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Untitled - Comune di Casnigo

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nuova lingua è in stretta <strong>di</strong>pendenza dalla precedente: i latinismi frequenti non sono elementi molto <strong>di</strong>versi dal<br />

volgare e accanto alla redazione originale si <strong>di</strong>ffonde quella più intelleggibile e accessibile.<br />

Ancora nell’ambito dell’incompleto e del frammentario si recupera lo ‘statutum vetus’ <strong>di</strong> Gan<strong>di</strong>no attraverso una<br />

copia cartacea settecentesca: “Dalli statuti del commun <strong>di</strong> Gan<strong>di</strong>no compilati in libro <strong>di</strong> pergamena o sul fine del<br />

secolo decimo terzo o certamente alcuni, cioè li posteriori in principio del secolo decimoquarto” … . Il nucleo<br />

originario, caratterizzato da <strong>di</strong>sposizioni relative allo sfruttamento dei boschi, consta <strong>di</strong> ventotto capitoli cui si<br />

aggiungono quelli emanati nel periodo compreso tra il 1313 e il 1350; altri tre estratti dal ‘corpus’ del 1397<br />

completano la conoscenza <strong>di</strong> questa normativa precedente a quelle più note approvate l’una nel 1445, l’altra nel<br />

1460, posteriormente all’or<strong>di</strong>namento della Valle che risale al 1435 … .<br />

Un’interessante testimonianza <strong>di</strong> or<strong>di</strong>namenti rifusi in ambito veneto è costituita dallo statuto della<br />

comunità <strong>di</strong> <strong>Casnigo</strong>, povera <strong>di</strong> risorse e anche <strong>di</strong> memorie, che si è però data una legislazione riconducibile<br />

alla fine del sec. XV, rielaborazione e organizzazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>sposizioni precedenti allo stesso dominio veneto … . La<br />

redazione avvenne probabilmente nel periodo successivo al riassetto territoriale e giuri<strong>di</strong>co conseguente alla<br />

signoria veneta: “El se comenza la forma <strong>di</strong> statuti et or<strong>di</strong>namenti del comun el loco e <strong>di</strong> homini de la terra de<br />

Cazenicho de Val Seriana de sot, del vescovato da Bergomo, fata et or<strong>di</strong>nata a laude et honore de Dio et a<br />

magnificentia de la illustrissima et excellentissima signoria nostra da Vinetia et a conservatione e stato del <strong>di</strong>tto<br />

comu de Cazenico, e no in reprensione de li homini antiqui passati de esso comu da Cazenico, ma maximamente<br />

a resistentia et expulsione de li errori et cautelli regnanti, et perché la natura sempre circa de conponere novi<br />

formi”. Gli uomini <strong>di</strong> <strong>Casnigo</strong> hanno scelto come mezzo espressivo del documento scritto il volgare che su un<br />

impianto strutturale latino manifesta l’esistenza <strong>di</strong> varietà locali, soprattutto nell’ambito della toponomastica, dei<br />

patronimici … . Al manoscritto conservato a Roma presso la Biblioteca del Senato si aggiunge una versione<br />

eseguita dal notaio Giovanni Battista Cassoni <strong>di</strong> Vertova – lo stesso che nel 1743 volse in lingua italiana la serie<br />

<strong>di</strong> statuti <strong>di</strong> Vertova – che <strong>di</strong>chiara autenticando la sua opera “De suo originali fideliter traxi et de lingua ru<strong>di</strong> et<br />

in<strong>di</strong>recta, in sermonem rectum Italicum reduxi, omissis rebus nihil spectantibus et cum aliquibus glosis in margine<br />

ed in fide subscripsi”, lasciandoci il sospetto <strong>di</strong> una lettura frettolosa e <strong>di</strong> una traduzione poco fedele … .<br />

Il numero <strong>di</strong> co<strong>di</strong>ci che ci hanno tramandato la normativa della Valle Seriana, in periodo veneto <strong>di</strong>visa in<br />

superiore e inferiore, – quella <strong>di</strong> mezzo era rappresentata dalla Val Gan<strong>di</strong>no –, supera ogni aspettativa:<br />

un<strong>di</strong>ci manoscritti riguardano lo statuto della federazione della Valle Seriana inferiore, redatto nel 1434, cinque<br />

quello della Valle Seriana superiore, compiuto nel 1460 e approvato nel 1461, tre<strong>di</strong>ci sono attinenti a nove<br />

comuni delle due federazioni. Completa questo panorama un “Libro dell’or<strong>di</strong>ni della sp. Valle (Seriana superiore)”<br />

in cui sono raccolti i capitoli relativi all’elezione del podestà e dei provve<strong>di</strong>tori <strong>di</strong> valle … . Nessun originale ma<br />

copie trascritte fedelmente, come sempre <strong>di</strong>chiarano i notai che arricchiscono il ‘corpus’ <strong>di</strong> ulteriori or<strong>di</strong>namenti in<br />

materia <strong>di</strong> dazio, <strong>di</strong> confini, <strong>di</strong> beni comunali, <strong>di</strong> miniere e, cosa ancor più interessante, dei corsi delle valute in<br />

periodo secentesco uniti alle normali ducali e decreti. Il volgarizzamento dello statuto della Valle Seriana inferiore<br />

è conservato in un co<strong>di</strong>ce del sec. XVI; inoltre la traduzione effettuata da Giacomo Gritti, dottore in “ambo le leggi<br />

e curato titolato <strong>di</strong> Villa <strong>di</strong> Serio” nel 1672, ha una più ricca tra<strong>di</strong>zione … .<br />

‘L’universitas’ della Valle Seriana superiore si governa con un or<strong>di</strong>namento completo <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto pubblico, civile e<br />

penale <strong>di</strong>sposto in modo organico il quale, essendo abbastanza tardo (1460), può aver beneficiato dell’apporto<br />

dell’esperienza <strong>di</strong> redazioni anteriori … . Le copie <strong>di</strong> poco posteriori al riconoscimento della legislazione sono<br />

redatte da due membri della stessa famiglia: quella del 1474 da Bertolino <strong>di</strong> Francesco Marchetti Scalvinoni <strong>di</strong><br />

Clusone e quella del1482 da Francesco Scalvinoni …; allo stesso ramo si deve far risalire anche la copia pretoria<br />

sottoscritta dal vice cancelliere Giovanni Francesco Scalvinoni <strong>di</strong> Clusone il 23 gennaio 1753 e conservata nel<br />

ricco fondo statutario della Biblioteca Giustiniani <strong>di</strong> Venezia … .<br />

[pp. 60-61]<br />

STATUTO DEL COMUNE DA CAZENICHO<br />

Sec. XV<br />

Roma, Biblioteca del Senato, Stat. ms. 70 (già ‘fondo Vienna’, 41)<br />

Membr., ff. I-48-I, mm. 230x170 , 30-31 linee lunghe in gotica libraria (Tav. IV).<br />

Fascicoli: 1, 7 1 ; 2 4 ; 3-5 10 ; 6 12 ; rigatura a piombo. Alla numerazione antica che non considera il primo e l’ultimo<br />

foglio, se ne aggiungono una moderna a matita in alto a destra (che seguo) e una stampigliata in basso. La<br />

pergamena dei fogli <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a è più bianca <strong>di</strong> quella del testo giallognola e scura. Titoli, paragrafi e iniziali <strong>di</strong><br />

capitolo in rosso; f.6r: lettera I in inchiostro rosso con <strong>di</strong>segni. F.1rv: Scritture varie e prove <strong>di</strong> penna. f.1v: “Jesus<br />

Christus. Dio voia che sia salvato questo statuto per resone per tuti li vesini de Cazenicho in tuto aziò che se<br />

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