Palermo 6-7 ottobre 2006, congresso CITeS e FISTQ - Damiduck
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Relazione di Tuina per Congresso <strong>FISTQ</strong> 6-7 <strong>ottobre</strong> <strong>2006</strong> <strong>Palermo</strong><br />
“LA CHIAVE PER ACCEDERE AL BENESSERE: NON TUTTO È PERDUTO”<br />
Sin dal mese di Aprile è stata proposta un’attività a 14 “ragazze” dai 60 agli 80 anni.<br />
Una forte motivazione è stata la convinzione che molti malanni muscolari, articolari, somatici e<br />
psicologici che affliggono le persone che raggiungono una certa età derivano dal nostro modo di<br />
reagire, nel corso degli anni, alle pressioni esterne, nell’adattarsi al limite delle nostre possibilità.<br />
Si da grande importanza a retrazioni muscolari che derivano da traumi o atteggiamenti posturali non<br />
fisiologici che producono alterazioni degli squilibri dinamici che prima o poi finiscono per causare<br />
patologie vere e proprie e a “deformare” il nostro corpo.<br />
Tuttavia “non tutto è perduto”, questo corso si prefigge di aiutare a riscoprire il proprio corpo, ad<br />
allentare le tensioni, ad eliminare gli squilibri.<br />
Le “ragazze” sono state divise in 2 gruppi che seguono due percorsi diversi.<br />
La tecnica principale del trattamento è lo stretching con esercizi liberi ed assistiti per migliorare la<br />
flessibilità del corpo, ad aumentare l’elasticità e la mobilità articolare e soprattutto per scoprire i<br />
blocchi energetici dei meridiani che permettono di diagnosticare ma soprattutto correggere e<br />
mantenere nel tempo il riequilibrio energetico.<br />
Questa tecnica è stata comune all’intero gruppo. Mentre soltanto alla metà di loro è stato anche<br />
associato un trattamento di tuina.<br />
Un operatore esterno effettua la valutazione iniziale e finale dell’intero gruppo e si analizzano i<br />
risultati raggiunti.<br />
Autori: Rosa Riccobono<br />
Sandro Eritreo