Palermo 6-7 ottobre 2006, congresso CITeS e FISTQ - Damiduck

estremamente limitato di casi e i dati riferiti sono spesso insufficienti e statisticamente non
significativi.
Dall’analisi della letteratura scientifica internazionale sembrerebbe che la ricerca clinica,
perlomeno quella condotta in ambito bio-medico sulle cosiddette medicine alternative,
utilizzi a sproposito il metodo scientifico basato su un processo che comporta la
successione dei seguenti passi: osservazione/misurazione, ipotesi, teoria, confutazione della
teoria; tale metodo tuttavia va impiegato con estrema cautela nello studio dei sistemi (sensu
von Bertalanffy, 2004); al contrario, negli articoli esaminati, si cerca di ricondurre il
sintomo alla sua causa etiologica unicamente secondo un rapporto diretto di causa-effetto,
dimenticando che il sintomo è una delle varie e numerose espressioni di un’entità
complessa quale è l’organismo umano, paradigma di un sistema aperto. L'impressione che
deriva leggendo gran parte degli articoli è che l'applicazione acritica del metodo scientifico
generi spesso schemi errati e preconcettuali (più vicini al dogma metafisico piuttosto che
alla medicina).
In conclusione, dall'esame della letteratura medico-scientifica internazionale sembrerebbe
possibile affermare come lo shiatsu in particolare e le medicine olistiche in generale siano
poco diffuse in ambito terapeutico nella loro valenza olistica originaria, o addirittura
osteggiate attraverso un'applicazione impropria del metodo di indagine. Quest'ultima
possibilità rende inquietante, dal punto di vista del paziente, il rapporto tra scienza medica,
studio delle patologie ed elaborazione della cura, lasciando adito al sospetto che vi possano
essere interessi diversi dalla reale volontà di curare nella odierna medicina occidentale.
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