Palermo 6-7 ottobre 2006, congresso CITeS e FISTQ - Damiduck
Palermo 6-7 ottobre 2006, congresso CITeS e FISTQ - Damiduck
Palermo 6-7 ottobre 2006, congresso CITeS e FISTQ - Damiduck
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Tàijíquán come forma di Qìgōng: lo stile Chén Xiăojià<br />
Autori: Vito Marino *, Riccardo Lombardo **<br />
* Vice-Presidente <strong>FISTQ</strong>, Presidente Onorario dell’Associazione QI, Istruttore di Qigong e<br />
di Taijiquan, Docente al Master Universitario di Agopuntura e MTC (Università di <strong>Palermo</strong>)<br />
** Istruttore di Taijiquan, Maestro di Difesa Personale<br />
Introduzione storica alla Piccola Struttura (Xiăojià) dello Stile Chén<br />
del Tàijíquán e sue caratteristiche<br />
Nonostante le diverse leggende sulle origini del Tàijíquán, che in genere ne<br />
retrodatano la sua nascita, si può affermare che fu Chén Wāngting a creare le prime serie<br />
di movimenti che furono definite Tàijíquán. In quel periodo non vi erano naturalmente<br />
differenze di stile, in quanto Chén Wāngting operò una sintesi tra le tradizioni marziali della<br />
sua famiglia (fu un militare di professione) e le sue conoscenze in materia di alchimia<br />
taoista e metodi taoisti per la salute e la longevità.<br />
All’interno della grande famiglia del Tàijíquán, che ora si suddivide nei vari stili Yáng,<br />
Wu (Jian Quán), Wu (Yu Xiang), Sūn, Zhaobao, etc., lo stile della Xiăojià (Piccola<br />
Struttura), è il metodo di pratica più tradizionale.<br />
Lungo la linea di trasmissione dello stile, fino a Chén Xīn (1849-1929), 8°<br />
generazione dello stile, non vi erano distinzioni ufficiali tra Piccola e Grande Struttura del<br />
Tàijíquán della famiglia Chén, tanto che nella prefazione del Chénshì Tàijíquán Túshuō<br />
(Trattato illustrato sul Tàijíquán della Famiglia Chén), da tutti i praticanti considerato “la<br />
Bibbia delle arti marziali”, il suo autore, Chén Xīn appunto, dice parlando del Tàijíquán:<br />
“Temo il passare del tempo e non ho la pazienza di aspettare ancora; temo anche che si<br />
dividerà in scuole e branche e che la vera conoscenza andrà persa. Per questa ragione<br />
nel mio tempo libero faccio tutto ciò che posso per spiegare e chiarire i segreti profondi, e<br />
descriverla dettagliatamente”. Inoltre, nel libro non vi è mai menzione di una divisione tra<br />
Piccola e Grande Struttura (Dàjià) del Tàijíquán, come è attualmente, anche se nelle sue<br />
parole si manifesta già la preoccupazione per la preservazione dello stile originario.<br />
Comunque, sicuramente fino a Chén Yóubén, 6° generazione, era stato trasmesso<br />
un unico metodo di pratica di Tàijíquán.<br />
Fin dall’inizio, nella pratica del Tàijíquán Chénshi Xiăojià si apprende a combinare<br />
durezza e morbidezza, vuoto e pieno, Yīn e Yáng, anche se all’inizio prevale la ricerca<br />
della morbidezza e del rilassamento.<br />
Il Tàijíquán stile Chén è un’arte marziale molto raffinata che aiuta a sviluppare il<br />
potenziale umano a più livelli: migliora la salute, allena per l’autodifesa, promuove lo<br />
sviluppo spirituale e il dominio dell’energia interna. Come arte marziale è estremamente<br />
efficace perché insegna il migliore uso della meccanica del corpo. Il Tàijíquán mantiene<br />
sciolte le articolazioni, migliora il coordinamento e l’equilibrio, promuove la longevità. Lo<br />
stile Xiăojià del Tàijí Chén enfatizza particolarmente il non rilasciare troppo spesso la forza<br />
nei movimenti di fājìn (esplosione della “forza”, intesa come forza che circola nei muscoli e<br />
non mera forza da contrazione muscolare) e invece il canalizzarla internamente.