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ergamasca, A. Forni, Bergamo 1819-1820, vol. I, p. 235<br />
… la sua chiesa arcipresbiterale sotto la invocazione <strong>di</strong> S. Giovanni Battista è <strong>di</strong> bella e recente<br />
costruzione provveduta <strong>di</strong> belli ornamenti e <strong>di</strong> buone pitture, fra le quali le migliori sono l’ancona all’altar della<br />
Concezione <strong>di</strong> M.V., quadro <strong>di</strong> cui l’autore è il nostro Carpinoni il vecchio, la pala all’altar <strong>di</strong> S. Sebastiano, che è<br />
lavoro del nostro Ceresa, e li due altri quadri l’uno rappresentante la coronazione della Vergine in Cielo, lavoro<br />
attribuito al pennello del nostro Cavagna probabilmente Francesco; e l’altro la Vergine Addolorata, che non si<br />
saprebbe con qual fondamento da certuno vorrebbesi del Tintoretto.<br />
Questa antica parrocchia matrice <strong>di</strong> quella <strong>di</strong> Barziza, <strong>di</strong> Cazzano e d’altre ancora, è <strong>di</strong>chiarata ‘nullius<br />
plebis’, e gli <strong>di</strong>pende imme<strong>di</strong>atamente dalla curia vescovile.<br />
Sul dorso della montagna, che gli sta alle spalle, mirasi a certa altezza un’altra grande vecchia chiesa in<br />
onor della santissima Triade. Siede in un’amenissima prateria, donde si domina tutta la pianura <strong>di</strong> Gan<strong>di</strong>no, e<br />
<strong>di</strong> Vertova, e gran parte della vallata.<br />
Non molto lungi da questo santuario più in alto vedesi un altro oratorio fabbricato, non ha guari, in onor<br />
della B. Vergine; al quale concorre moltissimo popolo … .<br />
V. Mora (a cura <strong>di</strong>), <strong>Casnigo</strong> e casnighesi. Ambiente, note <strong>di</strong> vita e <strong>di</strong> costume, <strong>di</strong>aletto, Stampa<br />
Quadrifoglio, Torre Boldone (Bergamo) 1983, pp. 40-43<br />
NOTE<br />
…<br />
2 Le origini della Chiesa Arcipresbiteriale <strong>di</strong> <strong>Casnigo</strong>, de<strong>di</strong>cata a S. Giovanni, sembra che siano da collocare<br />
nel sec. XII. Come chiesa ‘battesimale’, ‘plebana’ ebbe preminenza su tutte le altre chiese della Valgan<strong>di</strong>no.<br />
Ricostruita nel sec. XV, l’attuale è del sec. XVII. Lavori furono compiuti anche nel nostro secolo: dall’interno<br />
rinnovato sotto la guida dell’ing. Luigi Angelini al programma <strong>di</strong> risanamento generale iniziato nel 1978.<br />
Raccoglie pregevoli opere d’arte ed ha notevolissima dotazione <strong>di</strong> arre<strong>di</strong> e paramenti … .<br />
…<br />
5 ‘Sa’ Spìret’. Antica chiesa, <strong>di</strong>pendente dalla Chiesa Arcipresbiteriale. Ospitò (dal 1523) uno confraternita <strong>di</strong><br />
Disciplini … .<br />
…<br />
8 La Trinità. Il Santuario della SS. Trinità è in posizione dominante a nord del paese.<br />
Oltre che alcuni interessanti affreschi quattro – cinquecenteschi, conserva un gruppo statuario in terracotta<br />
policroma <strong>di</strong> cinque statue: la Madonna con Bambino, S. Giuseppe, i tre Magi (tra i quali ‘la Rè Màgia nigra’).<br />
Il santuario era curato tra<strong>di</strong>zionalmente da un ‘remèt’ (romito), ora sostituito da un custode – sacrista con<br />
famiglia.<br />
Il romito era solito chiedere l’elemosina una volta al mese facendo il giro <strong>di</strong> tutte le famiglie. L’offerta consisteva<br />
or<strong>di</strong>nariamente in una manciata <strong>di</strong> farina, che egli contraccambiava con due aghi da cucire e <strong>di</strong>ceva: “La Santa<br />
Trenetà la va renderà mèret” (la Santa Trinità vi ascriverà questo a merito). Per la festa del Santuario invece<br />
andava <strong>di</strong> cascina in cascina chiedendo un po’ <strong>di</strong> fieno; lo accatastava nel fienile della SS. Trinità e veniva poi<br />
venduto all’asta al miglior offerente.<br />
Altra tra<strong>di</strong>zione della Trinità è ‘ol pàter de mòrcc’, ossia la preghiera per i defunti. Si tratta <strong>di</strong> 103 rintocchi per i<br />
defunti, suonati d’inverno alle ore 19 e d’estate alle 21.<br />
9 La Madonna d’Erbia. Un’immagine della Madonna esisteva da tempi non precisati sul muro <strong>di</strong> una stalla <strong>di</strong><br />
Erbia; fu però a seguito dell’apparizione della Madonna avvenuta nel 1550 che la devozione si intensificò, così<br />
che verso il 1800 fu costruita una cappella. Una seconda apparizione avvenne nell’anno 1839 ad un ragazzetto, e<br />
il fatto consolidò la tra<strong>di</strong>zionale devozione, tanto che si pensò ad ampliamenti della già esistente chiesetta. Il<br />
santuario come oggi si vede fu realizzato negli anni 1926-29: il momento culminante fu la solennità<br />
dell’Incoronazione della Madonna, celebrata il 5 agosto 1929.<br />
L’ultimo degli scritti sul santuario è l’opuscolo “Santuario della Madonna d’Erbia in <strong>Casnigo</strong> (Bergamo)”, III e<strong>di</strong>z,<br />
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