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Untitled - Comune di Casnigo

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L’arciprete Manenti s’interessò per lo strappo <strong>di</strong> alcuni degli affreschi che adornavano la chiesetta, realizzati da<br />

G. Battista Paganessi <strong>di</strong> Vertova nel 1912 6 .<br />

1 Archivio Parrocchiale <strong>Casnigo</strong>, d’ora in poi APC, Relazione dell’arciprete Cambianica per la Visita Pastorale<br />

<strong>di</strong> mons. Ra<strong>di</strong>ni Tedeschi dell’anno 1907, p. 301. La relazione riguardante la chiesetta <strong>di</strong> Serio si stende su<br />

cinque facciate e descrive minuziosamente la chiesa e gli arre<strong>di</strong> in essa contenuti.<br />

2 Archivio Curia Vescovile Bergamo, d’ora in poi ACVB, Visitatio Marelli anno 1921, Vol. 157, p. 76.<br />

3 APC, Decreto della Visita Pastorale <strong>di</strong> mons. Bernareggi anno 1936.<br />

4 APC, Questionario per la Visita Pastorale <strong>di</strong> mons. Bernareggi anno 1944. Nel Questionario della Visita<br />

Pastorale <strong>di</strong> mons. Piazzi dell’anno 1960 si <strong>di</strong>ce invece che oltre alla messa festiva si celebrava in occasione del<br />

primo Venerdì del mese e durante il mese <strong>di</strong> maggio.<br />

5 APC, Notiziario <strong>Casnigo</strong> in “La Domenica del Popolo”, ottobre 1975, p. 39.<br />

6 “<strong>Casnigo</strong> 8 ottobre 1975, Spettabile Sovrintendenza alle Belle Arti in Milano. Notifico a cotesta Sovrintendenza<br />

... che sta per essere demolita la Casa Operaia già <strong>di</strong> proprietà dei signori Dell’Acqua titolari del Cotonificio sito in<br />

frazione Serio del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Casnigo</strong>. Attualmente però detta Casa Operaia è <strong>di</strong> proprietà del signor Annunziata,<br />

che ha urgente bisogno <strong>di</strong> demolirla. Nella detta Casa Operaia esiste una cappella a<strong>di</strong>bita per i servizi religiosi<br />

per i fedeli della frazione. Il soffitto è affrescato dal pittore B. Paganessi <strong>di</strong> Vertova ed è datato 1912. Sto<br />

interessandomi per lo strappo <strong>di</strong> alcuni <strong>di</strong> questi affreschi perché non vadano tutti perduti. Ho incaricato il pittore<br />

Manenti Giorgio <strong>di</strong> Castrezzato (Brescia) <strong>di</strong> fare lo strappo. Data la forte e considerevole spesa non riusciamo a<br />

salvarli tutti. Il loro valore è molto relativo perché sono del 1912 e pittoricamente hanno solo un valore locale ...<br />

sacerdote Carlo Manenti”, APC, Faldone Restauri. Il pittore G. Battista Paganessi nacque a Vertova nel 1886.<br />

Nel 1904 s’iscrisse alla scuola <strong>di</strong> pittura dell’Accademia Carrara <strong>di</strong> Bergamo e terminati gli stu<strong>di</strong>, nel 1907, entrò<br />

nel circuito della vita artistica e culturale <strong>di</strong> Bergamo. Dal 1908 al 1914 lavorò a Parigi. Tornato a Vertova si<br />

de<strong>di</strong>cò alla pittura in genere, alla ritrattistica, all’affresco e alla rappresentazione sacra. Operò in molte chiese e<br />

cappelle cimiteriali della bergamasca, morendo a Vertova nel 1942.<br />

TRIBULINA DEL REGÙ IN LOCALITÀ SERIO<br />

Sorge presso il Fonte del Dragone, sorgente intermittente che sin dai tempi antichi ha destato la curiosità e<br />

l’interesse degli scienziati e degli scrittori <strong>di</strong> storia patria 7 . La sua costruzione avvenne grazie ad un lascito<br />

datato 16 aprile 1629, lunedì <strong>di</strong> Pasqua 8 . De<strong>di</strong>cata all’Immacolata, aveva altare, quadro, pitture e lampada ed<br />

era protetta da cancello in legno 9 . Rappresentata nella mappa del catasto Lombardo-Veneto del 1853 10 , venne<br />

restaurata nel 1849 da Luigi Deruschi 11 . La chiesetta fu rappresentata, in un <strong>di</strong>segno a matita, dal pittore<br />

bergamasco Costantino Rosa, il quale percorse la Val Seriana verso il 1860, ritraendone le vedute più<br />

suggestive. Molto cara ai Casnighesi, che si fermavano prima <strong>di</strong> cominciare la salita della Ripa Pì e alle<br />

operaie del Cotonificio <strong>di</strong> Serio, che qui consumavano il loro pasto durante la breve pausa <strong>di</strong> lavoro, conobbe la<br />

decadenza quando, in seguito a lavori <strong>di</strong> captazione della sorgente Dragone, si deviò la strada, accumulandovi al<br />

suo interno materiale <strong>di</strong> scarto. Una decina <strong>di</strong> anni or sono, la sensibilità <strong>di</strong> alcuni privati citta<strong>di</strong>ni, degli abitanti<br />

della frazione Serio ed in seguito, anche dell’Amministrazione Comunale, hanno permesso <strong>di</strong> iniziare i lavori <strong>di</strong><br />

restauro, <strong>di</strong> cui si fece carico il Gruppo Alpini <strong>di</strong> <strong>Casnigo</strong> 12 , mentre al Circolo Artistico fu commissionato il <strong>di</strong>pinto<br />

che adorna la cappella 13 .<br />

7 Pare che la sorgente sia stata visitata personalmente da Leonardo da Vinci, in cerca <strong>di</strong> curiosità<br />

naturali, negli anni 1508-1509, durante il suo viaggio in Val Seriana; sull’argomento si veda Pierfer<strong>di</strong>nando<br />

Previtali, Appunti per una storia <strong>di</strong> <strong>Casnigo</strong> n.6, in “Notiziario <strong>Casnigo</strong>”, supplemento de la “Domenica del<br />

Popolo” del 4 luglio 1971, p. VII. Già Achille Mozzi, Theatrum, 1596, descriveva questa fonte con versi in lingua<br />

latina, che tradotti suonano in questo modo: “durante le venti quattro ore a intervalli regolari, l’acqua sgorga e poi<br />

si ritira facendo u<strong>di</strong>re orren<strong>di</strong> strepiti e risuonare, <strong>di</strong> notte, nella caverna, cupi sibili <strong>di</strong> drago, tanto che il luogo e la<br />

fonte sono chiamati comunemente drago”. Dopo <strong>di</strong> lui, fra Celestino Colleoni, Historia quadripartita <strong>di</strong> Bergamo<br />

et suo territorio nato gentile e rinato cristiano, VoI. I, Bergamo, 1617, parlando della Valle Seriana <strong>di</strong> Mezzo <strong>di</strong>ce:<br />

“... et dopo aver camminato alquanto si passa un picciol ponte, che è sopra la Romna, et quivi a man sinistra<br />

salendo si trova la pianura dì Cazanigo, o <strong>Casnigo</strong>, assai grande, e ferace. Quivi si cava il bolo simile all’Armeno<br />

assai buono; et havvi alla ra<strong>di</strong>ce del monte da sera parte, sopra ‘l Serio un flusso, e reflusso mirabile, e<br />

frequente, perché quattro, e sei volte l’hora cresce l’acqua in maniera che vi corre molto abondantemente quando<br />

comincia, et fra poco spacio cessa talmente, che non se ne vede goccia. Et perché quando comincia, et più<br />

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