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eggono una selva <strong>di</strong> croci. A protezione delle statue collocate all’interno è stato posto un vetro in aderenza al<br />
cancello.<br />
DIMENSIONI – L’e<strong>di</strong>cola misura circa 150 cm <strong>di</strong> larghezza per 58 cm <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà. L’altezza al colmo è <strong>di</strong> circa<br />
273 cm, l’apertura è larga circa 50 cm alla base, 100 cm alle spalle, per un’altezza <strong>di</strong> circa 202 cm.<br />
CONSERVAZIONE – Il manufatto si presenta in buone con<strong>di</strong>zioni, essendo <strong>di</strong> recente costruzione.<br />
RELAZIONI STORICO-TERRITORIALI – Nei pressi dell’opera era presente un lavatoio, demolito prima della vecchia<br />
e<strong>di</strong>cola.<br />
OPERE INTERNE – All’interno sono presenti due statue lignee: un Crocifisso, alto cm 110 e largo cm 55, ed una<br />
Madonna, alta cm 60. Le opere sono state posate in occasione del rifacimento dell’e<strong>di</strong>cola.<br />
NOTE STORICHE – Ve<strong>di</strong> pagina 112.<br />
n. 12<br />
DENOMINAZIONE E LOCALIZZAZIONE – L’opera è posta sulla facciata principale, al primo piano, della casa, sita in<br />
vicolo Gorizia n.1.<br />
DEDICAZIONE – Madonna d’Erbia.<br />
DESCRIZIONE – L’affresco raffigurante l’icona della prima apparizione della Madonna d’Erbia, non incoronata, è<br />
contornato da una corona floreale realizzata a bassorilievo. L’opera è attribuibile al casnighese “Giana” ed è<br />
corredata da un tettuccio in legno, da una piccola mensa posta alla base e da una lampada in alto.<br />
DIMENSIONI – Comprendendo la cornice, l’opera misura circa 51 cm <strong>di</strong> base ed ha un’altezza massima <strong>di</strong> 90 cm.<br />
CONSERVAZIONE – La cornice, <strong>di</strong>pinta <strong>di</strong> marrone, si presenta in buono stato <strong>di</strong> conservazione, mentre l’affresco<br />
risulta compromesso da una tinteggiatura dello sfondo che ha lasciato in vista, oltre alla figura principale, una<br />
testina <strong>di</strong> putto sulla destra. In basso a destra, sopra la tinteggiatura realizzata recentemente (a detta del<br />
proprietario), è stata apposta la data 1910: si può supporre che detta data fosse presente sul <strong>di</strong>pinto originale.<br />
RELAZIONI STORICO-TERRITORIALI – E’ una delle tante realizzazioni effettuate nei primi anni del XX secolo dal<br />
cosiddetto “Giana”. Si vedano anche le schede n.38, 58 e 66. La presente ha <strong>di</strong>mensione lievemente maggiore<br />
rispetto alle altre opere simili analizzate.<br />
n. 13<br />
DENOMINAZIONE E LOCALIZZAZIONE – L’oratorio era ubicato presso casa Bonandrini in via Trento al civico 10, ora<br />
sede del Circolo Fratellanza <strong>di</strong> Mutuo Soccorso e <strong>di</strong> esso non esiste nessuna documentazione fotografica.<br />
CONSERVAZIONE – L’oratorio non è più esistente: l’e<strong>di</strong>ficio ha infatti subito una mo<strong>di</strong>ficazione d’uso.<br />
RELAZIONI STORICO-TERRITORIALI – In casa Bonandrini è presente anche l’opera descritta nella scheda n. 14.<br />
NOTE STORICHE – Ve<strong>di</strong> pagina 113.<br />
n. 14<br />
DENOMINAZIONE E LOCALIZZAZIONE – L’opera è coservata presso la sede del Circolo Fratellanza <strong>di</strong> Mutuo<br />
Soccorso in via Trento al civico 10, che ne è proprietario. L’affresco era in origine posto sotto il porticato a piano<br />
terra del medesimo e<strong>di</strong>ficio, un tempo casa Bonandrini.<br />
DEDICAZIONE – Madonna col Bambino.<br />
DESCRIZIONE – Lo strappo, <strong>di</strong> forma ovale, supporta un affresco, databile al XVI secolo, raffigurante una<br />
Madonna col Bambino. Lo sfondo si presenta smarginato, ad in<strong>di</strong>care che il <strong>di</strong>pinto originario era probabilmente<br />
più esteso.<br />
DIMENSIONI – L’ovale misura 57 cm <strong>di</strong> larghezza massima per 80 cm <strong>di</strong> altezza.<br />
CONSERVAZIONE – L’opera si presenta in buono stato <strong>di</strong> conservazione: lo strappo è integro.<br />
ISCRIZIONI – Sul retro dell’opera è apposta una medaglia del Circolo Fratellanza.<br />
RELAZIONI STORICO-TERRITORIALI – L’opera ha ispirato all’illustre poeta dottor Giuseppe Bonandrini i versetti in<br />
vernacolo del famoso sonetto “A la Madonina”. Il poeta è infatti nato e vissuto per lungo periodo nell’e<strong>di</strong>ficio in<br />
oggetto.<br />
…<br />
n. 15<br />
DENOMINAZIONE E LOCALIZZAZIONE – L’opera è posta sulla facciata dell’e<strong>di</strong>ficio in via Trento, al civico 20, tra le<br />
finestre poste al primo piano.<br />
DEDICAZIONE – Madonna d’Erbia.<br />
DESCRIZIONE – L’affresco, che raffigura l’icona classica della prima apparizione della Madonna d’Erbia , è<br />
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