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Palermo 6-7 ottobre 2006, congresso CITeS e FISTQ - Damiduck

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Tàijíquán come forma di Qìgōng: lo stile Chén Xiăojià<br />

Autori: Vito Marino *, Riccardo Lombardo **<br />

* Vice-Presidente <strong>FISTQ</strong>, Presidente Onorario dell’Associazione QI, Istruttore di Qigong e<br />

di Taijiquan, Docente al Master Universitario di Agopuntura e MTC (Università di <strong>Palermo</strong>)<br />

** Istruttore di Taijiquan, Maestro di Difesa Personale<br />

Introduzione storica alla Piccola Struttura (Xiăojià) dello Stile Chén<br />

del Tàijíquán e sue caratteristiche<br />

Nonostante le diverse leggende sulle origini del Tàijíquán, che in genere ne<br />

retrodatano la sua nascita, si può affermare che fu Chén Wāngting a creare le prime serie<br />

di movimenti che furono definite Tàijíquán. In quel periodo non vi erano naturalmente<br />

differenze di stile, in quanto Chén Wāngting operò una sintesi tra le tradizioni marziali della<br />

sua famiglia (fu un militare di professione) e le sue conoscenze in materia di alchimia<br />

taoista e metodi taoisti per la salute e la longevità.<br />

All’interno della grande famiglia del Tàijíquán, che ora si suddivide nei vari stili Yáng,<br />

Wu (Jian Quán), Wu (Yu Xiang), Sūn, Zhaobao, etc., lo stile della Xiăojià (Piccola<br />

Struttura), è il metodo di pratica più tradizionale.<br />

Lungo la linea di trasmissione dello stile, fino a Chén Xīn (1849-1929), 8°<br />

generazione dello stile, non vi erano distinzioni ufficiali tra Piccola e Grande Struttura del<br />

Tàijíquán della famiglia Chén, tanto che nella prefazione del Chénshì Tàijíquán Túshuō<br />

(Trattato illustrato sul Tàijíquán della Famiglia Chén), da tutti i praticanti considerato “la<br />

Bibbia delle arti marziali”, il suo autore, Chén Xīn appunto, dice parlando del Tàijíquán:<br />

“Temo il passare del tempo e non ho la pazienza di aspettare ancora; temo anche che si<br />

dividerà in scuole e branche e che la vera conoscenza andrà persa. Per questa ragione<br />

nel mio tempo libero faccio tutto ciò che posso per spiegare e chiarire i segreti profondi, e<br />

descriverla dettagliatamente”. Inoltre, nel libro non vi è mai menzione di una divisione tra<br />

Piccola e Grande Struttura (Dàjià) del Tàijíquán, come è attualmente, anche se nelle sue<br />

parole si manifesta già la preoccupazione per la preservazione dello stile originario.<br />

Comunque, sicuramente fino a Chén Yóubén, 6° generazione, era stato trasmesso<br />

un unico metodo di pratica di Tàijíquán.<br />

Fin dall’inizio, nella pratica del Tàijíquán Chénshi Xiăojià si apprende a combinare<br />

durezza e morbidezza, vuoto e pieno, Yīn e Yáng, anche se all’inizio prevale la ricerca<br />

della morbidezza e del rilassamento.<br />

Il Tàijíquán stile Chén è un’arte marziale molto raffinata che aiuta a sviluppare il<br />

potenziale umano a più livelli: migliora la salute, allena per l’autodifesa, promuove lo<br />

sviluppo spirituale e il dominio dell’energia interna. Come arte marziale è estremamente<br />

efficace perché insegna il migliore uso della meccanica del corpo. Il Tàijíquán mantiene<br />

sciolte le articolazioni, migliora il coordinamento e l’equilibrio, promuove la longevità. Lo<br />

stile Xiăojià del Tàijí Chén enfatizza particolarmente il non rilasciare troppo spesso la forza<br />

nei movimenti di fājìn (esplosione della “forza”, intesa come forza che circola nei muscoli e<br />

non mera forza da contrazione muscolare) e invece il canalizzarla internamente.

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