12.06.2013 Views

Untitled - Comune di Casnigo

Untitled - Comune di Casnigo

Untitled - Comune di Casnigo

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Bergamo da Giovanni Ruggero Soar<strong>di</strong>, e non solo credeva opportuno <strong>di</strong> confermare alla Valgan<strong>di</strong>no i soliti<br />

privilegi (20) , ma largheggiava anche in esenzioni e concessioni.<br />

Tale precedente mosse ancora i comuni della Valgan<strong>di</strong>no, un<strong>di</strong>ci anni dopo, al giuramento <strong>di</strong> fedeltà a Filippo<br />

Maria Visconti, signore <strong>di</strong> Milano, quando questi, grazie soprattutto al Carmagnola, ebbe la resa <strong>di</strong> Bergamo (21) .<br />

Nel 1427 la Valle non esitò a cambiar ban<strong>di</strong>era (22) pur <strong>di</strong> salvare almeno una parvenza d’in<strong>di</strong>pendenza dalla<br />

città (23) .<br />

Il 19 aprile 1428 si concludeva quella pace <strong>di</strong> Ferrara in seguito alla quale la Valgan<strong>di</strong>no avrebbe ricevuto la<br />

sua salda impronta veneziana (24) .<br />

Il18 giugno 1428 il doge Francesco Foscari riconfermava alla Valgan<strong>di</strong>no la sua completa autonomia; in<br />

virtù <strong>di</strong> tale privilegio, gli uomini della Valle <strong>di</strong>ventavano in<strong>di</strong>pendenti dal <strong>Comune</strong> o città <strong>di</strong> Bergamo, e dovevano<br />

versare a Venezia la tassa che veniva pagata al tempo <strong>di</strong> Pandolfo Malatesta: metà il1° gennaio, l’altra metà il 1°<br />

luglio.<br />

Tutti gli introiti per condanne emesse nell’ambito della Valle rimanevano invece nella cassa comunale (25) .<br />

LA FEDERAZIONE DI VALLE<br />

Nel 1435 venivano compilati gli statuti della Federazione <strong>di</strong> Valgan<strong>di</strong>no, raccolta <strong>di</strong> un complesso <strong>di</strong> norme<br />

consuetu<strong>di</strong>narie, che la tra<strong>di</strong>zione aveva ormai imposto (26) .<br />

Originariamente tale federazione comprendeva, oltre <strong>Casnigo</strong>, anche i com uni <strong>di</strong> Leffe, Gan<strong>di</strong>no,<br />

Barzizza con Cazzano, Cene, Gazzaniga, Vertova e Colzate, includendo quin<strong>di</strong> anche alcuni paesi posti al <strong>di</strong><br />

fuori dei confini geografici della Valle, dalla quale essa prendeva nome (27) .<br />

In tutto il territorio amministrava la giustizia il Podestà, chiamato anche Rettore o Vicario, il quale era per legge<br />

un patrizio <strong>di</strong> Bergamo, mandato dai rettori della città a rappresentare nella Valle il governo veneziano (28) .<br />

Egli durava in carica solo sei mesi, alla scadenza dei quali poteva essere sostituito o riconfermato dai Rettori <strong>di</strong><br />

Bergamo. L’onere finanziario inerente al suo salario era proporzionalmente ripartito tra i Comuni della Valle. Era<br />

competente a giu<strong>di</strong>care in alcune cause civili e criminali (penali). Prima <strong>di</strong> assumere il suo ufficio, il vicario doveva<br />

prestare, davanti all’arengo, solenne giuramento <strong>di</strong> osservare gli statuti, gli or<strong>di</strong>ni, le consuetu<strong>di</strong>ni e le leggi della<br />

Valle. Durante tutto il tempo del suo mandato, risiedeva a Gan<strong>di</strong>no, il più grosso e ricco paese della federazione,<br />

e non poteva assentarsi dalla Valle per più <strong>di</strong> quin<strong>di</strong>ci giorni consecutivi, a meno che non avesse l’autorizzazione<br />

del governo veneziano, dei Rettori <strong>di</strong> Bergamo e della maggior parte degli Anziani.<br />

Questi ultimi erano i membri del Consiglio <strong>di</strong> Valle, supremo organo collegiale della federazione. Erano in<br />

numero <strong>di</strong> otto, così ripartiti: due per Gan<strong>di</strong>no, uno per Leffe, uno per Barzizza e Cazzano, uno per <strong>Casnigo</strong>, uno<br />

per Gazzaniga, uno per Vertova, ed uno per Cene e Colzate. Dopo aver giurato, essi <strong>di</strong>ventavano gli unici<br />

legittimi rappresentanti della federazione, e riunendosi in Gan<strong>di</strong>no, nell’attuale salone della Valle, a maggioranza<br />

<strong>di</strong> sei potevano prendere provve<strong>di</strong>menti, deliberare spese e operare tutto quello che ritenessero utile al bene<br />

della federazione, facendo eseguire inoltre tutti gli or<strong>di</strong>ni della Repubblica <strong>di</strong> Venezia.<br />

Gli Anziani provvedevano inoltre all’elezione <strong>di</strong> un cancelliere (29) da affiancare al Vicario per la registrazione<br />

degli atti giu<strong>di</strong>ziari, nonché <strong>di</strong> un tesoriere con il compito <strong>di</strong> riscuotere le entrate e <strong>di</strong> saldare le spese della Valle<br />

tenendo esatto conto <strong>di</strong> tutto. L’operato del tesoriere era costantemente vigilato dagli Anziani, per evitare che si<br />

verificassero appropriazioni indebite.<br />

L’incarico degli Anziani durava sei mesi, allo scadere dei quali si doveva provvedere, entro quin<strong>di</strong>ci giorni, al<br />

rinnovo del Consiglio, tenendo presente che almeno due membri del precedente dovevano essere riconfermati.<br />

La formula federativa scelta dalla Valgan<strong>di</strong>no era pienamente rispondente alle esigenze dei suoi comuni, se si<br />

considera che essa durò immutata fino alla caduta della Serenissima (1797). I legami federativi non erano mai tali<br />

da menomare le autonomie locali: ogni <strong>Comune</strong> aveva piena libertà amministrativa nell’ambito del suo territorio.<br />

LA DOMINAZIONE VENEZIANA<br />

La seconda e<strong>di</strong>zione del Belotti inserisce la riproduzione (da P. Mortier – Amsterdam) della ‘Carta<br />

dell’or<strong>di</strong>namento amministrativo dato da Venezia al territorio bergamasco con la <strong>di</strong>visione in Quadre e<br />

Podestarie separate’ (30) .<br />

La tavola (a colori) non reca data; ma, se è vero che la ripartizione del territorio bergamasco non poté<br />

coincidere con la pace <strong>di</strong> Ferrara a causa delle guerre che ancora lo sconvolsero durante la prima metà del<br />

Quattrocento e per il necessario e lento coor<strong>di</strong>namento delle molteplici concessioni fatte da Venezia in relazione<br />

ai <strong>di</strong>ritti tra<strong>di</strong>zionali e al conflitto fra città e territorio (31) , la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> Venezia a concedere sollecitamente e<br />

ripetutamente esenzioni a comuni e a privati (32) – e a usare atti <strong>di</strong> equità (comunque aventi almeno la parvenza <strong>di</strong><br />

giustizia imparziale) soprattutto in considerazione dell’appoggio ricevuto dagli abitanti per la sua azione <strong>di</strong><br />

101

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!