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spesero per opere <strong>di</strong> muratura, demolizione e ricostruzione del tetto, pavimentazione ecc. la somma <strong>di</strong> lire<br />
108.600, cui si devono aggiungere lire 20.000 spese per la festa <strong>di</strong> riapertura. Si evitò allora l’uscita <strong>di</strong> lire 70.000<br />
per donazioni <strong>di</strong> legname, tegole e per la prestazione gratuita <strong>di</strong> alcuni volenterosi tra cui merita una citazione il<br />
signor Ruggeri Vincenzo (Formallina). Si ebbe inoltre un residuo <strong>di</strong> circa 110.000 per le spese pertinenti, tra cui<br />
una cancellata per la chiesetta. Si veda anche APC, Notiziario <strong>Casnigo</strong> in “La Nostra Domenica” del 19 febbraio<br />
1961, p. 15.<br />
62<br />
SANTELLA DELLA VIA DEL MOLINO<br />
Citata in una relazione per la manutenzione delle strade del 1903, era de<strong>di</strong>cata al Cristo Crocifisso 92 .<br />
92 “... Strada <strong>di</strong> Sotto Croce e Molino, che comincia alla Santella del quadrivio colle vie Portella, Lambla e Croce<br />
e termina dopo m 866 presso la Santella detta il Cristo del Molino ...”, ACC, Sezione Acque e strade, Progetto per<br />
la decennale manutenzione delle strade interne ed esterne, anno 1903.<br />
Da una relazione dell’ingegner Gervasoni del settembre 1909, appren<strong>di</strong>amo che a questa santella terminava la<br />
via del Molino e prendeva inizio la strada detta “la Pucia” che portava alla strada provinciale <strong>di</strong> Valle Gan<strong>di</strong>no,<br />
ACC, Sezione Acque e strade, Progetto per la sistemazione della via Pucia, anno 1909.<br />
TRIBULINA BIDASIO<br />
Sorgeva all’incrocio tra la Via Grande (attuale via Europa) e la via del Molino (oggi San Carlo) 93 . Nel 1957<br />
a seguito <strong>di</strong> un progetto <strong>di</strong> sistemazione dell’intera Via Grande e del suddetto bivio, per adattarlo al<br />
transito automobilistico, si pensò <strong>di</strong> demolirla e <strong>di</strong> ricostruirla spostata <strong>di</strong> qualche metro rispetto al punto<br />
in cui sorgeva. Da tale progetto 94 appren<strong>di</strong>amo che la santella sorgeva su un terreno <strong>di</strong> proprietà dei fratelli<br />
Carlo e Dino Bonandrini 95 , misurava m. 1,60x0,70 ed aveva un’altezza <strong>di</strong> m. 2,80. La santella fu effettivamente<br />
abbattuta in quegli anni, ma non fu poi ricostruita, come il progetto evidenzia e così come desideravano i<br />
signori Bonandrini, a spese del <strong>Comune</strong>, sul margine della contigua proprietà Angeli (Mafé) 96 .<br />
93 La santella Bidasio è citata in vari documenti comunali sin dai primi decenni del XIX secolo. A titolo<br />
d’esempio cito uno dei più antichi: “… In relazione a quanto venne ingiunto al sottoscritto da questa Deputazione<br />
Comunale si è portato in <strong>Casnigo</strong> per osservare se in punto <strong>di</strong> fatto il signor abate don Alessandro Perani abbia<br />
lesi i <strong>di</strong>ritti stradali coll’erezione del muro a secco <strong>di</strong> terrapieno fronteggiante un <strong>di</strong> lui fondo per la lunghezza <strong>di</strong><br />
circa metri 68 oltre la santella Bidasio ed a sinistra della strada che parte da questa santella, [la via] così detta dei<br />
Molini … Gan<strong>di</strong>no, 13 marzo 1825, Firmato Carlo Brassi [Perito Distrettuale]”, ACC, Sezione Acque e strade.<br />
94 Il progetto, su incarico del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Casnigo</strong>, porta la data del maggio 1957 e reca la firma del geometra<br />
Enea Perani <strong>di</strong> Lo<strong>di</strong>.<br />
95 “4 giugno 1957 ... All’avvocato Carlo Bonandrini, Milano. Gentilissimo signor avvocato, questo <strong>Comune</strong> si è<br />
accinto a sistemare la Via Grande, sia con la posa della massicciata, onde togliere tutta quella fanghiglia che si<br />
formava nei giorni <strong>di</strong> pioggia, sia per il raddrizzamento della stessa entro i limiti delle competenze mappali. Del<br />
resto tale via essendo assurta a collegamento con una zona in grande sviluppo, merita davvero che venga<br />
sistemata. Tuttavia al bivio tra la via Grande e via Mulino, dove appunto sorge la Cappella <strong>di</strong> Sua proprietà,<br />
necessiterebbe uno smussamento del cuneo, che impe<strong>di</strong>sce il facile collegamento con le stesse vie interessate.<br />
Lo smussamento potrebbe considerare una piazzola per un più facile raccordo. In attesa <strong>di</strong> poterle inviare una<br />
richiesta formale con tutti i dati tecnici, saremo a chiederle un suo parere in proposito, onde regolarci circa<br />
l’allestimento del progetto ... Firmato il Sindaco”.<br />
“Milano, 6 giugno 1957. AI <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Casnigo</strong> ... In evasione alla vostra lettera in data 4 corrente vi comunico<br />
che io personalmente non ho nulla in contrario ... alla sistemazione del bivio tra la via Grande e via Mulino dove<br />
sorge quella Cappella <strong>di</strong> nostra proprietà ... salvo metterci d’accordo sui particolari ... Firmato avvocato Carlo<br />
Bonandrini”.<br />
“14 luglio 1957, all’avvocato Carlo Bonandrini, Milano: facendo seguito alla richiesta ... in merito alla<br />
sistemazione della via Grande, questo <strong>Comune</strong> sarebbe dell’avviso <strong>di</strong> chiedere alla Signoria Vostra la cessione<br />
del quadrilatero <strong>di</strong> vostra proprietà ... della superficie <strong>di</strong> mq. 20,47 onde facilitare il raccordo tra le due strade ...<br />
Pertanto chiede alla S. V. che voglia esprimere le pretese per la suddetta cessione ... Firmato il Sindaco”.<br />
“Milano, 22 luglio 1957. AI <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Casnigo</strong> ... in evasione alla vostra lettera del 16 corrente, per potervi<br />
essere preciso ho bisogno a mia volta <strong>di</strong> dover interpellare il Dr. Bernar<strong>di</strong>no Bonandrini che con me è intestatario