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Palermo 6-7 ottobre 2006, congresso CITeS e FISTQ - Damiduck

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istrutturazione proprio delle sequenze sonore.<br />

Il ritmo è ordine nel movimento, nasce dal ritorno di strutture<br />

semplici o complesse (frazionamento del valore degli stimolo<br />

all’interno di una struttura), vale a dire da un ordine presente nella<br />

successione delle strutture. È difficile per un uomo adulto<br />

sincronizzare la risposta per più di 2 –3 strutture complesse<br />

consecutive. Il ritorno periodico ha conseguenze importanti che<br />

trasformano la semplice percezione del ritmo in un’esperienza<br />

complessa con forte tonalità affettiva. La regolarità ritmica ha il<br />

potere di suscitare una induzione vocale-motoria.<br />

La regolarità ritmica genera movimenti e suoni che si armonizzano<br />

con il dato percepito in maniera tale che l’accompagnamento<br />

sonoro-motorio si realizza con movimenti pendolari della cadenza<br />

prossima a quella di un tempo spontaneo. Questo è fonte di<br />

soddisfazione e procura un’eccitazione che si conserva e viene<br />

esaltata dall’armonia tra percezione e motricità, non si affievolisce<br />

come avviene per l’emozione, ma grazie alla ripetitività aumenta<br />

investe movimenti e vocalizzazione sempre più ampie, corrisponde<br />

alla partecipazioni dei centri nervosi superiori ed è una esperienza<br />

sociale. Il ritmo percepito, che induce una partecipazione<br />

dell’organismo, allena ad una vasta sincronizzazione sociale le<br />

nostre attività. Permette all’uomo di muoversi nel ritmo delle<br />

stimolazioni esterne e di sincronizzare le proprie attività con quelle<br />

degli altri in vere e proprie comunioni sociali.<br />

Tutto da percorrere il cammino per la cura delle disarmonie delle 7<br />

passioni o delle turbe del Centro.<br />

Ma anche possiamo pensare e percepire che i tre Jiao, gli zang, i<br />

movimenti, le zone del corpo possiedono una musica loro,<br />

caratteristica e personale eppure rispondente ai ritmi della musica<br />

esterna, culturale prodotta dall’uomo.<br />

Queste considerazioni aprono prospettive al lavoro sul corpo<br />

insospettate e nuove, molti già praticano con musiche varie e si<br />

conoscono percorsi terapeutici dove la musica e la risposta<br />

corporea sono strumenti importanti d’analisi e cura.<br />

Ho praticato e visto una amplificazione degli effetti energetici e

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