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I l C l u b<br />

4<br />

(foto M.Baldi)<br />

a molti anni il comandante<br />

D Roberto Bassi è senza dubbio<br />

l’uomo di punta, nonché deus ex<br />

machina, delle scuole di volo<br />

dell’Aero Club Francesco Baracca di<br />

Lugo. Gli abbiamo rivolto alcune<br />

domande per conoscerlo meglio,<br />

saperne di più sul suo ruolo svolto<br />

in seno al club, approfondire gli<br />

aspetti didattici del sodalizio, analizzare<br />

l’attuale s<strong>it</strong>uazione anche in<br />

vista dell’arrivo del nuovo simulatore<br />

di volo per elicottero.<br />

Come nasce e come si è evoluta<br />

di Massimo Baldi<br />

ex colonnello<br />

dell’Aeronautica<br />

Mil<strong>it</strong>are, direttore<br />

delle scuole di volo<br />

dell’Aero Club<br />

di Lugo<br />

la lunga carriera di pilota di<br />

Roberto Bassi?<br />

«Roberto Bassi non sapeva nemmeno<br />

cosa fosse l’Aeronautica,<br />

l’Eserc<strong>it</strong>o e la Marina. A 18 anni, nel<br />

1970, ho fatto un concorso, il primo<br />

che veniva, l’ho vinto tutto da solo,<br />

tengo a sottolinearlo, tutto da solo e<br />

me ne vanto. Sono entrato in A.M.<br />

con lo scopo essenziale di fare il<br />

biennio di ingegneria e il servizio<br />

mil<strong>it</strong>are, e non per fare l’Accademia<br />

Aeronautica, dato che non sapevo<br />

nemmeno cosa fosse la v<strong>it</strong>a mil<strong>it</strong>are.<br />

Tra il primo e il secondo anno di<br />

Accademia mi hanno fatto volare,<br />

perché c’era la selezione al volo, l’ho<br />

superata. Sono arrivato al secondo<br />

anno perché dovevo fare il biennio<br />

di ingegneria e tra il secondo e il<br />

terzo anno mi hanno fatto nuovamente<br />

volare e la cosa ha cominciato<br />

a piacermi sempre di più. Siamo<br />

part<strong>it</strong>i dal concorso in Accademia,<br />

erano ottomila domande e passa,<br />

siamo entrati in 160 e alla fine del<br />

secondo anno eravamo in 110, la<br />

cosa ha cominciato a farmi capire<br />

che forse quello poteva essere il mio<br />

mestiere. Quindi son rimasto lì<br />

sempre con l’idea che il giorno che<br />

avrei smesso di volare, me ne sarei<br />

venuto via. Dopo ovviamente ho<br />

fatto la scuola a Lecce e sono diventato<br />

pilota mil<strong>it</strong>are di aerei, prima<br />

sul Piaggio P 148 e poi sui jet MB<br />

326, quindi tutta la trafila nei reparti.<br />

Poi sono stato assegnato alla linea<br />

di supporto e quindi sono passato<br />

agli elicotteri, linea HH3F, con i<br />

quali ho fatto 10 anni di S.A.R.<br />

(Search And Rescue, ricerca e soccorso),<br />

con vari trasferimenti e<br />

l’apertura del Centro di Rimini,<br />

sempre con la stessa macchina che<br />

ancora oggi è utilizzata e idonea per<br />

fare questi servizi, nonostante i suoi<br />

lim<strong>it</strong>i perché è una macchina vecchia<br />

e verrà probabilmente sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a<br />

dall’Agusta Westland AW139.<br />

Come pilota di elicotteri, già ai reparti<br />

facevo l’istruttore di special<strong>it</strong>à<br />

ed i corsi per i capi equipaggio. Poi<br />

fatti i comandi previsti… mi sono<br />

trovato dietro a una scrivania alla<br />

Scuola di Guerra Aerea a Firenze, in<br />

attesa di promozioni ed è venuta<br />

fuori questa occasione di Lugo nel<br />

’88-89 (per la Scuola Nazionale Elicotteri<br />

dell’Aero Club d’Italia, ndr);<br />

ho inizialmente collaborato autorizzato<br />

dallo Stato Maggiore<br />

dell’Aeronautica a svolgere questa<br />

attiv<strong>it</strong>à pur rimanendo in servizio,<br />

l’unico in A.M. che poteva fare due<br />

cose del genere in quel periodo stor<br />

i c o , s o p r a t t u t t o p e r c h é<br />

all’Aeronautica interessava che la<br />

gestione della scuola Elicotteri<br />

dell’Aeroclub d’Italia rimanesse nella<br />

sfera di un suo pilota; poi vista<br />

questa opportun<strong>it</strong>à mi sono congedato<br />

e da vent’anni sono qua».<br />

Che attiv<strong>it</strong>à svolge nell’amb<strong>it</strong>o<br />

dell’aeroclub, della F.T.O.?<br />

«La struttura dell’F.T.O. (Flight<br />

Training Organization, ovvero<br />

l’organizzazione di istruzione al volo,<br />

ndr) è una struttura rigida, come<br />

prevede la normativa europea.<br />

I o s o n o r e s p o n s a b i l e

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