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Konica Autoreflex: due formati <strong>nel</strong>la stessa fotocamera<br />
Massimo Bertacchi<br />
La Konica autoreflex viene comunemente datata <strong>nel</strong> 1966, mentre è ormai dimostrato<br />
che i primi esemplari furono venduti l’anno prima, <strong>nel</strong> 1965.<br />
Trattasi di un interessante e assai poco imitato esempio di fotocamera reflex<br />
135 doppio formato 24x36 e 18x24. L’aspetto esterno della fotocamera è dominato,<br />
frontalmente, dalla grande ghiera di selezione dei tempi con incorporata fotocellula, che<br />
reca spesso ma non sempre il logo “override”, che indica appunto l’automatismo a priorità<br />
dei tempi di cui era dotata la fotocamera. La sensazione di professionalità e robustezza<br />
che comunica al tatto rispetto ad altre sue coeve come la Bessamatic CS o la Canon FT o<br />
la Icarex 35 è notevole, l’aspetto è massiccio ed il peso è rassicurante, fu costruita senza<br />
risparmio e con un design innovativo. Dotata di autoscatto ad orologeria fino a 10 secondi,<br />
di pulsante di chiusura del diaframma per valutare la profondità di campo, il pentaprisma è fisso, <strong>nel</strong> mirino si osservano<br />
due linee verticali che delimitavano il mezzoformato all’interno dell’inquadratura normale 24x36, nonché<br />
l’ago del galvanometro ad indicare i valori dell’esposizione. Nei modelli P ( solo manuali e senza esposimetro<br />
) il selettore dei tempi privo della fotocellula,<br />
torna a diventare di dimensioni<br />
più contenute ed appropriate al frontale.<br />
Il top della Konica Auto-Reflex si<br />
presenta fortemente sagomato, spicca<br />
il selettore del formato ma anche la<br />
leva di ribobinamento, la cui manovella<br />
piegata non occupa spazio inutile sul<br />
profilo del top, e anche la leva di carica<br />
appare contenuta in un incavo elegante<br />
che ne determina un basso ingombro.<br />
Nel dorso a sinistra dell’oculare spicca<br />
la levetta di accensione e spegnimento<br />
esposimetrico che ha una terza posizione<br />
per il test della carica della batteria.<br />
Si nota anche l’incavo per il pollice<br />
che rende più semplice aprire il dorso<br />
per caricare o scaricare la pellicola. Il<br />
fondello della fotocamera è occupato dal vano pile e dalla presa filettata per il treppiede.<br />
Le caratteristiche salienti di questa interessante macchina erano:<br />
Baionetta KONICA , 24x36 mm e 18x24 mm , esposizione automatica a<br />
priorità dei tempi full automatic, stop down<br />
Specchio a ritorno automatico<br />
Otturatore a tendine metalliche sul piano focale Copal Square ; B , 1 - 1000<br />
Messa a fuoco a microprismi e lente di fres<strong>nel</strong><br />
Esposi esposimetro incorporato, ago visibile <strong>nel</strong> mirino: CDS 26° v 34° h ,<br />
ASA 12 – 80 0 , LV 2 - 18<br />
Sincro-flash M & X ( a 125 di secondo)<br />
Batteria da 1,3 V mercury<br />
Autoscatto fino a 10 sec. ; contafotogrammi ad azzeramento automatico<br />
Peso 990 gr<br />
Dimensioni 145,5 x 94.5 x 88,5 mm<br />
Il selettore del formato del fotogramma, presente sul top accanto al pentaprisma, regola le dimensioni mediante<br />
due alette che si chiudono ed aprono per scorrimentro orrizzontale sul piano focale, e contemporaneamente<br />
regolano l’avanzamento della quantità corretta della pellicola in base alle dimensioni richieste. Spesso è ancora<br />
possibile trovare le istruzioni, su un adesivo <strong>nel</strong> retro della camera, grazie alle quali era possibile non sprecare<br />
nemmeno un centimetro di pellicola usando alternativamente la leva di carica e/o il selettore del formato, prima<br />
36 ___________________________________________ scatti <strong>nel</strong> tempo