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che molti ricorderanno ubicata nel luogo in cui oggi vi è l’entrata principale del cimitero. Il cimitero troverà poi una<br />
nuova sistemazione agli inizi del Novecento, con lo spostamento dell’entrata sulla via della Tribulina, abbellita<br />
da un portico con scalinata oggi scomparsi, con la costruzione “ex novo”, sul lato prospiciente il Serio, della cappella<br />
dei sacerdoti … . Mons. Marelli nella relazione della visita pastorale del 1921 afferma, infatti, che la cappella del<br />
cimitero aveva un altare in getto de<strong>di</strong>cato alla sepoltura <strong>di</strong> Gesù Cristo, mancava <strong>di</strong> sacrestia e gli arre<strong>di</strong> sacri erano<br />
tenuti in una cassa a fianco dell’altare; vi si celebrava la messa <strong>di</strong> frequente.<br />
L’affresco della Deposizione, strappato e restaurato nel 1990, causa l’abbattimento <strong>di</strong> questa cappella, fu collocato<br />
nella nuova, sopra i loculi del clero e, oggi, dopo l’abbattimento anche <strong>di</strong> questa cappella e la sua ricostruzione,<br />
ricollocato sulla facciata della stessa.<br />
…<br />
• G. Angeli, F. Zilioli, S. Doneda, Opere <strong>di</strong> religiosità<br />
popolare a <strong>Casnigo</strong>, Quaderni Casnighesi n. 5, Ferrari<br />
E<strong>di</strong>zioni, Clusone (Bg) 2002, p. 119<br />
TRIBULINA DI PREDALE<br />
1880<br />
Questa cappella, meglio nota come “Trebulina e Prédal” è de<strong>di</strong>cata alla Madonna d’Erbia e fu costruita nel 1880<br />
per in<strong>di</strong>care ai pellegrini dell’alta Valle Seriana l’accesso al sentiero che portava al santuario d’Erbia. Il signor<br />
Bernardo Bonandrini, proprietario del terreno su cui sorgeva la cappelletta, in data 1 maggio 1884 autorizzò<br />
l’arciprete <strong>di</strong> <strong>Casnigo</strong> a prelevare le elemosine fatte presso la stessa purché queste venissero impiegate in opere al<br />
santuario della B. V. d’Erbia. La devozione dei fedeli vi faceva ardere la lampada, specialmente le domeniche sera,<br />
quando vi si radunavano gli abitanti della zona per recitare il Rosario. Fu interessata a lavori <strong>di</strong> restauro nel 1990.<br />
• G. Angeli, F. Zilioli, S. Doneda, Opere <strong>di</strong> religiosità<br />
popolare a <strong>Casnigo</strong>, Quaderni Casnighesi n. 5, Ferrari<br />
E<strong>di</strong>zioni, Clusone (Bg) 2002, p. 110<br />
CHIESA SACRA FAMIGLIA PRESSO IL COTONIFICIO DI SERIO<br />
1887<br />
Fu fondata nel 1887 ed era <strong>di</strong> giuspatronato del Cotonificio Valle Seriana. La chiesetta era una sala<br />
quadrangolare <strong>di</strong> m 20x5, alta m 3,5 con altare in legno e quadro della Sacra Famiglia in oleografia, capocielo,<br />
balaustre e reliquie. Dietro l’altare vi era la sacrestia, a cui si accedeva da due porte nel coro, fornita dei necessari<br />
arre<strong>di</strong> sacri. Dal Cotonificio suddetto riceveva una ren<strong>di</strong>ta annua <strong>di</strong> 720 lire. Dal 1897 vi si conservava il SS.<br />
Sacramento, essendo stato concesso in perpetuo alle Suore <strong>di</strong> Carità che avevano la custo<strong>di</strong>a e la <strong>di</strong>rezione della<br />
chiesa e del convitto per gli operai che risiedevano fuori <strong>Casnigo</strong> e paesi vicini. Vi si celebrava tutti i giorni avendo la<br />
chiesa quale cappellano don Giuseppe Rossi <strong>di</strong> <strong>Casnigo</strong>. La chiesa godeva del privilegio del S. Perdono d’Assisi e vi<br />
si celebrava messa in canto due o tre volte all’anno e la notte <strong>di</strong> Natale. Nella visita pastorale Marelli del 26 giugno<br />
1921 si <strong>di</strong>ce che, sebbene chiusa da cancelli, fu <strong>di</strong>chiarata oratorio pubblico per dare como<strong>di</strong>tà agli abitanti della<br />
frazione Serio <strong>di</strong> partecipare alla s. messa e alle funzioni.<br />
Era in ottimo stato <strong>di</strong> conservazione, possedeva due altari e una sacrestia sufficiente con relativi arma<strong>di</strong> per riporvi<br />
gli arre<strong>di</strong> sacri; vi si teneva l’omelia e la Dottrina ogni domenica e festa e <strong>di</strong>verse altre funzioni durante l’anno, con<br />
esposizione del SS. Sacramento ogni Venerdì. Dal decreto della visita pastorale <strong>di</strong> mons. Bernareggi compiuta il<br />
9 ottobre 1936 appren<strong>di</strong>amo che doveva essere tenuta con maggior decoro, mentre dalla visita pastorale effettuata<br />
dallo stesso nel 1944 appren<strong>di</strong>amo che vi si celebrava la messa festiva.<br />
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