Palermo 6-7 ottobre 2006, congresso CITeS e FISTQ - Damiduck

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Così dal settembre dell’anno 2001, l’A.U.S.L. 12 Versilia, ha attivato un ambulatorio di MNC, sovvenzionato da un finanziamento regionale, approvato nel P. S. R. 1999/2001 e destinato alle MNC, da utilizzarsi anche nelle malattie neoplastiche. (FOTO) Da allora Deanna è ancora in Ospedale e continua a trattare pazienti oncologici, sia in reparto che in ambulatorio. Pazienti che vengono dall’ortopedia, dalla ginecologia, dalla neurologia; insomma tramite il CUP il centro di prenotazione dell’ospedale le arrivano i più disparati tipi di patologie. Adesso ha un ambulatorio nel settore della Terapia del Dolore dove riceve tre giorni a settimana e poi si reca in reparto tutte le volte che c’è necessità. Ha rapporti con gli oncologi, con gli psicologi, con i radiologi, con i medici curanti, perché spesso desiderano parlarle o per anticiparle il caso che le hanno inviato o per sapere che tipo di miglioramento può ottenere o ancora perché vogliono informarsi sugli eventuali progressi. QUALCHE DATO Nonostante le continue richieste, non è riuscita mai a fare in modo che il suo lavoro venisse in qualche modo monitorato, magari identificando un protocollo terapeutico, utilizzando i più comuni indici di valutazione, anche ai fini di un’analisi statistica dei risultati. È interessante valutare che dal settembre dell’anno 2001, presso il suo ambulatorio si sono alternati pazienti affetti da tumori di diversa origine. In particolare valutando i dati al mese di dicembre dell’anno 2005, sono state eseguite circa 1.200 sedute di Shiatsu ai pazienti portatori di malattia 3

neoplastica (esenti) e circa 200 sedute di Shiatsu ai pazienti portatori di altre patologie (paganti e tramite C.U.P). Per quanto riguarda il settore oncologico, la maggioranza della sedute è stata eseguita su donne operate al seno e soprattutto dopo lo svuotamento dei linfonodi ascellari, per il recupero del movimento del braccio. Ci sono stati, però, anche diversi pazienti operati al polmone per il trattamento del dolore acuto post-operatorio. Una discreta percentuale è stata trattata, invece, in sede di chemioterapia, per arginare la nausea ed il vomito; ed infine, una minoranza di pazienti trattati con radioterapia all’interno del cavo orale, al fine di ridurre la secchezza della bocca dovuta alla mancata produzione di saliva. I pazienti oncologici possono sottoporsi ad un ciclo della durata di sei sedute con frequenza settimanale, in esenzione. PAZIENTE ONCOLOGICO: RAPPORTO FRA OSPEDALE E PROFESSIONISTA MNC Non c’è dubbio che molti malati di tumore trovino giovamento dalle terapie complementari: generalmente assumono un atteggiamento più positivo verso se stessi e verso la malattia da cui sono affetti, non solo ma sono in grado di combattere meglio contro i disturbi fisici e gli effetti collaterali dei trattamenti e spesso affrontano anche meglio tutti quei complessi ed angoscianti stati d’animo che si accompagnano al tumore. Spesso questi malati che devono necessariamente aver a che fare con gli ospedali che sembrano loro luoghi terrificanti,freddi, con numerosi operatori sanitari, con macchinari altamente tecnologici, trovano nel professionista che esercita le terapie complementari una persona disposta ad ascoltarli, a 4

neoplastica (esenti) e circa 200 sedute di Shiatsu ai pazienti<br />

portatori di altre patologie (paganti e tramite C.U.P).<br />

Per quanto riguarda il settore oncologico, la maggioranza<br />

della sedute è stata eseguita su donne operate al seno e<br />

soprattutto dopo lo svuotamento dei linfonodi ascellari, per<br />

il recupero del movimento del braccio. Ci sono stati, però,<br />

anche diversi pazienti operati al polmone per il trattamento<br />

del dolore acuto post-operatorio. Una discreta percentuale è<br />

stata trattata, invece, in sede di chemioterapia, per arginare<br />

la nausea ed il vomito; ed infine, una minoranza di pazienti<br />

trattati con radioterapia all’interno del cavo orale, al fine di<br />

ridurre la secchezza della bocca dovuta alla mancata<br />

produzione di saliva.<br />

I pazienti oncologici possono sottoporsi ad un ciclo della<br />

durata di sei sedute con frequenza settimanale, in<br />

esenzione.<br />

PAZIENTE ONCOLOGICO: RAPPORTO FRA<br />

OSPEDALE E PROFESSIONISTA MNC<br />

Non c’è dubbio che molti malati di tumore trovino<br />

giovamento dalle terapie complementari: generalmente<br />

assumono un atteggiamento più positivo verso se stessi e<br />

verso la malattia da cui sono affetti, non solo ma sono in<br />

grado di combattere meglio contro i disturbi fisici e gli<br />

effetti collaterali dei trattamenti e spesso affrontano anche<br />

meglio tutti quei complessi ed angoscianti stati d’animo che<br />

si accompagnano al tumore. Spesso questi malati che<br />

devono necessariamente aver a che fare con gli ospedali che<br />

sembrano loro luoghi terrificanti,freddi, con numerosi<br />

operatori sanitari, con macchinari altamente tecnologici,<br />

trovano nel professionista che esercita le terapie<br />

complementari una persona disposta ad ascoltarli, a<br />

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