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Untitled - Comune di Casnigo

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8 “… In quanto alla fontana alla reveren<strong>di</strong>ssima paternità ben nota, fu fato un lasso, che si dovesse e<strong>di</strong>ficare<br />

vicino a tal fonte una trebulina l’anno 1629 16 aprile”, Biblioteca Comunale <strong>di</strong> Bergamo, d’ora in poi BCBG,<br />

Risposta dell’arciprete <strong>di</strong> <strong>Casnigo</strong> a Padre Donato Calvi per la redazione dell’Effemeride, contenuta in “Delle<br />

Chiese della <strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong> Bergamo”, ms., Sala 1a, D, 7, 14-16, cc, 124 r e v.<br />

9 ACVB, Relazione dell’arciprete Donadoni del 1880 per la visita pastorale <strong>di</strong> mons. Guindani, Cap. IV Oratori<br />

privati e capellette. Del tutto simile la relazione dell’arciprete Cambianica per la visita pastorale <strong>di</strong> mons. Ra<strong>di</strong>ni<br />

Tedeschi del 1907, APC, p. 43.<br />

10 Archivio <strong>di</strong> Stato Bergamo, d’ora in poi ASBG, Mappa del Catasto Lombardo-Veneto, <strong>Comune</strong> censuario<br />

<strong>di</strong> <strong>Casnigo</strong>, anno 1853.<br />

11 “29 agosto 1849, date lire 30 al signor Luigi Deruschi per il restauro della tribulina alla roggia del Ponte del<br />

Serio”, APC, Libro Esattoria Chiesa Parrocchiale 1846-1856.<br />

12 Gli interventi hanno seguito una scaletta in or<strong>di</strong>ne d’urgenza: dapprima la pulizia degli arbusti, il rifacimento<br />

della volta, la posa del tetto, la pulizia delle pareti interne ed esterne, quin<strong>di</strong> l’intonacatura delle stesse, la<br />

costruzione <strong>di</strong> muretti <strong>di</strong> contenimento ed il recupero della zona circostante. La scelta d’intervento è stata<br />

con<strong>di</strong>zionata, innanzitutto dal tipo <strong>di</strong> materiale con cui era costruita la chiesetta, materiale povero e friabile, <strong>di</strong><br />

conseguenza non è stato possibile lasciare in vista le parti originali. Altra scelta obbligata è stata quella <strong>di</strong><br />

ricostruire in posizione rialzata un nuovo pavimento, creando tra i due una camera d’aria col duplice scopo <strong>di</strong><br />

fermare la salita dell’umi<strong>di</strong>tà e <strong>di</strong> convogliare l’acqua sorgiva. Inoltre tutte le bocche d’acqua sono state raccolte<br />

e convogliate con tubi forati nel letto del “Regù”. Per quanto possibile sono stati utilizzati materiali vecchi: il<br />

nuovo pavimento è stato realizzato con piastrelle in cotto fatte a mano, così come i mattoni che sorreggono<br />

l’altare formato da un’antica piastra rettangolare. Il tutto è stato completato da un’artistica inferriata.<br />

13 Per la realizzazione dell’opera il Circolo Artistico si è ispirato ad un quadro <strong>di</strong> Guido Reni, soprattutto nella<br />

figura dell’Immacolata; un’Immacolata, tratta da un’immagine tra<strong>di</strong>zionale ma inserita in un contesto moderno,<br />

percorsa dai brivi<strong>di</strong> e dalle tensioni del mondo d’oggi. Nella parte inferiore sinistra della pala, è raffigurato il busto<br />

della madre del signor Colombo, residente a Serio, a memoria della quale è stato offerto un contributo per la<br />

realizzazione dell’opera, riprendendo parzialmente, in questo modo, l’antica tra<strong>di</strong>zione della rappresentazione<br />

dell’offerente. L’opera realizzata tra il giugno 1985 e il marzo 1986 con la tecnica dell’acrilico su intonaco secco,<br />

poggia su supporto <strong>di</strong> materiale plastico anti umi<strong>di</strong>tà, misura 100x170 cm, ed è incorniciata da un profilo in ferro<br />

brunito.<br />

CROCIFISSO DELLA CONTRADA DI CRUSGIA<br />

La tra<strong>di</strong>zione vuole che la cappelletta sia stata benedetta da S. Carlo Borromeo durante la visita<br />

apostolica del 1575. Era <strong>di</strong> proprietà comunale sorgendo proprio nel mezzo del crocicchio <strong>di</strong> strade, costituito<br />

oggi da via Trieste, Paolo Bonandrini e XXIV Maggio 14 . Da documentazione del 1858, allorché si pensò <strong>di</strong><br />

abbatterla, essendo d’ingombro al transito carrabile, si apprende che sotto <strong>di</strong> essa vi era un pozzo per la<br />

raccolta delle acque piovane, che il <strong>Comune</strong> voleva nel frattempo ampliare. Il progetto della nuova costruzione<br />

fu approntato dall’ingegner Bonetti <strong>di</strong> Zogno e sottoposto al vaglio dell’autorità provinciale, la quale ritenne troppo<br />

elevata la spesa, per le allora esigue casse comunali, e ne bocciò l’esecuzione 15 . La cappella rimase pertanto<br />

dov’era; infatti, mons. Speranza, nella visita pastorale del 1861, sollecitò la ristrutturazione della cappella del<br />

Crocifisso, essendo questa in cattivo stato 16 . La primitiva santella era protetta da cancelli in ferro, 17 e <strong>di</strong> essa si<br />

possiede un prospetto contenuto nel progetto redatto dall'ingegner Bonetti nel 1858. Solamente a seguito della<br />

costruzione <strong>di</strong> lavatoi pubblici in questa località, il Consiglio Comunale con delibera del 26 marzo 1911, decise la<br />

demolizione della Tribulina, e la sua ricostruzione in proporzioni minori 18 . Essa fu costruita su <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> G.<br />

Battista Paganessi <strong>di</strong> Vertova tra il 1913 e il 1914 19 . Fu abbattuta nell’estate del 1982 a seguito <strong>di</strong> lavori<br />

d’allargamento e sistemazione dell’incrocio e venne sostituita con l’attuale cappella.<br />

14 Dallo stradario <strong>di</strong> <strong>Casnigo</strong> del 1487 sappiamo che in questo luogo, il giorno dell’Ascensione, si leggeva il<br />

vangelo durante la processione, cfr. “Lo stradario <strong>di</strong> <strong>Casnigo</strong>. Descrizione delle vie nel 1487”, Quaderni<br />

Casnighesi n. 2, a c. Associazione S. Spirito,1998, p. 55: “Via Maraschorum incipiendo in Cruce vie ubi legitur<br />

evangelium <strong>di</strong>e Ascensionis pro precessione ...”. Da ciò si presume che in questo luogo dovesse esistere già in<br />

quell’'epoca, una santella o un e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> particolare devozione.<br />

15 ACC, Acque e strade, anno 1858. Il consiglio comunale aveva approvato la demolizione della santella e la<br />

ricostruzione della stessa con delibera del 10 settembre 1857 ed affidato l’incarico <strong>di</strong> stesura <strong>di</strong> un progetto<br />

all’ingegner Bonetti <strong>di</strong> Zogno il quale in data 10 gennaio 1858 lo sottoponeva all’attenzione dei consiglieri:<br />

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