la sveglia scolastica - CISA - Consorzio Intercomunale di Servizi per ...

LA SVEGLIA SCOLASTICA
Classe VB dell’Istituto Comprensivo di Lanzo Torinese
EDIZIONE STRAORDINARIA
I RIFIUTI
COME POSSIAMO
LIMITARE LA QUAN-
TITA’ DI RIFIUTI DA
SMALTIRE?
Il problema dei rifiuti sta aumentando
giorno dopo giomo,
perchè l’uomo, oltre a non fare la
raccolta differenziata, abbandona
i rifiuti negli ecosistemi.
Per diminuire questo problema ci
sono alcuni sistemi come la
raccolta differenziata, che prevede
la divisione dei vari materiali, il
compost dove si devono mettere
prodotti biodegradabili, come le
foglie secche, resti di pane, fondi
di caffè, resti di frutta e verdure,
ecc.
Alcune regole che si dovrebbero
rispettare sono:
- usare beni che hanno una vita più
lunga
- usare gli stessi materiali per più
usi consecutivi: la vita di un bene
di consumo può essere allungata
anche impiegandolo successivamente
a scopi diversi
- evitare i consumi superflui
- insegnare nelle scuole di non
gettare i rifiuti nell’ambiente,
perchè oltre a danneggiare
l’ecosistema danneggia anche
l’economia.
Ci sono altre possibilità come:
- diminuire le tasse sui rifiuti
- aumentare il finanziamento sugli
inceneritori
-diminuire il costo della costruzione
dei cassonetti della raccolta
differenziata
- costruire piccoli centri di
riciclaggio in paesi e città.
Nicola, Emanuele e Tommaso
I RIFIUTI: UNA NUOVA MATERIA PRIMA
I rifiuti non sono solo un grosso
problema ambientale ed economico
ma possono rivelarsi
vantaggiosi e utili per il futuro.
Liberarci di tutti i rifiuti che
produciamo è molto difficile, ma
molti degli elementi che buttiamo
via possono essere RIUTILIZ-
ZATI o RICICLATI.
Se riciclassimo di più la nostra
immondizia risolveremmo in parte
il problema delle DISCARICHE e
causeremmo meno danni all’ambiente.
Riciclare materiali usati significa
avere meno bisogno di nuove
materie prime, consumare meno
energia per la produzione di nuovi
oggetti e inquinare meno l’ambiente
rispetto a quando si usano
materie prime originali.
Pensate che: il riciclaggio di un Mg
di rottame di vetro, oltre al
risparmio di 700 kg di silice, 150
kg di soda e 100 kg di calcare,
comporta anche l’economia di 150
lt. di petrolio.
Lo sapevate che fabbricare carta
partendo dalla carta straccia
richiede solo il 50% dell’energia
necessaria per i processi che
partono dal legno? E quanti alberi
si salverebbero! Ogni anno ognuno
di noi consuma in carta e cartone
l’equivalente di due alberi. La
carta raccolta rappresenta circa il
30% dei rifiuti prodotti.
Con la raccolta differenziata
diminuisce del 30% la quantità dei
rifiuti.
Immaginate che se mettessimo una
sull’altra tutte le lattine che sono
state gettate via in un anno in Italia
potremmo raggiungere la luna.
Eppure ogni anno si buttano via
miliardi e miliardi di lattine mentre
produrre lattine con alluminio
riciclato richiede solo il 5%
dell’energia necessaria per
produrre lattine con alluminio
grezzo.
Buttare via una lattina equivale a
buttare via un terzo di litro di
benzina: tanta infatti è l’energia
richiesta per produrre delle materie
prime.
Il regolamento è valido anche per
il riciclaggio dell’acciaio e della
plastica.
Erika e Francesca
RICICLANDO SI
SALVA LA NATURA
Nuovi consigli per riciclare
Il problema dello smaltimento
dei rifiuti è uno dei più gravi degli
ultimi anni perché la natura viene
numero unico 05 giugno 2002 -pag. 1
danneggiata. Per risolverlo si è
scelto un metodo in cui si
differenziano carta, plastica,
alluminio, pìle, farmaci ... e si
chiama riciclaggio. E’ ancora poco
praticato forse perché costa un po’
di fatica e non sempre esistono i
cassonetti. Invitiamo però la gente
a buttare i rifiuti negli appositi
cassonetti perché possano essere
riutilizzati e diventare nuovi
prodotti e far diminuire la tassa sui
rifiuti, ma anche la quantità dei
rifiuti. Per incentivare la raccolta
differenziata il comune dovrebbe
offrire ad ogni famiglia dei
contenitori, tipo secchiello, per
separare i rifiuti ed ogni settimana
un incaricato passando di famiglia
in famiglia, con l’aiuto di un
camion , riuscirebbe a svuotare i
rifiuti da questi contenitori.
Nei condomini bisognerebbe far
costruire dei condotti che portano
i rifiuti negli appositi contenitori.
La popolazione, dovrebbe essere
dotata di sacchetti di vario colore
per la raccolta differenziata.
Naturalmente le famiglie,
dovrebbero collaborare organizzandosi
seriamente per far
fronte ai vari problemi di
smistamento.
Federico e Michel

LA SVEGLIA SCOLASTICA numero unico 05 giugno 2002 -pag. 2
CHE COSA SONO I RIFIUTI?
Secondo il vocabolario la parola
“ rifiuto “ significa un ammasso
di cose da buttare negli appositi
contenitori mentre su Internet uno
scarto è una cosa già utilizzata che
non serve più e quindi da buttare.
Per noi sono scarti di cibo e di
prodotti che non ci servono più e
che dovremo “trattare bene”
perché senza di essi nel futuro le
materie prime scompariranno.
Possono inquinare se li lasciamo
in giro. In realtà il concetto di
rifiuto è molto vario e può
diversificarsi. Ad esempio, per
alcune persone, il pane del giorno
prima si può considerare un rifiuto
invece per altre persone che non
hanno niente da mangiare è
indispensabile, inoltre per chi non
spreca quello che ha può essere
riutilizzato per fare il pane pesto.
Ogni rifiuto ha origine da materie
I rifiuti che non rispettano
l’ambiente diventano ogni giorno
un problema più grosso. Ognuno
di noi può aiutare l’ecosistema
partendo dalla scelta del prodotto
confezionato.
La massaia dovre-bbe preferire la
merce senza imballaggi o con il
minor numero di materiali, le
confezioni famiglia alle monodosi,
i prodotti concentrati.
Bisognerebbe preferire imballaggi
riutilizzabili, come le bottiglie di
vetro che potrebbero diventare a
rendere. Occorrerebbe preferire
prodotti riutilizzabili e non “usa e
getta“ (stoviglie di carta, rasoi,
penne ecc... ecc...). Nel caso dei
paesi industrializzati si parla di
società dello spreco o, in altre parole,
di società dell’ “usa e getta.
Alle feste usiamo posate e stoviglie
di plastica; se facciamo la spesa al
supermarket, torniamo a casa con
una montagna di carte ed altri
involucri spesso superflui: le
arance vengono per esempio
incartate una a una se hanno la
buccia, mentre i peperoni vengono
pesati al banco dentro sottili
sacchetti di plastica. Lo yogurt, la
panna ed i budini sono confezionati
di solito in vasetti di
plastica e la carne è impacchettata
in apposite confezioni. Ci sono dei
buonissimi cioccolatini avvolti in
ben cinque strati di carta ed
alluminio. La maggior parte ( 87,2
%) dei rifiuti legati al confezionamento
e all’imballaggio
prime che vengono portate nelle
industrie. Il rifiuto inoltre ha
cominciato a divenire un problema
nel momento in cui sono aumentati
molto il benessere e gli abitanti -
consumatori hanno fatto salire a
livelli molto alti i consumi di vari
prodotti.
Ai tempi dei nostri nonni -
bisnonni la realtà era molto
differente, non c’era cibo, c’era la
guerra, l’unico “RIFIUTO “ da cui
volevano allontanarsi. Per secoli le
cose da buttare erano veramente
poche. Tutto si riutilizzava: i vestiti
smessi erano passati ai più poveri
o rivoltati. I cibi avanzati (se
c’erano!) venivano dati agli
animali e con i loro escrementi,
uniti alla paglia, si faceva il letame,
fertilizzante naturale dei campi.
La cenere della legna dei camino
era il detersivo per le stoviglie e la
QUANTI SONO I RIFIUTI?
proviene dagli acquisti alimentari.
Sino a venti anni fa i pannolini
usati si lavavano ancora; oggi i
pannolini “usa e getta” costituiscono
ben il 3 % della spazzatura
domestica, conside-rando
anche le famiglie senza bambini.
Le industrie escogitavano sempre
nuove trovate per realizzare oggetti
dalla vita brevissima: un esempio
è la macchina fotografica che si
butta via dopo aver utilizzato una
sola pellicola. Benessere vuol dire
consumo, ma consumo significa
anche nuova spazzatura.
Bisognerebbe acquistare prodotti
riciclati, per far capire che è un
materiale apprezzato.
La famiglia può contribuire alla
raccolta differenziata anche se poi
altre associazioni “finiscono il
lavoro”. E’ bene ricordare che
poco più della metà del peso lordo
di un prodotto (60 %) è costituita
da imballaggi. Il resto è il peso del
prodotto (40 %).
Scegliendo prodotti con limitati
imballaggi si incentiverebbero
anche le grandi aziende produttrici
a far meno uso di imballaggi e
forse si avrebbe anche una piccola
riduzione sul costo del prodotto.
E’ una piccola attenzione che
ognuno di noi può fare ogni giorno
ma tante piccole gocce riempiono
un bicchiere dissetando un
bambino.
Pensiamoci !!
Stephanie, Alessio e Robin
biancheria.
Poi, pian piano, la situazione per
l’uomo andò migliorando.Il salto
avvenne nel secondo dopo guerra
quando nacque la cosiddetta “
società dei consumi”. Comparvero
allora le prime materie plastiche
nei rifiuti, scomparvero la cenere
e le polveri, aumentarono il vetro
e la carta. Nel frattempo era
aumentata la quantità di materiali
di rifiuto prodotti dalle industrie.
Paolo e Stefano
RECUPERO E
SMALTIMENTO
DEI RIFIUTI
In tutto il mondo si producono
enormi quantità di rifiuti, per la
maggior parte biodegradabili.
Ancora oggi non si conosce il
modo migliore per smaltire i
rifiuti. Per qualcuno le discariche
provocano l’inquinamento dei
sottosuolo e gli inceneritori
producono residui pericolosi da
smaltire. Altri ritengono adeguati
gli inceneritori o le discariche
controllate.
Gli Italiani preferiscono le
discariche, contrariamente ai
popoli dei Nord Europa. Le
discariche devono essere controllate,
come quella di Grosso, da
noi visitata, che è stata allestita in
un terreno impermeabile che permette
di proteggere la falda
acquifera dalle contaminazioni.
Consiste in un grande buco recintato,
rivestito da teli di plastica
e dotato di sistemi di raccolta dei
liquidi (percolato).
I rifiuti vengono sparpagliati dai
bulldozer e schiacciati dai macchinari
pesanti affinché non vengano
portati via dal vento e perché
occupino meno spazio. Quando la
GROSSO CANAVESE- La discarica
fossa è piena, viene ricoperta da
uno strato finale di terra. Dopo
alcuni anni sulla terra che ricopre
la discarica, si possono fabbricare
case, scuole e parchi. I gas che si
formano possono essere utilizzati
come fonte di energia. Oggi una
discarica dura poco per l’aumento
dei rifiuti urbani e quindi bisogna
trovare un altro terreno. La discarica
controllata rappresenta il
modo meno costoso dì disfarsi dei
rifiuti, ma ha alcuni svantaggi. Si
esaurisce in breve tempo e, se sono
presenti i rifiuti tossici, come il
mercurio delle batterie, passando
nel terreno, può inquinare l’ambiente.
Inoltre, il trasporto dei
rifiuti nelle discariche, è piuttosto
costoso perché spesso sono lontane
dai centri. Un altro sistema per
eliminare i rifiuti è bruciarti in un
inceneritore. Gli inceneritori sono
grandi forni in cui si eliminano, a
temperature molto alte, (da 950°
-1040°) ì rifiuti, ottenendone una
riduzione della massa. Il calore
prodotto dall’inceneritore può
essere utilizzato per produrre
energia elettrica e per riscaldare le
case. Dall’inceneritore fuoriesce
una minima quantità di rifiuti che
non diffondono malattie e si
possono riutilizzare per costruire
strade. Gli svantaggi sono: un costo
molto elevato per la costruzione
della struttura e il pericolo della
fuoriuscita di fumo e gas nocivi
dalla ciminiera. Un esempio di
questo pericolo è costituito dalla
formazione della velenosissima
Diossina. Anche gli inceneritori
tecnologicamente più avanzati
possono danneggiare l’aria e il
suolo perché i gas penetrano nei
nostri polmoni o filtrano nel
terreno, da dove ci raggiungono,
comunque, passando per gli
organismi vegetali o animali.
Davide e Gilberto

LA SVEGLIA SCOLASTICA
numero unico 05 giugno 2002 -pag. 3
PERCHE’ I RIFIUTI SONO UN GRANDE
P R O B L E M A ?
PERCHE’? IL
COMPOSTAGGIO
Oggi i rifiuti sono un grande
problema economico, perché la
raccolta e lo smaltimento hanno un
costo elevato, ma rappresentano
anche un grave pericolo per
l’ambiente, perché spesso sono
stati e sono ancora oggi gettati
abusivamente nei boschi, lungo i
fiumi, nelle strade….
I rifiuti, siano essi piccoli come
uno scontrino fiscale oppure
grandi come un vecchio materasso,
oltre a rendere il paesaggio brutto
e sgradevole possono anche essere
pericolosi.
I rifiuti possono inquinare molto
l’ambiente e possono provocare
anche dei danni per l’uomo e per
gli animali. Possono inquinare il
terreno e le falde acquifere:
l’acqua piovana, infatti, penetrando
attraverso la massa dei
rifiuti e poi nel terreno, trascina nel
sottosuolo sostanze nocive. Ma
anche gli scarti dei rifiuti
domestici e industriali costituiscono
enormi quantità di rifiuti
e la maggior parte non sono
biodegradabili.
Ancora oggi non si conosce il
modo migliore per smaltire i rifiuti
solidi.
Le discariche provocano l’inquinamento
del sottosuolo; gli
inceneritori producono residui
pericolosi da smaltire.
Secondo noi i rifiuti dovrebbero
essere usati in modo più
intelligente e le persone non
dovrebbero più buttarli nelle strade
e nei prati perché è mancanza di
rispetto per gli altri.
Noi pensiamo che si debba fare la
raccolta differenziata, perché
inquina meno l’ambiente, ma chi
non l’applica dovrebbe avere
multe molto salate.
A scuola ogni giorno ricicliamo la
carta: dal pezzo ritagliato della
scheda ai fogli con le “brutte” dei
nostri testi o ai cartoncini con i
disegni riusciti poco bene.
Speriamo che tutti siano coscienti
dell’importanza dell’iniziativa e
segnano il nostro piccolo esempio.
Stella e Marta
Oggi sono ancora in pochi a fare
il compost perché molte persone
non hanno la possibilità di
disporre di un terreno per
effettuare il compostaggio. Chi ha
un giardino, infatti, può realizzare
il compost individualmente,
risparmiando sulla tariffa dei
rifiuti e riducendo la loro quantità
del 25%. Il compostaggio è una
forma di riciclaggio di scarti umidi
e secchi che permette di avere uno
sconto sulla tassa pagata dai
cittadini sui rifiuti. L’attrezzatura
della compostiera e’ molto
semplice: è sufficiente una vecchia
cassa da imballaggio sollevata
rispetto al terreno in modo che
l’aria possa circolare e un
coperchio che, chiudendo il
contenitore, aiuterà la decomposizione.
Sono adatte alla
compostiera scarti di frutta e
verdura, pane ammuffito, gusci
d’uovo, piccoli pezzi di ossa, fondi
di caffè, filtri di the compresa la
bustina, foglie secche, paglia,
segatura, erba tagliata, rametti,
trucioli, corteccia, carta comune,
cartone, fazzoletti e tovaglioli di
carta, frammenti di legno o di
foglie (che restano sul setaccio
dopo il vaglio del compost
maturo). Nella compostiera non
vanno messi cartone plastificato,
vetro, metallo, riviste, stampe a
colori, piante malate e scarti di
legname trattati con solventi o
vernici. Il processo di compostaggio
e’ lento e complesso. Il
compost può essere utilizzato
come fertilizzante biologico già
dopo 4/6 mesi, ma solitamente è
maturo dopo 8/10 mesi. Il compost
maturo e’ un terriccio nero,
soffice, con odore di terra di
bosco, utile per migliorare la
struttura del terreno. Esso può
essere utilizzato per la
preparazione di terricci, per le
resine e per le piante in vaso, per
la concimazione degli ortaggi, per
i fiori e per le piante ornamentali
del giardino. Nel fare
compostaggio è importante alter-
CORTILE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO DI LANZO -La compostiera
nare il secco con l’umido (carta,
rametti, foglie secche, tovaglioli).
Con gli amici della quinta A
abbiamo organizzato l’attività di
compostaggio a scuola. Abbiamo
iniziato verso la fine di ottobre
portando pane secco, scarti di
frutta e verdura, fondi di caffè,
bustine di the, tovaglioli di carta,
gusci di uova, foglie secche.
Abbiamo continuato a conferire
rifiuti fino a metà dicembre,
mescolandoli periodicamente per
evitare strati troppo consistenti di
un unico materiale e per creare
nella massa le condizioni di
ossigenazione indispensabile per
un’ottimale attività dei microrganismi.
A un mese dall’inizio abbiamo
osservato che era cominciata la
Le Classi V A e V B
fermentazione, infatti nella
compostiera si era verificato un
aumento della temperatura, indice
di un’intensa attività dei bioriduttori
e nella parte interna del
coperchio si erano formate gocce
di umidità. Nella prima settimana
di maggio abbiamo aperto la
compostiera e abbiamo notato che
il livello della massa dei rifiuti si
è molto abbassato. Si distinguono
chiaramente tre strati: in quello
superiore ci sono i rifiuti più
recenti, a metà quelli in via di
trasformazione, in quello inferiore
il terriccio pronto per essere
utilizzato come fertilizzante
biologico. Ha un colore bruno
scuro, un odore di concime
naturale.
Luca, Mattia e Alassandra

LA SVEGLIA SCOLASTICA numero unico 05 giugno 2002 -pag. 4
GIOVEDI’ 18 APRILE AL “DI’ per DI’” UN INCONTRO INSOLITO
I RAGAZZI DELLA V B
GIORNALISTI PER UN GIORNO
INTERVISTA PER UN SONDAGGIO SUI RIFIUTI
Arrivati al “Dì per Dì” presso la
stazione di Lanzo Torinese
abbiamo cominciato a fermare le
persone per porre loro delle
domande sull’argomento.
Dai risultati emersi dal sondaggio
abbiamo dedotto che i partecipanti
in tutto sono stati 67, di cui 52
donne e 15 uomini; tra questi 8 tra
i 18 e i 30 anni, 19 tra i 30 e i 50
anni e infine 40 oltre i 50 anni.
Le nostre indagini hanno rilevato
che riciclano la borsa della spesa
29 persone, 22 non lo fanno e 16
lo fanno solo alcune volte.
Abbiamo inoltre potuto capire che
60 persone sono attente e leggono
le etichette poste sui contenitori,
7 invece no.
I tipi di contenitori più “gettonati”
sono quelli di plastica, di vetro, dì
carta e di cartone. Per fortuna
solamente 10 confezioni acquistate
erano formate da due o più
contenitori.
La quasi totalità degli intervistati
comprerebbe un prodotto assai più
caro, ma che rispetti maggiormente
l’ambiente, solo 9 non lo
farebbero.
Le persone che credono che i
contenitori siano dei veri
occupanti le discariche sono 55.
Dalle interviste abbiamo potuto
capire le difficoltà che incontrano
i veri giornalisti nell’avvicinare le
persone, ma abbiamo avuto anche
la possibilità di far riflettere sul
problema rifiuti.
Durante l’intervista noi abbiamo
provato varie sensazioni: ci
sentivamo come due vere
giornaliste, avevamo carta e penna
in mano, segnavamo tutte le
risposte date, formulavamo le
domande con tono forte e chiaro,
nonostante alcune persone non
capissero.
Nell’attesa di fare l’intervista ci
chiedevamo come avrebbero
risposto alcuni clienti, se ci
avrebbero preso in giro o se ci
avrebbero giudicate per il nostro
comportamento da non giornaliste.
Durante i colloqui, a volte non
capivamo certe risposte date in
modo non troppo chiaro, così
abbiamo dovuto registrare ciò che
avevamo “sentito”.
Un’altra difficoltà incontrata è
stata la timidezza perché non
avendo mai posto delle domande
direttamente a delle persone, la
nostra lingua diventava come un
bastoncino di legno e ci sentivamo
imbarazzate.
La paura ci attraversava quando
abbassavamo gli occhi a guardare
le prossime domande e ci
chiedevamo come poterle formulare.
Era anche difficile allo stesso
tempo capire e annotare.
Dobbiamo proprio ammettere che
questa esperienza ci è servita tanto,
più di quello che credessimo.
Ci ha fatto ragionare sul problema
dei rifiuti in modo creativo,
simpatico ed originale.
Nicole e Pamela
LANZO TORINESE - L’intervista
ANALISI DEL SONDAGGIO
PORTA CON SE’ UNA BORSA RIUTILIZZABILE ?
Abbiamo voluto approfondire la ricerca considerando le tre fasce d’età
ed abbiamo notato che sono soprattutto le persone oltre i 50 anni a portare
la borsa da casa.

LA SVEGLIA SCOLASTICA numero unico 05 giugno 2002 -pag. 5
ANALISI DEL SONDAGGIO (segue)
PRESTA ATTENZIONE AI CONTENITORI ?
Osserviamo che non tutti si preoccupano per l’ambiente,cioè per il danno
che possono provocare i contenitori. Sono più attenti i giovani (87 %) e
le persone oltre i 50 anni (80 %) che quelle tra i 30 e i 50 (73 %).
LEGGE LE ETICHETTE?
Quasi la totalità degli intervistati è attenta alle etichette.
QUALI CONTENITORI SCEGLIE?
La maggior parte dei consumatori (non è influente l’età) sceglie
contenitori di carta-cartone e di plastica.
Tra i prodotti acquistati una decina è risultata eccessivamente
confezionata: biscotti racchiusi da un foglio di plastica e poi ancora dal
cartone, caffè confezionato con un foglio di materiale accoppiato e
racchiuso in una scatola di carta.
CREDE CHE I CONTENITORI SIANO ELEMENTI CHE
POTENZIALMENTE POSSONO INQUINARE L’ AMBIENTE ?
L’ 82% degli intervistati sembra convinto che i contenitori possano
contribuire all’inquinamento ambientale.
ACQUISTEREBBE UN PRO-
DOTTO CHE, NONOSTANTE
SIA PIU’ CARO RISPETTI
L’AMBIENTE?
Dal nostro sondaggio risulta che
addirittura l’86% dei consumatori
si preoccupano dell’ambiente
quando effettuano gli acquisti e
che sono disposti a spendere di più
purché il prodotto rispetti le loro
convinzioni.
Ciò appare però in contraddizione con
le risposte alla domanda:
PER QUALI MOTIVI SCEGLIE I PRODOTTI?
Qui la scelta per la tutela dell’ambiente appare addirittura al
terzultimo posto.
DEPOSITA I CONTENITORI
USATI NEI RACCOGLITORI
SPECIFICI?
Quasi il 90% degli intervistati
effettua la raccolta differenziata,
ma oltre il 28% incontra difficoltà
a trovare i raccoglitori specifici.
Qualcuno lamenta di trovarli
spesso stracolmi.

LA SVEGLIA SCOLASTICA numero unico 05 giugno 2002 -pag. 6
INTERVISTA AL VICESINDACO DI LANZO
GIOVANNI LANFRANCO
Quanti rifiuti vengono prodotti
a Lanzo e quanto costa smaltirne
un chilo?
Dalle statistiche del 2001 emerge
che ogni persona produce quotidianamente
1,404 grammi di
rifiuti: 1 chilo circa di rifiuti solidi
urbani, tutto il resto è
rappresentato dalle bottiglie di
vetro, dalla plastica, dalla carta e
dal verde ( sfalcio, rami, potatura).
Dovrà intensificarsi la raccolta
differenziata in ogni casa. La
Regione ci impone di raggiungere
per il 2002 una percentuale del
33,68%, oggi noi siamo soltanto
intorno ad una media del 24%.
Abbiamo fatto grossi passi in
avanti perché nel 2000 la
percentuale era del 16,41, nel 2001
del 19,28, ma dobbiamo ancora
migliorare. Occorre sensibilizzare
tutti, anche per evitare di pagare
di più.
Com’è organizzata la raccolta
dei rifiuti a Lanzo? E la raccolta
differenziata?
C’è un’Impresa che ha vinto un
appalto ed ha iniziato la raccolta
il l° febbraio: i rifiuti, per mezzo
di camion con elevatori, vengono
caricati e depositati alla discarica
di Grosso. La stessa Ditta effettua
la raccolta differenziata conferendo
questi materiali ad aziende
che li riciclano. Al Comune questo
intervento non costa, quindi si ha
un beneficio economico.
Differenziando si pagherà meno la
raccolta. Anche in questo caso ci
sono dei camioncini specifici che
portano i materiali alle Ditte
interessate (Italconcimi, Safer,
Serveco ...). Attualmente nell’isola
ecologica situata vicino al cimitero
ci sono molti pneumatici e penso
che su questi materiali dovremo
pagare una quota perché è gomma
ed il ciclo di recupero è molto più
costoso rispetto alla plastica o alla
carta. Ciò succede anche per “gli
ingombranti”.
Quante volte alla settimana
vengono scaricati i cassonetti?
Tutti i giorni vengono scaricati i
cassonetti dei rifiuti solidi urbani
nel centro storico di Lanzo,
considerata la densità di
popolazione, nelle frazioni due o
tre volte alla settimana. Per quanto
riguarda la raccolta differenziata
all’incirca una volta alla settimana
vengono svuotati i cassonetti del
vetro e i raccoglitori della plastica.
E’ la Ditta che stabilisce quando è
necessario.
Perché ci sono pochi contenitori
per la raccolta differenziata?
Perché non ci sono più i
cassonetti per gli abiti usati?
Non sono in grado di dire se sono
troppi o se sono pochi, ma se
verificate che sono pochi, si
tratterebbe di individuare in modo
preciso le zone in cui i contenitori
sono insufficienti per segnalarlo
alla Ditta che ha vinto l’appalto.
La Ditta si chiama SEA, ha sede a
Torino, ma il titolare abita a
Coassolo ed è il geom. Origliasso.
Accolgo con piacere le vostre
segnalazioni. I cassonetti degli
abiti usati sono stati rimossi per
ordine mio perché l’Associazione
che aveva proposto l’iniziativa non
ha provveduto a ritirare gli abiti
che diligentemente erano stati
portati dai cittadini, nonostante le
sollecitazioni mandate tramite fax
e telefonate. I cassonetti erano stati
rovinati dagli agenti atmosferici
rovistati dai cani, così sono stati
portati nell’isola ecologica. Era
una buona iniziativa, ma è stata
abbandonata. A Lanzo la soluzione
alternativa è rappresentata da Don
Livio e dalle Suore Immacolatine
che raccolgono gli abiti usati e li
mandano con serietà a chi ne ha
bisogno.
Che cosa si pensa di fare per
evitare che i punti raccolta siano
ultrasaturi?
Per evitare questo problema si
pensa di distribuire meglio i
cassonetti. L’appalto è stato vinto
dalla Ditta SEA anche per un
servizio che ci ha offerto: in
determinati punti della città
saranno sistemate delle casette
ecologiche in legno nel cui interno
saranno assiepati un certo numero
di cassonetti differenziati (rifiuti
solidi urbani, plastica, carta, ... ). I
cassonetti, anche se indispensabili,
non sono un bello spettacolo. In
altri posti saranno sistemate
staccionate in legno in modo che
l’impatto visivo non sia quello dei
cassonetti pluricolorati perché non
sono eleganti, specialmente per
una città come la nostra che
dovrebbe vivere d’immagine,
perché basata sul turismo e sul
commercio.
Secondo Lei quanti abitanti
effettuano la raccolta differenziata?
La sensibilizzazione è maggiore,
ma è difficile stabilire quanti.
Aumenta giorno per giorno, ma
non saprei quantificarla.
Quante sono le discariche? Sono
controllate?
Sono sicuramente controllate.
Nell’isola ecologica vicino al
cimitero ci sono due persone che
controllano ciò che viene scaricato
in modo da differenziare subito i
rifiuti e da stiparli in un certo modo
per poterli poi raccogliere e
raggruppare: pneumatici, vetri,
mobili, cucine e frigoriferi,... . Per
smaltire i frigoriferi il Comune
paga circa 25 euro a pezzo. Lo
scorso anno sono stati smaltiti
120-130 pezzi.
A Lanzo esiste un luogo dove
portare ad esempio le piastrelle
vecchie di un pavimento?
In questo momento una discarica
dei calcinacci non c’è, chi ne ha
bisogno, generalmente artigiani, si
rivolge al Comune e più
precisamente all’ufficio Tecnico
per avere informazioni. Attualmente
la possibilità di scarico
di questi materiali è a Monastero.
La discarica c’era, ma si è saturata.
Perché gli scarichi vicini al
cimitero sono aperti solo alcune
volte alla settimana?
I punti raccolta sono aperti solo
alcune volte alla settimana perché
la Cooperativa mette a disposizione
due persone, ma solo per
un certo numero di ore visto il
costo che è sostenuto dall’Impresa.
Se questo costo fosse sostenuto dal
Comune dovrebbe essere riversato
sulla tassa rifiuti pagata dai
cittadini.
La discarica comunale è fornita
di un trituratore di rami delle
piante?
Al momento no, il prossimo anno
avremo un biotrituratore che
consentirà di cippare, cioè creare
schegge di legno, con alberi, rami.
Servirà sia la parte secca che verde
delle piante (che sembra dia un
potere calorifero più alto del
secco). Il biotrituratore è collegato
alla centrale a cippato per
teleriscaldamento che dovrebbe
riscaldare gli edifici pubblici, tra
cui le Scuole e pare sia possibile
anche un allargamento alle
proprietà private situate nella zona.
Sono previsti controlli o multe
per chi non esegue la raccolta
differenziata?
Già la precedente Amministrazione
aveva previsto una
sanzione per chi deposita i rifiuti
fuori dai cassonetti (100 euro
circa). Per chi non fa la
differenziata non è ancora
possibile, occorre aumentare il
numero delle persone che attuano
la differenziata cercando di dare
maggiore informazione. E’ stata
sollevata la questione dell’insufficienza
dell’informazione all’architetto
Perucca che gestisce la
discarica di Grosso: spesso non si
sa dove buttare determinati
prodotti. Bisogna fare una
campagna d’informazione più
precisa e più mirata, per questo
non ha senso sanzionare.
(segue pag. 7)

LA SVEGLIA SCOLASTICA numero unico 05 giugno 2002 -pag. 7
INTERVISTA AL VICESINDACO DI LANZO
GIOVANNI LANFRANCO
GIOVANNI LANFRANCO
segue da pag. 6
Quali problemi ha la città di
Lanzo per quanto riguarda i
rifiuti?
Grossi problemi non esistono. Si
tende a migliorare il servizio. Per
PUBBLICITA’ CLASSE V B
chi lo richiede si effettua, nel
centro della città, la raccolta porta
a porta della carta.
La Ditta si fa carico di mandare
degli incaricati il venerdì mattina
a ritirare i contenitori (messi a
disposizione dalla SEA) che la sera
precedente sono stati riempiti dai
cittadini.
Quali pensa siano le soluzioni
possibili per il problema rifiuti?
A Lanzo e in generale.
Penso di portare avanti una
raccolta più precisa e puntuale.
In generale forse Voi pensate si
debba parlare di inceneritori..., ma
non possiamo ancora parlare di
inceneritori perché non sappiamo
ancora con quali risultati ecologici,
destano ancora preoccupazione,
preferiamo portare avanti una
migliore raccolta differenziata.
Perché non si fa una pubblicità
massiccia per far capire alle
persone i vantaggi della raccolta
differenziata ed il problema delle
materie prime che si stanno
esaurendo?
E’ un messaggio che manca ancora
e che stiamo cercando di pubblicizzare
per far capire che la
differenziata porta dei vantaggi,
non ultimo quello del risparmio.
Lei come cittadino quali
difficoltà incontra in merito allo
smaltimento dei rifiuti?
Come cittadino non incontro
difficoltà anche se non ho la
comodità del cassonetto fuori
porta, vivo fuori dal concentrico e
come in ogni famiglia, a chi tocca
tocca, si porta il sacchetto nel
cassonetto più vicino.
Davide e Stephanie

LA SVEGLIA SCOLASTICA numero unico 05 giugno 2002 -pag. 8
INTERVISTE
INTERVISTA AD UN
OPERATORE SCOLASTICO
(LUISELLA)
Le classi producono molti
rifiuti? Di che genere?
Le classi producono abbastanza
rifiuti, soprattutto carta.
In che modo si effettua a scuola
la raccolta differenziata?
A scuola si suddivide la carta dagli
altri rifiuti e, per le classi a tempo
pieno, le bucce nel compostaggio.
Esistono controlli? Da parte di
chi?
Non esistono controlli.
Quanti rifiuti produce in media
ogni giorno la scuola elementare?
Per la strada quando passa
trova tanti rifiuti ? Che cosa
prova?
Trovo tanti rifiuti soprattutto
lungo i bordi della strada e provo
molto dispiacere.
Che cos’è per Lei un rifiuto?
Qualcosa di cui la gente vuole
liberarsi, come per esempio un
Ogni giorno riempiamo un sacco
grande con i rifiuti misti e ogni due
giorni un sacco di carta.
Cosa c’è di diverso nel cestino
scolastico di oggi rispetto a
quello di tanti anni fa?
La differenza penso sia nei tanti
pacchetti di succhi di frutta e nella
carta stagnola.
Trova merendine a metà? Tanta
carta? Cosa pensa?
Trovo merendine a metà, ma
anche intere; frutti quasi interi,
addentati e buttati. C’è molto
spreco.
Quali imballaggi smaltisce?
Gli imballaggi sono costituiti
quasi esclusivamente da scatole di
INTERVISTA AD UN
OPERATORE ECOLOGICO
pacchetto di sigarette che viene
buttato fuori dal finestrino.
Lei si occupa della raccolta
differenziata?
Sì, la faccio in casa la raccolta
differenziata e la faccio anche
quando pulisco le strade.
Cosa fa quando vede cassonetti
stracarichi di rifiuti?
cartone.
La quantità di rifiuti prodotta a
scuola è un problema?
La quantità è normale, ma assieme
ad altri contribuisce.
Cosa pensa della raccolta
differenziata come operatore
scolastico e come cittadino?
E’ soddisfatto del suo lavoro?
Sì, sono soddisfatto del mio lavoro
perché io so di aiutare l’ ambiente.
Secondo Lei è giusto aumentare
il numero dei cassonetti per la
raccolta differenziata ?
Sì, secondo me si devono
mettere altri cassonetti per la
raccolta differenziata soprattutto
per il vetro, la plastica e per i
materiali più facilmente
riciclabili.
Penso che sia una buona cosa, ma
dovrebbero farla tutti. A scuola
bisogna ancora aiutare i bambini
a differenziare, specialmente nel
compost. La differenziazione della
carta va meglio, il cestino può
migliorare. Sarebbe bene cominciare
a differenziare anche la
plastica e il vetro.
Nicola e Igraine
Che cosa propone di fare per
migliorare il problema
RIFIUTI ?
Per migliorare il problema
RIFIUTI propongo di :
- mettere più cassonetti
nelle zone più popolate
- fare il compostaggio
- la raccolta differenziata
in modo serio
- assumere più operatori
ecologici.
Emmanuele

LA SVEGLIA SCOLASTICA numero unico 05 giugno 2002 -pag. 9
INTERVISTE
INTERVISTA AI NONNI
LE DIECI DOMANDE
Quando Lei era giovane esisteva
il problema dei rifiuti?
Che cosa si buttava di più?
I prodotti avevano imballaggi?
Dove si lasciavano i rifiuti
giornalieri della casa?
Come si smaltivano i rifiuti
vegetali e la carta?
Gli oggetti molto usati o i vestiti
passati di moda venivano
Quando i nonni erano giovani non
esisteva il problema dei rifiuti
perché se ne producevano pochi,
non c’erano gli imballaggi, i
prodotti erano confezionati con
carta o venduti sciolti.
La carta veniva utilizzata per
accendere la stufa e solo in parte
veniva buttata.
La cenere veniva raccolta e sparsa
nell’orto o nel prato come
concime. I rifiuti organici (bucce
di patate, avanzi di frutta, ... ) della
casa venivano usati per fare il
letame ed alcuni scarti per dare da
mangiare agli animali che
venivano allevati (polli, conigli,
galline, . .. ).
I rami potati delle piante ed alcuni
rifiuti vegetali venivano raccolti in
mucchi e bruciati.
I vestiti non passavano mai di
buttati?
Il Comune si preoccupava dei
rifiuti?
Come si effettuava la raccolta dei
rifiuti nel centro di Lanzo e nelle
frazioni?
Secondo Lei quanto sono
aumentati i rifiuti ? (Da quando
era giovane ad oggi)
Che cos’è per Lei un rifiuto?
DALLE INTERVISTE E’
EMERSO CHE.....
moda, venivano usati fin quando
si poteva o si passavano dai fratelli
maggiori ai minori.
Gli abiti di lana venivano utilizzati
per confezionare materassi o sfatti
per creare altre maglie.
A volte si davano ai più poveri.
Non si sprecava niente.
La raccolta dei rifiuti avveniva in
città; nei paesi generalmente il
Comune non si preoccupava di
effettuare la raccolta. Solo un
nonno ricorda che passava un
incaricato con un carretto trainato
da un asino. La quantità di rifiuti
oggi è aumentata moltissimo. I
nonni considerano “rifiuti” tutto
ciò che non è più utilizzabile, ciò
che non serve più, siano essi
imballaggi o oggetti o scarti.
Stefano, Marta, Simona e Nicola

LA SVEGLIA SCOLASTICA numero unico 05 giugno 2002 -pag. 10
L’ARTICOLO CHE CI HA FATTO DISCUTERE
LE NOSTRE
OPINIONI
IL SACCO E’ PUBBLICO
- al di fuori dell’abitazione non è
più “mio”, nel cassonetto diventa
di tutti, quindi pubblico;
- la spazzatura sparsa per terra è
un problema di tutti, non può più
ritenersi privata;
- è pubblico e nel momento in cui
lo posiamo rivela il rispetto che noi
abbiamo con l’ambiente e con le
regole;
- la spazzatura si porta nelle
discariche pubbliche, quindi il
sacco è pubblico;
- si butta nella spazzatura ciò di cui
vogliamo liberarci, quindi non è
più privato.
IL SACCO E’ PRIVATO:
- è sempre della persona che l’ha
buttato;
- anche se è nel cassonetto, riflette
la vita, le abitudini, i pregi e i
difetti di una persona, di una
famiglia;
- il sacchetto pubblico limita la
libertà di ognuno e non rispetta la
privacy.
PUBBLICITA’ CLASSE V B

LA SVEGLIA SCOLASTICA
I nostri amici di IVB
hanno effettuato un
esperimento per verificare
la biodegradabilità di alcuni
rifiuti.
Hanno interrato in ogni
vaso a 3 cm di profondità
uno dei materiali scelti.
Hanno preparato due vasi
uguali per ciascun
materiale, perché hanno
voluto verificare i
cambiamenti a distanza di
un mese e tra un anno.
In una tabella hanno
registrato le loro ipotesi e
la verifica dello stato in cui
hanno trovato il materiale
dopo un mese.
numero unico 05 giugno 2002 -pag.11
BIODEGRADABILITA’
L’ESPERIMENTO
VERIFICA DOPO UN MESE
CI SARANNO ANCORA?

LA SVEGLIA SCOLASTICA numero unico 05 giugno 2002 -pag.12
CIAO! Sono una lattina e mi
chiamo Lattinosa, sono fatta di
alluminio e contengo una bibita
che piace molto, è quasi nera,
frizzante con un gusto dolce: è la
COCA-COLA! Posso vantarmi,
visto che tutti mi preferiscono a
Fantosa, perché io sono più buona.
Devo ammetterlo...la coca fa male,
però anche il mio aspetto non è da
sottovalutare. Ho una grande scritta
bianca, sono rossa e nera, ho un
disegno e degli stampi per indicare
dove sono nata. AIUTO!!! No, vi
prego, non sceglietemi! Non voglio
dopo essere stata bevuta,
essere gettata per strada. Ohi! Stai
attento ad aprirmi, sei proprio
sgarbato, con me bisogna essere
gentili! Oh, ma no, questo non ha
nemmeno pagato! Al ladro! Mi ha
rapita! Ormai sono vicina alle sue
labbra... Sono già vuota! Adesso
sono per terra in mezzo alla strada,
verrò schiacciata da una macchina.
Chissà perché devo essere
appiattita.. Al posto di essere buttata
negli appositi contenitori? Ho
sentito dire di una certa raccolta
differenziata che ricicla i rifiuti
come me.
Tutti ci considerano scarti o roba
vecchia, ma se continuano così saranno
sommersi da noi. Sono stata
spiaccicata da una brutta e cattiva
automobile. Che male! Che dolore!
Aspettate! Si sta avvicinando
un uomo, ho i brividi di paura! Mi
ha raccolta, che bello! Adesso sono
felice, felice, felice; mi ha buttato
nel cassonetto insieme alle altre
lattine. Urrà!!! Davanti a me vedo
un grosso essere con pallini che si
muovono. Quel “coso” mi sta
risucchiando!! Quante lattine,
siamo tutte spiaccicate, uffa!!!
Sembro un dado, sono molto calda,
addirittura sono fusa. Cattivi! Mi
avete arro-stita e ho anche male,
sono cotta. Ho una febbre da
cavallo! Sono piatta e grigia....Che
orrore!!! Mi stanno arrotolando, mi
hanno rifatta!!! Sono nuova e sono
sullo scaffale dell’iper-mercato,
ma allora....No! No! No! Non sono
LA PAROLA AI RIFIUTI
nel mio posto!!! Oh no! Sono una
lattina di aranciata. Adesso non
posso più vantarmi mi chiamerò
FANTORINDA.
Igraine
UNA LATTINA DAL DIARIO DI
UN VESTITO
05/05/1970
Ciao! lo sono Gonnellina, una
gonna di lino nero per bambine.
Sono stata fabbricata in un grande
magazzino, stirata con una piastra
bollente, credo che voi umani lo
chiamiate «ferro da stiro».
Mamma che caldo!!
Poi sono stata piegata e posta
dentro una serie di carte e cartoni
e caricata su di un camion, credo,
perché sentivo un rumore di
cerchioni uguale a quello di un
camion appunto.
08/05/1970
Sono arrivata dentro un negozio di
Lanzo.Una signora mi ha tirata
fuori dal cartone e riposta su di un
ripiano con altre gonne di vari
colori.
Sono molto felice perché finalmente
posso essere acquistata,
però poi, quando sarò vecchia e sarò
stata utilizzata molto, dovrò essere
buttata in uno di quei cassonetti
per vestiti.
11/05/1970
Sta arrivando una bambina che mi
ha subito vista e ha subito voluto
acquistarmi. Sono passata per la
cassa, finalmente fuori da quel
negozio e poi ora ho qualcuno che
mi indosserà: che felicità!
05/05/1980
E’ passato qualche anno e la
bambina mi ha indossata molto e
sono felice. però ho sentito la
mamma che diceva:” Ora è il
momento di darla a chi ne ha più
bisogno» e lei ha risposto “No”.
Poi mi ha messo dentro una busta
e mi ha portata al cassonetto, ma
ha solo fatto finta di buttarmi. E’
tornata a casa e mi ha nascosta in
modo che la mamma non mi
trovasse.
05/05/2002
Sono passati molti anni e la
bambina di un tempo è ora adulta
e ha già una bambina. Ora ho capito
perché mi ha tenuta: la sua
bimba mi indossa e per me l’avventura
continua.
Giada
UN QUOTIDIANO
CIAO, sono una Stampa, cioè un
quotidiano e tratto di diverse
notizie: ECONOMIA, SPORT,
POLITICA, CRONACA, ...
Oggi un signore mi ha acquistato
ed io subito ero felice perché
sapevo che gli avrei dato la
possibilità di conoscere molte
notizie.
Arrivato a casa sua mi ha
guardato, mi ha letto e poi mi ha
posato su un tavolino dove sono
stato fin dopo le sue faccende di
casa quando è tornato a leggermi.
Erano le 11,30 quando dalla porta
è entrato un bambino contento che
ha chiesto alla madre: “ Posso
giocare con il giornale? “ La
madre gli ha detto di sì ed io ero
disperato perché una volta ridotto
a pezzetti sarei stato bruciato in
una stufa o buttato nella
spazzatura. Credo che i miei amici
“La Repubblica “, “Il Corriere
della sera “e altri che sono stati
acquistati, siano stati buttati o
proprio distrutti dai bambini.
Il bambino mi ha preso e mi ha
salutato quando ha cominciato a
sfogliarmi e a leggermi pagina
dopo pagina. Ho provato un senso
di stupore e di gratitudine.
Lui mi ha detto: “ Finalmente ho
un nuovo amico! “. lo non capii
subito quella esclamazione, ma
arrivato in camera sua mi fu tutto
più chiaro: collezionava quotidiani
e nel tempo libero li trasformava
in piccole sculture con la tecnica
dell’origami. Un’altra sorpresa per
me fu quella di sapere che non
tagliava i giornali perché pensava
di far loro male. (Me l’hanno
sussurrato i miei amici!).
SPERO che tutte le persone
seguano l’esempio del bambino!
Simona

LA SVEGLIA SCOLASTICA numero unico 05 giugno 2002 -pag.13
UN
BICCHIERE
DI VETRO
Sono un bicchiere di vetro,
acquistato insieme ai miei cinque
gemelli qualche anno fa su una
bancarella di un mercato e sono
rimasto per molti anni rinchiuso
nella vetrina di una credenza di una
nonna.
I miei fratelli sono spariti con un
tonfo uno per volta ed io ho
trascorso la mia solitudine in un
angolo, nascosto da scintillanti
calici di cristallo, raffinati flute e
coppe per lo champagne.La mia
sorte è all’improvviso cambiata
quando è venuta in visita alla
nonna la nipotina ed ha deciso di
aiutarla a fare grandi pulizie.
Con noncuranza sono stato
sbattuto in un sacchetto della
spazzatura e sono finito tra i rifiuti
di una discarica.
Che misera fine!
Sarei potuto essere utilizzato per
fabbricare altre bottiglie di vetro,
risparmiando molta energia e materia
prima.
Alice
LA PAROLA AI RIFIUTI
UNA BOTTIGLIA DI PLASTICA
Ciao, io sono una bottiglia e le
mie amiche mi chiamano Arancilla.
Sono creata con una plastica
molto dura P. E. T. Sono tutta
colorata: giallo, arancíone e verde,
solo una parte è trasparente.
Assomiglio veramente ad un
birillo allungato. Il mio contenuto
è molto succoso ed è stato
realizzato con acqua, goloso succo
di arancia e zucchero, oltre a mille
bollicine. Sono stata disposta su
uno scaffale del supermercato per
giorni dove c’erano tante altre
bottiglie come me che mi
dicevano: «Come sei bella
Arancilla! “ Non vedevo l’ora di
andarmene, amo poco le chiacchiere.
Oggi è stato il mio giorno
fortunato. Sono stata comprata da
PUBBLICITA’ CLASSE VB
una mamma. Questa signora mi ha
colpita, perché in braccio aveva un
piccolo bambino. Com’era bello!
A un certo punto però mi sono
spaventata perché mi ha afferrata
con forza e mi ha gettata nel
carrello della spesa. Ho sentito un
forte dolore sulla mia testa (tappo).
Il carrello ha cominciato a
muoversi e di scatto si è fermato:
uno strano oggetto molto grande
mi è piombato sulla testa e mi ha
fatto male. Il carrello si è
nuovamente messo in funzione,
ma la signora mi ha presa e mi ha
appoggiata sul rullo. Una commessa,
dopo un’occhiata indifferente
mi ha lanciata in una borsa
insieme ad altri prodotti. Le
bollicine mi sono salite nel naso,
temevo di starnutire, ma mi sono
trattenuta. Sono salita su una
macchina che mi ha portata in una
scuola per grandi. Mi hanno
deposta su un banco e ho atteso per
circa due ore. Ho orecchiato varie
lezioni e al suono della campanella
un bambino mi ha aperto il tappo
facendomi girare la testa. Ha
versato tutto il mio contenuto in
sei bicchieri. Quando mi ha riposta
sul banco ero triste perché non
sentivo più il gorgoglio delle mie
bollicine ed ero tutta bagnata:
sapevo già qual era la mia sorte!
Sarei stata schiacciata da un
bidello come un hamburger e
gettata nel raccoglitore della
raccolta differenziata. Questa è la
mia vita!
Martina

LA SVEGLIA SCOLASTICA numero unico 05 giugno 2002 -pag.14
LETTERA AL SIGNOR SINDACO
Lanzo, 3/5/2002
Gentilissimo Signor Sindaco AN-
DREA FILIPPIN,
siamo gli alunni della 5ª B della
scuola elementare di Lanzo.
Le scriviamo questa lettera perché
in questo periodo a scuola con le
nostre maestre stiamo trattando il
problema dei rifiuti. E’ impressionante,
secondo alcune indagini
svolte, come in Italia, negli ultimi
dieci anni, la quantità dei rifiuti
urbani sia aumentata.
A Lanzo è stato calcolato che ogni
abitante produce in media 1,4 Kg
di rifiuti al giorno. L’aumento
della quantità dei rifiuti è
conseguenza di maggiori consumi,
dell’uso dei prodotti “USA
e GETTA” e dei contenitori a
perdere.
Oggi si corre il rischio di essere
completamente sommersi dai
rifiuti e molta gente non rispetta
l’ambiente perché spesso sono
stati trovati nei boschi, lungo i
fiumi e nelle strade, sacchetti
abbandonati abusivamente
(Ovairo, Sant’Ignazio,Tesso,
ecc...) che, oltre a rovinare l’ambiente,
possono inquinare l’aria,
l’acqua e il terreno.
Per evitare ciò, poiché non gettare
i rifiuti nei contenitori è contro la
legge, noi pensiamo che ci dovrebbero
essere più controlli a
Lanzo e dare multe salate a chi
non rispetta l’ambiente. E’ giusto
che noi bambini, che siamo il futuro
del domani, possiamo vivere
in un ambiente sano, protetto e
non inquinato dai rifiuti.
Perciò, se si vuole evitare un
accumulo incontrollato di rifiuti,
è necessario potenziare nella
nostra città la raccolta differenziata
con contenitori per fare
in modo che molti prodotti
possano essere recuperati e
riciclati Tale raccolta non solo
permette di avere del materiale
più pulito, più facile e meno
costoso da lavorare, ma è anche
un modo di recuperare le materie
prime visto che si stanno
esaurendo.
I rifiuti riciclati, inoltre, garantiscono
sia un risparmio
economico che energetico.
A Lanzo gli abitanti devono essere
informati dei pericoli a cui si va
incontro e convinti a effettuare la
raccolta differenziata per un futuro
migliore attraverso una buona dose
di pubblicità: sui giornali,
manifesti sulle strada, radio e
televisioni locali, ecc...
Si potrebbero distribuire a ogni
famiglia sacchetti di vario colore
per differenziare i rifiuti (vetro,
carta, plastica e materiale
organico), oppure sistemare dei
contenitori non distanti tra loro nei
centri abitati.
La gente potrebbe depositare sia
rifiuti minuti come pile, medicine
scadute, lattine, ecc.... sia quelli
più ingombranti come televisori,
elettrodomestici, frigoriferi, ecc..
Ci devono essere controlli molto
seri e a chi non effettua tale
raccolta, bisognerebbe dare multe
consistenti e premiare invece chi
la fa diminuendo il costo della
tassa sulla raccolta dei rifiuti.
Nei condomini si potrebbero
costruire sui balconi degli sportelli
che permettono di buttare i rifiuti
PUBBLICITA’ CLASSE V B
nei condotti che portano ai vari
settori di raccolta.
Siamo consapevoli che ciò
costituirà per ogni famiglia,
soprattutto all’inizio, una certa
difficoltà, ma siamo sicuri che, col
passar dei mesi, organizzandosi, ci
si sentirà veramente motivati,
perché ciò che si fa è per il bene di
tutti.
Lei è molto sensibile a questi
problemi e troverà il modo giusto,
assieme ai suoi collaboratori, di
convincere i Lanzesi a vivere in un
mondo più pulito e ad effettuare
la raccolta differenziata.
Le chiediamo scusa se l’abbiamo
disturbata con questa nostra
lettera, Lei ha tanti problemi da
affrontare, ma saprà trovare un pò
di tempo anche per noi bambini.
La salutiamo cordialmente
Gli alunni della classe V B

LA SVEGLIA SCOLASTICA numero unico 05 giugno 2002 -pag.15
SPAZIO CULTURA
IL RIFIUTO
ABBANDONATO
“Mi rifiuto di pensare
che un rifiuto abbandonato
possa essere riciclato!”
Così disse il cittadino
mascalzone
buttando tutto quanto nel bidone.
Ma il rifiuto gli rispose:
“Tu non sai che cosa dici.
Le bottiglie, la tua carta,
ogni pezzo del tuo mondo
si uniranno tutti insieme
per un grande girotondo.
Canteranno a squarciagola:
la natura è una sola!!
Se ricicli, credi a me,
avrai vinto la partita
per una terra più pulita”.
Federico
PUBBLICITA’ CLASSE V B
LABORATORIO
DIDATTICO DI
RICICLAGGIO
Chi lo dice che i rifiuti non servono
a niente?
Il contrario lo dimostra un
laboratorio di Torino:” Erre
come…Conoscere e Giocare con
i Rifiuti” utilizzando una nuova
materia prima: i rifiuti.
E’ un museo, ma anche un
magazzino dove vengono esposti
animali e oggetti fatti solo con i
rifiuti e un po’ di fantasia dei
creatori di queste opere.
Il laboratorio insegna alle
numerose classi che lo visitano
come si possono riciclare i
molteplici rifiuti, ma soprattutto
permette di riflettere sulla
importanza della raccolta
differenziata.
Il laboratorio è visitabile da tutte
le classi, dalla materna alle
elementari.
Durante la visita le guide,
attraverso macchine computerizzate,
ci fanno capire il tragitto
dei rifiuti dal cassonetto
all’inceneritore.
Attraverso un percorso guidato le
classi vedono l’utilizzo dei rifiuti
come ad esempio l’uso di bottiglie
al posto delle bacchette di un
tamburo, la costruzione di tappeti
di bottiglie, l’utilizzo dei rifiuti più
morbidi come imbottitura per i
sacchi.
Tommaso, Federico e Stephanie
ECOQUIZ
1. Materiale, derivato dal petrolio, che serve per fabbricare diversi
contenitori.
2. Invece di riciclare è meglio…………la produzione di rifiuti.
3. Serve per contenere prodotti.
4. Il processo di trasformazione del vetro, della carta, della plastica e
dei metalli usati in prodotti nuovi si chiama…………………
5. Materiali che gettiamo perché non servono o non vengono
considerati utili.
6. Metallo con cui si fabbrica la maggioranza delle lattine per bevande.
7. Per produrre meno rifiuti e consumare meno risorse naturali, quando
si effettuano gli acquisti, si dovrebbe portare sempre
una…………………..
8. Contenitore di vetro o di plastica che serve a contenere liquidi.
9. Un sacchetto di plastica, una lattina d’olio, un barattolo di sapone
abbandonati in un prato o in un bosco sono esempi
di…………………… dell’ambiente.
10. Materiale con cui si fabbricano alcuni contenitori, che si ottiene da
sabbia ricca di quarzo.
11. Come viene definita una bottiglia di vetro che viene utilizzata più
volte.

LA SVEGLIA SCOLASTICA numero unico 05 giugno 2002 -pag.16
F U T U R O P O L I
CRONACHE DI DOMANI
Uno dei missili della nettezza
urbana che trasportano i rifiuti sul
pianeta di servizio, ieri ha incominciato
a fare il matto e la torre
di Controllo del Comune lo ha fatto
esplodere in aria.
Durante la notte è cominciata a
scendere la spazzatura. Fino a quel
momento le persone erano tutte
contente di avere un mondo pulito
di passeggiare immerse nel profumo
che la natura offriva in tutto
il suo splendore, anche gli animali
con il loro atteggiamento avevano
capito di vivere in un mondo
diverso.
Sembrava un sogno, talmente era
bello. Durante la notte però si
sentivano oggetti sbattere in modo
violento sulle ringhiere dei balconi,
il rumore delle lamiere contorte
delle macchine parcheggiate sotto
casa, lo scricchiolio dei rami degli
alberi spezzati, non si capiva bene
cosa stesse succedendo.
Al mattino quando i cittadini si
svegliarono si stupirono di sentire
una puzza così tanto acuta, che
certi svennero. La popolazione
allora andò fuori per vedere cosa
era successo e scoprì che i rumori
di quella notte erano stati causati
dai rifiuti. Il paesaggio era coperto
di spazzatura che continuava a
scendere, allora i cittadini decisero
di ripulire.
Andarono a comprare maschere,
tute e guanti e si misero all’opera,
ma dopo un po’ di giorni di lavoro
scoprirono che era tutto inutile
perché i rifiuti erano troppi. Allora
la popolazione andò a chiedere agli
scienziati se in quel posto c’erano
vulcani. Gli scienziati risposero
che c’era un vulcano che doveva
essere nella zona a nord. Così i
cittadini andarono a nord del
pianeta e dopo tanti giorni arrivarono.
Il vulcano era davanti ai
loro occhi! Allora con mezzi
appositi iniziarono a raccogliere i
rifiuti. Dopo un po’ arrivarono
pieni di spazzatura che svuotarono
nel vulcano. LA TERRA ERA
SALVA!!! I cittadini avevano
scelto questo metodo per smaltire
i rifiuti perché non sembrava loro
giusto mandarli su un altro pianeta
che non centrava niente.
Così poterono di nuovo sentire il
profumo emanato dalla natura.
Alessio
Si erano impiegati tanti anni
perché la gente di Futuropoli, e
anche quelli di altri pianeti, si
abituassero ad effettuare la raccolta
differenziata e a vivere in un
ambiente più pulito e meno
inquinato.
L’aria era diventata più pura e i
bambini potevano giocare all’aria
aperta, non c’era più lo smog, non
si passeggiava più con le maschere
sul viso anti – inquinamento,
soprattutto i bambini che soffrivano
di allergie inquinanti.
Tutto questo è stato solo un sogno?
Sembra proprio di sì visto che
qualcosa di strano sta succedendo
in questi giorni nella nostra città.
I contenitori ultrametropoli e
ultrameccanizzati di vetropoli,
cartopoli, plasticopoli e organicopoli
sono andati letteralmente
in tilt : invece di “ ingoiare ” tutto
ciò che la gente andava a depositare,
con grande stupore li
“sputava” all’esterno come se essi
fossero stanchi di “mangiare” i
rifiuti.
I cittadini ormai erano abituati a
produrre pochi rifiuti, ma nonostante
tutto, le strade cittadine
si sono riempite di ogni genere di
spazzatura causando gravi disagi
ai pullmopoli e ai cittadinopoli.
La Torre di controllo del Comune
non sa cosa fare, sono stati
chiamati i migliori tecnici del
pianeta, ma non riescono a
risolvere il problema.
Tutto sembra tornare agli inizi del
2000 quando tutto era sommerso
dai rifiuti.
I cittadinopoli avanzano delle
proposte per risolvere questa
situazione: qualcuno dice di
distruggere quei contenitori e di
progettarne altri più moderni.
C’è invece chi obietta che, distruggendo
quei macchinari, possano
riemergere tutti i rifiuti che
la terra ha “ ingoiato ” in tanti anni.
Come si potrà risolvere questo
problema e poter sperare di
ritornare a un pianeta di nuovo più
pulito?
Riferiremo nei prossimi giorni.
Davide

LA SVEGLIA SCOLASTICA numero unico 05 giugno 2002 -pag.17
F U T U R O P O L I
CRONACHE DI DOMANI (segue)
Un aereo dell’Aliworld continua
il suo viaggio verso l’oltremare
dove incontra altri aerei; spostano
i rifiuti dalle città verso l’unica
discarica rimasta: l’oceano. Ogni
settimana, a turno vengono a scaricare
dieci quintali di rifiuti da
ogni città, è uno dei lavori più pericolosi:
a parte per il viaggio lungo
e faticoso, si rischia di prendere
qualche frequente pioggia acida.
Tutte le città, paesi e frazioni, sono
ricoperte da un immenso telone
grigio come la fame.
Per le città marittime è un modo
per proteggersi dalle gigantesche
onde del mare causate dal suo
inarrestabile innalzamento; ora
però sono diminuite grazie ad una
ingegnosa invenzione: sono state
innalzate delle altissime pareti
sulla costa in modo da fermare le
onde. Per le città di montagna , il
telone, serve a difendersi dalle
pericolosissime inondate causate
dai ghiacciai che si sciolgono.
Ci sono dal 2027 quando ci fu la
cosiddetta “Catastrofe delle Ande“
che per lo scioglimento di un
ghiacciaio nelle Ande provocò
15.000 vittime, ma non è bastato
a far capire all’uomo quanto siano
pericolosi i rifiuti. Gli scienziati
videro che anche il mare stava
aumentando il proprio livello e
suggerirono di mettere i teloni.
Con loro però è sparito il celeste
cielo, le romantiche serate stellate,
coperte da quello che sembrerebbe
la salvezza delle città. Stamattina
a Schifezzia un uomo ha detto:” E’
troppo tardi per ripensare allo
smaltimento, ormai è troppo
tardi”. Ha ragione. Non esistono
più le vacanze: la leggera brezza
delle montagne e le calde onde del
mare sono una minaccia; la gente
preferisce starsene a casa .
Siamo nel duemilacinquanta:
l’uomo, la sua mentalità
continuano a non cambiare, ma a
peggiorare.
Per i soliti insensibili menefreghisti
il mondo invece di andare
avanti è tornato di duemilacinquanta
anni indietro.
Federico
Siamo nel 2195 e ormai il mondo
è diventato un vero e proprio
rifiuto; infatti il numero dei rifiuti
è aumentato in modo impressionante.
Le persone, grazie ad una
avanzata tecnologia, si sono
ricostruiti le case su dei pilastri che
hanno un’ altezza regolabile: al di
sotto di queste strutture regna
ovunque l’immondizia.
Poche persone sono però riuscite a
trasportare tutti i loro averi nelle
nuove case; difatti solo i più
preoccupati per l’aumento dei
rifiuti si erano preparati per tempo.
Le profumerie non esistono più
perché l’unica essenza che si può
trovare è l’essenza di rifiuto. Di
animali ce ne sono pochissimi
perché solo quelli domestici si sono
salvati, gli altri sono morti sepolti
dall’immondizia. Anche la popolazione
si è notevolmente ridotta
infatti da undici miliardi ora è scesa
a sette miliardi.
Questa catastrofe è dovuta al fatto
che nel mondo c’erano moltissime
persone che non potevano permettersi
i “pilastri”. Sono scomparsi
tutti i continenti e si vive
isolati.Le scuole non esistono più
perché i bambini impiegherebbero
moltis-sime ore ad andarci,
abitando a migliaia di chilometri di
distanza dalla nuova scuola
costruita sui pilastri. I bambini si
stufano e si annoiano sempre
perché non possono uscire e in casa
ci sono sempre i soliti giochi.
La cosa più terribile che si può fare
è guardare di sotto perché una volta
si sarebbe visto la propria casa e
adesso si vede soltanto un mare di
rifiuti che sono peggio di mille
puzzole messe assieme. La vita
prosegue grazie a tre macchine:
-Fantasticfood che sforna cibo
-Acqua creazione che crea acqua
-Creationlife che utilizzano le
famiglie con un solo figlio (o solo
maschi o solo femmine) crea degli
altri ragazzi e quindi si può
aumentare il numero dei figli.
Se una persona del 2002 fosse qui
non capirebbe nulla. Ehi!Ma io
sono del 2002!!!
Paolo
Siamo nell’agosto del 3000 e uno
dei missili della nettezza urbana
che trasportano i rifiuti sul pianeta
f.c.4, un pianeta dove ci sono degli
attrezzi speciali che fanno
scomparire i rifiuti, oggi pomeriggio
ha cominciato a “dare i
numeri”: la Torre di Controllo di
Fiordoropoli ha deciso di farlo
esplodere nello spazio. Durante la
notte però sulla città è cominciata
a scendere a pezzi la spazzatura.
Verso l’alba le strade,i prati,le
foreste,erano sommersi dai rifiuti.
Alcune persone dicevano: >. Altre invece:>.
Altre persone uscivano di casa con
una tuta apposita,imbottita di
speciali arnesi che trasformano la
sporca aria prodotta dai rifiuti in
puro ossigeno. Molti bambini
giocavano a tirarsi le palle d’immondizia,
altri ancora nuotavano
nei rifiuti e si divertivano molto.
Il giorno seguente questi rifiuti
spezzettati continuavano a
scendere a dismisura. La quantità
di rifiuti era arrivata all’estremo.
I bambini quando guardavano dalle
finestre delle loro case vedevano
una lunga distesa puzzolente come
le cipolle, l’aglio e chiedevano alle
lo-ro mamme che cosa fosse, ed
esse, per non spaventarli,
rispondevano loro:>
Il Sindaco, per non rischiare di
essere coperto da questa massa,
fece costruire da un esperto
scienziato una speciale autovettura
che trasformava i rifiuti, con uno
speciale trattamento,in giocattoli
per bambini e panchine.
Così giorno per giorno, grazie a
questa macchina e allo scienziato,
Fiordoropoli diventò una città
iperpulita. Lo scienziato fu nominato
braccio destro del sindaco
grazie alle sue invenzioni. A
proposito e il pianeta f.c.4.? Visto
che non serviva più, non fu fatto
esplodere per non rischiare
nuovamente l’accaduto, ma con
quella macchina dello scienziato
diventò anch’esso un pianeta
splendido perché fu ripulito
perfettamente da tutta quella
sporcizia.
Martina
Uno dei super-trasportatori che
doveva portare le immondizie nel
Rifutikistan è andato in tilt stamattina,
causando una catastrofe
ambientale.
Nella Verdania, lo stato degli
animali, si trovano sporcizie
dappertutto: nei fiumi e nei laghi
ci sono più rifiuti che acqua, i
boschi e le montagne sono
diventate discariche; nella Costa di
Plastica, il posto più inquinato del
mondo, i rifiuti hanno distrutto nel
mare tutti i resti di vita e sulla
spiaggia distrutto le rovine di
insediamento umano. Nel Mar
Rifiuterraneo, il secondo mare più
inquinato del mondo, sono
aumentati i pesci- rifiuti, dannosi
sia per l’ uomo che per l’ ambiente.
Purtroppo anche tutto il mondo è
stato inquinato perché i trasportatori
non funzionano più e le
discariche sono piene, così la gente
non sa dove mettere l’ immondizia
ed alcune persone non si preoccupano
del disastro. Nel Rifiutikistan
la nettezza urbana cercherà
entro una settimana di mandare
il missile d’ emergenza per
distruggere il “nemico ambientale”.
Il missile d’ emergenza è un
aspirapolvere- robot dotato di un
grande cestino che può catturare
tonnellate di immondizia, grazie
alla sua grandezza, e di un centro
di smaltimento dove uno speciale
macchinario svolge tutto il lavoro
in poche ore. Sarà la fine della
Terra se il missile non funzionerà?
Saremo sommersi dai rifiuti?
Questo si dovrà ancora vedere.
Nicola

LA SVEGLIA SCOLASTICA numero unico 05 giugno 2002 -pag.18
F U T U R O P O L I
CRONACHE DI DOMANI (segue da pagg.16-17)
Uno dei missili della nettezza urbana,
che trasportano i rifiuti sul
Pianeta di Servizio, ieri ha
cominciato a fare il matto e la
Torre di Controllo del Comune lo
ha fatto esplodere in aria.
Durante la notte è cominciata a
scendere a pezzi la spazzatura.
Le persone si sono rifugiate nelle
loro case e non volevano più
uscire.
Al Comune arrivano molte
chiamate per questo evento, quasi
tutte di lamentele: “ Mandate gli
Spazzaspazzatura!!! “
Ma il comune si è rifiutato perché
la fuori c’erano troppi rifiuti per
le strade.
Le strade sono delle vie abbastanza
larghe, con molte case sui lati.
Sono molto spesso buie anche se
vi sono dei lampioni con una luce
grande e brillante.
La situazione ora è degenerata: le
porte sono bloccate, lo spettacolo
è orripilante, la gente impazzisce
per la puzza.
I bambini, invece, si divertono
perché, con tutta questa spazzatura
non possono andare a scuola.
Gli adulti per uscire devono
mettere le mascherine per non
respirare lo smog.
Escono dalle finestre rettangolari,
fabbricate con legno molto
robusto, con vetri opachi.
I bambini si devono mettere dei
vestiti appositi con un bel casco
rotondo, una specie di tuta spaziale
che ti fascia tutto il corpo in modo
da giocare felici.
Futuropoli in questo momento è in
crisi e il Comune non vuole fare
nulla per aiutare la città, così la
gente decide di fare da sola.
Giada
Futuropoli
Futuropoli, 4 agosto 2600
Già da un po’ le piogge non avevano
più il sapore di una volta.
Oggi si è verificato pienamente
l’evento tanto atteso: dal cielo
scende ... pioggia, pura pioggia...
senza sostanze acide racchiuse
nelle gocce d’acqua, senza polveri
inquinanti!
Anche i fiumi, i laghi, i ruscelli
scorrono felici e il loro letto non è
infestato dai rifiuti. I boschi sono
pieni di animali sani, belli, puliti
perché non esistono più im-
Finalmente è tutto è pulito, la
montagna di rifiuti è stata eliminata
con macchine speciali. Al
posto della discarica c’è ora un
bellissimo parco pieno di alberi
dove bambini possono arrampicarsi
e giocare.
Il fiume è pulitissimo perché
nessuno butta più i rifiuti in acqua
e le fabbriche non scaricano più le
sostanze inquinanti e nocive.
Ogni giorno si vedono persone che
fanno il bagno felici e tranquille
perché sanno che l’acqua è pulita
e non ci sarà più il pericolo dì
inquinamento.
I contadini non usano più
fertilizzanti e insetticidi, così si
può mangiare la frutta e la verdura.
1 fiori, l’erba e gli alberi sono di
un bel verde perché anche la
pioggia non è più acida.
Per le strade non ci sono più
cartacce e mozziconi di sigaretta.
mondizie sparse in giro.
Gli uomini vanno d’accordo con
gli animali, infatti ogni giorno se
ne vedono nei boschi e nei prati
mentre danno loro da mangiare.
Il Comune si preoccupa dei rifiuti
ed ha trovato un modo non
inquinante per smaltirli, anche se
sono diminuiti.
Ecologic-rifiuti è il nome della
macchina.
E’ una specie di fabbrica da cui
ogni giorno esce, da un diverso
tubo a seconda del materiale,
acqua limpida, acqua cioè os-
Le persone sono molto educate e
le mamme insegnano ai loro
bambini, fin da piccoli, che buttare
i rifiuti nell’ambiente vuol dire distruggere
il pianeta.
I rifiuti di cibo sono dati agli
animali del bosco o trasformati in
concimi.
Tutti i martedì gli abitanti di Pu-
sigeno, cibo, materiali da costruzione.
Non costa nulla, ma la
cosa più bella è che questo
macchinario va a felicità.
In questo mondo non esistono
supermercati dove comprare
prodotti confezionati, tutti
coltivano verdure, ortaggi e frutta
nel loro orto, senza usare
insetticidi.
Sono le donne ad occuparsi
dell’orto perché gli uomini
eseguono l’unico lavoro
disponibile cioè l’operatore
ecologico.
Ho evitato di proposito di citare la
carne nei cibi disponibili, perché
le persone non vogliono mangiare
gli animali che ci sono anche
d’aiuto: i muli si usano per trasportare
i materiali, invece di
macchinette inquinanti per tagliare
l’erba del giardino si usano le
mucche, i vitellini, ì cavalli...
Sempre nei giardini vi sono enormi
alberi ombrosi sui quali le persone
sistemano il cibo per gli scoiattoli
e i ghiri...
In questo mondo tutto è perfetto e
non vorremmo lasciarlo mai.
Simona
litopoli si trovano in una piazza
dove mettono i rifiuti settimanali
negli appositi contenitori della
raccolta differenziata, poi
festeggiano questo bel gìomo che
rappresenta.
Il giorno dell’ambiente pulito”.
Marta

LA SVEGLIA SCOLASTICA numero unico 05 giugno 2002 -pag.19
Pubblicità! A cura della Classe V B

LA SVEGLIA SCOLASTICA numero unico 05 giugno 2002 -pag.20
Redazione:
Antonicelli Nicole
Antonietti Alessandra
Bergo Igraine
Borla Pamela
Brandini Marta
Farina Alice
Ferrara Federico
Garrone Gilberto
Geronimo Robin Jhon
Giangregorio Stella
Griglione Nicola
Ippolito Stefano
Lo Certo Luca
Magnetti Davide
Magnetti-Buscat Simona
Massa Erica
Mecca-Civat Tommaso
Oselli Mattia
Peretti Giada
Picot Stephanie
Pisacane Emmanuele
Polidoro Martina
Privitera Míchel
Puccio Alessio
Tessiore Paolo
Tramarin Francesca
.
Coordinamento: le insegnanti Claudia e Pinuccia
(......ci scusiamo per eventuali errori di battitura...)