Untitled - Comune di Casnigo

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Infine si giunge all’apertura tra le siepi della Barbata. Esisteva già la chiesetta? Non vi sono documentazioni in merito, ma in essa vi erano affreschi, ora in parrocchia, collocabili tra la fine del cinquecento e l’inizio del seicento, a testimonianza di una certa antichità. 24 P. Oscar, O. Belotti, Atlante storico del territorio bergamasco. Geografia delle circoscrizioni comunali e sovracomunali dalla fine del XVI secolo ad oggi, Provincia di Bergamo, Bergamo 2000, p. 103 DEMOGRAFIA 1596 (anno) – 1366 (abitanti); 1776 – 1230; 1805 – 1458; 1853 – 1612; 1861 – 1715; 1871 – 1636; 1881 – 1877; 1901 – 2372; 1911 – 2743; 1921 – 2798; 1931 – 3299; 1936 – 3112; 1951 – 3467; 1961 – 3027; 1971 – 3171; 1981 – 3448; 1991 – 3612. - Edifici sparsi e/o di particolare valore storico - architettonico V. Zanella, Breve ricognizione bergamasca. Indicazioni su edifici e ambienti notevoli della provincia, Bergamo 1968, p. 38 CASNIGO – Valle Seriana meridionale, m. 514 s/m, abitanti 3.119. “Terra tutta posta di qua dal Serio verso Gandino in collina della SS. Trinità” (Da Lezze, 1596). - Sec. XV: oratorio della SS. Trinità, isolato sulla montagna; affreschi, sec. XV e XVI; vincolo, 1913. - Sec. XVI: chiesa di S. Battista arcipresbiterale plebana consacrata nel 1579; vincolo, 1916. S. Langè, G. Pacciarotti, Barocco Alpino. Arte a architettura religiosa del Seicento: spazio e figuratività, Jaca Book, Milano 1994, p. 199 FANTONI GRAZIOSO sr. – Costruttore di altari, scultore in legno e intagliatore (Rovetta, BG, 1630 – 1693). Fece apprendistato nella bottega del padre, Donato (v.), ricevendola in eredità e potenziandola qualitativamente al punto da renderla nota e richiesta anche in siti lontani da Rovetta. Fu importante per lui il soggiorno di lavoro a Parma, che lo aprì alla cultura emiliana. Oltre a sei grandi armadi nella prima sacrestia di S. Martino ad Alzano Lombardo, ritenuti i suoi capolavori, diresse la costruzione dell’altare nella Parrocchiale di Casnigo (1670 c.). E’ attribuito a lui anche il Crocefisso della chiesa di Cerete Basso … . - Edifici religiosi G. Maironi da Ponte, Dizionario odeporico o sia storico-politico-naturale della provincia

ergamasca, A. Forni, Bergamo 1819-1820, vol. I, p. 235 … la sua chiesa arcipresbiterale sotto la invocazione di S. Giovanni Battista è di bella e recente costruzione provveduta di belli ornamenti e di buone pitture, fra le quali le migliori sono l’ancona all’altar della Concezione di M.V., quadro di cui l’autore è il nostro Carpinoni il vecchio, la pala all’altar di S. Sebastiano, che è lavoro del nostro Ceresa, e li due altri quadri l’uno rappresentante la coronazione della Vergine in Cielo, lavoro attribuito al pennello del nostro Cavagna probabilmente Francesco; e l’altro la Vergine Addolorata, che non si saprebbe con qual fondamento da certuno vorrebbesi del Tintoretto. Questa antica parrocchia matrice di quella di Barziza, di Cazzano e d’altre ancora, è dichiarata ‘nullius plebis’, e gli dipende immediatamente dalla curia vescovile. Sul dorso della montagna, che gli sta alle spalle, mirasi a certa altezza un’altra grande vecchia chiesa in onor della santissima Triade. Siede in un’amenissima prateria, donde si domina tutta la pianura di Gandino, e di Vertova, e gran parte della vallata. Non molto lungi da questo santuario più in alto vedesi un altro oratorio fabbricato, non ha guari, in onor della B. Vergine; al quale concorre moltissimo popolo … . V. Mora (a cura di), Casnigo e casnighesi. Ambiente, note di vita e di costume, dialetto, Stampa Quadrifoglio, Torre Boldone (Bergamo) 1983, pp. 40-43 NOTE … 2 Le origini della Chiesa Arcipresbiteriale di Casnigo, dedicata a S. Giovanni, sembra che siano da collocare nel sec. XII. Come chiesa ‘battesimale’, ‘plebana’ ebbe preminenza su tutte le altre chiese della Valgandino. Ricostruita nel sec. XV, l’attuale è del sec. XVII. Lavori furono compiuti anche nel nostro secolo: dall’interno rinnovato sotto la guida dell’ing. Luigi Angelini al programma di risanamento generale iniziato nel 1978. Raccoglie pregevoli opere d’arte ed ha notevolissima dotazione di arredi e paramenti … . … 5 ‘Sa’ Spìret’. Antica chiesa, dipendente dalla Chiesa Arcipresbiteriale. Ospitò (dal 1523) uno confraternita di Disciplini … . … 8 La Trinità. Il Santuario della SS. Trinità è in posizione dominante a nord del paese. Oltre che alcuni interessanti affreschi quattro – cinquecenteschi, conserva un gruppo statuario in terracotta policroma di cinque statue: la Madonna con Bambino, S. Giuseppe, i tre Magi (tra i quali ‘la Rè Màgia nigra’). Il santuario era curato tradizionalmente da un ‘remèt’ (romito), ora sostituito da un custode – sacrista con famiglia. Il romito era solito chiedere l’elemosina una volta al mese facendo il giro di tutte le famiglie. L’offerta consisteva ordinariamente in una manciata di farina, che egli contraccambiava con due aghi da cucire e diceva: “La Santa Trenetà la va renderà mèret” (la Santa Trinità vi ascriverà questo a merito). Per la festa del Santuario invece andava di cascina in cascina chiedendo un po’ di fieno; lo accatastava nel fienile della SS. Trinità e veniva poi venduto all’asta al miglior offerente. Altra tradizione della Trinità è ‘ol pàter de mòrcc’, ossia la preghiera per i defunti. Si tratta di 103 rintocchi per i defunti, suonati d’inverno alle ore 19 e d’estate alle 21. 9 La Madonna d’Erbia. Un’immagine della Madonna esisteva da tempi non precisati sul muro di una stalla di Erbia; fu però a seguito dell’apparizione della Madonna avvenuta nel 1550 che la devozione si intensificò, così che verso il 1800 fu costruita una cappella. Una seconda apparizione avvenne nell’anno 1839 ad un ragazzetto, e il fatto consolidò la tradizionale devozione, tanto che si pensò ad ampliamenti della già esistente chiesetta. Il santuario come oggi si vede fu realizzato negli anni 1926-29: il momento culminante fu la solennità dell’Incoronazione della Madonna, celebrata il 5 agosto 1929. L’ultimo degli scritti sul santuario è l’opuscolo “Santuario della Madonna d’Erbia in Casnigo (Bergamo)”, III ediz, 25

Infine si giunge all’apertura tra le siepi della Barbata. Esisteva già la chiesetta? Non vi sono documentazioni in<br />

merito, ma in essa vi erano affreschi, ora in parrocchia, collocabili tra la fine del cinquecento e l’inizio del<br />

seicento, a testimonianza <strong>di</strong> una certa antichità.<br />

24<br />

P. Oscar, O. Belotti, Atlante storico del territorio bergamasco. Geografia delle circoscrizioni<br />

comunali e sovracomunali dalla fine del XVI secolo ad oggi, Provincia <strong>di</strong> Bergamo, Bergamo<br />

2000, p. 103<br />

DEMOGRAFIA<br />

1596 (anno) – 1366 (abitanti); 1776 – 1230; 1805 – 1458; 1853 – 1612; 1861 – 1715; 1871 – 1636; 1881 –<br />

1877; 1901 – 2372; 1911 – 2743; 1921 – 2798; 1931 – 3299; 1936 – 3112; 1951 – 3467; 1961 – 3027; 1971 –<br />

3171; 1981 – 3448; 1991 – 3612.<br />

- E<strong>di</strong>fici sparsi e/o <strong>di</strong> particolare valore storico - architettonico<br />

V. Zanella, Breve ricognizione bergamasca. In<strong>di</strong>cazioni su e<strong>di</strong>fici e ambienti notevoli della<br />

provincia, Bergamo 1968, p. 38<br />

CASNIGO – Valle Seriana meri<strong>di</strong>onale, m. 514 s/m, abitanti 3.119.<br />

“Terra tutta posta <strong>di</strong> qua dal Serio verso Gan<strong>di</strong>no in collina della SS. Trinità” (Da Lezze, 1596).<br />

- Sec. XV: oratorio della SS. Trinità, isolato sulla montagna; affreschi, sec. XV e XVI; vincolo, 1913.<br />

- Sec. XVI: chiesa <strong>di</strong> S. Battista arcipresbiterale plebana consacrata nel 1579; vincolo, 1916.<br />

S. Langè, G. Pacciarotti, Barocco Alpino. Arte a architettura religiosa del Seicento: spazio e<br />

figuratività, Jaca Book, Milano 1994, p. 199<br />

FANTONI GRAZIOSO sr. – Costruttore <strong>di</strong> altari, scultore in legno e intagliatore (Rovetta, BG, 1630 – 1693).<br />

Fece appren<strong>di</strong>stato nella bottega del padre, Donato (v.), ricevendola in ere<strong>di</strong>tà e potenziandola<br />

qualitativamente al punto da renderla nota e richiesta anche in siti lontani da Rovetta. Fu importante per lui il<br />

soggiorno <strong>di</strong> lavoro a Parma, che lo aprì alla cultura emiliana. Oltre a sei gran<strong>di</strong> arma<strong>di</strong> nella prima sacrestia <strong>di</strong><br />

S. Martino ad Alzano Lombardo, ritenuti i suoi capolavori, <strong>di</strong>resse la costruzione dell’altare nella<br />

Parrocchiale <strong>di</strong> <strong>Casnigo</strong> (1670 c.). E’ attribuito a lui anche il Crocefisso della chiesa <strong>di</strong> Cerete Basso … .<br />

- E<strong>di</strong>fici religiosi<br />

G. Maironi da Ponte, Dizionario odeporico o sia storico-politico-naturale della provincia

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