Antologia Pagine Ribelli Volume Terzo

Antologia Pagine Ribelli Volume Terzo
e non. Sono provata. Vorrei uscire, se col diploma o
meno fate voi.
Con quell'aria solenne che caratterizza ogni suo
singolo movimento, studiato e mediato, si rivolge ai
presenti.
“Colleghi. Direi che può bastare. Che ne dite?”
Distratti cenni d'assenso, misti alla rassegnata
consapevolezza d'essere appena all'inizio della
mattinata d'esame.
“Non vogliamo rubarle altro tempo, che immagino
davvero prezioso se investito in pensieri così
profondi e rivoluzionari.” Si rivolge a me, con quel
ghigno malefico che conosco, da un'ora a questa
parte. E di cui mi ricorderò per molti anni ancora.
“Può andare.”
Raccolgo le mie poche cose, disposte a cerchio
attorno alla sedia. Lo zaino. Le dispense. La copia
della tesina. Un piccolo portafortuna appoggiato
vicino ai miei piedi, nascosto dietro ad essi. Mi alzo.
“E domani, cosa farà domani?” domanda a
bruciapelo, sparata a distanza ravvicinata come un
colpo alla tempia. Mi spiazza. Che vuole ancora
quest'individuo?
“Domani? Credo andrò al mare!” rispondo,
candidamente.
Una risata sinceramente sprezzante spezza il silenzio
artefatto dell'aula afosa. La bile mi avvolge lo
stomaco. Vorrei saltare su quel banchetto in
compensato verde sbiadito, e tirare un calcio nei denti
a quel cazzone borioso. Vorrei scomporlo da quel
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