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“l’Abi¬l”, seminascosta nel bosco, fra gli e<strong>di</strong>fici relativi alle schede n.61 e n. 63. Essa è rivolta verso sud.<br />
DESCRIZIONE – Croce in legno <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni, un tempo visibile a <strong>di</strong>stanza, oggi circondata da alberi e<br />
quin<strong>di</strong> invisibile. Il ritto della croce, cerchiato con regge d’acciaio, è a sezione rettangolare. L’opera è rinforzata<br />
all’incrocio fra ritto e bracci da una croce in ferro battuto su cui era fissato il gallo in ferro da cui prende il nome.<br />
DIMENSIONI – La croce è alta circa 450 cm ed è larga 150 cm.<br />
CONSERVAZIONE – L’opera è in me<strong>di</strong>ocre stato <strong>di</strong> conservazione, nonostante il recente rinforzo <strong>di</strong> cerchiatura.<br />
Manca inoltre l’elemento decorativo che la caratterizzava.<br />
RELAZIONI STORICO-TERRITORIALI – Sul territorio comunale erano presenti <strong>di</strong>verse altre croci. Si ha notizia certa,<br />
oltre che <strong>di</strong> quelle descritte nelle schede n.57, n. 79 e n. 81, <strong>di</strong> una croce vicina a quella in oggetto: essa era<br />
posta in cima al colle Péta (nella zona <strong>di</strong> Bracchio, nei pressi dell’opera descritta nella scheda n.66), dove ora c’è<br />
il traliccio <strong>di</strong> una linea elettrica.<br />
n. 69<br />
DESCRIZIONE E LOCALIZZAZIONE – L’opera era posta sulla facciata <strong>di</strong> una casa sita in Bracchio, demolita e quin<strong>di</strong><br />
ricostruita ex-novo alla fine del secolo scorso.<br />
DEDICAZIONE – Madonna d’Erbia.<br />
DESCRIZIONE – L’opera non è più esistente, ma è <strong>di</strong>sponibile una sua rappresentazione fotografica, che qui<br />
riportiamo, riferita agli anni precedenti alla demolizione dell’e<strong>di</strong>ficio. Dalla medesima fotografia ricaviamo che<br />
l’opera consisteva in una pittura murale raffigurante la prima apparizione della Madonna d’Erbia, non incoronata,<br />
con testine <strong>di</strong> putti ai lati. La pittura era contornata da una cornice in gesso con motivi floreali, un busto in alto e<br />
due teste <strong>di</strong> cherubini ai lati, questi ultimi staccati dalla struttura principale.<br />
RELAZIONI STORICO-TERRITORIALI – Pur presentando tratti sostanziali simili, l’opera si <strong>di</strong>fferenzia da quelle<br />
attribuite al “Giana” descritte nelle schede n.12, 38, 58 e 66.<br />
n. 70<br />
DENOMINAZIONE E LOCALIZZAZIONE – L’opera è posta sulla facciata est <strong>di</strong> una casa, in località Bracchio, sopra la<br />
porta <strong>di</strong> accesso.<br />
DEDICAZIONE – Madonna col Bambino.<br />
DESCRIZIONE – Il <strong>di</strong>pinto, realizzato su cartone circa 30 anni fa, rappresenta una Madonna a mezzo busto con il<br />
Bambino in braccio. Esso è posto in una nicchia priva <strong>di</strong> cornice avente una piccola profon<strong>di</strong>tà.<br />
DIMENSIONI – 45 cm <strong>di</strong> base, 40 cm <strong>di</strong> altezza.<br />
CONSERVAZIONE – L’opera presenta uno stato <strong>di</strong> conservazione me<strong>di</strong>ocre: i colori sono infatti sbia<strong>di</strong>ti dal tempo.<br />
n. 71<br />
DENOMINAZIONE E LOCALIZZAZIONE – La piccola cappella è sita in località Mele, sul lato sinistro della strada<br />
Bergamo-Clusone, nei pressi della centrale idroelettrica.<br />
DEDICAZIONE – In origine era de<strong>di</strong>cata alla B. V. del Rosario.<br />
DESCRIZIONE – Piccola cappella in muratura, costituita da un’e<strong>di</strong>cola con apertura ad arco a tutto sesto ed<br />
inferriata in rete metallica. In origine l’e<strong>di</strong>cola era dotata <strong>di</strong> un piccolo portico antistante. L’asse della struttura è<br />
ortogonale all’asse della strada. All’interno non vi è traccia <strong>di</strong> opere originali, se si escludono frammenti <strong>di</strong><br />
decorazione a cornice (con sfondo riportante piccoli fiori stilizzati) in corrospondenza della base delle pareti.<br />
Attualmente è presente, appesa alla parete in fondo, una riproduzione raffigurante la Madonna <strong>di</strong> Fatima.<br />
DIMENSIONI – L’ingombro in pianta, a meno del portico, è <strong>di</strong> circa 200 cm per 130 <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà. L’incavo<br />
dell’e<strong>di</strong>cola misura invece 110x83 cm.<br />
CONSERVAZIONE – Devastata dagli effetti dell’umi<strong>di</strong>tà, è in pessimo stato <strong>di</strong> conservazione: priva ormai delle<br />
opere interne e del manto superficiale <strong>di</strong> copertura, risulta pure mutilata del portico a seguito <strong>di</strong> un incidente<br />
stradale.<br />
NOTE STORICHE – Ve<strong>di</strong> pagina 119.<br />
n. 72<br />
DENOMINAZIONE E LOCALIZZAZIONE – La cappella è detta “e ‘Predal”. Essa è posta sulla destra della strada<br />
Bergamo-Clusone fra le località Mele ed il Ponte del Costone, in aderenza al marciapiede. L’asse della cappella<br />
risulta ortogonale alla strada.<br />
DEDICAZIONE – Beata Vergine d’Erbia.<br />
DESCRIZIONE – Cappella in muratura intonacata, con portico antistante. L’intera opera è dotata <strong>di</strong> una copertura<br />
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