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David Donnini COME NACQUE LA BIBBIA - Giano Bifronte

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le precedenti invasioni degli Hyksos avevano potuto produrre.<br />

In breve tempo, a partire dalla sua nomina al trono, il nuovo faraone rivoluzionò la<br />

religione di stato, spodestò la classe sacerdotale, sostituì il molteplice panteon egizio<br />

con una curiosa fede monoteistica. Si trattava forse del primissimo esempio nella storia<br />

di monoteismo di stato, incentrato sul culto del disco solare, che era chiamato Aton.<br />

Anche la capitale fu spostata ad Akhet-aton, più a nord rispetto a Tebe, e il sovrano<br />

mutò il proprio nome da Amenofi ad Akhenaton, o Ekhnaton (amato da Aton).<br />

Nell'insegnamento di Akhenaton possiamo notare la insistente ricorrenza del termine<br />

"maet" (verità), ed egli stesso si definiva "vivente nella verità", al punto da sovvertire la<br />

tradizione che, nelle opere d'arte, era solita presentare il sovrano in una forma<br />

stereotipata, coerente col formalismo celebrativo, e si faceva ritrarre in scene di vita<br />

familiare, mentre insieme alla moglie Nefertiti e alle figlie passeggiava e faceva offerte al<br />

dio sole.<br />

Fu, probabilmente, un faraone dal volto umano; sappiamo che perseguì una politica<br />

pacifista, riducendo le spese militari e rinunciando alla difesa ad oltranza dei territori fuori<br />

dall'Egitto. Possiamo ragionevolmente ipotizzare che ciò comportasse una diminuzione<br />

del prelievo fiscale; possiamo anche avanzare l'idea che il popolo percepisse, nella<br />

figura del suo bizzarro faraone, qualcosa di meno lontano da sé di quanto non fossero<br />

stati i precedenti sovrani e sacerdoti. Ma queste, ci tengo a chiarirlo, sono speculazioni<br />

arbitrarie, senza un fondamento nelle prove storiche.<br />

E' abbastanza immediato pensare che un sistema del genere difficilmente avrebbe<br />

potuto funzionare a lungo. Infatti gli hittiti premevano ai confini orientali del regno e<br />

sfruttarono la circostanza per espandere il loro dominio a spese dell'Egitto. Molti fra i<br />

sacerdoti spodestati e gli aristocratici intuirono i pericoli della circostanza e tramarono<br />

per preparare una restaurazione del precedente regime e riconquistare i privilegi perduti.<br />

Allorché Akhenaton morì (intorno al 1362 a.C.), la moglie Nefertiti si adoperò per far<br />

salire al trono il giovanissimo genero Tut-ankh-aton, ma, alla morte della stessa Nefertiti,<br />

sacerdoti ed aristocratici approfittarono della situazione instabile e dell'inesperienza del<br />

nuovo faraone, per iniziare una rapida controriforma e per rimettere in piedi gli antichi<br />

poteri e la religione tradizionale dell'Egitto. La città di Akhet-aton fu abbandonata e la<br />

capitale fu ristabilita a Tebe. Anche il nome del faraone fu opportunamente corretto in<br />

Tut-ankh-amon, coerentemente col culto restaurato del dio Ammon. Tutti conosciamo il<br />

famoso faraone, è l'unico di cui è stata scoperta la tomba intera, inclusa la mummia, e<br />

questo ritrovamento è stato l'evento più spettacolare dell'archeologia egiziana.<br />

E' ovvio che, con l'avvento della restaurazione, una parte della società egiziana, che si<br />

era sviluppata alla corte di Akhenaton, visse un pesante tracollo. Possiamo facilmente<br />

immaginare in quale difficile situazione si siano trovati i suoi ex funzionari e sacerdoti,<br />

improvvisamente esautorati e, probabilmente, perseguitati.<br />

Ora, come spesso succede in questi casi, se sono i grandi poteri a stabilire certe tappe<br />

importanti del cammino storico, sono alcuni poteri meno appariscenti (oserei dire occulti)<br />

a dirigere il cammino definitivo della storia, anche se a lunga scadenza. Infatti è<br />

assolutamente certo che l'esperienza del regno di Akhenaton aveva lasciato una traccia<br />

profonda, non solo negli interessi politici e nei rancori di quanti erano stati colpiti dalla<br />

controriforma, ma anche, e forse soprattutto, nell'inconscio collettivo, grazie all'idea di<br />

una teologia monoteistica, che sostituiva le figure fantasiose delle numerose divinità col<br />

concetto affascinante di un principio creatore unico ed universale, irrimediabilmente<br />

superiore a quello delle immagini dall'aspetto antropomorfico o animale, simboleggiato<br />

dal disco solare; in cui chiunque riconosce istintivamente la paternità di ogni<br />

manifestazione della vita terrestre.<br />

Sebbene non ci siano elementi per riportare alla luce, dall'oblio in cui sono stati<br />

definitivamente sepolti, i movimenti e le trame di coloro che, per interesse o per<br />

adesione ideologica, simpatizzavano con le concezioni dell'ormai sconfitto sistema<br />

politico-religioso di Akhenaton, possiamo essere certi che questo desiderio di ritorno alle<br />

novità di cui l'Egitto aveva avuto un assaggio, non ha mai più abbandonato almeno una<br />

parte della società di questo paese, e ha giocato un ruolo non indifferente nella dinamica<br />

delle conflittualità interne.

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