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Untitled - Comune di Casnigo

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• G. Angeli, F. Zilioli, S. Doneda, Opere <strong>di</strong> religiosità<br />

popolare a <strong>Casnigo</strong>, Quaderni Casnighesi n. 5, Ferrari<br />

E<strong>di</strong>zioni, Clusone (Bg) 2002, p. 118<br />

TRIBULINA DEL RIPOSO NELLA VALLE DELLE SPONDE<br />

1844<br />

Citata per la prima volta in un documento comunale del 1844 era de<strong>di</strong>cata all’Immacolata e possedeva un altare in<br />

legno ornato, lampada, cancelli in ferro e atrio sul davanti. Fu restaurata nel 1853. Nel 1880 era bisognosa <strong>di</strong><br />

restauro ma fu restaurata solo nel 1906. Gli ultimi interventi <strong>di</strong> restauro risalgono al 1987, allorché per interessamento<br />

del signor Angelo Ruggeri (Fagòt) e <strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong> volenterosi si è proceduto al rifacimento del tetto e delle opere<br />

murarie.<br />

• G. Angeli, F. Zilioli, S. Doneda, Opere <strong>di</strong> religiosità<br />

popolare a <strong>Casnigo</strong>, Quaderni Casnighesi n. 5, Ferrari<br />

E<strong>di</strong>zioni, Clusone (Bg) 2002, p. 115<br />

TRIBULINA LANZA<br />

1853<br />

E’ de<strong>di</strong>cata alla Madonna del Soccorso e a S. Bernar<strong>di</strong>no. Possiede altare in muratura, lampada e cancello in<br />

ferro31. Cappella <strong>di</strong> proprietà della famiglia Lanza (Sabai-Lanzì) è rappresentata nella mappa del catasto<br />

Lombardo-Veneto del 1853. Nel 1861 era bisognosa <strong>di</strong> restauro. La cappella era dotata <strong>di</strong> quadri sacri, suppellettili<br />

sacre e S. Reliquie, andate <strong>di</strong>sperse negli ultimi decenni. Nell’anno 2000, per interessamento <strong>di</strong> Bettinaglio<br />

Margherita vedova Lanza, la cappella è stata dotata <strong>di</strong> una nuova pala, raffigurante la Madonna del Rosario coi santi<br />

Caterina e Bernar<strong>di</strong>no da Siena, opera <strong>di</strong> G. Battista Lanfranchi <strong>di</strong> Colzate.<br />

31 ACVB, Relazione dell’arciprete Donadoni del 1880 per la visita pastorale <strong>di</strong> mons. Guindani, Cap. IV Oratori<br />

privati e capellette. Del tutto simile la relazione dell’arciprete Cambianica per la visita pastorale <strong>di</strong> mons. Ra<strong>di</strong>ni<br />

Tedeschi del 1907 che <strong>di</strong>ce essere de<strong>di</strong>cata anche a S. Bernar<strong>di</strong>no, APC, p. 43.<br />

…<br />

• G. Angeli, F. Zilioli, S. Doneda, Opere <strong>di</strong> religiosità<br />

popolare a <strong>Casnigo</strong>, Quaderni Casnighesi n. 5, Ferrari<br />

E<strong>di</strong>zioni, Clusone (Bg) 2002, pp. 122-123<br />

CAPPELLA DEL CIMITERO<br />

1861<br />

Il vescovo <strong>di</strong> Bergamo, Mons. Speranza, nella visita pastorale del 1861, <strong>di</strong>ce che dalla parte opposta all’ingresso<br />

del cimitero vi era una piccola cappella che serviva per la sepoltura degli arcipreti. Nella relazione fatta del rev.<br />

arciprete Donadoni, in occasione della visita pastorale <strong>di</strong> mons. Guindani il 16 aprile 1882, riguardo al camposanto,<br />

troviamo scritto che esso era situato a cavallo della strada comunale all’ingresso del paese, <strong>di</strong>feso da muri e<br />

cancelli; che esisteva una croce in legno fuori dal cimitero, sul cantonale sinistro; che vi era la cappella, col relativo<br />

altare ornato con l’effigie del crocifisso, <strong>di</strong> S. Giovanni Battista e <strong>di</strong> S. Sebastiano, il tutto in stato or<strong>di</strong>nario e che,<br />

all’interno <strong>di</strong> essa, si solevano seppellire gli arcipreti e i sacerdoti98. Tale relazione, interessante anche dal punto <strong>di</strong> vista storico, è corredata da uno schizzo del camposanto il<br />

quale ci permette <strong>di</strong> stabilire che: l’entrata si trovava, allora, sul sentiero per “Polegia”, nel punto in cui oggi vi è<br />

l’apertura con inferriata tra le cappelle della famiglie Franchina e Perani; che la cappella dei sacerdoti, <strong>di</strong> cui si parla<br />

nella relazione, con tutta probabilità doveva corrispondere alla camera mortuaria, abbattuta circa trent’anni or sono, e<br />

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