Untitled - Comune di Casnigo

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32 n. 25 DENOMINAZIONE E LOCALIZZAZIONE – Casa Franchina ( sepì e ‘Peranì), in via Cadorna. CONSERVAZIONE – L’opera non è più esistente: è qui pubblicata una fotografia che la ritrae in lontananza. n. 26 DENOMINAZIONE E LOCALIZZAZIONE – L’opera è posta sulla facciata della casa d’angolo fra via Garibaldi e Via Cadorna. DEDICAZIONE – Traslazione della Santa Casa di Loreto. DESCRIZIONE – Nicchia con affresco sul fondo, dotata di lesene e cornici, culminanti con arco a sesto ribassato, pure affrescate. L’arco, particolarmente ricco di modanature,è decorato con motivi marmorei, mentre le lesene riportano un fregio decorativo. L’affresco su supporto murato, rapprsenta la Madonna seduta sulla Sacra Casa poggiante sulle nubi e sorretta da due angeli, con in basso a sinistra S. Giovanni Battista e a destra S. Rocco. DIMENSIONI – L’apparato misura complessivamente 240 cm di altezza, per una larghezza di circa 170 cm. L’affresco interno misura invece 103 cm circa di larghezza per una altezza al centro di circa 204 cm. CONSERVAZIONE – L’opera è in buono stato di conservazione, essendo stata accuratamente restaurata nel 1993 da Amedeo Frizzoni, all’epoca collaboratore del Circolo Artistico di Casnigo. Presenta purtroppo una vastissima lacuna nella parte inferiore dell’affresco. RELAZIONI STORICO-TERRITORIALI – L’opera, che un tempo sormontava una fontana ora demolita, raffigura un soggetto rappresentato anche in un ex-voto murale al santuario della Santissima Trinità. Era pure presente su un affresco nell’ormai demolita chiesetta di S. Maria, ed ora conservato presso il primo altare laterale sinistro della chiesa parrocchiale, sopra il battistero. n. 27 DENOMINAZIONE E LOCALIZZAZIONE – L’opera è posta in via Garibaldi, presso la cosiddetta “piazzéta e ‘R¬a” sulla facciata del loggiato della casa al civico 25. DEDICAZIONE – Madonna d’Erbia. DESCRIZIONE – L’opera è costituita da un elaborato apparato in stucco, posto a cornice di una pittura murale raffigurante l’icona classica della prima apparizione della Madonna d’Erbia, non incoronata. L’apparato decorativo risulta costituito da una mensola sottostante al dipinto, due lesene laterali (con fregi di foglie e vite), una cornice floreale attorno al dipinto ed una semicorona sorretta da due putti in bassorilievo nella parte alta. Il tutto è completato da due decori dipinti sulla parete, a lato delle lesene, raffiguranti due rami fioriti calanti. DIMENSIONI – L’intero apparato occupa un settore di parete largo 180 cm, per un altezza di circa 216 cm. Il bassorilievo in gesso ha una larghezza di circa 120 cm per una altezza di circa 170 cm. Il dipinto misura infine 47 cm di base per 60 cm di altezza. CONSERVAZIONE – L’opera è in mediocre stato di conservazione, essendo interessata da piccole lacune. In particolare si segnala come sia scomparso il colore dei fregi, lasciando visibile solo l’aspetto plastico degli stessi. RELAZIONI STORICO-TERRITORIALI – L’opera è del tutto simile a quella descritta alla scheda n.19. Similitudini sono riscontrabili inoltre con le opere di cui alle schede n.36, 45, 59 e 77. n. 28 DENOMINAZIONE E LOCALIZZAZIONE – L’opera è custodita presso l’abitazione, sita in via Garibaldi n.22. Era in origine posizionata nel loggiato al primo piano, sulla parete di fondo. DEDICAZIONE – Madonna d’Erbia. DESCRIZIONE – Olio su tela raffigurante la prima apparizione della Madonna d’Erbia incoronata. La tela è completata da una cornice in legno lavorata a bassorilievo. Il dipinto è stato realizzato nel 1966 dal pittore G. B. Mignani di Nembro, in sostituzione di un precedente realizzato, sul classico supporto in gesso dal “Giana”. DIMENSIONI – L’opera misura complessivamente circa 44x59 cm. CONSERVAZIONE – Si presenta in buono stato di conservazione. RELAZIONI STORICO-TERRITORIALI – Come già detto, anche in questa casa era presente una delle tante opere su gesso del “Giana”, realizzate ai primi del secolo scorso. Al proposito si vedano anche le schede n.12, 58 e 66. n. 29 DENOMINAZIONE E LOCALIZZAZIONE – L’opera era posta in casa Ruggeri (attuale casa del curato) e di essa non esiste nessuna documentazione fotografica.

DEDICAZIONE – Immacolata. NOTA STORICA – Vedi pag. 114. n. 30 DENOMINAZIONE E LOCALIZZAZIONE – L’opera era posta sulla facciata principale della casa parrocchiale al primo piano. DEDICAZIONE – La pittura murale raffigura la prima apparizione della Madonna d’Erbia. Sotto l’opera era presente un supporto metallico, che fungeva da portalampada. CONSERVAZIONE – L’opera non è più esistente. n. 31 DENOMINAZIONE E LOCALIZZAZIONE – L’opera è posta sulla parete interna del vano scale al primo piano della casa parrocchiale. DEDICAZIONE – San Giovanni Battista. DESCRIZIONE – L’opera è costituita da un affresco in nicchia, rappresentante la figura intera del patrono della parrocchia, San Giovanni Battista. Sul classico cartiglio è riportata la scritta “Ecce Agnus Dei”. CONSERVAZIONE – L’opera, integra, è in buono stato di conservazione. n. 32 DENOMINAZIONE E LOCALIZZAZIONE – Casa detta del “Suffragio”, ubicata in via Cambianica, dietro la Chiesa Parrocchiale. L’edificio è di proprietà della Parrocchia. DESCRIZIONE – In corrispondenza del primo piano, sulla facciata esterna, è presente un ciclo di affreschi descritto nelle note storiche. All’interno dell’edificio era poi posto l’affresco descritto alla scheda n. 33. CONSERVAZIONE – Il ciclo di affreschi è in buono stato di conservazione, essendo stato di recente restaurato. NOTE STORICHE – Vedi pagina 114. n. 33 DENOMINAZIONE E LOCALIZZAZIONE – L’opera era ubicata nella casa detta “del Suffragio”, sita in via Cambianica, dietro la Chiesa Parrocchiale. Lo strappo è ora conservato presso la Parrocchia. DEDICAZIONE – Santissima Trinità. DESCRIZIONE – Strappo di affresco, raffigurante la Santissima Trinità e Sante. Lo Spirito Santo è in forma di colomba, posta sul braccio della croce, a sinistra. CONSERVAZIONE – L’opera si presenta in buono stato di conservazione n. 34 DENOMINAZIONE E LOCALIZZAZIONE – L’opera era sulla facciata principale della casa del fornaio Zucca, in piazza San Giovanni Battista, al primo piano, fra due finestre. DEDICAZIONE – Annunciazione a Maria. CONSERVAZIONE – L’opera non è più esistente. n. 35 DENOMINAZIONE E LOCALIZZAZIONE – L’opera è ubicata sulla facciata del loggiato al primo piano della casa sita in via Aie n. 4. Affaccia sul cortile, verso sud-ovest. DEDICAZIONE – Modonna d’Erbia. DESCRIZIONE – Pittura murale su supporto in rilievo rispetto alla superficie di facciata. La sagoma del supporto è conclusa superiormente ed inferiormente da due archi oltrepassati a sesto ribassato. La pittura, di semplice fattura, raffigura la classica icona della prima apparizione della Madonna d’Erbia. Le immagini della Vergine d’Erbia e del Bambino sono state completate in tempi successivi con l’apposizione delle due corone dipinte. La pittura è racchiusa da una cornice pure dipinta. DIMENSIONI – L’opera misura complessivamente circa 47x70 cm. CONSERVAZIONE – Si presenta in discreto stato di conservazione, in quanto soggetta a piccole esfogliazioni. Sono presenti inoltre piccole lacune: il supporto risulta mancante nei due angoli sinistri. n. 36 DENOMINAZIONE E LOCALIZZAZIONE – L’opera è posta sulla parete laterale a nord della casa sita in Piazza San 33

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n. 25<br />

DENOMINAZIONE E LOCALIZZAZIONE – Casa Franchina ( sepì e ‘Peranì), in via Cadorna.<br />

CONSERVAZIONE – L’opera non è più esistente: è qui pubblicata una fotografia che la ritrae in lontananza.<br />

n. 26<br />

DENOMINAZIONE E LOCALIZZAZIONE – L’opera è posta sulla facciata della casa d’angolo fra via Garibal<strong>di</strong> e Via<br />

Cadorna.<br />

DEDICAZIONE – Traslazione della Santa Casa <strong>di</strong> Loreto.<br />

DESCRIZIONE – Nicchia con affresco sul fondo, dotata <strong>di</strong> lesene e cornici, culminanti con arco a sesto ribassato,<br />

pure affrescate. L’arco, particolarmente ricco <strong>di</strong> modanature,è decorato con motivi marmorei, mentre le lesene<br />

riportano un fregio decorativo. L’affresco su supporto murato, rapprsenta la Madonna seduta sulla Sacra Casa<br />

poggiante sulle nubi e sorretta da due angeli, con in basso a sinistra S. Giovanni Battista e a destra S. Rocco.<br />

DIMENSIONI – L’apparato misura complessivamente 240 cm <strong>di</strong> altezza, per una larghezza <strong>di</strong> circa 170 cm.<br />

L’affresco interno misura invece 103 cm circa <strong>di</strong> larghezza per una altezza al centro <strong>di</strong> circa 204 cm.<br />

CONSERVAZIONE – L’opera è in buono stato <strong>di</strong> conservazione, essendo stata accuratamente restaurata nel 1993<br />

da Amedeo Frizzoni, all’epoca collaboratore del Circolo Artistico <strong>di</strong> <strong>Casnigo</strong>.<br />

Presenta purtroppo una vastissima lacuna nella parte inferiore dell’affresco.<br />

RELAZIONI STORICO-TERRITORIALI – L’opera, che un tempo sormontava una fontana ora demolita, raffigura un<br />

soggetto rappresentato anche in un ex-voto murale al santuario della Santissima Trinità. Era pure presente su un<br />

affresco nell’ormai demolita chiesetta <strong>di</strong> S. Maria, ed ora conservato presso il primo altare laterale sinistro della<br />

chiesa parrocchiale, sopra il battistero.<br />

n. 27<br />

DENOMINAZIONE E LOCALIZZAZIONE – L’opera è posta in via Garibal<strong>di</strong>, presso la cosiddetta “piazzéta e ‘R¬a”<br />

sulla facciata del loggiato della casa al civico 25.<br />

DEDICAZIONE – Madonna d’Erbia.<br />

DESCRIZIONE – L’opera è costituita da un elaborato apparato in stucco, posto a cornice <strong>di</strong> una pittura murale<br />

raffigurante l’icona classica della prima apparizione della Madonna d’Erbia, non incoronata. L’apparato decorativo<br />

risulta costituito da una mensola sottostante al <strong>di</strong>pinto, due lesene laterali (con fregi <strong>di</strong> foglie e vite), una cornice<br />

floreale attorno al <strong>di</strong>pinto ed una semicorona sorretta da due putti in bassorilievo nella parte alta. Il tutto è<br />

completato da due decori <strong>di</strong>pinti sulla parete, a lato delle lesene, raffiguranti due rami fioriti calanti.<br />

DIMENSIONI – L’intero apparato occupa un settore <strong>di</strong> parete largo 180 cm, per un altezza <strong>di</strong> circa 216 cm. Il<br />

bassorilievo in gesso ha una larghezza <strong>di</strong> circa 120 cm per una altezza <strong>di</strong> circa 170 cm. Il <strong>di</strong>pinto misura infine 47<br />

cm <strong>di</strong> base per 60 cm <strong>di</strong> altezza.<br />

CONSERVAZIONE – L’opera è in me<strong>di</strong>ocre stato <strong>di</strong> conservazione, essendo interessata da piccole lacune. In<br />

particolare si segnala come sia scomparso il colore dei fregi, lasciando visibile solo l’aspetto plastico degli stessi.<br />

RELAZIONI STORICO-TERRITORIALI – L’opera è del tutto simile a quella descritta alla scheda n.19. Similitu<strong>di</strong>ni<br />

sono riscontrabili inoltre con le opere <strong>di</strong> cui alle schede n.36, 45, 59 e 77.<br />

n. 28<br />

DENOMINAZIONE E LOCALIZZAZIONE – L’opera è custo<strong>di</strong>ta presso l’abitazione, sita in via Garibal<strong>di</strong> n.22. Era in<br />

origine posizionata nel loggiato al primo piano, sulla parete <strong>di</strong> fondo.<br />

DEDICAZIONE – Madonna d’Erbia.<br />

DESCRIZIONE – Olio su tela raffigurante la prima apparizione della Madonna d’Erbia incoronata. La tela è<br />

completata da una cornice in legno lavorata a bassorilievo. Il <strong>di</strong>pinto è stato realizzato nel 1966 dal pittore G. B.<br />

Mignani <strong>di</strong> Nembro, in sostituzione <strong>di</strong> un precedente realizzato, sul classico supporto in gesso dal “Giana”.<br />

DIMENSIONI – L’opera misura complessivamente circa 44x59 cm.<br />

CONSERVAZIONE – Si presenta in buono stato <strong>di</strong> conservazione.<br />

RELAZIONI STORICO-TERRITORIALI – Come già detto, anche in questa casa era presente una delle tante opere su<br />

gesso del “Giana”, realizzate ai primi del secolo scorso. Al proposito si vedano anche le schede n.12, 58 e 66.<br />

n. 29<br />

DENOMINAZIONE E LOCALIZZAZIONE – L’opera era posta in casa Ruggeri (attuale casa del curato) e <strong>di</strong> essa non<br />

esiste nessuna documentazione fotografica.

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