (f<strong>in</strong>o al 1997 = ASOP).<br />
ASOP “Analecta Sacri Ord<strong>in</strong>is Prædicatorum”, Romæ 1893-1997 (dopo il 1997 =<br />
AOP).<br />
Ben. CEI, Benedizionale, Edizione tipica, Città del Vaticano 1992.<br />
CCC Catechismo della Chiesa Cattolica, Città del Vaticano 1992.<br />
CCDDS Congregazione per il Culto Div<strong>in</strong>o e la Discipl<strong>in</strong>a dei Sacramenti.<br />
CIVCSVA Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita<br />
apostolica (f<strong>in</strong>o al 28 febbraio 1989).<br />
I Const. Constitutiones antiquæ Ord<strong>in</strong>is Fratrum Prædicatorum (1215-1237), ed. A.<br />
H. Thomas, De oudste Constituties van de Dom<strong>in</strong>icanen..., Leuven 1965<br />
(Bibliothèque de la Revue d’histoire ecclésiastique, Fasc.42), pp.309-369.<br />
COP Cæremoniale iuxta ritum S. Ord<strong>in</strong>is Prædicatorum, ed. A. V. Jandel,<br />
Mechl<strong>in</strong>iæ 1869.<br />
Eccl. Off. Ecclesiasticum Officium secundum Ord<strong>in</strong>em Fratrum Prædicatorum...,<br />
cosiddetto ‘Prototipo di Umberto de Romans’, AGOP XIV L 1 (sec. XIII).<br />
EDIL R. Kaczynski (ed.), Enchiridion documentorum <strong>in</strong>staurationis liturgicæ, I<br />
(1963-1973), Tor<strong>in</strong>o 1976; II (1973-1983), Roma 1988; III (1983-1993),<br />
Roma 1997.<br />
EV “Enchiridion Vaticanum”, Bologna 1993 14 ss.<br />
GeV Sacramentarium Gelasianum, ed. L.C. Mohlberg, Liber sacramentorum<br />
romanæ ecclesiæ ord<strong>in</strong>is anni circuli, Roma 1968.<br />
GOP Graduale S.O.P., ed. E. Suarez, Romæ 1950 [Add. 1962]<br />
GR Graduale Romanum, Abbatia <strong>San</strong>cti Petri de Solesmis 1974.<br />
Gre Sacramentarium Gregorianum, ed. J. Deshusses, Le sacramentaire<br />
grégorien, ses pr<strong>in</strong>cipales formes d’après les plus anciens manuscrits,<br />
Fribourg 1971-1982.<br />
IDI “Informazioni Domenicane Internazionali”, Convento S. Sab<strong>in</strong>a, Roma.<br />
11
IGMR 3 Missale Romanum, Institutio Generalis, ex editione typica tertia cura et<br />
studio Congregationis de Cultu Div<strong>in</strong>o et Discipl<strong>in</strong>a Sacramentorum<br />
excerpta, Città del Vaticano 2000 (edizione italiana del 2002).<br />
LCM Costituzioni <strong>delle</strong> Monache dell'Ord<strong>in</strong>e dei Predicatori, ed. D. Byrne, Roma<br />
1987.<br />
LCO Libro <strong>delle</strong> Costituzioni e Ord<strong>in</strong>azioni dei Frati dell’Ord<strong>in</strong>e dei Predicatori<br />
(1998), Napoli 2005.<br />
LHOP Liturgia Horarum. Proprium Officiorum O. P., ed. V. de Couesnongle,<br />
Romæ 1982.<br />
LOOP Prov<strong>in</strong>ce Domenicane d’<strong>Italia</strong>, Supplemento alla Liturgia <strong>delle</strong> Ore secondo<br />
il Calendario proprio dei Frati Predicatori e <strong>delle</strong> Prov<strong>in</strong>ce italiane, 1999 2 .<br />
LR Conferenza Episcopale <strong>Italia</strong>na, Messale Romano riformato a norma dei<br />
decreti del Concilio Ecumenico Vaticano II e promulgato da Paolo VI:<br />
Lezionario, V: Per le Messe «ad diversa» e votive, Roma 1973.<br />
MFP Prov<strong>in</strong>ce Domenicane d'<strong>Italia</strong>, Messale secondo il calendario proprio <strong>delle</strong><br />
Prov<strong>in</strong>ce italiane dei Frati Predicatori, [Casale Monferrato] 1981.<br />
MLOP Proprium Ord<strong>in</strong>is Prædicatorum, Missale et Lectionarium, edd. V. de<br />
Couesnongle - D. Byrne, Romæ 1985.<br />
MOP Missale iuxta ritum Ord<strong>in</strong>is Prædicatorum, ed. A. Fernández, Romæ 1965.<br />
MOPH Monumenta Ord<strong>in</strong>is Fratrum Prædicatorum Historica, Lovanii-Romæ 1896<br />
ss.<br />
MR 2 Conferenza Episcopale <strong>Italia</strong>na, Messale Romano riformato a norma dei<br />
decreti del Concilio Ecumenico Vaticano II e promulgato da Paolo VI, Città<br />
del Vaticano 1983 2 .<br />
MR 3<br />
Missale Romanum, editio typica tertia, Typis Vaticanis, 2002.<br />
OHS Officium Hebdomadæ <strong>San</strong>ctæ O.P., ed. A. Fernández, Romæ 1965.<br />
OUISC Proprio dell’Ord<strong>in</strong>e. Ordo Unctionis <strong>in</strong>firmorum eorumque spiritualis<br />
curae, Roma 2008.<br />
PNLO Pr<strong>in</strong>cipi e norme per la Liturgia <strong>delle</strong> Ore, <strong>in</strong> LO, I, 1976, pp. 25-105.<br />
PNMR Pr<strong>in</strong>cipi e norme per l’uso del Messale Romano, <strong>in</strong> MR 2 , pp. xvii-xlviii.<br />
PR Le Pontifical de la Curie roma<strong>in</strong>e au XIII ème<br />
siècle, <strong>in</strong> Le Pontifical roma<strong>in</strong><br />
au Moyen-Age, t. II, éd. M. Andrieu, Città del Vaticano 1940, rist. 1984.<br />
PRG C. Vogel - R. Elze (edd.), Le pontifical romano-germanique du dixième<br />
siècle: Le texte, II, Città del Vaticano 1963.<br />
PS Processionarium S.O.P., ed. E. Suarez, Romæ 1949.<br />
12
RE Conferenza Episcopale <strong>Italia</strong>na, Messale Romano riformato a norma dei<br />
decreti del Concilio Ecumenico Vaticano II e promulgato da Paolo VI: Rito<br />
<strong>delle</strong> Esequie, Edizione tipica, Roma 1974.<br />
RE Ambr. Rito <strong>delle</strong> Esequie secondo la liturgia della <strong>San</strong>ta Chiesa di Milano,<br />
promulgato dal signor Card<strong>in</strong>ale Giovanni Colombo arcivescovo di Milano,<br />
Milano 1977.<br />
RSM Rituale dei Servi di Maria per la memoria dei fratelli defunti, Edizione<br />
tipica, Roma, Curia Generalizia OSM, 1975.<br />
SC Concilio Vaticano II, Costituzione Sacrosanctum Concilium sulla sacra<br />
liturgia, 4.12.1963: EV 1, nn. 1-244.<br />
SCCD Sacra Congregazione per il Culto Div<strong>in</strong>o (f<strong>in</strong>o al 10 luglio 1975).<br />
SCR Sacra Congregazione dei Riti (f<strong>in</strong>o al 7 maggio 1969).<br />
SCRIS Sacra Congregazione per i Religiosi e gli Istituti Secolari (f<strong>in</strong>o al 1° marzo<br />
1968: S.Congregazione dei Religiosi [dal 1 marzo 1989: CIVCSVA]).<br />
SCSCD Sacra Congregazione per i Sacramenti e il Culto Div<strong>in</strong>o (dall’11 luglio 1975<br />
f<strong>in</strong>o al 4 apr. 1984 [dal 27 nov. 1983: CSCD]).<br />
SD Giovanni Paolo II, Epistola Apostolica Salvifici doloris, 11.2.1984: EV 9,<br />
nn. 620-885.<br />
Sussidio Proclamiamo la tua resurrezione. Sussidio pastorale <strong>in</strong> occasione della<br />
celebrazione <strong>delle</strong> <strong>esequie</strong>, Città del Vaticano 2007.<br />
TMA Giovanni Paolo II, Epistola Apostolica Tertio Millennio adveniente,<br />
10.11.1994: EV 14, nn. 1714-1820.<br />
VC Giovanni Paolo II, Esortazione apostolica post-s<strong>in</strong>odale La vita consacrata,<br />
25.3.1996: EV 15, nn. 434-775.<br />
Sigle della Sacra Scrittura<br />
Ap Apocalisse di san Giovanni apostolo<br />
Bar Libro del profeta Baruc<br />
Col Lettera ai Colossesi<br />
1 e 2 Cor Lettere 1 e 2 ai Cor<strong>in</strong>ti<br />
Eb Lettera agli Ebrei<br />
Fil Lettera ai Filippesi<br />
Gb Giobbe<br />
Gdt Giuditta<br />
Gen Genesi<br />
Gv Vangelo secondo Giovanni<br />
13
Is Isaia<br />
Lc Vangelo secondo Luca<br />
2 Mac Libro II Maccabei<br />
Mc Vangelo secondo Marco<br />
Mt Vangelo secondo Matteo<br />
Rm Lettera ai Romani<br />
Sal Libro dei Salmi<br />
Tit Lettera a Tito<br />
1 e 2 Tm Lettere 1 e 2 a Timoteo<br />
14
INTRODUZIONE GENERALE<br />
1. La celebrazione cristiana dei funerali è una celebrazione del mistero pasquale<br />
di Cristo Signore.<br />
Nelle <strong>esequie</strong>, la Chiesa prega che i suoi figli, <strong>in</strong>corporati per il Battesimo a Cristo<br />
morto e risorto, pass<strong>in</strong>o con lui dalla morte alla vita e, debitamente purificati<br />
nell’anima, vengano accolti con i santi e gli eletti nel cielo, mentre il corpo aspetta la<br />
beata speranza della venuta di Cristo e la risurrezione dei morti.<br />
È per questo che la Chiesa, madre pietosa, offre per i defunti il Sacrificio<br />
eucaristico, memoriale della Pasqua di Cristo, e <strong>in</strong>nalza preghiere e compie suffragi; e<br />
poiché tutti i fedeli sono uniti <strong>in</strong> Cristo, tutti ne risentono vantaggio: aiuto spirituale i<br />
defunti, consolazione e speranza quanti ne piangono la scomparsa. 1<br />
2. Nel celebrare le <strong>esequie</strong> dei suoi frati, monache e suore, come pure degli altri<br />
membri della Famiglia Domenicana e dei suoi amici, il nostro Ord<strong>in</strong>e, <strong>in</strong>sieme a tutti i<br />
cristiani, vuole affermare senza reticenze la speranza nella vita eterna, senza però<br />
ignorare né trascurare eventuali diversità di concezioni o di comportamento<br />
riscontrabili, a proposito dei defunti, nella nostra epoca o <strong>in</strong> una data regione <strong>in</strong> cui si<br />
trovano membri della Famiglia Domenicana.<br />
Secondo gli orientamenti del Rito <strong>delle</strong> <strong>esequie</strong> del Rituale Romano, il nostro<br />
Ord<strong>in</strong>e, <strong>in</strong>sieme alle sue proprie tradizioni, debitamente r<strong>in</strong>novate e qui presentate,<br />
accoglie volentieri tutto ciò che vi è di buono nei costumi locali e familiari; se poi<br />
qualche particolare risultasse <strong>in</strong> contrasto con il vangelo o con il senso della vita<br />
consacrata, i fratelli e le sorelle cerch<strong>in</strong>o di trasformarlo, <strong>in</strong> modo che le <strong>esequie</strong><br />
celebrate per i cristiani esprimano la fede pasquale e dimostr<strong>in</strong>o uno spi<strong>rito</strong><br />
autenticamente <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con il vangelo e con la fraternità religiosa. In particolare, si<br />
faccia attenzione a dare uguale dignità e solennità alle <strong>esequie</strong> di tutti i confratelli o<br />
consorelle, quali che siano state le loro funzioni e la posizione occupata nell’Ord<strong>in</strong>e o<br />
anche nella Chiesa. 2<br />
I<br />
LITURGIA DOMENICANA DELLE ESEQUIE<br />
3. L’Ord<strong>in</strong>e dei Predicatori, come altre Famiglie religiose, ha ereditato fra le sue<br />
tradizioni particolari una liturgia dei malati e dei defunti la cui ricchezza e il cui valore<br />
sono stati spesso segnalati 3 e talora anche utilizzati nell’ambito del r<strong>in</strong>novamento<br />
liturgico promosso dal Concilio Vaticano II. 4<br />
1 Cf. RE, n. 1.<br />
2 Cf. RE, nn. 2 e 20.<br />
3 Cf. ASOP 1977, p. 143.<br />
4 Cf. ACG 1974, n. 170 (= ASOP 1977, pp. 147-149, nn. 14-21; pp. 152-155, nn. 28-37). Vedi anche<br />
D. Dye, Le rit dom<strong>in</strong>ica<strong>in</strong> à la suite de la réforme liturgique de Vatican II, ASOP 1977, pp. 193-275 (=<br />
“Notitiæ” 14, 1978, pp. 334-417; 463-499), specialmente pp. 250-260; M.A. Del Río Gonzáles, La<br />
Liturgía de la Muerte y de las Exequias en la tradición dom<strong>in</strong>icana. Estudio histórico-litúrgicoteológico,<br />
Salmanticæ 1998.<br />
15
Il nostro Ord<strong>in</strong>e ha chiesto e ottenuto di poter adottare il Rituale Romano, ora<br />
totalmente r<strong>in</strong>novato, e qu<strong>in</strong>di anche la parte relativa alle celebrazioni per i defunti, <strong>in</strong><br />
ord<strong>in</strong>e al proprio impegno pastorale e anche per poter beneficiare di riti più adatti alla<br />
sensibilità religiosa e spirituale del nostro tempo. 5<br />
Tuttavia, come è già previsto dal Rituale Romano, 6 il nostro Ord<strong>in</strong>e ha voluto<br />
conservare alcuni elementi adatti del proprio <strong>rito</strong> antico. Quando si è reso necessario li<br />
ha r<strong>in</strong>novati, adattando nel contempo all’uso conventuale strutture o testi della liturgia<br />
lat<strong>in</strong>a attuale.<br />
4. Si troveranno pertanto <strong>in</strong> questo libro testi riveduti, tratti dal Processionario,<br />
dal Collettario e dal Cerimoniale O.P., così come sono stati approvati dal Capitolo<br />
generale del 1974 e confermati dalla Sede Apostolica. 7 Indicazioni rituali tradizionali<br />
sono state rivedute, per tener conto della diversità <strong>delle</strong> situazioni <strong>in</strong> cui si trovano<br />
comunità di frati o monache o suore o di altri membri della Famiglia Domenicana.<br />
5. Le nostre comunità siano sempre attente ai confratelli o consorelle che si<br />
trov<strong>in</strong>o ad affrontare il mistero della malattia e della morte. Per i suffragi, questo<br />
Rituale r<strong>in</strong>via a quanto è stabilito nelle Costituzioni o statuti dei s<strong>in</strong>goli rami della<br />
Famiglia Domenicana. 8 Tuttavia, nello spi<strong>rito</strong> del r<strong>in</strong>novamento liturgico, viene<br />
<strong>in</strong>dicato <strong>in</strong> modo più specifico come santificare i momenti più significativi tra la morte<br />
e la sepoltura e vengono dati orientamenti per l’animazione di una comunità nella sua<br />
vita di preghiera.<br />
II<br />
COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÀ E DELLE PERSONE<br />
6. Le situazioni <strong>in</strong> cui può verificarsi la morte di un confratello o di una<br />
consorella sono varie (<strong>in</strong> convento, <strong>in</strong> una casa di riposo, altrove) e diverse sono le<br />
culture e le persone che contraddist<strong>in</strong>guono le azioni liturgiche di una comunità. È bene<br />
tener conto di tutti questi elementi di diversificazione, come pure conoscere le<br />
possibilità offerte dal Rituale Romano e dai suoi adattamenti locali. 9<br />
7. Per sapere come preparare e svolgere le celebrazioni, il Priore o la Priora e il<br />
delegato o la delegata per la liturgia della comunità tengano presenti tutte le circostanze<br />
- specialmente quando il malato si trova <strong>in</strong> un ospedale o comunque fuori dalla casa<br />
religiosa - e si servano volentieri <strong>delle</strong> varie possibilità offerte dal Rituale dell’Ord<strong>in</strong>e.<br />
5 ACG 1974, n. 170 (= ASOP 43, 1977, pp. 143 ss.); ASOP 1977, pp. 141 s.<br />
6 Cf. ASOP 1977, p. 143 nota 3.<br />
7 Vedi sopra, nota 37.<br />
8 Cf. LCO, nn. 9, 10, 11, 70-75; LCM, nn. 8-12, 16-21, 45/2°. Vedi anche A.-G. Fuente, La vida<br />
litúrgica en la Orden de Predicadores. Estudio en su legislación: 1216-1980, Romæ 1981, pp. 136 s. e<br />
210-218.<br />
9 Cf. RE, nn. 21-22.<br />
16
Con un’opportuna catechesi aiut<strong>in</strong>o i confratelli o le consorelle a cogliere le ricchezze<br />
spirituali e le <strong>in</strong>tenzioni profonde della liturgia r<strong>in</strong>novata. 10<br />
8. I confratelli e le consorelle si sentano parte attiva della celebrazione <strong>delle</strong><br />
<strong>esequie</strong> di uno o una di loro. Si terrà conto anche dei parenti e degli amici più legati al<br />
defunto. Qualora sia possibile e lo si giudichi opportuno, sarà bene scegliere <strong>in</strong>sieme a<br />
loro gli elementi per la celebrazione.<br />
9. Circa la preparazione del corpo e gli altri uffici resi al defunto, 11 si tengano<br />
presenti le consuetud<strong>in</strong>i del luogo e le circostanze. Si consider<strong>in</strong>o anche le mansioni<br />
svolte dagli addetti alle onoranze funebri, perché possano meglio corrispondere alle<br />
esigenze della liturgia cristiana. È giusto <strong>in</strong>fatti che, pur senza <strong>in</strong>dulgere a forme di<br />
vuoto esibizionismo o di ostentazione mondana, si dia il dovuto onore al corpo dei<br />
defunti, divenuto con il Battesimo tempio dello Spi<strong>rito</strong> <strong>San</strong>to. 12<br />
10. La liturgia esequiale e tutto ciò che la circonda ha lo scopo di affidare a Dio i<br />
defunti, ma anche di rianimare la speranza dei presenti e di fortificarne la fede nel<br />
mistero pasquale e nella resurrezione dei morti. 13 Questa liturgia manifesta <strong>in</strong>oltre la<br />
dimensione pasquale della vita consacrata 14 e i legami <strong>delle</strong> nostre comunità con la<br />
famiglia o i parenti del defunto o della defunta. 15<br />
11. Nella preparazione di queste azioni liturgiche si abbia cura di sottol<strong>in</strong>eare i<br />
v<strong>in</strong>coli religiosi che hanno contrassegnato la vita del defunto o della defunta, senza<br />
peraltro trascurare i giusti riferimenti ai rapporti familiari. Sulla base di questi pr<strong>in</strong>cipi<br />
generali, si danno alcune <strong>in</strong>dicazioni particolari:<br />
a) nei limiti del possibile, tenuto conto <strong>delle</strong> circostanze e degli statuti e<br />
consuetud<strong>in</strong>i <strong>delle</strong> Prov<strong>in</strong>ce, dei Monasteri o <strong>delle</strong> Congregazioni, per le Messe<br />
esequiali dei nostri defunti si scelga una chiesa o cappella dell’Ord<strong>in</strong>e. Anche la<br />
sepoltura si faccia abitualmente <strong>in</strong> una tomba nostra;<br />
b) i pr<strong>in</strong>cipali compiti nella liturgia - cioè la presidenza della celebrazione,<br />
l’omelia, ecc. - siano distribuiti secondo le relazioni <strong>delle</strong> s<strong>in</strong>gole persone con il defunto<br />
o la defunta. Qualora presieda la celebrazione eucaristica il Priore, come spesso si usa<br />
fare, può fare l’omelia un altro frate, sacerdote o diacono, che abbia ben conosciuto il<br />
defunto o la defunta;<br />
c) si riservi particolare attenzione ai familiari del defunto o della defunta, fra cui<br />
può trovarsi qualcuno che sia acattolico o anche non credente. Si assecond<strong>in</strong>o i loro<br />
desideri legittimi e nello stesso tempo siano aiutati a comprendere il senso della liturgia<br />
della Chiesa e dell’Ord<strong>in</strong>e. 16<br />
12. Per le situazioni particolari che possono presentarsi, si ricordi <strong>in</strong> particolare<br />
quanto segue:<br />
10 Cf. ACG 1974, n. 170: Adaptationes ad Ord<strong>in</strong>em Prædicatorum illarum partium Ritualis Romani<br />
qui vocantur ‘Ordo Unctionis Infirmorum’ et ‘Ordo Exsequiarum’, n. 7: ASOP 1977, pp. 144 s. Cf. RE,<br />
n. 23.<br />
11 Cf. SUICS, nn. 179-180.<br />
12 Cf. RE, n. 3 e 16.<br />
13 Cf. RE, n. 17.<br />
14 Cf. VC, n. 24.<br />
15 Cf. RE, n. 51-52.<br />
16 cf. RE, n. 18.<br />
17
a) per un confratello o una consorella che abbia donato i propri organi per il<br />
trapianto, si seguano le <strong>in</strong>dicazioni del Rituale e si prevedano momenti di preghiera e la<br />
celebrazione eucaristica, omettendo però il <strong>rito</strong> dell’ultimo commiato;<br />
b) se si sceglie la cremazione, le <strong>esequie</strong> si celebr<strong>in</strong>o allo stesso modo che per la<br />
sepoltura, adattando alcuni elementi; 17<br />
c) altri casi possono verificarsi, specialmente se un confratello o una consorella<br />
muore senza la presenza della comunità o se il corpo del defunto non può essere<br />
riportato nella casa religiosa, a causa <strong>delle</strong> circostanze: <strong>in</strong> tali casi il Priore o la Priora e<br />
il delegato o la delegata per la liturgia facciano del loro meglio, tenendo presente la<br />
sollecitud<strong>in</strong>e dell’Ord<strong>in</strong>e per i confratelli o le consorelle defunte. 18<br />
13. Nei casi <strong>in</strong> cui, tenendo conto della comunità e dei desideri dei familiari o dei<br />
presenti, si vogliono adoperare più l<strong>in</strong>gue, esse siano convenientemente equilibrate, per<br />
valorizzare i momenti più importanti della celebrazione. Si usi lo stesso discernimento<br />
nell’accogliere consuetud<strong>in</strong>i particolari che si armonizz<strong>in</strong>o con la liturgia cristiana.<br />
Per quanto riguarda il <strong>rito</strong> dell’ultimo commiato, si cerchi di utilizzare la l<strong>in</strong>gua e<br />
i testi che favoriscano la partecipazione del maggior numero possibile dei presenti.<br />
Momenti diversi<br />
III<br />
PRECI PER I VARI MOMENTI DEL RITO<br />
14. Nello spi<strong>rito</strong> del r<strong>in</strong>novamento liturgico, è bene santificare i momenti più<br />
significativi fra la morte e la sepoltura. Tali momenti, tenuto conto <strong>delle</strong> consuetud<strong>in</strong>i<br />
locali, possono essere: la veglia di preghiera nella casa del defunto, la deposizione del<br />
cadavere nella bara, il trasporto <strong>in</strong> chiesa per la celebrazione della liturgia della Parola e<br />
dell’Eucaristia alla presenza dei familiari e possibilmente di tutta la comunità, l’ultimo<br />
commiato e il trasporto al cimitero. 19<br />
15. Applicando questi orientamenti alla tradizione e alla prassi abituale<br />
nell’Ord<strong>in</strong>e, i momenti pr<strong>in</strong>cipali sono i seguenti:<br />
a) nel convento o <strong>in</strong> comunità, il trasporto del corpo del defunto o della defunta <strong>in</strong><br />
chiesa o <strong>in</strong> un luogo adatto, oppure l’accoglienza del feretro che giunga dall’esterno;<br />
b) un momento di preghiera per il defunto o la defunta <strong>in</strong> comunità ed<br />
eventualmente anche momenti di preghiera presso la salma, se non viene portata <strong>in</strong><br />
convento;<br />
c) una celebrazione liturgica o un momento di preghiera mentre si chiude la bara;<br />
d) il Sacrificio eucaristico;<br />
e) l’ultima raccomandazione e il commiato, <strong>in</strong> chiesa;<br />
f) la processione al cimitero, quando è possibile;<br />
17 Cf. RE, n. 15. Per l’<strong>Italia</strong> vedere le <strong>in</strong>dicazioni pastorali <strong>in</strong>: Proclamiamo la tua resurrezione.<br />
Sussidio pastorale <strong>in</strong> occasione della celebrazione <strong>delle</strong> <strong>esequie</strong>, Città del Vaticano 2007.<br />
18 Cf. ACG 1974, n. 170 = ASOP 1977, p. 147, n. 14.<br />
19 RE, n. 3; ASOP 1977, p.147, nota 19.<br />
18
g) la sepoltura e le ultime preghiere, al cimitero.<br />
16. Subito dopo la morte, quando il corpo del defunto o della defunta viene<br />
composto e gli si rendono gli altri servizi, se è possibile - nel rispetto <strong>delle</strong> leggi locali -<br />
il corpo viene portato nel luogo della veglia, cioè nella chiesa conventuale o <strong>in</strong> altro<br />
luogo adatto.<br />
Se la morte è avvenuta <strong>in</strong> ospedale o comunque fuori dalla casa religiosa, il corpo<br />
viene composto nella camera ardente o, a seconda <strong>delle</strong> circostanze, viene portato subito<br />
<strong>in</strong> convento. Allora <strong>in</strong>iziano i diversi momenti di preghiera.<br />
17. Le “veglie” presso il corpo del confratello o della consorella defunta<br />
costituiscono una forma di supplica prolungata, nella quale ognuno degli elementi<br />
illustra l’uno o l’altro aspetto della preghiera della Chiesa e della nostra vita fraterna:<br />
a) un primo momento di preghiera presso il defunto o la defunta si svolge nella<br />
massima semplicità e ricorda ciò che si è vissuto <strong>in</strong>sieme al confratello o alla<br />
consorella, ciò che il Signore ci ha donato di sperimentare <strong>in</strong>sieme;<br />
b) la Liturgia <strong>delle</strong> Ore, quella del giorno o l’Ufficio dei Defunti, se le norme<br />
liturgiche lo consentono, 20 oppure con una opportuna selezione di elementi di questo<br />
Ufficio;<br />
c) il raccoglimento <strong>in</strong>dividuale dei confratelli o <strong>delle</strong> consorelle presso il defunto<br />
o la defunta, con la recita di salmi o la lettura di altri testi biblici, e anche una breve<br />
celebrazione liturgica, al momento della chiusura della bara;<br />
d) la celebrazione della Messa, o l’applicazione dell’<strong>in</strong>tenzione, appena ricevuta<br />
la notizia della morte, cioè prima della liturgia esequiale.<br />
Quando l’Ufficio dei defunti non si può celebrare <strong>in</strong> luogo della Liturgia <strong>delle</strong><br />
Ore, presente o assente la salma, prima o dopo la sepoltura, è bene prevedere, <strong>in</strong>vece<br />
della celebrazione di questo Ufficio, una veglia o una liturgia della Parola. 21<br />
18. Dopo la Messa esequiale si compie <strong>in</strong> chiesa, perché la comunità cristiana<br />
possa parteciparvi, il <strong>rito</strong> dell’ultima raccomandazione e del commiato.<br />
È un <strong>rito</strong> che non va <strong>in</strong>teso come una purificazione - implorata con la celebrazione<br />
del Sacrificio eucaristico - del defunto o della defunta, ma come l’ultimo saluto rivolto<br />
dalla comunità cristiana e religiosa a un suo membro, prima che il corpo sia portato alla<br />
sepoltura. È vero che c’è sempre, nella morte, una separazione, ma i cristiani, membri<br />
come sono di Cristo e una sola cosa <strong>in</strong> lui, non possono essere separati neppure dalla<br />
morte. 22<br />
Il <strong>rito</strong> dell’ultima raccomandazione e del commiato, così come viene descritto <strong>in</strong><br />
questo libro (nn. 52-61), si può compiere soltanto nelle <strong>esequie</strong>, presente il cadavere. 23<br />
19. Al <strong>rito</strong> dell’ultima raccomandazione e del commiato segue la processione al<br />
cimitero e la sepoltura, che a seconda <strong>delle</strong> diverse situazioni <strong>delle</strong> nostre comunità si<br />
svolgono <strong>in</strong> vari modi:<br />
a) quando è possibile, alla stazione <strong>in</strong> chiesa fa seguito la processione al cimitero,<br />
cui possono partecipare, <strong>in</strong>sieme alla comunità religiosa, i familiari del defunto o della<br />
defunta, i suoi amici ed eventuali ospiti. Tradizionalmente questa processione,<br />
20 Cf. PNLO, nn. 246-247.<br />
21 Cf. RE, n. 14.<br />
22 Cf. Simeone di Tessalonica, De ord<strong>in</strong>e sepulturæ, PG 155, 685B; CCC, n. 1690.<br />
23 Cf. RE, n. 10.<br />
19
accompagnata da salmi e antifone e con l’eventuale uso del cero pasquale, assume un<br />
significato particolare, simboleggiando la nostra unione con il mistero pasquale: il<br />
cimitero prefigura così quel luogo di refrigerio, di luce e di pace che è il paradiso, <strong>in</strong><br />
mezzo al quale vi è l’albero della vita.<br />
Nel caso <strong>in</strong> cui una comunità può fare la processione al cimitero, il <strong>rito</strong><br />
dell’ultima raccomandazione e del commiato <strong>in</strong>izia <strong>in</strong> qualche modo <strong>in</strong> chiesa ma si<br />
prolunga nella processione e si conclude con gli ultimi suffragi al cimitero; 24<br />
b) se la comunità non ha un cimitero proprio, o se non ne è facile l’accesso, il <strong>rito</strong><br />
dell’ultima raccomandazione e del commiato si svolge <strong>in</strong> chiesa. Il Priore o la Priora, il<br />
Cappellano, e alcuni confratelli o consorelle, <strong>in</strong>sieme ai familiari presenti,<br />
accompagnano il corpo al cimitero, dove si dicono le preghiere <strong>in</strong>dicate per la sepoltura.<br />
20. Al cimitero, dopo la benedizione del sepolcro, la sepoltura viene<br />
accompagnata, da parte del m<strong>in</strong>istro ord<strong>in</strong>ato, se è possibile, da alcuni gesti simbolici<br />
(aspersione, <strong>in</strong>censazione, spargimento di terra), che <strong>in</strong> attesa della risurrezione<br />
rappresentano il <strong>rito</strong>rno del defunto o della defunta alla terra da cui Dio formò l’uomo. 25<br />
21. Inf<strong>in</strong>e si recitano gli ultimi suffragi, sotto forma di preghiera dei fedeli, con<br />
<strong>in</strong>vocazioni appropriate o con una supplica litanica più ampia, e la conclusione del<br />
sacerdote.<br />
Qualità e svolgimento progressivo all’<strong>in</strong>terno della celebrazione<br />
22. I diversi momenti f<strong>in</strong> qui descritti aiutano, <strong>in</strong> una celebrazione a tappe<br />
progressive, i confratelli o le consorelle e gli altri fedeli ad approfondire il senso<br />
cristiano della vita e della morte e ad accogliere la speranza della risurrezione.<br />
Pertanto nell’organizzare i vari elementi si faccia attenzione ad esprimere i diversi<br />
aspetti della preghiera cristiana, rispettando il carattere proprio di ogni momento e la<br />
loro connessione con la vita religiosa e con la famiglia del defunto o della defunta.<br />
Talvolta si tratterà di celebrazioni molto semplici, altre volte di celebrazioni più solenni.<br />
23. In qualsiasi celebrazione per i defunti, sia esequiale che comune, grande<br />
importanza vien data, nello svolgimento del <strong>rito</strong>, alla lettura della parola di Dio; è <strong>in</strong>fatti<br />
la parola di Dio che proclama il mistero pasquale, dona la speranza di <strong>in</strong>contrarci ancora<br />
nel regno di Dio, ravviva la pietà verso i defunti ed esorta alla testimonianza di una vita<br />
veramente cristiana. 26<br />
24. Nel compiere i suoi uffici materni verso i defunti, la Chiesa ricorre soprattutto<br />
alla preghiera dei salmi: con essi esprime il suo dolore e attesta <strong>in</strong>sieme la sua fiducia.<br />
Quanto agli altri canti, si curi che riechegg<strong>in</strong>o nel testo la vivezza del l<strong>in</strong>guaggio<br />
biblico 27 e la spiritualità di quello liturgico. 28<br />
24 Vedi sotto, nn. 67-93.<br />
25 Cf. ASOP 1977, p.154, nn.33-34.<br />
26 RE, n. 11.<br />
27 SC, n. 24.<br />
28 Cf. RE, n. 12.<br />
20
Come è ricordato nel Supplemento domenicano alla Liturgia <strong>delle</strong> Ore, 29 è<br />
auspicabile che le nostre comunità si impegn<strong>in</strong>o a selezionare o creare, anche riguardo<br />
alla liturgia dei defunti, canti che corrispondano alla nostra attuale sensibilità liturgica.<br />
25. Anche nelle orazioni la comunità cristiana professa la sua fede e <strong>in</strong>tercede per<br />
i defunti perché raggiungano <strong>in</strong> Dio la loro beatitud<strong>in</strong>e. Si prega <strong>in</strong>oltre per i familiari<br />
dei defunti, perché abbiano nel loro dolore la consolazione della fede: <strong>in</strong> questo Rituale<br />
si trovano qu<strong>in</strong>di orazioni che la nostra tradizione denom<strong>in</strong>ava ‘per coloro che<br />
piangono’. 30<br />
Tre tipi di <strong>esequie</strong><br />
IV<br />
VARI TIPI DI ESEQUIE<br />
26. Il Rituale Romano 31 prevede tre tipi di <strong>esequie</strong>, <strong>in</strong> base alle diverse situazioni<br />
ambientali: celebrazione pr<strong>in</strong>cipale <strong>in</strong> chiesa, <strong>esequie</strong> nella cappella del cimitero e al<br />
sepolcro, nella casa del defunto o della defunta. 32<br />
Le <strong>esequie</strong> descritte <strong>in</strong> questo Rituale dell’Ord<strong>in</strong>e prevedono il tipo tradizionale<br />
nella Famiglia Domenicana. Tuttavia <strong>in</strong> una determ<strong>in</strong>ata nazione o regione il Capitolo<br />
prov<strong>in</strong>ciale o la richiesta di una Congregazione, per necessità particolari, possono<br />
conservare consuetud<strong>in</strong>i locali che siano state approvate dalla Conferenza Episcopale.<br />
In tal caso la celebrazione si svolge secondo quelle <strong>in</strong>dicazioni, pur mantenendo la<br />
facoltà di utilizzare alcuni elementi del <strong>rito</strong>, testi e canti della nostra tradizione<br />
domenicana.<br />
La cremazione<br />
27. Benché la Chiesa preferisca la consuetud<strong>in</strong>e di seppellire i corpi, come il<br />
Signore stesso volle essere sepolto, se talora, <strong>in</strong> circostanze particolari, sembra<br />
opportuna la cremazione del cadavere, i riti <strong>delle</strong> <strong>esequie</strong> si svolgano secondo quanto è<br />
stabilito dagli adattamenti regionali del Rituale Romano.<br />
I riti previsti nella cappella del cimitero o presso la tomba, <strong>in</strong> questo caso si<br />
possono fare nella stessa sala crematoria, alla presenza del Priore e di alcuni confratelli<br />
e familiari; oppure, nel caso di una comunità femm<strong>in</strong>ile, alla presenza della Priora con<br />
alcune consorelle, il Cappellano e i familiari. 33<br />
La donazione di organi<br />
29 LOOP, «Intr. gen.», nn. 74-79, pp. 41-43.<br />
30 Cf. RE, n. 13.<br />
31 RE, nn. 5, 6, 7, 8.<br />
32 Cf. RE, n. 4.<br />
33 Cf. RE, n. 15; Sussidio, nota 50.<br />
21
28. Se un fratello o una sorella, dopo matura decisione, aveva stabilito di donare i<br />
propri organi per il trapianto, i vari riti esequiali previsti per la santificazione dei diversi<br />
momenti dalla morte alla sepoltura si svolgono <strong>in</strong> altro modo. Si devono prevedere<br />
tempi di preghiera e di supplica, ma il <strong>rito</strong> dell’ultima raccomandazione e del commiato<br />
al defunto non si può fare alla f<strong>in</strong>e della Messa esequiale, a causa dell’assenza del<br />
cadavere.<br />
V<br />
Presenza di un sacerdote<br />
UFFICI E MINISTERI VERSO I DEFUNTI<br />
29. Nella celebrazione <strong>delle</strong> <strong>esequie</strong> il Priore o altro sacerdote (o il Cappellano <strong>in</strong><br />
caso di una comunità femm<strong>in</strong>ile), quando raccomanda a Dio un defunto, ricordi che è<br />
suo dovere anche rianimare nei presenti la speranza, ravvivarne la fede nel mistero<br />
pasquale e nella risurrezione dei morti; lo faccia però con delicatezza e con tatto, <strong>in</strong><br />
modo che nell’esprimere la comprensione materna della Chiesa e nel recare il conforto<br />
della fede, le sue parole siano di sollievo al cristiano che crede, senza urtare l’uomo che<br />
piange. Particolare <strong>in</strong>teressamento dimostri poi per coloro che <strong>in</strong> occasione dei funerali<br />
assistono alla celebrazione liturgica <strong>delle</strong> <strong>esequie</strong> o ascoltano la proclamazione del<br />
vangelo, siano essi acattolici o anche cattolici che mai o quasi mai partecipano<br />
all’Eucaristia, o danno l’impressione di aver perduto la fede: i sacerdoti sono m<strong>in</strong>istri<br />
del vangelo di Cristo, e lo sono per tutti. 34<br />
Assenza del sacerdote<br />
30. Le <strong>esequie</strong> senza la Messa possono essere celebrate dal diacono. In comunità<br />
di monache o suore, <strong>in</strong> mancanza di un sacerdote o di un diacono, la Priora o un’altra<br />
sorella a ciò deputata può svolgere tutti i compiti che possono essere svolti da laici. 35<br />
Compiti <strong>delle</strong> Prov<strong>in</strong>ce<br />
VI<br />
ADATTAMENTI E TRADUZIONI<br />
31. È compito di ogni <strong>Prov<strong>in</strong>cia</strong> o gruppo di Prov<strong>in</strong>ce di una stessa regione<br />
l<strong>in</strong>guistica preparare adattamenti e traduzioni di questo Rituale, da <strong>in</strong>viare alla Sede<br />
Apostolica per la conferma; <strong>in</strong> particolare:<br />
a) le traduzioni dovranno tener presenti le recenti <strong>in</strong>dicazioni della Sede<br />
Apostolica, 36 <strong>in</strong> modo che i testi corrispondano veramente alla peculiarità <strong>delle</strong> diverse<br />
34 Cf. RE, nn. 17-18 e 25.<br />
35 Cf. RE, nn. 19; 22,4°; 51; ASOP 1977, p. 145.<br />
36 CCDDS, Istr. De usu l<strong>in</strong>guarum popularium <strong>in</strong> libris liturgiæ Romanæ edendis, 28 marzo 2001.<br />
22
l<strong>in</strong>gue e siano veramente adattate alle s<strong>in</strong>gole culture, con l’aggiunta, ove possibile, di<br />
melodie per il canto;<br />
b) laddove il Rituale Romano offre una scelta tra più formule, se ne possono<br />
aggiungere altre dello stesso genere (vedi qui sotto, d);<br />
c) qualora motivi pastorali lo suggeriscano, si può stabilire l’omissione<br />
dell’aspersione e dell’<strong>in</strong>censazione, sostituendole eventualmente con altro <strong>rito</strong>;<br />
d) nelle edizioni dei libri liturgici curate dalle Prov<strong>in</strong>ce o da gruppi di Prov<strong>in</strong>ce di<br />
una stessa regione l<strong>in</strong>guistica, i testi possono venire disposti nel modo che sembri più<br />
comodo e pratico dal punto di vista pastorale, senza però omettere nulla di quanto è<br />
contenuto <strong>in</strong> questa edizione tipica.<br />
Se si ritiene opportuno aggiungere rubriche o testi, questi debbono essere dist<strong>in</strong>ti<br />
dalle rubriche e dal testo di questo Rituale con un particolare segno o carattere<br />
tipografico. 37<br />
Invio <strong>delle</strong> traduzioni e adattamenti al Maestro dell’Ord<strong>in</strong>e<br />
32. Ogni traduzione o adattamento di questo libro sia mandato al Maestro<br />
dell’Ord<strong>in</strong>e per essere da lui debitamente approvato, dopo essere stato esam<strong>in</strong>ato e, se<br />
necessario, corretto; il Maestro poi avrà cura di <strong>in</strong>viarlo alla Congregazione per il Culto<br />
Div<strong>in</strong>o e la Discipl<strong>in</strong>a dei Sacramenti, per riceverne la conferma. 38<br />
Compiti del m<strong>in</strong>istro nel preparare e ord<strong>in</strong>are la celebrazione<br />
33. Il <strong>rito</strong> qui proposto si presenta <strong>in</strong> forma assai semplice, ma ricca e varia è la<br />
scelta dei testi. Così, ad esempio,<br />
1) tutti i testi si possono sostituire con altri, per una maggiore aderenza alla<br />
situazione reale entro cui si svolge la celebrazione;<br />
2) alcuni elementi non sono obbligatori, ma possono essere aggiunti secondo le<br />
circostanze: ad esempio, l’orazione per il conforto <strong>delle</strong> persone colpite dal lutto;<br />
3) quando il salmo <strong>in</strong>dicato o sugge<strong>rito</strong> dalla liturgia presenta una certa difficoltà<br />
dal punto di vista pastorale, se ne può scegliere un altro adatto. Anche nel corso di un<br />
salmo si può omettere qualche versetto che pastoralmente sembri meno opportuno;<br />
4) nelle orazioni, le parole <strong>in</strong>dicate tra parentesi possono essere omesse. 39<br />
* * *<br />
Le <strong>in</strong>dicazioni e i testi di questa nuova sezione del nostro Rituale ci aiut<strong>in</strong>o a<br />
guardare alla morte di ognuno di noi come al compimento del camm<strong>in</strong>o di fede e<br />
missione che abbiamo <strong>in</strong>trapreso nel momento <strong>in</strong> cui, entrando nell’Ord<strong>in</strong>e, abbiamo<br />
chiesto e ottenuto la misericordia di Dio e dei fratelli. 40<br />
37 Cf. RE, n. 21.<br />
38 Cf. SCSCD, De Calendariis particularibus atque Missarum et Officiorum Propriis<br />
recognoscendis: “Notitiæ” 10, 1974, pp. 87-88; ibid. 13, 1977, pp. 557-558.<br />
39 Cf. RE, n. 24.<br />
40 Cf. I Const., d. I, c. 3.<br />
23
RITO DELLE ESEQUIE<br />
25
NOTA PRELIMINARE<br />
CAPITOLO I<br />
TRASPORTO O ACCOGLIENZA<br />
DEL CORPO DEL DEFUNTO<br />
IN CHIESA<br />
1. Seguendo le <strong>in</strong>dicazioni date dalla Chiesa nel Rito <strong>delle</strong> Esequie 1 e tenendo conto<br />
<strong>delle</strong> consuetud<strong>in</strong>i dell’Ord<strong>in</strong>e, questo Rituale offre varie <strong>in</strong>dicazioni che possono aiutare le<br />
comunità a santificare i pr<strong>in</strong>cipali momenti tra la morte e la sepoltura di un confratello o di una<br />
consorella.<br />
Attraverso la revisione, nello spi<strong>rito</strong> del r<strong>in</strong>novamento liturgico, <strong>delle</strong> <strong>in</strong>dicazioni<br />
contenute nel Processionario O.P., 2 questo primo capitolo del nostro Rito <strong>delle</strong> Esequie è <strong>in</strong><br />
qualche modo la cont<strong>in</strong>uazione del capitolo settimo del volume Sacramento dell’Unzione degli<br />
<strong>in</strong>fermi e loro cura spirituale, che tratta di quanto si svolge ‘Dopo la morte’. Tra l’uno e l’altro<br />
capitolo si troveranno tutte le azioni liturgiche che si possono compiere subito dopo la morte di<br />
un confratello o di una consorella.<br />
Alcune <strong>in</strong>dicazioni rituali e orazioni contenute nel capitolo ‘Dopo la morte’, con gli<br />
opportuni adattamenti, possono essere utilizzate per questa parte del nostro Rito <strong>delle</strong> Esequie.<br />
2. Il presente capitolo prevede tre tipi di ‘stazione’ della comunità riunita o di un gruppo<br />
accanto al defunto o alla defunta, e cioè:<br />
- il trasporto del corpo alla chiesa o <strong>in</strong> altro luogo adatto;<br />
- l’accoglienza del corpo, quando è riportato <strong>in</strong> convento dall’esterno;<br />
- la ‘stazione’ o preghiera presso il defunto o la defunta, quando il corpo rimane nella<br />
camera ardente dell’ospedale o della casa di riposo oppure, secondo gli usi locali,<br />
nell’obitorio.<br />
3. Il Priore o la Priora, <strong>in</strong>sieme all’<strong>in</strong>caricato o alla <strong>in</strong>caricata per la liturgia della<br />
comunità, dispongono con cura le varie azioni liturgiche. Anche se per lo più soltanto una parte<br />
della comunità potrà partecipare a questi diversi momenti, il loro svolgimento conserva il suo<br />
significato di preghiera e carità fraterna.<br />
I. TRASPORTO DEL DEFUNTO IN CHIESA<br />
4. Subito dopo la morte, come è <strong>in</strong>dicato nel volume del Sacramento dell’Unzione degli<br />
<strong>in</strong>fermi e loro cura spirituale, 3 il corpo del defunto o della defunta viene preparato secondo le<br />
consuetud<strong>in</strong>i locali. Durante queste operazioni o subito dopo si può avere un primo momento di<br />
preghiera comune. Poi si può trasportare il feretro <strong>in</strong> chiesa o <strong>in</strong> altro luogo adatto.<br />
Può accompagnarlo, se lo si ritiene opportuno o le circostanze lo consentono, la<br />
comunità o almeno una sua parte, con una breve celebrazione.<br />
1 RE, n. 3.<br />
2 PS, pp. 186-190.<br />
3 Cf. OUISC, nn. 180, 181-186.<br />
27
5. Prima che il feretro venga portato fuori, il m<strong>in</strong>istro, con la stola se è sacerdote o<br />
diacono, saluta i presenti e, asperso eventualmente il defunto con acqua benedetta e <strong>in</strong>censo,<br />
dice una <strong>delle</strong> due orazioni seguenti:<br />
O Dio, tu solo puoi donarci un rimedio<br />
che va oltre la morte:<br />
fa’ che l’anima del nostro fratello (della nostra sorella) N.,<br />
purificata da tutto ciò che può averla <strong>in</strong>qu<strong>in</strong>ata<br />
qui sulla terra,<br />
sia partecipe della tua redenzione.<br />
Per Cristo nostro Signore. 4<br />
R/. Amen.<br />
Oppure:<br />
Colpiti dal dolore<br />
imploriamo nel pianto la tua misericordia,<br />
o Redentore del mondo:<br />
accogli con mite dolcezza<br />
l’anima del nostro caro fratello<br />
(della nostra cara sorella)<br />
che <strong>rito</strong>rna a te, fonte della pietà.<br />
E se nella sua dimora terrena si è macchiata di peccato,<br />
tu con la tua consueta clemenza cancellalo,<br />
distruggilo nell’oblio<br />
e fa’ che quest’anima<br />
possa essere associata alle schiere dei santi<br />
per lodarti all’unisono con gli altri.<br />
Tu vivi e regni nei secoli dei secoli. 5<br />
R/. Amen.<br />
Si può anche leggere un breve testo della Sacra Scrittura, per esempio Gv 14,1-6 o un<br />
altro testo tratto dal Lezionario per i defunti.<br />
6. Durante la processione verso la chiesa o altro luogo adatto, si canta il salmo 129 o un<br />
altro salmo (per es. 114-115, 120, 121) con un’antifona, oppure un altro canto. La processione<br />
si svolge nell’ord<strong>in</strong>e seguente: aprono il corteo i m<strong>in</strong>istranti con turibolo e aspersorio e i<br />
confratelli o le consorelle precedono il feretro, mentre lo seguono il celebrante e un m<strong>in</strong>istrante<br />
con il libro.<br />
7. In chiesa il feretro viene deposto <strong>in</strong> mezzo al coro o al presbiterio. Secondo<br />
l’opportunità, si può conservare la consuetud<strong>in</strong>e dell’Ord<strong>in</strong>e, 6 presente anche <strong>in</strong> altre liturgie<br />
lat<strong>in</strong>e, di porre il defunto sempre rivolto verso l’altare, qualunque sia stata la posizione che gli<br />
era abituale nell’assemblea liturgica; oppure, secondo la consuetud<strong>in</strong>e più recente, 7 lo si<br />
collochi rivolto verso il popolo, qualora sia stato sacerdote.<br />
4 Sacr. Veron., ed. L.C. Mohlberg, n. 1147; Eccl. Off., f. 57r; PS, p. 186.<br />
5 Gre, n. 4059; GeV, n. 1608; Eccl. Off., f. 57r; cf. PS, p. 185 (corr.).<br />
6 Cf. COP, n. 1939; PS, p. 187.<br />
7 RE, n. 59.<br />
28
8. A questo punto si può leggere un testo della Sacra Scrittura, se non è stato fatto prima<br />
della processione (sopra, n. 5).<br />
Dopo una pausa di silenzio, il celebrante <strong>in</strong>vita alla preghiera e dice una <strong>delle</strong> due<br />
orazioni seguenti:<br />
Dio onnipotente ed eterno,<br />
che creandoci a tua somiglianza<br />
hai immesso un’anima nel corpo mortale:<br />
mentre per tuo comando la polvere <strong>rito</strong>rna alla polvere,<br />
fa’ che la tua immag<strong>in</strong>e sia accolta nelle dimore eterne<br />
<strong>in</strong>sieme ai tuoi santi ed eletti<br />
e accoglila premurosamente<br />
al suo <strong>rito</strong>rno dall’esilio terreno;<br />
mandale <strong>in</strong>contro i tuoi santi angeli,<br />
<strong>in</strong>dicale la via della giustizia<br />
e aprile le porte della tua gloria.<br />
Allontana da lei, o Signore,<br />
tutti i prìncipi <strong>delle</strong> tenebre<br />
e riconosci il fedele deposito che è tuo.<br />
Accogli, Signore, la tua creatura:<br />
non dèi stranieri l’hanno creata,<br />
ma soltanto tu, Dio vivo e vero,<br />
perché non c’è altro Dio fuori di te, Signore,<br />
e non c’è nessuno che uguagli le tue opere.<br />
Rallegra l’anima del tuo servo 8 (della tua serva) N.,<br />
o Dio clementissimo,<br />
e glorificala per la tua grande misericordia.<br />
Ti supplichiamo, non ricordare le sue <strong>in</strong>iquità:<br />
anche se ha peccato, non ti ha rifiutato,<br />
ma nel segno della fede<br />
ha adorato fedelmente te,<br />
che l’hai creato (creata) come hai creato ogni cosa.<br />
Per Cristo nostro Signore. 9<br />
R/. Amen.<br />
Oppure:<br />
Padre <strong>delle</strong> misericordie<br />
e Dio di ogni consolazione,<br />
che ci ami di eterno amore<br />
e trasformi l’ombra della morte <strong>in</strong> aurora di vita,<br />
guarda i tuoi fedeli che gemono nella prova.<br />
(Sii tu, o Signore, il nostro rifugio e conforto,<br />
perché dal lutto e dal dolore<br />
siamo sollevati alla luce<br />
e alla pace della tua presenza).<br />
8 Cf. Sal 85,8.4.<br />
9 ASOP 1977, p. 152 e 252 s. (corr.); Gre, n. 4077; Eccl. Off., f. 57r; PS, p. 184.<br />
29
Ascolta la preghiera che ti rivolgiamo<br />
nel nome del tuo Figlio, nostro Signore,<br />
che morendo ha distrutto la morte<br />
e risorgendo ci ha ridato la vita;<br />
e fa’ che al term<strong>in</strong>e dei nostri giorni<br />
possiamo andare <strong>in</strong>contro a lui,<br />
per riunirci ai nostri fratelli<br />
nella gioia senza f<strong>in</strong>e,<br />
là dove ogni lacrima sarà asciugata<br />
e i nostri occhi vedranno il tuo volto.<br />
Per Cristo nostro Signore. 10<br />
R/. Amen.<br />
9. Presso il feretro si può collocare il cero pasquale e l’acqua benedetta, come pure il<br />
libro della Sacra Scrittura, a significare il m<strong>in</strong>istero della Parola cui il confratello o la<br />
consorella defunta ha dedicato la sua vita. 11<br />
10. Se per ragioni pratiche legate alla situazione del luogo o alle persone, non si può<br />
organizzare una processione per il trasporto del corpo <strong>in</strong> chiesa, è bene prevedere comunque<br />
una breve celebrazione per il momento <strong>in</strong> cui il corpo viene collocato <strong>in</strong> chiesa o <strong>in</strong> luogo<br />
adatto. Per tale celebrazione si seguano le <strong>in</strong>dicazioni qui sopra offerte. 12<br />
11. Se subito dopo il trasporto del corpo del defunto o della defunta <strong>in</strong> chiesa si vuole<br />
celebrare un’Ora dell’Ufficio div<strong>in</strong>o, e se quel giorno non è fra quelli <strong>in</strong>dicati nella Tabella dei<br />
giorni liturgici 13 ai nn. 1-9, <strong>in</strong> tal caso dopo la processione con il suo canto si omette il versetto<br />
O Dio, vieni a salvarmi e subito si canta l’<strong>in</strong>no. Dopo la salmodia si fa la lettura e si dice<br />
l’orazione (sopra, n. 8).<br />
Se <strong>in</strong>vece la Messa esequiale segue immediatamente al trasporto del corpo <strong>in</strong> chiesa, il<br />
canto della processione sostituisce il canto d’<strong>in</strong>gresso. 14<br />
Se, <strong>in</strong> occasione di qualche celebrazione, la presenza del corpo del defunto <strong>in</strong> coro o nel<br />
presbiterio può risultare <strong>in</strong>opportuna, lo si può collocare <strong>in</strong> un’altra parte della chiesa o <strong>in</strong><br />
capitolo o altro luogo adatto.<br />
II. ACCOGLIENZA DEL CORPO DEL DEFUNTO IN CONVENTO<br />
12. Quando un confratello o una consorella muore fuori dal convento, il corpo viene<br />
riportato senza solennità e subito gli si prestano gli uffici consueti dopo la morte.<br />
In questi casi si procede come è <strong>in</strong>dicato nel Sacramento dell’Unzione degli <strong>in</strong>fermi e<br />
loro cura spirituale.<br />
——————————<br />
13. Se il feretro viene portato <strong>in</strong> convento un po’ prima della celebrazione esequiale, il<br />
<strong>rito</strong> dell’accoglienza <strong>in</strong> chiesa o <strong>in</strong> un luogo più adatto del convento si svolge nel modo<br />
seguente.<br />
10 RE, n. 31.<br />
11 ASOP 1977, p. 147, n. 15.<br />
12 «Intr. gen.», n. 19.<br />
13 MR 2 , p. LVIII; LO I, pp. 106 s.<br />
14 RE, n. 58.<br />
30
14. A un segnale convenuto, i confratelli o le consorelle si riuniscono all’<strong>in</strong>gresso della<br />
casa, per ricevere il corpo del defunto. Il Priore o la Priora oppure il Cappellano, <strong>in</strong> abito<br />
adatto, sta <strong>in</strong> piedi presso il feretro fra i confratelli o le consorelle che portano l’acqua<br />
benedetta, l’<strong>in</strong>censo e il libro. Se si porta anche la croce, la si colloca ai piedi del defunto o<br />
della defunta.<br />
Inizio della celebrazione<br />
15. Dopo il saluto e la monizione, colui (o colei) che presiede alla celebrazione <strong>in</strong>vita i<br />
confratelli, le consorelle, i familiari se sono presenti, a lodare Dio, usando le parole seguenti o<br />
altre:<br />
Benedetto Dio nostro Padre,<br />
Signore della vita e della morte:<br />
a lui gloria e onore<br />
ora e sempre e nei secoli dei secoli.<br />
R/. Amen.<br />
Benedetto Dio, il Figlio,<br />
Re immortale, vittorioso sulla morte:<br />
a lui sapienza e benedizione<br />
ora e sempre e nei secoli dei secoli.<br />
R/. Amen.<br />
Benedetto Dio, Spi<strong>rito</strong> <strong>San</strong>to,<br />
soffio di vita, fuoco div<strong>in</strong>o, luce <strong>in</strong>defettibile:<br />
a lui potenza e lode<br />
ora e sempre e nei secoli dei secoli.<br />
R/. Amen.<br />
Allora il celebrante <strong>in</strong>censa il corpo.<br />
Processione verso il coro o il presbiterio<br />
16. Durante il trasporto del corpo <strong>in</strong> chiesa si canta il responsorio Venite, santi di Dio<br />
oppure un salmo (129 o 114-115 o 120 o 121) con l’antifona oppure un altro canto. La<br />
processione si svolge nell’ord<strong>in</strong>e seguente: aprono il corteo i m<strong>in</strong>istranti con turibolo e<br />
aspersorio e i confratelli o le consorelle precedono il feretro, mentre lo seguono il celebrante e<br />
un m<strong>in</strong>istrante con il libro.<br />
17. In chiesa il feretro viene deposto <strong>in</strong> mezzo al coro o al presbiterio, come detto sopra<br />
(n. 7).<br />
18. La croce viene posta presso il feretro, dove saranno stati collocati il cero pasquale e<br />
l’acqua benedetta, come pure il libro della Sacra Scrittura (vedi sopra, n. 9).<br />
31
Celebrazione della luce e della Parola<br />
19. Allora il celebrante pronuncia alcune parole di spiegazione prima di accendere il<br />
cero pasquale e prima della lettura della Sacra Scrittura. Può usare le parole seguenti o altre<br />
simili:<br />
Ci siamo riuniti <strong>in</strong> questo momento, fratelli (sorelle),<br />
ad elevare preghiere e suppliche<br />
per il nostro carissimo fratello<br />
(per la nostra carissima sorella) N.,<br />
che ha chiuso gli occhi alla luce di questo mondo<br />
per aprirli allo splendore eterno.<br />
Sappiamo <strong>in</strong>fatti che il dest<strong>in</strong>o dell’uomo non si conclude<br />
nelle tenebre della morte,<br />
ma si realizza nella luce della vita.<br />
Affidiamo dunque a Dio il nostro fratello (la nostra sorella):<br />
egli (ella) ora sta davanti al Padre,<br />
che è fonte della luce,<br />
davanti a Cristo,<br />
che è lampada della Città eterna,<br />
davanti allo Spi<strong>rito</strong><br />
fuoco che irradia chiarore.<br />
Poi viene acceso il cero pasquale ed eventualmente anche le candele dell’altare o le altre luci<br />
del presbiterio, specialmente se subito dopo si celebra un’Ora dell’Ufficio.<br />
20. Se <strong>in</strong>vece non segue una parte della Liturgia <strong>delle</strong> Ore, si legge il testo di Gv 14,1-6<br />
o un altro testo tratto dal Lezionario dei defunti.<br />
Qu<strong>in</strong>di dopo una pausa di silenzio il celebrante asperge il feretro dicendo le parole<br />
seguenti o altre simili:<br />
Si compia <strong>in</strong> te con pienezza<br />
il battesimo dell’acqua e dello Spi<strong>rito</strong>,<br />
perché associato (associata)<br />
alla morte di Cristo<br />
tu possa vivere della sua risurrezione.<br />
Tutti rispondono:<br />
Amen.<br />
21. Allora si può cantare l’antifona Salve Regína con la melodia dell’Ord<strong>in</strong>e e <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e il<br />
celebrante (cioè il Priore o il Cappellano oppure la Priora) congeda i presenti:<br />
Ora andiamo <strong>in</strong> pace,<br />
ma custodiamo la memoria<br />
del nostro confratello defunto<br />
(della nostra consorella defunta).<br />
32
22. Se subito dopo il trasporto del corpo del defunto o della defunta <strong>in</strong> chiesa si vuole<br />
celebrare un’Ora dell’Ufficio div<strong>in</strong>o, e se quel giorno non è fra quelli <strong>in</strong>dicati nella Tabella dei<br />
giorni liturgici 15 ai nn. 1-9, <strong>in</strong> tal caso dopo la processione con il suo canto si omette il versetto<br />
O Dio, vieni a salvarmi e subito si canta l’<strong>in</strong>no. Dopo la salmodia si fa la lettura e si dice<br />
l’orazione (sopra, n. 8).<br />
Se <strong>in</strong>vece la Messa esequiale segue immediatamente al trasporto del corpo <strong>in</strong> chiesa, il<br />
canto della processione sostituisce il canto d’<strong>in</strong>gresso. 16<br />
Se, <strong>in</strong> occasione di qualche celebrazione, la presenza del corpo del defunto <strong>in</strong> coro o nel<br />
presbiterio può risultare <strong>in</strong>opportuna, lo si può collocare <strong>in</strong> un’altra parte della chiesa o <strong>in</strong><br />
capitolo o altro luogo adatto.<br />
III. STAZIONAMENTO DEL FERETRO NELLA CAMERA ARDENTE<br />
23. Se un confratello o una consorella muore <strong>in</strong> ospedale o <strong>in</strong> casa di riposo, secondo le<br />
leggi locali il corpo abitualmente non può essere riportato <strong>in</strong> convento. Le <strong>in</strong>dicazioni che<br />
seguono possono qu<strong>in</strong>di aiutare ad assicurare una presenza fraterna e tempi di preghiera.<br />
24. Appena giunta la notizia del decesso da parte del personale sanitario, è compito del<br />
Priore o della Priora o di un loro delegato o delegata recarsi subito, per quanto è possibile,<br />
presso il defunto o la defunta, <strong>in</strong> compagnia di un confratello o una consorella.<br />
Per questo tempo di preghiera si possono usare le <strong>in</strong>dicazioni offerte nel capitolo VII del<br />
rituale Sacramento dell’Unzione degli <strong>in</strong>fermi e loro cura spirituale, adattandole secondo le<br />
circostanze.<br />
In questo momento, o subito dopo, presi accordi con il personale ospedaliero, si faccia<br />
rivestire il confratello o la consorella defunta dell’abito dell’Ord<strong>in</strong>e, se lo si vede opportuno.<br />
25. Mentre il corpo rimane nella camera ardente e prima che la bara sia chiusa, è bene<br />
che i confratelli o le consorelle o i familiari possano recarsi a pregare presso il defunto o la<br />
defunta. Si diano qu<strong>in</strong>di <strong>in</strong>dicazioni utili <strong>in</strong> questo senso sia alla comunità sia ai familiari ed<br />
amici.<br />
15 MR 2 , p. LVIII; LO I, pp. 106 s.<br />
16 RE, n. 58.<br />
33
NOTA PRELIMINARE<br />
CAPITOLO II<br />
PREGHIERE PRESSO IL DEFUNTO<br />
26. Per le preghiere da dire dopo il decesso, offre <strong>in</strong>dicazioni anche il capitolo settimo<br />
del rituale circa il Sacramento dell’Unzione degli <strong>in</strong>fermi e loro cura spirituale. Il presente<br />
capitolo del Rito <strong>delle</strong> <strong>esequie</strong> O.P. recepisce gli orientamenti del Capitolo generale del 1974<br />
circa la ‘Preghiera per il defunto’ e la ‘Preghiera per la deposizione del corpo del defunto nel<br />
feretro’. 1<br />
27. Il tempo di preghiera per il defunto o la defunta ovvero i momenti di raccoglimento<br />
presso di loro si svolgeranno talvolta <strong>in</strong> modo più semplice e familiare, al di là di forme<br />
liturgicamente strutturate. È bene ricordare che secondo la tradizione della Chiesa la comunità<br />
cristiana specialmente adoperando i salmi mette la sua voce a disposizione del defunto o della<br />
defunta perché possa esprimere la sua supplica, e la comunità manifesti la sua fede nelle<br />
promesse di Dio. In ogni momento di questa liturgia la Chiesa, e noi con lei, facciamo nostre le<br />
parole di Giobbe: «Io lo so che il mio redentore è vivo e che ultimo si ergerà sulla polvere». 2<br />
I. PREGHIERE SEMPLICI<br />
28. Per quanto è possibile, i confratelli o le consorelle vadano a pregare o a raccogliersi<br />
presso il defunto o la defunta, sia che il corpo sia nel convento sia che sia stato collocato <strong>in</strong> una<br />
camera ardente. Per questa preghiera possono leggere i salmi o altri testi della Sacra Scrittura, 3<br />
oppure possono anche raccogliersi qualche istante <strong>in</strong> silenzio.<br />
29. Invece <strong>delle</strong> preghiere ‘dopo la morte’ proposte nel rituale del Sacramento<br />
dell’Unzione degli <strong>in</strong>fermi e loro cura spirituale, 4 e oltre a quanto è detto qui di seguito sulla<br />
Liturgia <strong>delle</strong> Ore o sulla celebrazione della Parola (nn. 30-32), si può fare una veglia di<br />
preghiera presso il corpo del defunto e possono eventualmente prendervi parte i suoi familiari o<br />
amici.<br />
Preparata secondo lo spi<strong>rito</strong> della liturgia, 5 questa celebrazione sia più semplice e<br />
familiare, <strong>in</strong> quanto espressione della vita fraterna. Nell’ambito di questa preghiera si può<br />
ricordare il confratello o la consorella e rendere grazie a Dio per la comune vocazione<br />
apostolica. Tra le comuni preghiere del cristiano è bene che abbia un posto particolare la<br />
professione di fede. Ognuno <strong>in</strong>oltre può trovare un suo segno che dimostri la sua premura per<br />
colui o colei che ci ha lasciati.<br />
Nell’Appendice (pp. 77 ss.) si possono trovare <strong>in</strong>dicazioni per lo svolgimento di questa<br />
celebrazione e anche testi per <strong>in</strong>trodurre il Padre nostro o l’Ave Maria o il Credo.<br />
1 ASOP 1977, p. 148, nn. 16, 17, 18.<br />
2 Gb 19,25.<br />
3 ASOP 977, p. 148, n. 16.<br />
4 SUICS, nn. 181-194.<br />
5 RE, nn. 37-39; cf. Sussidio.<br />
35
II. LITURGIA DELLE ORE O CELEBRAZIONE DELLA PAROLA<br />
30. L’Ufficio dei Defunti che si dice dopo la morte di un confratello o una consorella si<br />
colloca nella varietà di suffragi 6 culm<strong>in</strong>ante nel Sacrificio eucaristico 7 offerto per il defunto o<br />
la defunta. 8<br />
31. È opportuno celebrare <strong>in</strong>tegralmente una volta l’Ufficio dei Defunti per il<br />
confratello o la consorella defunta, al posto dell’Ufficio del giorno, eccetto la domenica, le<br />
solennità, le feste del Signore <strong>in</strong>dicate nel Calendario generale, le ferie di Quaresima e della<br />
Settimana <strong>San</strong>ta, i giorni dell’ottava di Pasqua e di Natale e le ferie dal 17 al 24 dicembre<br />
compreso.<br />
In questi giorni la commemorazione di un defunto si può fare <strong>in</strong> alcune parti della<br />
Liturgia <strong>delle</strong> Ore (Ufficio <strong>delle</strong> letture, Lodi mattut<strong>in</strong>e e Vespri), sia nell’antifona<br />
dell’Invitatorio sia nell’<strong>in</strong>no sia nella seconda lettura, tratta dai Padri o da scrittori ecclesiastici,<br />
sia nella lettura breve con il suo responsorio, sia nell’antifona del cantico di Zaccaria<br />
Benedictus e del Magnificat, sia nelle preci litaniche, sia nell’orazione conclusiva. 9<br />
32. Se l’Ufficio dei Defunti non viene celebrato né <strong>in</strong>tegralmente né <strong>in</strong> parte, <strong>in</strong> ora<br />
conveniente si può fare una celebrazione della Parola di Dio, non però immediatamente prima<br />
della Messa, 10 per evitare che il <strong>rito</strong> sia troppo pesante e appaia come un doppione della<br />
liturgia della Parola.<br />
Una celebrazione di questo tipo si può fare <strong>in</strong>vece <strong>in</strong> connessione con la Compieta. In tal<br />
caso si possono fare letture bibliche e patristiche che esprimano il senso della morte cristiana,<br />
<strong>in</strong>tercalate da canti, specialmente salmi oppure <strong>in</strong>ni tratti dall’Ufficio dei Defunti.<br />
33. Per questa celebrazione si possono trovare qui sotto <strong>in</strong> Appendice (pp. 77s.) vari<br />
schemi e anche alcune <strong>in</strong>dicazioni per una celebrazione collegata con il <strong>rito</strong> del Lucernario.<br />
III. PREGHIERA PER LA DEPOSIZIONE<br />
DEL CORPO DEL DEFUNTO NEL FERETRO<br />
34. Il momento <strong>in</strong> cui il corpo di un confratello o di una consorella viene deposto nel<br />
feretro, e questo viene chiuso, è un momento di dolore, perché bisogna staccarsi dalla presenza<br />
fisica di colui o colei che abbiamo amato e cui siamo stati uniti da v<strong>in</strong>coli di sangue o di<br />
vocazione.<br />
Il Priore o la Priora e il Cappellano, <strong>in</strong>sieme ai confratelli o consorelle e ai familiari del<br />
defunto o della defunta, se sono presenti, possono utilizzare per la preghiera gli elementi offerti<br />
dal Rituale Romano o qui di seguito 11 .<br />
6 Cf. LCO, nn. 73 § I e III; 75; LCM, n. 16 e 20; vedi anche sotto, cap. VI, pp. 65-69.<br />
7 RE, n. 10.<br />
8 ASOP 1977, p. 148, n. 17.<br />
9 Cf. Cæremoniale Episcoporum, n. 1160; IGLH, n. 245; Documentorum explanatio: “Notitiæ” 16,<br />
1980, p. 474.<br />
10 RE, nn. 26-27, 32.<br />
11 Cf. RE, nn. 37-38; ASOP 1977, p. 148, n. 18; p. 153, n. 31.<br />
36
Inizio della celebrazione<br />
35. Il celebrante saluta i presenti con queste parole o altre simili:<br />
Fratelli carissimi (Sorelle carissime),<br />
ricordiamo con affetto nella preghiera<br />
il nostro fratello (la nostra sorella) N.,<br />
che il Signore ha chiamato a sé da questa vita;<br />
<strong>in</strong>vochiamo la misericordia del nostro Dio,<br />
perché gli (le) conceda una dimora serena e tranquilla<br />
nell’eternità. 12<br />
Oppure:<br />
A te leviamo i nostri occhi, Signore,<br />
nel momento <strong>in</strong> cui perdiamo la presenza fisica<br />
di colui (colei) che amiamo:<br />
donagli (donale) di poterti contemplare<br />
faccia a faccia<br />
e rafforza <strong>in</strong> noi la speranza<br />
di rivederlo (rivederla) presso di te<br />
nei secoli dei secoli. 13<br />
Lettura della Parola di Dio e salmodia<br />
36. Uno dei presenti legge il testo qui proposto, se non c’è un altro testo, anche più<br />
lungo, che appaia più appropriato <strong>in</strong> relazione al defunto o alla defunta.<br />
2 Co 5,1<br />
Sappiamo che quando verrà disfatto questo corpo, nostra abitazione sulla terra,<br />
riceveremo un’abitazione da Dio, una dimora eterna, non costruita da mani di uomo, nei<br />
cieli.<br />
Oppure:<br />
Col 3,3-4<br />
Voi siete morti, e la vostra vita è ormai nascosta con Cristo <strong>in</strong> Dio! Quando si<br />
manifesterà Cristo, la vostra vita, allora anche voi sarete manifestati con lui nella gloria.<br />
Oppure:<br />
Rom 6,8-9<br />
Se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, sapendo che Cristo<br />
risuscitato dai morti non muore più; la morte non ha più potere su di lui. 14<br />
12 Ordo exseq. monast. 1973, n.28; cf. Gre, n. 1398; GeV, n. 1607; Eccl. Off., f.65r; PS, p. 198<br />
(corr.); cf. ASOP 1977, p. 152 n. 28.<br />
13 Rituel français des défunts, II: À la maison, Paris 1972, p. 30.<br />
14 RE, n.32.<br />
37
37. Mentre il corpo del defunto o della defunta viene deposto nel feretro, si può dire o<br />
cantare l’uno o l’altro dei salmi seguenti, con le rispettive antifone: 15<br />
Ant. Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi (PS, p. 251);<br />
Sal 26: Il Signore è mia luce e mia salvezza.<br />
Ant. Su pascoli erbosi il Signore mi fa riposare (PS, p. 248);<br />
Sal 22: Il Signore è il mio pastore.<br />
Ant. Ti accolga Cristo, che ti ha chiamato:<br />
e gli angeli ti conducano con Abramo <strong>in</strong> paradiso (PS, p. 183);<br />
Sal 113,1-20: Quando Israele uscì dall’Egitto.<br />
Ant. Camm<strong>in</strong>erò alla presenza del Signore nella terra dei viventi (PS, p. 229);<br />
Sal 114: Amo il Signore perché ascolta.<br />
38. Prima della chiusura della bara - se avviene <strong>in</strong> questo momento - il Priore o la Priora<br />
può <strong>in</strong>censare e aspergere con l’acqua benedetta il corpo del defunto o della defunta; i<br />
confratelli o consorelle presenti possono fare lo stesso gesto di benedizione.<br />
Conclusione<br />
39. Il <strong>rito</strong> si conclude con una <strong>delle</strong> orazioni seguenti, e poi con la benedizione f<strong>in</strong>ale.<br />
Se però si fa la processione verso la chiesa, si dice una <strong>delle</strong> formule seguenti quando il corpo,<br />
già deposto nel feretro, giunge nel coro o nel presbiterio.<br />
Accogli, Signore, l’anima del tuo servo (della tua serva) N.,<br />
che hai chiamato a te da questa vita:<br />
fa’ che, liberata da ogni v<strong>in</strong>colo di peccato,<br />
goda la beatitud<strong>in</strong>e del riposo eterno<br />
e fra i tuoi santi ed eletti<br />
possa risuscitare nella gloria della risurrezione.<br />
Per Cristo nostro Signore. 16<br />
R/. Amen.<br />
Oppure:<br />
Signore, ti raccomandiamo umilmente<br />
il nostro fratello (la nostra sorella) N.:<br />
tu che <strong>in</strong> questa vita mortale<br />
l’hai sempre circondato (circondata) del tuo immenso amore,<br />
fa’ che, libero (libera) da ogni male,<br />
entri nel riposo eterno del tuo regno.<br />
Ora che per lui (lei) sono passate le cose di questo mondo,<br />
15 Vedi anche i testi per la liturgia della Parola o per una veglia presso un defunto (pp. 73-76).<br />
16 Cf. Gre, n. 1400; Eccl. Off., f.57r; PS, p. 186 (corr.).<br />
38
portalo (portala) nel tuo paradiso,<br />
dove non è più lutto né dolore né pianto,<br />
ma pace e gioia<br />
con il tuo Figlio e con lo Spi<strong>rito</strong> <strong>San</strong>to<br />
nei secoli dei secoli. 17<br />
R/. Amen.<br />
40. Poi il celebrante può dire la benedizione conclusiva, e congeda i presenti.<br />
Vi benedica il Dio di ogni consolazione,<br />
che nella sua bontà <strong>in</strong>effabile ha creato l’uomo<br />
e nella risurrezione del suo Figlio unigenito<br />
ha donato ai credenti la speranza di risorgere. 18<br />
R/. Amen.<br />
—————————————<br />
41. Se il corpo deve essere trasportato <strong>in</strong> chiesa <strong>in</strong> questo momento, si può usare uno o<br />
più salmi (114-115, 50, 120, 125), con la seguente antifona:<br />
Ti accolga il coro degli angeli,<br />
e con Lazzaro, povero <strong>in</strong> terra,<br />
tu possa godere il riposo eterno nel cielo. 19<br />
Si può utilizzare anche il responsorio Vieni, Signore, a liberarmi (Libera me, Dom<strong>in</strong>e) 20 o un<br />
altro, tratto dalla liturgia dei defunti.<br />
42. In chiesa il feretro viene deposto <strong>in</strong> mezzo al coro o al presbiterio, come sopra (n.<br />
7).<br />
La processione si può concludere con una <strong>delle</strong> orazioni qui sopra <strong>in</strong>dicate (n. 39), se<br />
non sono state già dette dopo la chiusura della bara. Qu<strong>in</strong>di il celebrante benedice i presenti (n.<br />
40).<br />
43. Quando il decesso è avvenuto fuori dal convento e il feretro ci viene riportato prima<br />
della Messa esequiale, la comunità lo accoglie all’<strong>in</strong>gresso della chiesa e lo conduce<br />
processionalmente <strong>in</strong> coro. Per questo momento si possono usare gli elementi liturgici offerti<br />
nel Rituale. 21<br />
———————————<br />
17 RE, n. 35.<br />
18 LHOP, p. 521.<br />
19 RE, nn. 80 e 100; cf. PS, p. 185.<br />
20 RE, n. 98; per il canto cf. PS, p.283.<br />
21 Sopra, cap. I, pp. 27-33; cf. RE, nn. 57-58 e 49-52.<br />
39
NOTA PRELIMINARE<br />
CAPITOLO III<br />
MESSA ESEQUIALE<br />
E RITO DELL’ULTIMA RACCOMANDAZIONE<br />
O COMMIATO<br />
44. La Messa esequiale di un confratello o di una consorella dell’Ord<strong>in</strong>e si svolge<br />
secondo le <strong>in</strong>dicazioni del Rituale Romano, tenendo conto anche dei suggerimenti offerti dal<br />
Rituale dell’Ord<strong>in</strong>e, di cui questo libro presenta alcuni elementi.<br />
45. Quando il corpo del defunto o della defunta è riportato nella casa religiosa soltanto<br />
al momento della Messa, la comunità lo accoglie davanti alla porta della chiesa. Qu<strong>in</strong>di, mentre<br />
la processione entra <strong>in</strong> chiesa, si può eseguire un canto.<br />
In chiesa il feretro viene deposto <strong>in</strong> mezzo al coro o al presbiterio. Secondo<br />
l’opportunità, si può conservare la consuetud<strong>in</strong>e dell’Ord<strong>in</strong>e, 1 presente anche <strong>in</strong> altre liturgie<br />
lat<strong>in</strong>e, di porre il defunto sempre rivolto verso l’altare, qualunque sia stata la posizione che gli<br />
era abituale nell’assemblea liturgica; oppure, secondo la consuetud<strong>in</strong>e più recente, 2 lo si<br />
collochi rivolto verso il popolo, qualora sia stato sacerdote.<br />
46. Per i riti <strong>in</strong>iziali si seguano le <strong>in</strong>dicazioni del Rituale Romano. Se il defunto è<br />
sacerdote si ponga sulla cassa la stola. Si possono deporre anche altri segni della vita cristiana e<br />
religiosa (per es. la Bibbia, il libro della Liturgia <strong>delle</strong> Ore, il Rosario, ecc.), quelli più<br />
appropriati al confratello o alla consorella.<br />
47. Nel preparare la celebrazione, si tenga conto dell’eventuale presenza di familiari o<br />
amici del defunto. Per favorirne la partecipazione si chieda loro di scegliere o leggere qualche<br />
lettura o di fare la preghiera dei fedeli o l’offerta dei doni o di dire qualche parola al momento<br />
dell’ultimo commiato.<br />
La liturgia della Parola è molto importante per l’annuncio del mistero pasquale, per<br />
alimentare la speranza cristiana e per offrire conforto. Per completare l’omelia, <strong>in</strong> cui si devono<br />
anzitutto illustrare i misteri della fede e non si deve tenere un elogio funebre, 3 si può dare ai<br />
presenti un breve testo, <strong>in</strong> cui venga rievocata la vita del confratello o della consorella.<br />
Anche se per l’ultimo commiato vengono usate le litanie dei <strong>San</strong>ti, si può prevedere,<br />
dopo l’omelia, la preghiera dei fedeli.<br />
Si raccomanda che i fedeli, specialmente i familiari, partecip<strong>in</strong>o con la santa comunione<br />
al Sacrificio eucaristico, offerto <strong>in</strong> suffragio del defunto o della defunta. 4<br />
48. A seconda <strong>delle</strong> circostanze, celebrazione è presieduta dal Priore del convento o dal<br />
Priore prov<strong>in</strong>ciale; l’omelia può essere tenuta da un altro confratello, sacerdote o diacono, che<br />
abbia conosciuto bene il defunto o la defunta. 5 È bene che tutti i sacerdoti presenti<br />
concelebr<strong>in</strong>o.<br />
1 Cf. COP, n. 1939; PS, p. 187.<br />
2 RE, n. 59.<br />
3 Cf. IGMR 3 , n. 382; RE, n. 69.<br />
4 RE, n. 66.<br />
5 Cf. sopra, «Intr. gen.», n. 11 b.<br />
41
49. Il <strong>rito</strong> <strong>delle</strong> <strong>esequie</strong> si svolge <strong>in</strong> modi diversi a seconda che la comunità abbia un<br />
cimitero contiguo alla casa religiosa e tutta l’assemblea liturgica vi possa accedere oppure nel<br />
caso <strong>in</strong> cui la comunità abbia la sua tomba nel cimitero pubblico e soltanto un gruppo può<br />
essere presente alla sepoltura.<br />
Nel primo caso, si avrà un <strong>rito</strong> cont<strong>in</strong>uato, cioè <strong>in</strong> chiesa con la celebrazione della Messa<br />
e l’<strong>in</strong>izio del commiato, poi la processione al cimitero e qui, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, un <strong>rito</strong> di sepoltura più<br />
ampio. Nel secondo caso, si avrà un <strong>rito</strong> <strong>in</strong>terrotto, cioè <strong>in</strong> chiesa con la celebrazione della<br />
Messa e il commiato e qu<strong>in</strong>di nel cimitero un <strong>rito</strong> di sepoltura semplificato.<br />
I. MESSE PER I DEFUNTI<br />
E MESSA ESEQUIALE<br />
50. Alla presenza del defunto o della defunta vengono celebrate per lui o per lei, se non<br />
ci sono impedimenti, non soltanto la Messa esequiale, ma tutte le altre Messe, ogni volta che lo<br />
si può fare a norma dell’Istruzione Generale del Missale Romano, e cioè:<br />
a) la Messa esequiale può essere celebrata tutti i giorni, eccetto le solennità di precetto,<br />
il Giovedì <strong>San</strong>to, il Triduo pasquale e le domeniche di Avvento, di Quaresima e di Pasqua,<br />
osservando quanto è prescritto a norma del diritto. 6<br />
b) <strong>in</strong>vece la Messa che segua alla notizia della morte si può celebrare anche nei giorni<br />
dell’ottava del Natale, nei giorni <strong>in</strong> cui cade una memoria obbligatoria o una feria che non sia il<br />
Mercoledì <strong>delle</strong> Ceneri o un giorno della Settimana <strong>San</strong>ta. 7<br />
51. Per le Messe esequiali si adoper<strong>in</strong>o il Messale e il Lezionario Romano o altri<br />
formulari, preparati dall’Ord<strong>in</strong>e o dalle Prov<strong>in</strong>ce. Fra le varie preghiere ivi proposte, si<br />
scelgano preferibilmente quelle offerte “Per i sacerdoti” o “Per i religiosi defunti”.<br />
II. ULTIMA RACCOMANDAZIONE<br />
E COMMIATO<br />
52. Se la comunità non possiede un suo cimitero o se non è facile accedervi, i riti<br />
dell’ultima raccomandazione e commiato si svolgono <strong>in</strong> chiesa alla f<strong>in</strong>e della Messa, al term<strong>in</strong>e<br />
dell’orazione dopo la comunione, oppure <strong>in</strong> altro momento, se la Messa non viene celebrata<br />
allora.<br />
Poi il Priore, il Cappellano, la Priora e alcuni confratelli o consorelle accompagnano il<br />
feretro al cimitero, dove si possono usare le orazioni offerte qui sotto (nn. 84 ss.) a questo<br />
scopo.<br />
53. Quando non c’è stata prima né la Messa né un’Ora dell’Ufficio div<strong>in</strong>o, il Priore o il<br />
Cappellano, con la stola, può rivolgere ai presenti il saluto che si usa all’<strong>in</strong>izio della Messa o le<br />
parole seguenti:<br />
Il Dio della speranza vi riempia di pace nella fede,<br />
così da abbondare nella speranza<br />
e nella fortezza dello Spi<strong>rito</strong> <strong>San</strong>to,<br />
e il Signore sia sempre con voi. 8<br />
6 IGMR 3 , n. 380.<br />
7 IGMR 3 , n. 381.<br />
42
Tutti rispondono:<br />
Amen.<br />
Monizione<br />
54. Il Priore o il celebrante pr<strong>in</strong>cipale, <strong>in</strong>sieme ai confratelli o alle consorelle oppure ai<br />
concelebranti, si avvic<strong>in</strong>a al feretro, mentre i m<strong>in</strong>istranti portano l’acqua benedetta e l’<strong>in</strong>censo.<br />
Pronuncia allora la monizione seguente, adattandola alla personalità del defunto, a seconda che<br />
sia un frate sacerdote o meno, una monaca o una religiosa di vita apostolica oppure un membro<br />
di una fraternita laicale. Dice dunque queste parole o altre simili:<br />
Prima di compiere, secondo il <strong>rito</strong> cristiano,<br />
il pietoso ufficio della sepoltura,<br />
fratelli carissimi (sorelle carissime),<br />
supplichiamo con fede Dio, per cui tutti vivono:<br />
egli risusciti nella schiera dei suoi santi<br />
il corpo del nostro caro fratello (della nostra cara sorella) N.,<br />
da noi sepolto nella sua precarietà,<br />
e il suo spi<strong>rito</strong> sia associato ai suoi santi fedeli,<br />
per godere con essi gloria <strong>in</strong>dicibile e felicità perenne,<br />
dono del Signore nostro Gesù Cristo. 9<br />
Oppure:<br />
Il nostro fratello (La nostra sorella) N.<br />
si è addormentato (addormentata) nella pace di Cristo.<br />
Uniti nella fede e nella speranza della vita eterna,<br />
lo (la) raccomandiamo all’amore misericordioso del Padre,<br />
accompagnandolo (accompagnandola)<br />
con la nostra fraterna preghiera:<br />
egli (ella) che nel Battesimo<br />
è diventato figlio (diventata figlia) di Dio<br />
e tante volte si è nut<strong>rito</strong> (nutrita) alla mensa del Signore,<br />
possa ora partecipare al convito dei santi nel cielo,<br />
e sia erede dei beni eterni<br />
promessi da Dio ai suoi servi fedeli.<br />
E anche per noi<br />
che sentiamo la tristezza di questo distacco,<br />
supplichiamo il Signore<br />
perché possiamo un giorno, <strong>in</strong>sieme con i nostri morti,<br />
andare <strong>in</strong>contro al Cristo,<br />
quando egli, che è la nostra vita, apparirà nella gloria. 10<br />
8 Cf. Rm 15, 13; cf. Saluto <strong>in</strong>iziale alla Messa, MR 2 .<br />
9 ASOP 1977, p. 158; Gre, nn. 1413 e 4062; Eccl. Off., f. 65v; cf. PS, p. 205; cf. RE, n. 73.<br />
10 RE, n. 96.<br />
43
Canto di commiato<br />
55. Dopo una pausa di silenzio, il coro e tutti i presenti cantano un responsorio o un<br />
canto adatto, mentre il Priore o il celebrante pr<strong>in</strong>cipale asperge e <strong>in</strong>censa il feretro.<br />
Se lo si desidera, come è previsto negli adattamenti l<strong>in</strong>guistici del Rito <strong>delle</strong> <strong>esequie</strong>, si<br />
possono pronunciare monizioni prima dell’aspersione e dell’<strong>in</strong>censazione, oppure una sola<br />
monizione prima di entrambe.<br />
56. Frattanto si canta il responsorio:<br />
Io credo: il Signore è risorto e vive<br />
e un giorno anch’io risorgerò con lui.<br />
* Che io possa contemplarti, mio Dio e Salvatore mio.<br />
V/. I miei occhi si apriranno alla sua luce,<br />
e su di lui si poserà il mio sguardo.<br />
* Che io possa contemplarti, mio Dio e Salvatore mio.<br />
V/. Conservo salda questa speranza <strong>in</strong> cuore:<br />
* Che io possa contemplarti, mio Dio e Salvatore mio. 11<br />
Si può usare anche l’antifona Clementíssime (sotto, n. 79), 12 tradizionalmente <strong>in</strong> uso<br />
nell’Ord<strong>in</strong>e, oppure un responsorio a san <strong>Domenico</strong> (per es. O spem miram), oppure un<br />
elemento tratto dalla selezione offerta qui sotto <strong>in</strong> Appendice (p. 73).<br />
Orazione conclusiva<br />
57. Poi il Priore o il celebrante dice l’orazione:<br />
O Dio, per te tutti vivono<br />
e i nostri corpi non periscono con la morte,<br />
ma vengono trasformati:<br />
ti supplichiamo,<br />
qualunque cosa contraria alla tua volontà<br />
il tuo servo N., nostro fratello,<br />
(la tua serva N., nostra sorella)<br />
per la sua fragilità ha assorbito,<br />
tu lavala con il tuo misericordioso perdono.<br />
Fa’ che egli (ella) sia accolto (accolta)<br />
per mano dei tuoi santi angeli<br />
e sia condotto (condotta) presso i tuoi patriarchi,<br />
Abramo tuo amico, Isacco tuo prediletto,<br />
e Giacobbe che hai prescelto,<br />
là dove i tuoi fedeli godono la tua felicità.<br />
Nell’ultimo giorno del grande giudizio<br />
fa’ che egli (ella) possa ricevere la sua porzione<br />
11 PS, p. 245; RE, nn. 44 e 93.<br />
12 Cf. MLOP, p. 501 s; cf. Eccl. Off., f. 65v.<br />
44
della gloria perpetua fra i santi tuoi eletti,<br />
il tesoro che occhio non vide né orecchio udì<br />
né mai entrò <strong>in</strong> un cuore di uomo,<br />
quello che hai preparato per coloro che ti amano.<br />
Per Cristo nostro Signore. 13<br />
R/. Amen.<br />
Oppure:<br />
Nelle tue mani, Padre clementissimo,<br />
consegnamo l’anima del nostro fratello (della nostra sorella) N.,<br />
con la sicura speranza che risorgerà nell’ultimo giorno<br />
<strong>in</strong>sieme a tutti i morti <strong>in</strong> Cristo.<br />
Ti rendiamo grazie, o Signore,<br />
per tutti i benefici che gli (le) hai dato <strong>in</strong> questa vita,<br />
come segno della tua bontà<br />
e della comunione dei santi <strong>in</strong> Cristo.<br />
Nella tua misericordia senza limiti,<br />
àprigli (àprile) le porte del paradiso;<br />
e a noi che restiamo quaggiù<br />
dona la tua consolazione con le parole della fede,<br />
f<strong>in</strong>o al giorno <strong>in</strong> cui, tutti riuniti <strong>in</strong> Cristo,<br />
potremo vivere sempre con te nella gioia eterna.<br />
Per Cristo nostro Signore. 14<br />
R/. Amen.<br />
Oppure:<br />
Colpiti dal dolore<br />
imploriamo nel pianto la tua misericordia,<br />
o Redentore del mondo:<br />
accogli con mite dolcezza<br />
l’anima del nostro caro fratello (della nostra cara sorella)<br />
che <strong>rito</strong>rna a te, fonte della pietà.<br />
E se nella sua dimora terrena si è macchiata di peccato,<br />
tu con la tua consueta clemenza cancellalo,<br />
distruggilo nell’oblìo<br />
e fa’ che quest’anima<br />
possa essere associata alle schiere dei santi<br />
per lodarti all’unisono con gli altri.<br />
Tu vivi e regni nei secoli dei secoli. 15<br />
R/. Amen.<br />
58. Altre orazioni comuni agli Ord<strong>in</strong>i che seguono la Regola di sant’Agost<strong>in</strong>o si trovano<br />
qui sotto, <strong>in</strong> Appendice IV, p. 98.<br />
13 ASOP 1977, p. 158; Gre, n. 4067; Eccl. Off., f. 64v.<br />
14 RE, n. 77.<br />
15 Gre, n. 4059; GeV, n. 1608; Eccl. Off., f. 57r; PS, p. 185 (corr.).<br />
45
————————————<br />
59. Se <strong>in</strong>vece dell’antifona Clementíssime (qui sotto, n. 79) 16 si cantano le litanie dei<br />
<strong>San</strong>ti dell’Ord<strong>in</strong>e, il Priore o la Priora le <strong>in</strong>troduce con queste parole:<br />
Il nostro fratello (La nostra sorella) N.<br />
si è addormentato (addormentata) nella pace di Cristo:<br />
con fede e nella speranza della vita eterna<br />
affidiamolo (affidiamola) a Dio nostro Padre,<br />
che gli (le) vuole bene.<br />
Accompagnandolo (Accompagnandola) con la preghiera,<br />
<strong>in</strong>vochiamo tutti i santi del nostro Ord<strong>in</strong>e,<br />
perché possa ricevere <strong>in</strong>sieme a loro<br />
l’eredità eterna.<br />
Qu<strong>in</strong>di si cantano le litanie, <strong>in</strong>tonate dai cantori, cui tutti rispondono (cf. Appendice<br />
IV, p. 97).<br />
Inf<strong>in</strong>e chi presiede dice l’orazione:<br />
Preghiamo.<br />
Il Dio vivente risusciti<br />
il nostro fratello (la nostra sorella) N.<br />
e lo (la) accolga nella comunione dei santi,<br />
perché <strong>in</strong>sieme ad essi possa godere la gloria senza f<strong>in</strong>e.<br />
Per Cristo nostro Signore.<br />
R/. Amen.<br />
Qu<strong>in</strong>di chi presiede asperge con acqua benedetta e <strong>in</strong>censo il feretro, e poi dice una<br />
<strong>delle</strong> orazioni sopra <strong>in</strong>dicate.<br />
———————————<br />
60. Qualora la comunità non abbia ancora potuto cantare la Salve Regína presso il<br />
defunto, la canti <strong>in</strong> questo momento. I presenti possono <strong>in</strong>oltre aspergere il feretro con acqua<br />
benedetta.<br />
61. Term<strong>in</strong>ati i riti della raccomandazione, i confratelli o le consorelle accompagnano il<br />
feretro processionalmente f<strong>in</strong>o alla porta della chiesa, cantando l’antifona In paradiso o Ti<br />
accolga il coro degli angeli (n. 68) o altro canto adatto (<strong>in</strong> Appendice I, p. 75).<br />
16 Cf. MLOP, p. 501 s.<br />
46
NOTA PRELIMINARE<br />
CAPITOLO IV<br />
TRASPORTO DEL CORPO DEL DEFUNTO<br />
AL CIMITERO<br />
E SEPOLTURA<br />
62. Tenendo conto <strong>delle</strong> circostanze abituali <strong>in</strong> cui vivono le nostre comunità, due sono<br />
le situazioni che possono presentarsi per il trasporto del feretro dalla chiesa (o dalla cappella<br />
del cimitero) al luogo della sepoltura, come è detto sopra (n. 49): ci può essere un <strong>rito</strong> cont<strong>in</strong>uo<br />
con processione e sosta di preghiera presso la tomba, e ci può essere un <strong>rito</strong> ‘<strong>in</strong>terrotto’, <strong>in</strong> cui<br />
si ha direttamente il momento di preghiera presso la tomba.<br />
63. Questo capitolo tratta della sepoltura e <strong>delle</strong> preghiere f<strong>in</strong>ali, denom<strong>in</strong>ate<br />
‘commiato’. 1 Tuttavia, quando non si fa la processione al cimitero, un’ultima preghiera,<br />
specialmente per coloro che non potranno recarsi al cimitero, si può fare nella chiesa<br />
conventuale o nella cappella della comunità, dove il confratello o la consorella erano soliti<br />
pregare.<br />
64. La processione al cimitero e alla tomba, con i salmi 113 e 117, è un elemento di<br />
grande importanza: dà all’<strong>in</strong>sieme dei riti il loro significato fondamentale, è l’anello di<br />
congiunzione dalle preghiere o celebrazioni successive alla morte f<strong>in</strong>o ad arrivare alla sepoltura<br />
nel cimitero, che simbolizza la nuova Gerusalemme, come si comprende dall’antifona Apritemi<br />
le porte della giustizia (n. 68).<br />
65. Nella tradizione dell’Ord<strong>in</strong>e, comune anche ad altre Famiglie religiose, i riti di<br />
sepoltura al cimitero comportano tre fasi: preparazione della tomba, deposizione del feretro<br />
nella fossa o nel loculo, tumulazione o chiusura del loculo. 2<br />
Questo schema è stato mantenuto nel presente capitolo, ma viene proposta anche un’altra<br />
struttura: monizione, benedizione del sepolcro, salmodia mentre il feretro è <strong>in</strong>trodotto nella<br />
tomba, orazione f<strong>in</strong>ale. Quest’ultima sequenza può risultare più appropriata quando non ci sia<br />
processione ma si arrivi direttamente al cimitero e si abbia un momento di preghiera presso la<br />
tomba.<br />
66. Fra le preghiere qui sotto proposte, alcune possono essere dette anche <strong>in</strong> momenti<br />
diversi da quelli per cui sono state previste, purché si rispetti la progressione dei temi nel corso<br />
della celebrazione.<br />
1 RE, n. 72.<br />
2 Cf. ASOP 1977, p. 154, n. 34 alla f<strong>in</strong>e.<br />
47
Processione al cimitero<br />
I. PROCESSIONE E SEPOLTURA AL CIMITERO<br />
67. Dopo l’ultimo tempo di preghiera nella chiesa conventuale o nella cappella della<br />
comunità, la processione si avvia verso il cimitero. Si possono allora, secondo l’usanza,<br />
suonare le campane. Aprono la processione i m<strong>in</strong>istranti con aspersorio e turibolo, le candele (o<br />
il cero pasquale) e la croce; vengono poi i confratelli o le consorelle, qu<strong>in</strong>di il Priore (o il<br />
Cappellano), con la stola, <strong>in</strong>sieme al diacono o a un m<strong>in</strong>istrante che porta il libro, oppure la<br />
Priora; <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e il feretro, portato secondo le consuetud<strong>in</strong>i del luogo e seguito dai familiari del<br />
defunto e da ospiti e amici.<br />
Se si preferisce, si può seguire un altro ord<strong>in</strong>e: dietro coloro che portano la croce,<br />
l’aspersorio, il turibolo, le candele (o il cero pasquale), viene portato il feretro, seguito dal<br />
Priore o dal Cappellano oppure dalla Priora, e poi i confratelli o le consorelle con i familiari e<br />
gli amici.<br />
68. Durante la processione si cantano i seguenti salmi:<br />
Salmo 117 con l’antifona<br />
Oppure:<br />
Apritemi le porte della giustizia:<br />
entrerò e renderò grazie al Signore. 3<br />
Salmo 113A con l’antifona<br />
Oppure:<br />
Ti accolga il coro degli angeli,<br />
e con Lazzaro, povero <strong>in</strong> terra,<br />
tu possa godere il riposo eterno nel cielo. 4<br />
In paradiso ti accompagn<strong>in</strong>o gli angeli,<br />
al tuo arrivo ti accolgano i martiri,<br />
e ti conducano nella santa Gerusalemme. 5<br />
Aggiungere <strong>in</strong>oltre, se occorre, il salmo 41A con l’antifona<br />
Nello splendido corteo dei santi<br />
andrò alla casa di Dio. 6<br />
Si possono anche cantare gli stessi salmi con l’unica antifona Ti accolga il coro degli angeli,<br />
come sopra.<br />
3 RE, n. 83.<br />
4 PS, p. 185; RE, nn. 80 e 100.<br />
5 RE, nn. 80 e 100.<br />
6 RE, n. 84<br />
48
69. Quando si giunge al sepolcro, si depongono l’acqua benedetta e l’<strong>in</strong>censo ai piedi<br />
del defunto e la croce e il cero dalla parte del capo, mentre i confratelli o le consorelle si<br />
dispongono <strong>in</strong>torno, per quanto lo spazio lo consente; il Priore o il Cappellano, con il diacono o<br />
il m<strong>in</strong>istrante che porta il libro, sta ai piedi del feretro, davanti alla tomba.<br />
Monizione <strong>in</strong>iziale e benedizione del sepolcro<br />
70. Quando tutti si sono disposti <strong>in</strong>torno al sepolcro, il sacerdote, se lo vede opportuno,<br />
conclude la processione con un’orazione salmica (<strong>in</strong> Appendice II, pp. 88-90) oppure <strong>in</strong>vita la<br />
comunità alla preghiera con queste parole o altre simili:<br />
Prima di compiere, secondo il <strong>rito</strong> cristiano,<br />
il pietoso ufficio della sepoltura,<br />
fratelli carissimi (sorelle carissime),<br />
supplichiamo con fede Dio, per cui tutti vivono:<br />
egli risusciti nella schiera dei suoi santi<br />
il corpo del nostro caro fratello (della nostra cara sorella) N.,<br />
da noi sepolto nella sua precarietà,<br />
e il suo spi<strong>rito</strong> sia associato ai suoi santi fedeli,<br />
per godere con essi gloria <strong>in</strong>dicibile e felicità perenne,<br />
dono del Signore nostro Gesù Cristo. 7<br />
71. Poi il sacerdote benedice il sepolcro dicendo:<br />
O Dio, creatore del cielo e della terra<br />
che nel tuo disegno di salvezza<br />
hai unito gli uom<strong>in</strong>i<br />
alla vittoria pasquale di Cristo, tuo Figlio,<br />
perché mediante il Battesimo anche noi, sue membra,<br />
diveniamo partecipi della gloria del Signore risorto,<br />
benedici il sepolcro del nostro fratello (della nostra sorella) N.<br />
che abbiamo accompagnato all’estrema dimora,<br />
e fa’ che egli (ella) vi riposi <strong>in</strong> pace,<br />
per risorgere nell’ultimo giorno con i tuoi santi.<br />
Per Cristo nostro Signore. 8<br />
R/. Amen.<br />
Oppure:<br />
Signore Gesù Cristo,<br />
che riposando per tre giorni nel sepolcro<br />
hai illum<strong>in</strong>ato con la speranza della risurrezione<br />
la sepoltura di coloro che credono <strong>in</strong> te,<br />
fa’ che il nostro fratello (la nostra sorella) N. riposi <strong>in</strong> pace<br />
f<strong>in</strong>o al giorno <strong>in</strong> cui tu, che sei la risurrezione e la vita,<br />
farai risplendere su di lui (lei) la luce del tuo volto<br />
e lo (la) chiamerai a contemplare la gloria del paradiso.<br />
7 ASOP 1977, p. 158; Gre, nn. 1413 e 4062; Eccl. Off., f. 65v; cf. PS, p. 205; cf. RE, n. 73.<br />
8 Cf. PRG II, p. 509; RE, nn. 87 e 106.<br />
49
Tu vivi e regni nei secoli dei secoli. 9<br />
R/. Amen.<br />
Sepoltura<br />
72. Dopo l’orazione, si canta l’antifona<br />
Nello splendido corteo dei santi<br />
andrò alla casa di Dio. 10<br />
con il salmo 41 A (Come la cerva anela ai corsi d’acqua), se non è stato già cantato, oppure<br />
il salmo 125 (Quando il Signore ricondusse i prigionieri di Sion) con l’antifona: Chi sem<strong>in</strong>a nel<br />
pianto, raccoglie nella gioia.<br />
Intanto il celebrante asperge il feretro e il sepolcro e poi li <strong>in</strong>censa. Quando ha f<strong>in</strong>ito, la<br />
salmodia si <strong>in</strong>terrompe e viene ripresa l’antifona Nello splendido corteo.<br />
Qu<strong>in</strong>di il celebrante dice l’orazione seguente:<br />
Dio onnipotente ed eterno,<br />
che hai creato l’uomo a tua immag<strong>in</strong>e,<br />
noi supplichiamo la tua misericordia<br />
per il nostro fratello (per la nostra sorella) N.<br />
che oggi hai voluto liberare dall’umana miseria<br />
per chiamarlo (chiamarla) a te:<br />
accoglilo (accoglila) con dolcezza e misericordia,<br />
perché libero (libera) da ogni macchia di peccato<br />
trovi posto con il patriarca Abramo<br />
e riceva il luogo della luce e del refrigerio,<br />
f<strong>in</strong>ché, venuto il giorno del giudizio,<br />
sia da te risuscitato (risuscitata)<br />
<strong>in</strong>sieme ai tuoi santi e ai tuoi eletti.<br />
Per Cristo nostro Signore. 11<br />
R/. Amen.<br />
73. Qu<strong>in</strong>di si <strong>in</strong>tona l’antifona<br />
Questo è il mio riposo per sempre:<br />
qui abiterò, perché l’ho desiderato<br />
con il salmo 131: Ricordati, Signore, di Davide.<br />
Intanto il feretro viene <strong>in</strong>trodotto nel sepolcro. Fatto questo, si <strong>in</strong>terrompe la salmodia e<br />
si riprende l’antifona.<br />
Poi il celebrante dice la seguente orazione:<br />
O Dio, presso di te hanno vita i morti<br />
9 RE, nn. 87 e 106.<br />
10 RE, n. 84.<br />
11 ASOP 1977, pp. 157 s; cf. PS, pp. 199 s.<br />
50
e <strong>in</strong> te trovano pienezza di gioia le anime degli eletti:<br />
ascolta le nostre suppliche<br />
per il nostro fratello (la nostra sorella) N.<br />
che ha perduto, con il corpo, la vista fisica della luce terrena:<br />
fa’ che ottenga il conforto della luce eterna<br />
e che, ricevuto il perdono di tutti i peccati,<br />
goda la pace desiderata, come ci hai promesso.<br />
Per Cristo nostro Signore. 12<br />
R/. Amen.<br />
Oppure il sacerdote dice:<br />
Nel misterioso disegno della sua volontà<br />
Dio ha chiamato a sé il nostro fratello N.<br />
(la nostra sorella N.);<br />
noi affidiamo il suo corpo ala sepoltura,<br />
perché <strong>rito</strong>rni alla terra donde fu tratto.<br />
Cristo, primogenito di coloro che risorgono,<br />
trasformerà il nostro corpo mortale<br />
a immag<strong>in</strong>e del suo corpo glorioso;<br />
raccomandiamo il nostro fratello (la nostra sorella) al Signore,<br />
perché accolga la sua anima nella pace eterna,<br />
e risusciti il suo corpo nell’ultimo giorno. 13<br />
74. Qu<strong>in</strong>di si <strong>in</strong>tona l’antifona<br />
Mi hai formato dalla terra e mi hai rivestito di carne,<br />
mio Signore e Redentore:<br />
fammi risorgere nell’ultimo giorno<br />
con il salmo 138: Signore, tu mi scruti e mi conosci.<br />
Questa salmodia è prevista, laddove vi è l’usanza, mentre si getta terra sul tumulo o si<br />
sigilla il sepolcro.<br />
Se lo si vede opportuno e nel caso <strong>in</strong> cui l’assemblea <strong>in</strong> chiesa non abbia ancora<br />
asperso il feretro con acqua benedetta, i presenti possono essere <strong>in</strong>vitati a farlo o anche, purché<br />
l’atto sia rettamente <strong>in</strong>teso, a gettare un po’ di terra o dei fiori sul sepolcro.<br />
Ripresa l’antifona dopo il salmo, il celebrante dice un’orazione salmica (qui sotto, <strong>in</strong><br />
Appendice, II, pp. 88-90) di sua scelta oppure l’orazione seguente:<br />
O Dio onnipotente,<br />
che custodisci i tuoi fedeli<br />
e vegli alla salvezza di quanti credono <strong>in</strong> te,<br />
benedici questo sepolcro:<br />
fa’ che il corpo del nostro fratello N.<br />
(della nostra sorella N.),<br />
che vi deponiamo al term<strong>in</strong>e della sua vita terrena,<br />
risorga glorioso il giorno dell’ultimo giudizio<br />
12 ASOP 1977, p. 158; cf. PS, p. 201.<br />
13 RE, n. 88.<br />
51
e riceva nella gioia dei santi<br />
la vita immortale da Cristo Signore.<br />
Egli vive e regna nei secoli dei secoli. 14<br />
R/. Amen.<br />
———————————<br />
75. Qualora, per il piccolo numero di confratelli o consorelle presenti, sembri difficile<br />
seguire le tre fasi qui sopra (nn. 67-74) <strong>in</strong>dicate per la sepoltura, si può procedere <strong>in</strong> modo<br />
semplificato, come è <strong>in</strong>dicato qui sotto (nn. 84 ss.) circa le “Preghiere presso il sepolcro”.<br />
———————————<br />
76. Prima degli ultimi suffragi, se lo si vede opportuno e non è stato ancora fatto <strong>in</strong><br />
chiesa all’<strong>in</strong>izio del <strong>rito</strong> di commiato, uno dei familiari avvic<strong>in</strong>atosi al sepolcro può dire<br />
qualche parola di saluto.<br />
Ultimi suffragi<br />
77. Qu<strong>in</strong>di i presenti dicono le ultime preghiere di suffragio. Qui sotto sono proposti<br />
testi estratti dal Proprio dell’Ord<strong>in</strong>e (Processionario e Liturgia <strong>delle</strong> Ore); si possono<br />
adoperare anche formulari tratti dal Rituale Romano o testi proposti dalle Conferenze<br />
Episcopali.<br />
Nella scelta di questi elementi si tenga conto <strong>delle</strong> concrete possibilità dei presenti e<br />
anche del ritmo globale della celebrazione, che ord<strong>in</strong>ariamente ha avuto <strong>in</strong>izio con la Messa. Si<br />
sceglierà qu<strong>in</strong>di liberamente fra i formulari qui proposti: suppliche litaniche, preghiere<br />
presbiterali, canto tipico.<br />
78. Se si opta per una preghiera litanica, si possono adoperare le <strong>in</strong>vocazioni proposte<br />
nel Rituale Romano (RE, nn. 89 e 175) o nel Proprium Officiorum O.P. (LHOP, pp. 519 e<br />
531) e riprodotte qui <strong>in</strong> Appendice (IV, pp. 94 e 98 s.) <strong>in</strong>sieme ad altri formulari. Ma anche<br />
quando si ricorra a questo tipo di supplica, non si ometta la preghiera dei fedeli che si fa<br />
durante la Messa o la liturgia della Parola.<br />
79. Invece di queste <strong>in</strong>vocazioni si può cantare l’antifona Clementíssime, al term<strong>in</strong>e<br />
della quale tutti supplicano per tre volte come <strong>in</strong> una litania; si può utilizzare anche un<br />
responsorio della nostra tradizione domenicana.<br />
In questo tipo di supplica, il Priore o la Priora oppure il Cappellano <strong>in</strong>troduce con queste<br />
parole o altre simili:<br />
Preghiamo, fratelli carissimi (sorelle carissime),<br />
per il nostro fratello (la nostra sorella) N.,<br />
che il Signore ha chiamato da questo secolo:<br />
affidando oggi il suo corpo alla sepoltura<br />
chiediamo al Signore che l’accolga misericordiosamente<br />
nella sua pace<br />
perché quando verrà il giorno del giudizio<br />
lo (la) risusciti ponendolo (ponendola) alla sua destra,<br />
fra i santi suoi eletti. 15<br />
14 RE Ambr., n. 139/1.<br />
15 ASOP 1977, p. 157; cf. PS, p. 203.<br />
52
Allora si canta l’antifona:<br />
Clementissimo Signore,<br />
che per la nostra miseria<br />
hai sofferto la morte per mano di empi,<br />
libera la sua anima dalla vorag<strong>in</strong>e degli <strong>in</strong>feri,<br />
scioglila dai v<strong>in</strong>coli della morte<br />
e dimentica per sempre tutti i suoi peccati;<br />
gli angeli la port<strong>in</strong>o nella tua luce<br />
e le aprano la porta del paradiso:<br />
mentre il suo corpo è consegnato alla polvere<br />
la facciano entrare nell’eternità. 16<br />
Al term<strong>in</strong>e dell’antifona tutti, <strong>in</strong> g<strong>in</strong>occhio o <strong>in</strong>ch<strong>in</strong>andosi, supplicano per tre volte:<br />
Signore, abbi pietà di questo peccatore (di questa peccatrice).<br />
Poi tutti recitano <strong>in</strong>sieme il Padre nostro (se non l’hanno già fatto durante la<br />
celebrazione della Messa) oppure il Priore o la Priora o il Cappellano dice una <strong>delle</strong> seguenti<br />
orazioni:<br />
Noi, semplici esseri umani,<br />
osiamo raccomandare a te, Signore, nostro Dio,<br />
un essere umano come noi:<br />
ma poiché la polvere si riduce <strong>in</strong> polvere<br />
f<strong>in</strong>ché ogni creatura <strong>rito</strong>rni alle sue orig<strong>in</strong>i,<br />
noi supplichiamo la tua bontà, o Padre:<br />
<strong>in</strong>onda della tua rugiada e prendi con te nella tua pace<br />
il nostro fratello (la nostra sorella) N.<br />
Senta la tenerezza del tuo perdono<br />
sì che, quando sarà f<strong>in</strong>ito questo mondo<br />
e brillerà davanti a tutti il regno dei cieli,<br />
egli (ella) <strong>in</strong>sieme a tutti i santi<br />
possa risorgere nella gioia dei tuoi eletti.<br />
Per Cristo nostro Signore. 17<br />
R/. Amen.<br />
Oppure:<br />
Sii misericordioso, Signore, con questo tuo servo<br />
(questa tua serva):<br />
non riceva il castigo per i suoi peccati,<br />
perché con il desiderio si mantenne nella tua volontà:<br />
e poiché la vera fede l’ha unito (unita) al popolo dei credenti,<br />
la tua misericordia lo (la) unisca alle schiere degli angeli.<br />
Per Cristo nostro Signore. 18<br />
16 Per il canto vedi MLOP, pp. 501 s.; cf. Eccl. off., f. 65v.<br />
17 Cf. ASOP 1977, p. 159; cf. Liber ord<strong>in</strong>um, ed. Férot<strong>in</strong>, n. 125; PS, pp. 204 s.<br />
53
R/. Amen.<br />
Oppure:<br />
Colpiti dal dolore<br />
imploriamo nel pianto la tua misericordia,<br />
o Redentore del mondo:<br />
accogli con mite dolcezza<br />
l’anima del nostro caro fratello<br />
(della nostra cara sorella)<br />
che <strong>rito</strong>rna a te, fonte della pietà.<br />
E se nella sua dimora terrena si è macchiata di peccato,<br />
tu con la tua consueta clemenza cancellalo,<br />
distruggilo nell’oblio<br />
e fa’ che quest’anima<br />
possa essere associata alle schiere dei santi<br />
per lodarti all’unisono con gli altri.<br />
Tu vivi e regni nei secoli dei secoli. 19<br />
R/. Amen.<br />
80. Allora il Priore o la Priora oppure il Cappellano possono <strong>in</strong>vocare i santi<br />
dell’Ord<strong>in</strong>e con la seguente preghiera, <strong>in</strong> cui si può aggiungere la menzione di qualche santo<br />
della nostra tradizione:<br />
Davanti a te, Signore nostro Dio,<br />
<strong>in</strong>terceda per il nostro fratello (la nostra sorella) N.<br />
la preghiera della santa Madre di Dio, la sempre Verg<strong>in</strong>e Maria,<br />
di san <strong>Domenico</strong> nostro Padre<br />
e di tutti i santi del nostro Ord<strong>in</strong>e,<br />
e l’umile e devota supplica di questa tua famiglia:<br />
ottenga il perdono di tutti i peccati,<br />
perché tu l’hai redento (redenta) con il prezioso sangue<br />
del tuo Figlio, il Signore nostro Gesù Cristo.<br />
Egli vive e regna nei secoli dei secoli. 20<br />
R/. Amen.<br />
81. Poi con l’orazione seguente il celebrante può ricordare i confratelli o consorelle<br />
sepolti <strong>in</strong> quel cimitero e tutti i defunti, ovunque siano sepolti:<br />
O Dio, nella tua misericordia le anime dei fedeli trovano riposo:<br />
a tutti i tuoi figli e le tue figlie<br />
che qui e <strong>in</strong> ogni luogo riposano <strong>in</strong> Cristo,<br />
concedi il perdono dei peccati,<br />
perché liberi da ogni colpa<br />
siano sempre felici con te.<br />
18 Eccl. Off., f. 64v; PS, p. 194.<br />
19 Gre, n. 4059; GeV, n. 1608; Eccl. Off., f. 57r; PS, p. 185 (corr.).<br />
20 ASOP 1977, p. 159; cf. PR II, p. 512; Eccl. Off., f. 65v; PS, p. 207 (corr.).<br />
54
Per Cristo nostro Signore. 21<br />
R/. Amen.<br />
82. Alla f<strong>in</strong>e di tutto il <strong>rito</strong> si può eseguire un canto, secondo le consuetud<strong>in</strong>i locali. 22<br />
Al term<strong>in</strong>e il Priore o il Cappellano benedice i presenti come si fa al term<strong>in</strong>e della Messa; poi<br />
come formula di congedo dice:<br />
Ora andiamo <strong>in</strong> pace,<br />
ma custodiamo la memoria<br />
del nostro confratello defunto<br />
(della nostra consorella defunta).<br />
83. Nel caso <strong>in</strong> cui, per le cattive condizioni climatiche, non si possa fare la processione<br />
f<strong>in</strong>o al cimitero, si <strong>in</strong>terrompe <strong>in</strong> un punto adatto la salmodia e subito si dicono le ultime<br />
preghiere di suffragio, come è detto qui sopra (nn. 77 ss.). In seguito il feretro, dopo essere<br />
stato riposto <strong>in</strong> un luogo adatto, a tempo opportuno, accompagnato da alcuni confratelli o<br />
consorelle, viene sepolto alla presenza del Priore, che benedice il sepolcro e lo asperge e<br />
<strong>in</strong>censa.<br />
II. PREGHIERE PRESSO IL SEPOLCRO<br />
84. Se il convento o la comunità non ha un suo cimitero e il <strong>rito</strong> dell’ultima<br />
raccomandazione e commiato si svolge nella chiesa conventuale o nella cappella della casa<br />
religiosa, il Priore, oppure il Cappellano e la Priora, e alcuni confratelli o consorelle <strong>in</strong>sieme ai<br />
familiari del defunto o della defunta accompagnano il feretro al cimitero.<br />
85. Le <strong>esequie</strong> si concludono davanti al sepolcro con il <strong>rito</strong> semplificato qui sopra (n.<br />
62) descritto, cioè senza la processione dalla chiesa al cimitero. Se vi sono parenti o amici del<br />
defunto o della defunta, questo momento di preghiera si svolga <strong>in</strong> uno stile familiare, che<br />
mostri la morte come una porta che apre la casa dove il Padre aspetta i suoi figli. 23<br />
86. Giunti davanti al sepolcro, tutti si dispongono <strong>in</strong>torno come è consentito dalle<br />
condizioni del luogo. Allora il celebrante <strong>in</strong>vita alla preghiera con queste parole o altre simili:<br />
Prima di compiere, secondo il <strong>rito</strong> cristiano,<br />
il pietoso ufficio della sepoltura,<br />
fratelli carissimi (sorelle carissime),<br />
supplichiamo con fede Dio, per cui tutti vivono:<br />
egli risusciti nella schiera dei suoi santi<br />
il corpo del nostro caro fratello (della nostra cara sorella) N.,<br />
da noi sepolto nella sua precarietà,<br />
e il suo spi<strong>rito</strong> sia associato ai suoi santi fedeli,<br />
per godere con essi gloria <strong>in</strong>dicibile e felicità perenne,<br />
dono del Signore nostro Gesù Cristo. 24<br />
21 ASOP 1977, p. 159; cf. Gre, n. 1444; Eccl. Off., f. 65v; PS, p. 207 (corr.).<br />
22 RE, n. 90.<br />
23 Gv 14,1-6.<br />
24 ASOP1977, p. 158; Gre, nn. 1413 et 4062; Eccl. Off., f. 65v; cf. PS, p. 205; cf. RE, n. 73.<br />
55
Oppure:<br />
In questo <strong>rito</strong> dove si fondono mestizia e speranza,<br />
supplichiamo la misericordia di Dio<br />
che <strong>in</strong> Cristo, crocifisso e risorto,<br />
ha <strong>in</strong>franto i v<strong>in</strong>coli della morte<br />
e ci ha restituito alla vita.<br />
Il Signore ascolti la nostra preghiera,<br />
apra al nostro fratello (alla nostra sorella) le porte della sua casa<br />
e lo (la) <strong>in</strong>troduca nella pace senza f<strong>in</strong>e. 25<br />
87. Qualcuno dei presenti può allora leggere qualche versetto tratto dalla Sacra<br />
Scrittura:<br />
Mt 25,34<br />
Venite, benedetti del Padre mio, dice il Signore;<br />
ricevete <strong>in</strong> eredità il regno preparato per voi<br />
f<strong>in</strong> dalla fondazione del mondo.<br />
cf. Gv 6,39-40<br />
Questa è la volontà del Padre mio,<br />
che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato,<br />
ma lo risusciti nell’ultimo giorno.<br />
Gv 14,1-3<br />
Non sia turbato il vostro cuore.<br />
Abbiate fede <strong>in</strong> Dio e abbiate fede anche <strong>in</strong> me.<br />
Nella casa del Padre mio vi sono molti posti.<br />
Se no, ve l’avrei detto.<br />
Io vado a prepararvi un posto;<br />
quando sarò andato e vi avrò preparato un posto,<br />
<strong>rito</strong>rnerò e vi prenderò con me,<br />
perché siate anche voi dove sono io.<br />
Fil 3,20<br />
La nostra patria è nei cieli<br />
e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù.<br />
2 Tim 2,11-12a<br />
Se moriamo con lui, vivremo anche con lui;<br />
se con lui perseveriamo, con lui anche regneremo.<br />
88. Poi il celebrante dice la preghiera per la benedizione del sepolcro:<br />
O Dio, creatore del cielo e della terra<br />
che nel tuo disegno di salvezza<br />
hai unito gli uom<strong>in</strong>i<br />
alla vittoria pasquale di Cristo, tuo Figlio,<br />
perché mediante il Battesimo anche noi, sue membra,<br />
diveniamo partecipi della gloria del Signore risorto,<br />
benedici il sepolcro del nostro fratello (della nostra sorella) N.<br />
che abbiamo accompagnato all’estrema dimora,<br />
e fa’ che egli (ella) vi riposi <strong>in</strong> pace,<br />
25 RE Ambr., n. 96.<br />
56
per risorgere nell’ultimo giorno con i tuoi santi.<br />
Per Cristo nostro Signore. 26<br />
R/. Amen.<br />
Altri formulari si possono prendere dal Rituale Romano o da un Rituale proprio.<br />
Detta l’orazione, il celebrante asperge il feretro e il sepolcro e li <strong>in</strong>censa.<br />
89. A questo punto, come è <strong>in</strong>dicato <strong>in</strong> alcuni adattamenti l<strong>in</strong>guistici del Rituale<br />
Romano, 27 si può recitare la professione di fede, cui il celebrante <strong>in</strong>vita con queste parole o<br />
altre simili:<br />
La fede <strong>in</strong> Dio, nostro Padre,<br />
<strong>in</strong> Gesù, Salvatore del mondo,<br />
e nello Spi<strong>rito</strong>, che dà la vita,<br />
ci renda forti e sereni. 28<br />
Oppure uno dei testi <strong>in</strong>dicati <strong>in</strong> Appendice, I, p. 78.<br />
fede:<br />
Qu<strong>in</strong>di i presenti recitano uno dei due simboli seguenti oppure un’altra professione di<br />
Credo <strong>in</strong> un solo Dio,<br />
Padre onnipotente,<br />
creatore del cielo e della terra,<br />
di tutte le cose visibili e <strong>in</strong>visibili.<br />
Credo <strong>in</strong> un solo Signore,<br />
Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio,<br />
nato dal Padre prima di tutti i secoli:<br />
Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero,<br />
generato, non creato,<br />
della stessa sostanza del Padre;<br />
per mezzo di lui tutte le cose sono state create.<br />
Per noi uom<strong>in</strong>i e per la nostra salvezza<br />
discese dal cielo,<br />
e per opera dello Spi<strong>rito</strong> santo si è <strong>in</strong>carnato<br />
nel seno della verg<strong>in</strong>e Maria e si è fatto uomo.<br />
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,<br />
morì e fu sepolto.<br />
Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture,<br />
è salito al cielo, siede alla destra del Padre.<br />
E di nuovo verrà, nella gloria,<br />
per giudicare i vivi e i morti,<br />
e il suo regno non avrà f<strong>in</strong>e.<br />
Credo nello Spi<strong>rito</strong> <strong>San</strong>to, che è Signore e dà la vita,<br />
e procede dal Padre e dal Figlio.<br />
Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato,<br />
e ha parlato per mezzo dei profeti.<br />
26 RE, nn. 87 e 106.<br />
27 Cf. RE, nn. 22, 33, 89.<br />
28 RE Ambr., n. 80.<br />
57
Credo la chiesa, una santa cattolica e apostolica.<br />
Professo un solo battesimo<br />
per il perdono dei peccati.<br />
Aspetto la risurrezione dei morti<br />
e la vita del mondo che verrà. Amen.<br />
Oppure:<br />
Credo <strong>in</strong> Dio, Padre onnipotente,<br />
Creatore del cielo e della terra;<br />
e <strong>in</strong> Gesù Cristo suo unico Figlio,<br />
nostro Signore:<br />
il quale fu concepito di Spi<strong>rito</strong> <strong>San</strong>to,<br />
nacque da Maria Verg<strong>in</strong>e,<br />
patì sotto Ponzio Pilato,<br />
fu crocefisso, morì e fu sepolto,<br />
discese agli <strong>in</strong>feri, il terzo giorno risuscitò dai morti,<br />
salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente;<br />
di là verrà a giudicare i vivi e i morti.<br />
Credo nello Spi<strong>rito</strong> <strong>San</strong>to,<br />
la santa Chiesa cattolica,<br />
la comunione dei santi,<br />
la remissione dei peccati,<br />
la risurrezione della carne,<br />
la vita eterna. Amen. 29<br />
90. Mentre il feretro è <strong>in</strong>trodotto nel sepolcro si può dire o cantare un salmo con<br />
un’antifona, per esempio:<br />
Sal 131 (Ricordati, Signore, di Davide)<br />
con l’antifona Questo è il mio riposo per sempre: qui abiterò, perché l’ho desiderato.<br />
Oppure<br />
Sal 125 (Quando il Signore ricondusse i prigionieri di Sion)<br />
con l’antifona: Chi sem<strong>in</strong>a nel pianto, raccoglie nella gioia.<br />
91. Prima che si dicano gli ultimi suffragi, uno dei familiari del defunto o della defunta<br />
può dire una preghiera o leggere un breve testo, o dire qualche parola sua.<br />
92. A conclusione del <strong>rito</strong> il celebrante può utilizzare uno degli schemi di preghiera qui<br />
sopra (nn. 77-79) offerti. Fra le altre preghiere può scegliere anche una <strong>delle</strong> due seguenti:<br />
O Dio, che dai la vita e risusciti i corpi umani,<br />
tu hai voluto essere <strong>in</strong>vocato dai peccatori:<br />
ascolta le preghiere che con fraterna devozione<br />
ti rivolgiamo per il nostro fratello (la nostra sorella) N.<br />
e accoglilo (accoglila) fra i tuoi santi,<br />
29 Cf. Eccl. Off., f. 56v; PS, p. 170.<br />
58
ivestilo (rivestila) con la veste immortale del cielo<br />
e fa’ che trovi conforto nello splendore del paradiso. 30<br />
Per Cristo nostro Signore.<br />
R/. Amen.<br />
Oppure:<br />
O Dio, che sempre ascolti chi ti supplica con rettitud<strong>in</strong>e<br />
e volgi lo sguardo ai desideri buoni,<br />
tu che sei il creatore e il redentore di tutti,<br />
misericordioso verso i peccatori e beatitud<strong>in</strong>e dei giusti,<br />
al nostro fratello (alla nostra sorella) N.,<br />
alla cui sepoltura oggi prestiamo il nostro pietoso servizio,<br />
concedi di godere la sua parte<br />
nella beatitud<strong>in</strong>e dei santi tuoi eletti<br />
e liberalo (liberala) dai legami terreni,<br />
per presentarlo (presentarla) nella risurrezione dei tuoi figli. 31<br />
Per Cristo nostro Signore.<br />
R/. Amen.<br />
Si possono <strong>in</strong>vitare i presenti anche a dire l’Ave Maria.<br />
Inf<strong>in</strong>e il celebrante dice la seguente orazione:<br />
Davanti a te, Signore nostro Dio,<br />
<strong>in</strong>terceda per il nostro fratello (la nostra sorella) N.<br />
la preghiera della santa Madre di Dio, la sempre Verg<strong>in</strong>e Maria,<br />
di san <strong>Domenico</strong> nostro Padre<br />
e di tutti i santi del nostro Ord<strong>in</strong>e,<br />
e l’umile e devota supplica di questa tua famiglia:<br />
ottenga il perdono di tutti i peccati,<br />
perché tu l’hai redento (redenta) con il prezioso sangue<br />
del tuo Figlio, il Signore nostro Gesù Cristo.<br />
Egli vive e regna nei secoli dei secoli. 32<br />
R/. Amen.<br />
93. I presenti possono allora essere <strong>in</strong>vitati a passare davanti alla tomba facendo un<br />
gesto di saluto (aspersione con l’acqua benedetta, spargimento di una manciata di terra o di un<br />
fiore, o un semplice cenno del capo).<br />
Inf<strong>in</strong>e il celebrante dice il seguente versetto:<br />
Nella speranza della risurrezione<br />
il nostro fratello (la nostra sorella) N. riposi <strong>in</strong> pace.<br />
nel nome del Padre e del Figlio e dello Spi<strong>rito</strong> <strong>San</strong>to.<br />
R/. Amen.<br />
30 ASOP 1977, p. 158; cf. Gre, n. 1407; Eccl. Off., f. 65v; PS, p. 204.<br />
31 ASOP 1977, p. 158; cf. Gre, n. 1412; Eccl. Off. , f. 65v; PS, p. 204.<br />
32 ASOP 1977, p. 159; cf. PR II, p. 512; Eccl. Off., f. 65v; PS, p. 207 (corr.).<br />
59
CAPITOLO V<br />
ALTRE CELEBRAZIONI PER VARIE CIRCOSTANZE<br />
NOTA PRELIMINARE<br />
94. In questo capitolo sono contenute <strong>in</strong>dicazioni per particolari celebrazioni relative ai<br />
defunti. Alcune di esse erano già previste nel Processionario dell’Ord<strong>in</strong>e, altre - come la<br />
cremazione - sono sorte da poco, con il mutare dei costumi sociali e della discipl<strong>in</strong>a<br />
ecclesiastica. In questo Rituale si tiene conto soltanto degli aspetti propriamente liturgici; per<br />
quanto <strong>in</strong>vece si riferisce alla discipl<strong>in</strong>a religiosa e regolare, ci si atterrà rispettivamente anche<br />
alle determ<strong>in</strong>azioni dei Capitoli prov<strong>in</strong>ciali dei Frati o <strong>delle</strong> Congregazioni femm<strong>in</strong>ili e ai<br />
Direttorî dei Monasteri.<br />
95. Per preparare la liturgia <strong>in</strong> questi casi particolari si seguano specialmente le<br />
<strong>in</strong>dicazioni del Rituale Romano e <strong>delle</strong> Conferenze Episcopali, cercando di conoscere bene le<br />
varie possibilità offerte da questo Rituale e di utilizzarle volentieri. Molti testi e gesti<br />
menzionati nel Rituale dell’Ord<strong>in</strong>e possono essere opportunamente utilizzati per queste<br />
celebrazioni; quando però si tratta di riti o testi relativi alla condizione religiosa o presbiterale,<br />
non possono essere utilizzati <strong>in</strong> celebrazioni riguardanti gli altri fedeli.<br />
96. Quando si tratta della morte di qualche fedele laico, anche se amico dell’Ord<strong>in</strong>e, i<br />
frati e le suore e le loro comunità, nonché le Fraternite laicali, non si sentano troppo implicati<br />
<strong>in</strong> queste celebrazioni. Occorre tenere presenti nondimeno il mistero della comunione dei santi<br />
e i legami nati da un loro fedele servizio o anche da fraterna amicizia, che potrebbero aver<br />
unito il defunto o la defunta alle nostre comunità, anche se non appartenenti alla Famiglia<br />
domenicana.<br />
97. Lo statuto giuridico-sociale dei cimiteri dell’Ord<strong>in</strong>e e della sepoltura dei laici nei<br />
nostri sepolcri <strong>in</strong> vari Paesi sono molto cambiati negli ultimi tempi. Orientamenti sono offerti, e<br />
ancora potranno esserlo <strong>in</strong> futuro, da parte dei Capitoli prov<strong>in</strong>ciali maschili o femm<strong>in</strong>ili o dei<br />
Direttorî dei monasteri. È anche opportuno che nelle diverse regioni ci si attenga alle<br />
<strong>in</strong>dicazioni <strong>delle</strong> Conferenze Episcopali relative alle Messe esequiali o alle Messe per i defunti:<br />
<strong>in</strong> tale ambito esse regolano talora i rapporti fra le parrocchie e gli Istituti di vita consacrata. I<br />
frati ricord<strong>in</strong>o anche le <strong>in</strong>dicazioni <strong>delle</strong> loro Costituzioni circa i collaboratori che possono<br />
abitare nei conventi. 1 Parimenti tengano conto di quanto è detto circa le fondazioni di Messe. 2<br />
I. TRASPORTO DEL DEFUNTO DALLA CAPPELLA DEL CIMITERO<br />
AL SEPOLCRO<br />
98. Tra i tipi di celebrazioni esequiali previsti dal Rito <strong>delle</strong> Esequie della Chiesa lat<strong>in</strong>a,<br />
esiste il caso <strong>delle</strong> <strong>esequie</strong> celebrate nella cappella del cimitero. 3 Familiari, parenti e amici si<br />
riuniscono nella cappella. Non è prevista la celebrazione della Messa, che ha luogo <strong>in</strong>vece<br />
prima o dopo le <strong>esequie</strong>, senza la presenza del feretro.<br />
1 LCO, n. 15, § I.<br />
2 Cf. LCO, nn. 596-597: De piis fundationibus et largitionibus condicionatis.<br />
3 Cf. RE, n. 7.<br />
61
Il <strong>rito</strong> di accoglienza, la liturgia della Parola e l’ultimo commiato - se non si possono fare<br />
presso il sepolcro - si svolgono nella cappella del cimitero.<br />
99. Benché questa eventualità sia poco frequente nell’Ord<strong>in</strong>e, almeno f<strong>in</strong>ora, può<br />
accadere che si verifichi per un confratello o una consorella. Nel preparare questa celebrazione<br />
si tenga conto <strong>delle</strong> seguenti <strong>in</strong>dicazioni:<br />
a) il Priore o la Priora e il delegato o la delegata per la liturgia, <strong>in</strong>sieme ai familiari del<br />
defunto o della defunta e con i confratelli o le consorelle, prepar<strong>in</strong>o con cura la celebrazione,<br />
cioè la liturgia della Parola, <strong>in</strong> modo tale che essa risulti di buona qualità, nonostante il piccolo<br />
numero di partecipanti;<br />
b) le preghiere, le letture e i canti possono essere scelti all’<strong>in</strong>terno del repertorio offerto<br />
dal Rituale dell’Ord<strong>in</strong>e, tenendo conto del genere letterario e liturgico di ogni elemento;<br />
c) per lo svolgimento della parte successiva alla liturgia della Parola, si utilizzi lo<br />
schema qui sopra proposto (n. 67 ss), specialmente se si può fare la processione dalla cappella<br />
del cimitero al sepolcro. Se <strong>in</strong>vece la processione non si può fare, si utilizzi lo schema<br />
semplificato (n. 84 ss);<br />
d) il momento e il luogo per pronunciare l’omelia e per fare l’ultima raccomandazione e<br />
il commiato 4 si scelgano <strong>in</strong> funzione dei presenti e <strong>delle</strong> circostanze. Si determ<strong>in</strong>i anche il<br />
momento più adatto <strong>in</strong> cui uno dei familiari o parenti possa pronunciare qualche parola di<br />
saluto.<br />
Cremazione<br />
II. CREMAZIONE<br />
E DONAZIONE DEGLI ORGANI<br />
100. La Chiesa ha sempre manifestato la sua preferenza per la sepoltura del corpo dei<br />
defunti 5 . Tuttavia ora <strong>in</strong> alcuni luoghi, tenendo conto <strong>delle</strong> circostanze e dello sviluppo <strong>delle</strong><br />
zone urbane, la cremazione appare necessaria. Può qu<strong>in</strong>di accadere che anche nell’Ord<strong>in</strong>e<br />
sembri opportuno scegliere tale alternativa.<br />
101. In tal caso si segua il <strong>rito</strong> <strong>delle</strong> <strong>esequie</strong> previsto dal Rituale Romano 6 e dai suoi<br />
adattamenti locali. La Messa esequiale e il <strong>rito</strong> dell’ultima raccomandazione e commiato<br />
normalmente si svolgono nella chiesa conventuale o nella cappella della comunità. Dopo questa<br />
liturgia, i riti al cimitero, previsti dal Rituale e adattati al luogo della cremazione, sono<br />
presieduti dal Priore o dalla Priora, alla presenza di alcuni confratelli o consorelle, <strong>in</strong>sieme ai<br />
familiari che lo desider<strong>in</strong>o.<br />
Le ceneri del defunto o della defunta, consegnati al Superiore religioso o alla famiglia, si<br />
conservano <strong>in</strong> un luogo idoneo o vengono disperse, secondo le prescrizioni del diritto civile o<br />
le <strong>in</strong>dicazioni <strong>delle</strong> Conferenze Episcopali. 7<br />
Donazione degli organi<br />
4 Cf. RE, n. 107.<br />
5 Cf. RE, n. 15.<br />
6 RE, n. 15.<br />
7 Per l’<strong>Italia</strong>, cf. Sussidio.<br />
62
102. Nel caso <strong>in</strong> cui un confratello o una consorella abbiano donato i propri organi per<br />
il trapianto, <strong>in</strong>sieme all’Ufficio dei Defunti viene anche prevista una celebrazione eucaristica<br />
appropriata. Non si compia però il <strong>rito</strong> dell’ultima raccomandazione e commiato, perché il<br />
corpo è stato prelevato subito dopo la morte per essere messo a disposizione dei medici, e <strong>in</strong><br />
assenza del corpo tale <strong>rito</strong> non può aver luogo. 8<br />
Senza duplicare o imitare l’ultimo commiato, si può comunque prevedere un momento<br />
dopo la Messa esequiale, <strong>in</strong> chiesa o <strong>in</strong> luogo adatto, <strong>in</strong> cui rievocare fraternamente la memoria<br />
del defunto o della defunta. In tale occasione si avrà cura di circondare i familiari di particolare<br />
affetto.<br />
Indicazioni generali<br />
III. PER LA SEPOLTURA DEI LAICI<br />
103. Il Processionario dell’Ord<strong>in</strong>e comprendeva una sezione relativa all’“Ufficio per la<br />
sepoltura di persone estranee”. 9 ora meglio denom<strong>in</strong>abile “per persone amiche e laici defunti”.<br />
Nel mistero della comunione dei santi, sono significativi per noi i legami di devozione e di<br />
fraterno affetto che hanno unito alle nostre comunità un defunto o una defunta, sebbene non<br />
fosse membro della Famiglia Domenicana.<br />
Tuttavia per le mutate situazioni sociali e pastorali, l’impegno apostolico dei conventi e<br />
<strong>delle</strong> comunità, come pure la struttura conventuale della nostra vita liturgica, 10 richiedono<br />
discernimento <strong>in</strong> me<strong>rito</strong> all’opportunità di v<strong>in</strong>coli particolari. Le Costituzioni 11 dei Frati<br />
prudentemente suggeriscono cautela nell’accettazione di fondazioni di Messe; del resto non si<br />
devono <strong>in</strong>staurare differenze nel trattamento <strong>delle</strong> persone amiche del convento. È importante<br />
tener conto del diritto canonico e dell’uso pastorale di ogni nazione.<br />
104. I suggerimenti qui offerti allo scopo di facilitare l’efficacia pastorale e apostolica,<br />
sono completati dalle <strong>in</strong>dicazioni liturgiche tratte dalla nostra tradizione.<br />
Si possono avere due casi:<br />
a) quello <strong>in</strong> cui, dopo delibera comunitaria e tenendo conto degli Statuti della <strong>Prov<strong>in</strong>cia</strong><br />
o del Direttorio del Monastero o della Congregazione, si accetta l’<strong>in</strong>umazione di un defunto o<br />
di una defunta nel cimitero o anche nel sepolcro dei religiosi o <strong>delle</strong> religiose;<br />
b) quello <strong>in</strong> cui per un defunto che era stato amico o vic<strong>in</strong>o all’Ord<strong>in</strong>e si celebra la<br />
Messa esequiale nella chiesa conventuale o nella cappella della comunità.<br />
Indicazioni liturgiche<br />
105. Quando un ospite muore <strong>in</strong> un convento o <strong>in</strong> un monastero o <strong>in</strong> una casa religiosa<br />
della Famiglia Domenicana, oppure quando il corpo di un defunto o di una defunta viene<br />
portato <strong>in</strong> convento per la celebrazione esequiale, è bene che almeno una parte della comunità<br />
sia presente. Ci si riunisce dunque all’<strong>in</strong>gresso del convento o della casa religiosa o della<br />
chiesa. Tutto si svolge come è detto sopra, nn. 12-22.<br />
106. Se il feretro deve essere seppellito <strong>in</strong> un cimitero o sepolcro dell’Ord<strong>in</strong>e, non<br />
soltanto la Messa esequiale celebrata <strong>in</strong> luogo e tempo opportuno, ma tutto il funerale è<br />
8 Cf. RE, n. 10 alla f<strong>in</strong>e; IGMR 3 , n. 384.<br />
9 PS, pp. 221-223.<br />
10 «Orientamenti per le celebrazioni liturgiche nell’Ord<strong>in</strong>e dei Predicatori», n. 2: LOOP, p. 58.<br />
11 LCO, nn. 596-597.<br />
63
presieduto dal Priore o dal Cappellano o da un frate sacerdote, a ciò delegato. In simili casi è<br />
bene che la comunità o almeno alcuni confratelli o consorelle partecip<strong>in</strong>o alla liturgia. Per<br />
l’<strong>in</strong>contro di preghiera al cimitero o presso il sepolcro per lo più si usa il <strong>rito</strong> semplificato<br />
(sopra, n. 62).<br />
107. Se il corpo di un defunto o di una defunta deve essere trasportato più lontano, dopo<br />
l’ultima raccomandazione e commiato celebrati <strong>in</strong> chiesa o nella cappella, i presenti, con una<br />
salmodia appropriata, accompagnano il feretro al luogo <strong>in</strong> cui viene consegnato a coloro che<br />
cureranno il trasporto. Allora il celebrante dice l’orazione conclusiva e congeda i presenti.<br />
Esequie di bamb<strong>in</strong>i<br />
108. Il caso di <strong>esequie</strong> di bamb<strong>in</strong>i si verifica raramente, nelle nostre chiese, se non sono<br />
chiese parrocchiali. Quando ciò accadesse, si osserv<strong>in</strong>o le <strong>in</strong>dicazioni del Rituale Romano o dei<br />
suoi adattamenti regionali. 12<br />
A complemento dei testi del Rituale Romano si può conservare, dal Processionario<br />
dell’Ord<strong>in</strong>e, 13 l’uso dei salmi 112, 137 e 150.<br />
12 RE, nn. 113 ss.<br />
13 PS, pp. 223-227.<br />
64
NOTA PRELIMINARE<br />
CAPITOLO VI<br />
SUFFRAGI PER I DEFUNTI<br />
109. F<strong>in</strong> dai primi tempi della Chiesa e del nostro Ord<strong>in</strong>e la comunione di tutto il Corpo<br />
Mistico di Cristo si esprime anche nel coltivare con grande pietà la memoria dei defunti,<br />
offrendo per loro anche i suffragi, «perché santo e salutare è il pensiero di pregare per i defunti<br />
perché siano assolti dai peccati» (2 Mac 12,46). 1 Perciò offrendo il sacrificio eucaristico per i<br />
defunti ed elevando preghiere per essi, la Famiglia Domenicana li raccomanda a Dio <strong>in</strong> virtù<br />
della misericordia che viene data e ricevuta nell’Ord<strong>in</strong>e, allargandola, mediante i suffragi,<br />
all’esterno e nel tempo, verso tutti coloro che sono con essa <strong>in</strong> comunione, nell’attesa della<br />
venuta di Cristo e della risurrezione dei morti.<br />
110. I suffragi per i defunti nella Famiglia Domenicana sono determ<strong>in</strong>ati dalla<br />
Costituzioni e dai Direttorî di ogni ramo dell’Ord<strong>in</strong>e: Frati, Monache, Suore, Società di vita<br />
apostolica, Istituti secolari, Fraternite sacerdotali o laicali di <strong>San</strong> <strong>Domenico</strong>.<br />
111. I suffragi prescritti dalle Costituzioni 2 sono di vario tipo:<br />
- suffragi quotidiani, cioè preghiere regolari e <strong>in</strong>tercessioni ai Vespri ;<br />
- suffragi settimanali, nella Messa conventuale e nel Rosario;<br />
- suffragi annuali, negli anniversari;<br />
- suffragi occasionali, <strong>in</strong> morte di un confratello o di una consorella o del Maestro<br />
dell’Ord<strong>in</strong>e o del Sommo Pontefice;<br />
- suffragi che si fanno nei Capitoli prov<strong>in</strong>ciali o generali.<br />
———————————<br />
ESTRATTO DAL LIBRO DELLE COSTITUZIONI E ORDINAZIONI<br />
DEI FRATI PREDICATORI, ed. 1998 3 3<br />
Suffragi per i defunti<br />
70. - § I. - Dalla Commemorazione di tutti i defunti f<strong>in</strong>o all’Avvento, ogni presbitero celebri<br />
una Messa e i frati non presbiteri partecip<strong>in</strong>o ad una Messa <strong>in</strong> suffragio dei confratelli,<br />
consorelle, familiari e benefattori defunti.<br />
§ II. - In ogni convento sarà celebrata una Messa dei defunti: il 7 febbraio per<br />
l’anniversario dei nostri genitori, il 5 settembre per l’anniversario dei benefattori e familiari<br />
dell’Ord<strong>in</strong>e, l’8 novembre per l’anniversario dei frati e <strong>delle</strong> suore.<br />
71. - § I. - Una volta alla settimana, <strong>in</strong> ogni convento propriamente detto, la Messa<br />
conventuale sia celebrata per questi defunti e si reciti l’orazione dei fedeli con le preghiere<br />
1 Cf. LG, n. 50; CCC, n. 958.<br />
2 Cf. LCO, nn. 70-75 (numeri trascritti qui sotto per comodità); CM, n. 16.<br />
3 Le Costituzioni sono stampate <strong>in</strong> tondo, le ord<strong>in</strong>azioni <strong>in</strong> corsivo.<br />
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per loro. Dove non sia possibile la Messa conventuale (cf. n. 61, § II), si applichi una Messa<br />
<strong>in</strong> loro suffragio.<br />
§ II. - Sono eccettuate la Settimana <strong>San</strong>ta, quella di Pasqua, di Pentecoste e di Natale;<br />
così pure le settimane <strong>in</strong> cui, a motivo di un anniversario (n. 70, § II) o per la morte di un frate<br />
(n. 73) o del Sommo Pontefice (n. 74), si celebri la Messa dei defunti.<br />
§ III. - Per gli stessi defunti, una volta alla settimana tutti i frati recit<strong>in</strong>o la terza parte<br />
del rosario.<br />
72. - Almeno una volta al giorno, i frati recit<strong>in</strong>o <strong>in</strong> comune il salmo De profundis per i frati e<br />
per i benefattori defunti.<br />
73. - Quando muore un frate:<br />
§ I. - Il convento <strong>in</strong> cui muore e il convento al quale il frate era assegnato, celebr<strong>in</strong>o <strong>in</strong><br />
suo suffragio l’ufficio e la Messa dei defunti.<br />
§ II. - In tutta la prov<strong>in</strong>cia cui era affiliato:<br />
1° ogni presbitero e ogni convento celebr<strong>in</strong>o una Messa;<br />
2° ogni frate non presbitero partecipi a una Messa.<br />
Lo stesso si faccia nel convento di assegnazione, nel caso che il frate fosse assegnato<br />
fuori della prov<strong>in</strong>cia di affiliazione.<br />
§ III. - In tutto l’Ord<strong>in</strong>e:<br />
1° quando muore il maestro dell’Ord<strong>in</strong>e ogni presbitero celebri una Messa ed ogni<br />
frate non presbitero partecipi ad una Messa;<br />
2° quando muore il maestro o l’ex-maestro dell’Ord<strong>in</strong>e ogni convento celebri la<br />
Messa dei defunti.<br />
74. - Alla morte del Sommo Pontefice ogni convento celebri la Messa dei defunti.<br />
75. - Oltre a questi suffragi, il capitolo prov<strong>in</strong>ciale può stabilirne altri.<br />
———————————<br />
112. Oltre ai suffragi richiesti dalle Costituzioni, il 2 novembre <strong>in</strong>sieme a tutta la Chiesa<br />
si fa la commemorazione di tutti i defunti: per essa i nostri libri liturgici propongono preghiere<br />
e riti appropriati.<br />
I capitoli conventuali o comunitari possono deliberare, con saggio discernimento,<br />
suffragi complementari. 4<br />
113. Le nostre comunità e i loro membri assolvano con verità e spi<strong>rito</strong> fraterno a questi<br />
doveri di preghiera e di supplica. I frati che sono sacerdoti, ma anche l’<strong>in</strong>tera comunità,<br />
prendano coscienza dei doveri <strong>in</strong>erenti alla loro sollecitud<strong>in</strong>e pastorale, <strong>in</strong> virtù di elemos<strong>in</strong>e<br />
accettate per la celebrazione di Messe per i defunti. 5<br />
I. INDICAZIONI PER LO SVOLGIMENTO DEI SUFFRAGI<br />
114. I suffragi si compiono tenendo conto <strong>delle</strong> <strong>in</strong>dicazioni <strong>delle</strong> Costituzioni e <strong>delle</strong><br />
esigenze liturgiche, ma prendendo <strong>in</strong> considerazione anche i rapporti con la comunità e la<br />
dimensione regolare della nostra vita di preghiera.<br />
Per facilitare l’attuazione di tali richieste istituzionali e favorire le determ<strong>in</strong>azioni<br />
concrete che le Prov<strong>in</strong>ce o i Direttori <strong>delle</strong> comunità volessero suggerire, sono qui offerte<br />
4 LCO, n. 75, qui sopra trascritto.<br />
5 Cf. LCO, nn. 593-595.<br />
66
alcune <strong>in</strong>dicazioni. Molte di esse fanno riferimento a quanto è proposto nel Libellus precum<br />
O.P., 6 altre si ispirano a schemi liturgici <strong>delle</strong> Prov<strong>in</strong>ce.<br />
Preghiere quotidiane<br />
115. Il ricordo quotidiano dei defunti, prescritto dalle Costituzioni, 7 può avere forme<br />
diverse:<br />
- recita del salmo 129 o di un altro salmo, con un’orazione, <strong>in</strong> un momento della giornata<br />
ritenuto opportuno;<br />
- uso di un formulario preparato secondo uno degli ‘schemi autonomi’ contenuti fra le<br />
‘Preghiere per la Famiglia Domenicana e i benefattori’ del Libellus Precum O.P.; 8<br />
- prima <strong>delle</strong> preghiere per i pasti, si può prevedere un versetto che <strong>in</strong>troduca un momento di<br />
preghiera silenziosa per i defunti e i benefattori;<br />
- alla f<strong>in</strong>e della giornata si può dire una <strong>delle</strong> preghiere <strong>in</strong> onore di san <strong>Domenico</strong> 9 , che sia<br />
consona a tali suffragi.<br />
116. Il ricordo quotidiano dei defunti fa parte <strong>delle</strong> preghiere più direttamente legate<br />
allea vita regolare e perciò si colloca al di fuori <strong>delle</strong> azioni liturgiche. Può qu<strong>in</strong>di trovare<br />
posto, come avviene abitualmente, prima dei pasti o alla f<strong>in</strong>e di un <strong>in</strong>contro comunitario; per<br />
quest’ultimo caso si possono utilizzare gli schemi proposti nel Libellus precum O.P. 10<br />
Messe settimanali<br />
117. La Messa settimanale per i defunti menzionata nelle Costituzioni 11 è una<br />
celebrazione conventuale: come tale è da prevedersi nel calendario della settimana e comporta<br />
sempre la preghiera dei fedeli. Secondo l’opportunità, <strong>in</strong> questa Messa si può utilizzare il<br />
formulario ‘per i defunti’, conservando però le letture del giorno, salvo eccezioni. Una buona<br />
conoscenza <strong>delle</strong> ricchezze del Messale consente di realizzare una celebrazione più viva,<br />
specialmente scegliendo le orazioni che, a seconda dei casi, siano più direttamente di suffragio<br />
o piuttosto di consolazione. Per ravvivare poi l’attenzione dell’assemblea liturgica, è bene<br />
predisporre diversi formulari per la preghiera dei fedeli. Si può anche avere un ‘canto dopo il<br />
Vangelo’ che esprima supplica con tonalità pasquale, come si addice a questa memoria dei<br />
defunti.<br />
Anniversari<br />
118. Il calendario liturgico dell’Ord<strong>in</strong>e prescrive tre anniversari: il 7 febbraio per i<br />
genitori defunti, il 5 settembre per i collaboratori e benefattori dell’Ord<strong>in</strong>e, l’8 novembre per i<br />
confratelli e le consorelle defunte. Ogni anniversario comporta la celebrazione di una Messa<br />
con formulario proprio sia per le orazioni sia per le letture, come è <strong>in</strong>dicato per le Messe<br />
proprie dell’Ord<strong>in</strong>e. L’8 novembre si celebra anche l’Ufficio dei defunti, con i testi offerti dal<br />
nostro Proprio. Per meglio caratterizzare questi anniversari, <strong>in</strong> Appendice a questo Rituale si<br />
6 LHOP, pp. 764-773.<br />
7 Cf. LCO, n. 72 (qui sopra)<br />
8 LHOP, pp. 768-772.<br />
9 LHOP, pp. 739-741.<br />
10 LHOP, pp. 768-773.<br />
11 LCO, n. 71, § I.<br />
67
trovano alcune orazioni (II, p. 87), antifone tratte dal Processionario dell’Ord<strong>in</strong>e e orazioni<br />
salmiche.<br />
119. Il 7 febbraio e il 5 settembre i suffragi si effettuano soltanto con la Messa. Nella<br />
Liturgia <strong>delle</strong> Ore ogni comunità, nel rispetto <strong>delle</strong> norme generali, può ricordare l’anniversario<br />
nella forma che risulterà più opportuna. 12<br />
Suffragi occasionali<br />
120. Le Costituzioni dei Frati, i cui numeri pert<strong>in</strong>enti si trovano trascritti qui sopra (n.<br />
111), come pure le Costituzioni <strong>delle</strong> Monache e <strong>delle</strong> Suore prevedono suffragi occasionali. Si<br />
compiono <strong>in</strong> circostanze particolari (morte di un confratello o di una consorella, del Maestro<br />
dell’Ord<strong>in</strong>e, della Priora generale, del Sommo Pontefice) da parte sia <strong>delle</strong> comunità sia dei<br />
s<strong>in</strong>goli fratelli o sorelle.<br />
121. Fra questi suffragi occorre menzionare anche quelli che si compiono nell’ambito<br />
dei Capitoli Generali o <strong>Prov<strong>in</strong>cia</strong>li o che sono da essi prescritti. Ad essi va riservata una cura<br />
particolare.<br />
122. Il Rituale della Chiesa e quello dell’Ord<strong>in</strong>e, evocando il mistero pasquale espresso<br />
nella liturgia dei malati e dei defunti, ripetutamente sottol<strong>in</strong>ea l’importanza della santificazione<br />
dei diversi momenti nel corso di una malattia o quelli che vanno dalla morte alla sepoltura. Lo<br />
stesso Rituale dona ai suffragi un senso pieno e corretto, come partecipazione alla liturgia<br />
pasquale, supplica e implorazione ma anche attesa della gloria del Risorto.<br />
II. PROCESSIONE O CELEBRAZIONE AL CIMITERO,<br />
IL 2 NOVEMBRE<br />
123. La Commemorazione di tutti i fedeli defunti, il 2 novembre, si celebra secondo le<br />
<strong>in</strong>dicazioni fornite dal Messale e dal Lezionario Romano, scegliendo i testi più adatti.<br />
124. In questo giorno è bene anche conservare la consuetud<strong>in</strong>e dell’Ord<strong>in</strong>e di recarsi <strong>in</strong><br />
processione al cimitero 13 o di prevedere un <strong>in</strong>contro di preghiera presso le tombe. Questa<br />
azione liturgica si può svolgere dopo la Messa o dopo l’Ora media o i Vespri. La celebrazione<br />
può essere preparata utilizzando gli schemi o <strong>in</strong>dicazioni seguenti.<br />
a) secondo il Rituale dell’Ord<strong>in</strong>e ci si può recare processionalmente al cimitero,<br />
prevedendo alcune soste <strong>in</strong> cui venga letto un passo del Vangelo adatto e si dica un’orazione<br />
per i defunti. Fra una tappa e l’altra si canta un responsorio, un <strong>in</strong>no o un cantico. Nella tappa<br />
al cimitero si legge il Vangelo di Giovanni (Gv 11,17-27) e si sceglie un’orazione fra quelle<br />
che si trovano <strong>in</strong> questo Rituale (Appendice II, p. 83 ss.);<br />
b) se si preferisce, si può utilizzare lo schema proposto nell’adattamento italiano del<br />
Benedizionale, nel capitolo per la ‘Benedizione <strong>delle</strong> tombe nella Commemorazione dei fedeli<br />
defunti’; 14<br />
c) se la comunità non può recarsi processionalmente al cimitero è bene organizzare<br />
una celebrazione, con la presenza almeno di alcuni confratelli, consorelle o laici, con la<br />
12 LOOP, pp. 200 e 655; cf. IGL0, nn. 245-252.<br />
13 Cf. PS, pp. 290-300.<br />
14 Ben., pp. 636 ss.<br />
68
enedizione <strong>delle</strong> tombe o eventualmente con una celebrazione eucaristica, quando vi è una<br />
cappella dest<strong>in</strong>ata a questo scopo.<br />
125. Questa processione al cimitero o almeno una preghiera di benedizione <strong>delle</strong> tombe<br />
si può organizzare anche per l’8 novembre, nella Commemorazione di tutti i defunti<br />
dell’Ord<strong>in</strong>e dei Predicatori.<br />
69
APPENDICE<br />
71
1. Antifone varie<br />
I<br />
PER LA LITURGIA DELLE ORE<br />
O PER LA VEGLIA PRESSO UN DEFUNTO<br />
A) ELEMENTI PER LA LITURGIA DELLE ORE<br />
Per i salmi<br />
Si dà qui un elenco di salmi con le rispettive antifone, per facilitarne la scelta:<br />
Sal 5 - Ant. Guida i miei passi davanti a te, Signore mio Dio. (PS, p. 240)<br />
Sal 6 - Ant. Volgiti, Signore, e salva la mia vita, perché nessuno tra i morti ti ricorda.<br />
(PS, p. 242)<br />
Sal 22 - Ant. Su pascoli erbosi mi fa riposare. (PS, p. 248)<br />
Sal 24 - Ant. Non ricordare i peccati della mia giov<strong>in</strong>ezza e le mie ignoranze, o<br />
Signore. (PS, p. 215)<br />
Sal 26 - Ant. Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi.<br />
(PS, p. 250)<br />
Sal 39 - Ant. Degnati, Signore, di liberarmi; accorri, Signore, <strong>in</strong> mio aiuto. (PS, p. 255)<br />
Sal 40 - Ant. Risanami, Signore, contro di te ho peccato. (PS, p. 257)<br />
Sal 41 - Ant. L’anima mia ha sete del Dio vivente: quando verrò e vedrò il volto di<br />
Dio? (PS, p. 258)<br />
Sal 50 - Ant. Esulteranno nel Signore le ossa umiliate nella morte. (PS, p. 263)<br />
Sal 62 - Ant. La tua destra mi ha sostenuto, Signore. (PS, p. 266)<br />
Sal 64 - Ant. Ascolta la mia preghiera, Signore; a te viene ogni mortale. (PS, p. 266)<br />
Ps 83 - Ant. Beato chi abita nella tua casa, Signore. (AG, p. 252)<br />
Sal 114 - Ant. Camm<strong>in</strong>erò alla presenza del Signore nella terra dei viventi. (PS, p.<br />
228)<br />
Sal 119 - Ant. Nella terra del mio pellegr<strong>in</strong>aggio, ricordo il tuo nome lungo la notte.<br />
(cf. PS, p. 229)<br />
73
Sal 120 - Ant. Il Signore ti custodisce da ogni male: egli protegge la tua vita. (PS, p.<br />
230)<br />
Sal 129 - Ant. Se consideri le colpe, Signore, chi potrà sussistere? (PS, p. 230)<br />
Sal 137 - Ant. Non trascurare, Signore, l’opera <strong>delle</strong> tue mani. (PS, p. 231)<br />
Ps 142 - Ant. Per il tuo nome, Signore, con la tua giustizia mi darai vita. (AG, p. 243)<br />
Sal 145 - Ant. Udii una voce dal cielo che diceva: Beati coloro che muoiono nel<br />
Signore. (PS, p. 233)<br />
Sal 150 - Ant. Ogni vivente lodi il Signore. (PS, p. 268)<br />
Per i cantici<br />
Al Benedictus, ant. Io sono la risurrezione e la vita: chi crede <strong>in</strong> me, anche se è<br />
morto vivrà; e chiunque vive e crede <strong>in</strong> me, non morrà <strong>in</strong> eterno. (AG, p. 1017)<br />
Oppure:<br />
Io sono la porta, dice il Signore. Chi entrerà attraverso me, sarà salvo e troverà<br />
pascoli abbondanti, alleluia. (LOOP, p. 896; PS, p. 269)<br />
Al Magnificat, ant. Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede <strong>in</strong> Dio e abbiate<br />
fede anche <strong>in</strong> me. Nella casa del Padre mio vi sono molti posti, alleluia, alleluia.<br />
(LOOP, p. 896; AG, p. 798)<br />
Oppure:<br />
Udii una voce dal cielo che mi diceva: Beati coloro che muoiono nel Signore.<br />
(PS, p. 233)<br />
Oppure:<br />
L’eterno riposo dona loro, Signore, e splenda ad essi la luce perpetua. (AG, p.<br />
1018; PS, p. 270)<br />
Ai cantici della Celebrazione vigiliare, ant. Si sottopose alla santa croce, colui che<br />
distrusse l’<strong>in</strong>ferno; è avvolto di potenza, è risorto il terzo giorno, alleluia. (LOOP, p.<br />
896; AG, p. 799)<br />
2. Letture varie<br />
a) Letture bibliche: come nel Rituale Romano (RE, nn. 176-220).<br />
b) Letture patristiche o di autori ecclesiastici:<br />
- come nell’Ufficio dei defunti compreso nella Liturgia <strong>delle</strong> Ore;<br />
74
- come nel Supplemento O.P. alla Liturgia <strong>delle</strong> Ore, per l’8 novembre (LOOP, pp. 885-<br />
895);<br />
- come nei Lezionari complementari dell’Ord<strong>in</strong>e o <strong>delle</strong> Prov<strong>in</strong>ce.<br />
3. Responsori<br />
1<br />
R/. Venite, santi di Dio, accorrete, angeli del Signore. * Accogliete la sua anima e<br />
presentatela al trono dell’Altissimo.<br />
V/. Ti accolga il coro degli angeli, e ti conducano con Abramo <strong>in</strong> paradiso.<br />
R/. Accogliete la sua anima e presentatela al trono dell’Altissimo.<br />
(Eccl. Off., ff. 56v e 64v; PS, p. 191; GR, p. 692)<br />
2<br />
R/. Credo che il mio Redentore è vivo, e alla f<strong>in</strong>e dei tempi risorgerò dalla<br />
polvere. * Nella mia carne vedrò Dio, mio Salvatore.<br />
V/. Io lo vedrò, io stesso, e i miei occhi lo contempleranno non da straniero.<br />
R/. Nella mia carne vedrò Dio, mio Salvatore.<br />
(cf. Gb 19,25.26-27: PS, p. 245; GR, p. 694)<br />
3<br />
R/. Tu che hai risuscitato Lazzaro, ormai consumato nella tomba, * dona loro, o<br />
Signore, il riposo e lo spazio della tua clemenza.<br />
V/. Tu che verrai a giudicare i vivi e i morti, e questo mondo come attraverso il<br />
fuoco,<br />
R/. dona loro, o Signore, il riposo e lo spazio della tua clemenza.<br />
(cf. Gv 11,39; 1 Co 3,15: PS, p. 246)<br />
4<br />
R/. Prima che io nascessi, tu mi hai conosciuto; mi hai formato a tua immag<strong>in</strong>e,<br />
Signore. * Ora rendo la mia anima a te che l’hai creata.<br />
V/. Le mie colpe mi spaventano, e arrossisco davanti a te: quando verrai a<br />
giudicare, non mi condannare.<br />
R/. Ora rendo la mia anima a te che l’hai creata.<br />
(Eccl. Off., f. 64v; PS, p. 193; GR, p. 694)<br />
5<br />
R/. Emendiamoci dalle colpe commesse per ignoranza: non accada che sorpresi<br />
improvvisamente dal giorno della morte cerchiamo uno spazio per pentirci e non<br />
riusciamo a trovarlo. * Pietà di noi, Signore, contro di te abbiamo peccato.<br />
V/. Abbiamo peccato come i nostri padri, abbiamo fatto il male, siamo stati empi.<br />
R/. Pietà di noi, Signore, contro di te abbiamo peccato.<br />
(cf. Bar 3,2; Gdt 7,19 (Sal 103,6); cf. LOOP, p. 895; AG, p. 413)<br />
75
6<br />
R/. Aspettiamo come Salvatore il Signore Gesù Cristo, * che trasformerà il<br />
nostro misero corpo configurandolo al suo corpo glorioso.<br />
V/. Viviamo <strong>in</strong> questo mondo con sobrietà, giustizia e pietà, aspettando la beata<br />
speranza e la venuta della gloria del grande Iddio,<br />
R/. che trasformerà il nostro misero corpo configurandolo al suo corpo glorioso.<br />
(Fil 3,20-21; Tit 2,12-13: LHOP, p. 664; AJ I, p. 143)<br />
7<br />
R/. A metà della vita siamo già nella morte: a chi possiamo chiedere aiuto se non<br />
a te, Signore, che sei giusto quando ti adiri per i nostri peccati? * Dio santo, Dio forte,<br />
santo e misericordioso Salvatore, liberaci dalla disperazione della morte.<br />
V/. Non ci resp<strong>in</strong>gere nel tempo della vecchiaia, non abbandonarci quando<br />
decl<strong>in</strong>ano le nostre forze.<br />
R/. Dio santo, Dio forte, santo e misericordioso Salvatore, liberaci dalla<br />
disperazione della morte. (cf. Is 38,10; Sal 70,9; LOOP, p. 1106; AG, p. 106)<br />
8<br />
R/. Meravigliosa speranza, che nell’ora della morte hai dato ai tuoi figli <strong>in</strong> pianto,<br />
assicurando il tuo aiuto dopo morte. * Adempi, o Padre, quanto hai promesso,<br />
soccorrendoci con la tua <strong>in</strong>tercessione.<br />
V/. Tu che risplendesti per tanti miracoli operati a favore degli <strong>in</strong>fermi, rafforza la<br />
nostra debolezza, offrendoci l’aiuto di Cristo.<br />
R/. Adempi, o Padre, quanto hai promesso, soccorrendoci con la tua <strong>in</strong>tercessione.<br />
(LOOP, p. 1113; AG, p. 879)<br />
4. Formulari per la Preghiera dei fedeli<br />
- come qui sotto, p. 93;<br />
- come nel Rituale Romano (RE, nn. 34 e 70);<br />
- come nel Supplemento O.P. alla Liturgia <strong>delle</strong> Ore (LOOP, p. 897).<br />
5. Orazioni conclusive<br />
Vedi sotto, p. 80 ss.<br />
76
1) Celebrazione della Parola<br />
B) PER UNA CELEBRAZIONE DELLA PAROLA<br />
O PER IL LUCERNARIO<br />
La celebrazione della Parola <strong>in</strong>torno a un defunto, di cui si è detto sopra (nn. 29-32), si<br />
svolge <strong>in</strong> questo modo: premessa una monizione <strong>in</strong>troduttiva, dopo la salmodia si fa una lettura<br />
biblica, eventualmente con un responsorio. Dopo un <strong>in</strong>tervallo di silenzio si fa la seconda<br />
lettura, tratta dalle opere dei Padri o di autori ecclesiastici; <strong>in</strong>vece di questa lettura il Priore o la<br />
Priora oppure il Cappellano può rivolgere qualche parola ai presenti.<br />
Si può anche fare una lettura dopo ogni salmo, <strong>in</strong> modo che l’Antico Testamento segua il<br />
Nuovo e alla f<strong>in</strong>e si proclami il Vangelo. L’<strong>in</strong>sieme della celebrazione si conclude con la<br />
preghiera dei fedeli e con il Padre nostro oppure con un’orazione appropriata.<br />
2) Celebrazione della Parola <strong>in</strong> connessione con la Compieta<br />
Quando questa celebrazione si fa all’ora della Compieta, si può svolgere così:<br />
a) versetto <strong>in</strong>troduttivo O Dio, vieni a salvarmi;<br />
b) <strong>in</strong>no appropriato;<br />
c) salmodia, per la quale al posto dei salmi <strong>in</strong>dicati nella Liturgia <strong>delle</strong> Ore, si possono<br />
scegliere altri salmi;<br />
d) lettura biblica più ampia, con responsorio, dopo una pausa di silenzio;<br />
e) seconda lettura biblica o patristica o di autori ecclesiastici, oppure omelia;<br />
f) cantico di Simeone (Lc 2,29-32) Ora lascia, o Signore;<br />
g) supplica litanica;<br />
h) orazione e benedizione;<br />
i) antifone f<strong>in</strong>ali alla Madonna (Salve Regína) e a san <strong>Domenico</strong> (O lumen oppure O spem<br />
miram).<br />
3) Celebrazione della Parola al Lucernario<br />
Alla morte di un confratello o di una consorella si può fare una celebrazione della Parola<br />
connessa con il <strong>rito</strong> del Lucernario, <strong>in</strong> questo modo:<br />
a) <strong>in</strong>troduzione: canto <strong>in</strong>iziale, monizione del presidente, orazione;<br />
b) liturgia della Parola: <strong>in</strong>no a Cristo vera luce, con l’accensione di candele o lampade <strong>in</strong>torno<br />
al defunto o alla defunta; poi il salmo 141 e il cantico Fil 2,6-11.<br />
Qu<strong>in</strong>di si leggono testi tratti dalla Sacra Scrittura o dalle opere dei Padri o di scrittori<br />
ecclesiastici. Segue eventualmente una breve omelia;<br />
c) <strong>in</strong>tercessioni per il defunto o la defunta;<br />
d) cantico di Simeone (Lc 2,29-32) Ora lascia, o Signore;<br />
e) orazione e benedizione f<strong>in</strong>ale.<br />
77
C) ELEMENTI E INDICAZIONI PER ALTRE CELEBRAZIONI<br />
Per le veglie presso un defunto o una defunta, quando si svolgono nel modo familiare e<br />
per così dire ‘domestico’ come sopra (n. 29) s’è detto, si propongono qui alcuni elementi, per<br />
predisporre la celebrazione e sostenere la meditazione o la preghiera.<br />
1) Versetti tratti dal Vangelo<br />
Venite, benedetti del Padre mio, dice il Signore;<br />
ricevete <strong>in</strong> eredità il regno preparato per voi<br />
f<strong>in</strong> dalla fondazione del mondo.<br />
Questa è la volontà del Padre mio,<br />
che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato,<br />
ma lo risusciti nell’ultimo giorno.<br />
La nostra patria è nei cieli<br />
e di là aspettiamo come salvatore<br />
il Signore Gesù Cristo.<br />
Se moriamo con lui, vivremo anche con lui;<br />
se con lui perseveriamo, con lui anche regneremo.<br />
2) Versetti tratti dai salmi<br />
Mt 25,34<br />
Gv 6,40.39<br />
Fil 3,20<br />
2 Tim 2,11-12a<br />
Alla maniera dei ‘Versetti della Passione’ 1 attribuiti a santa Cater<strong>in</strong>a de’ Ricci, si può<br />
adoperare questa selezione o altra simile:<br />
Il Signore è la mia forza e il mio scudo,<br />
ho posto <strong>in</strong> lui la mia fiducia;<br />
mi ha dato aiuto.<br />
Ci sazieremo dei beni della tua casa,<br />
nella santità del tuo tempio, Signore.<br />
Anima mia, magnifica il Signore,<br />
grandi cose ha fatto <strong>in</strong> me l’Onnipotente,<br />
e santo è il suo nome.<br />
Dio abbia pietà di noi e ci benedica,<br />
su di noi faccia splendere il suo volto.<br />
1 LHOP, pp. 723-725.<br />
78
La tua salvezza, Dio, mi ponga al sicuro.<br />
Loderò il nome di Dio con il canto,<br />
lo esalterò con azioni di grazie.<br />
Io sono tuo: salvami,<br />
perché ho cercato il tuo volere. 2<br />
3) Introduzioni al Padre nostro<br />
Resi figli dello stesso Padre per mezzo della passione e risurrezione di Cristo, e unanimi<br />
nel suo Spi<strong>rito</strong>, che ci ha chiamato ad abitare nella stessa casa, supplichiamo il Padre<br />
con la preghiera propria di Cristo: [LOOP, p. 994]<br />
Imitando l’esempio di Cristo, che <strong>in</strong>chiodato sulla croce si offrì alla volontà del Padre e<br />
pregò per i persecutori, supplichiamo il Padre di misericordia, dicendo: [LOOP, p. 1003]<br />
Facendo memoria della santa Madre di Dio, la sempre Verg<strong>in</strong>e Maria, e di tutti i santi,<br />
chiediamo che per la loro <strong>in</strong>tercessione il Signore ci doni il suo perdono: [LHOP, p. 765]<br />
Facendo memoria della santa e immacolata Maria, gloriosa Madre di Dio e sempre<br />
Verg<strong>in</strong>e, di san <strong>Domenico</strong> e di tutti i santi del nostro Ord<strong>in</strong>e, <strong>in</strong>vochiamo il loro aiuto<br />
per imparare ad affidarci a Dio l’un l’altro e ad affidargli tutta la nostra vita:<br />
[LHOP, p. 766]<br />
Ora le nostre bocche ripetano l’orazione del Signore, che riunisce e conferma le nostre<br />
suppliche: [LOOP, p. 541]<br />
4) Introduzioni alla professione di fede<br />
Nella speranza della risurrezione e della vita eterna,<br />
professiamo la nostra fede. 3<br />
Oppure:<br />
La fede <strong>in</strong> Dio, nostro Padre,<br />
<strong>in</strong> Gesù, Salvatore del mondo,<br />
e nello Spi<strong>rito</strong>, che dà la vita,<br />
ci renda forti e sereni. 4<br />
Oppure:<br />
Noi crediamo, Signore,<br />
ma aumenta la nostra fede. 5<br />
2 Cf. RE Ambr., n. 226.<br />
3 RE Ambr., n. 118.<br />
4 RE Ambr., n. 80.<br />
5 Cf. Lc 17,5; Mc 9,23.<br />
79
Affidandoti il nostro fratello (la nostra sorella) N.,<br />
con la Chiesa diciamo.<br />
5. Introduzioni all’Ave Maria<br />
Madre beata e Verg<strong>in</strong>e <strong>in</strong>tatta, gloriosa Reg<strong>in</strong>a del mondo, <strong>in</strong>tercedi per noi presso il<br />
Signore. (AG, p. 931)<br />
Questa è la Reg<strong>in</strong>a dei verg<strong>in</strong>i, colei che ha generato il Re, Verg<strong>in</strong>e bella come una rosa.<br />
Madre di Dio, per te troviamo colui che è Dio e uomo: alma Verg<strong>in</strong>e, <strong>in</strong>tercedi per tutti<br />
noi. (AG, p. 1057)<br />
O Dio, che hai dato a Maria la forza di stare presso la croce e l’hai riempita di letizia nel<br />
giorno della risurrezione del tuo Figlio, per sua <strong>in</strong>tercessione confortaci nelle<br />
tribolazioni e fortifica la nostra speranza. (cf. LOOP, p. 1017)<br />
In ogni pena e sofferenza ci soccorra la Verg<strong>in</strong>e Maria: Reg<strong>in</strong>a degli angeli, ci conduca<br />
a condividere la vita dei Beati. (LHOP, p. 604)<br />
Gesù buono, che mentre pendevi dalla croce hai dato per madre Maria a Giovanni, fa’<br />
che <strong>in</strong>vocandola sappiamo riconoscerci suoi veri figli. (cf. LHOP, p. 613)<br />
La tua maternità, o Verg<strong>in</strong>e Madre di Dio, è stata annuncio di gioia a tutto il mondo,<br />
perché da te è sorto il Sole di giustizia, Cristo nostro Dio: egli ha distrutto la<br />
maledizione della morte e ci ha donato la benedizione della vita eterna. (LOOP, p. 1051)<br />
Chiediamo a Maria, animata dalla fortezza della speranza nel giorno della sepoltura del<br />
suo Figlio, che ci <strong>in</strong>segni a vigilare, nell’attesa della sua venuta. (cf. LOOP, p. 1051)<br />
Per Maria Verg<strong>in</strong>e, che esultò di <strong>in</strong>tima gioia nella tua risurrezione, aumenta la nostra<br />
fede, Gesù Salvatore, e salvaci. (LOOP, p. 1052)<br />
O Dio, fedele e misericordioso, che hai voluto affidare l’Ord<strong>in</strong>e dei Predicatori allo<br />
speciale patroc<strong>in</strong>io della beata Verg<strong>in</strong>e Maria, concedi che, come adesso ella è vita,<br />
dolcezza e speranza nostra, così nell’ora della nostra morte ci mostri misericordiosa il<br />
Figlio tuo. (LOOP, p. 1052)<br />
6) Introduzioni per un’<strong>in</strong>vocazione a san <strong>Domenico</strong><br />
Invochiamo il nostro padre <strong>Domenico</strong> perché si ricordi di noi stando al cospetto del<br />
sommo Giudice e <strong>in</strong>terceda per la famiglia dei suoi poveri. (cf. AG, p. 885)<br />
<strong>San</strong>to padre <strong>Domenico</strong>, accoglici con te nell’ora della morte e <strong>in</strong> questa vita guardaci<br />
sempre con bontà paterna. (LOOP, p. 573; AG, p. 881)<br />
O san <strong>Domenico</strong>, che sei sempre rimasto fedele alla volontà del Padre, raccomanda,<br />
custodisci e conserva coloro che ti sono stati affidati. (cf. LOOP, p. 540)<br />
80
7) Benedizioni f<strong>in</strong>ali<br />
Il Dio di ogni consolazione, che nella sua bontà ha creato l’uomo e con la risurrezione<br />
del suo Figlio ha dato ai credenti la speranza di risorgere, effonda su di voi la sua<br />
benedizione.<br />
R/. Amen. (LOOP, p.898)<br />
A noi ancora pellegr<strong>in</strong>i <strong>in</strong> questa terra doni la remissione dei peccati, e a tutti i defunti la<br />
luce e la pace eterna.<br />
R/. Amen.<br />
A tutti noi che crediamo nel Cristo risorto, conceda il Signore la felicità del suo Regno.<br />
R/. Amen.<br />
La benedizione di Dio onnipotente,<br />
Padre, Figlio e Spi<strong>rito</strong> <strong>San</strong>to,<br />
scenda su di voi e rimanga sempre.<br />
R/. Amen. (MFP, p. 87)<br />
Oppure:<br />
Dio vi benedica con ogni benedizione del cielo<br />
e vi renda puri e santi ai suoi occhi;<br />
effonda su di voi le ricchezze della sua gloria,<br />
vi ammaestri con le parole di verità,<br />
vi illum<strong>in</strong>i col Vangelo di salvezza,<br />
vi faccia lieti nella carità fraterna.<br />
R/. Amen. (MFP, p. 87)<br />
Oppure:<br />
La pace di Dio, che supera ogni senso,<br />
custodisca i vostri cuori e la vostra <strong>in</strong>telligenza<br />
nella scienza e nella carità di Dio<br />
e del Figlio suo, Gesù Cristo nostro Signore.<br />
R/. Amen. (cf. LOOP, p. 898)<br />
81
1. Orazioni tratte dai libri liturgici<br />
II<br />
ORAZIONI VARIE<br />
A) ORAZIONI CONCLUSIVE<br />
Le orazioni conclusive per le celebrazioni dei defunti possono essere scelte nei libri<br />
liturgici qui sotto <strong>in</strong>dicati. Nei loro adattamenti l<strong>in</strong>guistici, come nell’uso pratico, si terrà conto<br />
del loro genere specifico: orazioni di suffragio, orazioni per le persone <strong>in</strong> lutto, orazioni più<br />
ampie.<br />
- dal Rituale Romano (RE, n. 30 e 68). Oltre a queste orazioni, si possono scegliere le orazioni<br />
<strong>in</strong>dicate dal Messale Romano (MR 2 , pp. 877 ss.) per le Messe dei defunti;<br />
- dal Proprio O.P. (LOOP, pp. 202 e 896; MLOP, pp. 151, 216, 250).<br />
Orazioni ‘semplici’ dopo la morte<br />
o per una celebrazione della Parola<br />
Ti raccomandiamo, Signore, l’anima del tuo servo (della tua serva) N.: è morto (morta)<br />
a questo mondo, fa’ che viva per te; e i peccati che ha commesso per la fragilità della<br />
condizione umana tu nella tua misericordia perdonali. Per Cristo nostro Signore. 6<br />
R/. Amen.<br />
Sia reso (resa) partecipe della beata resurrezione il tuo servo (la tua serva) N., e ottenga<br />
la vita eterna nei cieli. Per te, Gesù Cristo, Salvatore del mondo, che sei Dio e con il<br />
Padre e lo Spi<strong>rito</strong> <strong>San</strong>to vivi e regni nei secoli dei secoli. 7<br />
R/. Amen.<br />
O Dio, tu solo puoi porre rimedio alla morte: fa’ che l’anima del tuo servo (della tua<br />
serva) N., liberata dai contagi di questa condizione terrestre, sia reso (resa) partecipe<br />
della tua redenzione. Per Cristo nostro Signore. 8<br />
R/. Amen.<br />
Accogli, Signore, l’anima del tuo servo (della tua serva) N., che hai voluto liberare dalle<br />
angustie di questo mondo: salvala dal potere <strong>delle</strong> tenebre e da ogni sofferenza perché,<br />
sciolta da ogni v<strong>in</strong>colo di colpa, goda la beatitud<strong>in</strong>e del riposo eterno e possa risuscitare<br />
nella gloria della risurrezione, fra i santi tuoi eletti. Per Cristo nostro Signore. 9<br />
6 Cf. Eccl. Off., f. 56v; PS, p. 181.<br />
7 Cf. Eccl. Off., f. 57r; PS, p. 186.<br />
8 Cf. Eccl. Off., f. 57r; PS, p. 186.<br />
9 Cf. Eccl. Off., f. 57r; PS, p. 187.<br />
82
R/. Amen.<br />
Sii misericordioso, Signore, verso questo defunto (questa defunta): non imputargli<br />
(imputarle) a condanna ciò che ha fatto nella vita terrena, perché il suo cuore desiderò<br />
mantenersi fedele alla tua volontà. Il v<strong>in</strong>colo della vera fede lo (la) congiunse quaggiù<br />
alla comunità dei fedeli; la tua misericordia lo (la) unisca ora al coro degli angeli <strong>in</strong><br />
cielo. Per Cristo nostro Signore. 10<br />
R/. Amen.<br />
Per un vescovo<br />
Orazioni diverse<br />
Dio misericordioso, che hai chiamato il tuo servo, il vescovo (card<strong>in</strong>ale) N., a far parte<br />
del collegio episcopale, donagli di condividere nel tuo regno la ricompensa promessa ai<br />
fedeli m<strong>in</strong>istri del Vangelo. Per Cristo nostro Signore. 11<br />
R/. Amen.<br />
Per un sacerdote<br />
Signore misericordioso, che al tuo servo N., sacerdote, nel tempo della sua dimora tra<br />
noi, hai affidato la tua parola e i tuoi sacramenti, donagli di esultare per sempre nella<br />
liturgia del cielo. Per Cristo nostro Signore. 12<br />
R/. Amen.<br />
Per un diacono<br />
Dio misericordioso, dispensatore dei carismi, dona al nostro fratello N., che ha servito<br />
come diacono la tua Chiesa, la ricompensa eterna nel tuo regno. Per Cristo nostro<br />
Signore. 13<br />
R/. Amen.<br />
Per un religioso o una religiosa<br />
Accogli, o Padre, nella comunità dei tuoi santi il nostro fratello (la nostra sorella) N.:<br />
egli (ella), che per amore del Cristo ha seguito la via della perfetta carità, esulti con lui<br />
nella gloria. Per Cristo nostro Signore. 14<br />
R/. Amen.<br />
10 RE, n. 35; PS, p. 194.<br />
11 MR 2 , p. 879; cf. PS, pp. 195.234.288.302.<br />
12 MR 2 , p. 880.<br />
13 Cf. MR 2 , p. 881-<br />
14 MR 2 , p. 882.<br />
83
Per un defunto o una defunta che ha lavorato a servizio del Vangelo<br />
O Dio, che dài la giusta ricompensa ai tuoi servi, guarda con bontà il nostro fratello (la<br />
nostra sorella) N., che ha lavorato generosamente per la diffusione del Vangelo, e<br />
ricevilo (ricevila) nella pace del tuo regno. Per Cristo nostro Signore. 15<br />
R/. Amen.<br />
Per un altro defunto o defunta<br />
Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, ascolta la nostra preghiera per il<br />
fratello (la sorella) N., perdona le sue colpe e concedigli (concedile) il riposo eterno<br />
nella beata pace della tua dimora, <strong>in</strong> compagnia dei tuoi santi. Fa’ che dall’oscurità della<br />
morte passi allo splendore della tua luce e viva per sempre con te nella gloria del tuo<br />
regno. Per Cristo nostro Signore. 16<br />
R/. Amen.<br />
Per più defunti<br />
O Dio, nostro creatore e redentore, concedi ai nostri fratelli defunti il perdono di tutti i<br />
peccati, perché ottengano la misericordia e la pace che hanno sempre sperato. Per Cristo<br />
nostro Signore. 17<br />
R/. Amen.<br />
Orazioni per i vivi e per i defunti <strong>in</strong>sieme<br />
Per un defunto e per coloro che lo piangono<br />
Colpiti dal dolore<br />
imploriamo nel pianto la tua misericordia,<br />
o Redentore del mondo:<br />
accogli con mite dolcezza<br />
l’anima del nostro caro fratello<br />
(della nostra cara sorella)<br />
che <strong>rito</strong>rna a te, fonte della pietà.<br />
E se nella sua dimora terrena si è macchiata di peccato,<br />
tu con la tua consueta clemenza cancellalo,<br />
distruggilo nell’oblio<br />
e fa’ che quest’anima<br />
possa essere associata alle schiere dei santi<br />
per lodarti all’unisono con gli altri.<br />
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. 18<br />
15 MR 2 , p. 885.<br />
16 RE, n. 51; cf. Eccl. Off., f. 57v; GeV, n. 1686; PS, pp. 195, 235, 288, 302.<br />
17 Eccl. Off., f. 57r; PS, pp. 235.236.287; RE, n. 71; MR 2 , p. 873.<br />
84
R/. Amen.<br />
Oppure:<br />
Noi, povere creature umane,<br />
osiamo raccomandare a te, Signore, nostro Dio,<br />
una creatura umana come noi:<br />
ma poiché la polvere si riduce <strong>in</strong> polvere<br />
f<strong>in</strong>ché ogni creatura <strong>rito</strong>rni alle sue orig<strong>in</strong>i,<br />
noi supplichiamo la tua bontà, o Padre:<br />
<strong>in</strong>onda della tua rugiada e prendi con te nella tua pace<br />
il nostro fratello (la nostra sorella) N.<br />
Senta la tenerezza del tuo perdono<br />
sì che, quando sarà f<strong>in</strong>ito questo mondo<br />
e brillerà davanti a tutti il regno dei cieli,<br />
egli (ella) <strong>in</strong>sieme a tutti i santi<br />
possa risorgere nella gioia dei tuoi eletti.<br />
Per Cristo nostro Signore 19 .<br />
R/. Amen.<br />
Per i vivi e per i defunti<br />
Sono qui offerte due orazioni da utilizzare nelle Messe ‘per la Famiglia Domenicana’,<br />
‘per i genitori’ e ‘per i collaboratori’, con uno dei formulari per le “Messe e orazioni per varie<br />
necessità” presenti nel Messale Romano (MR 2 , pp. 828, 831, 832, 833, 834).<br />
Nella tua misericordia, Signore, spezza i v<strong>in</strong>coli dei nostri peccati, e per<br />
<strong>in</strong>tercessione della beata sempre Verg<strong>in</strong>e Maria e di tutti i tuoi santi mantienici nel tuo<br />
santo servizio, purifica dai loro difetti tutti coloro che hai unito a noi, illum<strong>in</strong>ali con i<br />
tuoi prodigi, dona a tutti pace e salvezza, concedi i frutti della terra e ai tuoi fedeli vivi e<br />
defunti dona la vita e il riposo eterno. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. 20<br />
R/. Amen.<br />
Oppure:<br />
Dio onnipotente ed eterno, Signore dei vivi e dei morti, pieno di misericordia<br />
verso tutte le tue creature, concedi il perdono e la pace ai nostri fratelli, vivi e defunti,<br />
perché immersi nella tua beatitud<strong>in</strong>e ti lod<strong>in</strong>o senza f<strong>in</strong>e. Per Cristo nostro Signore. 21<br />
R/. Amen.<br />
18 Gre, n. 4059; GeV, n. 1608; Eccl. Off., f. 57r; PS, p. 185.<br />
19 Cf. ASOP 43, 1977, p. 159; PS, p. 204 s.<br />
20 Cf. MOP, p. [93].<br />
21 Cf. MOP, p. [94]; MR 2 , p. 875.<br />
85
Per i genitori defunti (7 febbraio)<br />
Negli anniversari<br />
O Dio, che ci comandi di onorare il padre e la madre, apri le braccia della tua<br />
misericordia ai nostri genitori defunti: perdona i loro peccati, e fa’ che un giorno<br />
possiamo rivederli con gioia nella luce della tua gloria. Per Cristo nostro Signore. 22<br />
R/. Amen.<br />
Per i collaboratori e i benefattori defunti (5 settembre)<br />
O Dio, fonte di perdono e di salvezza, per l’<strong>in</strong>tercessione della Verg<strong>in</strong>e Maria e di<br />
tutti i santi, concedi ai nostri fratelli e sorelle, parenti e benefattori, che sono passati da<br />
questo mondo a te, di godere la gioia perfetta nella patria celeste. Per Cristo nostro<br />
Signore. 23<br />
R/. Amen.<br />
Per i confratelli e le consorelle (8 novembre)<br />
O Dio, che mirabilmente ci chiami a una medesima speranza, ti preghiamo per i<br />
nostri confratelli e consorelle defunte; <strong>in</strong> questa vita li hai tanto amati e hai dato loro di<br />
servirti con carità apostolica nella predicazione del Vangelo: accoglili vic<strong>in</strong>o a te nella<br />
pace e nella gioia. Per Cristo nostro Signore. 24<br />
R/. Amen.<br />
Nella commemorazione o anniversario di un defunto o di una defunta<br />
Padre di misericordia, concedi al nostro fratello (alla nostra sorella) N., che<br />
ricordiamo nell’anniversario della morte, il riposo eterno, la beata pace e lo splendore<br />
della tua luce. Per Cristo nostro Signore. 25<br />
R/. Amen.<br />
Nella commemorazione o anniversario di più defunti<br />
Padre di misericordia, concedi ai nostri fratelli (alle nostre sorelle) N.N., che<br />
ricordiamo nell’anniversario della morte, il riposo eterno, la beata pace e lo splendore<br />
della tua luce. Per Cristo nostro Signore. 26<br />
R/. Amen.<br />
22 MLOP, p. 151; MR 2 , p. 888; cf. Eccl. Off., f. 49v; PS, p. 294.<br />
23 PS, p. 292; MLOP, p. 216; cf. Eccl. Off., f. 49v; MR 2 , p. 889.<br />
24 MLOP, p. 250.<br />
25 MR 2 , p. 870; cf. PS, p. 289.<br />
26 MR 2 , p. 870; cf. PS, pp. 195 e 289.<br />
86
Oppure:<br />
Dio onnipotente ed eterno, tutti possiamo sperare nella tua misericordia: soccorri i<br />
tuoi fedeli N. N., che sono morti nella confessione del tuo nome, e accoglili nella<br />
comunità dei tuoi santi. Per Cristo nostro Signore. 27<br />
R/. Amen.<br />
Oppure:<br />
Dio onnipotente, fa’ che i tuoi fedeli siano accolti dagli angeli nelle dimore che<br />
hai preparato per loro. Per Cristo nostro Signore. 28<br />
R/. Amen.<br />
Oppure:<br />
La nostra preghiera, Signore, sia di aiuto ai tuoi fedeli defunti: liberali da tutti i<br />
peccati e rendili partecipi della tua redenzione. Tu che vivi e regni nei secoli dei<br />
secoli. 29<br />
R/. Amen.<br />
Orazioni da dirsi al cimitero, nell’anniversario di un defunto<br />
Signore nostro Dio, <strong>in</strong>terceda per il nostro fratello (la nostra sorella) N. la<br />
preghiera della santa Madre di Dio, la sempre Verg<strong>in</strong>e Maria, del beato <strong>Domenico</strong><br />
nostro padre e di tutti i santi del nostro Ord<strong>in</strong>e, <strong>in</strong>sieme all’umile e devota supplica di<br />
questa tua famiglia: ottenga il perdono di tutti i peccati il nostro fratello (la nostra<br />
sorella), che è stato redento (stata redenta) dal sangue prezioso del tuo Figlio, il Signore<br />
nostro Gesù Cristo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. 30<br />
R/. Amen.<br />
Oppure:<br />
O Dio, nella tua misericordia trovano pace le anime dei tuoi fedeli: a tutti i nostri<br />
fratelli e sorelle che <strong>in</strong> Cristo riposano, qui e <strong>in</strong> ogni luogo, concedi il perdono dei<br />
peccati, perché liberi da ogni peso si alliet<strong>in</strong>o con te senza f<strong>in</strong>e. Per Cristo nostro<br />
Signore. 31<br />
R/. Amen.<br />
Oppure:<br />
27 PS, p. 295.<br />
28 PS, p. 296.<br />
29 PS, p. 296.<br />
30 Cf. PR, p. 512; Eccl. Off., f. 65v; PS, p. 207 (corr.); ASOP 1977, p. 159.<br />
31 Cf. Gre, n. 1444; Eccl. Off., f. 65v; PS, p. 207 (corr.); ASOP 1977, p. 159.<br />
87
Libera, Signore, il nostro fratello (la nostra sorella) N. e tutti i tuoi fedeli da ogni<br />
v<strong>in</strong>colo di peccato, perché risorgendo nella gloria abbiano nuova vita fra i tuoi santi. Per<br />
Cristo nostro Signore. 32<br />
R/. Amen.<br />
2) Orazioni tratte dal Libellus precum O.P. 33<br />
1. Signore Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che nel Figlio tuo ci hai scelti e<br />
predest<strong>in</strong>ati ad essere a lode della tua gloria nella casa del tuo servo <strong>Domenico</strong>: noi ti<br />
r<strong>in</strong>graziamo per i tuoi benefici e ti preghiamo di collocare nella tua casa, santi e<br />
immacolati davanti a te, tutti i vivi e i defunti.<br />
2. Padre d’<strong>in</strong>f<strong>in</strong>ita maestà, ascolta i tuoi figli, che celebrano la tua gloria: ci hai creati<br />
per te e ci hai resi tuo popolo nella casa di <strong>Domenico</strong>. Facci camm<strong>in</strong>are nello splendore<br />
del tuo volto e accogli nella tua luce i nostri fratelli defunti.<br />
3. O Dio, che sei l’Amore fedele, tu hai voluto affidare <strong>Domenico</strong> e il suo Ord<strong>in</strong>e al<br />
patroc<strong>in</strong>io della beata Verg<strong>in</strong>e Maria. Fa’ che come nella vita presente ella è stata<br />
dolcezza e speranza nostra, così nell’ultimo giorno misericordiosamente ci mostri il tuo<br />
Figlio.<br />
Sal 22: Il Signore è il mio pastore<br />
B) ORAZIONI SALMICHE<br />
Signore Gesù Cristo, buon Pastore della Chiesa,<br />
tu ungi con olio di salvezza<br />
coloro che sono r<strong>in</strong>ati dall’acqua del battesimo,<br />
li convochi a pascoli di erbe fresche<br />
e li <strong>in</strong>viti a una mensa abbondante:<br />
conduci il tuo gregge attraverso sentieri di vita,<br />
perché, dissolvendo lo spavento della morte,<br />
retaggio del passato,<br />
e disperdendo le tenebre dell’errore,<br />
riposi sicuro nei tuoi atri santi<br />
e dimori con te nella casa del Padre, per lunghissimi giorni.<br />
Sal 24: A te, Signore, elevo l’anima mia<br />
Signore Dio, che per mezzo del tuo Figlio<br />
hai perdonato i peccatori,<br />
per mostrare la verità della tua misericordia e del tuo amore,<br />
non ricordare le nostre colpe<br />
32 PS, p. 208.<br />
33 LHOP, p. 741.<br />
88
mostraci le tue vie,<br />
da’ sollievo alla nostra angoscia<br />
e non deludere le attese del tuo popolo,<br />
perché nella felicità eterna<br />
trovi compimento la speranza della Chiesa.<br />
Sal 26: Il Signore è mia luce e mia salvezza<br />
O Dio, baluardo e fortezza di coloro che <strong>in</strong> te confidano,<br />
tu nell’ora del dolore hai messo al riparo nella tua tenda<br />
il tuo Figlio Unigenito che ti supplicava:<br />
concedi ai tuoi servi,<br />
che nell’ora della tribolazione cercano il tuo volto,<br />
di vedere i beni del Signore nella terra dei viventi.<br />
Sal 50: Pietà di me, o Dio, secondo la tua misericordia<br />
Con cuore cont<strong>rito</strong> e con lo spi<strong>rito</strong> umiliato<br />
riconosciamo il nostro peccato:<br />
pietà di noi, Signore,<br />
secondo la grandezza della tua misericordia.<br />
Lo Spi<strong>rito</strong> <strong>San</strong>to, carità <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ita,<br />
lui solo può creare <strong>in</strong> noi un cuore puro<br />
e renderci la gioia di essere salvati:<br />
egli ci è dato<br />
per mezzo del tuo Figlio Gesù Cristo, nostro Salvatore.<br />
Sal 62: O Dio, tu sei il mio Dio<br />
Ci protendiamo vigilanti verso di te, o Dio,<br />
creatore della luce eterna:<br />
donaci una luce senza f<strong>in</strong>e<br />
perché le nostre labbra possano lodarti,<br />
la nostra vita ti benedica,<br />
la nostra fatica ti glorifichi,<br />
e la nostra voce ti celebri senza f<strong>in</strong>e.<br />
Sal 102: Benedici il Signore, anima mia, quanto è <strong>in</strong> me<br />
O Dio benigno e Padre di misericordia,<br />
che nel battesimo liberi l’uomo dal peccato<br />
e r<strong>in</strong>novi la sua giov<strong>in</strong>ezza,<br />
ricorda che noi siamo polvere,<br />
non ripagarci secondo le nostre colpe.<br />
Fa’ che osservando i tuoi comandamenti nella nuova alleanza,<br />
possiamo benedirti <strong>in</strong>sieme agli angeli e ai santi.<br />
Sal 115: Ho creduto anche quando dicevo<br />
O Dio, ai tuoi occhi è preziosa<br />
la morte di tutti i tuoi santi:<br />
89
donaci il prezzo della nostra redenzione,<br />
le sofferenze di Cristo.<br />
E mentre completiamo nella nostra carne<br />
ciò che manca alla sua passione,<br />
accogli benigno il nostro sacrificio di lode,<br />
perché già ora possiamo pregustare la gioia<br />
della Gerusalemme del cielo.<br />
Sal 122: A te levo i miei occhi<br />
Signore Gesù Cristo, che al tuo <strong>rito</strong>rno<br />
ti metterai a servire i tuoi servi che troverai vigilanti:<br />
<strong>in</strong>segnaci a levare verso di te i nostri occhi<br />
e a riconoscere anche i più piccoli tocchi della tua mano,<br />
perché sappiamo attendere con costanza la tua venuta<br />
e le nostre lampade brill<strong>in</strong>o di splendore nuovo nella tua casa.<br />
Sal 125: Quando il Signore ricondusse i prigionieri di Sion<br />
Signore Gesù, vita e risurrezione nostra,<br />
che nell’andare del Venerdì <strong>San</strong>to e nel <strong>rito</strong>rnare della Pasqua<br />
hai sem<strong>in</strong>ato nel pianto e hai mietuto nella gioia:<br />
r<strong>in</strong>nova nella Chiesa i prodigi della tua potenza,<br />
perché dopo il mesto camm<strong>in</strong>o di questo esilio<br />
giungiamo alla patria,<br />
portando covoni di esultanza.<br />
Sal 129: De profundis<br />
O Dio onnipotente e pietoso,<br />
che mandando il tuo Verbo nel mondo<br />
hai manifestato agli uom<strong>in</strong>i l’aurora dell’eterna salvezza:<br />
non abbandonarci nell’abisso <strong>delle</strong> nostre colpe,<br />
ma esaudisci la tua Chiesa che grida verso di te<br />
e ricolma la sua fiducia con l’abbondanza della tua redenzione.<br />
90
III<br />
FORMULARI PER LA PREGHIERA DEI FEDELI<br />
Anniversario dei genitori defunti<br />
Fratelli carissimi (Sorelle carissime),<br />
con questa Eucaristia<br />
che offriamo <strong>in</strong> memoria<br />
dei nostri genitori defunti,<br />
<strong>in</strong>vochiamo la misericordia del Signore:<br />
Gesù, ascoltaci.<br />
R/. Signore Gesù, ascoltaci.<br />
Ricordati, Signore, di tutti i fedeli che hanno confidato <strong>in</strong> te<br />
e hanno lasciato questo mondo:<br />
dona loro la vita eterna. R/.<br />
Ricordati, Signore, dei nostri genitori,<br />
che per tua grazia ci hanno donato la vita<br />
e ci hanno offerto generosamente a te:<br />
ricompensali con la vita eterna. R/.<br />
Ricordati, Signore, di tutti coloro che muoiono per un <strong>in</strong>cidente<br />
o vittime della violenza:<br />
conducili nella tua pace e nella tua luce. R/.<br />
Ricordati, Signore, di coloro che piangono la morte dei loro cari:<br />
conforta il loro cuore e accresci la loro fede. R/.<br />
Ognuno può aggiungere qui <strong>in</strong> silenzio le sue <strong>in</strong>tenzioni. Poi il sacerdote conclude:<br />
Dio di bontà <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ita,<br />
concedi a tutti i defunti il riposo eterno.<br />
Tu che sei il Signore di ogni creatura,<br />
ricorda che ci hai promesso la vita.<br />
Per Cristo nostro Signore.<br />
R/. Amen.<br />
Anniversario dei collaboratori e benefattori defunti<br />
Fratelli carissimi (Sorelle carissime),<br />
per i nostri collaboratori e benefattori defunti,<br />
che durante la loro vita ci hanno aiutato<br />
con il loro lavoro, con il loro esempio e con i loro doni,<br />
preghiamo il Signore:<br />
91
R/. Signore, pietà.<br />
Per i nostri amici, collaboratori e benefattori defunti,<br />
di cui oggi facciamo memoria,<br />
preghiamo il Signore: R/.<br />
Perché siano purificati nella sorgente della vita<br />
e partecip<strong>in</strong>o alla gioia dei santi,<br />
preghiamo il Signore: R/.<br />
Perché ricevano un posto fra gli eletti<br />
e <strong>in</strong>sieme agli angeli contempl<strong>in</strong>o lo splendore della gloria di Dio,<br />
preghiamo il Signore: R/.<br />
Perché seguano l’Agnello dovunque vada<br />
e possano cantare <strong>in</strong> eterno il cantico nuovo,<br />
preghiamo il Signore: R/.<br />
Ognuno può aggiungere qui <strong>in</strong> silenzio le sue <strong>in</strong>tenzioni. Poi il sacerdote conclude:<br />
O Dio, che ci dai il tuo perdono,<br />
concedi ai tuoi servi, di cui facciamo memoria,<br />
una dimora di pace,<br />
la gioia del riposo e della luce.<br />
Per Cristo nostro Signore.<br />
R/. Amen.<br />
Anniversario dei confratelli o consorelle defunte<br />
Fratelli carissimi (Sorelle carissime), facendo memoria<br />
dei confratelli e consorelle che ci hanno lasciato,<br />
<strong>in</strong>vochiamo Dio nostro Padre<br />
perché doni la sua gioia ai vivi e ai defunti:<br />
R/. Ascoltaci, Signore, e abbi pietà.<br />
Per tutti coloro che vivono e muoiono senza speranza,<br />
perché presso i credenti trov<strong>in</strong>o serenità e conforto,<br />
preghiamo il Signore: R/.<br />
Per i nostri confratelli che Cristo aveva mandato<br />
a predicare la sua parola,<br />
perché ora ne siano saziati,<br />
preghiamo il Signore: R/.<br />
Per le nostre consorelle, che Cristo ha consacrato a sé<br />
perché stessero con lui per sempre,<br />
preghiamo il Signore: R/.<br />
92
Per le nostre consorelle, che Cristo ha chiamato alla sua sequela<br />
per annunciare ai poveri la buona novella,<br />
preghiamo il Signore: R/.<br />
Per i nostri collaboratori e benefattori defunti<br />
che si sono adoperati per la nostra gioia:<br />
perché ora possano godere le gioie del Regno,<br />
preghiamo il Signore: R/.<br />
Ognuno può aggiungere qui <strong>in</strong> silenzio le sue <strong>in</strong>tenzioni. Poi il sacerdote conclude:<br />
Signore nostro Dio, che ci hai chiamato dalle tenebre<br />
alla tua ammirabile luce,<br />
ascolta con bontà le preghiere che ti rivolgiamo<br />
per tutti coloro di cui ora abbiamo fatto memoria:<br />
fa’ che possano ricevere la vita <strong>in</strong>sieme ai tuoi santi.<br />
Per Cristo nostro Signore.<br />
R/. Amen.<br />
Nelle <strong>esequie</strong> di un confratello o di una consorella<br />
Fratelli carissimi (Sorelle carissime),<br />
riconoscendo nella vita del nostro confratello<br />
(della nostra consorella) N.<br />
segni di dedizione e di amore<br />
che ci fortificano nel camm<strong>in</strong>o evangelico,<br />
benediciamo e <strong>in</strong>vochiamo Dio nostro Padre:<br />
R/. Ascoltaci, Signore, e abbi pietà.<br />
Per il nostro fratello (la nostra sorella) N.,<br />
che si è addormentato (addormentata) <strong>in</strong> te,<br />
perché dopo aver consacrato la sua vita<br />
al servizio della Parola di Dio,<br />
trovi il suo posto nella dimora del Padre,<br />
preghiamo il Signore: R/.<br />
Per coloro che non hanno potuto essere qui <strong>in</strong> questo momento<br />
e per coloro che si affidano alle nostre preghiere,<br />
perché siano confortati dalla testimonianza del nostro fratello (della nostra sorella) N.,<br />
preghiamo il Signore: R/.<br />
Per i malati e per tutti coloro che soffrono,<br />
perché ricord<strong>in</strong>o che ‘preziosa agli occhi del Signore<br />
è la morte dei suoi amici’,<br />
preghiamo il Signore: R/.<br />
Per tutti coloro che assistono e servono gli <strong>in</strong>fermi,<br />
perché manifest<strong>in</strong>o loro la compassione e la tenerezza di Dio,<br />
preghiamo il Signore: R/.<br />
93
Per tutti noi qui presenti,<br />
perché da questa celebrazione la nostra fede esca rafforzata<br />
e si accresca la comunione fraterna,<br />
preghiamo il Signore: R/.<br />
Ognuno può aggiungere qui <strong>in</strong> silenzio le sue <strong>in</strong>tenzioni. Poi il sacerdote conclude:<br />
Signore nostro Dio, che a san <strong>Domenico</strong><br />
hai concesso di sapersi fare prossimo a ogni persona,<br />
donaci la stessa grazia<br />
e accogli nella tua misericordia<br />
il nostro fratello (la nostra sorella) N.<br />
Per Cristo nostro Signore.<br />
R/. Amen.<br />
94
IV<br />
PREGHIERE PER L’ULTIMA RACCOMANDAZIONE<br />
E COMMIATO<br />
A) BREVI LITANIE DEI SANTI O.P.<br />
Kýrie, eléison Kýrie, eléison<br />
Christe, eléison Christe, eléison<br />
Kýrie, eléison Kýrie, eléison<br />
<strong>San</strong>ta Maria, Madre di Dio, prega per lui (lei)<br />
<strong>San</strong>ta Maria, Madre della Chiesa, prega per lui (lei)<br />
<strong>San</strong>ta Maria, Reg<strong>in</strong>a degli Apostoli, prega per lui (lei)<br />
<strong>San</strong> Michele, prega per lui (lei)<br />
<strong>San</strong>ti Angeli ed Arcangeli, pregate per lui (lei)<br />
<strong>San</strong> Giovanni Battista, prega per lui (lei)<br />
<strong>San</strong> Giuseppe, prega per lui (lei)<br />
<strong>San</strong>ti Pietro e Paolo, pregate per lui (lei)<br />
<strong>San</strong> Giovanni evangelista, prega per lui (lei)<br />
<strong>San</strong>ta Maria Maddalena prega per lui (lei)<br />
<strong>San</strong>to Stefano, prega per lui (lei)<br />
<strong>San</strong>t’Ignazio di Antiochia, prega per lui (lei)<br />
<strong>San</strong>to Padre Agost<strong>in</strong>o, prega per lui (lei)<br />
<strong>San</strong> Basilio, prega per lui (lei)<br />
<strong>San</strong>to Padre <strong>Domenico</strong>, prega per lui (lei)<br />
<strong>San</strong> Francesco, prega per lui (lei)<br />
<strong>San</strong> Pietro da Verona prega per lui (lei)<br />
<strong>San</strong> Giac<strong>in</strong>to, prega per lui (lei)<br />
<strong>San</strong>t’Alberto, prega per lui (lei)<br />
<strong>San</strong> Tommaso d’Aqu<strong>in</strong>o, prega per lui (lei)<br />
<strong>San</strong> Raimondo da Peñyafort, prega per lui (lei)<br />
<strong>San</strong> V<strong>in</strong>cenzo Ferrer, prega per lui (lei)<br />
<strong>San</strong>ta Margherita d’Ungheria, prega per lui (lei)<br />
<strong>San</strong>t’Agnese da Montepulciano, prega per lui (lei)<br />
<strong>San</strong> Pio qu<strong>in</strong>to papa, prega per lui (lei)<br />
<strong>San</strong>t’Anton<strong>in</strong>o da Firenze, prega per lui (lei)<br />
<strong>San</strong>ta Cater<strong>in</strong>a da Siena, prega per lui (lei)<br />
<strong>San</strong>ta Cater<strong>in</strong>a de’ Ricci, prega per lui (lei)<br />
<strong>San</strong> Ludovico Bertrand, prega per lui (lei)<br />
<strong>San</strong> Giovanni di Colonia, prega per lui (lei)<br />
<strong>San</strong> Mart<strong>in</strong>o de’ Porres, prega per lui (lei)<br />
<strong>San</strong>ta Rosa da Lima, prega per lui (lei)<br />
<strong>San</strong> Guglielmo Courtet, prega per lui (lei)<br />
<strong>San</strong> Giovanni Macías, prega per lui (lei)<br />
Beato Giordano di Sassonia, prega per lui (lei)<br />
Beato Reg<strong>in</strong>aldo, prega per lui (lei)<br />
Beato Angelico, prega per lui (lei)<br />
<strong>San</strong>ti e sante di Dio, pregate per lui (lei)<br />
95
Cristo, ascoltaci Cristo, esaudiscici<br />
Per un frate<br />
B) ORAZIONI COMUNI AGLI ORDINI<br />
CHE SEGUONO LA REGOLA DI SANT’AGOSTINO 34<br />
Dio di speranza e di liberazione,<br />
che nel tuo Figlio hai v<strong>in</strong>to la morte<br />
e nello Spi<strong>rito</strong> <strong>San</strong>to dai al mondo la vita,<br />
accogli nelle dimore celesti il nostro fratello N.<br />
—————————————————————————————————<br />
per un frate sacerdote<br />
E poiché lo hai scelto come sacerdote della nuova alleanza<br />
e dispensatore dei tuoi misteri,<br />
ora accoglilo nel santuario del cielo,<br />
dove possa unire la sua voce alla voce di Cristo,<br />
sommo ed eterno Sacerdote.<br />
per un non frate non sacerdote<br />
Tu che sei il Dio dei viventi,<br />
concedigli un luogo vic<strong>in</strong>o ad Abramo, ad Isacco, a Giacobbe,<br />
alla Verg<strong>in</strong>e Maria e ai santi nostri fratelli,<br />
là dove non è morte né lutto né gemito né affanno.<br />
——————————————————————————————————<br />
Tu che sei buono e amico degli uom<strong>in</strong>i,<br />
riversa su di lui la tua misericordia<br />
e astergi le sue colpe con la rugiada del perdono.<br />
Tu che sei il perdono e la luce,<br />
dona al tuo servo la quiete e la pace, gloria immortale.<br />
E a noi, che restiamo nell’attesa della tua venuta,<br />
concedi di percorrere le strade del mondo,<br />
solleciti dei fratelli, con uno sguardo reso limpido dalla speranza,<br />
f<strong>in</strong>ché, oltre le frontiere della morte,<br />
giungiamo a te nella fede.<br />
A te, Padre, sorgente della vita,<br />
nello Spi<strong>rito</strong> vivificante,<br />
per Cristo, v<strong>in</strong>citore della morte,<br />
ogni onore e gloria nei secoli dei secoli. 35<br />
R/. Amen.<br />
34 Cf. RSM, pp. 32-36.<br />
35 Cf. RSM, pp. 32 s.<br />
96
Per una monaca<br />
Padre d’<strong>in</strong>f<strong>in</strong>ita bontà,<br />
ammetti alla piena comunione del tuo amore<br />
la nostra sorella N.,<br />
il cui corpo affidiamo alla terra.<br />
Non guardare alle colpe cui il vivere la espose,<br />
ma ricorda l’ora <strong>in</strong> cui la chiamasti<br />
per il servizio esclusivo della tua gloria,<br />
tra le figlie di san <strong>Domenico</strong>.<br />
Ora essa è giunta alle soglie della luce:<br />
est<strong>in</strong>gui la sete d’<strong>in</strong>f<strong>in</strong>ito<br />
che <strong>in</strong>fondesti nel suo cuore.<br />
Trasforma <strong>in</strong> dialogo d’amore il silenzio orante,<br />
<strong>in</strong> frutti di vita il nascosto operare.<br />
Purificata dal fuoco dello Spi<strong>rito</strong>,<br />
contempli <strong>in</strong> eterno il volto del tuo Figlio,<br />
che prescelse con amore <strong>in</strong>diviso.<br />
A te, Padre, sorgente della vita,<br />
nello Spi<strong>rito</strong> vivificante,<br />
per Cristo, v<strong>in</strong>citore della morte,<br />
ogni onore e gloria nei secoli dei secoli. 36<br />
R/. Amen.<br />
Per una religiosa di vita apostolica<br />
Padre dei cieli,<br />
accogli nella tua dimora di luce<br />
la nostra sorella N.,<br />
il cui corpo affidiamo alla terra.<br />
Sia lieto il suo <strong>in</strong>contro con Cristo,<br />
per il cui amore scelse,<br />
al di là della carne e del sangue,<br />
una vita di amore.<br />
Splenda la lampada<br />
che, verg<strong>in</strong>e prudente, alimentò con la fede viva,<br />
la speranza vigilante, la carità operosa.<br />
D<strong>in</strong>anzi a te, Padre che dimentichi le colpe,<br />
rifulgano le sue opere di amore:<br />
l’accoglienza data ai piccoli,<br />
il sollievo recato agli <strong>in</strong>fermi,<br />
l’impegno vissuto per la giustizia<br />
e la libertà degli oppressi,<br />
il bicchier d’acqua dato <strong>in</strong> tuo nom<strong>in</strong>e,<br />
il bene compiuto nel segreto che tu solo conosci.<br />
E salga a te, Signore, il nostro <strong>in</strong>no di lode<br />
per i doni che concedesti alla nostra sorella,<br />
36 Cf. RSM, pp. 34 s.<br />
97
figlia di san <strong>Domenico</strong>.<br />
Nella tua Chiesa e nella Famiglia Domenicana<br />
essa fu pietra viva, salda <strong>in</strong> Cristo:<br />
levigata dalla croce e resa lucente dallo Spi<strong>rito</strong>,<br />
divenga ora gemma preziosa nella città santa.<br />
Per Cristo nostro Signore. 37<br />
R/. Amen.<br />
Per un laico o una laica, amici della comunità<br />
Padre d’<strong>in</strong>f<strong>in</strong>ita bontà,<br />
alla tua bontà affidiamo il tuo servo (la tua serva) N.,<br />
nostro amico (nostra amica),<br />
il cui corpo <strong>rito</strong>rna alla terra,<br />
<strong>in</strong> attesa di risorgere glorioso (gloriosa) alla f<strong>in</strong>e dei tempi.<br />
Tu, che sei più grande del cuore dell’uomo<br />
e ne conosci il tumulto dei sentimenti<br />
e il bisogno di luce e di amore,<br />
non guardare alle colpe che ha commesso,<br />
ma r<strong>in</strong>nova <strong>in</strong> lui (lei) lo splendore pasquale del Battesimo.<br />
Introducilo (Introducila) nella tua dimora di pace,<br />
dove tu, Signore, sei riposo alla nostra stanchezza,<br />
rasserenante risposta alle nostre domande,<br />
riequilibrio per la nostra agitazione,<br />
cibo per la nostra fame, bevanda per la nostra sete.<br />
Concedigli (Concedile) di ritrovare,<br />
trasfigurati dal tuo Spi<strong>rito</strong>,<br />
gli affetti che custodì nel cuore,<br />
il lavoro che compì nella tua legge,<br />
la giustizia che operò verso i fratelli.<br />
Discepolo (Discepola) di Cristo, che santificò l’amicizia,<br />
egli (ella) ci fu accanto nel quotidiano camm<strong>in</strong>o<br />
con affetto partecipe:<br />
l’amicizia che lo (la) unì alla Famiglia Domenicana<br />
fiorisca ora <strong>in</strong> comunione perenne là dove vivere è amare.<br />
A te, Padre, sorgente della vita,<br />
nello Spi<strong>rito</strong> vivificante,<br />
per Cristo, v<strong>in</strong>citore della morte,<br />
ogni onore e gloria nei secoli dei secoli. 38<br />
R/. Amen.<br />
37 Cf. RSM, pp. 35 s.<br />
38 Cf. RSM, p. 36.<br />
98
C) SUPPLICHE LITANICHE PER CELEBRAZIONI AL CIMITERO<br />
Per gli ultimi suffragi al cimitero si può utilizzare una preghiera litanica del Rituale<br />
Romano (RE, n. 175, formulario III) oppure uno dei formulari seguenti.<br />
Accogli, o Signore, l’anima del tuo servo (della tua serva) N.<br />
che a te <strong>rito</strong>rna:<br />
rivestila della veste del tuo regno,<br />
lavala nel sacro fonte della vita eterna,<br />
perché sia beato (beata) fra i beati. R/. Amen.<br />
Perché assapori la vita fra chi ne ha conosciuto il sapore. R/. Amen.<br />
Perché si avanzi fra i patriarchi e i profeti. R/. Amen.<br />
Perché segua Cristo fra gli apostoli. R/. Amen.<br />
Perché riceva la corona fra i martiri. R/. Amen.<br />
Perché veda la gloria di Dio fra gli angeli. R/. Amen.<br />
Perché veda Dio faccia a faccia fra i contemplativi. R/. Amen.<br />
Perché ascolti le celesti armonie<br />
fra coloro che ascoltano con celeste attenzione. R/. Amen.<br />
Per Cristo nostro Signore. R/. Amen. 39<br />
1<br />
2.<br />
Nel formulario seguente il <strong>rito</strong>rnello, uno di adorazione l’altro di supplica, sia<br />
possibilmente cantato.<br />
I<br />
Adoriamo Gesù Crocifisso, Figlio dell’eterno Padre, concepito per opera dello Spi<strong>rito</strong><br />
<strong>San</strong>to, nato da Maria verg<strong>in</strong>e, Verbo eterno di Dio, e diciamo:<br />
R/. Noi ti adoriamo.<br />
Gesù crocifisso, tempio santo di Dio, nel quale risiede la bontà e la misericordia del<br />
Padre verso gli uom<strong>in</strong>i:<br />
R/. Noi ti adoriamo.<br />
Gesù crocifisso, fonte di giustizia e di carità, colmo di ogni bontà, abisso di virtù, degno<br />
di ogni lode:<br />
R/. Noi ti adoriamo.<br />
39 PS, p. 186; Gre, n. 1400; cf. Ordo exseq. monast. 1973, n. 30; GeV, n. 1611.<br />
99
Gesù crocifisso, re e centro di tutti i cuori, nel quale si trovano tutti i tesori della<br />
sapienza e della scienza, nel quale abita la pienezza della div<strong>in</strong>ità e nel quale il Padre si<br />
è compiaciuto:<br />
R/. Noi ti adoriamo.<br />
II<br />
Il Cristo risorto, primogenito fra i morti, pegno della nostra speranza, <strong>in</strong>tercede per noi<br />
presso il Padre; supplichiamo mediante Lui, che è il Signore dei viventi:<br />
R/. Intercedi per noi.<br />
Cristo, dalla cui pienezza noi tutti abbiamo att<strong>in</strong>to, nostra speranza eterna, paziente e<br />
<strong>in</strong>f<strong>in</strong>itamente misericordioso, ricco verso coloro che ti <strong>in</strong>vocano:<br />
R/. Intercedi per noi.<br />
Cristo, fonte di vita e di santità, che hai purificato i nostri fratelli (le nostre sorelle)<br />
nell’acqua del battesimo e li (le) hai nutriti (nutrite) con il tuo Corpo e il tuo <strong>San</strong>gue:<br />
R/. Intercedi per noi.<br />
Cristo, salvezza di chi spera <strong>in</strong> te, speranza sconosciuta a tutti gli uom<strong>in</strong>i, redentore di<br />
ogni creatura:<br />
R/. Intercedi per tutti coloro che oggi muoiono. 40<br />
40 LOOP, p. 897.<br />
100
V<br />
REPERTORIO PER IL CANTO NELLA MESSA<br />
E NELL’ULTIMA RACCOMANDAZIONE<br />
Per le comunità che vogliano cantare <strong>in</strong> gregoriano, si riproduce qui l’Ordo cantus<br />
lat<strong>in</strong>o del nostro Proprio. 41 Indicazioni per il canto <strong>in</strong> italiano potranno essere via via suggerite.<br />
ANTIFONE D’INGRESSO<br />
I Requiem (GOP 114*; GR 669)<br />
II De necessitatibus (GOP 89; GR 84)<br />
III Ego autem (GOP 103; GR 94)<br />
IV Intret (GOP 91; GR 363)<br />
V Si <strong>in</strong>iquitates (GOP 347; GR 350)<br />
VI Sicut oculi (GOP 84; GR 77)<br />
VII Verba mea (GOP 119; GR 83)<br />
GRADUALI<br />
I Requiem (GOP 115*; GR 670)<br />
1. FORMA SOLENNE<br />
II Convertere Dom<strong>in</strong>e (GOP 296; GR 295)<br />
III Lætatus sum (GOP 122; GR 336)<br />
IV Salvum fac servum (GOP 90; GR 85)<br />
V Si ambulem (GOP 117*; GR 125)<br />
VI Unam petii a Dom<strong>in</strong>o (GOP 75; GR 358)<br />
CANTI AL VANGELO<br />
I De profundis (GOP 345; GR 367)<br />
II In exitu (GR 348)<br />
III Lætatus sum (GOP 5; GR 19)<br />
IV Requiem (GR 671)<br />
V (Per sacerdoti e religiosi:)<br />
41 MLOP, pp. 609-611.<br />
101
TRATTI<br />
Ego vos elegi (GR 429)<br />
I Absolve Dom<strong>in</strong>e (GOP 116*; GR 672)<br />
II De profundis (GOP 57; GR 673)<br />
III Qui sem<strong>in</strong>ant (GOP 23*; GR 465)<br />
IV Sicut cervus (GOP 187; GR 190)<br />
ANTIFONE ALL’OFFERTORIO<br />
I Dom<strong>in</strong>e Iesu (GOP 123*; GR 674)<br />
II De profundis (GOP 352; GR 368)<br />
III Dom<strong>in</strong>e convertere (GOP 278; GR 283)<br />
IV Dom<strong>in</strong>e Deus salutis meæ (GOP 262; GR 87)<br />
V Illum<strong>in</strong>a oculos meos (GOP 291; GR 290)<br />
VI Miserere mei, Dom<strong>in</strong>e (GOP 100; GR 92)<br />
VII Si ambulavero (GOP 339; GR 341)<br />
ANTIFONE ALLA COMUNIONE<br />
I Lux æterna (GOP 125*; GR 676)<br />
II Amen dico vobis: quod uni (GR 79)<br />
III Dom<strong>in</strong>e, qu<strong>in</strong>que talenta (GOP 39*; GR 515)<br />
IV Dom<strong>in</strong>e, quis habitabit (GOP 115; GR 102)<br />
V Dom<strong>in</strong>us regit me (GOP 134; GR 365)<br />
VI Illum<strong>in</strong>a faciem tuam (GOP 59; GR 271)<br />
VII Notas mihi (GOP 117; GR 362)<br />
VIII Panis quem ego dedero (GOP 321; GR 322)<br />
IX Qui manducat carnem meam (GOP 324; GR 383)<br />
X Qui mihi m<strong>in</strong>istrat, me sequatur (GOP 545; GR 484)<br />
ALL’ULTIMA RACCOMANDAZIONE E COMMIATO<br />
I Ant. Clementissime Dom<strong>in</strong>e (MLOP 501)<br />
II R/. Credo quod Redemptor meus (PS 245; GR 694),<br />
102
Oppure: Qui Lazarum resuscitasti (PS 246)<br />
III R/. Subvenite (PS 191; GR 692),<br />
Oppure: Antequam nascerer (PS 193; GR 694)<br />
IV Ant. Alma Redemptoris Mater (PS 86)<br />
Oppure: Salve Reg<strong>in</strong>a (AG 133)<br />
Oppure: Salvatori mundi (AG 1012)<br />
Oppure: O spem miram (AG 879)<br />
V Litanie dei <strong>San</strong>ti appropriate<br />
ANTIFONE D’INGRESSO<br />
2. FORMA SEMPLICE<br />
I Requiem æternam (PS 271; GOP 114* - Sal 64)<br />
II Placebo Dom<strong>in</strong>o (AG 1013 - Sal 114)<br />
III Heu mihi (AG 1013 - Sal 119)<br />
IV Opera manuum (AG 1014 - Sal 137)<br />
V <strong>San</strong>a Dom<strong>in</strong>e (PS 258 - Sal 40)<br />
SALMI RESPONSORIALI<br />
I Sal 22 - In loco pascuæ (PS 248)<br />
II Sal 24 - Deus meus (AG 180)<br />
III Sal 26 - Credo videre (PS 251)<br />
IV Sal 41 - Sitivit anima mea (PS 259)<br />
V Sal 62 - Me suscepit (PS 266)<br />
VI Sal 121 - Lætatus sum (AG 166)<br />
VII Sal 129 - Si <strong>in</strong>iquitates (PS 231)<br />
VIII Sal 142 - Miserere mihi (AG 87)<br />
ANTIFONE ALL’OFFERTORIO<br />
I Conversus est (AG 1142 - Cant. Is 12,1-6)<br />
II Deus misereatur nostri (AG 176 - Sal 66)<br />
III Multiplicasti Deus (AG 220 - Sal 35)<br />
IV Suscepisti me, Dom<strong>in</strong>e (AG 184 - Sal 40)<br />
103
ANTIFONE ALLA COMUNIONE<br />
I Lux æterna (GOP 125*; GR 676 - Sal 129)<br />
II Audivi vocem (AG 1015 - Sal 120)<br />
III Exsultabunt (AG 1016 - Sal 50)<br />
IV Exaudi Dom<strong>in</strong>e (AG 1016 - Sal 64)<br />
V A porta <strong>in</strong>feri (AG 1016 - Cant. Is 38,10.20)<br />
ALL’ULTIMA RACCOMANDAZIONE E COMMIATO<br />
I Constantes estote (AG 318 - Sal 113A)<br />
Paratus esto Israel (AG 320 - Sal 113A)<br />
II Liberavit Dom<strong>in</strong>us (OHS 35 - Sal 50)<br />
III Ego autem (AG 319 - Sal 4)<br />
Oppure: In pace (OHS 211 - Sal 4)<br />
IV Credo videre (OHS 205 - Sal 26)<br />
V Hæc est Reg<strong>in</strong>a (AG 1057)<br />
Oppure: Beata Mater (AG 931)<br />
Oppure: <strong>San</strong>cti Angeli (AG 965)<br />
VI Pie Pater (AG 885)<br />
Oppure: Magne Pater (AG 881)<br />
104
VI<br />
ANNIVERSARI DEI DEFUNTI<br />
da celebrarsi <strong>in</strong> tutto l’Ord<strong>in</strong>e<br />
E GIORNO DELLA MORTE DEI MAESTRI DELL’ORDINE 42<br />
GENNAIO<br />
6 Anniversario (= Ann.) di S. Raimundo de Penyafort, quarto Maestro<br />
dell’Ord<strong>in</strong>e (MO) (1275).<br />
8 Ann. fr. Giuseppe Maria Larroca, settantaquattresimo MO (1891).<br />
18 Ann. fr. Barnaba da Vercelli, qu<strong>in</strong>dicesimo MO (1332).<br />
FEBBRAIO<br />
7 Ann. fr. V<strong>in</strong>cenzo Ajello, settantaduesimo MO (1854), e Anniversario dei<br />
genitori defunti.<br />
8 Ann. fr. Andrea Frühwirth, settantac<strong>in</strong>quesimo MO, Card<strong>in</strong>ale e Vescovo<br />
(1891).<br />
13 Ann.i B. Giordano di Sassonia, secondo MO (1237); e fr. Aniceto<br />
Fernández, ottantaduesimo MO (1981).<br />
18 Ann. fr. Damiano Byrne, ottantaquattresimo MO (1996).<br />
21 Ann. fr. Agost<strong>in</strong>o Pipia, sessantunesimo MO, Card<strong>in</strong>ale e Vescovo (1730).<br />
23 Ann. fr. Giovanni de Moul<strong>in</strong>s, ventesimo MO, Card<strong>in</strong>ale e Vescovo<br />
(1353).<br />
26 Ann. fr. Anton<strong>in</strong>o Cloche, sessantesimo MO (1720).<br />
MARZO<br />
1 Ann. fr. Pietro de Baume-les-Dames, diciottesimo MO (1345).<br />
3 Ann. fr. Stefano Usodimare, quarantaseiesimo MO (1557).<br />
42 Si contano 84 Maestri, dal S.P. <strong>Domenico</strong> (1221) a Damian Byrne (1996). Cf. Breviarium iuxta<br />
ritum O.P., Romæ, 1962, pp. 69*-72*; vedi pure: I. TAURISANO, Hierarchia Ord<strong>in</strong>is Prædicatorum,<br />
Romæ, 1916; ASOP 1916, pp. 570-585; I VENCHI O.P., Catalogus Hagiograficus Ord<strong>in</strong>is<br />
Prædicatorum, Romæ 2002, Appendix III, pp. 293-298.<br />
105
7 Ann. fr. Munio de Zamora, settimo MO, Vescovo (1300).<br />
9 Ann. fr. Francesco Fernando Jabalot, sessantottesimo MO (1834).<br />
16 Ann. fr. Leonardo Dati, ventic<strong>in</strong>quesimo MO (1425).<br />
31 Ann. fr. Michele Browne, ottantunesimo MO, Card<strong>in</strong>ale e Vescovo<br />
(1971).<br />
APRILE<br />
8 Ann. fr. Guar<strong>in</strong>o de Gy-l’Évêque, dicianovesimo MO (1348).<br />
12 Ann. fr. Almerico Giliani, dodicesimo MO (1327).<br />
21 Ann. fr. Garsia de Loaysa, trentanovesimo MO, Card<strong>in</strong>ale e Vescovo<br />
(1546).<br />
MAGGIO<br />
2 Ann. fr. Ludovico Theissl<strong>in</strong>g, settantasettesimo MO (1925).<br />
6 Ann. fr. Giovanni Battista Mar<strong>in</strong>i, c<strong>in</strong>quantasettesimo MO (1669).<br />
16 Ann. fr. Pietro Roch<strong>in</strong>, ventisettesimo MO (1450).<br />
25 Ann. fr. Nicola Ridolfi, c<strong>in</strong>quantac<strong>in</strong>quesimo MO (1650).<br />
GIUGNO<br />
7 Ann. fr. Simone de Langres, ventunesimo MO, Vescovo (1384).<br />
11 Ann. fr. Anton<strong>in</strong>o Bremond, sessantatreesimo MO (1755).<br />
13 Ann. fr. Giovanni Tommaso de Roccaberti, c<strong>in</strong>quantottesimo MO,<br />
Vescovo (1699).<br />
16 Ann. fr. Sisto Fabri, c<strong>in</strong>quantesimo MO (1594).<br />
20 Ann. i fr. Elia Raymond, ventiduesimo MO (1389) e fr. Balthasar de<br />
Quiñones, sessantac<strong>in</strong>quesimo MO (1798).<br />
25 Ann. fr. Leonardo Mansueti, trentunesimo MO (1480).<br />
30 Ann. fr. Emmanuele Suárez, ottantesimo MO (1954).<br />
106
LUGLIO<br />
6 Ann. fr. Giovanni de Feynier, quarantaduesimo MO (1538).<br />
7 Ann. B. Benedetto undicesimo, papa, cioè fr. Nicola di Treviso, nono MO,<br />
Card<strong>in</strong>ale e Vescovo (1304).<br />
9 Ann. fr. Tommaso Giac<strong>in</strong>to Cipolletti, settantesimo MO (1850).<br />
14 Ann. i fr. Umberto de Romans, chiamato Beato, qu<strong>in</strong>to MO (1277) e fr.<br />
V<strong>in</strong>cenzo de Couesnongle, ottantatreesimo MO (1992).<br />
20 Ann. fr. Francisco Romeo, quarantac<strong>in</strong>quesimo MO (1552).<br />
27 Ann. fr. Gerardo de Daumar, diciasettesimo MO, Card<strong>in</strong>ale (1343).<br />
29 Ann. fr. Barnaba Sassoni, trentaquattresimo MO (1486).<br />
AGOSTO<br />
1 Ann. fr. Gioacch<strong>in</strong>o Torriani, trentac<strong>in</strong>quesimo MO (1500).<br />
3 Ann. fr. Ippolito Maria Beccaria, c<strong>in</strong>quantunesimo MO (1600).<br />
4 Ann. fr. Bartolomeo Comazio, trentatreesimo MO (1485).<br />
6 Ann. S.P. DOMENICO, PRIMO MAESTRO DELL’ORDINE (1221).<br />
7 Ann. fr. Tommaso Paccaroni, ventiquattresimo MO (1414).<br />
8 Ann. fr. Ugo de Vaucema<strong>in</strong>, sedicesimo MO (1341).<br />
9 Ann. i fr. Hervé de Ne<strong>delle</strong>c, quattordicesimo MO (1323) e fr. Giovanni<br />
Clérée, trentasettesimo MO (1507).<br />
12 Ann. B. Bonaventura García de Paredes, settantottesimo MO (1936).<br />
27 Ann. fr. V<strong>in</strong>cenzo Bandelli, trentaseiesimo MO (1506).<br />
28 Ann. fr. Alberto da Chiavari, decimo MO (1300).<br />
29 Ann. fr. Angelo Dom<strong>in</strong>ico Ancarani, settantunesimo MO (1847).<br />
30 Ann. fr. Agost<strong>in</strong>o Galam<strong>in</strong>i, c<strong>in</strong>quantatreesimo MO, Card<strong>in</strong>ale e Vescovo<br />
(1639).<br />
SETTEMBRE<br />
1 Ann. fr. Berengario di Landore, tredicesimo MO, Vescovo (1330).<br />
107
4 Ann. fr. Mart<strong>in</strong>o Stanislao Gillet, settantanovesimo MO, Vescovo (1951).<br />
5 Anniversario dei collaboratori e benefattori defunti dell’Ord<strong>in</strong>e.<br />
9 Ann. fr. Tommaso de Vio Gaetano, trentottesimo MO, Card<strong>in</strong>ale e Vescvo<br />
(1534).<br />
12 Ann. fr. Gerolamo Xavierre, c<strong>in</strong>quantaduesimo MO, Card<strong>in</strong>ale (1608).<br />
15 Ann. fr. Salvo Cassetta, trentaduesimo MO (1483).<br />
17 Ann. i fr. Bernardo de Juzix, undicesimo MO (1303) e fr. Paolo Constabile,<br />
quarantanovesimo MO (1582).<br />
21 Ann. fr. Marziale Auribelli, vent<strong>in</strong>ovesimo MO (1473).<br />
22 Ann. fr. Tommaso Ripoli, sessantaduesimo MO (1747).<br />
24 Ann. i fr. Francesco Silvestri, quarantesimo MO (1528) e fr. Seraf<strong>in</strong>o<br />
Secchi, c<strong>in</strong>quantaquattresimo MO (1628).<br />
27 Ann. fr. Maurizio Benedetto Olivieri, sessantanovesimo MO (1845).<br />
OTTOBRE<br />
5 Ann. B. Raimondo <strong>delle</strong> Vigne o di Capua, ventitreesimo MO (1399).<br />
9 Ann. fr. Paulo Butigella, quarantunesimo MO (1531).<br />
15 Ann. fr. Bartholomeo Texier, ventiseiesimo MO (1449).<br />
28 Ann. fr. V<strong>in</strong>cenzo Giust<strong>in</strong>iani, quarantasettesimo MO, Card<strong>in</strong>ale (1582).<br />
NOVEMBRE<br />
4 Ann. fr. Giovanni Teutonico, chiamato Beato, quarto MO, Vescovo<br />
(1252).<br />
7 Ann. fr. Antonio de Monroy, c<strong>in</strong>quantanovesimo MO, Vescovo (1715).<br />
8 Anniversario di tutti i frati e suore defunti OP.<br />
16 Ann. fr. Alberto de Las Casas, quarantaquattresimo MO (1544).<br />
18 Ann. fr. Guido Flamochetti, ventottesimo MO (1451).<br />
21 Ann. i fr. Stefano de Besançon, ottavo MO (1294) e fr. Seraf<strong>in</strong>o Cavalli,<br />
quarantottesimo MO (1578).<br />
30 Ann. B. Giovanni da Vercelli, sesto MO (1283).<br />
108
DICEMBRE<br />
1 Ann. fr. Tommaso Turco, c<strong>in</strong>quantaseiesimo MO (1649).<br />
3 Ann. fr. Gioacch<strong>in</strong>o Briz, sessantasettesimo MO, Vescovo (1837).<br />
11 Ann. fr. Alessandro V<strong>in</strong>cenzo Jandel, settantatreesimo MO (1872).<br />
15 Ann. fr. Corrado di Asti, trentatreesimo MO (1470).<br />
16 Ann. fr. Giovanni Tommaso de Boxadors, sessantaquattresimo MO,<br />
Card<strong>in</strong>ale (1780).<br />
17 Ann. B. Giac<strong>in</strong>to Maria Cormier, settantaseiesimo MO (1916).<br />
20 Ann. fr. Agost<strong>in</strong>o Recuperati, quarantatreesimo MO (1540).<br />
23 Ann. fr. Pio Giuseppe Gaddi, sessantaseiesimo MO (1819).<br />
109
INDICE GENERALE<br />
Presentazione (fr. Carlos A. Azpiroz Costa) .................................................................. 3<br />
Lettera di promulgazione del Maestro dell’Ord<strong>in</strong>e (fr. Timothy Radcliffe) .................. 5<br />
Abbreviazioni e sigle .................................................................................................... 11<br />
INTRODUZIONE GENERALE ................................................................................. 15<br />
RITO DELLE ESEQUIE<br />
Capitolo I: TRASPORTO O ACCOGLIENZA DEL CORPO DEL DEFUNTO IN CHIESA......... 27<br />
I. Trasporto del corpo <strong>in</strong> chiesa ............................................................ 27<br />
II. Accoglienza del corpo del defunto <strong>in</strong> convento .............................. 30<br />
III. Stazionamento del corpo del defunto nella camera ardente ........... 33<br />
Capitolo II: PREGHIERE PRESSO IL DEFUNTO ............................................................ 35<br />
I. Preghiere semplici ............................................................................. 35<br />
II. Liturgia <strong>delle</strong> Ore o celebrazione della Parola ................................ 36<br />
III. Preghiera per la deposizione del corpo del defunto nel feretro ...... 36<br />
Capitolo III: MESSA ESEQUIALE E RITO DELL’ULTIMA RACCOMANDAZIONE<br />
O COMMIATO ......................................................................................... 41<br />
I. Messe per i defunti e Messa esequiale .............................................. 42<br />
II. Ultima raccomandazione e commiato ............................................. 42<br />
Capitolo IV: TRASPORTO DEL CORPO DEL DEFUNTO AL CIMITERO E SEPOLTURA ..... 47<br />
I. Processione e sepoltura al cimitero ................................................... 48<br />
II. Preghiere presso il sepolcro .............................................................. 55<br />
Capitolo V: ALTRE CELEBRAZIONI PER VARIE CIRCOSTANZE .............................. 61<br />
I. Trasporto del defunto dalla cappella del cimitero al sepolcro .......... 61<br />
II. Cremazione e donazione degli organi ............................................. 62<br />
III. Per la sepoltura dei laici ................................................................. 63<br />
Capitolo VI: SUFFRAGI PER I DEFUNTI ................................................................... 65<br />
I. Indicazioni per lo svolgimento dei suffragi ...................................... 66<br />
II. Processione o celebrazione al cimitero, il 2 novembre ................... 68<br />
APPENDICE<br />
I. PER LA LITURGIA DELLE ORE O PER LA VEGLIA PRESSO UN DEFUNTO<br />
A) Elementi per la Liturgia <strong>delle</strong> Ore ............................................................... 73<br />
B) Per una celebrazione della Parola o per il Lucernario ................................. 77<br />
110
C) Elementi e <strong>in</strong>dicazioni per altre celebrazioni .............................................. 78<br />
II. ORAZIONI VARIE<br />
A) Orazioni conclusive ..................................................................................... 82<br />
B) Orazioni salmiche ........................................................................................ 88<br />
III. FORMULARI PER LA PREGHIERA DEI FEDELI ..................................................... 91<br />
IV. PREGHIERE PER IL COMMIATO A UN DEFUNTO<br />
A) Brevi litanie dei <strong>San</strong>ti O.P. .......................................................................... 94<br />
B) Orazioni comuni agli Ord<strong>in</strong>i<br />
che seguono la Regola di sant’Agost<strong>in</strong>o ...................................................... 96<br />
C) Suppliche litaniche per celebrazioni al cimitero ......................................... 99<br />
V. REPERTORIO PER IL CANTO NELLA MESSA<br />
E NELL’ULTIMA RACCOMANDAZIONE .......................................................... 101<br />
VI. ANNIVERSARI DELLA MORTE DEI MAESTRI DELL’ORDINE ............................... 105<br />
INDICE ...................................................................................................................... 110<br />
111