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oggetto <strong>di</strong> continue cure manutentive nel corso degli anni.<br />
RELAZIONI STORICO-TERRITORIALI – Si veda la nota “Relazioni storico-territoriali” della scheda n. 42, in merito alle<br />
ulteriori opere presenti in casa Lanza.<br />
OPERE INTERNE – All’interno dell’aula è presente, oltre al già citato altare, una recente opera pittorica posta nella<br />
nicchia della parete <strong>di</strong> fondo. Realizzata nel 2000 dal pittore colzatese G. Battista Lanfranchi, socio del Circolo<br />
Artistico <strong>di</strong> <strong>Casnigo</strong>, la pala, in olio su tela, raffigura la Madonna del Rosario, adorata dai Santi Caterina da Siena<br />
e Bernar<strong>di</strong>no. Sullo sfondo della scena compare l’abitato <strong>di</strong> <strong>Casnigo</strong>, così come lo si può vedere dai pressi<br />
del Santuario <strong>di</strong> San Patrizio. La pala misura 152 cm <strong>di</strong> base per 222 cm <strong>di</strong> altezza. Sulle pareti laterali sono<br />
infine presenti due riproduzioni fotografiche <strong>di</strong> vecchie stampe.<br />
NOTE STORICHE – Ve<strong>di</strong> pagina 115.<br />
n. 42<br />
DENOMINAZIONE E LOCALIZZAZIONE – L’opera è posta sulla parete sinistra dell’androne <strong>di</strong> accesso al cortile<br />
antistante la cosiddetta “Casa Lanza” in via Garibal<strong>di</strong>, nei pressi della “Trèb∫lina de Lanze” (si veda la scheda<br />
precedente).<br />
DEDICAZIONE – L’affresco riporta una figura intera <strong>di</strong> S. Alessandro (nella vecchia fotografia), o S. Defendente, e<br />
risale al XV secolo.<br />
DESCRIZIONE – Nella posizione originaria restano presenti tracce della sinopia dell’affresco, il cui strappo è<br />
conservato in Parrocchia. L’affresco rappresenta l’intera figura del Santo ed è completato con una cornice pure<br />
affrescata.<br />
CONSERVAZIONE – Le tracce dello strappo, rimaste a livello <strong>di</strong> frammento, sono in buono stato <strong>di</strong> conservazione<br />
ma necessitano <strong>di</strong> un intervento <strong>di</strong> consolidamento.<br />
RELAZIONI STORICO-TERRITORIALI – In “Casa Lanza” erano presenti ulteriori frammenti <strong>di</strong> affreschi. In<br />
particolare, sono stati staccati (e sono ora conservati a cura del Circolo Artistico Casnighese, assieme a parte<br />
dello stemma dell’antica famiglia Petriboni) alcuni frammenti <strong>di</strong> una pittura murale databile al XV secolo. Un altro<br />
stacco ha riguardato un’altra pittura murale più completa, raffigurante una Santissima Trinità, risalente al XVII-<br />
XVIII secolo.<br />
n. 43<br />
DENOMINAZIONE E LOCALIZZAZIONE – Gli affreschi erano presso la casa del signor Andrea Rossi (Mécòt) in via<br />
Garibal<strong>di</strong>, sita nei pressi della casa Lanza. Gli strappi sono conservati presso la Parrocchia.<br />
DESCRIZIONE – Strappi <strong>di</strong> affresco, effettuati nel 1939, raffiguranti una Santissima Trinità (79x125 cm), una Pietà<br />
e San Rocco. Le opere risalgono al XV-XVI secolo.<br />
CONSERVAZIONE – Le opere sono in buono stato <strong>di</strong> conservazione.<br />
n. 44<br />
DENOMINAZIONE E LOCALIZZAZIONE – L’opera era presso la chiesetta “Barbada”. E’ ora conservata presso la<br />
parrocchia, assieme a cinque ex voto.<br />
DESCRIZIONE – L’affresco è stato staccato in tre pezzi, e rappresenta le figure <strong>di</strong> 5 santi: San Bartolomeo<br />
apostolo con San Bernar<strong>di</strong>no da Siena, San Pietro martire, Beato Alberto da Villa d’Ogna con San Carlo<br />
Borromeo.<br />
Sono inoltre esistenti cinque ex voto, realizzati su tavolette in legno <strong>di</strong> varia foggia e datati 1829, 1831, 1836,<br />
1896 e 1904.<br />
CONSERVAZIONE – Tutte le opere sono in buono stato <strong>di</strong> conservazione.<br />
NOTE STORICHE – Ve<strong>di</strong> pagina 116.<br />
n. 45<br />
DENOMINAZIONE E LOCALIZZAZIONE – L’opera era posta sulla facciata della casa prospettante su via Santo<br />
Spirito n. 17.<br />
DEDICAZIONE – Madonna d’Ebia.<br />
DESCRIZIONE – L’opera raffigurava la prima apparizione della Madonna d’Erbia ed era completata da una ricca<br />
cornice in gesso.<br />
CONSERVAZIONE – L’opera non è più esistente.<br />
RELAZIONI SRORICO-TERRITORIALI – L’apparato è simile ad altri presenti sul territorio comunale: si vedano le<br />
schede n. 19, 27, 36, 59 e 77.<br />
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