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rito delle esequie - (Domenicani) - Provincia San Domenico in Italia

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PROPRIO DELL’ORDINE DEI PREDICATORI<br />

DOCUMENTA<br />

III<br />

RITO DELLE ESEQUIE<br />

ROMA<br />

S. SABINA 2008


PRESENTAZIONE<br />

fr. Carlos A. AZPIROZ COSTA O.P.<br />

Maestro dell’Ord<strong>in</strong>e<br />

Con una lettera del 29 aprile 2001 (Prot. N° 66/01/593), il mio predecessore, fr.<br />

Timothy Radcliffe, promulgò l’Ordo Unctionis <strong>in</strong>firmorum eorumque spiritualis curae;<br />

<strong>in</strong> seguito, con una lettera <strong>in</strong> data 4 giugno 2001 (Prot. N° 66/01/1007) promulgò anche<br />

l’Odo Exsequiarum. Questi due volumi, sezioni del Rituale r<strong>in</strong>novato dell’Ord<strong>in</strong>e, sono<br />

frutto di diverse Commissioni e gruppi di frati e suore che, su richiesta dei successivi<br />

Maestri dell’Ord<strong>in</strong>e, hanno lavorato a <strong>in</strong>ventariare la nostra tradizione liturgica,<br />

collaborando con diverse Commissioni liturgiche domenicane di varie Prov<strong>in</strong>ce, al f<strong>in</strong>e<br />

di giungere ad un r<strong>in</strong>novamento dei nostri usi liturgici e regolari.<br />

Tra queste Commissioni occorre ricordare soprattutto la “piccola” Commissione<br />

(“speciale”) di Liturgia, presieduta da fr. A. D’Amato, che, nel 1973-1974, su richiesta<br />

del Maestro dell’Ord<strong>in</strong>e fr. Aniceto Fernandez, <strong>in</strong> vista del Capitolo Generale di<br />

Madonna dell’Arco (1974), preparò un <strong>in</strong>ventario degli elementi particolari della sua<br />

ricca tradizione liturgica che l’Ord<strong>in</strong>e desiderava conservare. Il Capitolo generale del<br />

1974 approvò, tra gli altri, il documento: “Adaptationes ad Ord<strong>in</strong>em Praedicatorum<br />

illarum partium Ritualis Romani quae vocantur «Ordo Unctionis <strong>in</strong>firmorum» et «Ordo<br />

Exsequiarum»”. Questo documento (Introduzione generale, sezioni rituali e testi<br />

specifici), presentato alla Congregazione per i Sacramenti e il Culto Div<strong>in</strong>o, ne ha<br />

ricevuto l’approvazione (lettera del 25 luglio 1977, Prot. CD 671/76: ASOP 1977, p.<br />

133). Secondo l’espressione del Card. Knox, Prefetto del Dicastero, questi elementi<br />

della liturgia dei malati e dei defunti, come quelli che provengono dai nostri libri<br />

tradizionali, <strong>in</strong> particolare il Messale e il Breviario, furono confermati “ad mentem<br />

pr<strong>in</strong>cipii de debito honore tribuendo Ritibus particularibus, a Concilio Vaticano II (SC<br />

4) sollemniter statuto”.<br />

Gli elementi riguardanti la liturgia dei malati e dei defunti, pubblicati su<br />

Analecta O.P. (vol. 43, 1977, pp.141-159), non si presentavano tuttavia come un Rituale<br />

organico. Per cui, diverse Prov<strong>in</strong>ce e Monasteri di monache O.P., chiesero che l’Ord<strong>in</strong>e<br />

preparasse una edizione <strong>in</strong> forma Rituale <strong>in</strong> senso stretto dove si trovassero, <strong>in</strong>sieme<br />

agli elementi o testi liturgici, anche degli orientamenti per la loro applicazione concreta<br />

nelle nostre comunità, tenuto conto <strong>delle</strong> esigenze e degli usi della nostra vita regolare.<br />

Questo lavoro di revisione, di preparazione e di edizione del nostro Rituale fu<br />

affidato dai Maestri dell’Ord<strong>in</strong>e, ffr. V. de Couesnongle, D. Byrne e T. Radcliffe, a una<br />

Commissione liturgica presieduta da fr. V<strong>in</strong>cenzo Romano, il quale conservò tale<br />

<strong>in</strong>carico f<strong>in</strong>o al novembre 2001. Questa Commissione, con l’aiuto di numerosi frati e<br />

suore, ha realizzato un lavoro importante di presentazione e di messa <strong>in</strong> forma rituale<br />

degli elementi della nostra della nostra liturgia tradizionale dei malati e dei defunti. In<br />

Appendice ai due volumi sono raccolti dei suggerimenti per aiutare le nostre comunità,<br />

nella loro diversità (frati, monache, suore, laici), a vivere <strong>in</strong> profondità e qualità queste<br />

realtà cristiane, sia nella liturgia, sia nella pratica pastorale verso i membri della<br />

Famiglia domenicana.<br />

Nel giugno 2001, la Curia Generalizia ha pensato opportuno, prima di mandarli<br />

<strong>in</strong> stampa, di trasmettere questi due volumi preparati dalla Commissione (<strong>in</strong> lat<strong>in</strong>o e <strong>in</strong><br />

italiano, con 10 anni di lavoro [1991-2001]) alla Congregazione per il Culto div<strong>in</strong>o e la<br />

discipl<strong>in</strong>a dei Sacramenti per un’ultima “recognitio”, benché la totalità dei testi fosse<br />

già stata confermata dal sopraddetto Dicastero nel 1976. Si era proceduto <strong>in</strong> maniera<br />

3


analoga per il r<strong>in</strong>novamento dei Riti del Proprium de Tempore che furono stampati nel<br />

Messale e Lezionario O.P. (edd. V. de Couesnongle e D. Byrne). In una risposta<br />

diligente a firma del card. Noè (Prot. CD 524/83), la Congregazione <strong>in</strong>coraggiava<br />

l’Ord<strong>in</strong>e nel r<strong>in</strong>novamento dei suoi riti e nel proposito di offrirli alle comunità<br />

domenicane. Ad oggi una conferma ufficiale ai nostri due rituali non è ancora giunta.<br />

Ciò è comprensibile considerando i tanti dossiers che questo Dicastero deve esam<strong>in</strong>are<br />

per l’<strong>in</strong>sieme della Chiesa e <strong>delle</strong> Conferenze episcopali, come pure degli Istituti di vita<br />

consacrata. Inoltre, malgrado i rapporti dettagliati di presentazione di questi lavori<br />

dest<strong>in</strong>ati alla Congregazione e redatti dalla Commissione domenicana nel 2001,<br />

sussistono ancora alcune difficoltà di <strong>in</strong>terpretazione. Queste provengono sia da un<br />

cambiamento di <strong>in</strong>terpretazione del senso da dare attualmente al term<strong>in</strong>e “recognitio”,<br />

ma anche dal fatto che gli <strong>in</strong>contri con gli esperti dell’Ord<strong>in</strong>e non siano avvenuti così<br />

rapidamente come la Congregazione forse avrebbe voluto.<br />

Tenuto conto di questa situazione abbiamo pensato di rendere disponibile da ora,<br />

alle nostre comunità, il lavoro preparato dalla Commissione liturgica, sulla base degli<br />

elementi liturgici approvati dall’Ord<strong>in</strong>e e confermati a suo tempo dalla Congregazione<br />

per il Culto Div<strong>in</strong>o. Questo lavoro è stato eseguito secondo le norme emanate dalla<br />

<strong>San</strong>ta Sede per la revisione dei libri liturgici e, <strong>in</strong> particolare, secondo il metodo già<br />

sperimentato dalla nostra Commissione per l’Ordo Professionis O.P. (ed. 1999). Data<br />

l’urgenza liturgica e pastorale per la Famiglia Domenicana di accedere, <strong>in</strong> modo<br />

coerente, alla nostra tradizione liturgica e regolare nell’ambito della liturgia dei malati e<br />

dei defunti, ho chiesto all’attuale Commissione liturgica di pubblicare questi due<br />

volumi, nella collana Documenta del Proprium O.P. Essi si presentano, anche da un<br />

punto di vista tipografico, non come Rituali veri e propri ma come “strumenti di<br />

lavoro”. Oltre gli elementi direttamente celebrativi, i presenti Rituali, come facevano i<br />

nostri libri tradizionali, soprattutto nelle “nota praevia” di ogni capitolo offrono anche<br />

degli orientamenti per l’applicazione comunitaria e regolare di questi riti.<br />

Ci tengo a ribadire che nella loro vita liturgica, ivi compresa la liturgia dei<br />

malati e dei defunti, le Comunità dell’Ord<strong>in</strong>e debbano seguire le direttive della Chiesa e<br />

della liturgia r<strong>in</strong>novata dal Concilio Vaticano II, e accogliere i libri liturgici <strong>delle</strong><br />

rispettive Conferenze episcopali. Quando la <strong>San</strong>ta Sede emanerà una nuova edizione<br />

tipica dell’Ordo Unctionis e dell’Ordo Exsequiarum, sarà premura dell’Ord<strong>in</strong>e fornire<br />

<strong>delle</strong> direttive all’<strong>in</strong>sieme della vita domenicana aff<strong>in</strong>ché la sua vita liturgica si ispiri<br />

sempre più alla liturgia r<strong>in</strong>novata della Chiesa lat<strong>in</strong>a nelle sue ultime tappe.<br />

Mi auguro che, da subito, le Prov<strong>in</strong>ce, i Monasteri, le Congregazioni e le<br />

Fraternite laiche di san <strong>Domenico</strong>, scoprano le ricchezze di questi volumi • . Per una<br />

traduzione, anche parziale, si terranno presenti gli orientamenti generali dati dalla <strong>San</strong>ta<br />

Sede, e richiamati anche nelle direttive specifiche dell’Ord<strong>in</strong>e. Si prenderanno <strong>in</strong><br />

considerazione anche le <strong>in</strong>dicazioni fornite nella istruzione Liturgiam authenticam, e <strong>in</strong><br />

altre direttive recenti.<br />

Fr. Christopher HOLZER, O.P. Fr. Carlos A. AZPIROZ COSTA O.P.<br />

Segretario Generale Maestro dell’Ord<strong>in</strong>e<br />

Prot. n. 66/08/27 Rituale degli <strong>in</strong>fermi<br />

14 settembre 2008, festa della Esaltazione della Croce.<br />

• Circa gli elementi propri dell’Ord<strong>in</strong>e il Card. Giacomo R. Knox nel decreto sopra citato scrisse: “si<br />

possono usare, a giudizio <strong>delle</strong> s<strong>in</strong>gole comunità, considerando il bene spirituale e il profitto pastorale sia<br />

della comunità stessa che dei fedeli che sono soliti frequentare le chiese dell’Ord<strong>in</strong>e”.<br />

4


LETTERA DI PROMULGAZIONE<br />

DEL RITO DELLE ESEQUIE<br />

fr. Timothy RADCLIFFE O.P. *<br />

Maestro dell’Ord<strong>in</strong>e<br />

1. ATTRAVERSO LA MORTE SI COMPIE L’ESODO di un fratello o di una sorella<br />

<strong>in</strong>contro al Padre, dopo essere stati uniti a noi mediante i v<strong>in</strong>coli della fraternità e<br />

dell’impegno apostolico; <strong>in</strong> tale evento si compie anche un passaggio del Signore, che<br />

offre un suo messaggio ai familiari del defunto, alla sua comunità, ai suoi amici.<br />

Sorge allora, di volta <strong>in</strong> volta, un <strong>in</strong>terrogativo nei nostri cuori e nella nostra<br />

memoria: abbiamo amato abbastanza questo fratello, questa sorella? abbiamo saputo<br />

percepire, con discrezione, la sua <strong>in</strong>teriorità? abbiamo <strong>in</strong>travvisto ciò che il fratello o la<br />

sorella sono stati per noi nella Famiglia Domenicana, 1 come autentico figlio o autentica<br />

figlia di <strong>Domenico</strong>, come ‘l’amico che Dio ci aveva dato’, secondo un’espressione<br />

attribuita a san Francesco d’Assisi? e <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, siamo andati a trovarlo o a trovarla<br />

abbastanza, quando stava <strong>in</strong> ospedale? 2<br />

2. Su questa base di comunione fraterna e apostolica occorre situare il senso<br />

profondo di questo Rito <strong>delle</strong> Esequie, radicato nella nostra tradizione liturgica ma<br />

profondamente r<strong>in</strong>novato secondo gli orientamenti del Concilio Vaticano Secondo, che<br />

ha voluto <strong>in</strong>trodurci nel mistero pasquale di Gesù, morto e risorto. 3<br />

Nel nostro camm<strong>in</strong>o di fede<br />

3. L’evento della morte apre alla vita, e noi siamo fatti per vivere: noi amiamo la<br />

vita per la sua bellezza, la sua attrattiva, il suo d<strong>in</strong>amismo, le amicizie, ma anche per la<br />

promozione dell’uomo e per il servizio ai nostri contemporanei, cui siamo <strong>in</strong> molti modi<br />

collegati. Vivere è nascere cont<strong>in</strong>uamente, e Gesù riceve dal Padre suo la potestà di<br />

<strong>in</strong>trodurre i credenti verso una vita più piena e verso la luce della risurrezione. 4<br />

4. Molti passi della Sacra Scrittura affermano che per colui che crede <strong>in</strong> Dio,<br />

nostra pace, 5 le difficoltà dell’esistenza, le angosce, e perf<strong>in</strong>o il peccato e la morte non<br />

possono prevalere contro la forza liberatrice dello Spi<strong>rito</strong>. 6 Non è nelle <strong>in</strong>tenzioni di Dio<br />

la rov<strong>in</strong>a della sua creazione, 7 opera mirabile del Verbo creatore, ma anzi la sua<br />

redenzione e il suo compimento. Pertanto, attraverso il mistero pasquale, «l’ultimo<br />

nemico ad essere annientato sarà la morte» e «Dio sarà tutto <strong>in</strong> tutti», 8 quando la nostra<br />

* Per le abbreviazioni e sigle vedi sotto, pp. 11-13.<br />

1 Cf. ACG 1998, n. 34.<br />

2 Cf Mt 25, 36.43.<br />

3 Cf. Rm 6, 3-4a.<br />

4 Cf. Io 5, 26-29; 6, 39-40.44.54; 11,25.<br />

5 Cf. Is 9,5; Eph 2,14.<br />

6 Cf. Rm 8, 2.11.<br />

7 Cf. Sap 1,13.<br />

8 Cf. 1 Cor 15, 27.28.<br />

5


fede sarà perfezionata dall’ultima epiclesi dello Spi<strong>rito</strong> <strong>San</strong>to cui allude l’Apocalisse:<br />

«Ecco, io faccio nuove tutte le cose», 9 come fiumi che <strong>rito</strong>rnano alla loro sorgente. 10<br />

5. I libri già pubblicati, nell’ambito della liturgia r<strong>in</strong>novata dell’Ord<strong>in</strong>e dei<br />

Predicatori, cioè il Messale e Lezionario, la Liturgia <strong>delle</strong> Ore e le sezioni del Rituale<br />

costituite dal Rito della professione e dal Rito dell’Unzione degli Infermi, sottol<strong>in</strong>eano<br />

come la nostra vita religiosa e apostolica debba essere vissuta nella prospettiva del<br />

mistero pasquale, <strong>in</strong> una dimensione eucaristica, <strong>in</strong> cui si coniugano la lode di Dio e il<br />

servizio agli uom<strong>in</strong>i e alla creazione.<br />

6. Pertanto questa sezione del Rituale, dopo il Rito dell’Unzione degli Infermi e<br />

loro cura spirituale, è stata r<strong>in</strong>novata secondo i grandi orientamenti dati alla Chiesa dal<br />

Concilio Vaticano Secondo, perché la nostra fede sia ravvivata dalla compassione di<br />

Cristo, autore della nostra salvezza, 11 perché la testimonianza evangelica sia riscoperta<br />

nella comunità, nella missione e nella preghiera, 12 e mediante una liturgia vera 13 siano<br />

santificati i diversi momenti che vanno dalla morte alla sepoltura.<br />

La morte, frattura nella nostra comunione fraterna<br />

7. La morte di un confratello, di una consorella o di un altro membro della<br />

Famiglia Domenicana produce una lacerazione nella comunità locale e prov<strong>in</strong>ciale,<br />

nella Congregazione o nella Fraternita, e anche nell’Ord<strong>in</strong>e.<br />

Anche quando il lutto, come oggi generalmente accade, <strong>in</strong>terviene dopo lunghi<br />

anni di vecchiaia o malattia, la separazione è sempre dolorosa. Una voce si spegne,<br />

rimane vuoto un posto nel coro e <strong>in</strong> refettorio, viene meno un sorriso nella comunità, un<br />

lavoro o una responsabilità rimane priva di chi lo compie, <strong>in</strong> un apostolato occorre<br />

provvedere una sostituzione, fra gli amici del convento o della casa o della fraternita si<br />

sente la mancanza di un dialogo con il fratello o la sorella che tutti avevano conosciuto<br />

nel quartiere o nel luogo di missione.<br />

8. Le famiglie, che talora con molto coraggio e con dolorosa r<strong>in</strong>uncia avevano<br />

affidato il loro figlio o figlia alla Famiglia Domenicana, sono anch’esse provate dal<br />

lutto e dalla nostalgia, domandandosi a chi <strong>in</strong> futuro, privi ormai di quel parente o di<br />

quella parente, potranno confidarsi come erano soliti fare, con la certezza di essere<br />

ascoltati e compresi, anche quando veniva loro trasmessa, con affettuosa delicatezza, la<br />

luce forte della Parola di Dio.<br />

9. La nostra esperienza cristiana ci dice che un certo dialogo e una forma perf<strong>in</strong>o<br />

di amicizia possono cont<strong>in</strong>uare, nella visione di fede di cui parla la Scrittura e che ci<br />

viene ricordata dalla tradizione ecclesiale e domenicana. Ogni defunto, avvolto dalla<br />

misericordia di Dio e dall’<strong>in</strong>tercessione della Chiesa, partecipa della Gerusalemme<br />

celeste e diventa membro del Regno di Dio. 14 La liturgia ci ricorda queste grandi realtà<br />

9 Ap 21,5.<br />

10 Tommaso d’Aqu<strong>in</strong>o, In III Sent., prol. ; cf. Summa c. gent. IV, 55.<br />

11 Hebr 2,10; cf. 5,9.<br />

12 Cf. ASOP 1977, p. 144, n. 5.<br />

13 Cf. Y. Congar, Sacerdoce et laïcat, Paris 1962, p. 166.<br />

14 Cf. CCC, n. 1682.<br />

6


e la preghiera ecclesiale, corroborata dallo Spi<strong>rito</strong> <strong>San</strong>to, ci unisce a quegli eccezionali<br />

testimoni che sono i santi e le sante, <strong>in</strong>sieme ai martiri del nostro tempo. 15 La nostra<br />

alleanza con la misericordia di Dio si trova confermata e r<strong>in</strong>vigorita dall’esempio di<br />

questi testimoni, nostri fratelli e sorelle <strong>in</strong> Cristo e <strong>in</strong> <strong>Domenico</strong>.<br />

Il Rituale dell’Ord<strong>in</strong>e<br />

10. Nelle Lettere di promulgazione <strong>delle</strong> altre sezioni del Rituale dell’Ord<strong>in</strong>e 16 si<br />

è avuta occasione di ricordare come occorre oggi situarci nei confronti della nostra<br />

tradizione liturgica; <strong>in</strong>oltre <strong>in</strong> questo stesso libro l’Introduzione generale offre alcune<br />

<strong>in</strong>dicazioni storiche e strutturali: 17 <strong>in</strong> quest’ultima parte della mia lettera desidero da<br />

parte mia sottol<strong>in</strong>eare alcuni aspetti più direttamente legati alla liturgia dei defunti.<br />

11. F<strong>in</strong>o al ventesimo secolo l’Ord<strong>in</strong>e dei Predicatori, come le altre Famiglie<br />

religiose, aveva conservato una liturgia degli <strong>in</strong>fermi e dei defunti la cui ricchezza e il<br />

cui valore sono stati spesso segnalati. 18 Un’attenzione di presenza e di preghiera<br />

fraterna accanto ai confratelli <strong>in</strong>fermi o defunti è stata sempre viva, sia negli<br />

orientamenti relativi allo svolgimento dei riti sia nelle norme emanate dall’Ord<strong>in</strong>e circa<br />

i suffragi per i defunti. 19<br />

12. Recentemente, seguendo le <strong>in</strong>dicazioni del Concilio Vaticano Secondo, il<br />

nostro Ord<strong>in</strong>e ha curato il r<strong>in</strong>novamento dei propri libri liturgici, desiderando<br />

conservare, nei testi e nei riti, gli elementi maggiormente propri. 20 Pertanto il Capitolo<br />

generale del 1974 approvò un repertorio di elementi della nostra tradizione relativa alla<br />

liturgia degli <strong>in</strong>fermi e dei defunti, 21 e affidò al Maestro dell’Ord<strong>in</strong>e l’<strong>in</strong>carico di far<br />

curare l’edizione di questi testi sotto forma di riti, 22 dopo la conferma della Sede<br />

Apostolica.<br />

In seguito a numerosi studi 23 e tenendo conto <strong>delle</strong> esperienze di Prov<strong>in</strong>ce,<br />

Monasteri e Congregazioni, 24 questo Rituale è stato preparato dalla Commissione<br />

liturgica dell’Ord<strong>in</strong>e, per mio <strong>in</strong>carico, e viene ora presentato all’Ord<strong>in</strong>e.<br />

13. Questa sezione del Rituale tratta dunque <strong>in</strong> particolare <strong>delle</strong> <strong>esequie</strong> e dei<br />

suffragi per i defunti prescritti all’<strong>in</strong>terno della Famiglia Domenicana. Di questo libro<br />

desidero qui mettere <strong>in</strong> evidenza alcuni aspetti specifici:<br />

a) il Rito <strong>delle</strong> Esequie del Rituale Romano raccomanda di santificare i diversi<br />

momenti che vanno dalla morte alla sepoltura; questo svolgimento, tradizionale nel<br />

15 Cf. TMA, n. 37; Martiri domenicani del secolo XX, IDI 389, genn. 2001, pp. 22-28.<br />

16 Proprium O.P., III: Rituale, Ordo <strong>in</strong> electionibus Superiorum servandus, Romæ 1992 (= ASOP<br />

1991, pp. 257-288); IV: Rituale, Professionis ritus, Romæ 1999 (= AOP 1999, n. 1); Documenta II: Ordo<br />

Unctionis <strong>in</strong>firmorum eorumque spiritualis curæ, Romæ 2008.<br />

17 Cf. sotto, «Intr. gen.», nn. 3-5.<br />

18 Cf. ASOP 1977, p. 143.<br />

19 Cf. LCO, nn. 9, 10, 11, 70-75; LCM, nn. 8-12, 16-21, 45/2°.<br />

20 Cf. SCSCD, Decr. 25 luglio 1977: LHOP, p. V.<br />

21 ASOP 1977, pp. 149-155.<br />

22 ACG 1974, n. 170.<br />

23 Vedi sotto, «Intr. gen.», n. 3, nota 4.<br />

24 Cf. V. Romano, IDI 221, febbr. 1985, p. 18; ibid. 233, marzo 1986, p. 36.<br />

7


nostro Processionale, è messo <strong>in</strong> risalto con il r<strong>in</strong>novamento di questo libro. Ciò<br />

dovrebbe consentire una partecipazione autentica dei confratelli e <strong>delle</strong> consorelle a<br />

questa liturgia, tenendo conto anche dei loro impegni apostolici;<br />

b) i suffragi richiesti dalle Costituzioni dei s<strong>in</strong>goli rami della Famiglia<br />

Domenicana si trovano opportunamente richiamati <strong>in</strong> un capitolo di questo Rituale, <strong>in</strong><br />

cui sono ripresi anche gli elementi offerti dal Libellus precum r<strong>in</strong>novato dall’Ord<strong>in</strong>e 25 .<br />

Questi suffragi sono meno sviluppati di quanto avvenisse <strong>in</strong> passato, nella storia<br />

dell’Ord<strong>in</strong>e: 26 perciò i membri della Famiglia Domenicana dovranno <strong>in</strong>terrogarsi sulla<br />

propria fedeltà, personale e comunitaria, a queste esigenze. La valorizzazione dei<br />

diversi ritmi di celebrazione sopra ricordati [cf. a)] potrà permettere a ciascuno di porsi<br />

<strong>in</strong> una situazione di maggiore verità <strong>in</strong> rapporto a quanto ci viene chiesto;<br />

c) la Messa esequiale, con il <strong>rito</strong> dell’ultimo addio, così come la partecipazione<br />

alla sepoltura, costituiscono i momenti culm<strong>in</strong>anti di questa liturgia. Le nostre comunità<br />

dovranno curare la preparazione e lo svolgimento di queste celebrazioni con la stessa<br />

attenzione per ciascuno dei loro confratelli o consorelle; la povertà con cui talora si<br />

svolge la sepoltura non deve <strong>in</strong> alcun modo ostacolare la verità liturgica e la trasparenza<br />

evangelica;<br />

d) più volte, <strong>in</strong> questo Rituale, sono ricordati i rapporti che ci legano alle famiglie<br />

e agli amici dei nostri confratelli o consorelle. Bisogna trovare un comportamento<br />

appropriato, ricordando la responsabilità dell’Ord<strong>in</strong>e verso ognuno dei suoi membri, ma<br />

rammentandosi anche del dovere di riconoscenza che dobbiamo avere verso le nostre<br />

famiglie, come opportunamente viene ricordato negli anniversari.<br />

14. Come per il Rito dell’Unzione degli Infermi, questa sezione del nostro Rituale<br />

offre, <strong>in</strong>sieme ai testi tradizionali r<strong>in</strong>novati, anche formulari e <strong>in</strong>dicazioni nuove. Sono<br />

suggeriti anche gli adattamenti che possono essere previsti dalle edizioni nelle s<strong>in</strong>gole<br />

l<strong>in</strong>gue.<br />

I frati, le monache, le suore e i membri <strong>delle</strong> Fraternite laicali dell’Ord<strong>in</strong>e sono<br />

<strong>in</strong>vitati a scoprire, attraverso un’opportuna presentazione, le ricchezze liturgiche e<br />

spirituali di questo libro. In particolare i giovani studenti siano istruiti sul Rituale<br />

Romano e su quello dell’Ord<strong>in</strong>e. La pastorale <strong>delle</strong> <strong>esequie</strong>, benché non sia che un<br />

aspetto del nostro m<strong>in</strong>istero, è spesso concreta occasione missionaria: anche qui <strong>in</strong>fatti<br />

la compassione del nostro Padre san <strong>Domenico</strong> e il carisma di santa Cater<strong>in</strong>a da Siena<br />

possono aiutarci a trovare le parole e i gesti appropriati.<br />

15. Come viene proclamato nel primo prefazio dei defunti, <strong>in</strong> Cristo «rifulge a<br />

noi la speranza della beata risurrezione». Al centro della nostra fede vi è appunto la<br />

risurrezione: 27 essa ci fa agire da uom<strong>in</strong>i liberi, sul camm<strong>in</strong>o <strong>in</strong>trapreso con la<br />

professione, per cui, già conformati a Cristo mediante il battesimo, cresciamo<br />

nell’obbedienza f<strong>in</strong>o alla morte.<br />

25 LHOP, pp. 764-773.<br />

26 Cf. M.-D. Chauv<strong>in</strong>, La Liturgie de la mort dans l’Ordre de Sa<strong>in</strong>t Dom<strong>in</strong>ique, Romæ 1920; H. R.<br />

Philippeau, La liturgie dom<strong>in</strong>ica<strong>in</strong>e des malades, des mourants et des morts, “Archives d’histoire<br />

dom<strong>in</strong>ica<strong>in</strong>e” I, Paris 1946, pp. 38-52; P. R., Pour l’histoire de l’Office des morts chez les Frères<br />

Prêcheurs, ibid., pp. 232-240; A. Dirks, De officio defunctorum <strong>in</strong> Ord<strong>in</strong>e Fratrum Prædicatorum, ASOP<br />

1953-1954, pp. 389-394; A. Redigonda, De hebdomadali Officii defunctorum recitatione apud FF.<br />

Prædicatores, ASOP 1955-1956, pp. 50-61.<br />

27 1 Cor 15,12-17.<br />

8


Promulgazione e traduzioni di questo Rito <strong>delle</strong> Esequie<br />

16. La presente edizione del Rito <strong>delle</strong> Esequie, parte del nostro Proprio,<br />

approvata dall’Ord<strong>in</strong>e e sottoposta alla revisione della Sede Apostolica, che l’aveva<br />

confermata quanto ai suoi elementi rituali, d’ora <strong>in</strong> poi sia considerata ‘tipica’ per tutti i<br />

membri della Famiglia Domenicana, secondo la regola di ciascuno.<br />

17. Di questo libro vengano preparate traduzioni nelle l<strong>in</strong>gue moderne ed<br />

eventualmente adattamenti, sotto la responsabilità dei <strong>Prov<strong>in</strong>cia</strong>li competenti. 28<br />

Nel provvedere alle traduzioni e agli adattamenti si tengano presenti le norme o<br />

gli orientamenti emanati dalla Sede Apostolica 29 e dalle Conferenze Episcopali, come<br />

pure le <strong>in</strong>dicazioni formulate per <strong>in</strong>carico del Maestro dell’Ord<strong>in</strong>e 30 e quelle contenute<br />

nell’Introduzione del Rituale Romano 31 o <strong>in</strong> questo libro. 32<br />

18. A noi tutti, che sentiamo il peso della sofferenza di fronte al mistero della<br />

morte, sia di aiuto il nostro padre <strong>Domenico</strong>, secondo la sua promessa, 33 <strong>in</strong> modo che la<br />

grande speranza di cui egli ci arricchisce possa espandersi sui nostri contemporanei.<br />

Roma, dalla nostra Curia generalizia, 4 giugno, memoria di san Pietro martire,<br />

nell’anno 2001.<br />

Prot. N° 66/01/1007<br />

Fr. Timothy RADCLIFFE, O.P.<br />

Maestro dell’Ord<strong>in</strong>e<br />

Fr. V<strong>in</strong>cenzo ROMANO, O.P.<br />

Presidente della Commissione liturgica dell’Ord<strong>in</strong>e<br />

28 Insieme al testo lat<strong>in</strong>o di questo Rito, sono state approvate dal Maestro dell’Ord<strong>in</strong>e anche una<br />

versione <strong>in</strong> l<strong>in</strong>gua italiana e francese.<br />

29 SCCD, Declar. De <strong>in</strong>terpretatione textuum liturgicorum, 15 sett. 1969: EDIL I, n. 1963, nota a, pp.<br />

623 s.; CCDDS, Instr. De usu l<strong>in</strong>guarum popularium <strong>in</strong> libris liturgiæ Romanæ edendis, 28 marzo 2001.<br />

30 Cf. V. Romano, Indicationes quædam pro adaptatione Proprii liturgici O.P. a Prov<strong>in</strong>ciis<br />

perficienda, 24 iun. 1978, ASOP 1979, pp. 13-30; Translationes Proprii O.P. l<strong>in</strong>guis vernaculis, <strong>in</strong><br />

LHOP, «Intr. gen.», nn. 72-79, pp. LX-LXIII.<br />

31 RE, nn. 21-25.<br />

32 «Intr. gen.», nn. 32-33.<br />

33 Cf. Acta canonizationis Bonon., nn. 7-8, MOPH 16, pp. 127-130.<br />

9


ABBREVIAZIONI E SIGLE<br />

AAS “Acta Apostolicæ sedis”, Romæ 1909 ss.<br />

ACG “Acta Capitulorum Generalium Ord<strong>in</strong>is Prædicatorum”.<br />

AG Antiphonarium S.O.P., ed. M. Gillet, Romæ 1933 [Add. 1948, 1949 e 1961].<br />

AJ Antiphonarium S. O. P., ed. V. Jandel, I, II, Suppl., Mechl<strong>in</strong>iæ 1862-1863.<br />

AOP “Analecta Ord<strong>in</strong>is Prædicatorum”, Romæ 1998 ss. (f<strong>in</strong>o al 1997 = ASOP).<br />

ASOP “Analecta Sacri Ord<strong>in</strong>is Prædicatorum”, Romæ 1893-1997 (dopo il 1997 =<br />

AOP).<br />

Ben. CEI, Benedizionale, Edizione tipica, Città del Vaticano 1992.<br />

CCC Catechismo della Chiesa Cattolica, Città del Vaticano 1992.<br />

CCDDS Congregazione per il Culto Div<strong>in</strong>o e la Discipl<strong>in</strong>a dei Sacramenti.<br />

CIVCSVA Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita<br />

apostolica (f<strong>in</strong>o al 28 febbraio 1989).<br />

I Const. Constitutiones antiquæ Ord<strong>in</strong>is Fratrum Prædicatorum (1215-1237), ed. A.<br />

H. Thomas, De oudste Constituties van de Dom<strong>in</strong>icanen..., Leuven 1965<br />

(Bibliothèque de la Revue d’histoire ecclésiastique, Fasc.42), pp.309-369.<br />

COP Cæremoniale iuxta ritum S. Ord<strong>in</strong>is Prædicatorum, ed. A. V. Jandel,<br />

Mechl<strong>in</strong>iæ 1869.<br />

Eccl. Off. Ecclesiasticum Officium secundum Ord<strong>in</strong>em Fratrum Prædicatorum...,<br />

cosiddetto ‘Prototipo di Umberto de Romans’, AGOP XIV L 1 (sec. XIII).<br />

EDIL R. Kaczynski (ed.), Enchiridion documentorum <strong>in</strong>staurationis liturgicæ, I<br />

(1963-1973), Tor<strong>in</strong>o 1976; II (1973-1983), Roma 1988; III (1983-1993),<br />

Roma 1997.<br />

EV “Enchiridion Vaticanum”, Bologna 1993 14 ss.<br />

GeV Sacramentarium Gelasianum, ed. L.C. Mohlberg, Liber sacramentorum<br />

romanæ ecclesiæ ord<strong>in</strong>is anni circuli, Roma 1968.<br />

GOP Graduale S.O.P., ed. E. Suarez, Romæ 1950 [Add. 1962]<br />

GR Graduale Romanum, Abbatia <strong>San</strong>cti Petri de Solesmis 1974.<br />

Gre Sacramentarium Gregorianum, ed. J. Deshusses, Le sacramentaire<br />

grégorien, ses pr<strong>in</strong>cipales formes d’après les plus anciens manuscrits,<br />

Fribourg 1971-1982.<br />

IDI “Informazioni Domenicane Internazionali”, Convento S. Sab<strong>in</strong>a, Roma.<br />

11


IGMR 3 Missale Romanum, Institutio Generalis, ex editione typica tertia cura et<br />

studio Congregationis de Cultu Div<strong>in</strong>o et Discipl<strong>in</strong>a Sacramentorum<br />

excerpta, Città del Vaticano 2000 (edizione italiana del 2002).<br />

LCM Costituzioni <strong>delle</strong> Monache dell'Ord<strong>in</strong>e dei Predicatori, ed. D. Byrne, Roma<br />

1987.<br />

LCO Libro <strong>delle</strong> Costituzioni e Ord<strong>in</strong>azioni dei Frati dell’Ord<strong>in</strong>e dei Predicatori<br />

(1998), Napoli 2005.<br />

LHOP Liturgia Horarum. Proprium Officiorum O. P., ed. V. de Couesnongle,<br />

Romæ 1982.<br />

LOOP Prov<strong>in</strong>ce Domenicane d’<strong>Italia</strong>, Supplemento alla Liturgia <strong>delle</strong> Ore secondo<br />

il Calendario proprio dei Frati Predicatori e <strong>delle</strong> Prov<strong>in</strong>ce italiane, 1999 2 .<br />

LR Conferenza Episcopale <strong>Italia</strong>na, Messale Romano riformato a norma dei<br />

decreti del Concilio Ecumenico Vaticano II e promulgato da Paolo VI:<br />

Lezionario, V: Per le Messe «ad diversa» e votive, Roma 1973.<br />

MFP Prov<strong>in</strong>ce Domenicane d'<strong>Italia</strong>, Messale secondo il calendario proprio <strong>delle</strong><br />

Prov<strong>in</strong>ce italiane dei Frati Predicatori, [Casale Monferrato] 1981.<br />

MLOP Proprium Ord<strong>in</strong>is Prædicatorum, Missale et Lectionarium, edd. V. de<br />

Couesnongle - D. Byrne, Romæ 1985.<br />

MOP Missale iuxta ritum Ord<strong>in</strong>is Prædicatorum, ed. A. Fernández, Romæ 1965.<br />

MOPH Monumenta Ord<strong>in</strong>is Fratrum Prædicatorum Historica, Lovanii-Romæ 1896<br />

ss.<br />

MR 2 Conferenza Episcopale <strong>Italia</strong>na, Messale Romano riformato a norma dei<br />

decreti del Concilio Ecumenico Vaticano II e promulgato da Paolo VI, Città<br />

del Vaticano 1983 2 .<br />

MR 3<br />

Missale Romanum, editio typica tertia, Typis Vaticanis, 2002.<br />

OHS Officium Hebdomadæ <strong>San</strong>ctæ O.P., ed. A. Fernández, Romæ 1965.<br />

OUISC Proprio dell’Ord<strong>in</strong>e. Ordo Unctionis <strong>in</strong>firmorum eorumque spiritualis<br />

curae, Roma 2008.<br />

PNLO Pr<strong>in</strong>cipi e norme per la Liturgia <strong>delle</strong> Ore, <strong>in</strong> LO, I, 1976, pp. 25-105.<br />

PNMR Pr<strong>in</strong>cipi e norme per l’uso del Messale Romano, <strong>in</strong> MR 2 , pp. xvii-xlviii.<br />

PR Le Pontifical de la Curie roma<strong>in</strong>e au XIII ème<br />

siècle, <strong>in</strong> Le Pontifical roma<strong>in</strong><br />

au Moyen-Age, t. II, éd. M. Andrieu, Città del Vaticano 1940, rist. 1984.<br />

PRG C. Vogel - R. Elze (edd.), Le pontifical romano-germanique du dixième<br />

siècle: Le texte, II, Città del Vaticano 1963.<br />

PS Processionarium S.O.P., ed. E. Suarez, Romæ 1949.<br />

12


RE Conferenza Episcopale <strong>Italia</strong>na, Messale Romano riformato a norma dei<br />

decreti del Concilio Ecumenico Vaticano II e promulgato da Paolo VI: Rito<br />

<strong>delle</strong> Esequie, Edizione tipica, Roma 1974.<br />

RE Ambr. Rito <strong>delle</strong> Esequie secondo la liturgia della <strong>San</strong>ta Chiesa di Milano,<br />

promulgato dal signor Card<strong>in</strong>ale Giovanni Colombo arcivescovo di Milano,<br />

Milano 1977.<br />

RSM Rituale dei Servi di Maria per la memoria dei fratelli defunti, Edizione<br />

tipica, Roma, Curia Generalizia OSM, 1975.<br />

SC Concilio Vaticano II, Costituzione Sacrosanctum Concilium sulla sacra<br />

liturgia, 4.12.1963: EV 1, nn. 1-244.<br />

SCCD Sacra Congregazione per il Culto Div<strong>in</strong>o (f<strong>in</strong>o al 10 luglio 1975).<br />

SCR Sacra Congregazione dei Riti (f<strong>in</strong>o al 7 maggio 1969).<br />

SCRIS Sacra Congregazione per i Religiosi e gli Istituti Secolari (f<strong>in</strong>o al 1° marzo<br />

1968: S.Congregazione dei Religiosi [dal 1 marzo 1989: CIVCSVA]).<br />

SCSCD Sacra Congregazione per i Sacramenti e il Culto Div<strong>in</strong>o (dall’11 luglio 1975<br />

f<strong>in</strong>o al 4 apr. 1984 [dal 27 nov. 1983: CSCD]).<br />

SD Giovanni Paolo II, Epistola Apostolica Salvifici doloris, 11.2.1984: EV 9,<br />

nn. 620-885.<br />

Sussidio Proclamiamo la tua resurrezione. Sussidio pastorale <strong>in</strong> occasione della<br />

celebrazione <strong>delle</strong> <strong>esequie</strong>, Città del Vaticano 2007.<br />

TMA Giovanni Paolo II, Epistola Apostolica Tertio Millennio adveniente,<br />

10.11.1994: EV 14, nn. 1714-1820.<br />

VC Giovanni Paolo II, Esortazione apostolica post-s<strong>in</strong>odale La vita consacrata,<br />

25.3.1996: EV 15, nn. 434-775.<br />

Sigle della Sacra Scrittura<br />

Ap Apocalisse di san Giovanni apostolo<br />

Bar Libro del profeta Baruc<br />

Col Lettera ai Colossesi<br />

1 e 2 Cor Lettere 1 e 2 ai Cor<strong>in</strong>ti<br />

Eb Lettera agli Ebrei<br />

Fil Lettera ai Filippesi<br />

Gb Giobbe<br />

Gdt Giuditta<br />

Gen Genesi<br />

Gv Vangelo secondo Giovanni<br />

13


Is Isaia<br />

Lc Vangelo secondo Luca<br />

2 Mac Libro II Maccabei<br />

Mc Vangelo secondo Marco<br />

Mt Vangelo secondo Matteo<br />

Rm Lettera ai Romani<br />

Sal Libro dei Salmi<br />

Tit Lettera a Tito<br />

1 e 2 Tm Lettere 1 e 2 a Timoteo<br />

14


INTRODUZIONE GENERALE<br />

1. La celebrazione cristiana dei funerali è una celebrazione del mistero pasquale<br />

di Cristo Signore.<br />

Nelle <strong>esequie</strong>, la Chiesa prega che i suoi figli, <strong>in</strong>corporati per il Battesimo a Cristo<br />

morto e risorto, pass<strong>in</strong>o con lui dalla morte alla vita e, debitamente purificati<br />

nell’anima, vengano accolti con i santi e gli eletti nel cielo, mentre il corpo aspetta la<br />

beata speranza della venuta di Cristo e la risurrezione dei morti.<br />

È per questo che la Chiesa, madre pietosa, offre per i defunti il Sacrificio<br />

eucaristico, memoriale della Pasqua di Cristo, e <strong>in</strong>nalza preghiere e compie suffragi; e<br />

poiché tutti i fedeli sono uniti <strong>in</strong> Cristo, tutti ne risentono vantaggio: aiuto spirituale i<br />

defunti, consolazione e speranza quanti ne piangono la scomparsa. 1<br />

2. Nel celebrare le <strong>esequie</strong> dei suoi frati, monache e suore, come pure degli altri<br />

membri della Famiglia Domenicana e dei suoi amici, il nostro Ord<strong>in</strong>e, <strong>in</strong>sieme a tutti i<br />

cristiani, vuole affermare senza reticenze la speranza nella vita eterna, senza però<br />

ignorare né trascurare eventuali diversità di concezioni o di comportamento<br />

riscontrabili, a proposito dei defunti, nella nostra epoca o <strong>in</strong> una data regione <strong>in</strong> cui si<br />

trovano membri della Famiglia Domenicana.<br />

Secondo gli orientamenti del Rito <strong>delle</strong> <strong>esequie</strong> del Rituale Romano, il nostro<br />

Ord<strong>in</strong>e, <strong>in</strong>sieme alle sue proprie tradizioni, debitamente r<strong>in</strong>novate e qui presentate,<br />

accoglie volentieri tutto ciò che vi è di buono nei costumi locali e familiari; se poi<br />

qualche particolare risultasse <strong>in</strong> contrasto con il vangelo o con il senso della vita<br />

consacrata, i fratelli e le sorelle cerch<strong>in</strong>o di trasformarlo, <strong>in</strong> modo che le <strong>esequie</strong><br />

celebrate per i cristiani esprimano la fede pasquale e dimostr<strong>in</strong>o uno spi<strong>rito</strong><br />

autenticamente <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con il vangelo e con la fraternità religiosa. In particolare, si<br />

faccia attenzione a dare uguale dignità e solennità alle <strong>esequie</strong> di tutti i confratelli o<br />

consorelle, quali che siano state le loro funzioni e la posizione occupata nell’Ord<strong>in</strong>e o<br />

anche nella Chiesa. 2<br />

I<br />

LITURGIA DOMENICANA DELLE ESEQUIE<br />

3. L’Ord<strong>in</strong>e dei Predicatori, come altre Famiglie religiose, ha ereditato fra le sue<br />

tradizioni particolari una liturgia dei malati e dei defunti la cui ricchezza e il cui valore<br />

sono stati spesso segnalati 3 e talora anche utilizzati nell’ambito del r<strong>in</strong>novamento<br />

liturgico promosso dal Concilio Vaticano II. 4<br />

1 Cf. RE, n. 1.<br />

2 Cf. RE, nn. 2 e 20.<br />

3 Cf. ASOP 1977, p. 143.<br />

4 Cf. ACG 1974, n. 170 (= ASOP 1977, pp. 147-149, nn. 14-21; pp. 152-155, nn. 28-37). Vedi anche<br />

D. Dye, Le rit dom<strong>in</strong>ica<strong>in</strong> à la suite de la réforme liturgique de Vatican II, ASOP 1977, pp. 193-275 (=<br />

“Notitiæ” 14, 1978, pp. 334-417; 463-499), specialmente pp. 250-260; M.A. Del Río Gonzáles, La<br />

Liturgía de la Muerte y de las Exequias en la tradición dom<strong>in</strong>icana. Estudio histórico-litúrgicoteológico,<br />

Salmanticæ 1998.<br />

15


Il nostro Ord<strong>in</strong>e ha chiesto e ottenuto di poter adottare il Rituale Romano, ora<br />

totalmente r<strong>in</strong>novato, e qu<strong>in</strong>di anche la parte relativa alle celebrazioni per i defunti, <strong>in</strong><br />

ord<strong>in</strong>e al proprio impegno pastorale e anche per poter beneficiare di riti più adatti alla<br />

sensibilità religiosa e spirituale del nostro tempo. 5<br />

Tuttavia, come è già previsto dal Rituale Romano, 6 il nostro Ord<strong>in</strong>e ha voluto<br />

conservare alcuni elementi adatti del proprio <strong>rito</strong> antico. Quando si è reso necessario li<br />

ha r<strong>in</strong>novati, adattando nel contempo all’uso conventuale strutture o testi della liturgia<br />

lat<strong>in</strong>a attuale.<br />

4. Si troveranno pertanto <strong>in</strong> questo libro testi riveduti, tratti dal Processionario,<br />

dal Collettario e dal Cerimoniale O.P., così come sono stati approvati dal Capitolo<br />

generale del 1974 e confermati dalla Sede Apostolica. 7 Indicazioni rituali tradizionali<br />

sono state rivedute, per tener conto della diversità <strong>delle</strong> situazioni <strong>in</strong> cui si trovano<br />

comunità di frati o monache o suore o di altri membri della Famiglia Domenicana.<br />

5. Le nostre comunità siano sempre attente ai confratelli o consorelle che si<br />

trov<strong>in</strong>o ad affrontare il mistero della malattia e della morte. Per i suffragi, questo<br />

Rituale r<strong>in</strong>via a quanto è stabilito nelle Costituzioni o statuti dei s<strong>in</strong>goli rami della<br />

Famiglia Domenicana. 8 Tuttavia, nello spi<strong>rito</strong> del r<strong>in</strong>novamento liturgico, viene<br />

<strong>in</strong>dicato <strong>in</strong> modo più specifico come santificare i momenti più significativi tra la morte<br />

e la sepoltura e vengono dati orientamenti per l’animazione di una comunità nella sua<br />

vita di preghiera.<br />

II<br />

COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÀ E DELLE PERSONE<br />

6. Le situazioni <strong>in</strong> cui può verificarsi la morte di un confratello o di una<br />

consorella sono varie (<strong>in</strong> convento, <strong>in</strong> una casa di riposo, altrove) e diverse sono le<br />

culture e le persone che contraddist<strong>in</strong>guono le azioni liturgiche di una comunità. È bene<br />

tener conto di tutti questi elementi di diversificazione, come pure conoscere le<br />

possibilità offerte dal Rituale Romano e dai suoi adattamenti locali. 9<br />

7. Per sapere come preparare e svolgere le celebrazioni, il Priore o la Priora e il<br />

delegato o la delegata per la liturgia della comunità tengano presenti tutte le circostanze<br />

- specialmente quando il malato si trova <strong>in</strong> un ospedale o comunque fuori dalla casa<br />

religiosa - e si servano volentieri <strong>delle</strong> varie possibilità offerte dal Rituale dell’Ord<strong>in</strong>e.<br />

5 ACG 1974, n. 170 (= ASOP 43, 1977, pp. 143 ss.); ASOP 1977, pp. 141 s.<br />

6 Cf. ASOP 1977, p. 143 nota 3.<br />

7 Vedi sopra, nota 37.<br />

8 Cf. LCO, nn. 9, 10, 11, 70-75; LCM, nn. 8-12, 16-21, 45/2°. Vedi anche A.-G. Fuente, La vida<br />

litúrgica en la Orden de Predicadores. Estudio en su legislación: 1216-1980, Romæ 1981, pp. 136 s. e<br />

210-218.<br />

9 Cf. RE, nn. 21-22.<br />

16


Con un’opportuna catechesi aiut<strong>in</strong>o i confratelli o le consorelle a cogliere le ricchezze<br />

spirituali e le <strong>in</strong>tenzioni profonde della liturgia r<strong>in</strong>novata. 10<br />

8. I confratelli e le consorelle si sentano parte attiva della celebrazione <strong>delle</strong><br />

<strong>esequie</strong> di uno o una di loro. Si terrà conto anche dei parenti e degli amici più legati al<br />

defunto. Qualora sia possibile e lo si giudichi opportuno, sarà bene scegliere <strong>in</strong>sieme a<br />

loro gli elementi per la celebrazione.<br />

9. Circa la preparazione del corpo e gli altri uffici resi al defunto, 11 si tengano<br />

presenti le consuetud<strong>in</strong>i del luogo e le circostanze. Si consider<strong>in</strong>o anche le mansioni<br />

svolte dagli addetti alle onoranze funebri, perché possano meglio corrispondere alle<br />

esigenze della liturgia cristiana. È giusto <strong>in</strong>fatti che, pur senza <strong>in</strong>dulgere a forme di<br />

vuoto esibizionismo o di ostentazione mondana, si dia il dovuto onore al corpo dei<br />

defunti, divenuto con il Battesimo tempio dello Spi<strong>rito</strong> <strong>San</strong>to. 12<br />

10. La liturgia esequiale e tutto ciò che la circonda ha lo scopo di affidare a Dio i<br />

defunti, ma anche di rianimare la speranza dei presenti e di fortificarne la fede nel<br />

mistero pasquale e nella resurrezione dei morti. 13 Questa liturgia manifesta <strong>in</strong>oltre la<br />

dimensione pasquale della vita consacrata 14 e i legami <strong>delle</strong> nostre comunità con la<br />

famiglia o i parenti del defunto o della defunta. 15<br />

11. Nella preparazione di queste azioni liturgiche si abbia cura di sottol<strong>in</strong>eare i<br />

v<strong>in</strong>coli religiosi che hanno contrassegnato la vita del defunto o della defunta, senza<br />

peraltro trascurare i giusti riferimenti ai rapporti familiari. Sulla base di questi pr<strong>in</strong>cipi<br />

generali, si danno alcune <strong>in</strong>dicazioni particolari:<br />

a) nei limiti del possibile, tenuto conto <strong>delle</strong> circostanze e degli statuti e<br />

consuetud<strong>in</strong>i <strong>delle</strong> Prov<strong>in</strong>ce, dei Monasteri o <strong>delle</strong> Congregazioni, per le Messe<br />

esequiali dei nostri defunti si scelga una chiesa o cappella dell’Ord<strong>in</strong>e. Anche la<br />

sepoltura si faccia abitualmente <strong>in</strong> una tomba nostra;<br />

b) i pr<strong>in</strong>cipali compiti nella liturgia - cioè la presidenza della celebrazione,<br />

l’omelia, ecc. - siano distribuiti secondo le relazioni <strong>delle</strong> s<strong>in</strong>gole persone con il defunto<br />

o la defunta. Qualora presieda la celebrazione eucaristica il Priore, come spesso si usa<br />

fare, può fare l’omelia un altro frate, sacerdote o diacono, che abbia ben conosciuto il<br />

defunto o la defunta;<br />

c) si riservi particolare attenzione ai familiari del defunto o della defunta, fra cui<br />

può trovarsi qualcuno che sia acattolico o anche non credente. Si assecond<strong>in</strong>o i loro<br />

desideri legittimi e nello stesso tempo siano aiutati a comprendere il senso della liturgia<br />

della Chiesa e dell’Ord<strong>in</strong>e. 16<br />

12. Per le situazioni particolari che possono presentarsi, si ricordi <strong>in</strong> particolare<br />

quanto segue:<br />

10 Cf. ACG 1974, n. 170: Adaptationes ad Ord<strong>in</strong>em Prædicatorum illarum partium Ritualis Romani<br />

qui vocantur ‘Ordo Unctionis Infirmorum’ et ‘Ordo Exsequiarum’, n. 7: ASOP 1977, pp. 144 s. Cf. RE,<br />

n. 23.<br />

11 Cf. SUICS, nn. 179-180.<br />

12 Cf. RE, n. 3 e 16.<br />

13 Cf. RE, n. 17.<br />

14 Cf. VC, n. 24.<br />

15 Cf. RE, n. 51-52.<br />

16 cf. RE, n. 18.<br />

17


a) per un confratello o una consorella che abbia donato i propri organi per il<br />

trapianto, si seguano le <strong>in</strong>dicazioni del Rituale e si prevedano momenti di preghiera e la<br />

celebrazione eucaristica, omettendo però il <strong>rito</strong> dell’ultimo commiato;<br />

b) se si sceglie la cremazione, le <strong>esequie</strong> si celebr<strong>in</strong>o allo stesso modo che per la<br />

sepoltura, adattando alcuni elementi; 17<br />

c) altri casi possono verificarsi, specialmente se un confratello o una consorella<br />

muore senza la presenza della comunità o se il corpo del defunto non può essere<br />

riportato nella casa religiosa, a causa <strong>delle</strong> circostanze: <strong>in</strong> tali casi il Priore o la Priora e<br />

il delegato o la delegata per la liturgia facciano del loro meglio, tenendo presente la<br />

sollecitud<strong>in</strong>e dell’Ord<strong>in</strong>e per i confratelli o le consorelle defunte. 18<br />

13. Nei casi <strong>in</strong> cui, tenendo conto della comunità e dei desideri dei familiari o dei<br />

presenti, si vogliono adoperare più l<strong>in</strong>gue, esse siano convenientemente equilibrate, per<br />

valorizzare i momenti più importanti della celebrazione. Si usi lo stesso discernimento<br />

nell’accogliere consuetud<strong>in</strong>i particolari che si armonizz<strong>in</strong>o con la liturgia cristiana.<br />

Per quanto riguarda il <strong>rito</strong> dell’ultimo commiato, si cerchi di utilizzare la l<strong>in</strong>gua e<br />

i testi che favoriscano la partecipazione del maggior numero possibile dei presenti.<br />

Momenti diversi<br />

III<br />

PRECI PER I VARI MOMENTI DEL RITO<br />

14. Nello spi<strong>rito</strong> del r<strong>in</strong>novamento liturgico, è bene santificare i momenti più<br />

significativi fra la morte e la sepoltura. Tali momenti, tenuto conto <strong>delle</strong> consuetud<strong>in</strong>i<br />

locali, possono essere: la veglia di preghiera nella casa del defunto, la deposizione del<br />

cadavere nella bara, il trasporto <strong>in</strong> chiesa per la celebrazione della liturgia della Parola e<br />

dell’Eucaristia alla presenza dei familiari e possibilmente di tutta la comunità, l’ultimo<br />

commiato e il trasporto al cimitero. 19<br />

15. Applicando questi orientamenti alla tradizione e alla prassi abituale<br />

nell’Ord<strong>in</strong>e, i momenti pr<strong>in</strong>cipali sono i seguenti:<br />

a) nel convento o <strong>in</strong> comunità, il trasporto del corpo del defunto o della defunta <strong>in</strong><br />

chiesa o <strong>in</strong> un luogo adatto, oppure l’accoglienza del feretro che giunga dall’esterno;<br />

b) un momento di preghiera per il defunto o la defunta <strong>in</strong> comunità ed<br />

eventualmente anche momenti di preghiera presso la salma, se non viene portata <strong>in</strong><br />

convento;<br />

c) una celebrazione liturgica o un momento di preghiera mentre si chiude la bara;<br />

d) il Sacrificio eucaristico;<br />

e) l’ultima raccomandazione e il commiato, <strong>in</strong> chiesa;<br />

f) la processione al cimitero, quando è possibile;<br />

17 Cf. RE, n. 15. Per l’<strong>Italia</strong> vedere le <strong>in</strong>dicazioni pastorali <strong>in</strong>: Proclamiamo la tua resurrezione.<br />

Sussidio pastorale <strong>in</strong> occasione della celebrazione <strong>delle</strong> <strong>esequie</strong>, Città del Vaticano 2007.<br />

18 Cf. ACG 1974, n. 170 = ASOP 1977, p. 147, n. 14.<br />

19 RE, n. 3; ASOP 1977, p.147, nota 19.<br />

18


g) la sepoltura e le ultime preghiere, al cimitero.<br />

16. Subito dopo la morte, quando il corpo del defunto o della defunta viene<br />

composto e gli si rendono gli altri servizi, se è possibile - nel rispetto <strong>delle</strong> leggi locali -<br />

il corpo viene portato nel luogo della veglia, cioè nella chiesa conventuale o <strong>in</strong> altro<br />

luogo adatto.<br />

Se la morte è avvenuta <strong>in</strong> ospedale o comunque fuori dalla casa religiosa, il corpo<br />

viene composto nella camera ardente o, a seconda <strong>delle</strong> circostanze, viene portato subito<br />

<strong>in</strong> convento. Allora <strong>in</strong>iziano i diversi momenti di preghiera.<br />

17. Le “veglie” presso il corpo del confratello o della consorella defunta<br />

costituiscono una forma di supplica prolungata, nella quale ognuno degli elementi<br />

illustra l’uno o l’altro aspetto della preghiera della Chiesa e della nostra vita fraterna:<br />

a) un primo momento di preghiera presso il defunto o la defunta si svolge nella<br />

massima semplicità e ricorda ciò che si è vissuto <strong>in</strong>sieme al confratello o alla<br />

consorella, ciò che il Signore ci ha donato di sperimentare <strong>in</strong>sieme;<br />

b) la Liturgia <strong>delle</strong> Ore, quella del giorno o l’Ufficio dei Defunti, se le norme<br />

liturgiche lo consentono, 20 oppure con una opportuna selezione di elementi di questo<br />

Ufficio;<br />

c) il raccoglimento <strong>in</strong>dividuale dei confratelli o <strong>delle</strong> consorelle presso il defunto<br />

o la defunta, con la recita di salmi o la lettura di altri testi biblici, e anche una breve<br />

celebrazione liturgica, al momento della chiusura della bara;<br />

d) la celebrazione della Messa, o l’applicazione dell’<strong>in</strong>tenzione, appena ricevuta<br />

la notizia della morte, cioè prima della liturgia esequiale.<br />

Quando l’Ufficio dei defunti non si può celebrare <strong>in</strong> luogo della Liturgia <strong>delle</strong><br />

Ore, presente o assente la salma, prima o dopo la sepoltura, è bene prevedere, <strong>in</strong>vece<br />

della celebrazione di questo Ufficio, una veglia o una liturgia della Parola. 21<br />

18. Dopo la Messa esequiale si compie <strong>in</strong> chiesa, perché la comunità cristiana<br />

possa parteciparvi, il <strong>rito</strong> dell’ultima raccomandazione e del commiato.<br />

È un <strong>rito</strong> che non va <strong>in</strong>teso come una purificazione - implorata con la celebrazione<br />

del Sacrificio eucaristico - del defunto o della defunta, ma come l’ultimo saluto rivolto<br />

dalla comunità cristiana e religiosa a un suo membro, prima che il corpo sia portato alla<br />

sepoltura. È vero che c’è sempre, nella morte, una separazione, ma i cristiani, membri<br />

come sono di Cristo e una sola cosa <strong>in</strong> lui, non possono essere separati neppure dalla<br />

morte. 22<br />

Il <strong>rito</strong> dell’ultima raccomandazione e del commiato, così come viene descritto <strong>in</strong><br />

questo libro (nn. 52-61), si può compiere soltanto nelle <strong>esequie</strong>, presente il cadavere. 23<br />

19. Al <strong>rito</strong> dell’ultima raccomandazione e del commiato segue la processione al<br />

cimitero e la sepoltura, che a seconda <strong>delle</strong> diverse situazioni <strong>delle</strong> nostre comunità si<br />

svolgono <strong>in</strong> vari modi:<br />

a) quando è possibile, alla stazione <strong>in</strong> chiesa fa seguito la processione al cimitero,<br />

cui possono partecipare, <strong>in</strong>sieme alla comunità religiosa, i familiari del defunto o della<br />

defunta, i suoi amici ed eventuali ospiti. Tradizionalmente questa processione,<br />

20 Cf. PNLO, nn. 246-247.<br />

21 Cf. RE, n. 14.<br />

22 Cf. Simeone di Tessalonica, De ord<strong>in</strong>e sepulturæ, PG 155, 685B; CCC, n. 1690.<br />

23 Cf. RE, n. 10.<br />

19


accompagnata da salmi e antifone e con l’eventuale uso del cero pasquale, assume un<br />

significato particolare, simboleggiando la nostra unione con il mistero pasquale: il<br />

cimitero prefigura così quel luogo di refrigerio, di luce e di pace che è il paradiso, <strong>in</strong><br />

mezzo al quale vi è l’albero della vita.<br />

Nel caso <strong>in</strong> cui una comunità può fare la processione al cimitero, il <strong>rito</strong><br />

dell’ultima raccomandazione e del commiato <strong>in</strong>izia <strong>in</strong> qualche modo <strong>in</strong> chiesa ma si<br />

prolunga nella processione e si conclude con gli ultimi suffragi al cimitero; 24<br />

b) se la comunità non ha un cimitero proprio, o se non ne è facile l’accesso, il <strong>rito</strong><br />

dell’ultima raccomandazione e del commiato si svolge <strong>in</strong> chiesa. Il Priore o la Priora, il<br />

Cappellano, e alcuni confratelli o consorelle, <strong>in</strong>sieme ai familiari presenti,<br />

accompagnano il corpo al cimitero, dove si dicono le preghiere <strong>in</strong>dicate per la sepoltura.<br />

20. Al cimitero, dopo la benedizione del sepolcro, la sepoltura viene<br />

accompagnata, da parte del m<strong>in</strong>istro ord<strong>in</strong>ato, se è possibile, da alcuni gesti simbolici<br />

(aspersione, <strong>in</strong>censazione, spargimento di terra), che <strong>in</strong> attesa della risurrezione<br />

rappresentano il <strong>rito</strong>rno del defunto o della defunta alla terra da cui Dio formò l’uomo. 25<br />

21. Inf<strong>in</strong>e si recitano gli ultimi suffragi, sotto forma di preghiera dei fedeli, con<br />

<strong>in</strong>vocazioni appropriate o con una supplica litanica più ampia, e la conclusione del<br />

sacerdote.<br />

Qualità e svolgimento progressivo all’<strong>in</strong>terno della celebrazione<br />

22. I diversi momenti f<strong>in</strong> qui descritti aiutano, <strong>in</strong> una celebrazione a tappe<br />

progressive, i confratelli o le consorelle e gli altri fedeli ad approfondire il senso<br />

cristiano della vita e della morte e ad accogliere la speranza della risurrezione.<br />

Pertanto nell’organizzare i vari elementi si faccia attenzione ad esprimere i diversi<br />

aspetti della preghiera cristiana, rispettando il carattere proprio di ogni momento e la<br />

loro connessione con la vita religiosa e con la famiglia del defunto o della defunta.<br />

Talvolta si tratterà di celebrazioni molto semplici, altre volte di celebrazioni più solenni.<br />

23. In qualsiasi celebrazione per i defunti, sia esequiale che comune, grande<br />

importanza vien data, nello svolgimento del <strong>rito</strong>, alla lettura della parola di Dio; è <strong>in</strong>fatti<br />

la parola di Dio che proclama il mistero pasquale, dona la speranza di <strong>in</strong>contrarci ancora<br />

nel regno di Dio, ravviva la pietà verso i defunti ed esorta alla testimonianza di una vita<br />

veramente cristiana. 26<br />

24. Nel compiere i suoi uffici materni verso i defunti, la Chiesa ricorre soprattutto<br />

alla preghiera dei salmi: con essi esprime il suo dolore e attesta <strong>in</strong>sieme la sua fiducia.<br />

Quanto agli altri canti, si curi che riechegg<strong>in</strong>o nel testo la vivezza del l<strong>in</strong>guaggio<br />

biblico 27 e la spiritualità di quello liturgico. 28<br />

24 Vedi sotto, nn. 67-93.<br />

25 Cf. ASOP 1977, p.154, nn.33-34.<br />

26 RE, n. 11.<br />

27 SC, n. 24.<br />

28 Cf. RE, n. 12.<br />

20


Come è ricordato nel Supplemento domenicano alla Liturgia <strong>delle</strong> Ore, 29 è<br />

auspicabile che le nostre comunità si impegn<strong>in</strong>o a selezionare o creare, anche riguardo<br />

alla liturgia dei defunti, canti che corrispondano alla nostra attuale sensibilità liturgica.<br />

25. Anche nelle orazioni la comunità cristiana professa la sua fede e <strong>in</strong>tercede per<br />

i defunti perché raggiungano <strong>in</strong> Dio la loro beatitud<strong>in</strong>e. Si prega <strong>in</strong>oltre per i familiari<br />

dei defunti, perché abbiano nel loro dolore la consolazione della fede: <strong>in</strong> questo Rituale<br />

si trovano qu<strong>in</strong>di orazioni che la nostra tradizione denom<strong>in</strong>ava ‘per coloro che<br />

piangono’. 30<br />

Tre tipi di <strong>esequie</strong><br />

IV<br />

VARI TIPI DI ESEQUIE<br />

26. Il Rituale Romano 31 prevede tre tipi di <strong>esequie</strong>, <strong>in</strong> base alle diverse situazioni<br />

ambientali: celebrazione pr<strong>in</strong>cipale <strong>in</strong> chiesa, <strong>esequie</strong> nella cappella del cimitero e al<br />

sepolcro, nella casa del defunto o della defunta. 32<br />

Le <strong>esequie</strong> descritte <strong>in</strong> questo Rituale dell’Ord<strong>in</strong>e prevedono il tipo tradizionale<br />

nella Famiglia Domenicana. Tuttavia <strong>in</strong> una determ<strong>in</strong>ata nazione o regione il Capitolo<br />

prov<strong>in</strong>ciale o la richiesta di una Congregazione, per necessità particolari, possono<br />

conservare consuetud<strong>in</strong>i locali che siano state approvate dalla Conferenza Episcopale.<br />

In tal caso la celebrazione si svolge secondo quelle <strong>in</strong>dicazioni, pur mantenendo la<br />

facoltà di utilizzare alcuni elementi del <strong>rito</strong>, testi e canti della nostra tradizione<br />

domenicana.<br />

La cremazione<br />

27. Benché la Chiesa preferisca la consuetud<strong>in</strong>e di seppellire i corpi, come il<br />

Signore stesso volle essere sepolto, se talora, <strong>in</strong> circostanze particolari, sembra<br />

opportuna la cremazione del cadavere, i riti <strong>delle</strong> <strong>esequie</strong> si svolgano secondo quanto è<br />

stabilito dagli adattamenti regionali del Rituale Romano.<br />

I riti previsti nella cappella del cimitero o presso la tomba, <strong>in</strong> questo caso si<br />

possono fare nella stessa sala crematoria, alla presenza del Priore e di alcuni confratelli<br />

e familiari; oppure, nel caso di una comunità femm<strong>in</strong>ile, alla presenza della Priora con<br />

alcune consorelle, il Cappellano e i familiari. 33<br />

La donazione di organi<br />

29 LOOP, «Intr. gen.», nn. 74-79, pp. 41-43.<br />

30 Cf. RE, n. 13.<br />

31 RE, nn. 5, 6, 7, 8.<br />

32 Cf. RE, n. 4.<br />

33 Cf. RE, n. 15; Sussidio, nota 50.<br />

21


28. Se un fratello o una sorella, dopo matura decisione, aveva stabilito di donare i<br />

propri organi per il trapianto, i vari riti esequiali previsti per la santificazione dei diversi<br />

momenti dalla morte alla sepoltura si svolgono <strong>in</strong> altro modo. Si devono prevedere<br />

tempi di preghiera e di supplica, ma il <strong>rito</strong> dell’ultima raccomandazione e del commiato<br />

al defunto non si può fare alla f<strong>in</strong>e della Messa esequiale, a causa dell’assenza del<br />

cadavere.<br />

V<br />

Presenza di un sacerdote<br />

UFFICI E MINISTERI VERSO I DEFUNTI<br />

29. Nella celebrazione <strong>delle</strong> <strong>esequie</strong> il Priore o altro sacerdote (o il Cappellano <strong>in</strong><br />

caso di una comunità femm<strong>in</strong>ile), quando raccomanda a Dio un defunto, ricordi che è<br />

suo dovere anche rianimare nei presenti la speranza, ravvivarne la fede nel mistero<br />

pasquale e nella risurrezione dei morti; lo faccia però con delicatezza e con tatto, <strong>in</strong><br />

modo che nell’esprimere la comprensione materna della Chiesa e nel recare il conforto<br />

della fede, le sue parole siano di sollievo al cristiano che crede, senza urtare l’uomo che<br />

piange. Particolare <strong>in</strong>teressamento dimostri poi per coloro che <strong>in</strong> occasione dei funerali<br />

assistono alla celebrazione liturgica <strong>delle</strong> <strong>esequie</strong> o ascoltano la proclamazione del<br />

vangelo, siano essi acattolici o anche cattolici che mai o quasi mai partecipano<br />

all’Eucaristia, o danno l’impressione di aver perduto la fede: i sacerdoti sono m<strong>in</strong>istri<br />

del vangelo di Cristo, e lo sono per tutti. 34<br />

Assenza del sacerdote<br />

30. Le <strong>esequie</strong> senza la Messa possono essere celebrate dal diacono. In comunità<br />

di monache o suore, <strong>in</strong> mancanza di un sacerdote o di un diacono, la Priora o un’altra<br />

sorella a ciò deputata può svolgere tutti i compiti che possono essere svolti da laici. 35<br />

Compiti <strong>delle</strong> Prov<strong>in</strong>ce<br />

VI<br />

ADATTAMENTI E TRADUZIONI<br />

31. È compito di ogni <strong>Prov<strong>in</strong>cia</strong> o gruppo di Prov<strong>in</strong>ce di una stessa regione<br />

l<strong>in</strong>guistica preparare adattamenti e traduzioni di questo Rituale, da <strong>in</strong>viare alla Sede<br />

Apostolica per la conferma; <strong>in</strong> particolare:<br />

a) le traduzioni dovranno tener presenti le recenti <strong>in</strong>dicazioni della Sede<br />

Apostolica, 36 <strong>in</strong> modo che i testi corrispondano veramente alla peculiarità <strong>delle</strong> diverse<br />

34 Cf. RE, nn. 17-18 e 25.<br />

35 Cf. RE, nn. 19; 22,4°; 51; ASOP 1977, p. 145.<br />

36 CCDDS, Istr. De usu l<strong>in</strong>guarum popularium <strong>in</strong> libris liturgiæ Romanæ edendis, 28 marzo 2001.<br />

22


l<strong>in</strong>gue e siano veramente adattate alle s<strong>in</strong>gole culture, con l’aggiunta, ove possibile, di<br />

melodie per il canto;<br />

b) laddove il Rituale Romano offre una scelta tra più formule, se ne possono<br />

aggiungere altre dello stesso genere (vedi qui sotto, d);<br />

c) qualora motivi pastorali lo suggeriscano, si può stabilire l’omissione<br />

dell’aspersione e dell’<strong>in</strong>censazione, sostituendole eventualmente con altro <strong>rito</strong>;<br />

d) nelle edizioni dei libri liturgici curate dalle Prov<strong>in</strong>ce o da gruppi di Prov<strong>in</strong>ce di<br />

una stessa regione l<strong>in</strong>guistica, i testi possono venire disposti nel modo che sembri più<br />

comodo e pratico dal punto di vista pastorale, senza però omettere nulla di quanto è<br />

contenuto <strong>in</strong> questa edizione tipica.<br />

Se si ritiene opportuno aggiungere rubriche o testi, questi debbono essere dist<strong>in</strong>ti<br />

dalle rubriche e dal testo di questo Rituale con un particolare segno o carattere<br />

tipografico. 37<br />

Invio <strong>delle</strong> traduzioni e adattamenti al Maestro dell’Ord<strong>in</strong>e<br />

32. Ogni traduzione o adattamento di questo libro sia mandato al Maestro<br />

dell’Ord<strong>in</strong>e per essere da lui debitamente approvato, dopo essere stato esam<strong>in</strong>ato e, se<br />

necessario, corretto; il Maestro poi avrà cura di <strong>in</strong>viarlo alla Congregazione per il Culto<br />

Div<strong>in</strong>o e la Discipl<strong>in</strong>a dei Sacramenti, per riceverne la conferma. 38<br />

Compiti del m<strong>in</strong>istro nel preparare e ord<strong>in</strong>are la celebrazione<br />

33. Il <strong>rito</strong> qui proposto si presenta <strong>in</strong> forma assai semplice, ma ricca e varia è la<br />

scelta dei testi. Così, ad esempio,<br />

1) tutti i testi si possono sostituire con altri, per una maggiore aderenza alla<br />

situazione reale entro cui si svolge la celebrazione;<br />

2) alcuni elementi non sono obbligatori, ma possono essere aggiunti secondo le<br />

circostanze: ad esempio, l’orazione per il conforto <strong>delle</strong> persone colpite dal lutto;<br />

3) quando il salmo <strong>in</strong>dicato o sugge<strong>rito</strong> dalla liturgia presenta una certa difficoltà<br />

dal punto di vista pastorale, se ne può scegliere un altro adatto. Anche nel corso di un<br />

salmo si può omettere qualche versetto che pastoralmente sembri meno opportuno;<br />

4) nelle orazioni, le parole <strong>in</strong>dicate tra parentesi possono essere omesse. 39<br />

* * *<br />

Le <strong>in</strong>dicazioni e i testi di questa nuova sezione del nostro Rituale ci aiut<strong>in</strong>o a<br />

guardare alla morte di ognuno di noi come al compimento del camm<strong>in</strong>o di fede e<br />

missione che abbiamo <strong>in</strong>trapreso nel momento <strong>in</strong> cui, entrando nell’Ord<strong>in</strong>e, abbiamo<br />

chiesto e ottenuto la misericordia di Dio e dei fratelli. 40<br />

37 Cf. RE, n. 21.<br />

38 Cf. SCSCD, De Calendariis particularibus atque Missarum et Officiorum Propriis<br />

recognoscendis: “Notitiæ” 10, 1974, pp. 87-88; ibid. 13, 1977, pp. 557-558.<br />

39 Cf. RE, n. 24.<br />

40 Cf. I Const., d. I, c. 3.<br />

23


RITO DELLE ESEQUIE<br />

25


NOTA PRELIMINARE<br />

CAPITOLO I<br />

TRASPORTO O ACCOGLIENZA<br />

DEL CORPO DEL DEFUNTO<br />

IN CHIESA<br />

1. Seguendo le <strong>in</strong>dicazioni date dalla Chiesa nel Rito <strong>delle</strong> Esequie 1 e tenendo conto<br />

<strong>delle</strong> consuetud<strong>in</strong>i dell’Ord<strong>in</strong>e, questo Rituale offre varie <strong>in</strong>dicazioni che possono aiutare le<br />

comunità a santificare i pr<strong>in</strong>cipali momenti tra la morte e la sepoltura di un confratello o di una<br />

consorella.<br />

Attraverso la revisione, nello spi<strong>rito</strong> del r<strong>in</strong>novamento liturgico, <strong>delle</strong> <strong>in</strong>dicazioni<br />

contenute nel Processionario O.P., 2 questo primo capitolo del nostro Rito <strong>delle</strong> Esequie è <strong>in</strong><br />

qualche modo la cont<strong>in</strong>uazione del capitolo settimo del volume Sacramento dell’Unzione degli<br />

<strong>in</strong>fermi e loro cura spirituale, che tratta di quanto si svolge ‘Dopo la morte’. Tra l’uno e l’altro<br />

capitolo si troveranno tutte le azioni liturgiche che si possono compiere subito dopo la morte di<br />

un confratello o di una consorella.<br />

Alcune <strong>in</strong>dicazioni rituali e orazioni contenute nel capitolo ‘Dopo la morte’, con gli<br />

opportuni adattamenti, possono essere utilizzate per questa parte del nostro Rito <strong>delle</strong> Esequie.<br />

2. Il presente capitolo prevede tre tipi di ‘stazione’ della comunità riunita o di un gruppo<br />

accanto al defunto o alla defunta, e cioè:<br />

- il trasporto del corpo alla chiesa o <strong>in</strong> altro luogo adatto;<br />

- l’accoglienza del corpo, quando è riportato <strong>in</strong> convento dall’esterno;<br />

- la ‘stazione’ o preghiera presso il defunto o la defunta, quando il corpo rimane nella<br />

camera ardente dell’ospedale o della casa di riposo oppure, secondo gli usi locali,<br />

nell’obitorio.<br />

3. Il Priore o la Priora, <strong>in</strong>sieme all’<strong>in</strong>caricato o alla <strong>in</strong>caricata per la liturgia della<br />

comunità, dispongono con cura le varie azioni liturgiche. Anche se per lo più soltanto una parte<br />

della comunità potrà partecipare a questi diversi momenti, il loro svolgimento conserva il suo<br />

significato di preghiera e carità fraterna.<br />

I. TRASPORTO DEL DEFUNTO IN CHIESA<br />

4. Subito dopo la morte, come è <strong>in</strong>dicato nel volume del Sacramento dell’Unzione degli<br />

<strong>in</strong>fermi e loro cura spirituale, 3 il corpo del defunto o della defunta viene preparato secondo le<br />

consuetud<strong>in</strong>i locali. Durante queste operazioni o subito dopo si può avere un primo momento di<br />

preghiera comune. Poi si può trasportare il feretro <strong>in</strong> chiesa o <strong>in</strong> altro luogo adatto.<br />

Può accompagnarlo, se lo si ritiene opportuno o le circostanze lo consentono, la<br />

comunità o almeno una sua parte, con una breve celebrazione.<br />

1 RE, n. 3.<br />

2 PS, pp. 186-190.<br />

3 Cf. OUISC, nn. 180, 181-186.<br />

27


5. Prima che il feretro venga portato fuori, il m<strong>in</strong>istro, con la stola se è sacerdote o<br />

diacono, saluta i presenti e, asperso eventualmente il defunto con acqua benedetta e <strong>in</strong>censo,<br />

dice una <strong>delle</strong> due orazioni seguenti:<br />

O Dio, tu solo puoi donarci un rimedio<br />

che va oltre la morte:<br />

fa’ che l’anima del nostro fratello (della nostra sorella) N.,<br />

purificata da tutto ciò che può averla <strong>in</strong>qu<strong>in</strong>ata<br />

qui sulla terra,<br />

sia partecipe della tua redenzione.<br />

Per Cristo nostro Signore. 4<br />

R/. Amen.<br />

Oppure:<br />

Colpiti dal dolore<br />

imploriamo nel pianto la tua misericordia,<br />

o Redentore del mondo:<br />

accogli con mite dolcezza<br />

l’anima del nostro caro fratello<br />

(della nostra cara sorella)<br />

che <strong>rito</strong>rna a te, fonte della pietà.<br />

E se nella sua dimora terrena si è macchiata di peccato,<br />

tu con la tua consueta clemenza cancellalo,<br />

distruggilo nell’oblio<br />

e fa’ che quest’anima<br />

possa essere associata alle schiere dei santi<br />

per lodarti all’unisono con gli altri.<br />

Tu vivi e regni nei secoli dei secoli. 5<br />

R/. Amen.<br />

Si può anche leggere un breve testo della Sacra Scrittura, per esempio Gv 14,1-6 o un<br />

altro testo tratto dal Lezionario per i defunti.<br />

6. Durante la processione verso la chiesa o altro luogo adatto, si canta il salmo 129 o un<br />

altro salmo (per es. 114-115, 120, 121) con un’antifona, oppure un altro canto. La processione<br />

si svolge nell’ord<strong>in</strong>e seguente: aprono il corteo i m<strong>in</strong>istranti con turibolo e aspersorio e i<br />

confratelli o le consorelle precedono il feretro, mentre lo seguono il celebrante e un m<strong>in</strong>istrante<br />

con il libro.<br />

7. In chiesa il feretro viene deposto <strong>in</strong> mezzo al coro o al presbiterio. Secondo<br />

l’opportunità, si può conservare la consuetud<strong>in</strong>e dell’Ord<strong>in</strong>e, 6 presente anche <strong>in</strong> altre liturgie<br />

lat<strong>in</strong>e, di porre il defunto sempre rivolto verso l’altare, qualunque sia stata la posizione che gli<br />

era abituale nell’assemblea liturgica; oppure, secondo la consuetud<strong>in</strong>e più recente, 7 lo si<br />

collochi rivolto verso il popolo, qualora sia stato sacerdote.<br />

4 Sacr. Veron., ed. L.C. Mohlberg, n. 1147; Eccl. Off., f. 57r; PS, p. 186.<br />

5 Gre, n. 4059; GeV, n. 1608; Eccl. Off., f. 57r; cf. PS, p. 185 (corr.).<br />

6 Cf. COP, n. 1939; PS, p. 187.<br />

7 RE, n. 59.<br />

28


8. A questo punto si può leggere un testo della Sacra Scrittura, se non è stato fatto prima<br />

della processione (sopra, n. 5).<br />

Dopo una pausa di silenzio, il celebrante <strong>in</strong>vita alla preghiera e dice una <strong>delle</strong> due<br />

orazioni seguenti:<br />

Dio onnipotente ed eterno,<br />

che creandoci a tua somiglianza<br />

hai immesso un’anima nel corpo mortale:<br />

mentre per tuo comando la polvere <strong>rito</strong>rna alla polvere,<br />

fa’ che la tua immag<strong>in</strong>e sia accolta nelle dimore eterne<br />

<strong>in</strong>sieme ai tuoi santi ed eletti<br />

e accoglila premurosamente<br />

al suo <strong>rito</strong>rno dall’esilio terreno;<br />

mandale <strong>in</strong>contro i tuoi santi angeli,<br />

<strong>in</strong>dicale la via della giustizia<br />

e aprile le porte della tua gloria.<br />

Allontana da lei, o Signore,<br />

tutti i prìncipi <strong>delle</strong> tenebre<br />

e riconosci il fedele deposito che è tuo.<br />

Accogli, Signore, la tua creatura:<br />

non dèi stranieri l’hanno creata,<br />

ma soltanto tu, Dio vivo e vero,<br />

perché non c’è altro Dio fuori di te, Signore,<br />

e non c’è nessuno che uguagli le tue opere.<br />

Rallegra l’anima del tuo servo 8 (della tua serva) N.,<br />

o Dio clementissimo,<br />

e glorificala per la tua grande misericordia.<br />

Ti supplichiamo, non ricordare le sue <strong>in</strong>iquità:<br />

anche se ha peccato, non ti ha rifiutato,<br />

ma nel segno della fede<br />

ha adorato fedelmente te,<br />

che l’hai creato (creata) come hai creato ogni cosa.<br />

Per Cristo nostro Signore. 9<br />

R/. Amen.<br />

Oppure:<br />

Padre <strong>delle</strong> misericordie<br />

e Dio di ogni consolazione,<br />

che ci ami di eterno amore<br />

e trasformi l’ombra della morte <strong>in</strong> aurora di vita,<br />

guarda i tuoi fedeli che gemono nella prova.<br />

(Sii tu, o Signore, il nostro rifugio e conforto,<br />

perché dal lutto e dal dolore<br />

siamo sollevati alla luce<br />

e alla pace della tua presenza).<br />

8 Cf. Sal 85,8.4.<br />

9 ASOP 1977, p. 152 e 252 s. (corr.); Gre, n. 4077; Eccl. Off., f. 57r; PS, p. 184.<br />

29


Ascolta la preghiera che ti rivolgiamo<br />

nel nome del tuo Figlio, nostro Signore,<br />

che morendo ha distrutto la morte<br />

e risorgendo ci ha ridato la vita;<br />

e fa’ che al term<strong>in</strong>e dei nostri giorni<br />

possiamo andare <strong>in</strong>contro a lui,<br />

per riunirci ai nostri fratelli<br />

nella gioia senza f<strong>in</strong>e,<br />

là dove ogni lacrima sarà asciugata<br />

e i nostri occhi vedranno il tuo volto.<br />

Per Cristo nostro Signore. 10<br />

R/. Amen.<br />

9. Presso il feretro si può collocare il cero pasquale e l’acqua benedetta, come pure il<br />

libro della Sacra Scrittura, a significare il m<strong>in</strong>istero della Parola cui il confratello o la<br />

consorella defunta ha dedicato la sua vita. 11<br />

10. Se per ragioni pratiche legate alla situazione del luogo o alle persone, non si può<br />

organizzare una processione per il trasporto del corpo <strong>in</strong> chiesa, è bene prevedere comunque<br />

una breve celebrazione per il momento <strong>in</strong> cui il corpo viene collocato <strong>in</strong> chiesa o <strong>in</strong> luogo<br />

adatto. Per tale celebrazione si seguano le <strong>in</strong>dicazioni qui sopra offerte. 12<br />

11. Se subito dopo il trasporto del corpo del defunto o della defunta <strong>in</strong> chiesa si vuole<br />

celebrare un’Ora dell’Ufficio div<strong>in</strong>o, e se quel giorno non è fra quelli <strong>in</strong>dicati nella Tabella dei<br />

giorni liturgici 13 ai nn. 1-9, <strong>in</strong> tal caso dopo la processione con il suo canto si omette il versetto<br />

O Dio, vieni a salvarmi e subito si canta l’<strong>in</strong>no. Dopo la salmodia si fa la lettura e si dice<br />

l’orazione (sopra, n. 8).<br />

Se <strong>in</strong>vece la Messa esequiale segue immediatamente al trasporto del corpo <strong>in</strong> chiesa, il<br />

canto della processione sostituisce il canto d’<strong>in</strong>gresso. 14<br />

Se, <strong>in</strong> occasione di qualche celebrazione, la presenza del corpo del defunto <strong>in</strong> coro o nel<br />

presbiterio può risultare <strong>in</strong>opportuna, lo si può collocare <strong>in</strong> un’altra parte della chiesa o <strong>in</strong><br />

capitolo o altro luogo adatto.<br />

II. ACCOGLIENZA DEL CORPO DEL DEFUNTO IN CONVENTO<br />

12. Quando un confratello o una consorella muore fuori dal convento, il corpo viene<br />

riportato senza solennità e subito gli si prestano gli uffici consueti dopo la morte.<br />

In questi casi si procede come è <strong>in</strong>dicato nel Sacramento dell’Unzione degli <strong>in</strong>fermi e<br />

loro cura spirituale.<br />

——————————<br />

13. Se il feretro viene portato <strong>in</strong> convento un po’ prima della celebrazione esequiale, il<br />

<strong>rito</strong> dell’accoglienza <strong>in</strong> chiesa o <strong>in</strong> un luogo più adatto del convento si svolge nel modo<br />

seguente.<br />

10 RE, n. 31.<br />

11 ASOP 1977, p. 147, n. 15.<br />

12 «Intr. gen.», n. 19.<br />

13 MR 2 , p. LVIII; LO I, pp. 106 s.<br />

14 RE, n. 58.<br />

30


14. A un segnale convenuto, i confratelli o le consorelle si riuniscono all’<strong>in</strong>gresso della<br />

casa, per ricevere il corpo del defunto. Il Priore o la Priora oppure il Cappellano, <strong>in</strong> abito<br />

adatto, sta <strong>in</strong> piedi presso il feretro fra i confratelli o le consorelle che portano l’acqua<br />

benedetta, l’<strong>in</strong>censo e il libro. Se si porta anche la croce, la si colloca ai piedi del defunto o<br />

della defunta.<br />

Inizio della celebrazione<br />

15. Dopo il saluto e la monizione, colui (o colei) che presiede alla celebrazione <strong>in</strong>vita i<br />

confratelli, le consorelle, i familiari se sono presenti, a lodare Dio, usando le parole seguenti o<br />

altre:<br />

Benedetto Dio nostro Padre,<br />

Signore della vita e della morte:<br />

a lui gloria e onore<br />

ora e sempre e nei secoli dei secoli.<br />

R/. Amen.<br />

Benedetto Dio, il Figlio,<br />

Re immortale, vittorioso sulla morte:<br />

a lui sapienza e benedizione<br />

ora e sempre e nei secoli dei secoli.<br />

R/. Amen.<br />

Benedetto Dio, Spi<strong>rito</strong> <strong>San</strong>to,<br />

soffio di vita, fuoco div<strong>in</strong>o, luce <strong>in</strong>defettibile:<br />

a lui potenza e lode<br />

ora e sempre e nei secoli dei secoli.<br />

R/. Amen.<br />

Allora il celebrante <strong>in</strong>censa il corpo.<br />

Processione verso il coro o il presbiterio<br />

16. Durante il trasporto del corpo <strong>in</strong> chiesa si canta il responsorio Venite, santi di Dio<br />

oppure un salmo (129 o 114-115 o 120 o 121) con l’antifona oppure un altro canto. La<br />

processione si svolge nell’ord<strong>in</strong>e seguente: aprono il corteo i m<strong>in</strong>istranti con turibolo e<br />

aspersorio e i confratelli o le consorelle precedono il feretro, mentre lo seguono il celebrante e<br />

un m<strong>in</strong>istrante con il libro.<br />

17. In chiesa il feretro viene deposto <strong>in</strong> mezzo al coro o al presbiterio, come detto sopra<br />

(n. 7).<br />

18. La croce viene posta presso il feretro, dove saranno stati collocati il cero pasquale e<br />

l’acqua benedetta, come pure il libro della Sacra Scrittura (vedi sopra, n. 9).<br />

31


Celebrazione della luce e della Parola<br />

19. Allora il celebrante pronuncia alcune parole di spiegazione prima di accendere il<br />

cero pasquale e prima della lettura della Sacra Scrittura. Può usare le parole seguenti o altre<br />

simili:<br />

Ci siamo riuniti <strong>in</strong> questo momento, fratelli (sorelle),<br />

ad elevare preghiere e suppliche<br />

per il nostro carissimo fratello<br />

(per la nostra carissima sorella) N.,<br />

che ha chiuso gli occhi alla luce di questo mondo<br />

per aprirli allo splendore eterno.<br />

Sappiamo <strong>in</strong>fatti che il dest<strong>in</strong>o dell’uomo non si conclude<br />

nelle tenebre della morte,<br />

ma si realizza nella luce della vita.<br />

Affidiamo dunque a Dio il nostro fratello (la nostra sorella):<br />

egli (ella) ora sta davanti al Padre,<br />

che è fonte della luce,<br />

davanti a Cristo,<br />

che è lampada della Città eterna,<br />

davanti allo Spi<strong>rito</strong><br />

fuoco che irradia chiarore.<br />

Poi viene acceso il cero pasquale ed eventualmente anche le candele dell’altare o le altre luci<br />

del presbiterio, specialmente se subito dopo si celebra un’Ora dell’Ufficio.<br />

20. Se <strong>in</strong>vece non segue una parte della Liturgia <strong>delle</strong> Ore, si legge il testo di Gv 14,1-6<br />

o un altro testo tratto dal Lezionario dei defunti.<br />

Qu<strong>in</strong>di dopo una pausa di silenzio il celebrante asperge il feretro dicendo le parole<br />

seguenti o altre simili:<br />

Si compia <strong>in</strong> te con pienezza<br />

il battesimo dell’acqua e dello Spi<strong>rito</strong>,<br />

perché associato (associata)<br />

alla morte di Cristo<br />

tu possa vivere della sua risurrezione.<br />

Tutti rispondono:<br />

Amen.<br />

21. Allora si può cantare l’antifona Salve Regína con la melodia dell’Ord<strong>in</strong>e e <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e il<br />

celebrante (cioè il Priore o il Cappellano oppure la Priora) congeda i presenti:<br />

Ora andiamo <strong>in</strong> pace,<br />

ma custodiamo la memoria<br />

del nostro confratello defunto<br />

(della nostra consorella defunta).<br />

32


22. Se subito dopo il trasporto del corpo del defunto o della defunta <strong>in</strong> chiesa si vuole<br />

celebrare un’Ora dell’Ufficio div<strong>in</strong>o, e se quel giorno non è fra quelli <strong>in</strong>dicati nella Tabella dei<br />

giorni liturgici 15 ai nn. 1-9, <strong>in</strong> tal caso dopo la processione con il suo canto si omette il versetto<br />

O Dio, vieni a salvarmi e subito si canta l’<strong>in</strong>no. Dopo la salmodia si fa la lettura e si dice<br />

l’orazione (sopra, n. 8).<br />

Se <strong>in</strong>vece la Messa esequiale segue immediatamente al trasporto del corpo <strong>in</strong> chiesa, il<br />

canto della processione sostituisce il canto d’<strong>in</strong>gresso. 16<br />

Se, <strong>in</strong> occasione di qualche celebrazione, la presenza del corpo del defunto <strong>in</strong> coro o nel<br />

presbiterio può risultare <strong>in</strong>opportuna, lo si può collocare <strong>in</strong> un’altra parte della chiesa o <strong>in</strong><br />

capitolo o altro luogo adatto.<br />

III. STAZIONAMENTO DEL FERETRO NELLA CAMERA ARDENTE<br />

23. Se un confratello o una consorella muore <strong>in</strong> ospedale o <strong>in</strong> casa di riposo, secondo le<br />

leggi locali il corpo abitualmente non può essere riportato <strong>in</strong> convento. Le <strong>in</strong>dicazioni che<br />

seguono possono qu<strong>in</strong>di aiutare ad assicurare una presenza fraterna e tempi di preghiera.<br />

24. Appena giunta la notizia del decesso da parte del personale sanitario, è compito del<br />

Priore o della Priora o di un loro delegato o delegata recarsi subito, per quanto è possibile,<br />

presso il defunto o la defunta, <strong>in</strong> compagnia di un confratello o una consorella.<br />

Per questo tempo di preghiera si possono usare le <strong>in</strong>dicazioni offerte nel capitolo VII del<br />

rituale Sacramento dell’Unzione degli <strong>in</strong>fermi e loro cura spirituale, adattandole secondo le<br />

circostanze.<br />

In questo momento, o subito dopo, presi accordi con il personale ospedaliero, si faccia<br />

rivestire il confratello o la consorella defunta dell’abito dell’Ord<strong>in</strong>e, se lo si vede opportuno.<br />

25. Mentre il corpo rimane nella camera ardente e prima che la bara sia chiusa, è bene<br />

che i confratelli o le consorelle o i familiari possano recarsi a pregare presso il defunto o la<br />

defunta. Si diano qu<strong>in</strong>di <strong>in</strong>dicazioni utili <strong>in</strong> questo senso sia alla comunità sia ai familiari ed<br />

amici.<br />

15 MR 2 , p. LVIII; LO I, pp. 106 s.<br />

16 RE, n. 58.<br />

33


NOTA PRELIMINARE<br />

CAPITOLO II<br />

PREGHIERE PRESSO IL DEFUNTO<br />

26. Per le preghiere da dire dopo il decesso, offre <strong>in</strong>dicazioni anche il capitolo settimo<br />

del rituale circa il Sacramento dell’Unzione degli <strong>in</strong>fermi e loro cura spirituale. Il presente<br />

capitolo del Rito <strong>delle</strong> <strong>esequie</strong> O.P. recepisce gli orientamenti del Capitolo generale del 1974<br />

circa la ‘Preghiera per il defunto’ e la ‘Preghiera per la deposizione del corpo del defunto nel<br />

feretro’. 1<br />

27. Il tempo di preghiera per il defunto o la defunta ovvero i momenti di raccoglimento<br />

presso di loro si svolgeranno talvolta <strong>in</strong> modo più semplice e familiare, al di là di forme<br />

liturgicamente strutturate. È bene ricordare che secondo la tradizione della Chiesa la comunità<br />

cristiana specialmente adoperando i salmi mette la sua voce a disposizione del defunto o della<br />

defunta perché possa esprimere la sua supplica, e la comunità manifesti la sua fede nelle<br />

promesse di Dio. In ogni momento di questa liturgia la Chiesa, e noi con lei, facciamo nostre le<br />

parole di Giobbe: «Io lo so che il mio redentore è vivo e che ultimo si ergerà sulla polvere». 2<br />

I. PREGHIERE SEMPLICI<br />

28. Per quanto è possibile, i confratelli o le consorelle vadano a pregare o a raccogliersi<br />

presso il defunto o la defunta, sia che il corpo sia nel convento sia che sia stato collocato <strong>in</strong> una<br />

camera ardente. Per questa preghiera possono leggere i salmi o altri testi della Sacra Scrittura, 3<br />

oppure possono anche raccogliersi qualche istante <strong>in</strong> silenzio.<br />

29. Invece <strong>delle</strong> preghiere ‘dopo la morte’ proposte nel rituale del Sacramento<br />

dell’Unzione degli <strong>in</strong>fermi e loro cura spirituale, 4 e oltre a quanto è detto qui di seguito sulla<br />

Liturgia <strong>delle</strong> Ore o sulla celebrazione della Parola (nn. 30-32), si può fare una veglia di<br />

preghiera presso il corpo del defunto e possono eventualmente prendervi parte i suoi familiari o<br />

amici.<br />

Preparata secondo lo spi<strong>rito</strong> della liturgia, 5 questa celebrazione sia più semplice e<br />

familiare, <strong>in</strong> quanto espressione della vita fraterna. Nell’ambito di questa preghiera si può<br />

ricordare il confratello o la consorella e rendere grazie a Dio per la comune vocazione<br />

apostolica. Tra le comuni preghiere del cristiano è bene che abbia un posto particolare la<br />

professione di fede. Ognuno <strong>in</strong>oltre può trovare un suo segno che dimostri la sua premura per<br />

colui o colei che ci ha lasciati.<br />

Nell’Appendice (pp. 77 ss.) si possono trovare <strong>in</strong>dicazioni per lo svolgimento di questa<br />

celebrazione e anche testi per <strong>in</strong>trodurre il Padre nostro o l’Ave Maria o il Credo.<br />

1 ASOP 1977, p. 148, nn. 16, 17, 18.<br />

2 Gb 19,25.<br />

3 ASOP 977, p. 148, n. 16.<br />

4 SUICS, nn. 181-194.<br />

5 RE, nn. 37-39; cf. Sussidio.<br />

35


II. LITURGIA DELLE ORE O CELEBRAZIONE DELLA PAROLA<br />

30. L’Ufficio dei Defunti che si dice dopo la morte di un confratello o una consorella si<br />

colloca nella varietà di suffragi 6 culm<strong>in</strong>ante nel Sacrificio eucaristico 7 offerto per il defunto o<br />

la defunta. 8<br />

31. È opportuno celebrare <strong>in</strong>tegralmente una volta l’Ufficio dei Defunti per il<br />

confratello o la consorella defunta, al posto dell’Ufficio del giorno, eccetto la domenica, le<br />

solennità, le feste del Signore <strong>in</strong>dicate nel Calendario generale, le ferie di Quaresima e della<br />

Settimana <strong>San</strong>ta, i giorni dell’ottava di Pasqua e di Natale e le ferie dal 17 al 24 dicembre<br />

compreso.<br />

In questi giorni la commemorazione di un defunto si può fare <strong>in</strong> alcune parti della<br />

Liturgia <strong>delle</strong> Ore (Ufficio <strong>delle</strong> letture, Lodi mattut<strong>in</strong>e e Vespri), sia nell’antifona<br />

dell’Invitatorio sia nell’<strong>in</strong>no sia nella seconda lettura, tratta dai Padri o da scrittori ecclesiastici,<br />

sia nella lettura breve con il suo responsorio, sia nell’antifona del cantico di Zaccaria<br />

Benedictus e del Magnificat, sia nelle preci litaniche, sia nell’orazione conclusiva. 9<br />

32. Se l’Ufficio dei Defunti non viene celebrato né <strong>in</strong>tegralmente né <strong>in</strong> parte, <strong>in</strong> ora<br />

conveniente si può fare una celebrazione della Parola di Dio, non però immediatamente prima<br />

della Messa, 10 per evitare che il <strong>rito</strong> sia troppo pesante e appaia come un doppione della<br />

liturgia della Parola.<br />

Una celebrazione di questo tipo si può fare <strong>in</strong>vece <strong>in</strong> connessione con la Compieta. In tal<br />

caso si possono fare letture bibliche e patristiche che esprimano il senso della morte cristiana,<br />

<strong>in</strong>tercalate da canti, specialmente salmi oppure <strong>in</strong>ni tratti dall’Ufficio dei Defunti.<br />

33. Per questa celebrazione si possono trovare qui sotto <strong>in</strong> Appendice (pp. 77s.) vari<br />

schemi e anche alcune <strong>in</strong>dicazioni per una celebrazione collegata con il <strong>rito</strong> del Lucernario.<br />

III. PREGHIERA PER LA DEPOSIZIONE<br />

DEL CORPO DEL DEFUNTO NEL FERETRO<br />

34. Il momento <strong>in</strong> cui il corpo di un confratello o di una consorella viene deposto nel<br />

feretro, e questo viene chiuso, è un momento di dolore, perché bisogna staccarsi dalla presenza<br />

fisica di colui o colei che abbiamo amato e cui siamo stati uniti da v<strong>in</strong>coli di sangue o di<br />

vocazione.<br />

Il Priore o la Priora e il Cappellano, <strong>in</strong>sieme ai confratelli o consorelle e ai familiari del<br />

defunto o della defunta, se sono presenti, possono utilizzare per la preghiera gli elementi offerti<br />

dal Rituale Romano o qui di seguito 11 .<br />

6 Cf. LCO, nn. 73 § I e III; 75; LCM, n. 16 e 20; vedi anche sotto, cap. VI, pp. 65-69.<br />

7 RE, n. 10.<br />

8 ASOP 1977, p. 148, n. 17.<br />

9 Cf. Cæremoniale Episcoporum, n. 1160; IGLH, n. 245; Documentorum explanatio: “Notitiæ” 16,<br />

1980, p. 474.<br />

10 RE, nn. 26-27, 32.<br />

11 Cf. RE, nn. 37-38; ASOP 1977, p. 148, n. 18; p. 153, n. 31.<br />

36


Inizio della celebrazione<br />

35. Il celebrante saluta i presenti con queste parole o altre simili:<br />

Fratelli carissimi (Sorelle carissime),<br />

ricordiamo con affetto nella preghiera<br />

il nostro fratello (la nostra sorella) N.,<br />

che il Signore ha chiamato a sé da questa vita;<br />

<strong>in</strong>vochiamo la misericordia del nostro Dio,<br />

perché gli (le) conceda una dimora serena e tranquilla<br />

nell’eternità. 12<br />

Oppure:<br />

A te leviamo i nostri occhi, Signore,<br />

nel momento <strong>in</strong> cui perdiamo la presenza fisica<br />

di colui (colei) che amiamo:<br />

donagli (donale) di poterti contemplare<br />

faccia a faccia<br />

e rafforza <strong>in</strong> noi la speranza<br />

di rivederlo (rivederla) presso di te<br />

nei secoli dei secoli. 13<br />

Lettura della Parola di Dio e salmodia<br />

36. Uno dei presenti legge il testo qui proposto, se non c’è un altro testo, anche più<br />

lungo, che appaia più appropriato <strong>in</strong> relazione al defunto o alla defunta.<br />

2 Co 5,1<br />

Sappiamo che quando verrà disfatto questo corpo, nostra abitazione sulla terra,<br />

riceveremo un’abitazione da Dio, una dimora eterna, non costruita da mani di uomo, nei<br />

cieli.<br />

Oppure:<br />

Col 3,3-4<br />

Voi siete morti, e la vostra vita è ormai nascosta con Cristo <strong>in</strong> Dio! Quando si<br />

manifesterà Cristo, la vostra vita, allora anche voi sarete manifestati con lui nella gloria.<br />

Oppure:<br />

Rom 6,8-9<br />

Se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, sapendo che Cristo<br />

risuscitato dai morti non muore più; la morte non ha più potere su di lui. 14<br />

12 Ordo exseq. monast. 1973, n.28; cf. Gre, n. 1398; GeV, n. 1607; Eccl. Off., f.65r; PS, p. 198<br />

(corr.); cf. ASOP 1977, p. 152 n. 28.<br />

13 Rituel français des défunts, II: À la maison, Paris 1972, p. 30.<br />

14 RE, n.32.<br />

37


37. Mentre il corpo del defunto o della defunta viene deposto nel feretro, si può dire o<br />

cantare l’uno o l’altro dei salmi seguenti, con le rispettive antifone: 15<br />

Ant. Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi (PS, p. 251);<br />

Sal 26: Il Signore è mia luce e mia salvezza.<br />

Ant. Su pascoli erbosi il Signore mi fa riposare (PS, p. 248);<br />

Sal 22: Il Signore è il mio pastore.<br />

Ant. Ti accolga Cristo, che ti ha chiamato:<br />

e gli angeli ti conducano con Abramo <strong>in</strong> paradiso (PS, p. 183);<br />

Sal 113,1-20: Quando Israele uscì dall’Egitto.<br />

Ant. Camm<strong>in</strong>erò alla presenza del Signore nella terra dei viventi (PS, p. 229);<br />

Sal 114: Amo il Signore perché ascolta.<br />

38. Prima della chiusura della bara - se avviene <strong>in</strong> questo momento - il Priore o la Priora<br />

può <strong>in</strong>censare e aspergere con l’acqua benedetta il corpo del defunto o della defunta; i<br />

confratelli o consorelle presenti possono fare lo stesso gesto di benedizione.<br />

Conclusione<br />

39. Il <strong>rito</strong> si conclude con una <strong>delle</strong> orazioni seguenti, e poi con la benedizione f<strong>in</strong>ale.<br />

Se però si fa la processione verso la chiesa, si dice una <strong>delle</strong> formule seguenti quando il corpo,<br />

già deposto nel feretro, giunge nel coro o nel presbiterio.<br />

Accogli, Signore, l’anima del tuo servo (della tua serva) N.,<br />

che hai chiamato a te da questa vita:<br />

fa’ che, liberata da ogni v<strong>in</strong>colo di peccato,<br />

goda la beatitud<strong>in</strong>e del riposo eterno<br />

e fra i tuoi santi ed eletti<br />

possa risuscitare nella gloria della risurrezione.<br />

Per Cristo nostro Signore. 16<br />

R/. Amen.<br />

Oppure:<br />

Signore, ti raccomandiamo umilmente<br />

il nostro fratello (la nostra sorella) N.:<br />

tu che <strong>in</strong> questa vita mortale<br />

l’hai sempre circondato (circondata) del tuo immenso amore,<br />

fa’ che, libero (libera) da ogni male,<br />

entri nel riposo eterno del tuo regno.<br />

Ora che per lui (lei) sono passate le cose di questo mondo,<br />

15 Vedi anche i testi per la liturgia della Parola o per una veglia presso un defunto (pp. 73-76).<br />

16 Cf. Gre, n. 1400; Eccl. Off., f.57r; PS, p. 186 (corr.).<br />

38


portalo (portala) nel tuo paradiso,<br />

dove non è più lutto né dolore né pianto,<br />

ma pace e gioia<br />

con il tuo Figlio e con lo Spi<strong>rito</strong> <strong>San</strong>to<br />

nei secoli dei secoli. 17<br />

R/. Amen.<br />

40. Poi il celebrante può dire la benedizione conclusiva, e congeda i presenti.<br />

Vi benedica il Dio di ogni consolazione,<br />

che nella sua bontà <strong>in</strong>effabile ha creato l’uomo<br />

e nella risurrezione del suo Figlio unigenito<br />

ha donato ai credenti la speranza di risorgere. 18<br />

R/. Amen.<br />

—————————————<br />

41. Se il corpo deve essere trasportato <strong>in</strong> chiesa <strong>in</strong> questo momento, si può usare uno o<br />

più salmi (114-115, 50, 120, 125), con la seguente antifona:<br />

Ti accolga il coro degli angeli,<br />

e con Lazzaro, povero <strong>in</strong> terra,<br />

tu possa godere il riposo eterno nel cielo. 19<br />

Si può utilizzare anche il responsorio Vieni, Signore, a liberarmi (Libera me, Dom<strong>in</strong>e) 20 o un<br />

altro, tratto dalla liturgia dei defunti.<br />

42. In chiesa il feretro viene deposto <strong>in</strong> mezzo al coro o al presbiterio, come sopra (n.<br />

7).<br />

La processione si può concludere con una <strong>delle</strong> orazioni qui sopra <strong>in</strong>dicate (n. 39), se<br />

non sono state già dette dopo la chiusura della bara. Qu<strong>in</strong>di il celebrante benedice i presenti (n.<br />

40).<br />

43. Quando il decesso è avvenuto fuori dal convento e il feretro ci viene riportato prima<br />

della Messa esequiale, la comunità lo accoglie all’<strong>in</strong>gresso della chiesa e lo conduce<br />

processionalmente <strong>in</strong> coro. Per questo momento si possono usare gli elementi liturgici offerti<br />

nel Rituale. 21<br />

———————————<br />

17 RE, n. 35.<br />

18 LHOP, p. 521.<br />

19 RE, nn. 80 e 100; cf. PS, p. 185.<br />

20 RE, n. 98; per il canto cf. PS, p.283.<br />

21 Sopra, cap. I, pp. 27-33; cf. RE, nn. 57-58 e 49-52.<br />

39


NOTA PRELIMINARE<br />

CAPITOLO III<br />

MESSA ESEQUIALE<br />

E RITO DELL’ULTIMA RACCOMANDAZIONE<br />

O COMMIATO<br />

44. La Messa esequiale di un confratello o di una consorella dell’Ord<strong>in</strong>e si svolge<br />

secondo le <strong>in</strong>dicazioni del Rituale Romano, tenendo conto anche dei suggerimenti offerti dal<br />

Rituale dell’Ord<strong>in</strong>e, di cui questo libro presenta alcuni elementi.<br />

45. Quando il corpo del defunto o della defunta è riportato nella casa religiosa soltanto<br />

al momento della Messa, la comunità lo accoglie davanti alla porta della chiesa. Qu<strong>in</strong>di, mentre<br />

la processione entra <strong>in</strong> chiesa, si può eseguire un canto.<br />

In chiesa il feretro viene deposto <strong>in</strong> mezzo al coro o al presbiterio. Secondo<br />

l’opportunità, si può conservare la consuetud<strong>in</strong>e dell’Ord<strong>in</strong>e, 1 presente anche <strong>in</strong> altre liturgie<br />

lat<strong>in</strong>e, di porre il defunto sempre rivolto verso l’altare, qualunque sia stata la posizione che gli<br />

era abituale nell’assemblea liturgica; oppure, secondo la consuetud<strong>in</strong>e più recente, 2 lo si<br />

collochi rivolto verso il popolo, qualora sia stato sacerdote.<br />

46. Per i riti <strong>in</strong>iziali si seguano le <strong>in</strong>dicazioni del Rituale Romano. Se il defunto è<br />

sacerdote si ponga sulla cassa la stola. Si possono deporre anche altri segni della vita cristiana e<br />

religiosa (per es. la Bibbia, il libro della Liturgia <strong>delle</strong> Ore, il Rosario, ecc.), quelli più<br />

appropriati al confratello o alla consorella.<br />

47. Nel preparare la celebrazione, si tenga conto dell’eventuale presenza di familiari o<br />

amici del defunto. Per favorirne la partecipazione si chieda loro di scegliere o leggere qualche<br />

lettura o di fare la preghiera dei fedeli o l’offerta dei doni o di dire qualche parola al momento<br />

dell’ultimo commiato.<br />

La liturgia della Parola è molto importante per l’annuncio del mistero pasquale, per<br />

alimentare la speranza cristiana e per offrire conforto. Per completare l’omelia, <strong>in</strong> cui si devono<br />

anzitutto illustrare i misteri della fede e non si deve tenere un elogio funebre, 3 si può dare ai<br />

presenti un breve testo, <strong>in</strong> cui venga rievocata la vita del confratello o della consorella.<br />

Anche se per l’ultimo commiato vengono usate le litanie dei <strong>San</strong>ti, si può prevedere,<br />

dopo l’omelia, la preghiera dei fedeli.<br />

Si raccomanda che i fedeli, specialmente i familiari, partecip<strong>in</strong>o con la santa comunione<br />

al Sacrificio eucaristico, offerto <strong>in</strong> suffragio del defunto o della defunta. 4<br />

48. A seconda <strong>delle</strong> circostanze, celebrazione è presieduta dal Priore del convento o dal<br />

Priore prov<strong>in</strong>ciale; l’omelia può essere tenuta da un altro confratello, sacerdote o diacono, che<br />

abbia conosciuto bene il defunto o la defunta. 5 È bene che tutti i sacerdoti presenti<br />

concelebr<strong>in</strong>o.<br />

1 Cf. COP, n. 1939; PS, p. 187.<br />

2 RE, n. 59.<br />

3 Cf. IGMR 3 , n. 382; RE, n. 69.<br />

4 RE, n. 66.<br />

5 Cf. sopra, «Intr. gen.», n. 11 b.<br />

41


49. Il <strong>rito</strong> <strong>delle</strong> <strong>esequie</strong> si svolge <strong>in</strong> modi diversi a seconda che la comunità abbia un<br />

cimitero contiguo alla casa religiosa e tutta l’assemblea liturgica vi possa accedere oppure nel<br />

caso <strong>in</strong> cui la comunità abbia la sua tomba nel cimitero pubblico e soltanto un gruppo può<br />

essere presente alla sepoltura.<br />

Nel primo caso, si avrà un <strong>rito</strong> cont<strong>in</strong>uato, cioè <strong>in</strong> chiesa con la celebrazione della Messa<br />

e l’<strong>in</strong>izio del commiato, poi la processione al cimitero e qui, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, un <strong>rito</strong> di sepoltura più<br />

ampio. Nel secondo caso, si avrà un <strong>rito</strong> <strong>in</strong>terrotto, cioè <strong>in</strong> chiesa con la celebrazione della<br />

Messa e il commiato e qu<strong>in</strong>di nel cimitero un <strong>rito</strong> di sepoltura semplificato.<br />

I. MESSE PER I DEFUNTI<br />

E MESSA ESEQUIALE<br />

50. Alla presenza del defunto o della defunta vengono celebrate per lui o per lei, se non<br />

ci sono impedimenti, non soltanto la Messa esequiale, ma tutte le altre Messe, ogni volta che lo<br />

si può fare a norma dell’Istruzione Generale del Missale Romano, e cioè:<br />

a) la Messa esequiale può essere celebrata tutti i giorni, eccetto le solennità di precetto,<br />

il Giovedì <strong>San</strong>to, il Triduo pasquale e le domeniche di Avvento, di Quaresima e di Pasqua,<br />

osservando quanto è prescritto a norma del diritto. 6<br />

b) <strong>in</strong>vece la Messa che segua alla notizia della morte si può celebrare anche nei giorni<br />

dell’ottava del Natale, nei giorni <strong>in</strong> cui cade una memoria obbligatoria o una feria che non sia il<br />

Mercoledì <strong>delle</strong> Ceneri o un giorno della Settimana <strong>San</strong>ta. 7<br />

51. Per le Messe esequiali si adoper<strong>in</strong>o il Messale e il Lezionario Romano o altri<br />

formulari, preparati dall’Ord<strong>in</strong>e o dalle Prov<strong>in</strong>ce. Fra le varie preghiere ivi proposte, si<br />

scelgano preferibilmente quelle offerte “Per i sacerdoti” o “Per i religiosi defunti”.<br />

II. ULTIMA RACCOMANDAZIONE<br />

E COMMIATO<br />

52. Se la comunità non possiede un suo cimitero o se non è facile accedervi, i riti<br />

dell’ultima raccomandazione e commiato si svolgono <strong>in</strong> chiesa alla f<strong>in</strong>e della Messa, al term<strong>in</strong>e<br />

dell’orazione dopo la comunione, oppure <strong>in</strong> altro momento, se la Messa non viene celebrata<br />

allora.<br />

Poi il Priore, il Cappellano, la Priora e alcuni confratelli o consorelle accompagnano il<br />

feretro al cimitero, dove si possono usare le orazioni offerte qui sotto (nn. 84 ss.) a questo<br />

scopo.<br />

53. Quando non c’è stata prima né la Messa né un’Ora dell’Ufficio div<strong>in</strong>o, il Priore o il<br />

Cappellano, con la stola, può rivolgere ai presenti il saluto che si usa all’<strong>in</strong>izio della Messa o le<br />

parole seguenti:<br />

Il Dio della speranza vi riempia di pace nella fede,<br />

così da abbondare nella speranza<br />

e nella fortezza dello Spi<strong>rito</strong> <strong>San</strong>to,<br />

e il Signore sia sempre con voi. 8<br />

6 IGMR 3 , n. 380.<br />

7 IGMR 3 , n. 381.<br />

42


Tutti rispondono:<br />

Amen.<br />

Monizione<br />

54. Il Priore o il celebrante pr<strong>in</strong>cipale, <strong>in</strong>sieme ai confratelli o alle consorelle oppure ai<br />

concelebranti, si avvic<strong>in</strong>a al feretro, mentre i m<strong>in</strong>istranti portano l’acqua benedetta e l’<strong>in</strong>censo.<br />

Pronuncia allora la monizione seguente, adattandola alla personalità del defunto, a seconda che<br />

sia un frate sacerdote o meno, una monaca o una religiosa di vita apostolica oppure un membro<br />

di una fraternita laicale. Dice dunque queste parole o altre simili:<br />

Prima di compiere, secondo il <strong>rito</strong> cristiano,<br />

il pietoso ufficio della sepoltura,<br />

fratelli carissimi (sorelle carissime),<br />

supplichiamo con fede Dio, per cui tutti vivono:<br />

egli risusciti nella schiera dei suoi santi<br />

il corpo del nostro caro fratello (della nostra cara sorella) N.,<br />

da noi sepolto nella sua precarietà,<br />

e il suo spi<strong>rito</strong> sia associato ai suoi santi fedeli,<br />

per godere con essi gloria <strong>in</strong>dicibile e felicità perenne,<br />

dono del Signore nostro Gesù Cristo. 9<br />

Oppure:<br />

Il nostro fratello (La nostra sorella) N.<br />

si è addormentato (addormentata) nella pace di Cristo.<br />

Uniti nella fede e nella speranza della vita eterna,<br />

lo (la) raccomandiamo all’amore misericordioso del Padre,<br />

accompagnandolo (accompagnandola)<br />

con la nostra fraterna preghiera:<br />

egli (ella) che nel Battesimo<br />

è diventato figlio (diventata figlia) di Dio<br />

e tante volte si è nut<strong>rito</strong> (nutrita) alla mensa del Signore,<br />

possa ora partecipare al convito dei santi nel cielo,<br />

e sia erede dei beni eterni<br />

promessi da Dio ai suoi servi fedeli.<br />

E anche per noi<br />

che sentiamo la tristezza di questo distacco,<br />

supplichiamo il Signore<br />

perché possiamo un giorno, <strong>in</strong>sieme con i nostri morti,<br />

andare <strong>in</strong>contro al Cristo,<br />

quando egli, che è la nostra vita, apparirà nella gloria. 10<br />

8 Cf. Rm 15, 13; cf. Saluto <strong>in</strong>iziale alla Messa, MR 2 .<br />

9 ASOP 1977, p. 158; Gre, nn. 1413 e 4062; Eccl. Off., f. 65v; cf. PS, p. 205; cf. RE, n. 73.<br />

10 RE, n. 96.<br />

43


Canto di commiato<br />

55. Dopo una pausa di silenzio, il coro e tutti i presenti cantano un responsorio o un<br />

canto adatto, mentre il Priore o il celebrante pr<strong>in</strong>cipale asperge e <strong>in</strong>censa il feretro.<br />

Se lo si desidera, come è previsto negli adattamenti l<strong>in</strong>guistici del Rito <strong>delle</strong> <strong>esequie</strong>, si<br />

possono pronunciare monizioni prima dell’aspersione e dell’<strong>in</strong>censazione, oppure una sola<br />

monizione prima di entrambe.<br />

56. Frattanto si canta il responsorio:<br />

Io credo: il Signore è risorto e vive<br />

e un giorno anch’io risorgerò con lui.<br />

* Che io possa contemplarti, mio Dio e Salvatore mio.<br />

V/. I miei occhi si apriranno alla sua luce,<br />

e su di lui si poserà il mio sguardo.<br />

* Che io possa contemplarti, mio Dio e Salvatore mio.<br />

V/. Conservo salda questa speranza <strong>in</strong> cuore:<br />

* Che io possa contemplarti, mio Dio e Salvatore mio. 11<br />

Si può usare anche l’antifona Clementíssime (sotto, n. 79), 12 tradizionalmente <strong>in</strong> uso<br />

nell’Ord<strong>in</strong>e, oppure un responsorio a san <strong>Domenico</strong> (per es. O spem miram), oppure un<br />

elemento tratto dalla selezione offerta qui sotto <strong>in</strong> Appendice (p. 73).<br />

Orazione conclusiva<br />

57. Poi il Priore o il celebrante dice l’orazione:<br />

O Dio, per te tutti vivono<br />

e i nostri corpi non periscono con la morte,<br />

ma vengono trasformati:<br />

ti supplichiamo,<br />

qualunque cosa contraria alla tua volontà<br />

il tuo servo N., nostro fratello,<br />

(la tua serva N., nostra sorella)<br />

per la sua fragilità ha assorbito,<br />

tu lavala con il tuo misericordioso perdono.<br />

Fa’ che egli (ella) sia accolto (accolta)<br />

per mano dei tuoi santi angeli<br />

e sia condotto (condotta) presso i tuoi patriarchi,<br />

Abramo tuo amico, Isacco tuo prediletto,<br />

e Giacobbe che hai prescelto,<br />

là dove i tuoi fedeli godono la tua felicità.<br />

Nell’ultimo giorno del grande giudizio<br />

fa’ che egli (ella) possa ricevere la sua porzione<br />

11 PS, p. 245; RE, nn. 44 e 93.<br />

12 Cf. MLOP, p. 501 s; cf. Eccl. Off., f. 65v.<br />

44


della gloria perpetua fra i santi tuoi eletti,<br />

il tesoro che occhio non vide né orecchio udì<br />

né mai entrò <strong>in</strong> un cuore di uomo,<br />

quello che hai preparato per coloro che ti amano.<br />

Per Cristo nostro Signore. 13<br />

R/. Amen.<br />

Oppure:<br />

Nelle tue mani, Padre clementissimo,<br />

consegnamo l’anima del nostro fratello (della nostra sorella) N.,<br />

con la sicura speranza che risorgerà nell’ultimo giorno<br />

<strong>in</strong>sieme a tutti i morti <strong>in</strong> Cristo.<br />

Ti rendiamo grazie, o Signore,<br />

per tutti i benefici che gli (le) hai dato <strong>in</strong> questa vita,<br />

come segno della tua bontà<br />

e della comunione dei santi <strong>in</strong> Cristo.<br />

Nella tua misericordia senza limiti,<br />

àprigli (àprile) le porte del paradiso;<br />

e a noi che restiamo quaggiù<br />

dona la tua consolazione con le parole della fede,<br />

f<strong>in</strong>o al giorno <strong>in</strong> cui, tutti riuniti <strong>in</strong> Cristo,<br />

potremo vivere sempre con te nella gioia eterna.<br />

Per Cristo nostro Signore. 14<br />

R/. Amen.<br />

Oppure:<br />

Colpiti dal dolore<br />

imploriamo nel pianto la tua misericordia,<br />

o Redentore del mondo:<br />

accogli con mite dolcezza<br />

l’anima del nostro caro fratello (della nostra cara sorella)<br />

che <strong>rito</strong>rna a te, fonte della pietà.<br />

E se nella sua dimora terrena si è macchiata di peccato,<br />

tu con la tua consueta clemenza cancellalo,<br />

distruggilo nell’oblìo<br />

e fa’ che quest’anima<br />

possa essere associata alle schiere dei santi<br />

per lodarti all’unisono con gli altri.<br />

Tu vivi e regni nei secoli dei secoli. 15<br />

R/. Amen.<br />

58. Altre orazioni comuni agli Ord<strong>in</strong>i che seguono la Regola di sant’Agost<strong>in</strong>o si trovano<br />

qui sotto, <strong>in</strong> Appendice IV, p. 98.<br />

13 ASOP 1977, p. 158; Gre, n. 4067; Eccl. Off., f. 64v.<br />

14 RE, n. 77.<br />

15 Gre, n. 4059; GeV, n. 1608; Eccl. Off., f. 57r; PS, p. 185 (corr.).<br />

45


————————————<br />

59. Se <strong>in</strong>vece dell’antifona Clementíssime (qui sotto, n. 79) 16 si cantano le litanie dei<br />

<strong>San</strong>ti dell’Ord<strong>in</strong>e, il Priore o la Priora le <strong>in</strong>troduce con queste parole:<br />

Il nostro fratello (La nostra sorella) N.<br />

si è addormentato (addormentata) nella pace di Cristo:<br />

con fede e nella speranza della vita eterna<br />

affidiamolo (affidiamola) a Dio nostro Padre,<br />

che gli (le) vuole bene.<br />

Accompagnandolo (Accompagnandola) con la preghiera,<br />

<strong>in</strong>vochiamo tutti i santi del nostro Ord<strong>in</strong>e,<br />

perché possa ricevere <strong>in</strong>sieme a loro<br />

l’eredità eterna.<br />

Qu<strong>in</strong>di si cantano le litanie, <strong>in</strong>tonate dai cantori, cui tutti rispondono (cf. Appendice<br />

IV, p. 97).<br />

Inf<strong>in</strong>e chi presiede dice l’orazione:<br />

Preghiamo.<br />

Il Dio vivente risusciti<br />

il nostro fratello (la nostra sorella) N.<br />

e lo (la) accolga nella comunione dei santi,<br />

perché <strong>in</strong>sieme ad essi possa godere la gloria senza f<strong>in</strong>e.<br />

Per Cristo nostro Signore.<br />

R/. Amen.<br />

Qu<strong>in</strong>di chi presiede asperge con acqua benedetta e <strong>in</strong>censo il feretro, e poi dice una<br />

<strong>delle</strong> orazioni sopra <strong>in</strong>dicate.<br />

———————————<br />

60. Qualora la comunità non abbia ancora potuto cantare la Salve Regína presso il<br />

defunto, la canti <strong>in</strong> questo momento. I presenti possono <strong>in</strong>oltre aspergere il feretro con acqua<br />

benedetta.<br />

61. Term<strong>in</strong>ati i riti della raccomandazione, i confratelli o le consorelle accompagnano il<br />

feretro processionalmente f<strong>in</strong>o alla porta della chiesa, cantando l’antifona In paradiso o Ti<br />

accolga il coro degli angeli (n. 68) o altro canto adatto (<strong>in</strong> Appendice I, p. 75).<br />

16 Cf. MLOP, p. 501 s.<br />

46


NOTA PRELIMINARE<br />

CAPITOLO IV<br />

TRASPORTO DEL CORPO DEL DEFUNTO<br />

AL CIMITERO<br />

E SEPOLTURA<br />

62. Tenendo conto <strong>delle</strong> circostanze abituali <strong>in</strong> cui vivono le nostre comunità, due sono<br />

le situazioni che possono presentarsi per il trasporto del feretro dalla chiesa (o dalla cappella<br />

del cimitero) al luogo della sepoltura, come è detto sopra (n. 49): ci può essere un <strong>rito</strong> cont<strong>in</strong>uo<br />

con processione e sosta di preghiera presso la tomba, e ci può essere un <strong>rito</strong> ‘<strong>in</strong>terrotto’, <strong>in</strong> cui<br />

si ha direttamente il momento di preghiera presso la tomba.<br />

63. Questo capitolo tratta della sepoltura e <strong>delle</strong> preghiere f<strong>in</strong>ali, denom<strong>in</strong>ate<br />

‘commiato’. 1 Tuttavia, quando non si fa la processione al cimitero, un’ultima preghiera,<br />

specialmente per coloro che non potranno recarsi al cimitero, si può fare nella chiesa<br />

conventuale o nella cappella della comunità, dove il confratello o la consorella erano soliti<br />

pregare.<br />

64. La processione al cimitero e alla tomba, con i salmi 113 e 117, è un elemento di<br />

grande importanza: dà all’<strong>in</strong>sieme dei riti il loro significato fondamentale, è l’anello di<br />

congiunzione dalle preghiere o celebrazioni successive alla morte f<strong>in</strong>o ad arrivare alla sepoltura<br />

nel cimitero, che simbolizza la nuova Gerusalemme, come si comprende dall’antifona Apritemi<br />

le porte della giustizia (n. 68).<br />

65. Nella tradizione dell’Ord<strong>in</strong>e, comune anche ad altre Famiglie religiose, i riti di<br />

sepoltura al cimitero comportano tre fasi: preparazione della tomba, deposizione del feretro<br />

nella fossa o nel loculo, tumulazione o chiusura del loculo. 2<br />

Questo schema è stato mantenuto nel presente capitolo, ma viene proposta anche un’altra<br />

struttura: monizione, benedizione del sepolcro, salmodia mentre il feretro è <strong>in</strong>trodotto nella<br />

tomba, orazione f<strong>in</strong>ale. Quest’ultima sequenza può risultare più appropriata quando non ci sia<br />

processione ma si arrivi direttamente al cimitero e si abbia un momento di preghiera presso la<br />

tomba.<br />

66. Fra le preghiere qui sotto proposte, alcune possono essere dette anche <strong>in</strong> momenti<br />

diversi da quelli per cui sono state previste, purché si rispetti la progressione dei temi nel corso<br />

della celebrazione.<br />

1 RE, n. 72.<br />

2 Cf. ASOP 1977, p. 154, n. 34 alla f<strong>in</strong>e.<br />

47


Processione al cimitero<br />

I. PROCESSIONE E SEPOLTURA AL CIMITERO<br />

67. Dopo l’ultimo tempo di preghiera nella chiesa conventuale o nella cappella della<br />

comunità, la processione si avvia verso il cimitero. Si possono allora, secondo l’usanza,<br />

suonare le campane. Aprono la processione i m<strong>in</strong>istranti con aspersorio e turibolo, le candele (o<br />

il cero pasquale) e la croce; vengono poi i confratelli o le consorelle, qu<strong>in</strong>di il Priore (o il<br />

Cappellano), con la stola, <strong>in</strong>sieme al diacono o a un m<strong>in</strong>istrante che porta il libro, oppure la<br />

Priora; <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e il feretro, portato secondo le consuetud<strong>in</strong>i del luogo e seguito dai familiari del<br />

defunto e da ospiti e amici.<br />

Se si preferisce, si può seguire un altro ord<strong>in</strong>e: dietro coloro che portano la croce,<br />

l’aspersorio, il turibolo, le candele (o il cero pasquale), viene portato il feretro, seguito dal<br />

Priore o dal Cappellano oppure dalla Priora, e poi i confratelli o le consorelle con i familiari e<br />

gli amici.<br />

68. Durante la processione si cantano i seguenti salmi:<br />

Salmo 117 con l’antifona<br />

Oppure:<br />

Apritemi le porte della giustizia:<br />

entrerò e renderò grazie al Signore. 3<br />

Salmo 113A con l’antifona<br />

Oppure:<br />

Ti accolga il coro degli angeli,<br />

e con Lazzaro, povero <strong>in</strong> terra,<br />

tu possa godere il riposo eterno nel cielo. 4<br />

In paradiso ti accompagn<strong>in</strong>o gli angeli,<br />

al tuo arrivo ti accolgano i martiri,<br />

e ti conducano nella santa Gerusalemme. 5<br />

Aggiungere <strong>in</strong>oltre, se occorre, il salmo 41A con l’antifona<br />

Nello splendido corteo dei santi<br />

andrò alla casa di Dio. 6<br />

Si possono anche cantare gli stessi salmi con l’unica antifona Ti accolga il coro degli angeli,<br />

come sopra.<br />

3 RE, n. 83.<br />

4 PS, p. 185; RE, nn. 80 e 100.<br />

5 RE, nn. 80 e 100.<br />

6 RE, n. 84<br />

48


69. Quando si giunge al sepolcro, si depongono l’acqua benedetta e l’<strong>in</strong>censo ai piedi<br />

del defunto e la croce e il cero dalla parte del capo, mentre i confratelli o le consorelle si<br />

dispongono <strong>in</strong>torno, per quanto lo spazio lo consente; il Priore o il Cappellano, con il diacono o<br />

il m<strong>in</strong>istrante che porta il libro, sta ai piedi del feretro, davanti alla tomba.<br />

Monizione <strong>in</strong>iziale e benedizione del sepolcro<br />

70. Quando tutti si sono disposti <strong>in</strong>torno al sepolcro, il sacerdote, se lo vede opportuno,<br />

conclude la processione con un’orazione salmica (<strong>in</strong> Appendice II, pp. 88-90) oppure <strong>in</strong>vita la<br />

comunità alla preghiera con queste parole o altre simili:<br />

Prima di compiere, secondo il <strong>rito</strong> cristiano,<br />

il pietoso ufficio della sepoltura,<br />

fratelli carissimi (sorelle carissime),<br />

supplichiamo con fede Dio, per cui tutti vivono:<br />

egli risusciti nella schiera dei suoi santi<br />

il corpo del nostro caro fratello (della nostra cara sorella) N.,<br />

da noi sepolto nella sua precarietà,<br />

e il suo spi<strong>rito</strong> sia associato ai suoi santi fedeli,<br />

per godere con essi gloria <strong>in</strong>dicibile e felicità perenne,<br />

dono del Signore nostro Gesù Cristo. 7<br />

71. Poi il sacerdote benedice il sepolcro dicendo:<br />

O Dio, creatore del cielo e della terra<br />

che nel tuo disegno di salvezza<br />

hai unito gli uom<strong>in</strong>i<br />

alla vittoria pasquale di Cristo, tuo Figlio,<br />

perché mediante il Battesimo anche noi, sue membra,<br />

diveniamo partecipi della gloria del Signore risorto,<br />

benedici il sepolcro del nostro fratello (della nostra sorella) N.<br />

che abbiamo accompagnato all’estrema dimora,<br />

e fa’ che egli (ella) vi riposi <strong>in</strong> pace,<br />

per risorgere nell’ultimo giorno con i tuoi santi.<br />

Per Cristo nostro Signore. 8<br />

R/. Amen.<br />

Oppure:<br />

Signore Gesù Cristo,<br />

che riposando per tre giorni nel sepolcro<br />

hai illum<strong>in</strong>ato con la speranza della risurrezione<br />

la sepoltura di coloro che credono <strong>in</strong> te,<br />

fa’ che il nostro fratello (la nostra sorella) N. riposi <strong>in</strong> pace<br />

f<strong>in</strong>o al giorno <strong>in</strong> cui tu, che sei la risurrezione e la vita,<br />

farai risplendere su di lui (lei) la luce del tuo volto<br />

e lo (la) chiamerai a contemplare la gloria del paradiso.<br />

7 ASOP 1977, p. 158; Gre, nn. 1413 e 4062; Eccl. Off., f. 65v; cf. PS, p. 205; cf. RE, n. 73.<br />

8 Cf. PRG II, p. 509; RE, nn. 87 e 106.<br />

49


Tu vivi e regni nei secoli dei secoli. 9<br />

R/. Amen.<br />

Sepoltura<br />

72. Dopo l’orazione, si canta l’antifona<br />

Nello splendido corteo dei santi<br />

andrò alla casa di Dio. 10<br />

con il salmo 41 A (Come la cerva anela ai corsi d’acqua), se non è stato già cantato, oppure<br />

il salmo 125 (Quando il Signore ricondusse i prigionieri di Sion) con l’antifona: Chi sem<strong>in</strong>a nel<br />

pianto, raccoglie nella gioia.<br />

Intanto il celebrante asperge il feretro e il sepolcro e poi li <strong>in</strong>censa. Quando ha f<strong>in</strong>ito, la<br />

salmodia si <strong>in</strong>terrompe e viene ripresa l’antifona Nello splendido corteo.<br />

Qu<strong>in</strong>di il celebrante dice l’orazione seguente:<br />

Dio onnipotente ed eterno,<br />

che hai creato l’uomo a tua immag<strong>in</strong>e,<br />

noi supplichiamo la tua misericordia<br />

per il nostro fratello (per la nostra sorella) N.<br />

che oggi hai voluto liberare dall’umana miseria<br />

per chiamarlo (chiamarla) a te:<br />

accoglilo (accoglila) con dolcezza e misericordia,<br />

perché libero (libera) da ogni macchia di peccato<br />

trovi posto con il patriarca Abramo<br />

e riceva il luogo della luce e del refrigerio,<br />

f<strong>in</strong>ché, venuto il giorno del giudizio,<br />

sia da te risuscitato (risuscitata)<br />

<strong>in</strong>sieme ai tuoi santi e ai tuoi eletti.<br />

Per Cristo nostro Signore. 11<br />

R/. Amen.<br />

73. Qu<strong>in</strong>di si <strong>in</strong>tona l’antifona<br />

Questo è il mio riposo per sempre:<br />

qui abiterò, perché l’ho desiderato<br />

con il salmo 131: Ricordati, Signore, di Davide.<br />

Intanto il feretro viene <strong>in</strong>trodotto nel sepolcro. Fatto questo, si <strong>in</strong>terrompe la salmodia e<br />

si riprende l’antifona.<br />

Poi il celebrante dice la seguente orazione:<br />

O Dio, presso di te hanno vita i morti<br />

9 RE, nn. 87 e 106.<br />

10 RE, n. 84.<br />

11 ASOP 1977, pp. 157 s; cf. PS, pp. 199 s.<br />

50


e <strong>in</strong> te trovano pienezza di gioia le anime degli eletti:<br />

ascolta le nostre suppliche<br />

per il nostro fratello (la nostra sorella) N.<br />

che ha perduto, con il corpo, la vista fisica della luce terrena:<br />

fa’ che ottenga il conforto della luce eterna<br />

e che, ricevuto il perdono di tutti i peccati,<br />

goda la pace desiderata, come ci hai promesso.<br />

Per Cristo nostro Signore. 12<br />

R/. Amen.<br />

Oppure il sacerdote dice:<br />

Nel misterioso disegno della sua volontà<br />

Dio ha chiamato a sé il nostro fratello N.<br />

(la nostra sorella N.);<br />

noi affidiamo il suo corpo ala sepoltura,<br />

perché <strong>rito</strong>rni alla terra donde fu tratto.<br />

Cristo, primogenito di coloro che risorgono,<br />

trasformerà il nostro corpo mortale<br />

a immag<strong>in</strong>e del suo corpo glorioso;<br />

raccomandiamo il nostro fratello (la nostra sorella) al Signore,<br />

perché accolga la sua anima nella pace eterna,<br />

e risusciti il suo corpo nell’ultimo giorno. 13<br />

74. Qu<strong>in</strong>di si <strong>in</strong>tona l’antifona<br />

Mi hai formato dalla terra e mi hai rivestito di carne,<br />

mio Signore e Redentore:<br />

fammi risorgere nell’ultimo giorno<br />

con il salmo 138: Signore, tu mi scruti e mi conosci.<br />

Questa salmodia è prevista, laddove vi è l’usanza, mentre si getta terra sul tumulo o si<br />

sigilla il sepolcro.<br />

Se lo si vede opportuno e nel caso <strong>in</strong> cui l’assemblea <strong>in</strong> chiesa non abbia ancora<br />

asperso il feretro con acqua benedetta, i presenti possono essere <strong>in</strong>vitati a farlo o anche, purché<br />

l’atto sia rettamente <strong>in</strong>teso, a gettare un po’ di terra o dei fiori sul sepolcro.<br />

Ripresa l’antifona dopo il salmo, il celebrante dice un’orazione salmica (qui sotto, <strong>in</strong><br />

Appendice, II, pp. 88-90) di sua scelta oppure l’orazione seguente:<br />

O Dio onnipotente,<br />

che custodisci i tuoi fedeli<br />

e vegli alla salvezza di quanti credono <strong>in</strong> te,<br />

benedici questo sepolcro:<br />

fa’ che il corpo del nostro fratello N.<br />

(della nostra sorella N.),<br />

che vi deponiamo al term<strong>in</strong>e della sua vita terrena,<br />

risorga glorioso il giorno dell’ultimo giudizio<br />

12 ASOP 1977, p. 158; cf. PS, p. 201.<br />

13 RE, n. 88.<br />

51


e riceva nella gioia dei santi<br />

la vita immortale da Cristo Signore.<br />

Egli vive e regna nei secoli dei secoli. 14<br />

R/. Amen.<br />

———————————<br />

75. Qualora, per il piccolo numero di confratelli o consorelle presenti, sembri difficile<br />

seguire le tre fasi qui sopra (nn. 67-74) <strong>in</strong>dicate per la sepoltura, si può procedere <strong>in</strong> modo<br />

semplificato, come è <strong>in</strong>dicato qui sotto (nn. 84 ss.) circa le “Preghiere presso il sepolcro”.<br />

———————————<br />

76. Prima degli ultimi suffragi, se lo si vede opportuno e non è stato ancora fatto <strong>in</strong><br />

chiesa all’<strong>in</strong>izio del <strong>rito</strong> di commiato, uno dei familiari avvic<strong>in</strong>atosi al sepolcro può dire<br />

qualche parola di saluto.<br />

Ultimi suffragi<br />

77. Qu<strong>in</strong>di i presenti dicono le ultime preghiere di suffragio. Qui sotto sono proposti<br />

testi estratti dal Proprio dell’Ord<strong>in</strong>e (Processionario e Liturgia <strong>delle</strong> Ore); si possono<br />

adoperare anche formulari tratti dal Rituale Romano o testi proposti dalle Conferenze<br />

Episcopali.<br />

Nella scelta di questi elementi si tenga conto <strong>delle</strong> concrete possibilità dei presenti e<br />

anche del ritmo globale della celebrazione, che ord<strong>in</strong>ariamente ha avuto <strong>in</strong>izio con la Messa. Si<br />

sceglierà qu<strong>in</strong>di liberamente fra i formulari qui proposti: suppliche litaniche, preghiere<br />

presbiterali, canto tipico.<br />

78. Se si opta per una preghiera litanica, si possono adoperare le <strong>in</strong>vocazioni proposte<br />

nel Rituale Romano (RE, nn. 89 e 175) o nel Proprium Officiorum O.P. (LHOP, pp. 519 e<br />

531) e riprodotte qui <strong>in</strong> Appendice (IV, pp. 94 e 98 s.) <strong>in</strong>sieme ad altri formulari. Ma anche<br />

quando si ricorra a questo tipo di supplica, non si ometta la preghiera dei fedeli che si fa<br />

durante la Messa o la liturgia della Parola.<br />

79. Invece di queste <strong>in</strong>vocazioni si può cantare l’antifona Clementíssime, al term<strong>in</strong>e<br />

della quale tutti supplicano per tre volte come <strong>in</strong> una litania; si può utilizzare anche un<br />

responsorio della nostra tradizione domenicana.<br />

In questo tipo di supplica, il Priore o la Priora oppure il Cappellano <strong>in</strong>troduce con queste<br />

parole o altre simili:<br />

Preghiamo, fratelli carissimi (sorelle carissime),<br />

per il nostro fratello (la nostra sorella) N.,<br />

che il Signore ha chiamato da questo secolo:<br />

affidando oggi il suo corpo alla sepoltura<br />

chiediamo al Signore che l’accolga misericordiosamente<br />

nella sua pace<br />

perché quando verrà il giorno del giudizio<br />

lo (la) risusciti ponendolo (ponendola) alla sua destra,<br />

fra i santi suoi eletti. 15<br />

14 RE Ambr., n. 139/1.<br />

15 ASOP 1977, p. 157; cf. PS, p. 203.<br />

52


Allora si canta l’antifona:<br />

Clementissimo Signore,<br />

che per la nostra miseria<br />

hai sofferto la morte per mano di empi,<br />

libera la sua anima dalla vorag<strong>in</strong>e degli <strong>in</strong>feri,<br />

scioglila dai v<strong>in</strong>coli della morte<br />

e dimentica per sempre tutti i suoi peccati;<br />

gli angeli la port<strong>in</strong>o nella tua luce<br />

e le aprano la porta del paradiso:<br />

mentre il suo corpo è consegnato alla polvere<br />

la facciano entrare nell’eternità. 16<br />

Al term<strong>in</strong>e dell’antifona tutti, <strong>in</strong> g<strong>in</strong>occhio o <strong>in</strong>ch<strong>in</strong>andosi, supplicano per tre volte:<br />

Signore, abbi pietà di questo peccatore (di questa peccatrice).<br />

Poi tutti recitano <strong>in</strong>sieme il Padre nostro (se non l’hanno già fatto durante la<br />

celebrazione della Messa) oppure il Priore o la Priora o il Cappellano dice una <strong>delle</strong> seguenti<br />

orazioni:<br />

Noi, semplici esseri umani,<br />

osiamo raccomandare a te, Signore, nostro Dio,<br />

un essere umano come noi:<br />

ma poiché la polvere si riduce <strong>in</strong> polvere<br />

f<strong>in</strong>ché ogni creatura <strong>rito</strong>rni alle sue orig<strong>in</strong>i,<br />

noi supplichiamo la tua bontà, o Padre:<br />

<strong>in</strong>onda della tua rugiada e prendi con te nella tua pace<br />

il nostro fratello (la nostra sorella) N.<br />

Senta la tenerezza del tuo perdono<br />

sì che, quando sarà f<strong>in</strong>ito questo mondo<br />

e brillerà davanti a tutti il regno dei cieli,<br />

egli (ella) <strong>in</strong>sieme a tutti i santi<br />

possa risorgere nella gioia dei tuoi eletti.<br />

Per Cristo nostro Signore. 17<br />

R/. Amen.<br />

Oppure:<br />

Sii misericordioso, Signore, con questo tuo servo<br />

(questa tua serva):<br />

non riceva il castigo per i suoi peccati,<br />

perché con il desiderio si mantenne nella tua volontà:<br />

e poiché la vera fede l’ha unito (unita) al popolo dei credenti,<br />

la tua misericordia lo (la) unisca alle schiere degli angeli.<br />

Per Cristo nostro Signore. 18<br />

16 Per il canto vedi MLOP, pp. 501 s.; cf. Eccl. off., f. 65v.<br />

17 Cf. ASOP 1977, p. 159; cf. Liber ord<strong>in</strong>um, ed. Férot<strong>in</strong>, n. 125; PS, pp. 204 s.<br />

53


R/. Amen.<br />

Oppure:<br />

Colpiti dal dolore<br />

imploriamo nel pianto la tua misericordia,<br />

o Redentore del mondo:<br />

accogli con mite dolcezza<br />

l’anima del nostro caro fratello<br />

(della nostra cara sorella)<br />

che <strong>rito</strong>rna a te, fonte della pietà.<br />

E se nella sua dimora terrena si è macchiata di peccato,<br />

tu con la tua consueta clemenza cancellalo,<br />

distruggilo nell’oblio<br />

e fa’ che quest’anima<br />

possa essere associata alle schiere dei santi<br />

per lodarti all’unisono con gli altri.<br />

Tu vivi e regni nei secoli dei secoli. 19<br />

R/. Amen.<br />

80. Allora il Priore o la Priora oppure il Cappellano possono <strong>in</strong>vocare i santi<br />

dell’Ord<strong>in</strong>e con la seguente preghiera, <strong>in</strong> cui si può aggiungere la menzione di qualche santo<br />

della nostra tradizione:<br />

Davanti a te, Signore nostro Dio,<br />

<strong>in</strong>terceda per il nostro fratello (la nostra sorella) N.<br />

la preghiera della santa Madre di Dio, la sempre Verg<strong>in</strong>e Maria,<br />

di san <strong>Domenico</strong> nostro Padre<br />

e di tutti i santi del nostro Ord<strong>in</strong>e,<br />

e l’umile e devota supplica di questa tua famiglia:<br />

ottenga il perdono di tutti i peccati,<br />

perché tu l’hai redento (redenta) con il prezioso sangue<br />

del tuo Figlio, il Signore nostro Gesù Cristo.<br />

Egli vive e regna nei secoli dei secoli. 20<br />

R/. Amen.<br />

81. Poi con l’orazione seguente il celebrante può ricordare i confratelli o consorelle<br />

sepolti <strong>in</strong> quel cimitero e tutti i defunti, ovunque siano sepolti:<br />

O Dio, nella tua misericordia le anime dei fedeli trovano riposo:<br />

a tutti i tuoi figli e le tue figlie<br />

che qui e <strong>in</strong> ogni luogo riposano <strong>in</strong> Cristo,<br />

concedi il perdono dei peccati,<br />

perché liberi da ogni colpa<br />

siano sempre felici con te.<br />

18 Eccl. Off., f. 64v; PS, p. 194.<br />

19 Gre, n. 4059; GeV, n. 1608; Eccl. Off., f. 57r; PS, p. 185 (corr.).<br />

20 ASOP 1977, p. 159; cf. PR II, p. 512; Eccl. Off., f. 65v; PS, p. 207 (corr.).<br />

54


Per Cristo nostro Signore. 21<br />

R/. Amen.<br />

82. Alla f<strong>in</strong>e di tutto il <strong>rito</strong> si può eseguire un canto, secondo le consuetud<strong>in</strong>i locali. 22<br />

Al term<strong>in</strong>e il Priore o il Cappellano benedice i presenti come si fa al term<strong>in</strong>e della Messa; poi<br />

come formula di congedo dice:<br />

Ora andiamo <strong>in</strong> pace,<br />

ma custodiamo la memoria<br />

del nostro confratello defunto<br />

(della nostra consorella defunta).<br />

83. Nel caso <strong>in</strong> cui, per le cattive condizioni climatiche, non si possa fare la processione<br />

f<strong>in</strong>o al cimitero, si <strong>in</strong>terrompe <strong>in</strong> un punto adatto la salmodia e subito si dicono le ultime<br />

preghiere di suffragio, come è detto qui sopra (nn. 77 ss.). In seguito il feretro, dopo essere<br />

stato riposto <strong>in</strong> un luogo adatto, a tempo opportuno, accompagnato da alcuni confratelli o<br />

consorelle, viene sepolto alla presenza del Priore, che benedice il sepolcro e lo asperge e<br />

<strong>in</strong>censa.<br />

II. PREGHIERE PRESSO IL SEPOLCRO<br />

84. Se il convento o la comunità non ha un suo cimitero e il <strong>rito</strong> dell’ultima<br />

raccomandazione e commiato si svolge nella chiesa conventuale o nella cappella della casa<br />

religiosa, il Priore, oppure il Cappellano e la Priora, e alcuni confratelli o consorelle <strong>in</strong>sieme ai<br />

familiari del defunto o della defunta accompagnano il feretro al cimitero.<br />

85. Le <strong>esequie</strong> si concludono davanti al sepolcro con il <strong>rito</strong> semplificato qui sopra (n.<br />

62) descritto, cioè senza la processione dalla chiesa al cimitero. Se vi sono parenti o amici del<br />

defunto o della defunta, questo momento di preghiera si svolga <strong>in</strong> uno stile familiare, che<br />

mostri la morte come una porta che apre la casa dove il Padre aspetta i suoi figli. 23<br />

86. Giunti davanti al sepolcro, tutti si dispongono <strong>in</strong>torno come è consentito dalle<br />

condizioni del luogo. Allora il celebrante <strong>in</strong>vita alla preghiera con queste parole o altre simili:<br />

Prima di compiere, secondo il <strong>rito</strong> cristiano,<br />

il pietoso ufficio della sepoltura,<br />

fratelli carissimi (sorelle carissime),<br />

supplichiamo con fede Dio, per cui tutti vivono:<br />

egli risusciti nella schiera dei suoi santi<br />

il corpo del nostro caro fratello (della nostra cara sorella) N.,<br />

da noi sepolto nella sua precarietà,<br />

e il suo spi<strong>rito</strong> sia associato ai suoi santi fedeli,<br />

per godere con essi gloria <strong>in</strong>dicibile e felicità perenne,<br />

dono del Signore nostro Gesù Cristo. 24<br />

21 ASOP 1977, p. 159; cf. Gre, n. 1444; Eccl. Off., f. 65v; PS, p. 207 (corr.).<br />

22 RE, n. 90.<br />

23 Gv 14,1-6.<br />

24 ASOP1977, p. 158; Gre, nn. 1413 et 4062; Eccl. Off., f. 65v; cf. PS, p. 205; cf. RE, n. 73.<br />

55


Oppure:<br />

In questo <strong>rito</strong> dove si fondono mestizia e speranza,<br />

supplichiamo la misericordia di Dio<br />

che <strong>in</strong> Cristo, crocifisso e risorto,<br />

ha <strong>in</strong>franto i v<strong>in</strong>coli della morte<br />

e ci ha restituito alla vita.<br />

Il Signore ascolti la nostra preghiera,<br />

apra al nostro fratello (alla nostra sorella) le porte della sua casa<br />

e lo (la) <strong>in</strong>troduca nella pace senza f<strong>in</strong>e. 25<br />

87. Qualcuno dei presenti può allora leggere qualche versetto tratto dalla Sacra<br />

Scrittura:<br />

Mt 25,34<br />

Venite, benedetti del Padre mio, dice il Signore;<br />

ricevete <strong>in</strong> eredità il regno preparato per voi<br />

f<strong>in</strong> dalla fondazione del mondo.<br />

cf. Gv 6,39-40<br />

Questa è la volontà del Padre mio,<br />

che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato,<br />

ma lo risusciti nell’ultimo giorno.<br />

Gv 14,1-3<br />

Non sia turbato il vostro cuore.<br />

Abbiate fede <strong>in</strong> Dio e abbiate fede anche <strong>in</strong> me.<br />

Nella casa del Padre mio vi sono molti posti.<br />

Se no, ve l’avrei detto.<br />

Io vado a prepararvi un posto;<br />

quando sarò andato e vi avrò preparato un posto,<br />

<strong>rito</strong>rnerò e vi prenderò con me,<br />

perché siate anche voi dove sono io.<br />

Fil 3,20<br />

La nostra patria è nei cieli<br />

e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù.<br />

2 Tim 2,11-12a<br />

Se moriamo con lui, vivremo anche con lui;<br />

se con lui perseveriamo, con lui anche regneremo.<br />

88. Poi il celebrante dice la preghiera per la benedizione del sepolcro:<br />

O Dio, creatore del cielo e della terra<br />

che nel tuo disegno di salvezza<br />

hai unito gli uom<strong>in</strong>i<br />

alla vittoria pasquale di Cristo, tuo Figlio,<br />

perché mediante il Battesimo anche noi, sue membra,<br />

diveniamo partecipi della gloria del Signore risorto,<br />

benedici il sepolcro del nostro fratello (della nostra sorella) N.<br />

che abbiamo accompagnato all’estrema dimora,<br />

e fa’ che egli (ella) vi riposi <strong>in</strong> pace,<br />

25 RE Ambr., n. 96.<br />

56


per risorgere nell’ultimo giorno con i tuoi santi.<br />

Per Cristo nostro Signore. 26<br />

R/. Amen.<br />

Altri formulari si possono prendere dal Rituale Romano o da un Rituale proprio.<br />

Detta l’orazione, il celebrante asperge il feretro e il sepolcro e li <strong>in</strong>censa.<br />

89. A questo punto, come è <strong>in</strong>dicato <strong>in</strong> alcuni adattamenti l<strong>in</strong>guistici del Rituale<br />

Romano, 27 si può recitare la professione di fede, cui il celebrante <strong>in</strong>vita con queste parole o<br />

altre simili:<br />

La fede <strong>in</strong> Dio, nostro Padre,<br />

<strong>in</strong> Gesù, Salvatore del mondo,<br />

e nello Spi<strong>rito</strong>, che dà la vita,<br />

ci renda forti e sereni. 28<br />

Oppure uno dei testi <strong>in</strong>dicati <strong>in</strong> Appendice, I, p. 78.<br />

fede:<br />

Qu<strong>in</strong>di i presenti recitano uno dei due simboli seguenti oppure un’altra professione di<br />

Credo <strong>in</strong> un solo Dio,<br />

Padre onnipotente,<br />

creatore del cielo e della terra,<br />

di tutte le cose visibili e <strong>in</strong>visibili.<br />

Credo <strong>in</strong> un solo Signore,<br />

Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio,<br />

nato dal Padre prima di tutti i secoli:<br />

Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero,<br />

generato, non creato,<br />

della stessa sostanza del Padre;<br />

per mezzo di lui tutte le cose sono state create.<br />

Per noi uom<strong>in</strong>i e per la nostra salvezza<br />

discese dal cielo,<br />

e per opera dello Spi<strong>rito</strong> santo si è <strong>in</strong>carnato<br />

nel seno della verg<strong>in</strong>e Maria e si è fatto uomo.<br />

Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,<br />

morì e fu sepolto.<br />

Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture,<br />

è salito al cielo, siede alla destra del Padre.<br />

E di nuovo verrà, nella gloria,<br />

per giudicare i vivi e i morti,<br />

e il suo regno non avrà f<strong>in</strong>e.<br />

Credo nello Spi<strong>rito</strong> <strong>San</strong>to, che è Signore e dà la vita,<br />

e procede dal Padre e dal Figlio.<br />

Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato,<br />

e ha parlato per mezzo dei profeti.<br />

26 RE, nn. 87 e 106.<br />

27 Cf. RE, nn. 22, 33, 89.<br />

28 RE Ambr., n. 80.<br />

57


Credo la chiesa, una santa cattolica e apostolica.<br />

Professo un solo battesimo<br />

per il perdono dei peccati.<br />

Aspetto la risurrezione dei morti<br />

e la vita del mondo che verrà. Amen.<br />

Oppure:<br />

Credo <strong>in</strong> Dio, Padre onnipotente,<br />

Creatore del cielo e della terra;<br />

e <strong>in</strong> Gesù Cristo suo unico Figlio,<br />

nostro Signore:<br />

il quale fu concepito di Spi<strong>rito</strong> <strong>San</strong>to,<br />

nacque da Maria Verg<strong>in</strong>e,<br />

patì sotto Ponzio Pilato,<br />

fu crocefisso, morì e fu sepolto,<br />

discese agli <strong>in</strong>feri, il terzo giorno risuscitò dai morti,<br />

salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente;<br />

di là verrà a giudicare i vivi e i morti.<br />

Credo nello Spi<strong>rito</strong> <strong>San</strong>to,<br />

la santa Chiesa cattolica,<br />

la comunione dei santi,<br />

la remissione dei peccati,<br />

la risurrezione della carne,<br />

la vita eterna. Amen. 29<br />

90. Mentre il feretro è <strong>in</strong>trodotto nel sepolcro si può dire o cantare un salmo con<br />

un’antifona, per esempio:<br />

Sal 131 (Ricordati, Signore, di Davide)<br />

con l’antifona Questo è il mio riposo per sempre: qui abiterò, perché l’ho desiderato.<br />

Oppure<br />

Sal 125 (Quando il Signore ricondusse i prigionieri di Sion)<br />

con l’antifona: Chi sem<strong>in</strong>a nel pianto, raccoglie nella gioia.<br />

91. Prima che si dicano gli ultimi suffragi, uno dei familiari del defunto o della defunta<br />

può dire una preghiera o leggere un breve testo, o dire qualche parola sua.<br />

92. A conclusione del <strong>rito</strong> il celebrante può utilizzare uno degli schemi di preghiera qui<br />

sopra (nn. 77-79) offerti. Fra le altre preghiere può scegliere anche una <strong>delle</strong> due seguenti:<br />

O Dio, che dai la vita e risusciti i corpi umani,<br />

tu hai voluto essere <strong>in</strong>vocato dai peccatori:<br />

ascolta le preghiere che con fraterna devozione<br />

ti rivolgiamo per il nostro fratello (la nostra sorella) N.<br />

e accoglilo (accoglila) fra i tuoi santi,<br />

29 Cf. Eccl. Off., f. 56v; PS, p. 170.<br />

58


ivestilo (rivestila) con la veste immortale del cielo<br />

e fa’ che trovi conforto nello splendore del paradiso. 30<br />

Per Cristo nostro Signore.<br />

R/. Amen.<br />

Oppure:<br />

O Dio, che sempre ascolti chi ti supplica con rettitud<strong>in</strong>e<br />

e volgi lo sguardo ai desideri buoni,<br />

tu che sei il creatore e il redentore di tutti,<br />

misericordioso verso i peccatori e beatitud<strong>in</strong>e dei giusti,<br />

al nostro fratello (alla nostra sorella) N.,<br />

alla cui sepoltura oggi prestiamo il nostro pietoso servizio,<br />

concedi di godere la sua parte<br />

nella beatitud<strong>in</strong>e dei santi tuoi eletti<br />

e liberalo (liberala) dai legami terreni,<br />

per presentarlo (presentarla) nella risurrezione dei tuoi figli. 31<br />

Per Cristo nostro Signore.<br />

R/. Amen.<br />

Si possono <strong>in</strong>vitare i presenti anche a dire l’Ave Maria.<br />

Inf<strong>in</strong>e il celebrante dice la seguente orazione:<br />

Davanti a te, Signore nostro Dio,<br />

<strong>in</strong>terceda per il nostro fratello (la nostra sorella) N.<br />

la preghiera della santa Madre di Dio, la sempre Verg<strong>in</strong>e Maria,<br />

di san <strong>Domenico</strong> nostro Padre<br />

e di tutti i santi del nostro Ord<strong>in</strong>e,<br />

e l’umile e devota supplica di questa tua famiglia:<br />

ottenga il perdono di tutti i peccati,<br />

perché tu l’hai redento (redenta) con il prezioso sangue<br />

del tuo Figlio, il Signore nostro Gesù Cristo.<br />

Egli vive e regna nei secoli dei secoli. 32<br />

R/. Amen.<br />

93. I presenti possono allora essere <strong>in</strong>vitati a passare davanti alla tomba facendo un<br />

gesto di saluto (aspersione con l’acqua benedetta, spargimento di una manciata di terra o di un<br />

fiore, o un semplice cenno del capo).<br />

Inf<strong>in</strong>e il celebrante dice il seguente versetto:<br />

Nella speranza della risurrezione<br />

il nostro fratello (la nostra sorella) N. riposi <strong>in</strong> pace.<br />

nel nome del Padre e del Figlio e dello Spi<strong>rito</strong> <strong>San</strong>to.<br />

R/. Amen.<br />

30 ASOP 1977, p. 158; cf. Gre, n. 1407; Eccl. Off., f. 65v; PS, p. 204.<br />

31 ASOP 1977, p. 158; cf. Gre, n. 1412; Eccl. Off. , f. 65v; PS, p. 204.<br />

32 ASOP 1977, p. 159; cf. PR II, p. 512; Eccl. Off., f. 65v; PS, p. 207 (corr.).<br />

59


CAPITOLO V<br />

ALTRE CELEBRAZIONI PER VARIE CIRCOSTANZE<br />

NOTA PRELIMINARE<br />

94. In questo capitolo sono contenute <strong>in</strong>dicazioni per particolari celebrazioni relative ai<br />

defunti. Alcune di esse erano già previste nel Processionario dell’Ord<strong>in</strong>e, altre - come la<br />

cremazione - sono sorte da poco, con il mutare dei costumi sociali e della discipl<strong>in</strong>a<br />

ecclesiastica. In questo Rituale si tiene conto soltanto degli aspetti propriamente liturgici; per<br />

quanto <strong>in</strong>vece si riferisce alla discipl<strong>in</strong>a religiosa e regolare, ci si atterrà rispettivamente anche<br />

alle determ<strong>in</strong>azioni dei Capitoli prov<strong>in</strong>ciali dei Frati o <strong>delle</strong> Congregazioni femm<strong>in</strong>ili e ai<br />

Direttorî dei Monasteri.<br />

95. Per preparare la liturgia <strong>in</strong> questi casi particolari si seguano specialmente le<br />

<strong>in</strong>dicazioni del Rituale Romano e <strong>delle</strong> Conferenze Episcopali, cercando di conoscere bene le<br />

varie possibilità offerte da questo Rituale e di utilizzarle volentieri. Molti testi e gesti<br />

menzionati nel Rituale dell’Ord<strong>in</strong>e possono essere opportunamente utilizzati per queste<br />

celebrazioni; quando però si tratta di riti o testi relativi alla condizione religiosa o presbiterale,<br />

non possono essere utilizzati <strong>in</strong> celebrazioni riguardanti gli altri fedeli.<br />

96. Quando si tratta della morte di qualche fedele laico, anche se amico dell’Ord<strong>in</strong>e, i<br />

frati e le suore e le loro comunità, nonché le Fraternite laicali, non si sentano troppo implicati<br />

<strong>in</strong> queste celebrazioni. Occorre tenere presenti nondimeno il mistero della comunione dei santi<br />

e i legami nati da un loro fedele servizio o anche da fraterna amicizia, che potrebbero aver<br />

unito il defunto o la defunta alle nostre comunità, anche se non appartenenti alla Famiglia<br />

domenicana.<br />

97. Lo statuto giuridico-sociale dei cimiteri dell’Ord<strong>in</strong>e e della sepoltura dei laici nei<br />

nostri sepolcri <strong>in</strong> vari Paesi sono molto cambiati negli ultimi tempi. Orientamenti sono offerti, e<br />

ancora potranno esserlo <strong>in</strong> futuro, da parte dei Capitoli prov<strong>in</strong>ciali maschili o femm<strong>in</strong>ili o dei<br />

Direttorî dei monasteri. È anche opportuno che nelle diverse regioni ci si attenga alle<br />

<strong>in</strong>dicazioni <strong>delle</strong> Conferenze Episcopali relative alle Messe esequiali o alle Messe per i defunti:<br />

<strong>in</strong> tale ambito esse regolano talora i rapporti fra le parrocchie e gli Istituti di vita consacrata. I<br />

frati ricord<strong>in</strong>o anche le <strong>in</strong>dicazioni <strong>delle</strong> loro Costituzioni circa i collaboratori che possono<br />

abitare nei conventi. 1 Parimenti tengano conto di quanto è detto circa le fondazioni di Messe. 2<br />

I. TRASPORTO DEL DEFUNTO DALLA CAPPELLA DEL CIMITERO<br />

AL SEPOLCRO<br />

98. Tra i tipi di celebrazioni esequiali previsti dal Rito <strong>delle</strong> Esequie della Chiesa lat<strong>in</strong>a,<br />

esiste il caso <strong>delle</strong> <strong>esequie</strong> celebrate nella cappella del cimitero. 3 Familiari, parenti e amici si<br />

riuniscono nella cappella. Non è prevista la celebrazione della Messa, che ha luogo <strong>in</strong>vece<br />

prima o dopo le <strong>esequie</strong>, senza la presenza del feretro.<br />

1 LCO, n. 15, § I.<br />

2 Cf. LCO, nn. 596-597: De piis fundationibus et largitionibus condicionatis.<br />

3 Cf. RE, n. 7.<br />

61


Il <strong>rito</strong> di accoglienza, la liturgia della Parola e l’ultimo commiato - se non si possono fare<br />

presso il sepolcro - si svolgono nella cappella del cimitero.<br />

99. Benché questa eventualità sia poco frequente nell’Ord<strong>in</strong>e, almeno f<strong>in</strong>ora, può<br />

accadere che si verifichi per un confratello o una consorella. Nel preparare questa celebrazione<br />

si tenga conto <strong>delle</strong> seguenti <strong>in</strong>dicazioni:<br />

a) il Priore o la Priora e il delegato o la delegata per la liturgia, <strong>in</strong>sieme ai familiari del<br />

defunto o della defunta e con i confratelli o le consorelle, prepar<strong>in</strong>o con cura la celebrazione,<br />

cioè la liturgia della Parola, <strong>in</strong> modo tale che essa risulti di buona qualità, nonostante il piccolo<br />

numero di partecipanti;<br />

b) le preghiere, le letture e i canti possono essere scelti all’<strong>in</strong>terno del repertorio offerto<br />

dal Rituale dell’Ord<strong>in</strong>e, tenendo conto del genere letterario e liturgico di ogni elemento;<br />

c) per lo svolgimento della parte successiva alla liturgia della Parola, si utilizzi lo<br />

schema qui sopra proposto (n. 67 ss), specialmente se si può fare la processione dalla cappella<br />

del cimitero al sepolcro. Se <strong>in</strong>vece la processione non si può fare, si utilizzi lo schema<br />

semplificato (n. 84 ss);<br />

d) il momento e il luogo per pronunciare l’omelia e per fare l’ultima raccomandazione e<br />

il commiato 4 si scelgano <strong>in</strong> funzione dei presenti e <strong>delle</strong> circostanze. Si determ<strong>in</strong>i anche il<br />

momento più adatto <strong>in</strong> cui uno dei familiari o parenti possa pronunciare qualche parola di<br />

saluto.<br />

Cremazione<br />

II. CREMAZIONE<br />

E DONAZIONE DEGLI ORGANI<br />

100. La Chiesa ha sempre manifestato la sua preferenza per la sepoltura del corpo dei<br />

defunti 5 . Tuttavia ora <strong>in</strong> alcuni luoghi, tenendo conto <strong>delle</strong> circostanze e dello sviluppo <strong>delle</strong><br />

zone urbane, la cremazione appare necessaria. Può qu<strong>in</strong>di accadere che anche nell’Ord<strong>in</strong>e<br />

sembri opportuno scegliere tale alternativa.<br />

101. In tal caso si segua il <strong>rito</strong> <strong>delle</strong> <strong>esequie</strong> previsto dal Rituale Romano 6 e dai suoi<br />

adattamenti locali. La Messa esequiale e il <strong>rito</strong> dell’ultima raccomandazione e commiato<br />

normalmente si svolgono nella chiesa conventuale o nella cappella della comunità. Dopo questa<br />

liturgia, i riti al cimitero, previsti dal Rituale e adattati al luogo della cremazione, sono<br />

presieduti dal Priore o dalla Priora, alla presenza di alcuni confratelli o consorelle, <strong>in</strong>sieme ai<br />

familiari che lo desider<strong>in</strong>o.<br />

Le ceneri del defunto o della defunta, consegnati al Superiore religioso o alla famiglia, si<br />

conservano <strong>in</strong> un luogo idoneo o vengono disperse, secondo le prescrizioni del diritto civile o<br />

le <strong>in</strong>dicazioni <strong>delle</strong> Conferenze Episcopali. 7<br />

Donazione degli organi<br />

4 Cf. RE, n. 107.<br />

5 Cf. RE, n. 15.<br />

6 RE, n. 15.<br />

7 Per l’<strong>Italia</strong>, cf. Sussidio.<br />

62


102. Nel caso <strong>in</strong> cui un confratello o una consorella abbiano donato i propri organi per<br />

il trapianto, <strong>in</strong>sieme all’Ufficio dei Defunti viene anche prevista una celebrazione eucaristica<br />

appropriata. Non si compia però il <strong>rito</strong> dell’ultima raccomandazione e commiato, perché il<br />

corpo è stato prelevato subito dopo la morte per essere messo a disposizione dei medici, e <strong>in</strong><br />

assenza del corpo tale <strong>rito</strong> non può aver luogo. 8<br />

Senza duplicare o imitare l’ultimo commiato, si può comunque prevedere un momento<br />

dopo la Messa esequiale, <strong>in</strong> chiesa o <strong>in</strong> luogo adatto, <strong>in</strong> cui rievocare fraternamente la memoria<br />

del defunto o della defunta. In tale occasione si avrà cura di circondare i familiari di particolare<br />

affetto.<br />

Indicazioni generali<br />

III. PER LA SEPOLTURA DEI LAICI<br />

103. Il Processionario dell’Ord<strong>in</strong>e comprendeva una sezione relativa all’“Ufficio per la<br />

sepoltura di persone estranee”. 9 ora meglio denom<strong>in</strong>abile “per persone amiche e laici defunti”.<br />

Nel mistero della comunione dei santi, sono significativi per noi i legami di devozione e di<br />

fraterno affetto che hanno unito alle nostre comunità un defunto o una defunta, sebbene non<br />

fosse membro della Famiglia Domenicana.<br />

Tuttavia per le mutate situazioni sociali e pastorali, l’impegno apostolico dei conventi e<br />

<strong>delle</strong> comunità, come pure la struttura conventuale della nostra vita liturgica, 10 richiedono<br />

discernimento <strong>in</strong> me<strong>rito</strong> all’opportunità di v<strong>in</strong>coli particolari. Le Costituzioni 11 dei Frati<br />

prudentemente suggeriscono cautela nell’accettazione di fondazioni di Messe; del resto non si<br />

devono <strong>in</strong>staurare differenze nel trattamento <strong>delle</strong> persone amiche del convento. È importante<br />

tener conto del diritto canonico e dell’uso pastorale di ogni nazione.<br />

104. I suggerimenti qui offerti allo scopo di facilitare l’efficacia pastorale e apostolica,<br />

sono completati dalle <strong>in</strong>dicazioni liturgiche tratte dalla nostra tradizione.<br />

Si possono avere due casi:<br />

a) quello <strong>in</strong> cui, dopo delibera comunitaria e tenendo conto degli Statuti della <strong>Prov<strong>in</strong>cia</strong><br />

o del Direttorio del Monastero o della Congregazione, si accetta l’<strong>in</strong>umazione di un defunto o<br />

di una defunta nel cimitero o anche nel sepolcro dei religiosi o <strong>delle</strong> religiose;<br />

b) quello <strong>in</strong> cui per un defunto che era stato amico o vic<strong>in</strong>o all’Ord<strong>in</strong>e si celebra la<br />

Messa esequiale nella chiesa conventuale o nella cappella della comunità.<br />

Indicazioni liturgiche<br />

105. Quando un ospite muore <strong>in</strong> un convento o <strong>in</strong> un monastero o <strong>in</strong> una casa religiosa<br />

della Famiglia Domenicana, oppure quando il corpo di un defunto o di una defunta viene<br />

portato <strong>in</strong> convento per la celebrazione esequiale, è bene che almeno una parte della comunità<br />

sia presente. Ci si riunisce dunque all’<strong>in</strong>gresso del convento o della casa religiosa o della<br />

chiesa. Tutto si svolge come è detto sopra, nn. 12-22.<br />

106. Se il feretro deve essere seppellito <strong>in</strong> un cimitero o sepolcro dell’Ord<strong>in</strong>e, non<br />

soltanto la Messa esequiale celebrata <strong>in</strong> luogo e tempo opportuno, ma tutto il funerale è<br />

8 Cf. RE, n. 10 alla f<strong>in</strong>e; IGMR 3 , n. 384.<br />

9 PS, pp. 221-223.<br />

10 «Orientamenti per le celebrazioni liturgiche nell’Ord<strong>in</strong>e dei Predicatori», n. 2: LOOP, p. 58.<br />

11 LCO, nn. 596-597.<br />

63


presieduto dal Priore o dal Cappellano o da un frate sacerdote, a ciò delegato. In simili casi è<br />

bene che la comunità o almeno alcuni confratelli o consorelle partecip<strong>in</strong>o alla liturgia. Per<br />

l’<strong>in</strong>contro di preghiera al cimitero o presso il sepolcro per lo più si usa il <strong>rito</strong> semplificato<br />

(sopra, n. 62).<br />

107. Se il corpo di un defunto o di una defunta deve essere trasportato più lontano, dopo<br />

l’ultima raccomandazione e commiato celebrati <strong>in</strong> chiesa o nella cappella, i presenti, con una<br />

salmodia appropriata, accompagnano il feretro al luogo <strong>in</strong> cui viene consegnato a coloro che<br />

cureranno il trasporto. Allora il celebrante dice l’orazione conclusiva e congeda i presenti.<br />

Esequie di bamb<strong>in</strong>i<br />

108. Il caso di <strong>esequie</strong> di bamb<strong>in</strong>i si verifica raramente, nelle nostre chiese, se non sono<br />

chiese parrocchiali. Quando ciò accadesse, si osserv<strong>in</strong>o le <strong>in</strong>dicazioni del Rituale Romano o dei<br />

suoi adattamenti regionali. 12<br />

A complemento dei testi del Rituale Romano si può conservare, dal Processionario<br />

dell’Ord<strong>in</strong>e, 13 l’uso dei salmi 112, 137 e 150.<br />

12 RE, nn. 113 ss.<br />

13 PS, pp. 223-227.<br />

64


NOTA PRELIMINARE<br />

CAPITOLO VI<br />

SUFFRAGI PER I DEFUNTI<br />

109. F<strong>in</strong> dai primi tempi della Chiesa e del nostro Ord<strong>in</strong>e la comunione di tutto il Corpo<br />

Mistico di Cristo si esprime anche nel coltivare con grande pietà la memoria dei defunti,<br />

offrendo per loro anche i suffragi, «perché santo e salutare è il pensiero di pregare per i defunti<br />

perché siano assolti dai peccati» (2 Mac 12,46). 1 Perciò offrendo il sacrificio eucaristico per i<br />

defunti ed elevando preghiere per essi, la Famiglia Domenicana li raccomanda a Dio <strong>in</strong> virtù<br />

della misericordia che viene data e ricevuta nell’Ord<strong>in</strong>e, allargandola, mediante i suffragi,<br />

all’esterno e nel tempo, verso tutti coloro che sono con essa <strong>in</strong> comunione, nell’attesa della<br />

venuta di Cristo e della risurrezione dei morti.<br />

110. I suffragi per i defunti nella Famiglia Domenicana sono determ<strong>in</strong>ati dalla<br />

Costituzioni e dai Direttorî di ogni ramo dell’Ord<strong>in</strong>e: Frati, Monache, Suore, Società di vita<br />

apostolica, Istituti secolari, Fraternite sacerdotali o laicali di <strong>San</strong> <strong>Domenico</strong>.<br />

111. I suffragi prescritti dalle Costituzioni 2 sono di vario tipo:<br />

- suffragi quotidiani, cioè preghiere regolari e <strong>in</strong>tercessioni ai Vespri ;<br />

- suffragi settimanali, nella Messa conventuale e nel Rosario;<br />

- suffragi annuali, negli anniversari;<br />

- suffragi occasionali, <strong>in</strong> morte di un confratello o di una consorella o del Maestro<br />

dell’Ord<strong>in</strong>e o del Sommo Pontefice;<br />

- suffragi che si fanno nei Capitoli prov<strong>in</strong>ciali o generali.<br />

———————————<br />

ESTRATTO DAL LIBRO DELLE COSTITUZIONI E ORDINAZIONI<br />

DEI FRATI PREDICATORI, ed. 1998 3 3<br />

Suffragi per i defunti<br />

70. - § I. - Dalla Commemorazione di tutti i defunti f<strong>in</strong>o all’Avvento, ogni presbitero celebri<br />

una Messa e i frati non presbiteri partecip<strong>in</strong>o ad una Messa <strong>in</strong> suffragio dei confratelli,<br />

consorelle, familiari e benefattori defunti.<br />

§ II. - In ogni convento sarà celebrata una Messa dei defunti: il 7 febbraio per<br />

l’anniversario dei nostri genitori, il 5 settembre per l’anniversario dei benefattori e familiari<br />

dell’Ord<strong>in</strong>e, l’8 novembre per l’anniversario dei frati e <strong>delle</strong> suore.<br />

71. - § I. - Una volta alla settimana, <strong>in</strong> ogni convento propriamente detto, la Messa<br />

conventuale sia celebrata per questi defunti e si reciti l’orazione dei fedeli con le preghiere<br />

1 Cf. LG, n. 50; CCC, n. 958.<br />

2 Cf. LCO, nn. 70-75 (numeri trascritti qui sotto per comodità); CM, n. 16.<br />

3 Le Costituzioni sono stampate <strong>in</strong> tondo, le ord<strong>in</strong>azioni <strong>in</strong> corsivo.<br />

65


per loro. Dove non sia possibile la Messa conventuale (cf. n. 61, § II), si applichi una Messa<br />

<strong>in</strong> loro suffragio.<br />

§ II. - Sono eccettuate la Settimana <strong>San</strong>ta, quella di Pasqua, di Pentecoste e di Natale;<br />

così pure le settimane <strong>in</strong> cui, a motivo di un anniversario (n. 70, § II) o per la morte di un frate<br />

(n. 73) o del Sommo Pontefice (n. 74), si celebri la Messa dei defunti.<br />

§ III. - Per gli stessi defunti, una volta alla settimana tutti i frati recit<strong>in</strong>o la terza parte<br />

del rosario.<br />

72. - Almeno una volta al giorno, i frati recit<strong>in</strong>o <strong>in</strong> comune il salmo De profundis per i frati e<br />

per i benefattori defunti.<br />

73. - Quando muore un frate:<br />

§ I. - Il convento <strong>in</strong> cui muore e il convento al quale il frate era assegnato, celebr<strong>in</strong>o <strong>in</strong><br />

suo suffragio l’ufficio e la Messa dei defunti.<br />

§ II. - In tutta la prov<strong>in</strong>cia cui era affiliato:<br />

1° ogni presbitero e ogni convento celebr<strong>in</strong>o una Messa;<br />

2° ogni frate non presbitero partecipi a una Messa.<br />

Lo stesso si faccia nel convento di assegnazione, nel caso che il frate fosse assegnato<br />

fuori della prov<strong>in</strong>cia di affiliazione.<br />

§ III. - In tutto l’Ord<strong>in</strong>e:<br />

1° quando muore il maestro dell’Ord<strong>in</strong>e ogni presbitero celebri una Messa ed ogni<br />

frate non presbitero partecipi ad una Messa;<br />

2° quando muore il maestro o l’ex-maestro dell’Ord<strong>in</strong>e ogni convento celebri la<br />

Messa dei defunti.<br />

74. - Alla morte del Sommo Pontefice ogni convento celebri la Messa dei defunti.<br />

75. - Oltre a questi suffragi, il capitolo prov<strong>in</strong>ciale può stabilirne altri.<br />

———————————<br />

112. Oltre ai suffragi richiesti dalle Costituzioni, il 2 novembre <strong>in</strong>sieme a tutta la Chiesa<br />

si fa la commemorazione di tutti i defunti: per essa i nostri libri liturgici propongono preghiere<br />

e riti appropriati.<br />

I capitoli conventuali o comunitari possono deliberare, con saggio discernimento,<br />

suffragi complementari. 4<br />

113. Le nostre comunità e i loro membri assolvano con verità e spi<strong>rito</strong> fraterno a questi<br />

doveri di preghiera e di supplica. I frati che sono sacerdoti, ma anche l’<strong>in</strong>tera comunità,<br />

prendano coscienza dei doveri <strong>in</strong>erenti alla loro sollecitud<strong>in</strong>e pastorale, <strong>in</strong> virtù di elemos<strong>in</strong>e<br />

accettate per la celebrazione di Messe per i defunti. 5<br />

I. INDICAZIONI PER LO SVOLGIMENTO DEI SUFFRAGI<br />

114. I suffragi si compiono tenendo conto <strong>delle</strong> <strong>in</strong>dicazioni <strong>delle</strong> Costituzioni e <strong>delle</strong><br />

esigenze liturgiche, ma prendendo <strong>in</strong> considerazione anche i rapporti con la comunità e la<br />

dimensione regolare della nostra vita di preghiera.<br />

Per facilitare l’attuazione di tali richieste istituzionali e favorire le determ<strong>in</strong>azioni<br />

concrete che le Prov<strong>in</strong>ce o i Direttori <strong>delle</strong> comunità volessero suggerire, sono qui offerte<br />

4 LCO, n. 75, qui sopra trascritto.<br />

5 Cf. LCO, nn. 593-595.<br />

66


alcune <strong>in</strong>dicazioni. Molte di esse fanno riferimento a quanto è proposto nel Libellus precum<br />

O.P., 6 altre si ispirano a schemi liturgici <strong>delle</strong> Prov<strong>in</strong>ce.<br />

Preghiere quotidiane<br />

115. Il ricordo quotidiano dei defunti, prescritto dalle Costituzioni, 7 può avere forme<br />

diverse:<br />

- recita del salmo 129 o di un altro salmo, con un’orazione, <strong>in</strong> un momento della giornata<br />

ritenuto opportuno;<br />

- uso di un formulario preparato secondo uno degli ‘schemi autonomi’ contenuti fra le<br />

‘Preghiere per la Famiglia Domenicana e i benefattori’ del Libellus Precum O.P.; 8<br />

- prima <strong>delle</strong> preghiere per i pasti, si può prevedere un versetto che <strong>in</strong>troduca un momento di<br />

preghiera silenziosa per i defunti e i benefattori;<br />

- alla f<strong>in</strong>e della giornata si può dire una <strong>delle</strong> preghiere <strong>in</strong> onore di san <strong>Domenico</strong> 9 , che sia<br />

consona a tali suffragi.<br />

116. Il ricordo quotidiano dei defunti fa parte <strong>delle</strong> preghiere più direttamente legate<br />

allea vita regolare e perciò si colloca al di fuori <strong>delle</strong> azioni liturgiche. Può qu<strong>in</strong>di trovare<br />

posto, come avviene abitualmente, prima dei pasti o alla f<strong>in</strong>e di un <strong>in</strong>contro comunitario; per<br />

quest’ultimo caso si possono utilizzare gli schemi proposti nel Libellus precum O.P. 10<br />

Messe settimanali<br />

117. La Messa settimanale per i defunti menzionata nelle Costituzioni 11 è una<br />

celebrazione conventuale: come tale è da prevedersi nel calendario della settimana e comporta<br />

sempre la preghiera dei fedeli. Secondo l’opportunità, <strong>in</strong> questa Messa si può utilizzare il<br />

formulario ‘per i defunti’, conservando però le letture del giorno, salvo eccezioni. Una buona<br />

conoscenza <strong>delle</strong> ricchezze del Messale consente di realizzare una celebrazione più viva,<br />

specialmente scegliendo le orazioni che, a seconda dei casi, siano più direttamente di suffragio<br />

o piuttosto di consolazione. Per ravvivare poi l’attenzione dell’assemblea liturgica, è bene<br />

predisporre diversi formulari per la preghiera dei fedeli. Si può anche avere un ‘canto dopo il<br />

Vangelo’ che esprima supplica con tonalità pasquale, come si addice a questa memoria dei<br />

defunti.<br />

Anniversari<br />

118. Il calendario liturgico dell’Ord<strong>in</strong>e prescrive tre anniversari: il 7 febbraio per i<br />

genitori defunti, il 5 settembre per i collaboratori e benefattori dell’Ord<strong>in</strong>e, l’8 novembre per i<br />

confratelli e le consorelle defunte. Ogni anniversario comporta la celebrazione di una Messa<br />

con formulario proprio sia per le orazioni sia per le letture, come è <strong>in</strong>dicato per le Messe<br />

proprie dell’Ord<strong>in</strong>e. L’8 novembre si celebra anche l’Ufficio dei defunti, con i testi offerti dal<br />

nostro Proprio. Per meglio caratterizzare questi anniversari, <strong>in</strong> Appendice a questo Rituale si<br />

6 LHOP, pp. 764-773.<br />

7 Cf. LCO, n. 72 (qui sopra)<br />

8 LHOP, pp. 768-772.<br />

9 LHOP, pp. 739-741.<br />

10 LHOP, pp. 768-773.<br />

11 LCO, n. 71, § I.<br />

67


trovano alcune orazioni (II, p. 87), antifone tratte dal Processionario dell’Ord<strong>in</strong>e e orazioni<br />

salmiche.<br />

119. Il 7 febbraio e il 5 settembre i suffragi si effettuano soltanto con la Messa. Nella<br />

Liturgia <strong>delle</strong> Ore ogni comunità, nel rispetto <strong>delle</strong> norme generali, può ricordare l’anniversario<br />

nella forma che risulterà più opportuna. 12<br />

Suffragi occasionali<br />

120. Le Costituzioni dei Frati, i cui numeri pert<strong>in</strong>enti si trovano trascritti qui sopra (n.<br />

111), come pure le Costituzioni <strong>delle</strong> Monache e <strong>delle</strong> Suore prevedono suffragi occasionali. Si<br />

compiono <strong>in</strong> circostanze particolari (morte di un confratello o di una consorella, del Maestro<br />

dell’Ord<strong>in</strong>e, della Priora generale, del Sommo Pontefice) da parte sia <strong>delle</strong> comunità sia dei<br />

s<strong>in</strong>goli fratelli o sorelle.<br />

121. Fra questi suffragi occorre menzionare anche quelli che si compiono nell’ambito<br />

dei Capitoli Generali o <strong>Prov<strong>in</strong>cia</strong>li o che sono da essi prescritti. Ad essi va riservata una cura<br />

particolare.<br />

122. Il Rituale della Chiesa e quello dell’Ord<strong>in</strong>e, evocando il mistero pasquale espresso<br />

nella liturgia dei malati e dei defunti, ripetutamente sottol<strong>in</strong>ea l’importanza della santificazione<br />

dei diversi momenti nel corso di una malattia o quelli che vanno dalla morte alla sepoltura. Lo<br />

stesso Rituale dona ai suffragi un senso pieno e corretto, come partecipazione alla liturgia<br />

pasquale, supplica e implorazione ma anche attesa della gloria del Risorto.<br />

II. PROCESSIONE O CELEBRAZIONE AL CIMITERO,<br />

IL 2 NOVEMBRE<br />

123. La Commemorazione di tutti i fedeli defunti, il 2 novembre, si celebra secondo le<br />

<strong>in</strong>dicazioni fornite dal Messale e dal Lezionario Romano, scegliendo i testi più adatti.<br />

124. In questo giorno è bene anche conservare la consuetud<strong>in</strong>e dell’Ord<strong>in</strong>e di recarsi <strong>in</strong><br />

processione al cimitero 13 o di prevedere un <strong>in</strong>contro di preghiera presso le tombe. Questa<br />

azione liturgica si può svolgere dopo la Messa o dopo l’Ora media o i Vespri. La celebrazione<br />

può essere preparata utilizzando gli schemi o <strong>in</strong>dicazioni seguenti.<br />

a) secondo il Rituale dell’Ord<strong>in</strong>e ci si può recare processionalmente al cimitero,<br />

prevedendo alcune soste <strong>in</strong> cui venga letto un passo del Vangelo adatto e si dica un’orazione<br />

per i defunti. Fra una tappa e l’altra si canta un responsorio, un <strong>in</strong>no o un cantico. Nella tappa<br />

al cimitero si legge il Vangelo di Giovanni (Gv 11,17-27) e si sceglie un’orazione fra quelle<br />

che si trovano <strong>in</strong> questo Rituale (Appendice II, p. 83 ss.);<br />

b) se si preferisce, si può utilizzare lo schema proposto nell’adattamento italiano del<br />

Benedizionale, nel capitolo per la ‘Benedizione <strong>delle</strong> tombe nella Commemorazione dei fedeli<br />

defunti’; 14<br />

c) se la comunità non può recarsi processionalmente al cimitero è bene organizzare<br />

una celebrazione, con la presenza almeno di alcuni confratelli, consorelle o laici, con la<br />

12 LOOP, pp. 200 e 655; cf. IGL0, nn. 245-252.<br />

13 Cf. PS, pp. 290-300.<br />

14 Ben., pp. 636 ss.<br />

68


enedizione <strong>delle</strong> tombe o eventualmente con una celebrazione eucaristica, quando vi è una<br />

cappella dest<strong>in</strong>ata a questo scopo.<br />

125. Questa processione al cimitero o almeno una preghiera di benedizione <strong>delle</strong> tombe<br />

si può organizzare anche per l’8 novembre, nella Commemorazione di tutti i defunti<br />

dell’Ord<strong>in</strong>e dei Predicatori.<br />

69


APPENDICE<br />

71


1. Antifone varie<br />

I<br />

PER LA LITURGIA DELLE ORE<br />

O PER LA VEGLIA PRESSO UN DEFUNTO<br />

A) ELEMENTI PER LA LITURGIA DELLE ORE<br />

Per i salmi<br />

Si dà qui un elenco di salmi con le rispettive antifone, per facilitarne la scelta:<br />

Sal 5 - Ant. Guida i miei passi davanti a te, Signore mio Dio. (PS, p. 240)<br />

Sal 6 - Ant. Volgiti, Signore, e salva la mia vita, perché nessuno tra i morti ti ricorda.<br />

(PS, p. 242)<br />

Sal 22 - Ant. Su pascoli erbosi mi fa riposare. (PS, p. 248)<br />

Sal 24 - Ant. Non ricordare i peccati della mia giov<strong>in</strong>ezza e le mie ignoranze, o<br />

Signore. (PS, p. 215)<br />

Sal 26 - Ant. Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi.<br />

(PS, p. 250)<br />

Sal 39 - Ant. Degnati, Signore, di liberarmi; accorri, Signore, <strong>in</strong> mio aiuto. (PS, p. 255)<br />

Sal 40 - Ant. Risanami, Signore, contro di te ho peccato. (PS, p. 257)<br />

Sal 41 - Ant. L’anima mia ha sete del Dio vivente: quando verrò e vedrò il volto di<br />

Dio? (PS, p. 258)<br />

Sal 50 - Ant. Esulteranno nel Signore le ossa umiliate nella morte. (PS, p. 263)<br />

Sal 62 - Ant. La tua destra mi ha sostenuto, Signore. (PS, p. 266)<br />

Sal 64 - Ant. Ascolta la mia preghiera, Signore; a te viene ogni mortale. (PS, p. 266)<br />

Ps 83 - Ant. Beato chi abita nella tua casa, Signore. (AG, p. 252)<br />

Sal 114 - Ant. Camm<strong>in</strong>erò alla presenza del Signore nella terra dei viventi. (PS, p.<br />

228)<br />

Sal 119 - Ant. Nella terra del mio pellegr<strong>in</strong>aggio, ricordo il tuo nome lungo la notte.<br />

(cf. PS, p. 229)<br />

73


Sal 120 - Ant. Il Signore ti custodisce da ogni male: egli protegge la tua vita. (PS, p.<br />

230)<br />

Sal 129 - Ant. Se consideri le colpe, Signore, chi potrà sussistere? (PS, p. 230)<br />

Sal 137 - Ant. Non trascurare, Signore, l’opera <strong>delle</strong> tue mani. (PS, p. 231)<br />

Ps 142 - Ant. Per il tuo nome, Signore, con la tua giustizia mi darai vita. (AG, p. 243)<br />

Sal 145 - Ant. Udii una voce dal cielo che diceva: Beati coloro che muoiono nel<br />

Signore. (PS, p. 233)<br />

Sal 150 - Ant. Ogni vivente lodi il Signore. (PS, p. 268)<br />

Per i cantici<br />

Al Benedictus, ant. Io sono la risurrezione e la vita: chi crede <strong>in</strong> me, anche se è<br />

morto vivrà; e chiunque vive e crede <strong>in</strong> me, non morrà <strong>in</strong> eterno. (AG, p. 1017)<br />

Oppure:<br />

Io sono la porta, dice il Signore. Chi entrerà attraverso me, sarà salvo e troverà<br />

pascoli abbondanti, alleluia. (LOOP, p. 896; PS, p. 269)<br />

Al Magnificat, ant. Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede <strong>in</strong> Dio e abbiate<br />

fede anche <strong>in</strong> me. Nella casa del Padre mio vi sono molti posti, alleluia, alleluia.<br />

(LOOP, p. 896; AG, p. 798)<br />

Oppure:<br />

Udii una voce dal cielo che mi diceva: Beati coloro che muoiono nel Signore.<br />

(PS, p. 233)<br />

Oppure:<br />

L’eterno riposo dona loro, Signore, e splenda ad essi la luce perpetua. (AG, p.<br />

1018; PS, p. 270)<br />

Ai cantici della Celebrazione vigiliare, ant. Si sottopose alla santa croce, colui che<br />

distrusse l’<strong>in</strong>ferno; è avvolto di potenza, è risorto il terzo giorno, alleluia. (LOOP, p.<br />

896; AG, p. 799)<br />

2. Letture varie<br />

a) Letture bibliche: come nel Rituale Romano (RE, nn. 176-220).<br />

b) Letture patristiche o di autori ecclesiastici:<br />

- come nell’Ufficio dei defunti compreso nella Liturgia <strong>delle</strong> Ore;<br />

74


- come nel Supplemento O.P. alla Liturgia <strong>delle</strong> Ore, per l’8 novembre (LOOP, pp. 885-<br />

895);<br />

- come nei Lezionari complementari dell’Ord<strong>in</strong>e o <strong>delle</strong> Prov<strong>in</strong>ce.<br />

3. Responsori<br />

1<br />

R/. Venite, santi di Dio, accorrete, angeli del Signore. * Accogliete la sua anima e<br />

presentatela al trono dell’Altissimo.<br />

V/. Ti accolga il coro degli angeli, e ti conducano con Abramo <strong>in</strong> paradiso.<br />

R/. Accogliete la sua anima e presentatela al trono dell’Altissimo.<br />

(Eccl. Off., ff. 56v e 64v; PS, p. 191; GR, p. 692)<br />

2<br />

R/. Credo che il mio Redentore è vivo, e alla f<strong>in</strong>e dei tempi risorgerò dalla<br />

polvere. * Nella mia carne vedrò Dio, mio Salvatore.<br />

V/. Io lo vedrò, io stesso, e i miei occhi lo contempleranno non da straniero.<br />

R/. Nella mia carne vedrò Dio, mio Salvatore.<br />

(cf. Gb 19,25.26-27: PS, p. 245; GR, p. 694)<br />

3<br />

R/. Tu che hai risuscitato Lazzaro, ormai consumato nella tomba, * dona loro, o<br />

Signore, il riposo e lo spazio della tua clemenza.<br />

V/. Tu che verrai a giudicare i vivi e i morti, e questo mondo come attraverso il<br />

fuoco,<br />

R/. dona loro, o Signore, il riposo e lo spazio della tua clemenza.<br />

(cf. Gv 11,39; 1 Co 3,15: PS, p. 246)<br />

4<br />

R/. Prima che io nascessi, tu mi hai conosciuto; mi hai formato a tua immag<strong>in</strong>e,<br />

Signore. * Ora rendo la mia anima a te che l’hai creata.<br />

V/. Le mie colpe mi spaventano, e arrossisco davanti a te: quando verrai a<br />

giudicare, non mi condannare.<br />

R/. Ora rendo la mia anima a te che l’hai creata.<br />

(Eccl. Off., f. 64v; PS, p. 193; GR, p. 694)<br />

5<br />

R/. Emendiamoci dalle colpe commesse per ignoranza: non accada che sorpresi<br />

improvvisamente dal giorno della morte cerchiamo uno spazio per pentirci e non<br />

riusciamo a trovarlo. * Pietà di noi, Signore, contro di te abbiamo peccato.<br />

V/. Abbiamo peccato come i nostri padri, abbiamo fatto il male, siamo stati empi.<br />

R/. Pietà di noi, Signore, contro di te abbiamo peccato.<br />

(cf. Bar 3,2; Gdt 7,19 (Sal 103,6); cf. LOOP, p. 895; AG, p. 413)<br />

75


6<br />

R/. Aspettiamo come Salvatore il Signore Gesù Cristo, * che trasformerà il<br />

nostro misero corpo configurandolo al suo corpo glorioso.<br />

V/. Viviamo <strong>in</strong> questo mondo con sobrietà, giustizia e pietà, aspettando la beata<br />

speranza e la venuta della gloria del grande Iddio,<br />

R/. che trasformerà il nostro misero corpo configurandolo al suo corpo glorioso.<br />

(Fil 3,20-21; Tit 2,12-13: LHOP, p. 664; AJ I, p. 143)<br />

7<br />

R/. A metà della vita siamo già nella morte: a chi possiamo chiedere aiuto se non<br />

a te, Signore, che sei giusto quando ti adiri per i nostri peccati? * Dio santo, Dio forte,<br />

santo e misericordioso Salvatore, liberaci dalla disperazione della morte.<br />

V/. Non ci resp<strong>in</strong>gere nel tempo della vecchiaia, non abbandonarci quando<br />

decl<strong>in</strong>ano le nostre forze.<br />

R/. Dio santo, Dio forte, santo e misericordioso Salvatore, liberaci dalla<br />

disperazione della morte. (cf. Is 38,10; Sal 70,9; LOOP, p. 1106; AG, p. 106)<br />

8<br />

R/. Meravigliosa speranza, che nell’ora della morte hai dato ai tuoi figli <strong>in</strong> pianto,<br />

assicurando il tuo aiuto dopo morte. * Adempi, o Padre, quanto hai promesso,<br />

soccorrendoci con la tua <strong>in</strong>tercessione.<br />

V/. Tu che risplendesti per tanti miracoli operati a favore degli <strong>in</strong>fermi, rafforza la<br />

nostra debolezza, offrendoci l’aiuto di Cristo.<br />

R/. Adempi, o Padre, quanto hai promesso, soccorrendoci con la tua <strong>in</strong>tercessione.<br />

(LOOP, p. 1113; AG, p. 879)<br />

4. Formulari per la Preghiera dei fedeli<br />

- come qui sotto, p. 93;<br />

- come nel Rituale Romano (RE, nn. 34 e 70);<br />

- come nel Supplemento O.P. alla Liturgia <strong>delle</strong> Ore (LOOP, p. 897).<br />

5. Orazioni conclusive<br />

Vedi sotto, p. 80 ss.<br />

76


1) Celebrazione della Parola<br />

B) PER UNA CELEBRAZIONE DELLA PAROLA<br />

O PER IL LUCERNARIO<br />

La celebrazione della Parola <strong>in</strong>torno a un defunto, di cui si è detto sopra (nn. 29-32), si<br />

svolge <strong>in</strong> questo modo: premessa una monizione <strong>in</strong>troduttiva, dopo la salmodia si fa una lettura<br />

biblica, eventualmente con un responsorio. Dopo un <strong>in</strong>tervallo di silenzio si fa la seconda<br />

lettura, tratta dalle opere dei Padri o di autori ecclesiastici; <strong>in</strong>vece di questa lettura il Priore o la<br />

Priora oppure il Cappellano può rivolgere qualche parola ai presenti.<br />

Si può anche fare una lettura dopo ogni salmo, <strong>in</strong> modo che l’Antico Testamento segua il<br />

Nuovo e alla f<strong>in</strong>e si proclami il Vangelo. L’<strong>in</strong>sieme della celebrazione si conclude con la<br />

preghiera dei fedeli e con il Padre nostro oppure con un’orazione appropriata.<br />

2) Celebrazione della Parola <strong>in</strong> connessione con la Compieta<br />

Quando questa celebrazione si fa all’ora della Compieta, si può svolgere così:<br />

a) versetto <strong>in</strong>troduttivo O Dio, vieni a salvarmi;<br />

b) <strong>in</strong>no appropriato;<br />

c) salmodia, per la quale al posto dei salmi <strong>in</strong>dicati nella Liturgia <strong>delle</strong> Ore, si possono<br />

scegliere altri salmi;<br />

d) lettura biblica più ampia, con responsorio, dopo una pausa di silenzio;<br />

e) seconda lettura biblica o patristica o di autori ecclesiastici, oppure omelia;<br />

f) cantico di Simeone (Lc 2,29-32) Ora lascia, o Signore;<br />

g) supplica litanica;<br />

h) orazione e benedizione;<br />

i) antifone f<strong>in</strong>ali alla Madonna (Salve Regína) e a san <strong>Domenico</strong> (O lumen oppure O spem<br />

miram).<br />

3) Celebrazione della Parola al Lucernario<br />

Alla morte di un confratello o di una consorella si può fare una celebrazione della Parola<br />

connessa con il <strong>rito</strong> del Lucernario, <strong>in</strong> questo modo:<br />

a) <strong>in</strong>troduzione: canto <strong>in</strong>iziale, monizione del presidente, orazione;<br />

b) liturgia della Parola: <strong>in</strong>no a Cristo vera luce, con l’accensione di candele o lampade <strong>in</strong>torno<br />

al defunto o alla defunta; poi il salmo 141 e il cantico Fil 2,6-11.<br />

Qu<strong>in</strong>di si leggono testi tratti dalla Sacra Scrittura o dalle opere dei Padri o di scrittori<br />

ecclesiastici. Segue eventualmente una breve omelia;<br />

c) <strong>in</strong>tercessioni per il defunto o la defunta;<br />

d) cantico di Simeone (Lc 2,29-32) Ora lascia, o Signore;<br />

e) orazione e benedizione f<strong>in</strong>ale.<br />

77


C) ELEMENTI E INDICAZIONI PER ALTRE CELEBRAZIONI<br />

Per le veglie presso un defunto o una defunta, quando si svolgono nel modo familiare e<br />

per così dire ‘domestico’ come sopra (n. 29) s’è detto, si propongono qui alcuni elementi, per<br />

predisporre la celebrazione e sostenere la meditazione o la preghiera.<br />

1) Versetti tratti dal Vangelo<br />

Venite, benedetti del Padre mio, dice il Signore;<br />

ricevete <strong>in</strong> eredità il regno preparato per voi<br />

f<strong>in</strong> dalla fondazione del mondo.<br />

Questa è la volontà del Padre mio,<br />

che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato,<br />

ma lo risusciti nell’ultimo giorno.<br />

La nostra patria è nei cieli<br />

e di là aspettiamo come salvatore<br />

il Signore Gesù Cristo.<br />

Se moriamo con lui, vivremo anche con lui;<br />

se con lui perseveriamo, con lui anche regneremo.<br />

2) Versetti tratti dai salmi<br />

Mt 25,34<br />

Gv 6,40.39<br />

Fil 3,20<br />

2 Tim 2,11-12a<br />

Alla maniera dei ‘Versetti della Passione’ 1 attribuiti a santa Cater<strong>in</strong>a de’ Ricci, si può<br />

adoperare questa selezione o altra simile:<br />

Il Signore è la mia forza e il mio scudo,<br />

ho posto <strong>in</strong> lui la mia fiducia;<br />

mi ha dato aiuto.<br />

Ci sazieremo dei beni della tua casa,<br />

nella santità del tuo tempio, Signore.<br />

Anima mia, magnifica il Signore,<br />

grandi cose ha fatto <strong>in</strong> me l’Onnipotente,<br />

e santo è il suo nome.<br />

Dio abbia pietà di noi e ci benedica,<br />

su di noi faccia splendere il suo volto.<br />

1 LHOP, pp. 723-725.<br />

78


La tua salvezza, Dio, mi ponga al sicuro.<br />

Loderò il nome di Dio con il canto,<br />

lo esalterò con azioni di grazie.<br />

Io sono tuo: salvami,<br />

perché ho cercato il tuo volere. 2<br />

3) Introduzioni al Padre nostro<br />

Resi figli dello stesso Padre per mezzo della passione e risurrezione di Cristo, e unanimi<br />

nel suo Spi<strong>rito</strong>, che ci ha chiamato ad abitare nella stessa casa, supplichiamo il Padre<br />

con la preghiera propria di Cristo: [LOOP, p. 994]<br />

Imitando l’esempio di Cristo, che <strong>in</strong>chiodato sulla croce si offrì alla volontà del Padre e<br />

pregò per i persecutori, supplichiamo il Padre di misericordia, dicendo: [LOOP, p. 1003]<br />

Facendo memoria della santa Madre di Dio, la sempre Verg<strong>in</strong>e Maria, e di tutti i santi,<br />

chiediamo che per la loro <strong>in</strong>tercessione il Signore ci doni il suo perdono: [LHOP, p. 765]<br />

Facendo memoria della santa e immacolata Maria, gloriosa Madre di Dio e sempre<br />

Verg<strong>in</strong>e, di san <strong>Domenico</strong> e di tutti i santi del nostro Ord<strong>in</strong>e, <strong>in</strong>vochiamo il loro aiuto<br />

per imparare ad affidarci a Dio l’un l’altro e ad affidargli tutta la nostra vita:<br />

[LHOP, p. 766]<br />

Ora le nostre bocche ripetano l’orazione del Signore, che riunisce e conferma le nostre<br />

suppliche: [LOOP, p. 541]<br />

4) Introduzioni alla professione di fede<br />

Nella speranza della risurrezione e della vita eterna,<br />

professiamo la nostra fede. 3<br />

Oppure:<br />

La fede <strong>in</strong> Dio, nostro Padre,<br />

<strong>in</strong> Gesù, Salvatore del mondo,<br />

e nello Spi<strong>rito</strong>, che dà la vita,<br />

ci renda forti e sereni. 4<br />

Oppure:<br />

Noi crediamo, Signore,<br />

ma aumenta la nostra fede. 5<br />

2 Cf. RE Ambr., n. 226.<br />

3 RE Ambr., n. 118.<br />

4 RE Ambr., n. 80.<br />

5 Cf. Lc 17,5; Mc 9,23.<br />

79


Affidandoti il nostro fratello (la nostra sorella) N.,<br />

con la Chiesa diciamo.<br />

5. Introduzioni all’Ave Maria<br />

Madre beata e Verg<strong>in</strong>e <strong>in</strong>tatta, gloriosa Reg<strong>in</strong>a del mondo, <strong>in</strong>tercedi per noi presso il<br />

Signore. (AG, p. 931)<br />

Questa è la Reg<strong>in</strong>a dei verg<strong>in</strong>i, colei che ha generato il Re, Verg<strong>in</strong>e bella come una rosa.<br />

Madre di Dio, per te troviamo colui che è Dio e uomo: alma Verg<strong>in</strong>e, <strong>in</strong>tercedi per tutti<br />

noi. (AG, p. 1057)<br />

O Dio, che hai dato a Maria la forza di stare presso la croce e l’hai riempita di letizia nel<br />

giorno della risurrezione del tuo Figlio, per sua <strong>in</strong>tercessione confortaci nelle<br />

tribolazioni e fortifica la nostra speranza. (cf. LOOP, p. 1017)<br />

In ogni pena e sofferenza ci soccorra la Verg<strong>in</strong>e Maria: Reg<strong>in</strong>a degli angeli, ci conduca<br />

a condividere la vita dei Beati. (LHOP, p. 604)<br />

Gesù buono, che mentre pendevi dalla croce hai dato per madre Maria a Giovanni, fa’<br />

che <strong>in</strong>vocandola sappiamo riconoscerci suoi veri figli. (cf. LHOP, p. 613)<br />

La tua maternità, o Verg<strong>in</strong>e Madre di Dio, è stata annuncio di gioia a tutto il mondo,<br />

perché da te è sorto il Sole di giustizia, Cristo nostro Dio: egli ha distrutto la<br />

maledizione della morte e ci ha donato la benedizione della vita eterna. (LOOP, p. 1051)<br />

Chiediamo a Maria, animata dalla fortezza della speranza nel giorno della sepoltura del<br />

suo Figlio, che ci <strong>in</strong>segni a vigilare, nell’attesa della sua venuta. (cf. LOOP, p. 1051)<br />

Per Maria Verg<strong>in</strong>e, che esultò di <strong>in</strong>tima gioia nella tua risurrezione, aumenta la nostra<br />

fede, Gesù Salvatore, e salvaci. (LOOP, p. 1052)<br />

O Dio, fedele e misericordioso, che hai voluto affidare l’Ord<strong>in</strong>e dei Predicatori allo<br />

speciale patroc<strong>in</strong>io della beata Verg<strong>in</strong>e Maria, concedi che, come adesso ella è vita,<br />

dolcezza e speranza nostra, così nell’ora della nostra morte ci mostri misericordiosa il<br />

Figlio tuo. (LOOP, p. 1052)<br />

6) Introduzioni per un’<strong>in</strong>vocazione a san <strong>Domenico</strong><br />

Invochiamo il nostro padre <strong>Domenico</strong> perché si ricordi di noi stando al cospetto del<br />

sommo Giudice e <strong>in</strong>terceda per la famiglia dei suoi poveri. (cf. AG, p. 885)<br />

<strong>San</strong>to padre <strong>Domenico</strong>, accoglici con te nell’ora della morte e <strong>in</strong> questa vita guardaci<br />

sempre con bontà paterna. (LOOP, p. 573; AG, p. 881)<br />

O san <strong>Domenico</strong>, che sei sempre rimasto fedele alla volontà del Padre, raccomanda,<br />

custodisci e conserva coloro che ti sono stati affidati. (cf. LOOP, p. 540)<br />

80


7) Benedizioni f<strong>in</strong>ali<br />

Il Dio di ogni consolazione, che nella sua bontà ha creato l’uomo e con la risurrezione<br />

del suo Figlio ha dato ai credenti la speranza di risorgere, effonda su di voi la sua<br />

benedizione.<br />

R/. Amen. (LOOP, p.898)<br />

A noi ancora pellegr<strong>in</strong>i <strong>in</strong> questa terra doni la remissione dei peccati, e a tutti i defunti la<br />

luce e la pace eterna.<br />

R/. Amen.<br />

A tutti noi che crediamo nel Cristo risorto, conceda il Signore la felicità del suo Regno.<br />

R/. Amen.<br />

La benedizione di Dio onnipotente,<br />

Padre, Figlio e Spi<strong>rito</strong> <strong>San</strong>to,<br />

scenda su di voi e rimanga sempre.<br />

R/. Amen. (MFP, p. 87)<br />

Oppure:<br />

Dio vi benedica con ogni benedizione del cielo<br />

e vi renda puri e santi ai suoi occhi;<br />

effonda su di voi le ricchezze della sua gloria,<br />

vi ammaestri con le parole di verità,<br />

vi illum<strong>in</strong>i col Vangelo di salvezza,<br />

vi faccia lieti nella carità fraterna.<br />

R/. Amen. (MFP, p. 87)<br />

Oppure:<br />

La pace di Dio, che supera ogni senso,<br />

custodisca i vostri cuori e la vostra <strong>in</strong>telligenza<br />

nella scienza e nella carità di Dio<br />

e del Figlio suo, Gesù Cristo nostro Signore.<br />

R/. Amen. (cf. LOOP, p. 898)<br />

81


1. Orazioni tratte dai libri liturgici<br />

II<br />

ORAZIONI VARIE<br />

A) ORAZIONI CONCLUSIVE<br />

Le orazioni conclusive per le celebrazioni dei defunti possono essere scelte nei libri<br />

liturgici qui sotto <strong>in</strong>dicati. Nei loro adattamenti l<strong>in</strong>guistici, come nell’uso pratico, si terrà conto<br />

del loro genere specifico: orazioni di suffragio, orazioni per le persone <strong>in</strong> lutto, orazioni più<br />

ampie.<br />

- dal Rituale Romano (RE, n. 30 e 68). Oltre a queste orazioni, si possono scegliere le orazioni<br />

<strong>in</strong>dicate dal Messale Romano (MR 2 , pp. 877 ss.) per le Messe dei defunti;<br />

- dal Proprio O.P. (LOOP, pp. 202 e 896; MLOP, pp. 151, 216, 250).<br />

Orazioni ‘semplici’ dopo la morte<br />

o per una celebrazione della Parola<br />

Ti raccomandiamo, Signore, l’anima del tuo servo (della tua serva) N.: è morto (morta)<br />

a questo mondo, fa’ che viva per te; e i peccati che ha commesso per la fragilità della<br />

condizione umana tu nella tua misericordia perdonali. Per Cristo nostro Signore. 6<br />

R/. Amen.<br />

Sia reso (resa) partecipe della beata resurrezione il tuo servo (la tua serva) N., e ottenga<br />

la vita eterna nei cieli. Per te, Gesù Cristo, Salvatore del mondo, che sei Dio e con il<br />

Padre e lo Spi<strong>rito</strong> <strong>San</strong>to vivi e regni nei secoli dei secoli. 7<br />

R/. Amen.<br />

O Dio, tu solo puoi porre rimedio alla morte: fa’ che l’anima del tuo servo (della tua<br />

serva) N., liberata dai contagi di questa condizione terrestre, sia reso (resa) partecipe<br />

della tua redenzione. Per Cristo nostro Signore. 8<br />

R/. Amen.<br />

Accogli, Signore, l’anima del tuo servo (della tua serva) N., che hai voluto liberare dalle<br />

angustie di questo mondo: salvala dal potere <strong>delle</strong> tenebre e da ogni sofferenza perché,<br />

sciolta da ogni v<strong>in</strong>colo di colpa, goda la beatitud<strong>in</strong>e del riposo eterno e possa risuscitare<br />

nella gloria della risurrezione, fra i santi tuoi eletti. Per Cristo nostro Signore. 9<br />

6 Cf. Eccl. Off., f. 56v; PS, p. 181.<br />

7 Cf. Eccl. Off., f. 57r; PS, p. 186.<br />

8 Cf. Eccl. Off., f. 57r; PS, p. 186.<br />

9 Cf. Eccl. Off., f. 57r; PS, p. 187.<br />

82


R/. Amen.<br />

Sii misericordioso, Signore, verso questo defunto (questa defunta): non imputargli<br />

(imputarle) a condanna ciò che ha fatto nella vita terrena, perché il suo cuore desiderò<br />

mantenersi fedele alla tua volontà. Il v<strong>in</strong>colo della vera fede lo (la) congiunse quaggiù<br />

alla comunità dei fedeli; la tua misericordia lo (la) unisca ora al coro degli angeli <strong>in</strong><br />

cielo. Per Cristo nostro Signore. 10<br />

R/. Amen.<br />

Per un vescovo<br />

Orazioni diverse<br />

Dio misericordioso, che hai chiamato il tuo servo, il vescovo (card<strong>in</strong>ale) N., a far parte<br />

del collegio episcopale, donagli di condividere nel tuo regno la ricompensa promessa ai<br />

fedeli m<strong>in</strong>istri del Vangelo. Per Cristo nostro Signore. 11<br />

R/. Amen.<br />

Per un sacerdote<br />

Signore misericordioso, che al tuo servo N., sacerdote, nel tempo della sua dimora tra<br />

noi, hai affidato la tua parola e i tuoi sacramenti, donagli di esultare per sempre nella<br />

liturgia del cielo. Per Cristo nostro Signore. 12<br />

R/. Amen.<br />

Per un diacono<br />

Dio misericordioso, dispensatore dei carismi, dona al nostro fratello N., che ha servito<br />

come diacono la tua Chiesa, la ricompensa eterna nel tuo regno. Per Cristo nostro<br />

Signore. 13<br />

R/. Amen.<br />

Per un religioso o una religiosa<br />

Accogli, o Padre, nella comunità dei tuoi santi il nostro fratello (la nostra sorella) N.:<br />

egli (ella), che per amore del Cristo ha seguito la via della perfetta carità, esulti con lui<br />

nella gloria. Per Cristo nostro Signore. 14<br />

R/. Amen.<br />

10 RE, n. 35; PS, p. 194.<br />

11 MR 2 , p. 879; cf. PS, pp. 195.234.288.302.<br />

12 MR 2 , p. 880.<br />

13 Cf. MR 2 , p. 881-<br />

14 MR 2 , p. 882.<br />

83


Per un defunto o una defunta che ha lavorato a servizio del Vangelo<br />

O Dio, che dài la giusta ricompensa ai tuoi servi, guarda con bontà il nostro fratello (la<br />

nostra sorella) N., che ha lavorato generosamente per la diffusione del Vangelo, e<br />

ricevilo (ricevila) nella pace del tuo regno. Per Cristo nostro Signore. 15<br />

R/. Amen.<br />

Per un altro defunto o defunta<br />

Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, ascolta la nostra preghiera per il<br />

fratello (la sorella) N., perdona le sue colpe e concedigli (concedile) il riposo eterno<br />

nella beata pace della tua dimora, <strong>in</strong> compagnia dei tuoi santi. Fa’ che dall’oscurità della<br />

morte passi allo splendore della tua luce e viva per sempre con te nella gloria del tuo<br />

regno. Per Cristo nostro Signore. 16<br />

R/. Amen.<br />

Per più defunti<br />

O Dio, nostro creatore e redentore, concedi ai nostri fratelli defunti il perdono di tutti i<br />

peccati, perché ottengano la misericordia e la pace che hanno sempre sperato. Per Cristo<br />

nostro Signore. 17<br />

R/. Amen.<br />

Orazioni per i vivi e per i defunti <strong>in</strong>sieme<br />

Per un defunto e per coloro che lo piangono<br />

Colpiti dal dolore<br />

imploriamo nel pianto la tua misericordia,<br />

o Redentore del mondo:<br />

accogli con mite dolcezza<br />

l’anima del nostro caro fratello<br />

(della nostra cara sorella)<br />

che <strong>rito</strong>rna a te, fonte della pietà.<br />

E se nella sua dimora terrena si è macchiata di peccato,<br />

tu con la tua consueta clemenza cancellalo,<br />

distruggilo nell’oblio<br />

e fa’ che quest’anima<br />

possa essere associata alle schiere dei santi<br />

per lodarti all’unisono con gli altri.<br />

Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. 18<br />

15 MR 2 , p. 885.<br />

16 RE, n. 51; cf. Eccl. Off., f. 57v; GeV, n. 1686; PS, pp. 195, 235, 288, 302.<br />

17 Eccl. Off., f. 57r; PS, pp. 235.236.287; RE, n. 71; MR 2 , p. 873.<br />

84


R/. Amen.<br />

Oppure:<br />

Noi, povere creature umane,<br />

osiamo raccomandare a te, Signore, nostro Dio,<br />

una creatura umana come noi:<br />

ma poiché la polvere si riduce <strong>in</strong> polvere<br />

f<strong>in</strong>ché ogni creatura <strong>rito</strong>rni alle sue orig<strong>in</strong>i,<br />

noi supplichiamo la tua bontà, o Padre:<br />

<strong>in</strong>onda della tua rugiada e prendi con te nella tua pace<br />

il nostro fratello (la nostra sorella) N.<br />

Senta la tenerezza del tuo perdono<br />

sì che, quando sarà f<strong>in</strong>ito questo mondo<br />

e brillerà davanti a tutti il regno dei cieli,<br />

egli (ella) <strong>in</strong>sieme a tutti i santi<br />

possa risorgere nella gioia dei tuoi eletti.<br />

Per Cristo nostro Signore 19 .<br />

R/. Amen.<br />

Per i vivi e per i defunti<br />

Sono qui offerte due orazioni da utilizzare nelle Messe ‘per la Famiglia Domenicana’,<br />

‘per i genitori’ e ‘per i collaboratori’, con uno dei formulari per le “Messe e orazioni per varie<br />

necessità” presenti nel Messale Romano (MR 2 , pp. 828, 831, 832, 833, 834).<br />

Nella tua misericordia, Signore, spezza i v<strong>in</strong>coli dei nostri peccati, e per<br />

<strong>in</strong>tercessione della beata sempre Verg<strong>in</strong>e Maria e di tutti i tuoi santi mantienici nel tuo<br />

santo servizio, purifica dai loro difetti tutti coloro che hai unito a noi, illum<strong>in</strong>ali con i<br />

tuoi prodigi, dona a tutti pace e salvezza, concedi i frutti della terra e ai tuoi fedeli vivi e<br />

defunti dona la vita e il riposo eterno. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. 20<br />

R/. Amen.<br />

Oppure:<br />

Dio onnipotente ed eterno, Signore dei vivi e dei morti, pieno di misericordia<br />

verso tutte le tue creature, concedi il perdono e la pace ai nostri fratelli, vivi e defunti,<br />

perché immersi nella tua beatitud<strong>in</strong>e ti lod<strong>in</strong>o senza f<strong>in</strong>e. Per Cristo nostro Signore. 21<br />

R/. Amen.<br />

18 Gre, n. 4059; GeV, n. 1608; Eccl. Off., f. 57r; PS, p. 185.<br />

19 Cf. ASOP 43, 1977, p. 159; PS, p. 204 s.<br />

20 Cf. MOP, p. [93].<br />

21 Cf. MOP, p. [94]; MR 2 , p. 875.<br />

85


Per i genitori defunti (7 febbraio)<br />

Negli anniversari<br />

O Dio, che ci comandi di onorare il padre e la madre, apri le braccia della tua<br />

misericordia ai nostri genitori defunti: perdona i loro peccati, e fa’ che un giorno<br />

possiamo rivederli con gioia nella luce della tua gloria. Per Cristo nostro Signore. 22<br />

R/. Amen.<br />

Per i collaboratori e i benefattori defunti (5 settembre)<br />

O Dio, fonte di perdono e di salvezza, per l’<strong>in</strong>tercessione della Verg<strong>in</strong>e Maria e di<br />

tutti i santi, concedi ai nostri fratelli e sorelle, parenti e benefattori, che sono passati da<br />

questo mondo a te, di godere la gioia perfetta nella patria celeste. Per Cristo nostro<br />

Signore. 23<br />

R/. Amen.<br />

Per i confratelli e le consorelle (8 novembre)<br />

O Dio, che mirabilmente ci chiami a una medesima speranza, ti preghiamo per i<br />

nostri confratelli e consorelle defunte; <strong>in</strong> questa vita li hai tanto amati e hai dato loro di<br />

servirti con carità apostolica nella predicazione del Vangelo: accoglili vic<strong>in</strong>o a te nella<br />

pace e nella gioia. Per Cristo nostro Signore. 24<br />

R/. Amen.<br />

Nella commemorazione o anniversario di un defunto o di una defunta<br />

Padre di misericordia, concedi al nostro fratello (alla nostra sorella) N., che<br />

ricordiamo nell’anniversario della morte, il riposo eterno, la beata pace e lo splendore<br />

della tua luce. Per Cristo nostro Signore. 25<br />

R/. Amen.<br />

Nella commemorazione o anniversario di più defunti<br />

Padre di misericordia, concedi ai nostri fratelli (alle nostre sorelle) N.N., che<br />

ricordiamo nell’anniversario della morte, il riposo eterno, la beata pace e lo splendore<br />

della tua luce. Per Cristo nostro Signore. 26<br />

R/. Amen.<br />

22 MLOP, p. 151; MR 2 , p. 888; cf. Eccl. Off., f. 49v; PS, p. 294.<br />

23 PS, p. 292; MLOP, p. 216; cf. Eccl. Off., f. 49v; MR 2 , p. 889.<br />

24 MLOP, p. 250.<br />

25 MR 2 , p. 870; cf. PS, p. 289.<br />

26 MR 2 , p. 870; cf. PS, pp. 195 e 289.<br />

86


Oppure:<br />

Dio onnipotente ed eterno, tutti possiamo sperare nella tua misericordia: soccorri i<br />

tuoi fedeli N. N., che sono morti nella confessione del tuo nome, e accoglili nella<br />

comunità dei tuoi santi. Per Cristo nostro Signore. 27<br />

R/. Amen.<br />

Oppure:<br />

Dio onnipotente, fa’ che i tuoi fedeli siano accolti dagli angeli nelle dimore che<br />

hai preparato per loro. Per Cristo nostro Signore. 28<br />

R/. Amen.<br />

Oppure:<br />

La nostra preghiera, Signore, sia di aiuto ai tuoi fedeli defunti: liberali da tutti i<br />

peccati e rendili partecipi della tua redenzione. Tu che vivi e regni nei secoli dei<br />

secoli. 29<br />

R/. Amen.<br />

Orazioni da dirsi al cimitero, nell’anniversario di un defunto<br />

Signore nostro Dio, <strong>in</strong>terceda per il nostro fratello (la nostra sorella) N. la<br />

preghiera della santa Madre di Dio, la sempre Verg<strong>in</strong>e Maria, del beato <strong>Domenico</strong><br />

nostro padre e di tutti i santi del nostro Ord<strong>in</strong>e, <strong>in</strong>sieme all’umile e devota supplica di<br />

questa tua famiglia: ottenga il perdono di tutti i peccati il nostro fratello (la nostra<br />

sorella), che è stato redento (stata redenta) dal sangue prezioso del tuo Figlio, il Signore<br />

nostro Gesù Cristo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. 30<br />

R/. Amen.<br />

Oppure:<br />

O Dio, nella tua misericordia trovano pace le anime dei tuoi fedeli: a tutti i nostri<br />

fratelli e sorelle che <strong>in</strong> Cristo riposano, qui e <strong>in</strong> ogni luogo, concedi il perdono dei<br />

peccati, perché liberi da ogni peso si alliet<strong>in</strong>o con te senza f<strong>in</strong>e. Per Cristo nostro<br />

Signore. 31<br />

R/. Amen.<br />

Oppure:<br />

27 PS, p. 295.<br />

28 PS, p. 296.<br />

29 PS, p. 296.<br />

30 Cf. PR, p. 512; Eccl. Off., f. 65v; PS, p. 207 (corr.); ASOP 1977, p. 159.<br />

31 Cf. Gre, n. 1444; Eccl. Off., f. 65v; PS, p. 207 (corr.); ASOP 1977, p. 159.<br />

87


Libera, Signore, il nostro fratello (la nostra sorella) N. e tutti i tuoi fedeli da ogni<br />

v<strong>in</strong>colo di peccato, perché risorgendo nella gloria abbiano nuova vita fra i tuoi santi. Per<br />

Cristo nostro Signore. 32<br />

R/. Amen.<br />

2) Orazioni tratte dal Libellus precum O.P. 33<br />

1. Signore Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che nel Figlio tuo ci hai scelti e<br />

predest<strong>in</strong>ati ad essere a lode della tua gloria nella casa del tuo servo <strong>Domenico</strong>: noi ti<br />

r<strong>in</strong>graziamo per i tuoi benefici e ti preghiamo di collocare nella tua casa, santi e<br />

immacolati davanti a te, tutti i vivi e i defunti.<br />

2. Padre d’<strong>in</strong>f<strong>in</strong>ita maestà, ascolta i tuoi figli, che celebrano la tua gloria: ci hai creati<br />

per te e ci hai resi tuo popolo nella casa di <strong>Domenico</strong>. Facci camm<strong>in</strong>are nello splendore<br />

del tuo volto e accogli nella tua luce i nostri fratelli defunti.<br />

3. O Dio, che sei l’Amore fedele, tu hai voluto affidare <strong>Domenico</strong> e il suo Ord<strong>in</strong>e al<br />

patroc<strong>in</strong>io della beata Verg<strong>in</strong>e Maria. Fa’ che come nella vita presente ella è stata<br />

dolcezza e speranza nostra, così nell’ultimo giorno misericordiosamente ci mostri il tuo<br />

Figlio.<br />

Sal 22: Il Signore è il mio pastore<br />

B) ORAZIONI SALMICHE<br />

Signore Gesù Cristo, buon Pastore della Chiesa,<br />

tu ungi con olio di salvezza<br />

coloro che sono r<strong>in</strong>ati dall’acqua del battesimo,<br />

li convochi a pascoli di erbe fresche<br />

e li <strong>in</strong>viti a una mensa abbondante:<br />

conduci il tuo gregge attraverso sentieri di vita,<br />

perché, dissolvendo lo spavento della morte,<br />

retaggio del passato,<br />

e disperdendo le tenebre dell’errore,<br />

riposi sicuro nei tuoi atri santi<br />

e dimori con te nella casa del Padre, per lunghissimi giorni.<br />

Sal 24: A te, Signore, elevo l’anima mia<br />

Signore Dio, che per mezzo del tuo Figlio<br />

hai perdonato i peccatori,<br />

per mostrare la verità della tua misericordia e del tuo amore,<br />

non ricordare le nostre colpe<br />

32 PS, p. 208.<br />

33 LHOP, p. 741.<br />

88


mostraci le tue vie,<br />

da’ sollievo alla nostra angoscia<br />

e non deludere le attese del tuo popolo,<br />

perché nella felicità eterna<br />

trovi compimento la speranza della Chiesa.<br />

Sal 26: Il Signore è mia luce e mia salvezza<br />

O Dio, baluardo e fortezza di coloro che <strong>in</strong> te confidano,<br />

tu nell’ora del dolore hai messo al riparo nella tua tenda<br />

il tuo Figlio Unigenito che ti supplicava:<br />

concedi ai tuoi servi,<br />

che nell’ora della tribolazione cercano il tuo volto,<br />

di vedere i beni del Signore nella terra dei viventi.<br />

Sal 50: Pietà di me, o Dio, secondo la tua misericordia<br />

Con cuore cont<strong>rito</strong> e con lo spi<strong>rito</strong> umiliato<br />

riconosciamo il nostro peccato:<br />

pietà di noi, Signore,<br />

secondo la grandezza della tua misericordia.<br />

Lo Spi<strong>rito</strong> <strong>San</strong>to, carità <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ita,<br />

lui solo può creare <strong>in</strong> noi un cuore puro<br />

e renderci la gioia di essere salvati:<br />

egli ci è dato<br />

per mezzo del tuo Figlio Gesù Cristo, nostro Salvatore.<br />

Sal 62: O Dio, tu sei il mio Dio<br />

Ci protendiamo vigilanti verso di te, o Dio,<br />

creatore della luce eterna:<br />

donaci una luce senza f<strong>in</strong>e<br />

perché le nostre labbra possano lodarti,<br />

la nostra vita ti benedica,<br />

la nostra fatica ti glorifichi,<br />

e la nostra voce ti celebri senza f<strong>in</strong>e.<br />

Sal 102: Benedici il Signore, anima mia, quanto è <strong>in</strong> me<br />

O Dio benigno e Padre di misericordia,<br />

che nel battesimo liberi l’uomo dal peccato<br />

e r<strong>in</strong>novi la sua giov<strong>in</strong>ezza,<br />

ricorda che noi siamo polvere,<br />

non ripagarci secondo le nostre colpe.<br />

Fa’ che osservando i tuoi comandamenti nella nuova alleanza,<br />

possiamo benedirti <strong>in</strong>sieme agli angeli e ai santi.<br />

Sal 115: Ho creduto anche quando dicevo<br />

O Dio, ai tuoi occhi è preziosa<br />

la morte di tutti i tuoi santi:<br />

89


donaci il prezzo della nostra redenzione,<br />

le sofferenze di Cristo.<br />

E mentre completiamo nella nostra carne<br />

ciò che manca alla sua passione,<br />

accogli benigno il nostro sacrificio di lode,<br />

perché già ora possiamo pregustare la gioia<br />

della Gerusalemme del cielo.<br />

Sal 122: A te levo i miei occhi<br />

Signore Gesù Cristo, che al tuo <strong>rito</strong>rno<br />

ti metterai a servire i tuoi servi che troverai vigilanti:<br />

<strong>in</strong>segnaci a levare verso di te i nostri occhi<br />

e a riconoscere anche i più piccoli tocchi della tua mano,<br />

perché sappiamo attendere con costanza la tua venuta<br />

e le nostre lampade brill<strong>in</strong>o di splendore nuovo nella tua casa.<br />

Sal 125: Quando il Signore ricondusse i prigionieri di Sion<br />

Signore Gesù, vita e risurrezione nostra,<br />

che nell’andare del Venerdì <strong>San</strong>to e nel <strong>rito</strong>rnare della Pasqua<br />

hai sem<strong>in</strong>ato nel pianto e hai mietuto nella gioia:<br />

r<strong>in</strong>nova nella Chiesa i prodigi della tua potenza,<br />

perché dopo il mesto camm<strong>in</strong>o di questo esilio<br />

giungiamo alla patria,<br />

portando covoni di esultanza.<br />

Sal 129: De profundis<br />

O Dio onnipotente e pietoso,<br />

che mandando il tuo Verbo nel mondo<br />

hai manifestato agli uom<strong>in</strong>i l’aurora dell’eterna salvezza:<br />

non abbandonarci nell’abisso <strong>delle</strong> nostre colpe,<br />

ma esaudisci la tua Chiesa che grida verso di te<br />

e ricolma la sua fiducia con l’abbondanza della tua redenzione.<br />

90


III<br />

FORMULARI PER LA PREGHIERA DEI FEDELI<br />

Anniversario dei genitori defunti<br />

Fratelli carissimi (Sorelle carissime),<br />

con questa Eucaristia<br />

che offriamo <strong>in</strong> memoria<br />

dei nostri genitori defunti,<br />

<strong>in</strong>vochiamo la misericordia del Signore:<br />

Gesù, ascoltaci.<br />

R/. Signore Gesù, ascoltaci.<br />

Ricordati, Signore, di tutti i fedeli che hanno confidato <strong>in</strong> te<br />

e hanno lasciato questo mondo:<br />

dona loro la vita eterna. R/.<br />

Ricordati, Signore, dei nostri genitori,<br />

che per tua grazia ci hanno donato la vita<br />

e ci hanno offerto generosamente a te:<br />

ricompensali con la vita eterna. R/.<br />

Ricordati, Signore, di tutti coloro che muoiono per un <strong>in</strong>cidente<br />

o vittime della violenza:<br />

conducili nella tua pace e nella tua luce. R/.<br />

Ricordati, Signore, di coloro che piangono la morte dei loro cari:<br />

conforta il loro cuore e accresci la loro fede. R/.<br />

Ognuno può aggiungere qui <strong>in</strong> silenzio le sue <strong>in</strong>tenzioni. Poi il sacerdote conclude:<br />

Dio di bontà <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ita,<br />

concedi a tutti i defunti il riposo eterno.<br />

Tu che sei il Signore di ogni creatura,<br />

ricorda che ci hai promesso la vita.<br />

Per Cristo nostro Signore.<br />

R/. Amen.<br />

Anniversario dei collaboratori e benefattori defunti<br />

Fratelli carissimi (Sorelle carissime),<br />

per i nostri collaboratori e benefattori defunti,<br />

che durante la loro vita ci hanno aiutato<br />

con il loro lavoro, con il loro esempio e con i loro doni,<br />

preghiamo il Signore:<br />

91


R/. Signore, pietà.<br />

Per i nostri amici, collaboratori e benefattori defunti,<br />

di cui oggi facciamo memoria,<br />

preghiamo il Signore: R/.<br />

Perché siano purificati nella sorgente della vita<br />

e partecip<strong>in</strong>o alla gioia dei santi,<br />

preghiamo il Signore: R/.<br />

Perché ricevano un posto fra gli eletti<br />

e <strong>in</strong>sieme agli angeli contempl<strong>in</strong>o lo splendore della gloria di Dio,<br />

preghiamo il Signore: R/.<br />

Perché seguano l’Agnello dovunque vada<br />

e possano cantare <strong>in</strong> eterno il cantico nuovo,<br />

preghiamo il Signore: R/.<br />

Ognuno può aggiungere qui <strong>in</strong> silenzio le sue <strong>in</strong>tenzioni. Poi il sacerdote conclude:<br />

O Dio, che ci dai il tuo perdono,<br />

concedi ai tuoi servi, di cui facciamo memoria,<br />

una dimora di pace,<br />

la gioia del riposo e della luce.<br />

Per Cristo nostro Signore.<br />

R/. Amen.<br />

Anniversario dei confratelli o consorelle defunte<br />

Fratelli carissimi (Sorelle carissime), facendo memoria<br />

dei confratelli e consorelle che ci hanno lasciato,<br />

<strong>in</strong>vochiamo Dio nostro Padre<br />

perché doni la sua gioia ai vivi e ai defunti:<br />

R/. Ascoltaci, Signore, e abbi pietà.<br />

Per tutti coloro che vivono e muoiono senza speranza,<br />

perché presso i credenti trov<strong>in</strong>o serenità e conforto,<br />

preghiamo il Signore: R/.<br />

Per i nostri confratelli che Cristo aveva mandato<br />

a predicare la sua parola,<br />

perché ora ne siano saziati,<br />

preghiamo il Signore: R/.<br />

Per le nostre consorelle, che Cristo ha consacrato a sé<br />

perché stessero con lui per sempre,<br />

preghiamo il Signore: R/.<br />

92


Per le nostre consorelle, che Cristo ha chiamato alla sua sequela<br />

per annunciare ai poveri la buona novella,<br />

preghiamo il Signore: R/.<br />

Per i nostri collaboratori e benefattori defunti<br />

che si sono adoperati per la nostra gioia:<br />

perché ora possano godere le gioie del Regno,<br />

preghiamo il Signore: R/.<br />

Ognuno può aggiungere qui <strong>in</strong> silenzio le sue <strong>in</strong>tenzioni. Poi il sacerdote conclude:<br />

Signore nostro Dio, che ci hai chiamato dalle tenebre<br />

alla tua ammirabile luce,<br />

ascolta con bontà le preghiere che ti rivolgiamo<br />

per tutti coloro di cui ora abbiamo fatto memoria:<br />

fa’ che possano ricevere la vita <strong>in</strong>sieme ai tuoi santi.<br />

Per Cristo nostro Signore.<br />

R/. Amen.<br />

Nelle <strong>esequie</strong> di un confratello o di una consorella<br />

Fratelli carissimi (Sorelle carissime),<br />

riconoscendo nella vita del nostro confratello<br />

(della nostra consorella) N.<br />

segni di dedizione e di amore<br />

che ci fortificano nel camm<strong>in</strong>o evangelico,<br />

benediciamo e <strong>in</strong>vochiamo Dio nostro Padre:<br />

R/. Ascoltaci, Signore, e abbi pietà.<br />

Per il nostro fratello (la nostra sorella) N.,<br />

che si è addormentato (addormentata) <strong>in</strong> te,<br />

perché dopo aver consacrato la sua vita<br />

al servizio della Parola di Dio,<br />

trovi il suo posto nella dimora del Padre,<br />

preghiamo il Signore: R/.<br />

Per coloro che non hanno potuto essere qui <strong>in</strong> questo momento<br />

e per coloro che si affidano alle nostre preghiere,<br />

perché siano confortati dalla testimonianza del nostro fratello (della nostra sorella) N.,<br />

preghiamo il Signore: R/.<br />

Per i malati e per tutti coloro che soffrono,<br />

perché ricord<strong>in</strong>o che ‘preziosa agli occhi del Signore<br />

è la morte dei suoi amici’,<br />

preghiamo il Signore: R/.<br />

Per tutti coloro che assistono e servono gli <strong>in</strong>fermi,<br />

perché manifest<strong>in</strong>o loro la compassione e la tenerezza di Dio,<br />

preghiamo il Signore: R/.<br />

93


Per tutti noi qui presenti,<br />

perché da questa celebrazione la nostra fede esca rafforzata<br />

e si accresca la comunione fraterna,<br />

preghiamo il Signore: R/.<br />

Ognuno può aggiungere qui <strong>in</strong> silenzio le sue <strong>in</strong>tenzioni. Poi il sacerdote conclude:<br />

Signore nostro Dio, che a san <strong>Domenico</strong><br />

hai concesso di sapersi fare prossimo a ogni persona,<br />

donaci la stessa grazia<br />

e accogli nella tua misericordia<br />

il nostro fratello (la nostra sorella) N.<br />

Per Cristo nostro Signore.<br />

R/. Amen.<br />

94


IV<br />

PREGHIERE PER L’ULTIMA RACCOMANDAZIONE<br />

E COMMIATO<br />

A) BREVI LITANIE DEI SANTI O.P.<br />

Kýrie, eléison Kýrie, eléison<br />

Christe, eléison Christe, eléison<br />

Kýrie, eléison Kýrie, eléison<br />

<strong>San</strong>ta Maria, Madre di Dio, prega per lui (lei)<br />

<strong>San</strong>ta Maria, Madre della Chiesa, prega per lui (lei)<br />

<strong>San</strong>ta Maria, Reg<strong>in</strong>a degli Apostoli, prega per lui (lei)<br />

<strong>San</strong> Michele, prega per lui (lei)<br />

<strong>San</strong>ti Angeli ed Arcangeli, pregate per lui (lei)<br />

<strong>San</strong> Giovanni Battista, prega per lui (lei)<br />

<strong>San</strong> Giuseppe, prega per lui (lei)<br />

<strong>San</strong>ti Pietro e Paolo, pregate per lui (lei)<br />

<strong>San</strong> Giovanni evangelista, prega per lui (lei)<br />

<strong>San</strong>ta Maria Maddalena prega per lui (lei)<br />

<strong>San</strong>to Stefano, prega per lui (lei)<br />

<strong>San</strong>t’Ignazio di Antiochia, prega per lui (lei)<br />

<strong>San</strong>to Padre Agost<strong>in</strong>o, prega per lui (lei)<br />

<strong>San</strong> Basilio, prega per lui (lei)<br />

<strong>San</strong>to Padre <strong>Domenico</strong>, prega per lui (lei)<br />

<strong>San</strong> Francesco, prega per lui (lei)<br />

<strong>San</strong> Pietro da Verona prega per lui (lei)<br />

<strong>San</strong> Giac<strong>in</strong>to, prega per lui (lei)<br />

<strong>San</strong>t’Alberto, prega per lui (lei)<br />

<strong>San</strong> Tommaso d’Aqu<strong>in</strong>o, prega per lui (lei)<br />

<strong>San</strong> Raimondo da Peñyafort, prega per lui (lei)<br />

<strong>San</strong> V<strong>in</strong>cenzo Ferrer, prega per lui (lei)<br />

<strong>San</strong>ta Margherita d’Ungheria, prega per lui (lei)<br />

<strong>San</strong>t’Agnese da Montepulciano, prega per lui (lei)<br />

<strong>San</strong> Pio qu<strong>in</strong>to papa, prega per lui (lei)<br />

<strong>San</strong>t’Anton<strong>in</strong>o da Firenze, prega per lui (lei)<br />

<strong>San</strong>ta Cater<strong>in</strong>a da Siena, prega per lui (lei)<br />

<strong>San</strong>ta Cater<strong>in</strong>a de’ Ricci, prega per lui (lei)<br />

<strong>San</strong> Ludovico Bertrand, prega per lui (lei)<br />

<strong>San</strong> Giovanni di Colonia, prega per lui (lei)<br />

<strong>San</strong> Mart<strong>in</strong>o de’ Porres, prega per lui (lei)<br />

<strong>San</strong>ta Rosa da Lima, prega per lui (lei)<br />

<strong>San</strong> Guglielmo Courtet, prega per lui (lei)<br />

<strong>San</strong> Giovanni Macías, prega per lui (lei)<br />

Beato Giordano di Sassonia, prega per lui (lei)<br />

Beato Reg<strong>in</strong>aldo, prega per lui (lei)<br />

Beato Angelico, prega per lui (lei)<br />

<strong>San</strong>ti e sante di Dio, pregate per lui (lei)<br />

95


Cristo, ascoltaci Cristo, esaudiscici<br />

Per un frate<br />

B) ORAZIONI COMUNI AGLI ORDINI<br />

CHE SEGUONO LA REGOLA DI SANT’AGOSTINO 34<br />

Dio di speranza e di liberazione,<br />

che nel tuo Figlio hai v<strong>in</strong>to la morte<br />

e nello Spi<strong>rito</strong> <strong>San</strong>to dai al mondo la vita,<br />

accogli nelle dimore celesti il nostro fratello N.<br />

—————————————————————————————————<br />

per un frate sacerdote<br />

E poiché lo hai scelto come sacerdote della nuova alleanza<br />

e dispensatore dei tuoi misteri,<br />

ora accoglilo nel santuario del cielo,<br />

dove possa unire la sua voce alla voce di Cristo,<br />

sommo ed eterno Sacerdote.<br />

per un non frate non sacerdote<br />

Tu che sei il Dio dei viventi,<br />

concedigli un luogo vic<strong>in</strong>o ad Abramo, ad Isacco, a Giacobbe,<br />

alla Verg<strong>in</strong>e Maria e ai santi nostri fratelli,<br />

là dove non è morte né lutto né gemito né affanno.<br />

——————————————————————————————————<br />

Tu che sei buono e amico degli uom<strong>in</strong>i,<br />

riversa su di lui la tua misericordia<br />

e astergi le sue colpe con la rugiada del perdono.<br />

Tu che sei il perdono e la luce,<br />

dona al tuo servo la quiete e la pace, gloria immortale.<br />

E a noi, che restiamo nell’attesa della tua venuta,<br />

concedi di percorrere le strade del mondo,<br />

solleciti dei fratelli, con uno sguardo reso limpido dalla speranza,<br />

f<strong>in</strong>ché, oltre le frontiere della morte,<br />

giungiamo a te nella fede.<br />

A te, Padre, sorgente della vita,<br />

nello Spi<strong>rito</strong> vivificante,<br />

per Cristo, v<strong>in</strong>citore della morte,<br />

ogni onore e gloria nei secoli dei secoli. 35<br />

R/. Amen.<br />

34 Cf. RSM, pp. 32-36.<br />

35 Cf. RSM, pp. 32 s.<br />

96


Per una monaca<br />

Padre d’<strong>in</strong>f<strong>in</strong>ita bontà,<br />

ammetti alla piena comunione del tuo amore<br />

la nostra sorella N.,<br />

il cui corpo affidiamo alla terra.<br />

Non guardare alle colpe cui il vivere la espose,<br />

ma ricorda l’ora <strong>in</strong> cui la chiamasti<br />

per il servizio esclusivo della tua gloria,<br />

tra le figlie di san <strong>Domenico</strong>.<br />

Ora essa è giunta alle soglie della luce:<br />

est<strong>in</strong>gui la sete d’<strong>in</strong>f<strong>in</strong>ito<br />

che <strong>in</strong>fondesti nel suo cuore.<br />

Trasforma <strong>in</strong> dialogo d’amore il silenzio orante,<br />

<strong>in</strong> frutti di vita il nascosto operare.<br />

Purificata dal fuoco dello Spi<strong>rito</strong>,<br />

contempli <strong>in</strong> eterno il volto del tuo Figlio,<br />

che prescelse con amore <strong>in</strong>diviso.<br />

A te, Padre, sorgente della vita,<br />

nello Spi<strong>rito</strong> vivificante,<br />

per Cristo, v<strong>in</strong>citore della morte,<br />

ogni onore e gloria nei secoli dei secoli. 36<br />

R/. Amen.<br />

Per una religiosa di vita apostolica<br />

Padre dei cieli,<br />

accogli nella tua dimora di luce<br />

la nostra sorella N.,<br />

il cui corpo affidiamo alla terra.<br />

Sia lieto il suo <strong>in</strong>contro con Cristo,<br />

per il cui amore scelse,<br />

al di là della carne e del sangue,<br />

una vita di amore.<br />

Splenda la lampada<br />

che, verg<strong>in</strong>e prudente, alimentò con la fede viva,<br />

la speranza vigilante, la carità operosa.<br />

D<strong>in</strong>anzi a te, Padre che dimentichi le colpe,<br />

rifulgano le sue opere di amore:<br />

l’accoglienza data ai piccoli,<br />

il sollievo recato agli <strong>in</strong>fermi,<br />

l’impegno vissuto per la giustizia<br />

e la libertà degli oppressi,<br />

il bicchier d’acqua dato <strong>in</strong> tuo nom<strong>in</strong>e,<br />

il bene compiuto nel segreto che tu solo conosci.<br />

E salga a te, Signore, il nostro <strong>in</strong>no di lode<br />

per i doni che concedesti alla nostra sorella,<br />

36 Cf. RSM, pp. 34 s.<br />

97


figlia di san <strong>Domenico</strong>.<br />

Nella tua Chiesa e nella Famiglia Domenicana<br />

essa fu pietra viva, salda <strong>in</strong> Cristo:<br />

levigata dalla croce e resa lucente dallo Spi<strong>rito</strong>,<br />

divenga ora gemma preziosa nella città santa.<br />

Per Cristo nostro Signore. 37<br />

R/. Amen.<br />

Per un laico o una laica, amici della comunità<br />

Padre d’<strong>in</strong>f<strong>in</strong>ita bontà,<br />

alla tua bontà affidiamo il tuo servo (la tua serva) N.,<br />

nostro amico (nostra amica),<br />

il cui corpo <strong>rito</strong>rna alla terra,<br />

<strong>in</strong> attesa di risorgere glorioso (gloriosa) alla f<strong>in</strong>e dei tempi.<br />

Tu, che sei più grande del cuore dell’uomo<br />

e ne conosci il tumulto dei sentimenti<br />

e il bisogno di luce e di amore,<br />

non guardare alle colpe che ha commesso,<br />

ma r<strong>in</strong>nova <strong>in</strong> lui (lei) lo splendore pasquale del Battesimo.<br />

Introducilo (Introducila) nella tua dimora di pace,<br />

dove tu, Signore, sei riposo alla nostra stanchezza,<br />

rasserenante risposta alle nostre domande,<br />

riequilibrio per la nostra agitazione,<br />

cibo per la nostra fame, bevanda per la nostra sete.<br />

Concedigli (Concedile) di ritrovare,<br />

trasfigurati dal tuo Spi<strong>rito</strong>,<br />

gli affetti che custodì nel cuore,<br />

il lavoro che compì nella tua legge,<br />

la giustizia che operò verso i fratelli.<br />

Discepolo (Discepola) di Cristo, che santificò l’amicizia,<br />

egli (ella) ci fu accanto nel quotidiano camm<strong>in</strong>o<br />

con affetto partecipe:<br />

l’amicizia che lo (la) unì alla Famiglia Domenicana<br />

fiorisca ora <strong>in</strong> comunione perenne là dove vivere è amare.<br />

A te, Padre, sorgente della vita,<br />

nello Spi<strong>rito</strong> vivificante,<br />

per Cristo, v<strong>in</strong>citore della morte,<br />

ogni onore e gloria nei secoli dei secoli. 38<br />

R/. Amen.<br />

37 Cf. RSM, pp. 35 s.<br />

38 Cf. RSM, p. 36.<br />

98


C) SUPPLICHE LITANICHE PER CELEBRAZIONI AL CIMITERO<br />

Per gli ultimi suffragi al cimitero si può utilizzare una preghiera litanica del Rituale<br />

Romano (RE, n. 175, formulario III) oppure uno dei formulari seguenti.<br />

Accogli, o Signore, l’anima del tuo servo (della tua serva) N.<br />

che a te <strong>rito</strong>rna:<br />

rivestila della veste del tuo regno,<br />

lavala nel sacro fonte della vita eterna,<br />

perché sia beato (beata) fra i beati. R/. Amen.<br />

Perché assapori la vita fra chi ne ha conosciuto il sapore. R/. Amen.<br />

Perché si avanzi fra i patriarchi e i profeti. R/. Amen.<br />

Perché segua Cristo fra gli apostoli. R/. Amen.<br />

Perché riceva la corona fra i martiri. R/. Amen.<br />

Perché veda la gloria di Dio fra gli angeli. R/. Amen.<br />

Perché veda Dio faccia a faccia fra i contemplativi. R/. Amen.<br />

Perché ascolti le celesti armonie<br />

fra coloro che ascoltano con celeste attenzione. R/. Amen.<br />

Per Cristo nostro Signore. R/. Amen. 39<br />

1<br />

2.<br />

Nel formulario seguente il <strong>rito</strong>rnello, uno di adorazione l’altro di supplica, sia<br />

possibilmente cantato.<br />

I<br />

Adoriamo Gesù Crocifisso, Figlio dell’eterno Padre, concepito per opera dello Spi<strong>rito</strong><br />

<strong>San</strong>to, nato da Maria verg<strong>in</strong>e, Verbo eterno di Dio, e diciamo:<br />

R/. Noi ti adoriamo.<br />

Gesù crocifisso, tempio santo di Dio, nel quale risiede la bontà e la misericordia del<br />

Padre verso gli uom<strong>in</strong>i:<br />

R/. Noi ti adoriamo.<br />

Gesù crocifisso, fonte di giustizia e di carità, colmo di ogni bontà, abisso di virtù, degno<br />

di ogni lode:<br />

R/. Noi ti adoriamo.<br />

39 PS, p. 186; Gre, n. 1400; cf. Ordo exseq. monast. 1973, n. 30; GeV, n. 1611.<br />

99


Gesù crocifisso, re e centro di tutti i cuori, nel quale si trovano tutti i tesori della<br />

sapienza e della scienza, nel quale abita la pienezza della div<strong>in</strong>ità e nel quale il Padre si<br />

è compiaciuto:<br />

R/. Noi ti adoriamo.<br />

II<br />

Il Cristo risorto, primogenito fra i morti, pegno della nostra speranza, <strong>in</strong>tercede per noi<br />

presso il Padre; supplichiamo mediante Lui, che è il Signore dei viventi:<br />

R/. Intercedi per noi.<br />

Cristo, dalla cui pienezza noi tutti abbiamo att<strong>in</strong>to, nostra speranza eterna, paziente e<br />

<strong>in</strong>f<strong>in</strong>itamente misericordioso, ricco verso coloro che ti <strong>in</strong>vocano:<br />

R/. Intercedi per noi.<br />

Cristo, fonte di vita e di santità, che hai purificato i nostri fratelli (le nostre sorelle)<br />

nell’acqua del battesimo e li (le) hai nutriti (nutrite) con il tuo Corpo e il tuo <strong>San</strong>gue:<br />

R/. Intercedi per noi.<br />

Cristo, salvezza di chi spera <strong>in</strong> te, speranza sconosciuta a tutti gli uom<strong>in</strong>i, redentore di<br />

ogni creatura:<br />

R/. Intercedi per tutti coloro che oggi muoiono. 40<br />

40 LOOP, p. 897.<br />

100


V<br />

REPERTORIO PER IL CANTO NELLA MESSA<br />

E NELL’ULTIMA RACCOMANDAZIONE<br />

Per le comunità che vogliano cantare <strong>in</strong> gregoriano, si riproduce qui l’Ordo cantus<br />

lat<strong>in</strong>o del nostro Proprio. 41 Indicazioni per il canto <strong>in</strong> italiano potranno essere via via suggerite.<br />

ANTIFONE D’INGRESSO<br />

I Requiem (GOP 114*; GR 669)<br />

II De necessitatibus (GOP 89; GR 84)<br />

III Ego autem (GOP 103; GR 94)<br />

IV Intret (GOP 91; GR 363)<br />

V Si <strong>in</strong>iquitates (GOP 347; GR 350)<br />

VI Sicut oculi (GOP 84; GR 77)<br />

VII Verba mea (GOP 119; GR 83)<br />

GRADUALI<br />

I Requiem (GOP 115*; GR 670)<br />

1. FORMA SOLENNE<br />

II Convertere Dom<strong>in</strong>e (GOP 296; GR 295)<br />

III Lætatus sum (GOP 122; GR 336)<br />

IV Salvum fac servum (GOP 90; GR 85)<br />

V Si ambulem (GOP 117*; GR 125)<br />

VI Unam petii a Dom<strong>in</strong>o (GOP 75; GR 358)<br />

CANTI AL VANGELO<br />

I De profundis (GOP 345; GR 367)<br />

II In exitu (GR 348)<br />

III Lætatus sum (GOP 5; GR 19)<br />

IV Requiem (GR 671)<br />

V (Per sacerdoti e religiosi:)<br />

41 MLOP, pp. 609-611.<br />

101


TRATTI<br />

Ego vos elegi (GR 429)<br />

I Absolve Dom<strong>in</strong>e (GOP 116*; GR 672)<br />

II De profundis (GOP 57; GR 673)<br />

III Qui sem<strong>in</strong>ant (GOP 23*; GR 465)<br />

IV Sicut cervus (GOP 187; GR 190)<br />

ANTIFONE ALL’OFFERTORIO<br />

I Dom<strong>in</strong>e Iesu (GOP 123*; GR 674)<br />

II De profundis (GOP 352; GR 368)<br />

III Dom<strong>in</strong>e convertere (GOP 278; GR 283)<br />

IV Dom<strong>in</strong>e Deus salutis meæ (GOP 262; GR 87)<br />

V Illum<strong>in</strong>a oculos meos (GOP 291; GR 290)<br />

VI Miserere mei, Dom<strong>in</strong>e (GOP 100; GR 92)<br />

VII Si ambulavero (GOP 339; GR 341)<br />

ANTIFONE ALLA COMUNIONE<br />

I Lux æterna (GOP 125*; GR 676)<br />

II Amen dico vobis: quod uni (GR 79)<br />

III Dom<strong>in</strong>e, qu<strong>in</strong>que talenta (GOP 39*; GR 515)<br />

IV Dom<strong>in</strong>e, quis habitabit (GOP 115; GR 102)<br />

V Dom<strong>in</strong>us regit me (GOP 134; GR 365)<br />

VI Illum<strong>in</strong>a faciem tuam (GOP 59; GR 271)<br />

VII Notas mihi (GOP 117; GR 362)<br />

VIII Panis quem ego dedero (GOP 321; GR 322)<br />

IX Qui manducat carnem meam (GOP 324; GR 383)<br />

X Qui mihi m<strong>in</strong>istrat, me sequatur (GOP 545; GR 484)<br />

ALL’ULTIMA RACCOMANDAZIONE E COMMIATO<br />

I Ant. Clementissime Dom<strong>in</strong>e (MLOP 501)<br />

II R/. Credo quod Redemptor meus (PS 245; GR 694),<br />

102


Oppure: Qui Lazarum resuscitasti (PS 246)<br />

III R/. Subvenite (PS 191; GR 692),<br />

Oppure: Antequam nascerer (PS 193; GR 694)<br />

IV Ant. Alma Redemptoris Mater (PS 86)<br />

Oppure: Salve Reg<strong>in</strong>a (AG 133)<br />

Oppure: Salvatori mundi (AG 1012)<br />

Oppure: O spem miram (AG 879)<br />

V Litanie dei <strong>San</strong>ti appropriate<br />

ANTIFONE D’INGRESSO<br />

2. FORMA SEMPLICE<br />

I Requiem æternam (PS 271; GOP 114* - Sal 64)<br />

II Placebo Dom<strong>in</strong>o (AG 1013 - Sal 114)<br />

III Heu mihi (AG 1013 - Sal 119)<br />

IV Opera manuum (AG 1014 - Sal 137)<br />

V <strong>San</strong>a Dom<strong>in</strong>e (PS 258 - Sal 40)<br />

SALMI RESPONSORIALI<br />

I Sal 22 - In loco pascuæ (PS 248)<br />

II Sal 24 - Deus meus (AG 180)<br />

III Sal 26 - Credo videre (PS 251)<br />

IV Sal 41 - Sitivit anima mea (PS 259)<br />

V Sal 62 - Me suscepit (PS 266)<br />

VI Sal 121 - Lætatus sum (AG 166)<br />

VII Sal 129 - Si <strong>in</strong>iquitates (PS 231)<br />

VIII Sal 142 - Miserere mihi (AG 87)<br />

ANTIFONE ALL’OFFERTORIO<br />

I Conversus est (AG 1142 - Cant. Is 12,1-6)<br />

II Deus misereatur nostri (AG 176 - Sal 66)<br />

III Multiplicasti Deus (AG 220 - Sal 35)<br />

IV Suscepisti me, Dom<strong>in</strong>e (AG 184 - Sal 40)<br />

103


ANTIFONE ALLA COMUNIONE<br />

I Lux æterna (GOP 125*; GR 676 - Sal 129)<br />

II Audivi vocem (AG 1015 - Sal 120)<br />

III Exsultabunt (AG 1016 - Sal 50)<br />

IV Exaudi Dom<strong>in</strong>e (AG 1016 - Sal 64)<br />

V A porta <strong>in</strong>feri (AG 1016 - Cant. Is 38,10.20)<br />

ALL’ULTIMA RACCOMANDAZIONE E COMMIATO<br />

I Constantes estote (AG 318 - Sal 113A)<br />

Paratus esto Israel (AG 320 - Sal 113A)<br />

II Liberavit Dom<strong>in</strong>us (OHS 35 - Sal 50)<br />

III Ego autem (AG 319 - Sal 4)<br />

Oppure: In pace (OHS 211 - Sal 4)<br />

IV Credo videre (OHS 205 - Sal 26)<br />

V Hæc est Reg<strong>in</strong>a (AG 1057)<br />

Oppure: Beata Mater (AG 931)<br />

Oppure: <strong>San</strong>cti Angeli (AG 965)<br />

VI Pie Pater (AG 885)<br />

Oppure: Magne Pater (AG 881)<br />

104


VI<br />

ANNIVERSARI DEI DEFUNTI<br />

da celebrarsi <strong>in</strong> tutto l’Ord<strong>in</strong>e<br />

E GIORNO DELLA MORTE DEI MAESTRI DELL’ORDINE 42<br />

GENNAIO<br />

6 Anniversario (= Ann.) di S. Raimundo de Penyafort, quarto Maestro<br />

dell’Ord<strong>in</strong>e (MO) (1275).<br />

8 Ann. fr. Giuseppe Maria Larroca, settantaquattresimo MO (1891).<br />

18 Ann. fr. Barnaba da Vercelli, qu<strong>in</strong>dicesimo MO (1332).<br />

FEBBRAIO<br />

7 Ann. fr. V<strong>in</strong>cenzo Ajello, settantaduesimo MO (1854), e Anniversario dei<br />

genitori defunti.<br />

8 Ann. fr. Andrea Frühwirth, settantac<strong>in</strong>quesimo MO, Card<strong>in</strong>ale e Vescovo<br />

(1891).<br />

13 Ann.i B. Giordano di Sassonia, secondo MO (1237); e fr. Aniceto<br />

Fernández, ottantaduesimo MO (1981).<br />

18 Ann. fr. Damiano Byrne, ottantaquattresimo MO (1996).<br />

21 Ann. fr. Agost<strong>in</strong>o Pipia, sessantunesimo MO, Card<strong>in</strong>ale e Vescovo (1730).<br />

23 Ann. fr. Giovanni de Moul<strong>in</strong>s, ventesimo MO, Card<strong>in</strong>ale e Vescovo<br />

(1353).<br />

26 Ann. fr. Anton<strong>in</strong>o Cloche, sessantesimo MO (1720).<br />

MARZO<br />

1 Ann. fr. Pietro de Baume-les-Dames, diciottesimo MO (1345).<br />

3 Ann. fr. Stefano Usodimare, quarantaseiesimo MO (1557).<br />

42 Si contano 84 Maestri, dal S.P. <strong>Domenico</strong> (1221) a Damian Byrne (1996). Cf. Breviarium iuxta<br />

ritum O.P., Romæ, 1962, pp. 69*-72*; vedi pure: I. TAURISANO, Hierarchia Ord<strong>in</strong>is Prædicatorum,<br />

Romæ, 1916; ASOP 1916, pp. 570-585; I VENCHI O.P., Catalogus Hagiograficus Ord<strong>in</strong>is<br />

Prædicatorum, Romæ 2002, Appendix III, pp. 293-298.<br />

105


7 Ann. fr. Munio de Zamora, settimo MO, Vescovo (1300).<br />

9 Ann. fr. Francesco Fernando Jabalot, sessantottesimo MO (1834).<br />

16 Ann. fr. Leonardo Dati, ventic<strong>in</strong>quesimo MO (1425).<br />

31 Ann. fr. Michele Browne, ottantunesimo MO, Card<strong>in</strong>ale e Vescovo<br />

(1971).<br />

APRILE<br />

8 Ann. fr. Guar<strong>in</strong>o de Gy-l’Évêque, dicianovesimo MO (1348).<br />

12 Ann. fr. Almerico Giliani, dodicesimo MO (1327).<br />

21 Ann. fr. Garsia de Loaysa, trentanovesimo MO, Card<strong>in</strong>ale e Vescovo<br />

(1546).<br />

MAGGIO<br />

2 Ann. fr. Ludovico Theissl<strong>in</strong>g, settantasettesimo MO (1925).<br />

6 Ann. fr. Giovanni Battista Mar<strong>in</strong>i, c<strong>in</strong>quantasettesimo MO (1669).<br />

16 Ann. fr. Pietro Roch<strong>in</strong>, ventisettesimo MO (1450).<br />

25 Ann. fr. Nicola Ridolfi, c<strong>in</strong>quantac<strong>in</strong>quesimo MO (1650).<br />

GIUGNO<br />

7 Ann. fr. Simone de Langres, ventunesimo MO, Vescovo (1384).<br />

11 Ann. fr. Anton<strong>in</strong>o Bremond, sessantatreesimo MO (1755).<br />

13 Ann. fr. Giovanni Tommaso de Roccaberti, c<strong>in</strong>quantottesimo MO,<br />

Vescovo (1699).<br />

16 Ann. fr. Sisto Fabri, c<strong>in</strong>quantesimo MO (1594).<br />

20 Ann. i fr. Elia Raymond, ventiduesimo MO (1389) e fr. Balthasar de<br />

Quiñones, sessantac<strong>in</strong>quesimo MO (1798).<br />

25 Ann. fr. Leonardo Mansueti, trentunesimo MO (1480).<br />

30 Ann. fr. Emmanuele Suárez, ottantesimo MO (1954).<br />

106


LUGLIO<br />

6 Ann. fr. Giovanni de Feynier, quarantaduesimo MO (1538).<br />

7 Ann. B. Benedetto undicesimo, papa, cioè fr. Nicola di Treviso, nono MO,<br />

Card<strong>in</strong>ale e Vescovo (1304).<br />

9 Ann. fr. Tommaso Giac<strong>in</strong>to Cipolletti, settantesimo MO (1850).<br />

14 Ann. i fr. Umberto de Romans, chiamato Beato, qu<strong>in</strong>to MO (1277) e fr.<br />

V<strong>in</strong>cenzo de Couesnongle, ottantatreesimo MO (1992).<br />

20 Ann. fr. Francisco Romeo, quarantac<strong>in</strong>quesimo MO (1552).<br />

27 Ann. fr. Gerardo de Daumar, diciasettesimo MO, Card<strong>in</strong>ale (1343).<br />

29 Ann. fr. Barnaba Sassoni, trentaquattresimo MO (1486).<br />

AGOSTO<br />

1 Ann. fr. Gioacch<strong>in</strong>o Torriani, trentac<strong>in</strong>quesimo MO (1500).<br />

3 Ann. fr. Ippolito Maria Beccaria, c<strong>in</strong>quantunesimo MO (1600).<br />

4 Ann. fr. Bartolomeo Comazio, trentatreesimo MO (1485).<br />

6 Ann. S.P. DOMENICO, PRIMO MAESTRO DELL’ORDINE (1221).<br />

7 Ann. fr. Tommaso Paccaroni, ventiquattresimo MO (1414).<br />

8 Ann. fr. Ugo de Vaucema<strong>in</strong>, sedicesimo MO (1341).<br />

9 Ann. i fr. Hervé de Ne<strong>delle</strong>c, quattordicesimo MO (1323) e fr. Giovanni<br />

Clérée, trentasettesimo MO (1507).<br />

12 Ann. B. Bonaventura García de Paredes, settantottesimo MO (1936).<br />

27 Ann. fr. V<strong>in</strong>cenzo Bandelli, trentaseiesimo MO (1506).<br />

28 Ann. fr. Alberto da Chiavari, decimo MO (1300).<br />

29 Ann. fr. Angelo Dom<strong>in</strong>ico Ancarani, settantunesimo MO (1847).<br />

30 Ann. fr. Agost<strong>in</strong>o Galam<strong>in</strong>i, c<strong>in</strong>quantatreesimo MO, Card<strong>in</strong>ale e Vescovo<br />

(1639).<br />

SETTEMBRE<br />

1 Ann. fr. Berengario di Landore, tredicesimo MO, Vescovo (1330).<br />

107


4 Ann. fr. Mart<strong>in</strong>o Stanislao Gillet, settantanovesimo MO, Vescovo (1951).<br />

5 Anniversario dei collaboratori e benefattori defunti dell’Ord<strong>in</strong>e.<br />

9 Ann. fr. Tommaso de Vio Gaetano, trentottesimo MO, Card<strong>in</strong>ale e Vescvo<br />

(1534).<br />

12 Ann. fr. Gerolamo Xavierre, c<strong>in</strong>quantaduesimo MO, Card<strong>in</strong>ale (1608).<br />

15 Ann. fr. Salvo Cassetta, trentaduesimo MO (1483).<br />

17 Ann. i fr. Bernardo de Juzix, undicesimo MO (1303) e fr. Paolo Constabile,<br />

quarantanovesimo MO (1582).<br />

21 Ann. fr. Marziale Auribelli, vent<strong>in</strong>ovesimo MO (1473).<br />

22 Ann. fr. Tommaso Ripoli, sessantaduesimo MO (1747).<br />

24 Ann. i fr. Francesco Silvestri, quarantesimo MO (1528) e fr. Seraf<strong>in</strong>o<br />

Secchi, c<strong>in</strong>quantaquattresimo MO (1628).<br />

27 Ann. fr. Maurizio Benedetto Olivieri, sessantanovesimo MO (1845).<br />

OTTOBRE<br />

5 Ann. B. Raimondo <strong>delle</strong> Vigne o di Capua, ventitreesimo MO (1399).<br />

9 Ann. fr. Paulo Butigella, quarantunesimo MO (1531).<br />

15 Ann. fr. Bartholomeo Texier, ventiseiesimo MO (1449).<br />

28 Ann. fr. V<strong>in</strong>cenzo Giust<strong>in</strong>iani, quarantasettesimo MO, Card<strong>in</strong>ale (1582).<br />

NOVEMBRE<br />

4 Ann. fr. Giovanni Teutonico, chiamato Beato, quarto MO, Vescovo<br />

(1252).<br />

7 Ann. fr. Antonio de Monroy, c<strong>in</strong>quantanovesimo MO, Vescovo (1715).<br />

8 Anniversario di tutti i frati e suore defunti OP.<br />

16 Ann. fr. Alberto de Las Casas, quarantaquattresimo MO (1544).<br />

18 Ann. fr. Guido Flamochetti, ventottesimo MO (1451).<br />

21 Ann. i fr. Stefano de Besançon, ottavo MO (1294) e fr. Seraf<strong>in</strong>o Cavalli,<br />

quarantottesimo MO (1578).<br />

30 Ann. B. Giovanni da Vercelli, sesto MO (1283).<br />

108


DICEMBRE<br />

1 Ann. fr. Tommaso Turco, c<strong>in</strong>quantaseiesimo MO (1649).<br />

3 Ann. fr. Gioacch<strong>in</strong>o Briz, sessantasettesimo MO, Vescovo (1837).<br />

11 Ann. fr. Alessandro V<strong>in</strong>cenzo Jandel, settantatreesimo MO (1872).<br />

15 Ann. fr. Corrado di Asti, trentatreesimo MO (1470).<br />

16 Ann. fr. Giovanni Tommaso de Boxadors, sessantaquattresimo MO,<br />

Card<strong>in</strong>ale (1780).<br />

17 Ann. B. Giac<strong>in</strong>to Maria Cormier, settantaseiesimo MO (1916).<br />

20 Ann. fr. Agost<strong>in</strong>o Recuperati, quarantatreesimo MO (1540).<br />

23 Ann. fr. Pio Giuseppe Gaddi, sessantaseiesimo MO (1819).<br />

109


INDICE GENERALE<br />

Presentazione (fr. Carlos A. Azpiroz Costa) .................................................................. 3<br />

Lettera di promulgazione del Maestro dell’Ord<strong>in</strong>e (fr. Timothy Radcliffe) .................. 5<br />

Abbreviazioni e sigle .................................................................................................... 11<br />

INTRODUZIONE GENERALE ................................................................................. 15<br />

RITO DELLE ESEQUIE<br />

Capitolo I: TRASPORTO O ACCOGLIENZA DEL CORPO DEL DEFUNTO IN CHIESA......... 27<br />

I. Trasporto del corpo <strong>in</strong> chiesa ............................................................ 27<br />

II. Accoglienza del corpo del defunto <strong>in</strong> convento .............................. 30<br />

III. Stazionamento del corpo del defunto nella camera ardente ........... 33<br />

Capitolo II: PREGHIERE PRESSO IL DEFUNTO ............................................................ 35<br />

I. Preghiere semplici ............................................................................. 35<br />

II. Liturgia <strong>delle</strong> Ore o celebrazione della Parola ................................ 36<br />

III. Preghiera per la deposizione del corpo del defunto nel feretro ...... 36<br />

Capitolo III: MESSA ESEQUIALE E RITO DELL’ULTIMA RACCOMANDAZIONE<br />

O COMMIATO ......................................................................................... 41<br />

I. Messe per i defunti e Messa esequiale .............................................. 42<br />

II. Ultima raccomandazione e commiato ............................................. 42<br />

Capitolo IV: TRASPORTO DEL CORPO DEL DEFUNTO AL CIMITERO E SEPOLTURA ..... 47<br />

I. Processione e sepoltura al cimitero ................................................... 48<br />

II. Preghiere presso il sepolcro .............................................................. 55<br />

Capitolo V: ALTRE CELEBRAZIONI PER VARIE CIRCOSTANZE .............................. 61<br />

I. Trasporto del defunto dalla cappella del cimitero al sepolcro .......... 61<br />

II. Cremazione e donazione degli organi ............................................. 62<br />

III. Per la sepoltura dei laici ................................................................. 63<br />

Capitolo VI: SUFFRAGI PER I DEFUNTI ................................................................... 65<br />

I. Indicazioni per lo svolgimento dei suffragi ...................................... 66<br />

II. Processione o celebrazione al cimitero, il 2 novembre ................... 68<br />

APPENDICE<br />

I. PER LA LITURGIA DELLE ORE O PER LA VEGLIA PRESSO UN DEFUNTO<br />

A) Elementi per la Liturgia <strong>delle</strong> Ore ............................................................... 73<br />

B) Per una celebrazione della Parola o per il Lucernario ................................. 77<br />

110


C) Elementi e <strong>in</strong>dicazioni per altre celebrazioni .............................................. 78<br />

II. ORAZIONI VARIE<br />

A) Orazioni conclusive ..................................................................................... 82<br />

B) Orazioni salmiche ........................................................................................ 88<br />

III. FORMULARI PER LA PREGHIERA DEI FEDELI ..................................................... 91<br />

IV. PREGHIERE PER IL COMMIATO A UN DEFUNTO<br />

A) Brevi litanie dei <strong>San</strong>ti O.P. .......................................................................... 94<br />

B) Orazioni comuni agli Ord<strong>in</strong>i<br />

che seguono la Regola di sant’Agost<strong>in</strong>o ...................................................... 96<br />

C) Suppliche litaniche per celebrazioni al cimitero ......................................... 99<br />

V. REPERTORIO PER IL CANTO NELLA MESSA<br />

E NELL’ULTIMA RACCOMANDAZIONE .......................................................... 101<br />

VI. ANNIVERSARI DELLA MORTE DEI MAESTRI DELL’ORDINE ............................... 105<br />

INDICE ...................................................................................................................... 110<br />

111

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