Tarquinio Sini - Sardegna Cultura

intagliato e scuro, modello cassapanca, così
come già si faceva per piattini ceramici e mattonelle
decorative.
Ma il filone dei Contrasti non si chiude qui:
nel 1933 Tarquinio Sini, tornato definitivamente
a Cagliari dopo un soggiorno biennale
a Milano, ne realizza una nuova serie. Il 4
gennaio 1934 esce infatti una cartella di
stampe, derivate dalle nuove pitture, dal titolo
Contrasti. Vecchia Sardegna. Addio!, versione
ironica dell’album fotografico Vecchia Sardegna,
successo editoriale dell’anno precedente.
Ed ecco dunque che la celebre immagine di
Cagliari vista dallo specchio di mare antistante
il porto – scattata dai fotografi Alinari e contenuta
in Vecchia Sardegna –, viene movimentata
da Sini con l’inserimento di una sprintosissima
bionda in motoscafo che sfreccia davanti
allo sguardo felicemente sorpreso di un arzillo
pescatore sulla sua barchetta a remi. Nell’occasione
rielabora anche alcune delle sue
vecchie tempere come Vent’anni nel cuore, invenzione
del periodo teuladino, e L’ospitalità,
la cui prima versione risale al gruppo di opere
esposte nel 1927.
I vitalissimi Contrasti hanno percorso molte
strade: numerosi soggetti sono stati utilizzati
per cartoline pubblicitarie, mattonelle decorative,
copertine e illustrazioni di riviste;
qualcuno, uscito dalla sua “scenetta”, è diventato
un tridimensionale oggetto ceramico;
ed ancora altre serie ne aveva in progetto
Sini quando è scomparso, la sua ultima impresa
sarebbero dovuti essere infatti i Contrasti
tra il bianco e il nero.
83. LE GAMBINE NUDE, 1927-30
tempera su carta, cm 27,6 x 29,8. 83
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