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affresco è il più antico che si conservi in <strong>Casnigo</strong>. AI tempo della sua costruzione serviva forse come portico del<br />
cimitero e da luogo in cui si raccoglievano le ossa esumate dalle sepolture. L’e<strong>di</strong>ficio fu ampliato nel XVIII secolo<br />
verso il vecchio cimitero e, in tale occasione, fu impreziosito da una scenografica scala in arenaria e da affreschi<br />
esterni. Nella seconda metà dell’Ottocento, il portico del piano terreno, per or<strong>di</strong>ne del vescovo Speranza, fu chiuso,<br />
poiché in esso vi erano ossari e ammucchiati teschi ed ossa in gran quantità esumate dalle sepolture e che fornivano<br />
un macabro spettacolo.<br />
• P. Cattaneo, P. Previtali, <strong>Casnigo</strong>. La comunità nello<br />
statuto del XV secolo, E<strong>di</strong>zioni Villa<strong>di</strong>seriane,<br />
Bergamo 1989, pp. 15, 25<br />
Il 19 aprile 1428 si concludeva quella pace <strong>di</strong> Ferrara in seguito alla quale la Valgan<strong>di</strong>no avrebbe ricevuto la sua<br />
salda impronta veneziana (24).<br />
1427<br />
NOTA 24<br />
Dal 1428 al 1797 (trattato <strong>di</strong> Campoformio) Bergamo apparterrà alla Repubblica Veneziana e costituirà, in<br />
terraferma, un caposaldo dei territori della Serenissima.<br />
E’ interessante la nota delle terre <strong>di</strong> Bergamo che il Senato, già il 16 marzo 1428, faceva avere ai suoi oratori a<br />
Ferrara: “… Vallis Seriana inferior et Vallis Serana superior … castrum de Vertua: tenetur per homines <strong>di</strong>cte terre et<br />
est in Valle Seriana inferiori; castrum de Gan<strong>di</strong>no est in Valle Seriana inferiori et est (una) pulcra terra …” (A.S.<br />
Venezia, Senato, Secreta, reg. 10, c.136) … .<br />
E’ strano come la nota non contenga notizie <strong>di</strong> un ‘castrum’ <strong>di</strong> <strong>Casnigo</strong>, poiché, non solo la toponomastica<br />
conserva attualmente due in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> ‘castèl’, ma le stesse sovrastrutture e<strong>di</strong>lizie successive lasciano<br />
chiaramente intendere l’originaria impostazione <strong>di</strong>fensiva in entrambi i casi. In un caso, poi, non solo è<br />
possibile leggere una data (il 1627, su una lastra <strong>di</strong> biellone posta sotto la finestra <strong>di</strong> un ambiente oggi a<strong>di</strong>bito a<br />
stalla) ma la posizione strategica è tale (sperone sud ovest dell’altipiano che <strong>di</strong>vide la Valgan<strong>di</strong>no dalla me<strong>di</strong>a<br />
Val Seriana) da giustificare pienamente l’ipotesi <strong>di</strong> un ‘castrum’ primitivo.<br />
• P. Cattaneo, P. Previtali, <strong>Casnigo</strong>. La comunità nello<br />
statuto del XV secolo, E<strong>di</strong>zioni Villa<strong>di</strong>seriane,<br />
Bergamo 1989, p. 15<br />
Nel 1435 venivano compilati gli statuti della Federazione <strong>di</strong> Valgan<strong>di</strong>no, raccolta <strong>di</strong> un complesso <strong>di</strong> norme<br />
consuetu<strong>di</strong>narie, che la tra<strong>di</strong>zione aveva ormai imposto.<br />
Originariamente tale federazione comprendeva, oltre <strong>Casnigo</strong>, anche i comuni <strong>di</strong> Leffe, Gan<strong>di</strong>no, Barzizza<br />
con Cazzano, Cene, Gazzaniga, Vertova e Colzate, includendo quin<strong>di</strong> anche alcuni paesi posti al <strong>di</strong> fuori dei confini<br />
geografici della Valle, dalla quale essa prendeva nome … .<br />
1435<br />
• P. Cattaneo, P. Previtali, <strong>Casnigo</strong>. La comunità nello<br />
statuto del XV secolo, E<strong>di</strong>zioni Villa<strong>di</strong>seriane,<br />
Bergamo 1989, pp. 18-19<br />
… nel 1454, il Colleoni era <strong>di</strong> nuovo passato da Venezia allo Sforza (da quattro anni riconosciuto Signore <strong>di</strong><br />
Milano): ne pagò il prezzo anche la Valgan<strong>di</strong>no; Bergamo fu salvata dal voltafaccia del condottiero bergamasco.<br />
Nella progressiva sistemazione, in cui Venezia cercò <strong>di</strong> risolvere il problema spinoso dei rapporti tra<br />
Bergamo e il suo territorio, quest’ultimo, <strong>di</strong>viso in pianura e montagne o Valli, venne sud<strong>di</strong>videndosi in<br />
quattor<strong>di</strong>ci quadre – oltre le quattro Valli più settentrionali <strong>di</strong>sgiunte dal rimanente della provincia – e in alcune<br />
podesterie separate (Lovere, e altre in pianura).<br />
1454<br />
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