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Untitled - Comune di Casnigo

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115 ACVB, Relazione dell’arciprete Donadoni del 1880 per la visita pastorale <strong>di</strong> mons. Guindani, Cap. IV, Oratori<br />

privati e capellette. Del tutto simile la relazione dell’arciprete Cambianica per la visita pastorale <strong>di</strong> mons. Ra<strong>di</strong>ni<br />

Tedeschi del 1907, APC, p. 43. La Tribulina è citata pure in un Processo Verbale <strong>di</strong> consegna, datato 1844, <strong>di</strong> un<br />

fondo <strong>di</strong> proprietà comunale denominato appunto “alla Trebulina del Castello”, venduto in enfiteusi ai fratelli don<br />

Giuseppe e Marino Perani: “... .sul lato <strong>di</strong> levante verso tramontana vi è piccolo fabbricato <strong>di</strong> una santella sotto il<br />

titolo della Beata Vergine ...”, ACC, Patrimonio Comunale, Ven<strong>di</strong>te enfiteutiche, faldone 36, unità 244.<br />

66<br />

TRUBULINA DEL PONTE DEL SERIO SULLA STRADA PER GANDINO<br />

Già esistente nel XVII secolo, era <strong>di</strong> proprietà della Comunità <strong>di</strong> <strong>Casnigo</strong> e fu oggetto <strong>di</strong> particolare devozione<br />

da parte del sacerdote vertovese Francesco Zorzi, il quale, provvide alle necessità della stessa, restaurandola,<br />

dotandola <strong>di</strong> mobili e suppellettili e, nel 1691, chiudendola con cancelli in ferro 116 . Rappresentata nella mappa del<br />

catasto Napoleonico del 1813 117 è anche citata in un documento comunale del luglio 1817 118 . Era de<strong>di</strong>cata<br />

all’Addolorata e al suo interno vi era un altare in marmo, ornato con lampada e rispettivo cancello in ferro e stipiti<br />

in pietra ben lavorati 119 . Fu restaurata nel 1840 e nel 1842 120 . Nel 1949 121 , con una spesa <strong>di</strong> lire 6.000 fu rimesso<br />

a nuovo il quadro della Pietà 122 .<br />

116 ASBG, Fondo Notarile, Busta 7117, atto n. 95 del 12 gennaio 1691 del notaio Imberti Santo: “In Christi<br />

nomine amen. Die veneris duodecima mensis lanuarii anno a partu Virgine millesimo sexcentesimo nonagesimo<br />

primo ... . Havendo il molto reverendo don Francesco Zorzi <strong>di</strong> Vertova fatto suo votto per sua devotione<br />

particolare, delle spese servite nella Trebulina situata sul Comun <strong>di</strong> <strong>Casnigo</strong>, nella contrada del Ponte del Serio,<br />

ma però sempre col parteciparsi al molto reverendo Arciprete <strong>di</strong> <strong>Casnigo</strong> come anche alla Comunità <strong>di</strong> detto loco,<br />

senza la licenza de quali non ha mai operato cose alcune, e hora havendo quello <strong>di</strong> novo fatto fabricare e<br />

chiudere con ferrate <strong>di</strong> ferro come usa con chiave la medesima, con il consenso però de medesimi <strong>di</strong> sopra<br />

nominati cioè signor Arciprete e Comunità predetti, facendovi quoti<strong>di</strong>anamente qualche servitù ... [i] sindaci e<br />

regenti <strong>di</strong> detta Comunità <strong>di</strong> <strong>Casnigo</strong>, a quel nome facendo, si contentano che il suddetto molto reverendo don<br />

Francesco Zorzi, tenga le chiavi <strong>di</strong> essa Trebulina per se, tanto esso può far o far fare la servitù predetta alla<br />

suddetta Trebulina et sanctuario della Santa Vergine Maria <strong>di</strong> Pietà, alla quale esso reverendo ha particolare<br />

devotione; con questo che quando esso reverendo don Francesco non sarà più in stato <strong>di</strong> farvi la servitù<br />

predetta, conviene e si obliga al solo obligo <strong>di</strong> se medesimo e <strong>di</strong> tanti e cadauni suoi beni, robbe, mobili e stabili,<br />

posessi e fature, <strong>di</strong> consegnare la chiave <strong>di</strong> quella alla Comunità <strong>di</strong> <strong>Casnigo</strong> seu a suoi regenti, senza<br />

contenderne alcuno ... . Furon fatte le cose, sedenti in Vertova ... in casa del suddetto reverendo don Francesco<br />

Zorzi, situata nella contrada <strong>di</strong> Rosclivo ...”. Dal suddetto atto e dal fatto che don Francesco Zorzi si rivolgesse ai<br />

sindaci della Comunità e all’Arciprete <strong>di</strong> <strong>Casnigo</strong> per intraprendere opere alla suddetta Santella, si evince che<br />

essa apparteneva al <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Casnigo</strong> ed era sottoposta nello spirituale al locale Arciprete.<br />

117 ASBG, Mappa del Catasto Napoleonico, <strong>Comune</strong> censuario <strong>di</strong> <strong>Casnigo</strong>, anno 1813.<br />

118 ACC, Agricoltura, faldone 2, unità 19; il documento datato 14 luglio 1817 è allegato a documentazione<br />

inerente all’anno 1834.<br />

119 ACVB, Relazione dell’arciprete Donadoni del 1880 per la visita pastorale <strong>di</strong> mons. Guindani, Cap. IV, Oratori<br />

privati e capellette. Del tutto simile la relazione dell’arciprete Cambianica per la visita pastorale <strong>di</strong> mons. Ra<strong>di</strong>ni<br />

Tedeschi del 1907, APC, p. 43.<br />

120 “16 maggio 1840 a Pelegrini Angelo fabbro <strong>di</strong> Vertova per aver rifatto la serratura e giustato il rastrello <strong>di</strong><br />

ferro posto alla Trebulina del Ponte del Serio sullo stradale per Gan<strong>di</strong>no lire 3,16”, APC, Libro Cassa Chiesa<br />

1840-1865.<br />

121 “12 giugno 1842 a Pietro Prini fabbro per fatture fatte alla Tribulina al ponte del Serio lire 6”, APC, Libro<br />

Cassa Chiesa 1840-1865.<br />

122 APC, Chronicon Parrocchiale, anno 1949.

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