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Untitled - Comune di Casnigo

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DEDICAZIONE – Madonna d’Erbia.<br />

DESCRIZIONE – L’opera è costituita da un’e<strong>di</strong>cola in muratura, sormontante il muro <strong>di</strong> recinzione e da un<br />

affresco. Quest’ultimo racchiuso in una cornice tonda in gesso sagomato e tinteggiato in arancione, raffigura<br />

l’immagine della prima apparizione della Madonna d’Erbia, non incoronata, tagliata nella parte inferiore rispetto<br />

all’icona classica. Il fondo della nicchia è tinteggiato in un colore chiaro. La struttura dell’e<strong>di</strong>cola è in pietra a vista,<br />

mentre la copertura con spiovente in avanti e leggermente aggettante, è in cemento armato protetto da un corso<br />

<strong>di</strong> coppi in cotto. L’urna è chiusa da un semplice cancelletto ad un battente con un telaio in ferro e chiusura in<br />

rete <strong>di</strong> filo <strong>di</strong> ferro. All’interno, nella parte bassa è presente una piccola mensola in legno che funge da appoggio<br />

ai ceri ed ai vasi. Ai pie<strong>di</strong> dell’e<strong>di</strong>cola è presente un semplice se<strong>di</strong>le in cemento, molto frequentato nei mesi cal<strong>di</strong><br />

dagli abitanti della contrada.<br />

DIMENSIONI – L’e<strong>di</strong>cola ha un’impronta <strong>di</strong> base <strong>di</strong> 121 cmx56 cm <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà, per un’altezza (dalla mensola <strong>di</strong><br />

base) <strong>di</strong> circa 1 metro. Il tondo ha un <strong>di</strong>ametro <strong>di</strong> circa 50 cm.<br />

CONSERVAZIONE – L’opera è in buono stato <strong>di</strong> conservazione, in quanto è stata restaurata nel 1993 (ve<strong>di</strong> note<br />

storiche) e ritoccata a tempera dal pittore casnighese Virgilio Bettinaglio nel corso dell’anno 2000. Anche<br />

l’apparato murario è in buono stato <strong>di</strong> conservazione.<br />

ISCRIZIONI – Sopra il tondo è apposto un cartiglio recante la <strong>di</strong>citura “B.V. ERBIAE – ORA PRO NOBIS”.<br />

RELAZIONI STORICO-TERRITORIALI – L’intero fondo dell’urna (muratura tinteggiata <strong>di</strong> chiaro e tondo affrescato) è<br />

costituito da uno stacco effettuato in casa Bagar<strong>di</strong>, come spiegato nelle seguenti note storiche.<br />

NOTE STORICHE – Ve<strong>di</strong> pagina 115.<br />

n. 40<br />

DENOMINAZIONE E LOCALIZZAZIONE – L’opera è posta nel cortile interno della casa al civico n. 38 <strong>di</strong> via Garibal<strong>di</strong>,<br />

sulla facciata nord-est, sopra la scala interna <strong>di</strong> accesso al piano primo.<br />

DEDICAZIONE – Madonna <strong>di</strong> Caravaggio.<br />

DESCRIZIONE – Stacco <strong>di</strong> affresco, culminante con arco oltrepassato a sesto ribassato, raffigurante una donna in<br />

ginocchio confortata dalla Madonna <strong>di</strong> Caravaggio, entrambe a figura intera: l’impianto ricorda i classici ex voto.<br />

Sullo sfondo si intravede una chiesa <strong>di</strong> importanti <strong>di</strong>mensioni, probabilmente un santuario mariano, <strong>di</strong>verso però<br />

da quello <strong>di</strong> Caravaggio: l’immagine architettonica ricorda la chiesa <strong>di</strong> Urgnano. Si ipotizza quin<strong>di</strong> che l’opera<br />

provenga da una zona <strong>di</strong>versa dall’area seriana. Lo stacco, realizzato successivamente ad uno strappo, è<br />

collocato all’interno <strong>di</strong> una cornice a bassorilievo in gesso.<br />

DIMENSIONI – Nel complesso, il sistema misura 134 cm <strong>di</strong> base e 205 cm <strong>di</strong> altezza centrale (170 cm alle<br />

spalle). La cornice ha una larghezza <strong>di</strong> circa 15 cm.<br />

CONSERVAZIONE – Lo stacco si presenta in buono stato, in funzione anche della sua posizione al riparo dagli<br />

agenti atmosferici.<br />

n. 41<br />

DENOMINAZIONE E LOCALIZZAZIONE – La cappella, comunemente detta “Trèb∫lina de Lanze”, è sita<br />

all’intersezione <strong>di</strong> via Garibal<strong>di</strong> e via Padre Ignazio Imberti. Essa è posta nei pressi dello storico complesso<br />

e<strong>di</strong>lizio detto “Cà de Lanze” (si veda la scheda n. 42) ed è orientata verso est. La proprietà è tuttora della famiglia<br />

Lanza.<br />

DEDICAZIONE – Madonna del Soccorso (un tempo detta “Madona de desperacc”).<br />

DESCRIZIONE – La cappella è in muratura, ad aula unica a pianta rettangolare. Di buon impianto architettonico,<br />

si presenta con una apertura ad arco a tutto sesto verso via Garibal<strong>di</strong>, fungendo da fondale all’ultimo tratto della<br />

via stessa. La facciata è dotata <strong>di</strong> modanatura, in particolare <strong>di</strong> una fascia <strong>di</strong> coronamento inarcuata e culminante<br />

con un corso <strong>di</strong> coppi in cotto, proprio sopra l’arco. La facciata termina in alto con un timpano trapezoidale pure<br />

culminante con un corso <strong>di</strong> coppi in cotto. Tutto l’apparato murario, comprese le modanature, è omogeneamente<br />

intonacato e tinteggiato. Il piano <strong>di</strong> calpestio della cappella è posto ad un livello <strong>di</strong> circa 35 cm più alto rispetto al<br />

piano stradale: i due piani sono raccordati da due gra<strong>di</strong>ni in pietra <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso tipo. La pavimentazione interna è in<br />

cotto. Sul fondo, posto su <strong>di</strong> un sopralzo del piano <strong>di</strong> calpestio, si trova l’altare realizzato in muratura <strong>di</strong> cotto e<br />

rivestito in gesso rifinito con modanature e decorazioni colorate. L’altare è sormontato da una nicchia culminante<br />

con un arco a tutto sesto. A completare le dotazioni, un lampadario in ferro ed un cancello in ferro battuto.<br />

DIMENSIONI – L’e<strong>di</strong>ficio occupa un’area <strong>di</strong> circa 3,80 metri sul fronte e 3,90 metri <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà. L’altare ha un<br />

ingombro <strong>di</strong> 160 cm <strong>di</strong> larghezza per 45 cm <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà: esso è inoltre dotato <strong>di</strong> una mensola retrostante,<br />

rialzata <strong>di</strong> circa 20 cm, profonda 40 cm.<br />

CONSERVAZIONE – L’opera si presenta in buono stato <strong>di</strong> conservazione, integra, anche perché è stata fatta<br />

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