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Untitled - Comune di Casnigo

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tanto quando vengono per il comun a Bergomo et per la terra sol<strong>di</strong> 2 ½ al giorno.<br />

Un nodaro con sol<strong>di</strong> 15 al mese et per la terra et alli molini sol<strong>di</strong> 3 ½.<br />

Un masserolo che scode et paga le gravezze in Camera descritte nei conti <strong>di</strong> essa et la limitatione dei datii<br />

essenti come gl’altri della valle con sallario de L. 100, dà conto alli sin<strong>di</strong>ci et creden<strong>di</strong>eri; il maneggio de uno anno<br />

importa L. 3.000.<br />

Raccolti de grani debolissimo per tre mesi, con poche castagne, senza vino et non<strong>di</strong>meno la terra vale sino L.<br />

500 la pertica.<br />

Gli huomini per il più sono testori da panni per le terre de Albino et Gan<strong>di</strong>no; tutti poveri, che il più ricco non ha<br />

più de d.ti 4 mila de cavedale. Molti stanno a Venetia mercantando in vini et altri portatori pure da vino et alcuni<br />

pochi sono lavorenti <strong>di</strong> lana.<br />

Fiume Serio e Seriole come <strong>di</strong> sopra.<br />

Molini n. 4.<br />

Animali: vachine n. 185, cavalli et muli n. 15, pecore n. (...). //<br />

Chiesa parochial S.to Gio. Battista archipresbiterato con entrata de L. 1.000 incirca; beni proprii senza<br />

gravame del comune, ma li beni prima erano <strong>di</strong> esso comune.<br />

Un capellano in detta chiesa con sallario de scu<strong>di</strong> 40 de un legato qual paga la Misericor<strong>di</strong>a, ma la comonità<br />

agginge altri <strong>di</strong>eci o quindeci ducati.<br />

S.to Spirito chiesa poverissima <strong>di</strong> devotione.<br />

La Santissima Trinità chiesa <strong>di</strong> devotione nella sumità del monte governata da alcuni fratelli <strong>di</strong>siplini.<br />

La Misericor<strong>di</strong>a ha <strong>di</strong> entrata L. 1.650, governata da cinque huomini eletti dal Consilio al quale loro rendono<br />

buon conto ogn’anno.<br />

P. Cattaneo, P. Previtali, <strong>Casnigo</strong>. La comunità nello statuto del XV secolo, E<strong>di</strong>zioni<br />

Villa<strong>di</strong>seriane, Bergamo 1989, pp. 13-19, 22-35<br />

IL NOME<br />

Non appare tuttora possibile stabilire, se non per approssimazione, l’etimo del nome ‘<strong>Casnigo</strong>’, né datarne<br />

l’origine (1) .<br />

Nello statuto si legge: ‘Cazanco’ (c30v, 13), ‘Cazenico’ (c2r, 3), ‘Cazenich’ (c3v, 9), (2) ; ma siamo ormai nel<br />

Quattrocento, e il nome ha già certamente una storia <strong>di</strong> secoli.<br />

Una ‘curte casinico’ compare in un co<strong>di</strong>ce longobardo del 905 ; come ‘loco et fundo Cazanico’ è in<strong>di</strong>cata la<br />

località dove sono situati terreni e case donati nel 1082 dal vescovo <strong>di</strong> Bergamo, Amolfo, alla cattedrale <strong>di</strong> S.<br />

Alessandro. E’ probabile che i due toponimi si riferiscano a <strong>Casnigo</strong>.<br />

Castello Castelli, nel suo ‘Chromcon bergomense’ ricorda un “Tegnosa da Cazzanico”, “appiccato per la gola”<br />

con tre<strong>di</strong>ci compagni a Ghisalba, l’8 giugno 1381, nel corso delle lotte tra guelfi, e ghibellini (3) .<br />

‘Cazanich’ si legge nello statuto <strong>di</strong> Leffe (1479); ‘Chazanicho’ in una donazione (1495) al Consorzio della<br />

Misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Vertova; ‘Ghazanigho’ nello schizzo leonardesco (1509) che esamineremo.<br />

Ma un documento del 1392, relativo ai confini <strong>di</strong> Colzate, con ‘Cazanico’ in<strong>di</strong>ca quasi certamente <strong>Casnigo</strong>, con<br />

‘Cazanigo’ Gazzaniga (4) .<br />

In <strong>di</strong>versi contratti d’acquisto <strong>di</strong> terreni stipulati nel 1575, Zoanne Pinto, ‘notaro in <strong>Casnigo</strong>’, scriverà con<br />

in<strong>di</strong>fferenza: ‘Casgnigo’, Chasnigo’, ‘Casnicho’ e, ad<strong>di</strong>rittura, ‘Casgnigno’.<br />

Gabriele Rosa sostiene (5) che sono nostrali i nomi dei paesi composti <strong>di</strong> ‘Ca’, che sta per casa, e <strong>di</strong> un suffisso<br />

che sta a in<strong>di</strong>care una famiglia, così come ‘Ca-snic’. Sarebbero dunque stati i nomi delle famiglie a dare origine<br />

al nome del paese o delle contrade ove le famiglie stesse abitavano.<br />

Antonio Tiraboschi invece afferma (6) : “Casnic: della Valle Seriana Inferiore, in italiano ‘marroneto’. La<br />

voce vernacola è <strong>di</strong> molta importanza, perché parmi possa servire a spiegare i nomi <strong>di</strong> molti luoghi”. Il<br />

Tiraboschi si richiama dunque ai marroni, i castagni che danno il frutto più grosso e più saporito delle comuni<br />

castagne.<br />

D.G. Zambetti <strong>di</strong>ce (7) che <strong>Casnigo</strong> deriva dal latino ‘casnicum’ e “probabilmente da castanetum<br />

(castagneto) che nel <strong>di</strong>aletto bergamasco si riduce con facilità a Casnig”; e cita a sostegno della sua<br />

ipotesi i ‘fons casnar i’ (funghi che crescono presso le ceppaie dei castagni), e la frazione ‘Castagneta’ del<br />

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