Antologia Pagine Ribelli Volume Terzo

Antologia Pagine Ribelli Volume Terzo
Camminiamo lungo il sentiero della vita, soli, nel
silenzio, nel vuoto che ci avvolge, di cui facciamo
parte noi stessi; gli sforzi che facciamo ogni istante
per vivere, per sopravvivere, per amare, per odiare,
per primeggiare, per partire, per arrivare, per
migliorare, sono solo vane illusioni, hanno
unicamente scopo egoistico, spinti dalla necessità di
mentire a noi stessi, di sentirci importanti per
qualcosa o per qualcuno, di convincerci che
lasceremo una qualche traccia, qualcosa di
importante, che congelerà la memoria che il mondo
ha di noi.
Invece non siamo altro che un piccolo, effimero,
gelido soffio di vento.
Nadia trascinava con sé il peso di questi pensieri,
divenuto ormai insostenibile.
La domanda che ogni notte aveva respinto con forza
la trovò ora debole, inerme e le squarciò l’animo,
come una fredda lama lacera la carne: che la morte
potesse finalmente separarla da quell’ingombrante
nulla, donandole la serenità che in vita non era
riuscita a raggiungere?
La consapevolezza si fece violentemente strada nella
sua coscienza, la flebile fiamma di speranza
tenacemente sopravvissuta nel suo cuore, infine, si
arrese.
Nadia strinse a sé, delicatamente, i pochi brandelli
rimasti della sua esistenza, guardò ancora una volta la
sua città, le sorrise, con gratitudine, e svanì, nel gelido
vento d’inverno.
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