Tarquinio Sini - Sardegna Cultura

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DAL MONDO CIVILE ALFIN SON LONTANO
Alla fine del 1925 Tarquinio Sini ritorna in Sardegna e si stabilisce a Cagliari.
Negli anni trascorsi lontano, aveva mantenuto un rapporto costante
con il capoluogo sardo tramite le numerose collaborazioni ai giornali
satirici locali: Il camaleonte, Il risveglio dell’isola, Sa martinicca, L’uovo pasquale,
Clerici vagantes, Fontana viva, Su bandidori e Mediterranea. Si tratta di
piccole partecipazioni delle quali approfitta per caricaturare tutti i personaggi
della vita cittadina: giocatori di calcio, artisti, scrittori e giornalisti. Alcune
di queste sono estremamente sintetiche, delineate con pochi tratti sottili,
mentre altre, quasi dei ritratti, sono realizzate con larghi segni neri, ad imitazione
xilografica, e rifinite con acquarellature che segnano i volumi; in ogni
caso si tratta di tipizzazioni così riuscite che spesso vengono ripetutamente
pubblicate sulla stampa – come avviene oggi con le fotografie – quando si
cita questo o quel personaggio (anche nella cronaca sportiva troviamo diverse
volte i campioni della locale squadra calcistica in “versione Sini”).
Nel gennaio 1927 nasce la rivista Mediterranea, che riuscirà a coinvolgere
come collaboratori i più importanti artisti isolani: da Felice Melis Marini a
Francesco Ciusa, da Mario Delitala a Federico Melis e Tarquinio Sini, a
Bernardino Palazzi e Stanis Dessy, sono in tanti a contribuire all’immagine
della testata. Sini, oltre a disegnare alcune copertine, realizza i fregi interni e
le testatine per le diverse rubriche: si tratta di motivi legati alla tematica del
Mediterraneo (cavallucci marini, pesci e velieri), oppure sono rivisitazioni di
motivi desunti dalla tradizione popolare sarda.
66. Fregi interni,
in Mediterranea,
Cagliari, 1927.
67. Copertina
di Mediterranea,
Cagliari, a. I, n. 9,
settembre 1927.
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