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Untitled - Comune di Casnigo

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DESCRIZIONE – E<strong>di</strong>cola in muratura <strong>di</strong> mattoni pieni con ampio elemento <strong>di</strong> copertura ad aggetto svasato, il cui<br />

ultimo strato (realizzato negli ultimi decenni) è in cemento armato sagomato con quattro falde a bassa pendenza.<br />

L’apparato è decorato da modanature orizzontali. Sull’intera parete <strong>di</strong> fondo dell’urna vi è un affresco, databile al<br />

XVII-XVIII secolo, rappresentante una Madonna Addolorata. L’urna è chiusa da una grata in ferro, realizzata nel<br />

secolo scorso.<br />

DIMENSIONI – L’e<strong>di</strong>cola ha una larghezza <strong>di</strong> 136 cm per un’altezza <strong>di</strong> 215 cm: le proporzioni del prospetto<br />

in<strong>di</strong>cano però che precedentemente il piano stradale era più basso, come peraltro desumibile dai parapetti del<br />

ponte. La profon<strong>di</strong>tà dell’e<strong>di</strong>cola è <strong>di</strong> 50 cm, sporgente quin<strong>di</strong> rispetto al paramento interno del parapetto che è<br />

spesso circa 36 cm. L’urna, e quin<strong>di</strong> l’affresco, ha una larghezza <strong>di</strong> 70 cm per un’altezza <strong>di</strong> 120 cm: la parete <strong>di</strong><br />

fondo è arretrata rispetto alle spalle laterali <strong>di</strong> soli 11 cm.<br />

CONSERVAZIONE – L’opera è in pessimo stato <strong>di</strong> conservazione complessivo. L’apparato murario, pur essendo<br />

nel complesso riparato dalle piogge dall’aggetto, presenta varie lacune, in particolare la sbrecciatura dell’intonaco<br />

nella parte alta dell’aggetto <strong>di</strong> copertura e sulla spalla destra dell’apertura. L’affresco si mostra parecchio<br />

compromesso, non solo nella parte in basso, quella più esposta alle acque meteoriche, ma anche <strong>di</strong>ffusamente.<br />

ISCRIZIONI – Sull’architrave dell’apertura, ormai quasi invisibile, è apposta, con tinta a contrasto, la <strong>di</strong>citura<br />

“MATER DOLOROSA”.<br />

RELAZIONI STORICO-TERRITORIALI – Il ponte nei pressi del quale è posta l’opera è fra i più antichi della Valle<br />

Seriana: esso si trova sull’antico tracciato della strada che conduceva a Gan<strong>di</strong>no. Poco oltre vi era il<br />

bivio che immetteva sul vecchio tracciato dei Carrali. Nei pressi è anche l’attacco della mulattiera che<br />

sale al Castello dell’Agro (ve<strong>di</strong> scheda n. 84).<br />

n. 88<br />

DENOMINAZIONE E LOCALIZZAZIONE – L’opera è posta al primo piano, sulla facciata prospiciente via Lungo<br />

Romna.<br />

DEDICAZIONE – Madonna d’Erbia.<br />

DESCRIZIONE – Pittura raffigurante la scena della seconda apparizione della Vergine d’Erbia, incorniciata da un<br />

apparato in legno, culminante con un piccolo sporto a due falde, con croce al colmo. Un faro provvede<br />

all’illuminazione notturna dell’opera.<br />

DIMENSIONI – Il <strong>di</strong>pinto misura all’incirca 50 cm <strong>di</strong> base per 80 cm <strong>di</strong> altezza.<br />

CONSERVAZIONE – L’opera è in ottimo stato <strong>di</strong> conservazione.<br />

ISCRIZIONI – Sulla pittura, in basso, una fascia bianca reca, in nero, la <strong>di</strong>citura: “OVUNQUE PROTEGGIMI”.<br />

48<br />

[pp. 110-125]<br />

CHIESA SACRA FAMIGLIA PRESSO IL COTONIFICIO DI SERIO<br />

Fu fondata nel 1887 ed era <strong>di</strong> giuspatronato del Cotonificio Valle Seriana. La chiesetta era una sala quadrangolare<br />

<strong>di</strong> m 20x5, alta m 3,5 con altare in legno e quadro della Sacra Famiglia in oleografia, capocielo, balaustre e reliquie.<br />

Dietro l’altare vi era la sacrestia, a cui si accedeva da due porte nel coro, fornita dei necessari arre<strong>di</strong> sacri. Dal Cotonificio<br />

suddetto riceveva una ren<strong>di</strong>ta annua <strong>di</strong> 720 lire. Dal 1897 vi si conservava il SS. Sacramento, essendo stato concesso in<br />

perpetuo alle Suore <strong>di</strong> Carità che avevano la custo<strong>di</strong>a e la <strong>di</strong>rezione della chiesa e del convitto per gli operai che risiedevano<br />

fuori <strong>Casnigo</strong> e paesi vicini. Vi si celebrava tutti i giorni avendo la chiesa quale cappellano don Giuseppe Rossi <strong>di</strong> <strong>Casnigo</strong>.<br />

La chiesa godeva del privilegio del S. Perdono d’Assisi e vi si celebrava messa in canto due o tre volte all’anno e la notte <strong>di</strong><br />

Natale 1. Nella visita pastorale Marelli del 26 giugno 1921 si <strong>di</strong>ce che, sebbene chiusa da cancelli, fu <strong>di</strong>chiarata oratorio<br />

pubblico per dare como<strong>di</strong>tà agli abitanti della frazione Serio <strong>di</strong> partecipare alla s. messa e alle funzioni.<br />

Era in ottimo stato <strong>di</strong> conservazione, possedeva due altari e una sacrestia sufficiente con relativi arma<strong>di</strong> per<br />

riporvi gli arre<strong>di</strong> sacri; vi si teneva l’omelia e la Dottrina ogni domenica e festa e <strong>di</strong>verse altre funzioni durante<br />

l’anno, con esposizione del SS. Sacramento ogni Venerdì 2 . Dal decreto della visita pastorale <strong>di</strong> mons.<br />

Bernareggi compiuta il 9 ottobre 1936 appren<strong>di</strong>amo che doveva essere tenuta con maggior decoro 3 , mentre<br />

dalla visita pastorale effettuata dallo stesso nel 1944 appren<strong>di</strong>amo che vi si celebrava la messa festiva 4 .<br />

Nel 1974 il signor Carlo Dell’Acqua, proprietario della casa operaia, vendeva la stessa al signor<br />

Annunziata, il quale decideva la demolizione dello stabile, con la clausola <strong>di</strong> conservare la chiesetta per il<br />

servizio religioso. Ma il nubifragio del 18 luglio 1975 colpì gravemente l’e<strong>di</strong>ficio, per cui venne decisa la<br />

demolizione totale dello stabile compresa la chiesetta ivi incorporata. Dovendo sgomberare le suppellettili <strong>di</strong><br />

cui era dotata la chiesa, il signor Dell’Acqua mise a <strong>di</strong>sposizione uno stanzone esistente nello stabilimento per il<br />

servizio religioso domenicale, usato sino a pochi anni fa dagli abitanti <strong>di</strong> Serio come chiesetta della frazione 5 .

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