Palermo 6-7 ottobre 2006, congresso CITeS e FISTQ - Damiduck

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12.06.2013 Views

naturale alla comunicazione, all’empatia. Cadere nel vuoto è la possibilità di conoscere ed entrare in risonanza, è la base del massaggio come relazione energetica e di consapevolezza del sé. Particolarmente utile ci sembrano le considerazioni dei filosofi della fenomenologia che liberano la mente occidentale da stereotipi e preconcetti aprendola alle porte della percezione dei fenomeni. Questa lunga premessa serve per presentare alcune considerazioni che sono emerse dalla clinica del tuina, che pratico personalmente da oltre vent’anni. Nell’ottica della Medicina Tradizionale Cinese il massaggio rappresenta non solo una tecnica terapeutica ma una relazione di comprensione e comunicazione tra due persone, una trasmissione di energie, un passaggio importante per la prevenzione e per la cura, attraverso la responsabilità di se stessi, del proprio corpo, della propria salute. Avevo gia notato come fosse particolarmente efficace per il movimento energetico la stimolazione ritmica, come il corpo si aprisse a una voglia comunicativa che esprime suoni, movimenti, sensazioni. L’essere entra in risonanza con l’altro, con l’intento dell’altro, con la sua capacità evocativa. Il concetto di risonanza Gan Ying è l’asse portante della relazione microcosmo-macrocosmo ed evoca la bipolarità della relazione Yin/Yang: azione emanazione Yang, reazione percezione Yin. Anche l’ideogramma di farmaco è composto dal radicale musica, e mette in risalto le caratteristiche radianti pervasive che amplificano effetti e risposte. In molte medicine tradizionali è ancora vivo l’aspetto sciamanico in cui le pratiche hanno poteri radianti che anche attraverso suono e ritmo amplificano la comunicazione con gli influssi astrali del Cielo, le direzioni cardinali della Terra.

Tui Na e l’An Mo Tradizionalmente l’applicazione delle manipolazioni è sottoposta a 3 Principi: continuità: ripetizione del movimento forza: tipi diversi di forza secondo la patologia e la persona, profondità: secondo la topografia dei punti e dal livello I/Y della persona e della patologia, la pressione è comunque sempre definita gentile. Le due accezioni tuina e anmo esprimono l’alternanza Yin/Yang, evocando tecniche più rapide o più statiche. In entrambi i casi, i principi riassumono la possibilità di evocare ritmi precisi secondo le diverse zone del corpo che percepiti restituiscono qualità energetiche. Quello che in genere riusciamo a percepire è riassunto nella regola classica: pienezza/vuoto: dispersione/tonificazione Le tecniche sono selezionate in base alla costituzione, alla patologia ma anche dipendono dall’azione che si vuole ottenere cioè variano quando si voglia richiamare l’energia in una zona (tonificare) o disseminarla da questa (disperdere): Per tonificare: per disperdere: movimenti lenti movimenti veloci movimenti ampi movimenti circoscritti pressione leggera pressione forte con la corrente energetica controcorrente energetica senso orario senso antiorario Il trattamento, che combina le due azioni esprime ritmi dettati dalla percezione e dalla conoscenza, e con la musicalità tipica dell’atto intenzionale che proviene dal saper fare riproduce un processo comunicativo di risonanza che investe molte tecniche tradizionali e anche la musica. Molte medicine tradizionali danno enfasi alle caratteristiche qualitative di varie zone corporali e alle pratiche che le stimolano: la musica è sempre presente per stimolare queste qualità. La teoria dei 5 movimenti, quella degli zangfu illustrano in Mtc le differenti

Tui Na e l’An Mo<br />

Tradizionalmente l’applicazione delle manipolazioni è sottoposta a<br />

3 Principi:<br />

continuità: ripetizione del movimento<br />

forza: tipi diversi di forza secondo la patologia e la persona,<br />

profondità: secondo la topografia dei punti e dal livello I/Y della<br />

persona e della patologia, la pressione è comunque sempre definita<br />

gentile. Le due accezioni tuina e anmo esprimono l’alternanza<br />

Yin/Yang, evocando tecniche più rapide o più statiche.<br />

In entrambi i casi, i principi riassumono la possibilità di evocare<br />

ritmi precisi secondo le diverse zone del corpo che percepiti<br />

restituiscono qualità energetiche.<br />

Quello che in genere riusciamo a percepire è riassunto nella regola<br />

classica:<br />

pienezza/vuoto: dispersione/tonificazione<br />

Le tecniche sono selezionate in base alla costituzione, alla<br />

patologia ma anche dipendono dall’azione che si vuole ottenere<br />

cioè variano quando si voglia richiamare l’energia in una zona<br />

(tonificare) o disseminarla da questa (disperdere):<br />

Per tonificare: per disperdere:<br />

movimenti lenti movimenti veloci<br />

movimenti ampi movimenti circoscritti<br />

pressione leggera pressione forte<br />

con la corrente energetica controcorrente energetica<br />

senso orario senso antiorario<br />

Il trattamento, che combina le due azioni esprime ritmi dettati dalla<br />

percezione e dalla conoscenza, e con la musicalità tipica dell’atto<br />

intenzionale che proviene dal saper fare riproduce un processo<br />

comunicativo di risonanza che investe molte tecniche tradizionali e<br />

anche la musica.<br />

Molte medicine tradizionali danno enfasi alle caratteristiche<br />

qualitative di varie zone corporali e alle pratiche che le stimolano:<br />

la musica è sempre presente per stimolare queste qualità. La teoria<br />

dei 5 movimenti, quella degli zangfu illustrano in Mtc le differenti

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