12.06.2013 Views

Untitled - Comune di Casnigo

Untitled - Comune di Casnigo

Untitled - Comune di Casnigo

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

solennizzarlo più tar<strong>di</strong>, cioè il 9 maggio 1880, come si fece, con una straor<strong>di</strong>naria e sfarzosa festa al santuario<br />

d’Erbia. In quest’occasione si rogò, si lesse, e sottoscrisse alla presenza del clero, dell’autorità<br />

municipale, e <strong>di</strong> numeroso popolo l’istrumento pubblico notarile <strong>di</strong> ricognizione dell’identità della sacra<br />

immagine in ogni sua parte che qui si trascrive:<br />

ATTO DI RICOGNIZIONE – (Omissis). <strong>Casnigo</strong> nel santuario de<strong>di</strong>cato alla Beata Vergine d’Erbia oggi giorno <strong>di</strong><br />

Domenica 9 (nove) del mese <strong>di</strong> Maggio 1880 (mille ottocento ottanta).<br />

Costituitisi <strong>di</strong>nanzi a me Dottor Benedetto Zilioli notaio, residente in Gan<strong>di</strong>no, <strong>di</strong>stretto notarile <strong>di</strong> Bergamo ed ai<br />

testimoni noti ed idonei, Signori Giuseppe <strong>di</strong> Simplicio Perani e Defendente Seghezzi fu Giacinto, maestri<br />

comunali nati il primo in <strong>Casnigo</strong>, il secondo in Premolo, e domiciliati in <strong>Casnigo</strong>.<br />

I Signori, Professor Giuliano Volpi, nato e domiciliato in Lovere, il rev. Sacerdote don Bernardo Donadoni<br />

degnissimo arciprete <strong>di</strong> <strong>Casnigo</strong>, in una a suoi Coa<strong>di</strong>utori don Giuseppe Loverini e don Giovanni Nosari, nati a<br />

Gan<strong>di</strong>no e domiciliati a <strong>Casnigo</strong>: l’onorevole Signor Sindaco del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Casnigo</strong> Lanfranchi Bortolo, e gli<br />

assessori municipali signor Ragioniere Bonandrini Bernar<strong>di</strong>no e Perani Erasmo fu Giovanni Battista, tutti in piena<br />

loro capacità giuri<strong>di</strong>ca, <strong>di</strong> loro spontanea e libera volontà.<br />

(omissis)<br />

Inviato sul luogo d’Erbia l’egregio ed esimio pittore signor Giuliano Volpi <strong>di</strong> Lovere, già illustre per altre opere <strong>di</strong><br />

simil genere eseguite, questi, esaminata la miracolosa immagine alla presenza del reveren<strong>di</strong>ssimo arciprete<br />

locale e dei testimoni signori Franchina Giacomo fu Giuseppe, Franchina Celestino <strong>di</strong> Giuseppe, Franchina<br />

Giovanni fu Andrea, esprimeva il suo parere giu<strong>di</strong>cando, non solo bella e conveniente al culto della<br />

Vergine una riparazione all’intonaco del muro su cui era <strong>di</strong>pinta, ma necessaria ed in<strong>di</strong>spensabile, perché<br />

vi era pericolo evidente <strong>di</strong> caduta dell’intonaco, che trovò <strong>di</strong>staccato dall’arricciato del muro per la umi<strong>di</strong>tà e<br />

nitrosità e anche per l’inevitabile alterazione della vecchia calce a causa delle esalazioni della nuova usata nella<br />

fabbrica recente. Constatava inoltre il sig. Volpi, sempre alla continua presenza dei sullodati signori arciprete<br />

locale e testimoni:<br />

1. Un sollevamento variante da uno a <strong>di</strong>eci millimetri dell’intonaco dall’arricciato, con prominenza rimarcata alla<br />

destra del gomito della Vergine, che deturpa l’uniformità del <strong>di</strong>pinto. Il sollevamento non si scorgeva però alla<br />

parte del petto dal lato sinistro ed interno della mano sinistra, e in alto a destra ove esiste un cherubino, nei quali<br />

luoghi vi era adesione ancora sufficiente e forte.<br />

2. Una mancanza totale <strong>di</strong> intonaco in forma <strong>di</strong> cuore, dell’altezza <strong>di</strong> centimetri 9 (nove) e larghezza <strong>di</strong><br />

centimetri 12 (do<strong>di</strong>ci), sul lato destro dell’immagine, parte sul fondo e parte sulle pieghe del manto cadente dal<br />

ginocchio destro.<br />

3. Una graffiatura <strong>di</strong> porzione <strong>di</strong> intonaco che si giu<strong>di</strong>ca fatta con ferro poco tagliente dall’alto in basso, con un<br />

foro in mezzo, che si giu<strong>di</strong>ca lasciato da un granello <strong>di</strong> ghiaia che poteva essere nella calce e che si <strong>di</strong>staccò<br />

sotto il taglio del ferro, e questo segno esiste nel lato sinistro sulla gamba sinistra ed in parte sulle pieghe del<br />

manto.<br />

4. Alcune crepature, che partendo dall’alto sul lato destro, ove esiste un piccolo cherubino al quale manca<br />

porzione della testa, si <strong>di</strong>ramano in altre crepature ora perpen<strong>di</strong>colari ora trasversali. Altra crepa orizzontale sulla<br />

testa del Bambino attraversando la nuca, l’orecchio e la guancia giunge sino alla spalla destra, ripetendosi sulle<br />

gambe dello stesso e sul ginocchio sinistro della Vergine e sulla gamba della medesima.<br />

5. Vari fori intorno all’immagine, ed uno sotto la fascia del Bambino, fori tutti che si suppongono fatti da chio<strong>di</strong><br />

infissi anticamente.<br />

6. Lo stato del colore specialmente del manto dell’immagine è deperito ed in parte scaricato da umi<strong>di</strong>tà e<br />

salnitro.<br />

7. La misura dell’immagine alla sommità è in larghezza <strong>di</strong> centimetri 50 (cinquanta); al livello orizzontale della<br />

testa del Bambino, nel centro dell’immagine stessa, <strong>di</strong> centimetri 62 (sessantadue); al piede compresa la<br />

mancanza sopra detta è <strong>di</strong> centimetri 58 (cinquantotto) circa, altezza totale cm 86 (ottantasei). Altezza della sola<br />

figura della Vergine dalla testa ai pie<strong>di</strong> centimetri 75 (settantacinque); larghezza centimetri 42 (quarantadue)<br />

altezza del bambino solo, dai gomiti centimetri 40 (quaranta), larghezza del medesimo sul petto centimetri 11<br />

(un<strong>di</strong>ci).<br />

Verificatasi quin<strong>di</strong> necessaria ed urgente l’opera <strong>di</strong> consolidamento e <strong>di</strong> assicurazione dell’immagine, ed<br />

eseguitosi prontamente dal valente professore pittore Giuliano Volpi, lo spostamento dell’intonaco su cui è <strong>di</strong>pinta<br />

le vergine, con somma consolazione <strong>di</strong> tutti i presenti si verificò e si confermò la verità della pia tra<strong>di</strong>zione<br />

in proposito al miracolo della apparizione della immagine stessa, giacché si trovarono sotto <strong>di</strong> essa i<br />

frantumi <strong>di</strong> un’altra antica immagine (<strong>di</strong>pinto del 400), evidenti avanzi <strong>di</strong> una devastazione vandalica. E<br />

per <strong>di</strong> più dalle tracce della testa e del petto della Vergine, nonché dalla mezza testa inferiore del bambino<br />

81

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!